''Vestiti e scarpe sporche di sangue nel suo appartamento''

2019-05-04
VITERBO - È Micheal Aaron Pang, un cittadino statunitense di origini coreane, il presunto autore dell'omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante viterbese 74enne che è stato trovato morto ieri pomeriggio in una pozza di sangue all'interno del suo negozio di abbigliamento in via San Luca.
Il ragazzo, un ''sedicente'' grafico pubblicitario di 22 anni arrivato in Italia a fine febbraio, è stato fermato questa a mattina a Capodimonte dai carabinieri della stazione locale nelle vicinanze del bed and breakfast dove alloggiava. Il giovane presentava sulle mani ferite e tagli compatibili con una collutazione violenta. Per lui è scattato un provvedimento di fermo, a firma del pm Eliana Dolce, perché sussistono ''gravi indizi di reato'' ed esiste un concreto ''pericolo di fuga'', ha spiegato in conferenza stampa il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma. I reati che gli vengono contestati sono omicidio volontario e rapina aggravata. L'uomo è stato individuato grazie alle immagini ricavate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nelle vicinanze della scena del crimine. ''Abbiamo scelto di non renderle pubbliche e di diramarle soltanto alle forze dell'ordine considerando le reazioni pericolose che il soggetto avrebbe potuto avere se fosse stato 'soltanto' guardato da qualcuno o avesse avuto il timore di essere riconosciuto'', ha sottolineato Auriemma.
Proprio la diffusione delle foto tra gli agenti di polizia e gli uomini dell'Arma ha permesso agli inquirenti di risalire al 22enne. Micheal Aaron Pang, come ha illustrato il capo della squadra mobile Moschini, si è presentato in più occasioni nel negozio di via San Luca. Il 30 aprile, il 2 maggio e il giorno dell'omicidio. Le prime due volte, secondo quanto accertato dagli investigatori, il ragazzo voleva acquistare dei vestiti ma non ci sarebbe riuscito perché la sua carta di debito risultava ''scoperta'': episodi che sono stati raccontati dallo stesso commerciante ai familiari e che sono stati confermati da alcuni scontrini ritrovati all'interno dell'esercizio. La terza volta ieri, verso l'ora di pranzo, quando il ragazzo è stato ripreso della telecamere a circuito chiuso mentre usciva dal negozio di via San Luca dove poco prima avrebbe rapinato e ucciso Norveo Fedeli colpendolo al cranio con uno sgabello. Rintracciato a Capodimonte ''grazie all'intuizione di un carabiniere del posto che lo ha riconosciuto dalla foto'', ha sottolineato il tenente colonnello Trombetta, i militari hanno ritrovato nel b&b in cui alloggiava alcuni vestiti e delle scarpe sporche di sangue, oltre al portafoglio del commerciante e alla refurtiva sottratta dal negozio, dal valore di alcune centinaia di euro. Entro mercoledì è atteso il verdetto del gip per la convalida del fermo. 

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