Cani abbandonati: al via la campagna estiva di sensibilizzazione

L'estate è alle porte e puntuale come ogni anno si ripresenta la piaga degli abbandoni e i 4 zampe lasciati agli angoli delle strade tornano ad essere di triste attualità . Un anticipo di stagione lo abbiamo avuto col ponte del due giugno in cui almeno 500 cani sono finiti su strade e autostrade italiane. La denuncia è dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) il cui telefono amico è stato letteralmente preso d'assalto da quanti volevano segnalare la presenza di un animale abbandonato.

Estate infelice per i 4 zampe - Secondo la stima emersa invece dal controllo dei dati dei canili monitorati dall'Aidaa, gli abbandoni compresi tra il 1 aprile ed il 1 giugno sono aumentati di almeno il 25% rispetto ai dati dello scorso anno e del 31% rispetto a quelli del 2007. L'Aidaa osserva che i cani abbandonati, a differenza del passato, non sono in maggioranza cuccioloni (i cani comprati sotto le feste di Natale), ma animali adulti tra i 5 e i 7 anni: questo lascerebbe pensare che ora le famiglie, strette dalla crisi economica, comincino a liberarsi degli animali domestici divenuti troppo onerosi.

Campagne di sensibilizzazione - Partono quindi le campagne informative e di sensibilizzazione soprattutto fra i giovani. Una fra le tante è quella del Movimento Ecologista Europeo - Fare Ambiente. ''La nostra campagna - afferma Piergiorgio Benvenuti - prevede intanto l'invito a tutti i mezzi di comunicazione al fine di attivarsi con servizi giornalistici per dare risalto a questa vera e propria barbarie che si commette a danno di inermi animali che hanno vissuto per un intero anno accanto a noi e che solo per egoismo vengono abbandonati e quindi per quasi la totalità dei casi lasciati morire in strada, coinvolti in incidenti o per incapacità di trovare del cibo. Siamo altresì convinti che molto possano fare le Istituzioni e gli Enti locali per avviare vere e proprie campagne di sensibilizzazione. Ma il programma di Fare Ambiente prevede - prosegue Benvenuti - di intervenire soprattutto fra i giovani, con l'invito di diffondere un SMS ai propri amici con la frase: ''Gli amici non si abbandonano. Cani e Gatti non meritano di essere lasciati morire d'estate''.

Commenti

Cani abbandonati
Una vergognosa abitudine estiva
La dimostrazione più lampante della cattiveria degli uomini riceve una conferma annuale quando, all’approssimarsi dell’estate, decine di migliaia di mascalzoni decidono di abbandonare il compagno fedele di tante giornate passate allegramente assieme sul bordo di una strada o in un triste canile, squallido ed affollato.
In un pomeriggio di giugno o luglio, prima di partire per le vacanze, lo spietato padrone fa salire in macchina il cane e parte senza indugi. Fido, possiamo chiamarlo così, perché tutti i quattro zampe abbaianti sono fedeli ed affezionati, scodinzola felice ed è certo che vuoi ricambiare le tante attenzioni dimostrate, dal proteggere il tuo incerto territorio alle tante manifestazioni di amicizia, affetto e lealtà, portandolo al parco a giocare, a tirargli lontano una palla che lui ti porta premuroso indietro o a farlo correre contento tra piante e fiori. Invece tu lo stai conducendo in aperta campagna dove conti di abbandonarlo: fermi la macchina, ti accosti un attimo, lo fai scendere e poi sgommi via. Come il peggiore degli uomini, ma possiamo chiamarti così, certo non sei una bestia come il tuo cane sei molto peggio.
Ci sono poi dei figuri dalla faccia tosta più della pietra, che si presentano ingenuamente ai canili e raccontano le bugie più strampalate:”Il medico ha detto che il bambino è allergico al pelo”,”Ci stiamo trasferendo in una casa più piccola e non c’è più posto per lui”,”Ha morso un estraneo ed abbiamo paura”, “Ho trovato questo cane per strada, è molto bello vorrei tenerlo, ma non posso, per cui ho pensato di portarlo da voi, invece di lasciarlo al suo destino” e si allontanano fischiettando, ma il cane impaurito comincia ad abbaiare disperato”; molti allungano il passo, altri sfrontati replicano.” In un attimo si stava già affezionando”.
E tornando a casa pensano di aver risolto alla grande il problema, rammaricati solo di non poter sistemare così facilmente il nonno o la suocera prima di partire: l’ospizio non li ha voluti e ad abbandonarli per strada non se la sentono proprio.
Achille della Ragione

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