“Scampagnata” Ucsi a chilometro zero

PROVINCIA – E’ una simpatica abitudine della Sezione di Viterbo dell’Ucsi (Unione Stampa Cattolica Italiana) presieduta da Mario Mancini svolgere ogni anno a primavera una “scampagnata” nei dintorni del capoluogo della Tuscia alla ricerca del “buono” in termini di curiosità, arte, cucina, tradizioni ed altro.
 
Stavolta si sono privilegiati natura e paesaggio, come sempre a chilometro zero dal momento che abbiamo tutti la fortuna di vivere in un territorio che non fa mancare niente.
 
Il gruppo dei giornalisti, guidati da Vincenzo Ceniti, si è diretto sabato scorso a Marta per la visita alla “Grotta della Madonna” dove oltre sessant’anni fa, il 19 maggio 1948, la Vergine apparve a tre bambine del posto: Ivana, Brunilde e Maria Antonietta. La Chiesa non si è mai pronunciata sul fatto prodigioso, ma ciò non ha impedito ai fedeli di frequentare il luogo come testimoniato dai numerosi ex voto alle pareti e accanto al piccolo altare dove si venera una statua della Madonna.
 
I soci Ucsi si sono poi “imbarcati” a Capodimonte sul battello “Fenice” della “NavigaBolsena” per un giro lungo le coste delle due isole Martana e Bisentina. Le conosciamo tutti, ma non sono molti i viterbesi che possono vantare una escursione del genere.
 
Si vengono così a godere, in una magnifica giornata di sole, particolari risaputi ma che è sempre utile ricordare, come i “fatti” di Amalasunta, la presenza farnesiana alla Bisentina, i nidi dei gabbiani, gli affreschi di Benozzo Gozzoli ed altro. .
 
Ed eccoci nel Museo della Navigazione delle acque interne allestito con eleganza insospettata nell’ex Mattatoio di Capodimonte, per scrutare da vicino la canoa preistorica di oltre mille anni prima di Cristo rinvenuta nel 1987 nei fondali dl lago a largo della Bisentina con puntuali commenti di Sara Manetti. .
 
Alla fine tutti i fanti sono finiti “volutamente” in gloria, con la complicità di una tavolata ricca di pietanze locali in una trattoria del posto vista lago.
 

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