News da viterbonews24.it
Previsioni meteo per sabato 15 e domenica 16 novembre
Viterbo
Sabato. Giornata all'insegna del tempo stabile su tutta la regione ma con nuvolosità in transito sia al mattino che al pomeriggio. Poche variazioni in serata e nottata con tempo asciutto e cieli irregolarmente nuvolosi. Temperature comprese tra +11°C e +19°C.
Domenica. Nubi sparse e schiarite nel corso della giornata ma con tempo stabile sia al mattino che al pomeriggio. Addensamenti sempre più consistenti dalla serata e deboli piogge in arrivo nella notte. Temperature comprese tra +12°C e +19°C.
Lazio
Sabato. Tempo asciutto su tutta la regione ma con molte nuvole in transito sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile su tutti i settori sempre con cieli irregolarmente nuvolosi.
Domenica. Nuvolosità irregolare in transito e schiarite nel corso della giornata su tutta la regione ma con tempo asciutto sia al mattino che al pomeriggio. Addensamenti più consistenti dalla serata e deboli piogge in arrivo nella notte a partire dai settori settentrionali.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino cieli nuvolosi al Nord con piogge sparse sulle regioni di Nord-Ovest, più asciutto altrove. Al pomeriggio attese poche variazioni. In serata e in nottata si rinnovano condizioni di tempo instabile sui settori occidentali con temporali sulla Liguria, più asciutto al Nord-Est.
AL CENTRO
Al mattino nubi sparse e schiarite su tutti i settori ma con tempo stabile, salvo deboli piogge sulla Toscana. Al pomeriggio attese schiarite sul versante adriatico, nubi sparse sul versante tirrenico con locali piogge tra Umbria e Toscana. In serata e in nottata attese poche variazioni.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino nubi sparse e schiarite su tutte le regioni con tempo asciutto. Al pomeriggio nessuna variazione con tempo stabile e maggiori spazi di sereno. Tra la serata e la notte tempo per lo più asciutto con cieli sereni o poco nuvolosi.
Temperature minime e massime stabili o in rialzo.
LEcosantagata in trasferta a Santa Croce sullArno
CIVITA CASTELLANA – Prosegue la stagione dell’Ecosantagata Civita Castellana nel campionato di serie B maschile di pallavolo. La formazione rossoblù è impegnata domani pomeriggio nella sesta giornata con una gara in trasferta, a Santa Croce sull’Arno, sul campo della Lupi Santa Croce.
Le due squadre si affronteranno con fischio d’inizio alle 17 e si preannuncia una partita divertente ed equilibrata. La Lupi Santa Croce, infatti, è a soli 2 punti di distacco dall’Ecosantagata, grazie a tre vittorie e due sconfitte nelle prime cinque partite.
“Affrontiamo una società importante, che per tanti anni ha fatto la serie A – spiega lo schiacciatore Alessandro Galliani -. Sicuramente sanno come si fa a costruire un roster e il fatto che abbiano una formazione giovane, ma che la scorsa settimana sia stata capace di battere 3-0 una grande squadra come l’Arno, ci deve far capire che domani ci aspetta una partita molto difficile”.
L’Ecosantagata ci arriva comunque col morale alto, grazie alla vittoria di sabato scorso contro il Cascia. “Un risultato importantissimo più che altro a livello mentale, perché è stato il primo tie-break vinto dopo non so quanto tempo” è il commento di Galliani. Secondo lo schiacciatore civitonico, il 3-2 della settimana scorsa “potrebbe sembrare un punto perso, perché eravamo in vantaggio per 2-0, ma in realtà è un punto guadagnato, perché stavamo perdendo anche il tie-break. Siamo riusciti a reagire e a portare a casa il massimo possibile in un momento estremamente complicato”.
“Credo che il risultato di sabato possa essere una svolta nella nostra stagione – continua Galliani –. In settimana abbiamo lavorato molto bene, sono fiducioso per domani e per il resto del campionato. A livello di gruppo, rispetto all’anno scorso siamo più forti. C’è una bella atmosfera in palestra e sono convinto che potremo toglierci belle soddisfazioni”.
Sorianese pronta alla sfida col Salaria: Serve una prova di carattere, è un vero banco di prova
SORIANO NEL CIMINO - Archiviato il pareggio interno con l’Astrea, la Sorianese è attesa da un nuovo impegno casalingo al “Celso Perugini”, dove domenica 16 novembre, alle ore 11:00, affronterà il Salaria FC nell’undicesima giornata del campionato di Eccellenza Lazio, girone A.
La formazione rossoblù, attualmente settima in classifica con 16 punti, attraversa un buon momento di forma: quattro vittorie, quattro pareggi e due sconfitte il bilancio di queste prime dieci giornate, a testimonianza di un percorso costante. Dall’altra parte il Salaria, quattordicesimo con 10 punti, vive una fase altalenante: vittoria di prestigio contro la Romulea, ma due stop consecutivi con Astrea e Monti Prenestini. Una neopromossa che gioca un calcio propositivo e non rinuncia mai a costruire.
«La squadra è serena, anzi carica. Domenica poteva fare ancora meglio - ha spiegato Chirieletti - e questo resta un tassello importante. Rimane la consapevolezza di aver fatto bene e di essere cresciuti anche sotto l’aspetto caratteriale, perché abbiamo imparato a gestire momenti complessi come quelli vissuti domenica, me compreso. Mi aspetto una risposta degna della nostra filosofia e del nostro carattere.»
Sul percorso compiuto finora, il tecnico ha aggiunto: «Stiamo facendo un bel cammino, ma questo non deve illuderci. La squadra ha preso consapevolezza di subire poco durante i 90 minuti ed è cresciuta tanto sul piano mentale. C’è ancora margine per migliorare e dobbiamo farlo passo dopo passo, lavorando sul campo e mantenendo serenità grazie ai risultati.» Guardando al prossimo avversario, Chirieletti ha messo in guardia i suoi: «Il Salaria cerca punti, ma per il calcio che ha espresso forse avrebbe meritato qualcosa in più. Gioca in maniera pulita e offensiva: serviranno attenzione e compattezza. È una partita che può valere tanto. Mi aspetto grande partecipazione del pubblico, perché l’apporto dei nostri tifosi sarà fondamentale. Domenica ci attende un vero banco di prova.» Sostenuta dal pubblico di casa, la Sorianese vuole trasformare il buon momento in una nuova prova di forza e maturità e domenica 16 novembre sembra proprio l’occasione giusta.
Cultura, Rotelli: 'Oltre 410 mila euro per le biblioteche della Tuscia, investimento concreto ...
VITERBO - 'Accolgo con grande soddisfazione lo stanziamento di oltre 410 mila euro da parte del ministero della Cultura per il potenziamento delle biblioteche nella Tuscia, un territorio ricco di storia, identità e patrimonio culturale'.
Così il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati. 'Si tratta – spiega – di contributi per un ammontare complessivo di 411.263,56 euro finalizzati all'acquisto di libri: una misura che non solo incentiva la lettura, ma valorizza l'intera filiera editoriale e restituisce centralità ai presidi culturali territoriali'.
I fondi saranno distribuiti tra Comuni ed Enti consorziali, tra cui Viterbo (€ 12.669,58 al Consorzio biblioteche Ardenti; € 12.669,58 alla Provincia Serafica Frati Cappuccini; € 12.669,58 al Centro Studi Criminologici; € 12.669.58 al Centro ricerche Storia Alto Lazio); Civita Castellana (€ 15.836,98); Vignanello (€ 12.669,58); Acquapendente (€ 12.669,58); Montefiascone (€ 12.669,58); Nepi (€ 12.669,58); Ronciglione (€ 12.669,58); Bolsena (€ 12.669,58); Tarquinia (€ 12.669,58); Canino (€ 15.836,98); Ischia di Castro (€ 12.669,58); Vetralla (€ 12.669,58); Gradoli (€ 12.669,58); Capranica (€ 12.669,58); Carbognano (€ 12.669,58); Canepina (€ 12.669,58); Vasanello (€ 12.669,58); Fabrica di Roma (€ 12.669,58); Faleria (€ 15.836,98); Calcata (€ 5.836,98); San Lorenzo Nuovo (€ 12.669,58); Gallese (€ 12.669,58); Valentano (€ 12.669,58); Blera (€ 12.669,58); Bassano in Teverina (€ 12.669,58); Oriolo Romano (€ 15.836,98); Montalto di Castro (€ 12.669,58); Soriano nel Cimino (€ 12.669,58); Grotte di Castro (€ 12.669,58).
'Ringrazio il ministro Giuli per l'impegno costante verso una cultura diffusa e accessibile, capace di generare conoscenza, coesione e crescita. Questo intervento – conclude il presidente Rotelli – rappresenta un investimento nel capitale umano e civile del nostro territorio e dimostra, ancora una volta, che la cultura è motore di sviluppo e leva strategica per il futuro'.
Torna il mercatino dellantico domenica 16 novembre
VITERBO - Domenica 16 novembre, terza domenica del mese, torna l'appuntamento in centro con il mercatino dell'antico. L'appuntamento, dedicato al collezionismo, all'hobbistica, all'oggettistica, all'antiquariato e al modernariato, si terrà in piazza dei Caduti, piazza della Repubblica e in via Ascenzi, dalle 8 del mattino fino al tramonto.
Raccolta straordinaria ingombranti al Riello, domenica 16 e 30 novembre i prossimi appuntamenti
VITERBO - Domenica 16 e 30 novembre i prossimi appuntamenti con la raccolta stradale straordinaria ingombranti al Riello, all'interno dell'area comunale (ex punto di raccolta straordinario ingombranti), con accesso da via Alessandro Volta e uscita sulla tangenziale ovest (lato opposto terminal Cotral). L'orario è dalle ore 7 alle ore 10,45, salvo precedente riempimento dei cassoni a disposizione.
Si ribadiscono, come di consueto, alcune importanti informazioni: è possibile conferire anche la carta e il cartone. Nello specifico, saranno accettati tetrapak e poliaccoppiati in genere (confezione latte, succo di frutta, eccetera), riviste, giornali, quotidiani, libri, quaderni, volantini, fogli di carta in genere, scatole e involucro di cartone e cartoncino per alimenti come quelli di pasta, riso, tonno, dentifricio, buste biscotti, eccetera, cartoni vari e scatole, come quelle di scarpe, detersivi, giocattoli, eccetera, vaschette in cartone, scatole per la pizza, tovaglie di carta.
La carta non deve essere inserita all'interno di buste di plastica. Non saranno accettati scontrini (rifiuto indifferenziato), carta sporca (rifiuto indifferenziato), carta da forno (rifiuto indifferenziato), carta assorbente (rifiuto organico). Gli scatoloni vanno piegati.
Per quanto riguarda tutti gli altri rifiuti, si ribadiscono alcune importanti informazioni:
sarà possibile conferire piccoli elettrodomestici (R4), ovvero cellulari, piastre per capelli, phon, stampanti, stufette, aspirapolveri, fax, lampadari, tastiere e pc, calcolatrici, ventilatori. Stampanti e fax dovranno pervenire privi di cartucce inchiostro e toner. Accettati anche tubi fluorescenti, lampadine a led e/o basso consumo, neon. Ammessi ingombranti avviabili a tmb (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi), legno, ferro, sfalci e potature domestiche. Per quanto riguarda quest'ultima tipologia, ovvero sfalci e potature domestiche, si precisa e ribadisce che il servizio è rivolto alle sole utenze domestiche e saranno accettati un massimo di sei sacchi a utente.
Saranno ammessi inoltre questi rifiuti: lavatrici, lavastoviglie, scaldabagno, forni da incasso, piani cottura, asciugatrici.
Non saranno accettati: RAEE, ovvero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (eccetto i piccoli elettrodomestici R4 sopra menzionati, lavatrici, lavastoviglie, forni da incasso, piani cottura, scaldabagno, asciugatrici). Si fa presente che a seguito di recente aggiornamento della vigente normativa, tra i RAEE che non potranno essere accettati si aggiungono tablet, notebook e cornici led a cristalli liquidi.
Non saranno accettati rifiuti non differenziati, secco residuo, organico, imballaggi di alcun genere (eccetto quelli in cartone, che invece potranno essere conferiti), pile, batterie, vernici, specchi, rifiuti inerti, sanitari, arredo bagno, presidi medico-chirurgici, medicine, lampadine a incandescenza e/o alogene, bombole a pressione, parti di veicoli a motore e natanti, porte, finestre, persiane e serrande, pannolini e pannoloni, pneumatici, oli minerali e vegetali, rifiuti di provenienza edile e ristrutturazione (guaine, isolanti, tubi pvc), materiali in vetroresina, teli da pacciamatura, liquidi infiammabili, toner, abiti usati, scarti di macellazione, panificazione e pescherie, scarti di lavorazione da parte di artigiani, commercianti, piccola oggettistica all'interno di sacchi, eccetera.
Si ricorda nuovamente che non saranno accettati frigoriferi, congelatori e condizionatori, tv e monitor. Non si accetteranno dispositivi di protezione individuale. Non si accetteranno rifiuti indifferenziati, ovvero piccola oggettistica all'interno di sacchi.
Si richiama inoltre l'attenzione degli utenti sull'orario dei conferimenti: il personale di Viterbo Ambiente garantirà l'accesso alla postazione fino alle ore 10:45 o fino al completo riempimento di un cassone di legno, un cassone di rifiuti ferrosi, un cassone di sfalci e due cassoni di rifiuti ingombranti (poltrone, divani, ombrelloni, arredi giardino in plastica, tappeti, sdraio, valigie, materassi, cuscini, manufatti e armadi in plastica, giocattoli, tendaggi).
Si ribadisce che sarà possibile conferire al massimo tre pezzi per utenza, ovvero per veicolo. Non è possibile cumulare nella stessa auto più utenze e fare più passaggi con lo stesso veicolo. Armadi e altro mobilio in legno dovranno essere conferiti già smontati e ridotti di volumetria prima dell'accesso al punto di raccolta.
Il servizio è riservato esclusivamente alle utenze del comune di Viterbo. Resta facoltà del personale addetto al presidio da parte della Viterbo Ambiente respingere tipologie di rifiuto non ammesse, ed eventuali richieste di conferimento una volta esaurita la fruibilità dei cassoni carrabili sopra riportati. È vietato l'accesso al conferimento da parte di trasportatori conto terzi.
Per ulteriori informazioni: www.viterboambiente.net .
Per tutte le informazioni sul centro comunale di raccolta Poggino consultare l'apposita sezione sulla home page del sito istituzionale del Comune di Viterbo.
Studenti in sciopero a Viterbo: Più investimenti e scuole sicure
VITERBO - Giornata di mobilitazione studentesca nella mattinata di oggi 14 novembre a Viterbo, in occasione dello sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni studentesche. Le studentesse e gli studenti delle scuole superiori sono scesi in piazza per chiedere più investimenti pubblici nell’istruzione e un piano strutturale per la sicurezza degli edifici scolastici.
Tra le principali rivendicazioni figurano lo stanziamento del 5% del PIL per l’istruzione, il miglioramento dei trasporti, la riduzione dei costi scolastici e interventi urgenti sull’edilizia scolastica. “La richiesta centrale — spiega Lorenzo Colonna, segretario generale della Rete degli Studenti Medi di Viterbo — riguarda le condizioni delle nostre scuole. Servono investimenti reali e un impegno concreto della Provincia per garantire ambienti sicuri”.
Il corteo è partito alle 8.30 da Porta Romana, passando davanti alla sede della Provincia, per concludersi poi in piazza della Repubblica. Una manifestazione che vuole riportare al centro del dibattito pubblico il diritto allo studio e le criticità quotidiane che gli studenti vivono nei loro istituti.
Vignanello in lutto per la scomparsa di Rino Anselmi
VIGNANELLO - Vignanello vive ore di profonda tristezza per la scomparsa di Rino Anselmi, 40 anni, trovato senza vita nella campagna che tanto amava e che aveva scelto come centro della propria vita e del proprio lavoro.
Quando, nel tardo pomeriggio di mercoledì, non vedendolo rientrare, i familiari hanno iniziato a cercarlo nei terreni dove sapevano avrebbe trascorso la giornata,trovandolo privo di vita.
Sono stati immediatamente allertati i carabinieri e i sanitari, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Rino lascia un vuoto immenso nella sua famiglia — i genitori, un fratello, una sorella e la compagna — e in tutta la comunità, che lo conosceva come un uomo riservato, laborioso, profondamente legato alle sue radici e alla terra di famiglia che curava con amore e dedizione.
I funerali si terranno oggi pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa Collegiata. Il corpo, affidato all’agenzia funebre Cecchini, è stato ricomposto e consegnato ai familiari per permettere l’ultimo saluto.
La scomparsa di Rino arriva in un periodo già durissimo per Vignanello, segnato da lutti che hanno messo a dura prova il paese.
In queste settimane, così pesanti per la comunità, Vignanello si stringe ancora una volta in un abbraccio collettivo, unito nel cordoglio e nella vicinanza a chi oggi affronta un dolore indicibile.
La redazione del Viterbonews24 si stringe al dolore della comunità e della famiglia
Tribunale di Viterbo: violenza e ricatto su minore
VITERBO – Si è aperta un'inquietante vicenda giudiziaria che vede una quarantenne viterbese rinviata a giudizio con l'accusa di violenza sessuale aggravata su minore. La donna, la cui identità rimane riservata, è accusata di aver ricattato un ragazzino di quindici anni, amico del figlio, costringendolo ad avere rapporti sessuali completi e quasi quotidiani sotto la minaccia di rivelare alla madre del giovane la sua presunta omosessualità.
Secondo l'accusa, i fatti contestati si sarebbero verificati nel capoluogo della Tuscia nell'estate di quattro anni fa, precisamente tra luglio e settembre 2021, quando la presunta vittima aveva all'epoca quindici anni.
L'episodio scatenante sarebbe stato una confidenza fatta alla donna dal figlio, riguardante uno scambio di foto intime tra lui e l'amico. Avvalendosi di questa informazione, la quarantenne avrebbe convocato l'adolescente a casa sua e lo avrebbe minacciato di esporre alla madre del ragazzo i suoi 'trascorsi' e la sua presunta omosessualità.
Il ricatto sarebbe stato finalizzato a costringere l'amico del figlio ad avere rapporti sessuali completi con lei, con una cadenza che l'accusa definisce quasi quotidiana.
La donna è stata rinviata a giudizio ieri, e dovrà comparire in aula la prossima primavera. Il processo si svolgerà davanti al collegio del Tribunale di Viterbo. La quarantenne è difesa di fiducia dall'avvocato Giuliano Migliorati.
La parte offesa è l'amico del figlio, un adolescente che all'epoca dei fatti aveva appena compiuto 15 anni.
Viterbo, tre truffe in poche ore: 90enne derubata con il falso controllo in casa
VITERBO - Torna l’allarme truffe a Viterbo. L’altro ieri mattina una donna di oltre 90 anni, che vive in una parallela di via Vicenza, è stata derubata da un gruppo di malviventi che hanno inscenato un falso controllo all’interno della sua abitazione.
La dinamica è la stessa ormai tristemente collaudata: una telefonata di sedicenti forze dell’ordine informa la vittima di presunti furti nel quartiere e propone una verifica dei valori custoditi in casa. Assicuratisi che l’anziana fosse sola, i truffatori — professionisti del raggiro — sono riusciti a entrare e, con il pretesto del sopralluogo, hanno sottratto oro e oggetti preziosi, spesso legati ai ricordi di una vita.
All’arrivo dei carabinieri, allertati appena scoperta la truffa, i responsabili si erano già dileguati. Ma non è stato l’unico episodio. Nella stessa mattinata, infatti, sarebbero state sporte altre due denunce per raggiri analoghi, messi in atto sempre con telefonata iniziale, finto controllo e furto con destrezza.
Il fenomeno, che vede all’opera gruppi giovani e ben organizzati, continua a colpire in particolare gli anziani soli. L’invito delle forze dell’ordine è di non aprire mai la porta a sconosciuti e di chiamare immediatamente il 112 in caso di telefonate sospette.
Disabile in carrozzina investito in via Treviso: automobilista fugge senza soccorrerlo
VITERBO - Momenti di paura mercoledì 12 novembre in via Treviso a Viterbo, dove un uomo in sedia a rotelle è stato investito da un’automobile che, secondo quanto riferito dai familiari, si sarebbe poi allontanata senza prestare soccorso. L’incidente è avvenuto intorno alle 13.45.
Il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni, dove i medici gli hanno diagnosticato una frattura scomposta alla tibia causata dall’impatto. “Un gesto di una gravità inaudita — denuncia il fratello —. Spero si sia trattato di un incidente e non di qualcosa di volontario”.
La famiglia ha lanciato un appello alla cittadinanza chiedendo aiuto per rintracciare il responsabile della fuga. “Chiunque abbia visto qualcosa o disponga di telecamere private o aziendali in via Treviso o nelle vie vicine ci contatti. Ogni dettaglio può essere fondamentale: colore o modello dell’auto, direzione di marcia, orario preciso”.
Un invito accorato affinché si possa far luce sull’accaduto e garantire giustizia alla vittima.
Il Prefetto di Viterbo e il nuovo Direttore Marittimo del Lazio in visita a Montalto di Castro
MONTALTO DI CASTRO - Giovedì mattina il Sindaco Emanuela Socciarelli, insieme all'amministrazione comunale e al Comandante della Polizia Locale Adalgiso Ricci, ha incontrato il Prefetto di Viterbo Dott. Sergio Pomponio e il nuovo Direttore Marittimo del Lazio Capitano di Vascello Cosimo Nicastro che hanno fatto visita al Comune di Montalto di Castro. Un incontro istituzionale per far conoscere alle autorità presenti la realtà locale, le sue peculiarità e problematiche, con lo scopo di fortificare una collaborazione sempre più strutturata per la sicurezza e il controllo del territorio. La mattinata si è conclusa con la visita al Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci.
«La visita del Prefetto di Viterbo, dott. Sergio Pomponio, e del nuovo Direttore Marittimo del Lazio, Capitano di Vascello Cosimo Nicastro -dichiara il Sindaco Emanuela Socciarelli - rappresenta un importante riconoscimento per la nostra comunità. È un segnale di attenzione istituzionale che rafforza il dialogo e la collaborazione tra enti locali e autorità sovracomunali.
Durante l'incontro abbiamo avuto modo di illustrare le caratteristiche del territorio di Montalto di Castro, le sue potenzialità e le criticità che lo interessano, con l'obiettivo comune di consolidare un sistema di sicurezza e di controllo sempre più efficace.
Ringrazio il Prefetto Pomponio e il Direttore Nicastro per la sensibilità dimostrata, il Comandante della Polizia Locale Adalgiso Ricci, il Comandante della stazione dei carabinieri di Montalto di Castro Roberto Piermatti, il Comandante della Guardia Costiera di Montalto Andrea Gargiulo e tutti i rappresentanti istituzionali che hanno partecipato a questa mattinata di confronto costruttivo. La collaborazione tra istituzioni - conclude il Sindaco - è la chiave per garantire una crescita armoniosa e sostenibile del nostro territorio».
Natale nelle frazioni, il Comune stanzia oltre 71mila euro
VITERBO - Consentire ad ognuna delle comunità interessate di realizzare la propria visione del Natale, esaltando le peculiarità e il comune sentire nei vari territori nell'ottica della promozione della città nel suo complesso e del rafforzamento del senso di appartenenza alle comunità medesime. Con questo obiettivo l'amministrazione comunale di Viterbo ha definito i contributi da destinare alle frazioni per il Natale.
La cifra complessiva è di 71.500 euro da distribuire alle Pro loco, individuate come interlocutori per la realizzazione di iniziative di promozione turistica, sotto forma di rimborso delle spese sostenute per allestimenti luminosi, per gli allacci elettrici, e per attività di animazione quali eventi musicali, artisti di strada, iniziative varie a carattere culturale, laboratori per bambini, con espressa esclusione di iniziative a carattere enogastronomico.
Sant'Angelo di Roccalvecce ha comunicato di essere quest'anno nell’impossibilità a provvedere agli allestimenti e all'organizzazione di eventi, quindi l'amministrazione ha assegnato alla Pro Loco di Grotte Santo Stefano il rimborso per le iniziative e le installazioni da realizzare nella frazione di Sant’Angelo.
Ecco come saranno ripartiti i fondi: alla Pro loco di Bagnaia andranno 13mila euro, a Roccalvecce 5.000, a Grotte Santo Stefano per le attività da realizzare anche a Montecalvello, Vallebona e Fastello 25mila euro e 5mila per quelle da organizzare a Sant'Angelo di Roccalvecce. La Pro loco di San Martino al Cimino riceve 18.500 il rimborso perché provvede anche alle installazioni a Tobia, e 5000 euro alla Pro loco di Viterbo per il Natale a La Quercia.
Il Comune ha concesso anche il patrocinio e disposto l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico, limitatamente alle installazioni luminose collocate a terra, e dalla presentazione della relazione di impatto acustico.
Norchia: la Regione dice no all'agrivoltaico 'Casalone'
di Fabio Tornatore
VITERBO - 'No' della Regione Lazio per il nuovo impianto agrivoltaico in località Pian di Casalone, a Viterbo: l'infrastruttura per la produzione di energia elettrica pulita da 36 megawatt e 43 ettari di territorio è stata bocciata nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
La richiesta di costruzione e messa in esercizio dell'impianto era stata avanzata diversi anni fa, suscitando molte critiche perché nei pressi di un importante sito archeologico: la necropoli di Norchia, conosciuta nella penisola e all'estero come la 'Petra' d'Italia. Nelle vicinanze è in corso, oltretutto, anche la procedura di valutazione per un impianto di trattamento di rifiuti.
La motivazione che ha portato la Regione al diniego riguarda l'elevata percentuale di impianti installati nella Tuscia rispetto alle altre aree regionali. Inoltre, secondo quanto diciarato dall'Ente nel documento, il territorio avrebbe già raggiunto il traguardo di energia green prodotta fissato come obiettivo al 2030.
L'indirizzo preso dalla Regione in materia di fonti di energia rinnovabile, con una raffica di autorizzazioni negate negli ultimi tempi, sta portando sempre più società a investire in altri territori, soprattutto nel Sud Italia, non essendo più, la Tuscia, appetibile, nonostante l'infrastruttura elettrica di Terna.
A Viterbo i problemi non si risolvono, si rimuovono
VITERBO – A Viterbo sembra essersi consolidata una regola non scritta: non si interviene più direttamente su ciò che non funziona; invece, lo si aggira, eliminando ciò che potrebbe metterlo in evidenza. È il caso dell’altalena tolta da Prato Giardino, dopo che la struttura che la sorreggeva è risultata pericolante.
“Se la struttura è pericolante, invece di stringere due bulloni preferiamo togliere l’altalena?”, si chiede un’utente che per primo ha segnalato l’accaduto sul gruppo Facebook ViterboCivica. Una domanda che torna inevitabilmente alla mente, dopo il precedente delle panchine rimosse al Sacrario: anche lì, anziché intervenire sul degrado, si è scelta la via più immediata, e forse anche quella più facile, l’eliminazione delle panchine.
Il risultato è che, delle quattro altalene situate nell’area vicino al bar di Prato Giardino – uno spazio pensato per far giocare i bambini – ora ne resta solo una. Un gioco semplice e accessibile a tutti rischia così di trasformarsi quasi in un’attrazione da “ticket”: nei giorni di punta, per salirci, bisognerà probabilmente fare la fila.
Warhol vs Banksy: due ribelli diventati icone
VITERBO - Sottopasso presenta una mostra su due giganti dell’Arte: Andy Warhol e Banksy, proponendo in parallelismi tra le loro opere in alcuni casi simili come soggetto, ma distanti nel tempo. Una mostra tra Pop Art e Street Art tutta da guardare. Banksy e Andy Warhol, pur appartenendo a epoche e linguaggi artistici diversi, condividono una stessa missione: portare l’arte fuori dai confini tradizionali e dentro la vita quotidiana. Nelle bacheche espsotive troverete immagini scelte in cui Warhol, figura centrale della Pop Art negli anni ’60, trasformò gli oggetti comuni — come lattine di zuppa o volti di celebrità — in icone artistiche.
Con la sua Factory e la riproducibilità seriale, mise in discussione l’idea di originalità e il valore dell’opera d’arte, anticipando la cultura dell’immagine e del consumo di massa. Dall’altra Banksy, artista anonimo e provocatore del nostro tempo, opera invece nello spazio urbano.
I suoi gra iti ironici e politici denunciano ingiustizie sociali, guerre, capitalismo e controllo mediatico. Mentre Warhol celebrava il sistema, Banksy lo smaschera. Tuttavia, entrambi comprendono e sfruttano perfettamente il potere dei media. Se Warhol rese l’arte merce e la rese popolare, Banksy ne fece uno strumento di protesta, accessibile a tutti, ma anche lui è finito nel mercato dell’arte che voleva criticare. Entrambi, dunque, incarnano una contraddizione a ascinante: ribelli diventati icone, ma senza perdere la forza di interrogare il pubblico.
Buona Visione. La Galleria Sottopasso invita gli artisti a prenotare il proprio spazio espositivo per promuovere e valorizzare la propria Arte.
Lo spazio nato da un idea di Carlo Alvise Crispolti si trova in Piazza Crispi nel suo sotto passaggio.
Per informazioni e prenotazioni: +39 3397350954 dal 18 novembre all'8 dicembre.
La manutenzione della struttura del sottopassaggio viene (pulizia e tinteggiatura annuale, impianto e consumo luce, imposte C.U.P. dovute) mantenuta grazie al contributo del ricavato pubblicitario delle ditte esposte nell’ingresso superiore.
Rinnovabili sì, ma non così: serve una transizione energetica giusta e condivisa
MONTALTO DI CASTRO - L'ultima Dataroom di Milena Gabanelli e Andrea Priante, pubblicata sul Corriere della Sera ('Attacco a eolico e solare, chi paga davvero il conto'), fotografa con chiarezza la situazione italiana: prezzi dell'elettricità più alti d'Europa, investimenti in calo e un caos legislativo che frena le energie pulite ma incoraggia la speculazione.
Questi stessi problemi si riflettono anche sul nostro territorio.
A Montalto e Pescia, come in molte altre zone del Paese, stanno arrivando progetti di grandi impianti fotovoltaici ed eolici a terra, spesso senza un piano complessivo e senza il coinvolgimento delle comunità locali.
1. Prezzi alti e transizione bloccata.
Come ricorda Gabanelli, nel 2024 il prezzo medio all'ingrosso dell'elettricità in Italia è stato di 108,5 €/MWh, contro i 78 della Germania e i 58 della Francia. Eppure, la crescita delle rinnovabili è più lenta che altrove: +44% in dieci anni, mentre in Germania è +93%.
Il problema non è 'troppo poco eolico o solare', ma troppa burocrazia e disordine normativo.
2. Autorizzazioni infinite e leggi contraddittorie.
L'articolo ricorda che per costruire un grande impianto possono servire 70 mesi per il fotovoltaico e 78 per l'eolico, con norme che cambiano di continuo.
In questo contesto, a pagare sono i cittadini e i territori, costretti ad affrontare progetti calati dall'alto e iter interminabili che generano sfiducia e conflitti sociali.
3. Regioni in confusione.
Il Dataroom spiega come le Regioni abbiano interpretato in modo restrittivo le regole sulle aree idonee, per evitare proteste, e che una pioggia di ricorsi sta bloccando tutto: Sardegna, Calabria, Piemonte, Friuli...
Anche qui a Montalto e Pescia serve chiarezza, non zone grigie o decreti che cambiano ogni tre mesi.
4. L'opposizione dei cittadini non è 'nimby'.
In Italia esistono oltre 120 comitati che chiedono solo una cosa: transizione sì, ma pianificata e partecipata.
Molti di questi movimenti, come il nostro, non sono contro le rinnovabili, ma contro un modello 'selvaggio' che sacrifica paesaggio e agricoltura senza consultazione.
La protesta nasce dal bisogno di tutela, non dal rifiuto del progresso.
5. C'è spazio per fare bene.
Secondo il Politecnico di Milano, ci sono oltre 210 km² di aree dismesse adatte al fotovoltaico e 490 km² di terreni agricoli inutilizzati che potrebbero ospitare nuovi impianti, senza toccare le zone produttive o paesaggistiche.
Le soluzioni esistono, ma servono visione e volontà politica.
6. Un'opportunità industriale e occupazionale.
Come ricorda l'Università di Roma, la transizione può creare 900.000 nuovi posti di lavoro e ridurre drasticamente i costi energetici.
Ma ciò accadrà solo se l'Italia sceglierà una filiera nazionale del riciclo e dell'innovazione, invece di lasciare spazio alla speculazione.
La nostra posizione
Il Comitato No FER Selvaggio Montalto e Pescia chiede:
1. Stop ai grandi impianti a terra su aree agricole e paesaggistiche.
2. Pianificazione trasparente e partecipata con i cittadini.
3. Priorità a tetti, capannoni, parcheggi e aree dismesse.
4. Tutela dell'agricoltura locale e del paesaggio toscano.
5. Sostegno alle comunità energetiche, vere protagoniste della transizione.
Le parole di Milena Gabanelli ci ricordano che non è la popolazione a rallentare la transizione ecologica, ma la mancanza di una strategia coerente e di regole chiare.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, per un'energia pulita, giusta e rispettosa del territorio.
Viterbo capitale europea dei giovani ricercatori: alla Tuscia il FuseNet PhD Event 2026
VITERBO - Si terrà a Viterbo, presso la Scuola di Ingegneria e Design dell'Università della Tuscia, l'edizione 2026 del FuseNet PhD Event, il principale incontro annuale dedicato ai dottorandi europei nel campo della fusione nucleare.
L'annuncio ufficiale è stato dato durante l'edizione 2025 del FuseNet PhD Event, svoltasi presso il sito di ITER a Cadarache, in Francia, il più grande e ambizioso esperimento mondiale per la realizzazione della fusione nucleare controllata e simbolo della cooperazione scientifica internazionale.
Nel corso dell'evento, che ha visto la partecipazione di oltre 150 dottorandi provenienti da tutta Europa, è stato presentato un video promozionale dedicato all'Ateneo della Tuscia e alla città di Viterbo (link al video), suscitando grande entusiasmo e interesse tra i partecipanti.
Il PhD Event è organizzato e finanziato da FuseNet, la rete europea che coordina la formazione nel campo della fusione nucleare, promuovendo la collaborazione tra università, centri di ricerca e industrie del settore, nonché la mobilità di ricercatori e studenti.
L'edizione di Viterbo coinciderà con il decimo anniversario del gruppo di ricerca sulla fusione nucleare dell'Università della Tuscia, attivo dal 2016 e impegnato in collaborazioni internazionali e progetti innovativi, tra cui TRUST (Tuscia Research University Small Tokamak), esperimento accademico in fase di realizzazione presso l'Ateneo.
'Ospitare il FuseNet PhD Event alla Tuscia è un risultato di grande prestigio,' afferma la prof.ssa Tiziana Laureti, Rettrice dell'Università della Tuscia. 'Essere annunciati direttamente da ITER, in Francia, il cuore della ricerca mondiale sulla fusione, è motivo di orgoglio e riconoscimento della qualità della nostra ricerca e formazione.'
'L'arrivo a Viterbo di centinaia di giovani ricercatori da tutta Europa – conclude la Rettrice – rappresenterà anche un'importante occasione di valorizzazione per la città e il territorio, che offriranno un contesto unico dove innovazione e tradizione si incontrano, rafforzando l'immagine della Tuscia come luogo di eccellenza, accoglienza e sapere'.
Trevinano protagonista nella nuova Guida di Repubblica
ACQUAPENDENTE - Trevinano, il borgo di Acquapendente, protagonista del nuovo volume delle Guide di Repubblica, ''Piccoli Borghi d'Italia: le meraviglie di un mondo sconosciuto'' in edicola da sabato 15 novembre.
Un volume è dedicato ai 21 Borghi candidati dalle Regioni e finanziati dal ministero della Cultura per un ambizioso progetto nell'ambito del Pnrr, con l'obiettivo di rinforzare la rete tra i Comuni, creare uno strumento che permetta ai borghi di restare uniti per valorizzazione delle proprie bellezze e proporsi a un pubblico internazionale.
Le bellezze e le bontà di ogni borgo sono raccontate da un volume che attraversa le vie e i vicoli, la storia e le storie, le eredità del passato e gli slanci verso il futuro. E quindi tutte le destinazioni imperdibili, la cultura, 139 ristoranti, 71 luoghi del gusto, 72 dimore. E poi l'artigianato, i volti di chi valorizza le proprie radici sui territori, le possibilità offerte dai territori a chi ama lo sport. A impreziosire il volume le testimonianze di Reinhold Messner, Franco Arminio ed Elvira Seminara
Rocca Calascio punta a diventare “luce d'Abruzzo”, mentre Sanza, in Campania, investe sul “borgo dell'accoglienza”. E se Castel del Giudice, in Molise, vuol essere “centro di Ri-generazione”, il Borgo Castello di Andora, Liguria, ambisce a “Ricordare il passato per ricostruire il futuro”.
Sono solo alcuni dei 21 progetti candidati dalle Regioni e finanziati dal ministero della Cultura nell'ambito di “Attrattività dei Borghi”, importante iniziativa finanziata tramite il Pnrr e destinata a sostenere lo sviluppo sociale ed economico di contesti territoriali più fragili, rigenerando e valorizzando il grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando questi obiettivi con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.
L'imponente mole di risorse stanziate è stata divisa in 3 filoni, primo dei quali quello dei progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante.
E così, a beneficiare dei fondi sono Arvier (Valle d'Aosta), Elva (Piemonte), Livemmo (Pertica Alta, Lombardia), Borgo Castello di Gorizia (Friuli Venezia Giulia), Recoaro Terme (Veneto), Stelvio (Prov. Autonoma Bolzano), Palù del Fersina (Prov. Autonoma di Trento), Campolo (Grizzana Morandi, Emilia-Romagna), Castelnuovo in Avane (Cavriglia, Toscana), Cesi (Terni, Umbria), Montalto delle Marche (Marche), Trevinano (Acquapendente, Lazio), Monticchio Bagni (Rionero in Vulture, Basilicata), Accadia (Puglia), Gerace (Calabria), A Cunziria (Vizzini, Sicilia) e Ulassai (Sardegna), oltre ai già citati Rocca Calascio, Castel Del Giudice, Sanza e Andora.
''Crediamo in questa Guida che, grazie alla sensibilità del Mic, riusciamo oggi a proporvi come strumento che possa far conoscere, mettere in rete, apprezzare ed amare 21 super borghi d'Italia, uno per regione, che hanno accettato la scommessa di dimostrare che la vita può ricominciare con altri ritmi, con altra energia, con altri servizi, con tecnologie avanzate che possano cancellare i ricordi di luoghi di incertezze, di miserie e di abbandono'', afferma Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica: ''Noi siamo profondamente convinti che un pezzo non secondario del futuro d'Italia si gioca nei borghi, si gioca scommettendo nel fattore umano e nell'uso sapiente che le innovazioni mettono a disposizione di sindaci e abitanti, per guardare al futuro con occhi diversi e dare alla propria vita un senso che probabilmente la vita aveva smarrito''.
''L’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi costituisce uno degli interventi di punta programmati dall’Amministrazione nell’ambito del Pnrr, in ragione sia della consistente dimensione finanziaria dell’investimento, vale a dire oltre 1 miliardo di euro, sia per la visione strategica che lo sostiene”, afferma Luigi Scaroina, dirigente del “Servizio I - Attuazione dei progetti del Pnrr dell’Unità di Missione - presso il Ministero della Cultura”.
Sicurezza urbana, la sindaca Frontini interviene allassemblea annuale Anci
VITERBO – Le parole della prima cittadina di Viterbo: 'La sicurezza urbana è un tema centrale nell'agenda dei sindaci e di questa assemblea Anci ed è una delle priorità su cui siamo chiamati a rispondere ogni giorno attraverso azioni, misure strutturali, misure contingibili e urgenti. E per quanto si possa dire che il tema della sicurezza è una competenza che non sta in premessa in capo ai sindaci, dobbiamo ammettere che sono proprio i sindaci i primi a cui i cittadini si rivolgono'.
Questi sono solo alcuni dei concetti illustrati dalla sindaca Chiara Frontini durante il suo intervento questo pomeriggio all'assemblea annuale Anci presso i padiglioni espositivi di BolognaFiere nell'ambito del panel Un nuovo patto per la sicurezza urbana, moderato dalla giornalista Myrta Merlino, e a cui sono intervenuti anche il sindaco di Bari Vito Leccese, il vicesindaco di Chiuduno e vicepresidente Anci Stefano Locatelli, il sindaco di Mantova e vicepresidente Anci Mattia Palazzi, la sindaca di Genova Silvia Salis e il sindaco di Catania Enrico Trantino.
La sindaca Frontini si è poi soffermata sul protocollo di controllo di vicinato, sui presidi fissi della polizia locale nei luoghi sensibili della città, sulle operazioni ad alto impatto per sgomberare gli occupanti abusivi nelle case popolari, sulla formazione degli agenti di polizia locale per l'utilizzo di droni, sull'efficientamento dell'illuminazione pubblica con telecamere integrate, e, non ultimo, sul capillare sistema di videosorveglianza.
'Nonostante tutti gli interventi messi in campo dai comuni – aggiunge la sindaca - la domanda di sicurezza da parte dei cittadini permane e gli uomini e le donne in campo non sono mai abbastanza. Oggi va data una risposta di sistema perché il problema è generalizzato e ovunque anche nelle città medie e medio piccole'. La sindaca Frontini si è poi addentrata e ha richiamato alcune delle proposte che lo scorso luglio l'Anci ha presentato al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: 'Sarebbe utile far accedere alcuni agenti di polizia locale al centro di elaborazione dati interforze: significherebbe ridurre i tempi di identificazione in caso di assenza di documenti. Abbiamo necessità di assumere stabilmente agenti di polizia locale oltre il tetto dei vincoli di spesa del personale'. E qui la proposta della sindaca di Viterbo, città che ospita da decenni scuole di formazione militare, e dove l'identità militare è molto forte: 'Andrebbe riqualificato il concetto di definizione di siti e obiettivi sensibili. Noi abbiamo oltre 3000 divise in città ed è assurdo che non si possa attingere a queste forze che sono sul territorio per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini'.
In chiusura la sindaca Frontini ha ribadito l'importanza di discutere in maniera diretta della tematica della sicurezza urbana in un contesto come quello dell'assemblea annuale Anci. 'L'argomento deve essere prioritario nell'agenda politica, a prescindere dall'orientamento dei vari sindaci: non c'è destra o sinistra su questo argomento che ormai interessa tutti. Per questo chiediamo al governo una risposta di sistema, non localizzata. Le città medie manifestano la stessa domanda di sicurezza da parte dei cittadini delle città metropolitane: questo non può più essere ignorato'.
