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SCHIARITA PER LA GRANAROLO
Le mozzarelle blu non sono nocive"
Il pm chiede l'archiviazione
La presenza del batterio pseudomonas fluorescens non creerebbe danni alla salute: così si chiede la chiusura del fascicolo contro ignoti aperto dopo il rinvenimento di un latticino commercializzato dalla Granarolo in un supermercato del Torinese. Il presidente Giampiero Calzolari indagato nell'ambito di un'altra inchiesta, portata avanti dalla procura di Torino
Le mozzarelle blu non sono nocive, e per questo sotto il profilo penale i fatti che hanno allarmato centinaia di migliaia di consumatori in tutta Italia sono ''insussistenti, sia con riferimento al reato di commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate che con riferimento al reato di commercio di sostanze alimentari nocive''. Sono le parole con cui il pm Luca Tampieri di Bologna chiede l'archiviazione per l'inchiesta contro ignoti aperta dopo il rinvenimento nel luglio scorso di mozzarelle blu commercializzate dalla Granarolo in un supermercato nel Torinese. Sulla vicenda anche la procura di Torino aprì un fascicolo, che vede indagato il presidente della ditta bolognese, Giampiero Calzolari.
Il pubblico ministero scrive nero su bianco che la presenza del batterio 'pseudomonas fluorescens', che in caso di elevata concentrazione fornisce al prodotto una colorazione bluastra, ''non riguarda la sicurezza alimentare perché non rende un alimento nocivo per la salute''. Dunque ''la colorazione bluastra del prodotto dipende senza dubbio dalla proliferazione del batterio e rende l'alimento sgradito al consumatore, ma da un lato può dipendere dalla cattiva conservazione dello stesso dopo la distribuzione (specie nel periodo estivo), dall'altro non comporta pericoli per la salute umana anche se, per assurdo, il prodotto pigmentato venisse consumato. La stessa legislazione comunitaria, infatti, non prende in considerazione questo germe nella valutazione dei requisiti di sicurezza alimentare, ne', tra l'altro, tra i criteri di igiene del processo''.
Nello stabilimento di Cadriano i controlli permisero di rilevare la sporadica presenza di colonie di pseudomonas nell'acqua di raffreddamento utilizzata nel processo produttivo di formaggi freschi a pasta filata, in percentuali comunque non rilevanti per la sicurezza alimentare. La Procura ricorda che ''nonostante la riconosciuta irrilevanza sotto il profilo della sicurezza alimentare'' e' stato ''prescritto all'azienda di collocare un ulteriore sistema di filtraggio delle acque impiegate per formare il liquido di governo della mozzarelle, nel punto in cui vengono a contatto con i prodotti caseari''.
(15 ottobre 2010)

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