Un Saluto a Raimondo

In genere quando scompare qualche personaggio televiso, si tratta spesso di una figura che ha contribuito all'ulteriore rimbecillimento del pubblico italiano negli ultimi 50 anni, e  non mi dispiace per niente (se poi e' un politico ad andarsene sono addirittura felice, anzi godo) ma non cosi' e' per Raimondo Vianello, uno dei rarissimi gentiluomini dell'ambiente, come sanno bene tutti coloro che lo hanno conosciuto. Addio Raimondo.

Raimondo Vianello (Roma, 7 maggio 1922 – Milano, 15 aprile 2010) è stato un attore e conduttore televisivo italiano.

Biografia Trascorse la giovinezza a Spalato, dove

il padre Guido, ammiraglio della Marina militare, era al comando della famosa accademia navale già austro-ungarica e in Dalmazia, a Spalato, dove si era trasferito il padre, sempre per motivi di servizio durante la Seconda guerra mondiale. Successivamente si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, dove ottiene la laurea senza però mai esercitare alcune professione forense. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana come bersagliere, nel 1945 venne detenuto dagli alleati nel campo di concentramento di Coltano assieme ad altri personaggi famosi (il poeta americano Ezra Pound, gli attori Dario Fo, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l'olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce e il politico Mirko Tremaglia). Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, insieme al fratello Roberto, fu atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. Partecipò alla rivista Cantachiaro N°2 di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, in cui ebbe grande successo: negli anni cinquanta dopo il teatro di rivista, passò al cinema, come caratterista, e al teatro. Il grande successo giunse in televisione, assieme a Ugo Tognazzi nel programma Un due tre. Partecipò allo spettacolo del sabato sera Il Tappabuchi, in qualità - secondo l'ironica definizione dei titoli di testa del programma - di "aiuto presentatore" di Corrado. Nel 1962 si sposò con Sandra Mondaini (n.1931), conosciuta nel 1958, con la quale ha lavorato in coppia per quasi cinquant'anni. Negli anni Settanta ha partecipato a diversi varietà trasmessi dalla RAI, come Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi... no, Io e la befana, per poi proseguire fino all'inizio degli anni Ottanta con il quiz Sette e mezzo e Stasera niente di nuovo, prima di passare alle reti Fininvest con la moglie. Su Canale 5 la coppia ha condotto i varietà Attenti a noi due, Attenti a noi due 2 e Sandra e Raimondo Show, ed ha interpreto la sit-com Casa Vianello (1988-2007). Tra il 1996 e il 1997 la serie si trasferì in campagna, con cinque film per la tv intitolati Cascina Vianello (a cui partecipò anche Paola Barale) e altri cinque intitolati I misteri di Cascina Vianello: in questi ultimi la coppia si cimentava in una insolita attività di investigazione per scoprire gli autori di delitti o furti, sempre in chiave umoristica. Dopo l'omaggio alla loro carriera in Mediaset di Sandra e Raimondo Supershow (2004), con Crociera Vianello (2008) la coppia ha invece dato l'addio alle scene, anche se Vianello si è ironicamente dichiarato disponibile a essere ospitato, specie in trasmissioni sportive, come «ospite un po' dormiente». Da solo, sempre su Canale 5 ha presentato le trasmissioni Zig zag (1983-1986) e Il gioco dei 9 (1988-1990), quella sportiva di Italia 1 Pressing (1991-1999), Studio tappa (1996). Nel 1984 partecipa come concorrente (gareggiando con Lino Banfi) alla 500° puntata de Il pranzo è servito. In occasione della discesa in campo politico di Silvio Berlusconi, nel 1994, durante la trasmissione Pressing Vianello mise in scena un dialogo con Antonella Elia in cui dichiarò l'intenzione di votare per il proprio editore alle imminenti elezioni politiche. Divenuto ormai un'icona del "buon presentatore", per la capacità di trasmettere un'atmosfera cordiale, Raimondo Vianello fu chiamato nel 1998 a presentare il Festival di Sanremo: la sua conduzione venne generalmente considerata elegante e distaccata[1]. Nel 2004 Biagio Antonacci, in occasione della pubblicazione del suo nuovo disco Convivendo, chiese a Raimondo Vianello e a sua moglie Sandra Mondaini di posare per la copertina dell'album, i quali però preferirono rifiutare l'offerta. È morto alle ore 6:52 del 15 aprile 2010 all'Ospedale San Raffaele di Milano, dopo 11 giorni di ricovero. Non aveva perso la sua vena ironica: Pippo Baudo riferisce: "Negli ultimi tempi non parlava più, si era come assopito, ma recentemente ero riuscito a parlarci: se mi chiami per le condoglianze anticipate hai sbagliato numero".

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