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Le 10 partite che hanno fatto la storia della Viterbese
VITERBO - Certe città hanno un battito che si sente allo stadio.
A Viterbo quel battito ha i colori gialloblù e si chiama Viterbese.
Da più di un secolo questa squadra accompagna la vita della città: nelle vittorie, nei fallimenti, nei sabati di sole e nelle domeniche di pioggia.
Persino realtà lontane dal calcio, come myspinfin-it.com, hanno raccontato in qualche campagna lo spirito di questa gente – capace di rialzarsi ogni volta, con lo stesso orgoglio di chi non molla mai.
Perché qui il calcio non è solo un gioco: è una parte dell’anima di Viterbo.
Un legame che non conosce tempo
Fondata nel 1908, la Viterbese ha visto cambiare il mondo, ma non se stessa.
Generazioni di tifosi si sono passate il testimone, raccontando storie di promozioni, partite leggendarie e trasferte infinite.
Ogni stagione ha lasciato un segno, e in ognuna c’è stato un momento da ricordare: un gol, un abbraccio, una folla in delirio.
Le 10 partite che hanno segnato un’epoca
Anno
Avversario
Risultato
Competizione
Significato
1952
Rieti
3-2
Serie D
Il primo derby vinto: nasce la rivalità storica
1974
Vigor Senigallia
2-1
Serie D
La vittoria che porta per la prima volta in Serie C
1984
Pistoiese
1-0
Serie C2
Un passo decisivo verso la promozione
1996
Benevento
2-1
Serie C2
Rimonta da film davanti a un Rocchi gremito
1999
Catania
2-0
Serie C1
La porta aperta verso la tanto sognata Serie B
2004
Latina
3-1
Serie D
Ritorno tra i professionisti dopo anni difficili
2016
Rende
1-0
Serie D
La rinascita: Viterbese di nuovo in Lega Pro
2018
Siena
2-1
Coppa Italia Serie C
Primo trofeo nazionale, un trionfo storico
2019
Monza
3-0
Serie C
Vittoria pesante contro una corazzata
2023
Monterosi
1-1
Serie D
Pareggio-salvezza che vale più di mille gol
Gli anni del sogno e della rinascita
Gli anni Settanta e Ottanta sono stati il cuore pulsante di questa storia.
Con Rozzi alla guida, con allenatori che sapevano unire coraggio e passione, la Viterbese ha imparato a credere in se stessa.
Ogni vittoria valeva doppio, ogni pareggio era una battaglia vinta.
Poi sono arrivati i momenti bui – quelli che ogni tifoso conosce bene.
Fallimenti, retrocessioni, silenzio.
Ma proprio quando sembrava finita, la squadra ha ricominciato a camminare, passo dopo passo.
Il ritorno nel calcio professionistico nel 2016 non fu solo un risultato sportivo, ma una dichiarazione: siamo ancora qui.
La notte della Coppa
Chi ama la Viterbese non potrà mai dimenticare la finale di Coppa Italia Serie C del 2018. Una serata magica, di quelle che ti fanno tremare le gambe e battere il cuore.
Il 2-1 contro il Siena non fu solo un punteggio: fu la rivincita di una città intera, la vittoria della costanza, del lavoro, della fede nel calcio “vero”.
Le immagini dei giocatori sotto la curva, le bandiere, i fumogeni, gli abbracci tra sconosciuti… In quei momenti il calcio tornava a essere ciò che è sempre stato a Viterbo: un’emozione condivisa.
Il Rocchi : domicile, parole, cœur
Chi varca la soglia dello stadio Enrico Rocchi comprende immediatamente che il calcio qui è vivo e palpabile.
Les tribunes ne sont pas seulement en béton, elles sont aussi mémoire.
Ogni ambito ha la sua storia, ogni seggiolino porta con sé il ricordo di una partita, di un gol, di una promessa.
Negli anni il Rocchi ha visto di tutto: pioggia, sole, lacrime, gioia.
Ma non ha mai visto il silenzio.
Anche nei momenti più duri, la curva ha continuato a cantare.
È come se il tifo fosse un elemento vitale per la vivacità della città.
Les derbies et l'identité
Parler du Viterbese signifie aussi aborder le sujet de Rieti.
La rivalità tra queste due équipes va oltre il semplice gioco sul campo.
Ogni volta che le maglie gialloblù e amaranto si affrontano, si sente la storia.
Non serve molto: basta un contrasto, un gol, uno sguardo tra tifosi, e il Rocchi esplode.
È un rito, un modo per dire “noi siamo qui”.
Una storia che continua
Oggi la Viterbese vive tra passato e futuro.
Non è facile sopravvivere nel calcio moderno, tra bilanci e sponsor, ma la forza di questa squadra è la gente che la segue.
Le famiglie allo stadio, i bambini con la sciarpa, gli anziani che raccontano “quando andavamo a Catania in pullman”.
L'entreprise s'efforce de se développer, en mettant en place des projets pour la pépinière et en visant à raviver l'enthousiasme.
La Serie C o la Serie B non sono solo aspirazioni: sono obiettivi che la città persegue costantemente, con la consueta pazienza e dedizione.
Conclusione
Les dix matchs dont nous avons parlé ne sont pas que des chiffres.
Ci sono stati momenti che hanno suscitato sorrisi, lacrime e credulità.
La Viterbese n'a jamais été une équipe comme les autres: c'est une histoire d'amour et de résilience, de petits miracles et de grandes émotions.
E anche se le circostanze mutano, l'essenza persiste.
Tant que des voix crieront “Forza Viterbo!” au Rocchi, tant qu'il y aura des drapeaux et des chants, la Viterbese perdurera – sur le terrain comme en dehors.
Premio Roma Birre Preziose, sul podio le eccellenze di Rieti e Viterbo
VITERBO - La Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma ha ospitato oggi la cerimonia di premiazione della V edizione del 'Premio Roma Birre Preziose 2025', concorso organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso l'Azienda speciale Sviluppo e Territorio, in collaborazione con l'Azienda speciale Agro Camera e con il supporto delle Camere di Commercio della regione tra cui quella di Rieti-Viterbo con l'obiettivo di supportare e valorizzare il settore brassicolo regionale.
L'iniziativa ha visto una partecipazione significativa, con 26 imprese tra birrifici e beer firm provenienti dalle cinque province del Lazio e un totale di 90 etichette in gara nelle diverse categorie.
A testimonianza del fermento del settore locale, le imprese dell'Alto Lazio si sono distinte in diverse sezioni portando a casa importanti riconoscimenti.
In particolare la provincia di Rieti ha conquistato il primo posto nella categoria 'Birre Aromatizzate' con l'azienda Birrificio Sabino di Marco Colafigli di Poggio Mirteto, premiata per la birra Low K.
Ottimi risultati anche per la provincia di Viterbo, che ha brillato in più sezioni. L'azienda Free Lions Beer (Agricola Terra Bianca) di Tuscania ha ottenuto il secondo posto nella categoria 'Birre ad Alta Fermentazione' con la Gelato 41 e si è aggiudicata anche il premio per la 'Migliore Confezione' per la birra Madonna Pils. Sempre per le 'Birre ad Alta Fermentazione', è stata assegnata una Menzione Speciale alla Itineris Srl di Civita Castellana per la birra Cimina. Infine, la categoria 'Birre Natalizie, Ricorrenze, Edizione Limitata' ha visto la Hilltop Brewery Srl di Bassano Romano classificarsi al secondo posto ex aequo con la birra Via della Cornacchia barricata.
La numerosa e qualificata adesione ha confermato l'importanza dell'iniziativa per incoraggiare le aziende a intraprendere un percorso di costante miglioramento, stimolando la creatività dei mastri birrai per competere con successo sui mercati nazionali ed esteri.
Minacce al sindaco di Montalto Emanuela Socciarelli, inviata testa di animale mozzata
MONTALTO DI CASTRO - Il consigliere regionale Giulio Zelli ha espresso una ferma e indignata condanna dopo l’ennesimo atto intimidatorio ai danni della sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, alla quale è stata recapitata una testa di animale mozzata: un segnale inquietante, violento e diretto, che ha scosso istituzioni e cittadini.
“Un gesto vile e inaccettabile – dichiara Zelli – che colpisce non solo la persona della Sindaca, ma l’intera comunità di Montalto e le istituzioni democratiche locali. In nome della legalità, della civiltà e del rispetto reciproco, manifesto piena solidarietà alla Sindaca Socciarelli e a tutta la giunta comunale”.
Zelli sottolinea come, secondo quanto riportato dalla stampa, non si tratti del primo episodio: la sindaca sarebbe da tempo destinataria di pressioni, minacce e intimidazioni.
“Una situazione gravissima, che non può essere tollerata. Auspico che si possa fare piena luce su questi inquietanti eventi che si ripetono ormai da quasi un anno. La comunità ha diritto a sentirsi protetta e le istituzioni devono essere messe nelle condizioni di lavorare senza paura”.
Il consigliere regionale lancia infine un appello forte e diretto:
“Non possiamo permettere che simili intimidazioni minino la serenità e le fondamenta della democrazia nel nostro territorio. Invito tutte le forze politiche e sociali a unirsi in un fronte comune contro ogni forma di violenza, per difendere con coraggio i valori democratici e sostenere chi, con impegno quotidiano, lavora per il bene della comunità”.
Un messaggio chiaro: la democrazia non può essere intimidita.
Via Genova, ancora chiuso il parcheggio e nessuna data per la riapertura
VITERBO - Da più di quattro mesi ormai il parcheggio di via Genova è chiuso e transennato, dopo il cedimento di parte del muro perimetrale. Una situazione questa che continua a creare disagi ai residenti e alle attività commerciali della zona, considerando che si tratta dell’unica area di sosta gratuita disponibile nelle vicinanze. La domanda che molti si pongono è semplice: a che punto è lo stato dei lavori e quali saranno i prossimi passi per arrivare alla riapertura?
Il tema è stato affrontato durante l’ultimo Consiglio comunale, dove le interrogazioni dei consiglieri e le risposte degli assessori hanno contribuito a fare chiarezza “almeno in parte”.
Le preoccupazioni dei consiglieri: “Una situazione ferma da mesi”
A sollevare la questione, Il consigliere Alvaro Ricci, che ha ricordato come la chiusura dell’area stia provocando quotidiani disagi a residenti e commercianti, richiamando la necessità di definire una linea d’azione chiara: “già nelle precedente sedute era emerso che la proprietà del muro crollato fosse del condominio affacciato sull’area, mi chiedo quindi quali passi avanti sono stati fatti da allora”. Analoga la preoccupazione di Matteo Achilli (FDI) “dobbiamo fare qualcosa, la perdita di oltre settanta posti auto sta creando difficoltà notevoli alle attività della zona”.
La risposta dell’amministrazione: indagini concluse, struttura instabile
L’assessore delegato ai lavori pubblici, Stefano Floris, ha quindi ripercorso gli sviluppi avvenuti dopo l’interdizione del parcheggio. Una volta accertata la proprietà e ricevuta la diffida, il condominio ha avviato una serie di verifiche tecniche sulla stabilità del muro e dell’intero versante.
Sono state effettuate indagini idrostatiche e geologiche, dalle quali è emersa l’instabilità dell’intera struttura. Non solo, dunque, il tratto già crollato: l’area presenta criticità diffuse che richiedono un intervento più ampio del previsto.
Secondo le prime valutazioni del tecnico incaricato, il consolidamento dovrà essere suddiviso in più fasi e in lotti distinti, comprendendo sia la ricostruzione del muro di contenimento sia la messa in sicurezza dei locali.
Tempistiche ancora incerte
Nonostante gli accertamenti effettuati, l’amministrazione non è ancora in grado di fornire una previsione precisa sulla riapertura del parcheggio. Floris ha spiegato che si auspica di arrivare a un piano definito entro la fine dell’anno, ma i tempi di realizzazione restano da stabilire.
A Cinecittà World il Natale diventa il più bel film delle feste
ROMA - A Cinecittà World si accendono le luci del Natale. Fino al 6 gennaio il Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma diventa un magico set cinematografico dove adulti e bambini possono vivere in prima persona il più bel film delle Feste. L’esperienza inizia sulla Christmas Street, una scintillante New York anni ’20 vestita a festa tra luci, carrozze e pacchi regalo giganti, qui gli ospiti vengono avvolti da un’atmosfera incantata fatta di attrazioni, spettacoli dal vivo inediti e novità degne dei migliori film natalizi, tra cui la nuova Pista di Pattinaggio, icona dei grandi classici delle feste, e la suggestiva Nevicata di Natale che imbianca la Street.
Ad aprire le porte alla magia è il Christmas Show, lo spettacolo che accende il Parco sulle note delle più amate colonne sonore natalizie, insieme ai personaggi simbolo del periodo. È così che inizia una giornata al Polo Nord…ma senza spostarsi dalla Capitale. Grandi novità anche per la Casa di Babbo Natale: Santa Claus ha traslocato in un luogo ancora più grande e magico ed è pronto ad accogliere i piccoli ospiti nel suo caldo e accogliente salotto per scattare insieme la foto più emozionante delle feste. I bambini possono scrivere la letterina e inviarla direttamente dalla Sala degli Elfi, dove i laboriosi aiutanti smistano la posta diretta al Polo Nord. Per completare l’esperienza, c’è il viaggio su I-Fly, la montagna russa virtuale che trasporta gli ospiti sulla slitta di Babbo Natale sfrecciando in volo per consegnare i doni in tutto il mondo.
Lo spirito del Natale si fa sentire anche nei cuori più freddi con il nuovo spettacolo “La notte che cambiò il Natale”, la storia del Maestro Fiocco, un burbero giocattolaio che, grazie a un incontro speciale, riscopre la magia del Natale e torna a donare sorrisi ai bambini, celebrando i valori più autentici delle feste. Tra le vie del Far West, invece, arriva l’inedito “Elf Express – Lettere dal West”, un divertente show in cui gli elfi postini devono consegnare tutte le letterine in tempo per la Vigilia, tra colpi di scena e risate. Ma attenzione: tra le vie del Parco si aggira anche il dispettoso Grinch, riuscirà a resistere alla magia del Natale?
Per concludere l’anno in grande stile, Cinecittà World si prepara per la festa di Capodanno più grande d’Italia. Il 31 dicembre dalle 18 fino alle prime luci del nuovo anno, il Parco diventa un enorme Villaggio del Divertimento con 40 attrazioni aperte fino a notte, spettacoli dal vivo, concerti, dj set, discoteche, cene, cenoni e dinner show e la mezzanotte con i fuochi d’artificio. A chiudere le festività, il 6 gennaio, arriva la Befana con dolci, sorprese e tanta allegria per tutti i bambini.
Programma completo su: www.cinecittaworld.it
Che cos'è la volatilità del gioco e come interpretarla: il parere degli esperti di Buran Casino
Per molti giochi presenti nel catalogo dei siti di gioco d'azzardo, è tipico il concetto di volatilità. A seconda del livello di volatilità, l'utente di siti come Buran può capire immediatamente quale potenziale di vincita lo aspetta. Vi proponiamo di approfondire il concetto di dispersione e capire come applicarlo per aumentare le possibilità di successo.
Volatilità alta e bassa: differenze
Comprendere i principi di funzionamento di un livello di dispersione basso e alto è importante per l'efficacia delle scommesse. L'utente di un account Buran Casino e di pagine simili può scegliere una delle opzioni, a seconda delle proprie esigenze personali.
Caratteristica
Alta volatilità
Bassa volatilità
Destinatari
Giocatori che amano il rischio e le scommesse di importo elevato. Sono disposti ad aspettare una vincita importante
Utenti con un budget di gioco limitato. Controllano il proprio bankroll, preferiscono vincite modeste ma frequenti
Frequenza delle vincite
Vincite rare, lunghi periodi senza scommesse vincenti
Indice elevato. Le combinazioni vincenti si verificano ogni 4-5 giri
Rischi per il budget
Molto elevato
Minimo
Importo della vincita
Importi elevati, che si ottengono raramente
Pagamenti frequenti di piccoli premi in denaro
Per ottenere un equilibrio nella frequenza e nell'ammontare delle vincite, è consigliabile scegliere slot machine con un indice di dispersione medio.
Come influisce sulla frequenza delle vincite
I risultati delle slot sono sempre imprevedibili, grazie agli algoritmi RNG. Pertanto, la dispersione è strettamente correlata alla frequenza delle coincidenze. Come si presenta la frequenza delle combinazioni vincenti per i diversi livelli di volatilità:
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È possibile alternare queste opzioni per sperimentare la differenza tra loro.
Come scegliere l'opzione più comoda
Non è difficile trovare il tipo di gioco d'azzardo più adatto. Anche un giocatore alle prime armi sarà in grado di decidere rapidamente, basandosi sulle proprie esigenze relative alla slot. Se un giocatore con un account su una pagina come Buran Casino ha un budget limitato e non vuole rischiare troppo, allora gli conviene un gioco con una bassa dispersione.
Viterbo sale nella classifica della qualità della vita: +8 posizioni rispetto al 2024
VITERBO - Viterbo migliora la propria performance nella classifica annuale di Italia Oggi – Ital Communications, realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, conquistando 8 posizioni in più rispetto allo scorso anno.
La graduatoria, tra le più note e autorevoli a livello nazionale, valuta la qualità della vita nelle province italiane attraverso 92 indicatori, suddivisi in nove macro-aree:
-
Affari e Lavoro
-
Ambiente
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Istruzione
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Popolazione
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Reati e Sicurezza
-
Reddito e Ricchezza
-
Salute
-
Sicurezza Sociale
-
Turismo e Cultura
Un insieme di parametri ampio e articolato, che restituisce un quadro complessivo dello stato di benessere e dei servizi offerti nei diversi territori.
Frontini: “Un risultato che ci sprona a continuare”Soddisfazione da parte della sindaca Chiara Frontini, che ha commentato il miglioramento ottenuto dal capoluogo:
“La nostra città ha registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno, salendo di 8 posizioni. È un risultato che ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa in gran parte della nostra attività amministrativa, soprattutto in quegli ambiti dove stiamo investendo maggiori energie, come la sicurezza, un tema prioritario per la nostra amministrazione”.
Tra i dati più significativi della classifica spicca proprio il capitolo dedicato alla sicurezza.
Viterbo conquista infatti l’11° posto nazionale, prima provincia del Lazio, con un balzo in avanti impressionante: +67 posizioni rispetto al 2024.
A precedere Viterbo in questa categoria sono soltanto:
Ascoli Piceno, Lodi, Prato, Siena, Ragusa, Piacenza, Monza, Macerata, Treviso e Pisa.
“È un dato che ci fa piacere leggere, e che confidiamo di migliorare ulteriormente – prosegue la sindaca Frontini –. Siamo consapevoli che in alcuni ambiti ci sia ancora da lavorare. Continueremo a farlo, per il bene della nostra città, indipendentemente da numeri e classifiche”.
Il miglioramento registrato da Viterbo conferma un trend positivo che tocca diversi aspetti della vita cittadina. Le iniziative in corso e i progetti programmati dall’amministrazione puntano a consolidare questo percorso, con l’obiettivo di rendere la città sempre più accogliente, sicura e competitiva.
Un risultato incoraggiante, che racconta una Viterbo in movimento e pronta a continuare a crescere.
Previsioni meteo per mercoledì 19 novembre
Lazio
Tempo instabile al mattino con nuvolosità irregolare associata a piogge sparse sui settori centro-meridionali della regione, più asciutto altrove. Nel pomeriggio residue piogge sulle zone meridionali. Più asciutto in serata mentre torna a peggiorare dalla notte.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, maggiori addensamenti al Nord-Ovest. Al pomeriggio nuvolosità in aumento anche su Lombardia ed Emilia Romagna, ma con tempo ancora asciutto. Tra la serata e la notte tempo in peggioramento con piogge sparse e neve sui rilievi, fin verso i 500-700 metri sulle Alpi e oltre i 1000-1300 metri in Appennino.
AL CENTRO
Al mattino locali piogge sul Lazio e molti addensamenti in Abruzzo, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio residue piogge sul basso Lazio, asciutto altrove con schiarite ed addensamenti bassi sul versante adriatico. In serata tempo per lo più asciutto con nuvolosità e schiarite. Locali piogge nella notte tra Toscana e Umbria.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino molta nuvolosità in transito con piogge sparse specie su regioni tirreniche e Sicilia, schiarite sulla Sardegna. Al pomeriggio non sono attese particolari variazioni. Tra la serata e la notte peggiora sulla Sardegna con piogge e temporali a partire dai settori occidentali dell'Isola, migliora sulle altre regioni con ampie schiarite.
Temperature minime e massime in generale diminuzione da Nord a Sud, salvo un lieve rialzo nei valori massimi sui settori tirrenici.
Abuso su minore ubriaca: no della Procura al patteggiamento per il 40enne
VITERBO - Sono partite dalle segnalazioni dell'istituto scolastico le indagini che hanno portato a processo un uomo di 39 anni, originario dell'Ecuador, accusato di aver abusato sessualmente di una studentessa di soli 15 anni. I fatti risalgono al gennaio 2024, in un comune a sud della provincia di Viterbo, dove l'imputato avrebbe avuto rapporti completi con la minore mentre questa si trovava in uno stato di ebbrezza alcolica.
La ragazzina, originaria di un paese dell'America centrale, si è confidata con alcune insegnanti della sua scuola. È stata la segnalazione formale dell'istituto e la relazione della dirigente a mettere in moto la macchina della giustizia, con i poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla pm Paola Conti, che hanno avviato le indagini, le quali includono perquisizioni e sequestri di apparati informatici e telematici.
L'uomo è a processo con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Le aggravanti contestate sono la minore età della vittima, le sue condizioni di minorata difesa dovute all'assunzione di alcol e la natura del rapporto contestato.
Secondo il capo di imputazione, l'uomo avrebbe indotto la 15enne 'a compiere e subire atti sessuali, abusando delle condizioni di inferiorità fisica dovuti all'età e allo stato di ebbrezza alcolica in cui si trovava'. La giovane è parte civile nel procedimento, assistita dall'avvocato Daniele Nobili.
Nell'udienza di ieri, lunedì 17 novembre, la difesa dell'imputato, rappresentata dagli avvocati Caterina Boccolini e Giuseppe Sinatra, ha nuovamente avanzato la richiesta di patteggiamento.
Tuttavia, il collegio dei giudici ha detto 'no'. La stessa richiesta era già stata respinta in precedenza dal GUP durante la fase preliminare. Il presidente Jacopo Rocchi ha motivato la decisione sottolineando la gravità eccezionale dei fatti contestati, evidenziando che si tratta di un rapporto sessuale ai danni di una minorenne in stato di vulnerabilità.
In seguito al diniego del patteggiamento, il collegio ha dichiarato la propria astensione per aver espresso un giudizio sul merito dell'istanza. Gli atti sono stati, pertanto, rimessi al tribunale per l'assegnazione a un nuovo collegio che dovrà procedere con il dibattimento.
Scorie nucleari, spunta lipotesi Vercellese: il sito di Saluggia può salvare la Tuscia
VITERBO - Passa di nuovo dal Vercellese la possibile salvezza della Tuscia dalla minaccia del deposito nazionale delle scorie radioattive. Mentre il Tar del Lazio ha rinviato al 21 gennaio la decisione sul ricorso della Provincia di Viterbo per ottenere l’accesso ai documenti finora secretati, una nuova ipotesi rimette in discussione la mappa dei territori candidati.
La novità arriva dal Piemonte, dove torna in pista il deposito Avogadro di Saluggia (Vercelli), una struttura storica del nucleare italiano che potrebbe diventare l’alternativa capace di togliere la Tuscia da un elenco che la vede oggi tra le aree più esposte: 21 siti idonei su 51 complessivi, secondo le mappe pubblicate da Sogin.
Sogin, la società pubblica incaricata di gestire i rifiuti radioattivi, ha siglato un accordo preliminare per l’acquisizione della Deposito Avogadro Spa da Stellantis. L’operazione, riportata nel bilancio 2024, è subordinata al nulla osta del ministero dell’Ambiente – arrivato nel maggio 2025 – e al completamento delle due diligence contabile e ambientale.
Un primo passo che non equivale a una decisione definitiva, ma che restituisce al Viterbese una dose di ottimismo nel pieno di una vertenza che vede il territorio in prima linea contro un impianto considerato incompatibile con la propria vocazione agricola, paesaggistica e turistica.
Il deposito Avogadro, inaugurato nel 1959, ospitava il reattore sperimentale Avogadro RS-1 realizzato da Fiat e Montecatini, poi dismesso negli anni ’80 e trasformato in sito di stoccaggio. Sorge però in una posizione delicatissima: a pochi metri dal fiume Dora Baltea e a ridosso dei pozzi dell’acquedotto del Monferrato.
Secondo l’ultimo rapporto 2024-2025 dell’Isin, l’impianto non è idoneo a garantire lo stoccaggio a lungo termine. Nonostante ciò, Sogin valuterebbe di utilizzarlo per mantenere le scorie ad alta attività attualmente presenti e per ospitare quelle oggi conservate all’estero, in Gran Bretagna e Francia, in attesa del deposito nazionale definitivo.
Per la provincia di Viterbo, già gravata da impianti industriali, discariche, centrali e servitù ambientali, l’uscita dalla corsa al deposito nazionale sarebbe un sospiro di sollievo. La Tuscia, con i suoi Biodistretti, le produzioni agricole di qualità e un equilibrio naturalistico delicato, vede nel deposito nucleare la minaccia più pesante e incompatibile.
Il Vercellese torna dunque al centro del dibattito nazionale e potrebbe cambiare il destino della mappa nucleare italiana. Ma solo le prossime valutazioni tecniche, ministeriali e giudiziarie diranno se il raggio di speranza che arriva dal Piemonte sarà davvero sufficiente a mettere definitivamente in sicurezza il Viterbese dalla “roulette russa” del deposito nazionale.
Picchia un uomo a sprangate e invia il video per intimidire un altro: processo in salita, le ...
VITERBO – Si complica il processo a carico del trentenne romeno accusato di aver picchiato con una mazza da baseball un egiziano, riprendendo tutto in un video poi inviato a un connazionale per intimidirlo. Nel dibattimento, apertosi ieri davanti al collegio presieduto dal giudice Jacopo Rocchi, le due presunte vittime – entrambe con precedenti penali – hanno fatto di tutto per alleggerire la posizione dell’imputato, rimettendo la querela e parlando di “amicizia” nonostante la violenza documentata dalle immagini.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 27 novembre 2022 e si sono consumati in un’abitazione di via Cardinal La Fontaine, nel centro storico. A intervenire furono la polizia e i sanitari del 118.
Gli agenti, partendo dal video del pestaggio, risalirono rapidamente all’imputato: nella sua casa trovarono la mazza da baseball utilizzata nel filmato, 32 grammi di sostanza da taglio e 0,3 grammi di cocaina, quest’ultima scoperta il giorno successivo nascosta nel controsoffitto illuminato dell’appartamento.
Sentito in collegamento dal carcere di Velletri, l’egiziano aggredito ha raccontato una versione che tende a minimizzare i fatti:
«Ero a casa sua, era ubriaco e pretendeva i soldi per il divano nuovo perché gliel’avevo bruciato fumando uno spinello. Mi ha menato, sono finito in ospedale, ma in un paio di settimane sono guarito. Siamo amici.»
Anche il secondo uomo, quello che ricevette il video con chiaro intento intimidatorio, ha ridimensionato la vicenda parlando di un semplice prestito di 150 euro da restituire: «Mi aveva aiutato quando avevo lasciato il lavoro, poi gli servivano i soldi e li voleva indietro.»
Il pubblico ministero Flavio Serracchiani ha però ricordato che agli atti non ci sono soltanto le immagini del pestaggio, ma anche cinque messaggi minatori in romeno, con frasi come: “Ci vediamo tra poco, mando i ragazzi a casa tua e non vi salvate nessuno”, “Sto video domani lo vedono tutti”, “Non mi bastano più i tuoi soldi, manco mille euro”.
Messaggi che, secondo l’accusa, delineano un quadro di pressione e intimidazione ben più grave delle spiegazioni fornite dalle due parti offese.
La discussione è stata rinviata a dicembre, per permettere al pm di confrontare in modo approfondito il materiale probatorio con le nuove versioni offerte in aula. Sul tavolo, per l’imputato, rimangono le accuse di spaccio, tentata estorsione e lesioni aggravate.
Vitorchiano, in corso listallazione della cartellonistica per le aree di emergenza
VITORCHIANO - È in corso a Vitorchiano l'installazione della cartellonistica relativa alle aree di emergenza previste dal Piano di Emergenza Comunale (PEC), già approvato nel 2022 in sostituzione della precedente versione adottata nel 2016.
Prosegue così l'attuazione dello strumento operativo che, in presenza di eventi calamitosi o di emergenze di rilievo, consente di coordinare e mettere a sistema le attività della struttura del Comune nel quadro delle competenze di tutti gli enti e organi preposti alla protezione civile, comprese le associazioni di volontariato.
Le aree in questione sono luoghi strategici dove la popolazione deve dirigersi in caso di grave emergenza (terremoti, alluvioni ecc.) per ricevere assistenza e informazioni.
Si distinguono in tre tipologie: aree di attesa, luoghi di prima accoglienza da raggiungere immediatamente dopo un evento calamitoso dove ricevere le prime informazioni sull'accaduto e assistenza di base, prima di essere eventualmente indirizzati verso le aree di ricovero; aree di ammassamento soccorritori e risorse, punti individuati per radunare mezzi, attrezzature e operatori di soccorso (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana ecc.) prima di essere inviati nelle zone colpite; aree di ricovero, destinate all'allestimento di strutture di accoglienza (tendopoli o strutture coperte) per ospitare la popolazione che ha dovuto abbandonare la propria abitazione per un periodo prolungato.
L'amministrazione comunale consiglia ai cittadini di cercare e memorizzare l'ubicazione dell'area di attesa più vicina alla propria abitazione o luogo di lavoro, seguire la nuova cartellonistica man mano che viene installata e approfondire la conoscenza del PEC, peraltro già disponibile pubblicamente sul sito istituzionale del Comune.
'Saranno organizzati nelle prossime settimane - afferma l'assessore a servizi sociali, scuole e protezione civile Fabio Fanelli - incontri pubblici con la popolazione, le attività produttive e commerciali, le associazioni e le scuole con il fine di far conoscere a tutti il Piano di Emergenza Comunale e informare sulle buone pratiche da seguire nel caso dovessero verificarsi eventi calamitosi. Invitiamo la cittadinanza a partecipare e a prestare la massima attenzione alle informazioni che saranno trasmesse'.
'Il Piano di Emergenza Comunale è uno strumento fondamentale per la sicurezza di tutti - aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti - ed è ispirato a una visione non più limitata al solo soccorso, ma a un'attività integrata che trae origine dalla previsione e dalla prevenzione, al fine di minimizzare i rischi per l'incolumità pubblica. Il fine ultimo è una gestione globale dell'emergenza'.
'In un periodo delicato come quello di oggi - aggiunge Grassotti - penso ad esempio ai cambiamenti climatici ma anche al rischio sismico delle regioni centrali d'Italia, per un'amministrazione comunale è d'obbligo, oltre che urgente, migliorare e potenziare gli strumenti di cui dotarsi per affrontare al meglio emergenze e calamità'.
Cadavere nei boschi di Calcata: indizi puntano ad Andrea Gentili, attesa lidentificazione ufficiale
CALCATA – Si fa sempre più concreta l’ipotesi che il cadavere ritrovato nei boschi della valle del Treja possa appartenere ad Andrea Gentili, l’83enne scomparso il 26 settembre. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, indossava una camicia blu a quadri identica a quella descritta nei giorni successivi alla sua sparizione, ma solo l’identificazione formale e gli esami medico-legali potranno confermare definitivamente l’identità.
Il cadavere è stato individuato nella giornata di domenica 16 novembre da un cacciatore in località Banditella, un’area estremamente impervia tra Calcata e Faleria. Il corpo giaceva in un fossato, in fondo a un pendio di circa 90-100 metri, coperto da vegetazione fitta e difficile da raggiungere.
Lunedì mattina sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo speleo-alpino-fluviale, che hanno lavorato per circa sei ore per recuperare i resti. Sul posto anche i carabinieri, mentre la procura di Viterbo – che aveva già aperto un fascicolo senza ipotesi di reato dopo la scomparsa dell’anziano – ha disposto il trasferimento del corpo all’obitorio di San Lazzaro, dove verranno effettuati gli accertamenti medico-legali.
Gli esami, coordinati dalla pm Paola Conti, dovranno stabilire non solo l’identità della persona, ma anche cause e tempi del decesso. La notifica dell’atto di accertamento tecnico irripetibile è stata già inviata ai familiari di Gentili.
La sparizione di Andrea Gentili aveva mobilitato un vasto dispositivo di ricerca, con unità cinofile, droni, elicotteri e volontari. La prefettura di Viterbo aveva persino sospeso l’attività venatoria nella zona per consentire le operazioni in sicurezza.
Gentili, ingegnere civile in pensione residente in Florida, si trovava in Italia per un periodo di vacanza. Il 26 settembre aveva pranzato a Calcata con la moglie e un’amica, decidendo poi di attendere le due donne in auto. Alle 14 aveva risposto al telefono dicendo di essere ancora alla ricerca della vettura, ignaro di essersi inoltrato nel bosco. Da quel momento, di lui non si è saputo più nulla.
Ora la scoperta del cadavere riaccende la speranza di dare una risposta definitiva alla famiglia, che da quasi due mesi attende notizie sul proprio caro.
Piazza Campoboio, via alla riqualificazione da 50mila euro: assegnati i lavori
VITERBO – Dopo anni di degrado, per piazza Campoboio arriva finalmente la prima svolta concreta. L’area dietro la sede dell’Inps, da sempre utilizzata come parcheggio e da tempo definita dall’amministrazione in uno “stato di grave incuria”, sarà oggetto di un intervento di riqualificazione del valore di 50mila euro.
Il Comune di Viterbo ha infatti approvato il progetto esecutivo e affidato i lavori all’interno della procedura di affidamento diretto, possibile per importi inferiori ai 150mila euro. L’incarico è stato assegnato a un’impresa viterbese che, in sede di negoziazione, ha offerto un ribasso del 7% sull’importo dei lavori.
Obiettivo dell’intervento è restituire decoro e sicurezza a un’area considerata strategica per il tessuto urbano. La riqualificazione riguarderà soprattutto la riasfaltatura del parcheggio, da anni dissestato e in condizioni poco idonee alla fruizione quotidiana da parte dei cittadini.
Resta però un nodo irrisolto: quello del rudere semi-distrutto presente nella piazza, un edificio privato danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Da tempo la struttura fatiscente è fonte di preoccupazione per residenti e commercianti, oltre a rappresentare un problema di igiene e sicurezza.
La sola sistemazione del parcheggio, pur positiva, non sarà sufficiente a risolvere un degrado che ha radici storiche e che richiede un intervento più complesso, legato alla proprietà privata del fabbricato.
Nel frattempo, però, con l’avvio dei lavori di riqualificazione, piazza Campoboio compie finalmente un primo passo verso una condizione più decorosa e funzionale.
Tarquinia, 350mila euro dalla Regione Lazio per il restauro dellarchivio storico comunale
TARQUINIA – All’archivio storico del Comune di Tarquinia è destinato uno stanziamento di 350mila euro della Regione Lazio per il restauro e l’ampliamento. La città etrusca è uno dei dieci comuni del Lazio a godere del finanziamento della Pisana per la riqualificazione del patrimonio regionale, per un totale di 2 milioni di euro assegnati con una delibera di giunta approvata su proposta dell'assessore Fabrizio Ghera.
“Grazie a questo accordo con la Regione Lazio – dichiara il sindaco Francesco Sposetti – saranno rese disponibili risorse fondamentali per tutelare un patrimonio culturale e architettonico di grande importanza per la nostra città. L’archivio storico comunale, un tempo dell’ex Pio Istituto Santo Spirito e oggi di proprietà regionale, è un bene di straordinario valore sul quale il Comune non poteva intervenire direttamente. La collaborazione con la Pisana ha permesso di superare questa complessità e di attivare i fondi necessari alla sua conservazione e valorizzazione. Vorrei ringraziare l’assessore regionale al patrimonio, Fabrizio Ghera, per l’attenzione dimostrata”.
L’archivio storico comunale, situato nel palazzetto di Santo Spirito, custodisce un patrimonio documentario di eccezionale rilievo, con pergamene, registri e carteggi che coprono un arco temporale dal 1201 al 1870. Il finanziamento consentirà di migliorare gli spazi destinati alla conservazione e alla consultazione, garantendo condizioni più adeguate per la tutela dei materiali e una fruizione più moderna e accessibile per studiosi, ricercatori e cittadini.
Processo Guede, la vittima non testimonierà: udienza decisiva il 2 febbraio
VITERBO – Sarà il 2 febbraio la data in cui il processo a carico di Rudy Guede entrerà nel vivo, con l’ascolto dei primi testimoni dell’accusa. Tra loro non ci sarà la presunta vittima, che ha già reso la propria versione durante l’incidente probatorio e dunque non dovrà comparire nuovamente in aula.
Il procedimento, iniziato dopo la denuncia della 25enne viterbese, riguarda le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni nei confronti del 38enne ivoriano, che ha scontato 16 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher. La relazione tra i due sarebbe durata circa un anno, tra la fine del 2021 e l’estate 2023, quando la giovane ha presentato la denuncia.
La difesa sostiene l’inattendibilità della parte offesa e ha ottenuto l’acquisizione agli atti di 24 fotografie dei lividi che la donna attribuisce a Guede. Tra i documenti figura anche una sentenza di assoluzione in un precedente procedimento in cui la stessa giovane era parte offesa per reati analoghi: “Una sentenza importante, valutata anche dal gip”, ha puntualizzato il legale dell’imputato, avvocato Carlo Mezzetti.
Guede, sottoposto dal dicembre 2023 al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico e successivamente alla sorveglianza speciale, respinge tutte le accuse. L’11 luglio è stato rinviato a giudizio su richiesta della pm Paola Conti, mentre la 25enne si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Guido.
Il processo proseguirà con la testimonianza di due operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini e di altri due testi della procura. Il collegio giudicante è presieduto dal giudice Jacopo Rocchi.
Rimpasto di giunta a Sutri: entrano Conti, Mercuri e Zocchi
SUTRI - Rimpasto di giunta a Sutri. A due anni e mezzo dall'elezione, il sindaco Matteo Amori ha rinnovato tre dei quattro assessorati: escono Eleonora Fabrizi, Antonio Tosi e Maria Caccia. Al loro posto entrano Ilaria Conti, Claudia Mercuri e Roberto Zocchi.
Della vecchia giunta rimane solo Alessio Vettori che resta vicesindaco.
''Preso e dato atto - ha spiegato il sindaco Amori - del proficuo operato della giunta, che ha sempre collaborato con successo con il sindaco nell'interesse della città di Sutri, ho ritenuto a metà del mandato elettorale necessario modificare parte della componente assessorile, valorizzando le variegate competenze e professionalità degli amministratori eletti nel gruppo di maggioranza consiliare mediante rotazione nell’organo esecutivo dell'ente''.
La neo assessora alla Cultura e al talento, Claudia Mercuri, dopo aver ringraziato il sindaco e i cittadini, ha detto che: ''rappresentare in Giunta la quota di Fratelli d’Italia è per me un grande onore e una responsabilità che affronterò con impegno, dedizione e serietà, sempre al servizio della città e dei cittadini di Sutri''.
Forza Italia Viterbo, invece, esprime congratulazioni per la nomina di Roberto Zocchi. ''Si tratta - dice - di un riconoscimento importante che premia l'impegno, la serietà e la disponibilità di Zocchi, da sempre punto di riferimento per la comunità sutrina''. Il partito ha inoltre ringraziato il segretario comunale Vincenzo Petroni, ''per l'attenzione costante che dedica alle tematiche amministrative e politiche del territorio contribuendo alla crescita della comunità e al buon andamento dell'attività del partito''.
Forza Italia ha confermato ''il proprio sostegno al lavoro dell’amministrazione comunale di Sutri'' e ha augurato ''a Roberto Zocchi buon lavoro per il nuovo incarico''.
Discarica San Silvestro, Biondi: Serve un fronte comune per tutelare il territorio
CIVITA CASTELLANA - A Civita Castellana fari di nuovo puntati sulla ex cava San Silvestro, il sito dove la società Ecocivita vorrebbe realizzare un impianto di recupero di rifiuti inerti (colmando un grosso vuoto di un milione di metri cubi) e per il quale associazioni, partiti e comitati si stanno battendo fino all'ultimo per il respingimento della proposta sul fronte regionale. In previsione della conferenza dei servizi che si terrà proprio nel palazzo della Regione il prossimo 10 dicembre, i pentastellati hanno indetto un banchetto a Sassacci per mettere al corrente i cittadini sull'iter realizzativo, partito nel 2023.
'Nel corso dell’ultimo anno - ha spiegato il consigliere M5S Valerio Biondi, promotore dell'iniziativa - insieme ai gruppi consiliari di opposizione abbiamo presentato osservazioni tecniche durante la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), evidenziando criticità in merito alla tutela dell’interesse pubblico. Una mobilitazione condivisa da numerose realtà del territorio, tra cui associazioni, comitati civici, aziende agricole, il Comitato di Quartiere di Sassacci e il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre. La situazione torna ora d’attualità con la convocazione, per il prossimo 10 dicembre, della Conferenza dei servizi: un passaggio cruciale dell'iter procedurale che potrebbe condurre al rilascio del Paur (provvedimento autorizzativo unico regionale), sulla base dei pareri espressi dagli enti competenti'.
Per Biondi è arrivato il momento di costruire un fronte compatto in cui anche i cittadini possono far sentire la propria voce. Per sabato 29 novembre a Sassacci è stato organizzato il primo banchetto informativo, dalle ore 10, vicino alla scuola elementare.
'Saranno illustrati - ha sottolineato infine Biondi - i principali motivi di preoccupazione e sarà l’occasione per avviare un percorso condiviso di informazione e mobilitazione, nell’interesse della salute pubblica e della tutela del nostro ambiente”.
Alla manifestazione aderirà anche il partito di Rifondazione Comunista: 'Riteniamo doveroso partecipare a tutte le iniziative in difesa di un territorio - ha annunciato il consigliere Yuri Cavalieri - che ha già dato tanto su questo tema, che ospita già una discarica di inerti, un impianto di trattamento rifiuti e svariati altri impianti di trasformazione e riciclo. Vogliamo esporre ai cittadini le nostre proposte, non solo per fermare le nuove richieste e quelle in corso ma anche per una revisione generale degli impianti e delle discariche presenti sul nostro territorio comunale che vada a contrastare chi sta mettendo il profitto di pochi davanti alla sicurezza ed alla salute di tutti i cittadini'.
Ancora furti nella Tuscia: ladri in azione nel Residence Irene a Fabrica di Roma
di SDA
FABRICA DI ROMA - La serie di furti che nelle ultime settimane sta interessando la Tuscia non accenna a fermarsi. L’ennesimo episodio si è verificato domenica sera a Fabrica di Roma, all’interno del Residence Irene, in via San Giorgio, dove una banda di ladri è riuscita a introdursi in due villini confinanti, agendo con rapidità e senza essere notata.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero raggiunto la zona passando dal terreno sul retro dei villini, un’area non recintata dove sono installati alcuni pannelli solari. Approfittando della scarsa illuminazione e dell’assenza dei proprietari, i ladri sono riusciti a forzare una finestra della parte posteriore del primo villino.
Una volta all’interno, hanno rovistato in ogni stanza portando via oggetti e beni di valore. Terminato il primo colpo, i malviventi hanno raggiunto l’abitazione confinante, entrando con le stesse modalità e riuscendo anche lì a sottrarre diversi effetti personali.
I residenti, rientrati e trovate le case a soqquadro, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno avviato le indagini raccogliendo testimonianze e verificando la presenza di eventuali sistemi di videosorveglianza nella zona.
L’episodio alimenta la crescente preoccupazione dei cittadini, che da tempo chiedono un rafforzamento dei controlli serali e notturni, soprattutto nelle aree residenziali e nelle zone periferiche del territorio.
Le indagini sono in corso per cercare di individuare i responsabili e comprendere se i furti siano riconducibili alla stessa banda che da giorni sta colpendo in vari comuni della Tuscia.
Dehors, regolamento verso il rush finale
VITERBO – Il nuovo regolamento per i dehors è pronto al rush finale, approvato in terza commissione ora attende di approdare in prima per le ultime modifiche, poi il vaglio del consiglio.
Ma di che regolamento stiamo parlando?
Si tratta del documento che andrà a disciplinare in modo organico l’utilizzo degli spazi pubblici da parte delle attività di “somministrazione”, introducendo regole differenti in relazione a diversi contesti della città: il centro storico, le zone esterne alle mura e, infine, il resto del territorio urbano e delle frazioni.
Dopo l’ultima seduta della terza commissione, il testo ha ottenuto l’approvazione della stessa, che nelle riunioni precedenti era arrivata fino all’analisi dell’articolo 6 sui 17 complessivi. Il punto più discusso è stato l’articolo 8, relativo alla gestione degli arredi esterni nei periodi di chiusura. La consigliera capogruppo del Gruppo Misto, Letizia Chiatti ha segnalato criticità nella formulazione: oltre le 48 ore di inattività le sedie dovranno essere accatastate, mentre dalla sera alla mattina basterà disporle in modo decoroso e sicuro.
L’assessore con delega alla pianificazione rbanistica, Emanuele Aronne, ha chiarito che l’obiettivo è definire con precisione la gestione dello spazio nel passaggio tra chiusura e riapertura settimanale: “Il regolamento vuole solo evitare che gli arredi vengano abbandonati a loro stessi o peggio. Ci interessa garantire un ambiente ordinato e sicuro, considerato che la responsabilità resta in capo all’esercente”. Aronne ha inoltre ricordato che, pur non essendo ancora in vigore, molte attività hanno già iniziato ad adeguare i propri dehors alle nuove norme.
Il prossimo passo sarà ora il passaggio in prima commissione, dove verranno valutate alcune modifiche emerse nel corso del dibattito. Solo dopo questo ulteriore passaggio il regolamento approderà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
