''I soccorritori hanno fatto di tutto per salvargli la vita''

2019-07-03
 
CAPODIMONTE - È stato probabilmente un malore, forse una congestione, a causare la morte del 17enne che nel primo pomeriggio di ieri ha perso conoscenza dopo essersi tuffato nel lago di Bolsena.
L'adolescente, originario della Nigeria ma residente da tempo a Bagnaia, si trovava con degli amici a bordo di un pedalò all'altezza dello ''scoglione'' – una scogliera nel comune di Capodimonte – quando si è tuffato in acqua e non è più risalito.
Immediata è scattata la richiesta di aiuto dei compagni, che insieme a dei bagnanti su un altro pattino, sono riusciti a recuperarlo e portarlo al molo. Ad attenderlo c'erano i sanitari del 118 con un'ambulanza e l'elisoccorso Pegaso. Sul posto anche i carabinieri di Capodimonte e il comandante della stazione di Montefiascone.
''I medici e gli infermieri sono stati eccellenti, hanno fatto di tutto e di più per salvargli la vita'', è il commento del sindaco Antonio De Rossi, presente durante le manovre di rianimazione. I soccorritori hanno praticato il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale per oltre mezzora.
''Quando sembrava essersi ripreso, lo hanno caricato in ambulanza per il trasporto in ospedale. Tempo di arrivare all'inizio del porto e il mezzo si è fermato''. Il cuore del ragazzo aveva smesso di battere. La salma si trova al momento all'obitorio del cimitero di Capodimonte. Non è escluso che l'autorità giudiziaria possa disporre l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

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