“Capodimonte, Europa” al via la passeggiata-racconto

Pietro Benedetti al lavoro con Chiara FainaChiara Faina nei panni di Giulia La BellaAntonello Ricci al lavoro con Chiara FainaCapodimonte – Domenica 2 settembre, appuntamento ore 10 in piazza Umberto I.“Capodimonte, Europa” è una passeggiata ideata organizzata realizzata da Banda del racconto per conto della Rete di imprese “Naturalmente Capodimonte”.L’evento si inserisce nel ricco calendario di “Marta e Capodimonte. Insieme nella storia, tra antichi fasti e gaudenti sollazzi”. Partecipazione gratuita.In caso di maltempo persistente, l’evento verrà rimandato alla settimana successiva: domenica 9 settembre, stessa ora stesso luogo.Capodimonte “Comunità narrante”Sono orgoglioso del lavoro che dal principio dell’estate Banda del racconto sta coordinando, per conto e fianco a fianco della coraggiosa-lungimirante “Naturalmente Capodimonte” (rete di imprese locali): avventura che culminerà con la passeggiata/racconto di domenica 2 settembre nel centro storico del pittoresco borgo splendidamente affacciato sul lago di Bolsena.Orgoglio non solo perché nell’allestire “Capodimonte, Europa” ho avuto la possibilità di scegliere fra documenti e brani letterari di incredibile intensità e bellezza; o perché le storie che si sono offerte alle mie cure evocavano vicende e personaggi di primo piano, tali da imporre uno dei nostri paesaggi più belli alle attenzioni della storia internazionale, continentale e atlantica: quella lunga e fascinosa stagione che chiamiamo modernità e che, sorta nel 15esimo secolo, s’inoltra per noi fino all’età napoleonica.Orgoglioso non solo perché domenica avrò al mio fianco i fidi collaboratori di sempre, ossia la “mia” Banda al completo: ci saranno infatti Pietro Benedetti e Laura Antonini alle letture (Pietro si sta anche occupando della delicata regia per i giovani figuranti in costume storico; mentre Laura va coordinando la partizione in scena dei testi del “copioncino”); e ci saranno Roberto Pecci agli intermezzi percussivi e Marco D’Aureli nel ruolo di fotoreporter narrativo.(Ne approfitto per segnalare ai lettori che, nel corso della cena rinascimentale che si terrà in piazza della Rocca a Capodimonte la sera precedente, cioè sabato 1 settembre, Pietro Benedetti sarà già protagonista, insieme col collega poeta estemporaneo Marco Betti e il maestro d’organetto Pino Pontuali, col suo spettacolo “In piazza all’improvviso: una sera con i poeti in ottava rima”).No, non solo per tutto ciò (e già sarebbe cosa molto bella).Orgoglio piuttosto perché con “Capodimonte, Europa” potremo avvicinarci ancora di più alla realizzazione di un sogno che da qualche tempo vado accarezzando. Un sogno che mi piace definire – prendendo in prestito la formula dal caro amico Emiliano Macchioni – “comunità narrante”. Un sogno sperimentato già in parte a Ronciglione qualche mese orsono.Mi spiego meglio: protagonista dell’azione culturale non più Banda del racconto in solitaria – la quale, grazie a esperienza perizia e stima maturate in quasi vent’anni di attività, è solita sbarcare all’ombra di uno dei nostri cento campanili, incontrarvi-registrarvi uomini e donne, raccogliervi-documentarvi storie testimonianze suggestioni, per tornarsene poi a casa a studiare il tutto e lavorarlo con cura, ripresentandosi infine sul luogo del “delitto” a restituire il prezioso bagaglio in forma di pubblico racconto.Questa volta, piuttosto, Banda del racconto ostetrica e mallevadrice insieme con la comunità locale, per un’avventura a metà via tra performance artistico-ricreativa ed esperienza formativa. Avventura al cui termine Banda avrà lasciato – ciò che più spero appassionatamente – un seme critico che in futuro, se debitamente coltivato, restituirà frutti semplici, preziosi e duraturi. Coinvolgere e avviare giovani, insomma (ma anche meno giovani) appassionati del proprio campanile in un percorso culturale condiviso che potrebbe presto rivederli in scena da protagonisti in proprio.Capodimonte, dunque, “comunità narrante”. Per chi volesse la controprova. Domenica mattina nel corso della passeggiata andranno in scena, a vario titolo e ruolo, numerosi cittadini di Capodimonte. Nella conduzione dell’evento itinerante, per dire, sarò affiancato dalla colta e sensibile autrice capodimontana Rosella Di Stefano (sue le “pillole” storico-letterarie); mentre tra il giardino della rocca Farnese e palazzo Poniatowski si manifesteranno i “fantasmi” di Giulia Farnese, detta La Bella, e suo fratello cardinal Alessandro (il futuro papa Paolo III), dei due “selvaggi gentiluomini” deportati in Europa delle Canarie, Pedro e Arrigo Gonzalez (detti i “Pelosi”) nonché del principe polacco in esilio nonché raffinato collezionista Stanislao Poniatowski. Tali “fantasmi” saranno rispettivamente evocati-interpretati da Chiara Faina e Stefano Pannucci, Dario Rossi e il giovanissimo-simpaticissimo Leonardo Mancini, Francesco Scarinci: tutti – sottolineo: tutti – capodimontani Doc.L’esperta e valente costumista Viviana Ginebri (che capodimontana non è, ma che ha realizzato gli abiti storici, rigorosamente desumendoli da fonti iconografiche d’epoca) sta anche coordinando il lavoro della truccatrice Alessandra Meatta, di Capodimonte anche lei. E capodimontani sono infine (per anagrafe o adozione, qui non fa differenza) anche tutti coloro che con umiltà e serietà, vigore e puntiglio stanno lavorando all’organizzazione del complesso evento: dalle passionali imprenditrici Francesca Ferri e Laura Vagata, al generoso Georg Wallner, alla simpatica e disponibile Alexandra Bompard.Chiudo ricordando a tutte e a tutti voi che domenica, al momento del brindisi finale al termine della passeggiata, nella affascinante cornice del giardino di palazzo Poniatowski, avrò il piacere di presentare brevemente al pubblico il nuovo libro di Rosella Di Stefano, fresco di stampa per i torchi dell’editore Effigi di Arcidosso: “Il principe Stanislaw Poniatowski a Capodimonte e il palazzo costruito per dispetto”. Che dire di più? Vi aspettiamo numerosi!Antonello RicciLa Rete di imprese Naturalmente Capodimonte è un’aggregazione di piccole e medie imprese della filiera turistica, commerciale e dei servizi del Comune di Capodimonte. Naturalmente Capodimonte raggruppa 56 aziende capodimontane che si sono poste obiettivi comuni e collaborano a progetti condivisi. La Rete si pone come un driver di valorizzazione di un intero territorio e, grazie alla forma di cooperazione attiva scelta, è capace di realizzare un’offerta ampia, uniforme e di qualità.The post “Capodimonte, Europa” al via la passeggiata-racconto appeared first on Tusciaweb.eu.

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