“La Bella, la Bestia, La rosa: Capodimonte, giardino perduto”

Capodimonte EuropaCapodimonte Europa – Dario Rossi alias Pedro Gonzalez il selvaggio gentiluomoCapodimonte EuropaCapodimonte Europa – Il giovanissimo Leonardo Mancini alias Arrigo GonzalezCapodimonte – Riceviamo e pubblichiamo – Comunità narranti? Capodimonte, presente! A poco più di due mesi dal successo di “Capodimonte, Europa”, le appassionate imprenditrici della Rete d’imprese “Naturalmente Capodimonte”* e Banda del racconto tornano sui luoghi del “delitto” domenica 11 novembre (appuntamento alle 10 in piazza Umberto I) con una passeggiata/racconto nuova di zecca che si snoderà per strade e piazze dello splendido borgo alto laziale. Titolo dell’evento: “La Bella, la Bestia, La rosa: Capodimonte, giardino perduto”.L’iniziativa, finanziata e patrocinata dalla Regione Lazio, gode anche del patrocinio del Comune di Capodimonte. La mattinata si concluderà alle locali Scuderie Farnese (La Cascina) con una degustazione gratuita in compagnia dei produttori locali a vocazione biologica della filiera enogastronomica del lago di Bolsena. La partecipazione è gratuita.LA BELLA, LA BESTIA, LA ROSA CAPODIMONTE, GIARDINO PERDUTODi Antonello RicciRicordate, l’appuntamento è per domenica 11 novembre alle 10 in piazza Umberto I a Capodimonte. “La Bella, la Bestia, la rosa: Capodimonte, giardino perduto” è una passeggiata/racconto ideata organizzata realizzata da Banda del racconto per conto della Rete di imprese “Naturalmente Capodimonte”.La mattinata sarà inaugurata dagli indirizzi di saluto presentati al pubblico da Francesca Ferri e Laura Vagata, imprenditrici di “Naturalmente Capodimonte”. Condurrà Antonello Ricci. Letture e intermezzi a cura di Laura Antonini e Roberto Pecci. Figuranti (tutti capodimontani DOC nei costumi storici realizzati da Viviana Ginebri): Chiara Faina (la Bella), Dario Rossi (la Bestia) e Leonardo Mancini (il giovanissimo “Enrichetto” Gonzalez, “selvaggio gentiluomo”) per la regia di Pietro Benedetti. Le “Pillole” storico-artistiche saranno a cura di Alexandra Bompard.Anche altri i capodimontani – all’anagrafe o adottivi, qui non importa – che hanno voluto generosamente offrire una mano da dietro le quinte: preziosa, per esempio, la consulenza storico-letteraria di Rosella Di Stefano e Georg Wallner. Foto-racconto invece a cura dell’antropologo “bandarolo” Marco D’Aureli.Non è un caso l’idea di proporre al pubblico delle passeggiate/racconto un’intrigante variazione sul tema in onore di una delle fiabe più celebri e universalmente amate, come è noto suggestivamente a cavallo tra folklore e letteratura, tra fiabistica e immaginario cinematografico.Tale idea gemma infatti da un altro sogno “coltivato” da tempo da “Naturalmente Capodimonte”; progetto che sta or ora muovendo i primi timidi passi del proprio complesso iter amministrativo: sulle tracce dello splendido “giardino perduto” rinascimentale della locale rocca Farnese, il rodologo e paesaggista di fama europea Walter Branchi realizzerà “Rose antiche sul lago, collezione botanica” allestimento permanente che prevede “piantumazione e allestimento di rosai antichi da collezione, in luogo consono, all’interno del centro storico di Capodimonte”.La partecipazione alla passeggiata/racconto di domenica è gratuita. L’iniziativa, finanziata e patrocinata dalla Regione Lazio, gode anche del patrocinio del Comune di Capodimonte.Al termine della narrazione itinerante, intorno alle 12.30 artisti e pubblico raggiungeranno le Scuderie Farnese (la Cascina) dove li attende una degustazione gratuita con i produttori locali a vocazione biologica della filiera enogastronomica del lago di Bolsena. Incontri e degustazioni proseguiranno nel pomeriggio (fino alle 19.00) con intrattenimenti musicali e laboratori con gli antichi mestieri.In caso di pioggia persistente – ma solo in quel caso – l’evento verrà posticipato alla domenica successiva. Stesso luogo e stessa ora.* La Rete di imprese Naturalmente Capodimonte è un’aggregazione di piccole e medie imprese della filiera turistica, commerciale e dei servizi del Comune di Capodimonte. Naturalmente Capodimonte raggruppa 56 aziende capodimontane che si sono poste obiettivi comuni e collaborano a progetti condivisi. La Rete si pone come un driver di valorizzazione di un intero territorio e, grazie alla forma di cooperazione attiva scelta, è capace di realizzare un’offerta ampia, uniforme e di qualità.The post “La Bella, la Bestia, La rosa: Capodimonte, giardino perduto” appeared first on Tusciaweb.eu.

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