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Furti e viabilità, i residenti di Santa Lucia chiamano a raccolta il quartiere
VITERBO - Sicurezza, vivibilità e viabilità: sono questi i tre fronti su cui si concentrerà l’incontro pubblico organizzato dal Comitato per la salvaguardia di Santa Lucia venerdì 28 novembre alle 17 presso la sala dell’ex cinema Trieste. Un appuntamento aperto ai residenti non solo del quartiere, ma anche dell’Ellera, dove negli ultimi mesi si è registrata una crescente partecipazione: oltre cento le adesioni arrivate nell’ultimo anno, che si sommano alle più di trecento raccolte a Santa Lucia.
A spingere il comitato ad accelerare il confronto è la preoccupante ondata di furti che, negli ultimi tempi, sta colpendo le due zone.
«Solo recentemente – spiega il presidente pro tempore, l’avvocato Luca Chiodi – siamo venuti a conoscenza di almeno quattro o cinque furti in abitazioni, sia di giorno che di notte, oltre a un tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Mai prima d’ora episodi così gravi si erano verificati nel quartiere».
Un’allerta che ha spinto il direttivo a coinvolgere più residenti possibile per raccogliere segnalazioni, idee e proposte.
Tra le priorità che il comitato sottoporrà all’amministrazione comunale c’è l’installazione di tre telecamere di videosorveglianza nei punti considerati più sensibili, come il nuovo ponte ciclopedonale verso Santa Barbara, l’area del centro di accoglienza di via Ferrarin ed il ponte che collega Santa Lucia all’Ellera. Una proposta che nasce anche dalle trasformazioni urbanistiche in corso, destinate a modificare radicalmente il volto del quartiere.
«Di fronte a questo cambio di passo nei reati e ai lavori che interesseranno la zona – sottolinea Chiodi – un presidio di sicurezza diventa fondamentale. I residenti devono sentirsi protetti».
Alla sicurezza si collega il tema della vivibilità, su cui pesa anche la necessità di migliorare la viabilità interna e i collegamenti con i quartieri limitrofi.
L’incontro del 28 novembre sarà quindi un’occasione cruciale per aprire un confronto diretto con la cittadinanza e definire, insieme, le prossime mosse per restituire tranquillità e qualità della vita ai quartieri di Santa Lucia ed Ellera.
Ritrovato Andrea Gentili: confermata lidentità del corpo nei boschi di Calcata
CALCATA - È di Andrea Gentili il corpo ritrovato domenica 16 novembre nella valle del Treja, tra Calcata e Faleria. Si chiude nel modo più tragico la vicenda della scomparsa dell’83enne, di cui non si avevano più notizie dal 26 settembre.
La conferma ufficiale è arrivata all’obitorio del cimitero di San Lazzaro a Viterbo, dove il corpo è stato identificato attraverso documenti e oggetti personali ritrovati ancora addosso all’uomo, tra cui la camicia blu a quadri che indossava il giorno della scomparsa. Non è stato un riconoscimento diretto da parte dei familiari, ma un riscontro che grazie ai documenti è stato giudicato certo ed attendibile dagli investigatori.
La procura ha disposto accertamenti medico-legali, affidati alla dottoressa Benedetta Baldari, che dovrà stabilire cause e tempi del decesso ed effettuare un prelievo del Dna per ulteriore conferma scientifica. I risultati sono attesi nei prossimi mesi. Il fascicolo, già aperto dalla pm Paola Conti dopo la scomparsa, resta senza ipotesi di reato.
Il cadavere è stato scoperto da un cacciatore in località Banditella, in fondo a un pendio di circa 90-100 metri, in un’area particolarmente impervia e fitta di vegetazione. Lunedì 17 novembre, i vigili del fuoco del nucleo speleo-alpino-fluviale – circa quindici operatori – hanno impiegato sei ore per recuperare i resti. Sul posto anche i carabinieri.
Gentili, ingegnere civile in pensione residente a Sarasota (Florida), era tornato in Italia per un periodo nella sua casa di famiglia a Zagarolo. Il giorno della scomparsa aveva pranzato a Calcata con la moglie e un’amica. Dopo il pasto aveva detto che le avrebbe aspettate in auto, ma non è mai arrivato al veicolo. Pochi minuti dopo, raggiunto al telefono, aveva spiegato di essere ancora «alla ricerca della macchina», senza rendersi conto di essersi allontanato lungo i sentieri che portano al bosco. Da quel momento il silenzio.
La scomparsa aveva attivato un imponente dispositivo di ricerca: unità cinofile, droni, elicotteri e decine di volontari. La prefettura aveva anche sospeso la caccia nella zona per permettere le operazioni in sicurezza.
Nasce La Bussola, il nuovo gruppo appartamento per lautonomia delle persone con disabilità
NEPI - Nasce a Nepi un nuovo spazio dedicato all’autonomia, all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità. Venerdì 21 novembre alle ore 10.30 sarà inaugurato in via Roma 139 il gruppo appartamento “La Bussola”, promosso dalla Cooperativa Sociale Gea. Un progetto innovativo rivolto a giovani adulti con disabilità residenti nel Distretto VT5, che rappresenta un passo concreto verso l’autonomia abitativa e l’integrazione sociale.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto presentato dal Consorzio sociale Tineri nell’ambito del Pnrr “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”, finanziato dall’unione europea. Il gruppo appartamento ospiterà inizialmente quattro persone, supportate da un’équipe multidisciplinare del disabile adulto.
'La Bussola – spiegano gli organizzatori – sarà molto più di un’abitazione, sarà un luogo sicuro, accogliente e partecipato, dove ogni persona potrà esprimersi, costruire relazioni e sperimentare percorsi di crescita personale e professionale”. Le attività previste spaziano dalla gestione quotidiana agli incontri creativi, fino a tirocini formativi e momenti di socializzazione sul territorio.
L’intervento si inserisce in una strategia più ampia che mette al centro l’autonomia abitativa come diritto e non come privilegio, al fine di offrire un’alternativa concreta alla permanenza in famiglia o in istituti, promuovendo soluzioni abitative inclusive e accompagnate con il sostegno di operatori sociali e sanitari.
La struttura sarà in grado di accogliere fino a quattro persone, in ambienti pienamente accessibili e attrezzati, e sarà integrata nella comunità, per evitare ogni forma di isolamento. Il modello di riferimento è quello della coabitazione assistita, dove ogni ospite potrà vivere secondo i propri ritmi e desideri, con il supporto necessario, ma nel rispetto della propria individualità. Per molte famiglie del territorio si tratta di un’opportunità concreta di sollievo, ma soprattutto della certezza di un futuro dignitoso per i propri cari, anche quando non potranno più occuparsene direttamente.
Il logo stesso del progetto è stato realizzato insieme ai ragazzi, simbolo di un percorso costruito condividendo idee e talenti diversi.
Durante la cerimonia di inaugurazione verrà presentato ufficialmente il progetto, le sue finalità e le persone che quotidianamente contribuiscono a renderlo possibile.
Scontro in consiglio sugli affidamenti diretti: Micci attacca, Frontini replica
VITERBO - Seduta accesa ieri mattina in consiglio comunale, convocato in forma ordinaria per la trattazione delle interrogazioni. Tra i vari interventi, quello più 'infuocato' è stato quello del consigliere leghista Andrea Micci, che ha sollevato il tema della trasparenza negli affidamenti diretti e nella gestione degli staff comunali.
Al centro dell'interrogazione, la composizione del gruppo che si occupa di problematiche di ordine pubblico e gestione urbana, un team – ha ricordato Micci – di cui «non conosciamo nomi, cognomi e incarichi, a me e ai cittadini sembra strano». Un limite che il consigliere considera «inconcepibile», soprattutto alla luce di un incarico dal costo complessivo di 130mila euro.
Micci: «Per 130mila euro non si sa chi lavora per i cittadini»
«Mi sembra assurdo che non si possano conoscere i nomi di persone pagate dai viterbesi», ha affermato Micci, contestando anche la frequente scelta dell’amministrazione di ricorrere ad affidamenti diretti: «Alcuni saranno necessari per urgenza, altri perché si vuole incaricare qualcuno con caratteristiche particolari, ma questo modo di fare deve finire». E ancora: «Vorrei sapere chi compone questo staff, da chi è formato, cosa fa e perché costa così tanto. Non credo più alle vostre giustificazioni».
La replica della Frontini: «Gli affidamenti diretti sono previsti dal nuovo codice degli appalti»
La sindaca Chiara Frontini ha risposto ricordando che l’impossibilità di pubblicare nomi e cognomi «attiene a una precisa normativa sulla protezione dei dati personali».
Sul tema degli affidamenti diretti, Frontini ha sottolineato che «sono previsti e ampliati dal nuovo Codice degli appalti, voluto anche dal vostro partito a livello nazionale. Sono strumenti che rendono più rapide le procedure amministrative, e ogni affidamento diretto deve comunque essere motivato».
«Non ci risulta – ha aggiunto – che nessuno degli incarichi conferiti non abbia raggiunto gli obiettivi».
Il consigliere infine, ha incalzato chiedendo di conoscere «i riferimenti di legge che impedirebbero di sapere i nomi di persone che rivestono incarichi pagati con soldi pubblici».
«State dicendo ai viterbesi – ha affermato – che stanno pagando 130mila euro per Tizio, Caio e Sempronio, senza poter sapere nulla di più».
L’interrogazione di Allegrini: «Serve chiarezza tra dati personali e dati professionali»
Sul tema è intervenuto anche la consigliera Laura Allegrini, che ha sollevato il problema della distinzione tra dati personali, sensibili e professionali:
«Il consiglio comunale – ha detto – deve poter accedere ai dati necessari per svolgere il proprio lavoro. Non voglio certo sapere elementi sensibili, ma nome, cognome e stipendio sì: è trasparenza. Altrimenti si crea una discriminazione tra i dipendenti comunali e gli staff».
Allegrini ha ricordato infine che «esiste il diritto all’oblio, i dati possono essere cancellati in seguito, ma almeno all’inizio dovrebbero essere pubblici».
Temi destinati a far discutere. La discussione resta aperta e promette di tornare in aula. Trasparenza, privacy e modalità di affidamento saranno di nuovo al centro di un confronto politico che ci ha mostrato tutte le sue tensioni.
Un centro per il piccolo Matias
di Fabio Tornatore
VETRALLA - Verrà intitolato al piccolo Matias il nuovo centro polifunzionale di Piazzale Bellucci, a Cura di Vetralla. Oggi, 19 novembre, alle 10:30. A quattro anni dalla scomparsa il piccolo sarà 'simbolo di un legame che continuerà a unirci e a ricordarci quanto la vita dei bambini sia inviolabile', 'perchè il ricordo di Matias resti luce, responsabilità e speranza per tutta la comunità' fa sapere il Comune di Vetralla.
La struttura polifunzionale di Piazzale Mario Bellucci sarà dunque intitolata alla memoria del piccolo Matias, il bambino tragicamente scomparso il 16 novembre 2021. E stato infatti approvato dal Comune di Vetralla il documento per l'intitolazione: ' una decisione dal forte valore umano, civile ed educativo, nata dal desiderio di mantenere vivo il suo ricordo e trasformarlo in un impegno collettivo: proteggere i più piccoli, promuovere sicurezza e costruire una comunità che rifiuti ogni forma di violenza'.
La nuova insegna 'Centro Polifunzionale - Matis' sarà installata sulle facciate nord e sud. Inoltre, l'associazione Ruben Ciarlanti di Blera installerà gratuitamente un defibrillatore nell'area antistante la struttura.
Ticket gratuiti per la prima ora del Sacrario, Micci attacca 'cosi non può funzionare'
VITERBO – A quasi tre settimane dalla distribuzione dei “buoni parcheggio”, per la prima ora gratuita al Sacrario, l’iniziativa approda a Palazzo dei Priori. A sollevare la questione è stato il consigliere leghista Andrea Micci, che ha chiesto direttamente alla sindaca, Chiara Frontini, i primi riscontri sull’operazione, finanziata con circa 80mila euro e affidata agli esercenti del centro storico.
Il nocciolo della questione
Micci ha chiesto numeri e criteri “Quanti buoni sono stati consegnati? Quanti commercianti hanno aderito? E soprattutto, c’è un modo per capire se questi ticket vengono utilizzati dai turisti o sempre dalle stesse cinquanta targhe che gravitano all’interno del centro storico?”.
Il consigliere ha poi criticato “il metodo” scelto dall’amministrazione “Piuttosto che distribuire buoni sperando che vengano usati correttamente, sarebbe stato più semplice cambiare la tariffa della prima ora al Sacrario. E trovo inopportuno che sia stata proprio lei, sindaca Frontini, a consegnarli personalmente, quasi fosse un premio, un gesto promozionale”.
La risposta della sindaca, Chiara Frontini, non è tardata ad arrivare “Abbiamo consegnato le prime 150 ore a 115 esercizi che hanno aderito. L’iniziativa nasce dall’ascolto quotidiano dei commercianti. I dati non ci sono ancora, ma è una misura di sviluppo economico, pensata per sostenere il periodo natalizio e l’avvio dei saldi”.
Quanto ai controlli, la sindaca ha chiarito “Non esiste un abbinamento tra ticket e targa: il buono si inserisce al momento del pagamento e sconta la tariffa indicata'.
Non del tutto convinto il consigliere, che comunque auspica “Se funziona ne sarò felice, ma serve capire chi usa davvero questi buoni per valutare l’impatto sull’economia del centro”.
Archiviata la querela di Primieri: Secondo caso infondato, soldi pubblici sprecati
ORTE - “Questa mattina il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l'archiviazione del procedimento a mio carico, nato dalla querela presentata dal sindaco Primieri nei miei confronti.
Primieri scrive: “Da molto tempo il sottoscritto e la giunta siamo bersaglio di dichiarazioni diffamatorie da parte del sig. Massimo Dionisi e del sito web Direzione Domani”, sostenendo addirittura che tali dichiarazioni verrebbero “continuamente ripetute”. Ed è sulla base di questa narrazione che la Giunta – con la delibera n. 23 del 27 febbraio 2024 – ha scelto di utilizzare i soldi pubblici per incaricare un avvocato e presentare querela contro di me.
Con la determinazione n. 13 dell’8 marzo 2024 è stata impegnata la relativa somma: soldi dei contribuenti, non certo risorse personali.
E qual è stato il risultato? Identico a quello precedente. Anche questa iniziativa giudiziaria è stata archiviata dal Giudice, dopo l’udienza di oggi e nonostante l’opposizione presentata dal legale (pagato con i soldi del Comune). La magistratura, per la seconda volta, ha stabilito con chiarezza che non esiste alcun reato.
Non è la querela in sé a stupirmi – è già la seconda presentata da questa maggioranza, dopo quella dell’assessora Stella Fuselli dello scorso anno, anch’essa archiviata perché infondata.
Ciò che lascia sconcertati è la pervicacia con cui Primieri insiste nei miei confronti (due querele, entrambe ritenute infondate dal Tribunale) e soprattutto il fatto che tutto questo avrà costi a carico dei contribuenti.
Con i soldi spesi dal Comune – quindi da tutti noi – per queste querele, Primieri e la sua giunta avrebbero potuto acquistare panchine, sistemare i giardini pubblici, riparare i giochi per bambini, o svolgere quelle manutenzioni ordinarie che i cittadini attendono da tempo.
Ogni euro speso per iniziative giudiziarie infondate è, in sintesi, un euro sottratto a Orte e agli Ortani.
Invece si è preferito destinare risorse pubbliche a un’azione che si è rivelata – ancora una volta – del tutto priva di fondamento. La domanda ora è inevitabile:
quante altre risorse dei contribuenti intende ancora investire l’Amministrazione per inseguire accuse che la magistratura continua a giudicare infondate?
Quante altre volte Primieri userà queste modalità invece di affrontare il dibattito politico?
Caro Sindaco Primieri, cari assessori, cari consiglieri:
il messaggio è semplice.
Usate le risorse dei contribuenti per Orte, non per iniziative infondate contro chi chiede trasparenza e risposte.
La realtà è sotto gli occhi di tutti. Solo voi continuate a non vederla.”
Fotovoltaico, la verità sulla transazione: legge rispettata e Comune tutelato
MONTALTO DI CASTRO - Facciamo chiarezza.
Negli ultimi giorni l’opposizione ha diffuso ricostruzioni parziali e inesatte sulla transazione relativa all’impianto fotovoltaico. Prima di pubblicare comunicati e lanciare accuse, sarebbe stato sufficiente leggere con attenzione gli atti — tutti pubblici — evitando così di alimentare polemiche infondate. Ma, evidentemente, la confusione era proprio l’obiettivo della polemica.
La realtà è molto più semplice di come è stata raccontata.
Perché la sanzione del 2021 non era validaLa sanzione iniziale, di oltre 400.000 euro, emessa nel 2021, si basava sul primo progetto presentato dalla società. Nel frattempo, però, quel progetto era stato modificato dalla Provincia, che aveva fornito nuove prescrizioni sulle mitigazioni verdi.
Chi ha emesso la sanzione nel 2021 non aveva considerato le modifiche provinciali, e la società aveva invece seguito proprio quelle prescrizioni aggiornate.
Di conseguenza, la sanzione non era più valida e la società l’ha impugnata al TAR, bloccando ogni possibilità di incasso per il Comune.
L’avvocato incaricato già dalla precedente amministrazione — e mai sostituito — ha chiarito in un parere pro veritate che, proseguendo la causa, il Comune avrebbe perso, rischiando:
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annullamento totale della sanzione;
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zero incassi;
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pagamento delle spese legali.
Per tutelare l’Ente, l’Amministrazione ha quindi chiesto un nuovo sopralluogo all’agronomo comunale, basato sul progetto definitivo provinciale. L’accertamento ha stabilito che la sanzione corretta non era più 400mila euro, ma 189mila euro.
Perché la società paga 65mila euro: è la leggeA questo punto la legge parla chiaro: chi riceve una sanzione può chiedere di pagarla in misura ridotta, pari a un terzo dell’importo.
Proprio ciò che prevede la transazione firmata: 65.000 euro, a cui si aggiungono 2.000 euro come contributo per le spese sostenute dal Comune.
Non è uno “sconto”, né un favore alla società: è l’applicazione della legge, la stessa che vale per ogni cittadino e ogni azienda.
Il risultato: incasso certo e tutela dell’interesse pubblicoCon questa soluzione il Comune:
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incassa subito una somma certa;
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evita una causa persa con costi aggiuntivi;
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ottiene un riconoscimento formale delle responsabilità della società;
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garantisce la manutenzione continua delle mitigazioni verdi.
Si chiude così una problematica ereditata dal passato, trasformandola nella soluzione più utile e sicura per l’Ente.
Tutti gli atti sono pubbliciNon c’è nulla da nascondere: gli atti sono disponibili e consultabili da chiunque.
Spiace vedere che l’opposizione preferisca creare confusione anziché informarsi correttamente: sarebbe bastato leggere i documenti per evitare errori e fornire ai cittadini una spiegazione più seria e rispettosa.
L’Amministrazione ha scelto la strada più responsabile, più trasparente e più utile per il Comune: tutelare l’interesse pubblico, applicare la legge e garantire il rispetto delle regole.
Questi sono i fatti.
Gli atti parlano chiaro. È la Giunta a non voler vedere le proprie responsabilità
MONTALTO DI CASTRO - I consiglieri di opposizione Eleonora Sacconi, Angelo Brizi, Luca Benni e Francesco Corniglia intervengono sulla transazione con la società Albano Alternative Energy, respingendo le accuse della maggioranza e chiarendo che le critiche non derivano da una mancata lettura degli atti – come sostiene la Giunta – ma, al contrario, da un’analisi approfondita della Deliberazione di Giunta n. 249 del 31 ottobre 2025.
Dallo studio della delibera emergono elementi inequivocabili:
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L’inadempimento della società è confermato.
Le mitigazioni verdi “non appaiono conformi nemmeno alle varianti”: così si legge nella relazione dell’agronomo incaricato dal Comune, che quantifica una sanzione aggiornata di circa 189.000 euro. -
La Giunta decide però di accettare solo 65.000 euro, circa un terzo dell’importo risultante dagli accertamenti comunali.
Non si tratta di un vincolo normativo, ma di una precisa scelta politica, priva di una motivazione chiara. -
La delibera ammette che le varianti approvate dalla Provincia sono state trasmesse al Comune senza che quest’ultimo avanzasse osservazioni o richieste.
L’Amministrazione, dunque, non è intervenuta presso la Provincia, non ha difeso il proprio regolamento e non ha tutelato il territorio quando avrebbe potuto farlo. -
La transazione viene accettata “senza riconoscimento delle ragioni dell’Ente” da parte della società, nonostante l’inadempimento risulti accertato e documentato.
La Giunta parla di “atto dovuto”, ma gli atti raccontano un’altra storia:
– una sanzione ridotta da 189.000 a 65.000 euro senza una giustificazione convincente;
– l’assenza totale del Comune nel procedimento provinciale;
– la rinuncia a far valere le ragioni dell’Ente.
I consiglieri Sacconi, Brizi, Benni e Corniglia ribadiscono quindi che le loro critiche non sono polemiche pretestuose ma l’esito di un’analisi rigorosa:
“Abbiamo letto gli atti, e proprio leggendo gli atti emergono scelte politiche che richiedono spiegazioni pubbliche, non tentativi di spostare l’attenzione.”
Le 10 partite che hanno fatto la storia della Viterbese
VITERBO - Certe città hanno un battito che si sente allo stadio.
A Viterbo quel battito ha i colori gialloblù e si chiama Viterbese.
Da più di un secolo questa squadra accompagna la vita della città: nelle vittorie, nei fallimenti, nei sabati di sole e nelle domeniche di pioggia.
Persino realtà lontane dal calcio, come myspinfin-it.com, hanno raccontato in qualche campagna lo spirito di questa gente – capace di rialzarsi ogni volta, con lo stesso orgoglio di chi non molla mai.
Perché qui il calcio non è solo un gioco: è una parte dell’anima di Viterbo.
Un legame che non conosce tempo
Fondata nel 1908, la Viterbese ha visto cambiare il mondo, ma non se stessa.
Generazioni di tifosi si sono passate il testimone, raccontando storie di promozioni, partite leggendarie e trasferte infinite.
Ogni stagione ha lasciato un segno, e in ognuna c’è stato un momento da ricordare: un gol, un abbraccio, una folla in delirio.
Le 10 partite che hanno segnato un’epoca
Anno
Avversario
Risultato
Competizione
Significato
1952
Rieti
3-2
Serie D
Il primo derby vinto: nasce la rivalità storica
1974
Vigor Senigallia
2-1
Serie D
La vittoria che porta per la prima volta in Serie C
1984
Pistoiese
1-0
Serie C2
Un passo decisivo verso la promozione
1996
Benevento
2-1
Serie C2
Rimonta da film davanti a un Rocchi gremito
1999
Catania
2-0
Serie C1
La porta aperta verso la tanto sognata Serie B
2004
Latina
3-1
Serie D
Ritorno tra i professionisti dopo anni difficili
2016
Rende
1-0
Serie D
La rinascita: Viterbese di nuovo in Lega Pro
2018
Siena
2-1
Coppa Italia Serie C
Primo trofeo nazionale, un trionfo storico
2019
Monza
3-0
Serie C
Vittoria pesante contro una corazzata
2023
Monterosi
1-1
Serie D
Pareggio-salvezza che vale più di mille gol
Gli anni del sogno e della rinascita
Gli anni Settanta e Ottanta sono stati il cuore pulsante di questa storia.
Con Rozzi alla guida, con allenatori che sapevano unire coraggio e passione, la Viterbese ha imparato a credere in se stessa.
Ogni vittoria valeva doppio, ogni pareggio era una battaglia vinta.
Poi sono arrivati i momenti bui – quelli che ogni tifoso conosce bene.
Fallimenti, retrocessioni, silenzio.
Ma proprio quando sembrava finita, la squadra ha ricominciato a camminare, passo dopo passo.
Il ritorno nel calcio professionistico nel 2016 non fu solo un risultato sportivo, ma una dichiarazione: siamo ancora qui.
La notte della Coppa
Chi ama la Viterbese non potrà mai dimenticare la finale di Coppa Italia Serie C del 2018. Una serata magica, di quelle che ti fanno tremare le gambe e battere il cuore.
Il 2-1 contro il Siena non fu solo un punteggio: fu la rivincita di una città intera, la vittoria della costanza, del lavoro, della fede nel calcio “vero”.
Le immagini dei giocatori sotto la curva, le bandiere, i fumogeni, gli abbracci tra sconosciuti… In quei momenti il calcio tornava a essere ciò che è sempre stato a Viterbo: un’emozione condivisa.
Il Rocchi : domicile, parole, cœur
Chi varca la soglia dello stadio Enrico Rocchi comprende immediatamente che il calcio qui è vivo e palpabile.
Les tribunes ne sont pas seulement en béton, elles sont aussi mémoire.
Ogni ambito ha la sua storia, ogni seggiolino porta con sé il ricordo di una partita, di un gol, di una promessa.
Negli anni il Rocchi ha visto di tutto: pioggia, sole, lacrime, gioia.
Ma non ha mai visto il silenzio.
Anche nei momenti più duri, la curva ha continuato a cantare.
È come se il tifo fosse un elemento vitale per la vivacità della città.
Les derbies et l'identité
Parler du Viterbese signifie aussi aborder le sujet de Rieti.
La rivalità tra queste due équipes va oltre il semplice gioco sul campo.
Ogni volta che le maglie gialloblù e amaranto si affrontano, si sente la storia.
Non serve molto: basta un contrasto, un gol, uno sguardo tra tifosi, e il Rocchi esplode.
È un rito, un modo per dire “noi siamo qui”.
Una storia che continua
Oggi la Viterbese vive tra passato e futuro.
Non è facile sopravvivere nel calcio moderno, tra bilanci e sponsor, ma la forza di questa squadra è la gente che la segue.
Le famiglie allo stadio, i bambini con la sciarpa, gli anziani che raccontano “quando andavamo a Catania in pullman”.
L'entreprise s'efforce de se développer, en mettant en place des projets pour la pépinière et en visant à raviver l'enthousiasme.
La Serie C o la Serie B non sono solo aspirazioni: sono obiettivi che la città persegue costantemente, con la consueta pazienza e dedizione.
Conclusione
Les dix matchs dont nous avons parlé ne sont pas que des chiffres.
Ci sono stati momenti che hanno suscitato sorrisi, lacrime e credulità.
La Viterbese n'a jamais été une équipe comme les autres: c'est une histoire d'amour et de résilience, de petits miracles et de grandes émotions.
E anche se le circostanze mutano, l'essenza persiste.
Tant que des voix crieront “Forza Viterbo!” au Rocchi, tant qu'il y aura des drapeaux et des chants, la Viterbese perdurera – sur le terrain comme en dehors.
Premio Roma Birre Preziose, sul podio le eccellenze di Rieti e Viterbo
VITERBO - La Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma ha ospitato oggi la cerimonia di premiazione della V edizione del 'Premio Roma Birre Preziose 2025', concorso organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso l'Azienda speciale Sviluppo e Territorio, in collaborazione con l'Azienda speciale Agro Camera e con il supporto delle Camere di Commercio della regione tra cui quella di Rieti-Viterbo con l'obiettivo di supportare e valorizzare il settore brassicolo regionale.
L'iniziativa ha visto una partecipazione significativa, con 26 imprese tra birrifici e beer firm provenienti dalle cinque province del Lazio e un totale di 90 etichette in gara nelle diverse categorie.
A testimonianza del fermento del settore locale, le imprese dell'Alto Lazio si sono distinte in diverse sezioni portando a casa importanti riconoscimenti.
In particolare la provincia di Rieti ha conquistato il primo posto nella categoria 'Birre Aromatizzate' con l'azienda Birrificio Sabino di Marco Colafigli di Poggio Mirteto, premiata per la birra Low K.
Ottimi risultati anche per la provincia di Viterbo, che ha brillato in più sezioni. L'azienda Free Lions Beer (Agricola Terra Bianca) di Tuscania ha ottenuto il secondo posto nella categoria 'Birre ad Alta Fermentazione' con la Gelato 41 e si è aggiudicata anche il premio per la 'Migliore Confezione' per la birra Madonna Pils. Sempre per le 'Birre ad Alta Fermentazione', è stata assegnata una Menzione Speciale alla Itineris Srl di Civita Castellana per la birra Cimina. Infine, la categoria 'Birre Natalizie, Ricorrenze, Edizione Limitata' ha visto la Hilltop Brewery Srl di Bassano Romano classificarsi al secondo posto ex aequo con la birra Via della Cornacchia barricata.
La numerosa e qualificata adesione ha confermato l'importanza dell'iniziativa per incoraggiare le aziende a intraprendere un percorso di costante miglioramento, stimolando la creatività dei mastri birrai per competere con successo sui mercati nazionali ed esteri.
Minacce al sindaco di Montalto Emanuela Socciarelli, inviata testa di animale mozzata
MONTALTO DI CASTRO - Il consigliere regionale Giulio Zelli ha espresso una ferma e indignata condanna dopo l’ennesimo atto intimidatorio ai danni della sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli, alla quale è stata recapitata una testa di animale mozzata: un segnale inquietante, violento e diretto, che ha scosso istituzioni e cittadini.
“Un gesto vile e inaccettabile – dichiara Zelli – che colpisce non solo la persona della Sindaca, ma l’intera comunità di Montalto e le istituzioni democratiche locali. In nome della legalità, della civiltà e del rispetto reciproco, manifesto piena solidarietà alla Sindaca Socciarelli e a tutta la giunta comunale”.
Zelli sottolinea come, secondo quanto riportato dalla stampa, non si tratti del primo episodio: la sindaca sarebbe da tempo destinataria di pressioni, minacce e intimidazioni.
“Una situazione gravissima, che non può essere tollerata. Auspico che si possa fare piena luce su questi inquietanti eventi che si ripetono ormai da quasi un anno. La comunità ha diritto a sentirsi protetta e le istituzioni devono essere messe nelle condizioni di lavorare senza paura”.
Il consigliere regionale lancia infine un appello forte e diretto:
“Non possiamo permettere che simili intimidazioni minino la serenità e le fondamenta della democrazia nel nostro territorio. Invito tutte le forze politiche e sociali a unirsi in un fronte comune contro ogni forma di violenza, per difendere con coraggio i valori democratici e sostenere chi, con impegno quotidiano, lavora per il bene della comunità”.
Un messaggio chiaro: la democrazia non può essere intimidita.
Via Genova, ancora chiuso il parcheggio e nessuna data per la riapertura
VITERBO - Da più di quattro mesi ormai il parcheggio di via Genova è chiuso e transennato, dopo il cedimento di parte del muro perimetrale. Una situazione questa che continua a creare disagi ai residenti e alle attività commerciali della zona, considerando che si tratta dell’unica area di sosta gratuita disponibile nelle vicinanze. La domanda che molti si pongono è semplice: a che punto è lo stato dei lavori e quali saranno i prossimi passi per arrivare alla riapertura?
Il tema è stato affrontato durante l’ultimo Consiglio comunale, dove le interrogazioni dei consiglieri e le risposte degli assessori hanno contribuito a fare chiarezza “almeno in parte”.
Le preoccupazioni dei consiglieri: “Una situazione ferma da mesi”
A sollevare la questione, Il consigliere Alvaro Ricci, che ha ricordato come la chiusura dell’area stia provocando quotidiani disagi a residenti e commercianti, richiamando la necessità di definire una linea d’azione chiara: “già nelle precedente sedute era emerso che la proprietà del muro crollato fosse del condominio affacciato sull’area, mi chiedo quindi quali passi avanti sono stati fatti da allora”. Analoga la preoccupazione di Matteo Achilli (FDI) “dobbiamo fare qualcosa, la perdita di oltre settanta posti auto sta creando difficoltà notevoli alle attività della zona”.
La risposta dell’amministrazione: indagini concluse, struttura instabile
L’assessore delegato ai lavori pubblici, Stefano Floris, ha quindi ripercorso gli sviluppi avvenuti dopo l’interdizione del parcheggio. Una volta accertata la proprietà e ricevuta la diffida, il condominio ha avviato una serie di verifiche tecniche sulla stabilità del muro e dell’intero versante.
Sono state effettuate indagini idrostatiche e geologiche, dalle quali è emersa l’instabilità dell’intera struttura. Non solo, dunque, il tratto già crollato: l’area presenta criticità diffuse che richiedono un intervento più ampio del previsto.
Secondo le prime valutazioni del tecnico incaricato, il consolidamento dovrà essere suddiviso in più fasi e in lotti distinti, comprendendo sia la ricostruzione del muro di contenimento sia la messa in sicurezza dei locali.
Tempistiche ancora incerte
Nonostante gli accertamenti effettuati, l’amministrazione non è ancora in grado di fornire una previsione precisa sulla riapertura del parcheggio. Floris ha spiegato che si auspica di arrivare a un piano definito entro la fine dell’anno, ma i tempi di realizzazione restano da stabilire.
A Cinecittà World il Natale diventa il più bel film delle feste
ROMA - A Cinecittà World si accendono le luci del Natale. Fino al 6 gennaio il Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma diventa un magico set cinematografico dove adulti e bambini possono vivere in prima persona il più bel film delle Feste. L’esperienza inizia sulla Christmas Street, una scintillante New York anni ’20 vestita a festa tra luci, carrozze e pacchi regalo giganti, qui gli ospiti vengono avvolti da un’atmosfera incantata fatta di attrazioni, spettacoli dal vivo inediti e novità degne dei migliori film natalizi, tra cui la nuova Pista di Pattinaggio, icona dei grandi classici delle feste, e la suggestiva Nevicata di Natale che imbianca la Street.
Ad aprire le porte alla magia è il Christmas Show, lo spettacolo che accende il Parco sulle note delle più amate colonne sonore natalizie, insieme ai personaggi simbolo del periodo. È così che inizia una giornata al Polo Nord…ma senza spostarsi dalla Capitale. Grandi novità anche per la Casa di Babbo Natale: Santa Claus ha traslocato in un luogo ancora più grande e magico ed è pronto ad accogliere i piccoli ospiti nel suo caldo e accogliente salotto per scattare insieme la foto più emozionante delle feste. I bambini possono scrivere la letterina e inviarla direttamente dalla Sala degli Elfi, dove i laboriosi aiutanti smistano la posta diretta al Polo Nord. Per completare l’esperienza, c’è il viaggio su I-Fly, la montagna russa virtuale che trasporta gli ospiti sulla slitta di Babbo Natale sfrecciando in volo per consegnare i doni in tutto il mondo.
Lo spirito del Natale si fa sentire anche nei cuori più freddi con il nuovo spettacolo “La notte che cambiò il Natale”, la storia del Maestro Fiocco, un burbero giocattolaio che, grazie a un incontro speciale, riscopre la magia del Natale e torna a donare sorrisi ai bambini, celebrando i valori più autentici delle feste. Tra le vie del Far West, invece, arriva l’inedito “Elf Express – Lettere dal West”, un divertente show in cui gli elfi postini devono consegnare tutte le letterine in tempo per la Vigilia, tra colpi di scena e risate. Ma attenzione: tra le vie del Parco si aggira anche il dispettoso Grinch, riuscirà a resistere alla magia del Natale?
Per concludere l’anno in grande stile, Cinecittà World si prepara per la festa di Capodanno più grande d’Italia. Il 31 dicembre dalle 18 fino alle prime luci del nuovo anno, il Parco diventa un enorme Villaggio del Divertimento con 40 attrazioni aperte fino a notte, spettacoli dal vivo, concerti, dj set, discoteche, cene, cenoni e dinner show e la mezzanotte con i fuochi d’artificio. A chiudere le festività, il 6 gennaio, arriva la Befana con dolci, sorprese e tanta allegria per tutti i bambini.
Programma completo su: www.cinecittaworld.it
Che cos'è la volatilità del gioco e come interpretarla: il parere degli esperti di Buran Casino
Per molti giochi presenti nel catalogo dei siti di gioco d'azzardo, è tipico il concetto di volatilità. A seconda del livello di volatilità, l'utente di siti come Buran può capire immediatamente quale potenziale di vincita lo aspetta. Vi proponiamo di approfondire il concetto di dispersione e capire come applicarlo per aumentare le possibilità di successo.
Volatilità alta e bassa: differenze
Comprendere i principi di funzionamento di un livello di dispersione basso e alto è importante per l'efficacia delle scommesse. L'utente di un account Buran Casino e di pagine simili può scegliere una delle opzioni, a seconda delle proprie esigenze personali.
Caratteristica
Alta volatilità
Bassa volatilità
Destinatari
Giocatori che amano il rischio e le scommesse di importo elevato. Sono disposti ad aspettare una vincita importante
Utenti con un budget di gioco limitato. Controllano il proprio bankroll, preferiscono vincite modeste ma frequenti
Frequenza delle vincite
Vincite rare, lunghi periodi senza scommesse vincenti
Indice elevato. Le combinazioni vincenti si verificano ogni 4-5 giri
Rischi per il budget
Molto elevato
Minimo
Importo della vincita
Importi elevati, che si ottengono raramente
Pagamenti frequenti di piccoli premi in denaro
Per ottenere un equilibrio nella frequenza e nell'ammontare delle vincite, è consigliabile scegliere slot machine con un indice di dispersione medio.
Come influisce sulla frequenza delle vincite
I risultati delle slot sono sempre imprevedibili, grazie agli algoritmi RNG. Pertanto, la dispersione è strettamente correlata alla frequenza delle coincidenze. Come si presenta la frequenza delle combinazioni vincenti per i diversi livelli di volatilità:
● Un indice basso offre la possibilità di ottenere spesso piccole somme. Queste non sempre coprono l'importo della puntata, ma possono superarlo leggermente. Questo sistema mantiene vivo l'interesse dei visitatori di siti come Buran Casino per il gioco e fa risparmiare il loro bankroll per le scommesse.
● L'alta dispersione nelle slot machine offre a ogni giocatore la possibilità di vincere un jackpot. Ma per farlo è necessario avere pazienza, partecipare a sessioni lunghe e ricaricare regolarmente il conto di gioco.
È possibile alternare queste opzioni per sperimentare la differenza tra loro.
Come scegliere l'opzione più comoda
Non è difficile trovare il tipo di gioco d'azzardo più adatto. Anche un giocatore alle prime armi sarà in grado di decidere rapidamente, basandosi sulle proprie esigenze relative alla slot. Se un giocatore con un account su una pagina come Buran Casino ha un budget limitato e non vuole rischiare troppo, allora gli conviene un gioco con una bassa dispersione.
Viterbo sale nella classifica della qualità della vita: +8 posizioni rispetto al 2024
VITERBO - Viterbo migliora la propria performance nella classifica annuale di Italia Oggi – Ital Communications, realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, conquistando 8 posizioni in più rispetto allo scorso anno.
La graduatoria, tra le più note e autorevoli a livello nazionale, valuta la qualità della vita nelle province italiane attraverso 92 indicatori, suddivisi in nove macro-aree:
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Affari e Lavoro
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Ambiente
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Istruzione
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Popolazione
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Reati e Sicurezza
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Reddito e Ricchezza
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Salute
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Sicurezza Sociale
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Turismo e Cultura
Un insieme di parametri ampio e articolato, che restituisce un quadro complessivo dello stato di benessere e dei servizi offerti nei diversi territori.
Frontini: “Un risultato che ci sprona a continuare”Soddisfazione da parte della sindaca Chiara Frontini, che ha commentato il miglioramento ottenuto dal capoluogo:
“La nostra città ha registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno, salendo di 8 posizioni. È un risultato che ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa in gran parte della nostra attività amministrativa, soprattutto in quegli ambiti dove stiamo investendo maggiori energie, come la sicurezza, un tema prioritario per la nostra amministrazione”.
Tra i dati più significativi della classifica spicca proprio il capitolo dedicato alla sicurezza.
Viterbo conquista infatti l’11° posto nazionale, prima provincia del Lazio, con un balzo in avanti impressionante: +67 posizioni rispetto al 2024.
A precedere Viterbo in questa categoria sono soltanto:
Ascoli Piceno, Lodi, Prato, Siena, Ragusa, Piacenza, Monza, Macerata, Treviso e Pisa.
“È un dato che ci fa piacere leggere, e che confidiamo di migliorare ulteriormente – prosegue la sindaca Frontini –. Siamo consapevoli che in alcuni ambiti ci sia ancora da lavorare. Continueremo a farlo, per il bene della nostra città, indipendentemente da numeri e classifiche”.
Il miglioramento registrato da Viterbo conferma un trend positivo che tocca diversi aspetti della vita cittadina. Le iniziative in corso e i progetti programmati dall’amministrazione puntano a consolidare questo percorso, con l’obiettivo di rendere la città sempre più accogliente, sicura e competitiva.
Un risultato incoraggiante, che racconta una Viterbo in movimento e pronta a continuare a crescere.
Previsioni meteo per mercoledì 19 novembre
Lazio
Tempo instabile al mattino con nuvolosità irregolare associata a piogge sparse sui settori centro-meridionali della regione, più asciutto altrove. Nel pomeriggio residue piogge sulle zone meridionali. Più asciutto in serata mentre torna a peggiorare dalla notte.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, maggiori addensamenti al Nord-Ovest. Al pomeriggio nuvolosità in aumento anche su Lombardia ed Emilia Romagna, ma con tempo ancora asciutto. Tra la serata e la notte tempo in peggioramento con piogge sparse e neve sui rilievi, fin verso i 500-700 metri sulle Alpi e oltre i 1000-1300 metri in Appennino.
AL CENTRO
Al mattino locali piogge sul Lazio e molti addensamenti in Abruzzo, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio residue piogge sul basso Lazio, asciutto altrove con schiarite ed addensamenti bassi sul versante adriatico. In serata tempo per lo più asciutto con nuvolosità e schiarite. Locali piogge nella notte tra Toscana e Umbria.
AL SUD E SULLE ISOLE
Al mattino molta nuvolosità in transito con piogge sparse specie su regioni tirreniche e Sicilia, schiarite sulla Sardegna. Al pomeriggio non sono attese particolari variazioni. Tra la serata e la notte peggiora sulla Sardegna con piogge e temporali a partire dai settori occidentali dell'Isola, migliora sulle altre regioni con ampie schiarite.
Temperature minime e massime in generale diminuzione da Nord a Sud, salvo un lieve rialzo nei valori massimi sui settori tirrenici.
Abuso su minore ubriaca: no della Procura al patteggiamento per il 40enne
VITERBO - Sono partite dalle segnalazioni dell'istituto scolastico le indagini che hanno portato a processo un uomo di 39 anni, originario dell'Ecuador, accusato di aver abusato sessualmente di una studentessa di soli 15 anni. I fatti risalgono al gennaio 2024, in un comune a sud della provincia di Viterbo, dove l'imputato avrebbe avuto rapporti completi con la minore mentre questa si trovava in uno stato di ebbrezza alcolica.
La ragazzina, originaria di un paese dell'America centrale, si è confidata con alcune insegnanti della sua scuola. È stata la segnalazione formale dell'istituto e la relazione della dirigente a mettere in moto la macchina della giustizia, con i poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla pm Paola Conti, che hanno avviato le indagini, le quali includono perquisizioni e sequestri di apparati informatici e telematici.
L'uomo è a processo con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Le aggravanti contestate sono la minore età della vittima, le sue condizioni di minorata difesa dovute all'assunzione di alcol e la natura del rapporto contestato.
Secondo il capo di imputazione, l'uomo avrebbe indotto la 15enne 'a compiere e subire atti sessuali, abusando delle condizioni di inferiorità fisica dovuti all'età e allo stato di ebbrezza alcolica in cui si trovava'. La giovane è parte civile nel procedimento, assistita dall'avvocato Daniele Nobili.
Nell'udienza di ieri, lunedì 17 novembre, la difesa dell'imputato, rappresentata dagli avvocati Caterina Boccolini e Giuseppe Sinatra, ha nuovamente avanzato la richiesta di patteggiamento.
Tuttavia, il collegio dei giudici ha detto 'no'. La stessa richiesta era già stata respinta in precedenza dal GUP durante la fase preliminare. Il presidente Jacopo Rocchi ha motivato la decisione sottolineando la gravità eccezionale dei fatti contestati, evidenziando che si tratta di un rapporto sessuale ai danni di una minorenne in stato di vulnerabilità.
In seguito al diniego del patteggiamento, il collegio ha dichiarato la propria astensione per aver espresso un giudizio sul merito dell'istanza. Gli atti sono stati, pertanto, rimessi al tribunale per l'assegnazione a un nuovo collegio che dovrà procedere con il dibattimento.
Scorie nucleari, spunta lipotesi Vercellese: il sito di Saluggia può salvare la Tuscia
VITERBO - Passa di nuovo dal Vercellese la possibile salvezza della Tuscia dalla minaccia del deposito nazionale delle scorie radioattive. Mentre il Tar del Lazio ha rinviato al 21 gennaio la decisione sul ricorso della Provincia di Viterbo per ottenere l’accesso ai documenti finora secretati, una nuova ipotesi rimette in discussione la mappa dei territori candidati.
La novità arriva dal Piemonte, dove torna in pista il deposito Avogadro di Saluggia (Vercelli), una struttura storica del nucleare italiano che potrebbe diventare l’alternativa capace di togliere la Tuscia da un elenco che la vede oggi tra le aree più esposte: 21 siti idonei su 51 complessivi, secondo le mappe pubblicate da Sogin.
Sogin, la società pubblica incaricata di gestire i rifiuti radioattivi, ha siglato un accordo preliminare per l’acquisizione della Deposito Avogadro Spa da Stellantis. L’operazione, riportata nel bilancio 2024, è subordinata al nulla osta del ministero dell’Ambiente – arrivato nel maggio 2025 – e al completamento delle due diligence contabile e ambientale.
Un primo passo che non equivale a una decisione definitiva, ma che restituisce al Viterbese una dose di ottimismo nel pieno di una vertenza che vede il territorio in prima linea contro un impianto considerato incompatibile con la propria vocazione agricola, paesaggistica e turistica.
Il deposito Avogadro, inaugurato nel 1959, ospitava il reattore sperimentale Avogadro RS-1 realizzato da Fiat e Montecatini, poi dismesso negli anni ’80 e trasformato in sito di stoccaggio. Sorge però in una posizione delicatissima: a pochi metri dal fiume Dora Baltea e a ridosso dei pozzi dell’acquedotto del Monferrato.
Secondo l’ultimo rapporto 2024-2025 dell’Isin, l’impianto non è idoneo a garantire lo stoccaggio a lungo termine. Nonostante ciò, Sogin valuterebbe di utilizzarlo per mantenere le scorie ad alta attività attualmente presenti e per ospitare quelle oggi conservate all’estero, in Gran Bretagna e Francia, in attesa del deposito nazionale definitivo.
Per la provincia di Viterbo, già gravata da impianti industriali, discariche, centrali e servitù ambientali, l’uscita dalla corsa al deposito nazionale sarebbe un sospiro di sollievo. La Tuscia, con i suoi Biodistretti, le produzioni agricole di qualità e un equilibrio naturalistico delicato, vede nel deposito nucleare la minaccia più pesante e incompatibile.
Il Vercellese torna dunque al centro del dibattito nazionale e potrebbe cambiare il destino della mappa nucleare italiana. Ma solo le prossime valutazioni tecniche, ministeriali e giudiziarie diranno se il raggio di speranza che arriva dal Piemonte sarà davvero sufficiente a mettere definitivamente in sicurezza il Viterbese dalla “roulette russa” del deposito nazionale.
Picchia un uomo a sprangate e invia il video per intimidire un altro: processo in salita, le ...
VITERBO – Si complica il processo a carico del trentenne romeno accusato di aver picchiato con una mazza da baseball un egiziano, riprendendo tutto in un video poi inviato a un connazionale per intimidirlo. Nel dibattimento, apertosi ieri davanti al collegio presieduto dal giudice Jacopo Rocchi, le due presunte vittime – entrambe con precedenti penali – hanno fatto di tutto per alleggerire la posizione dell’imputato, rimettendo la querela e parlando di “amicizia” nonostante la violenza documentata dalle immagini.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 27 novembre 2022 e si sono consumati in un’abitazione di via Cardinal La Fontaine, nel centro storico. A intervenire furono la polizia e i sanitari del 118.
Gli agenti, partendo dal video del pestaggio, risalirono rapidamente all’imputato: nella sua casa trovarono la mazza da baseball utilizzata nel filmato, 32 grammi di sostanza da taglio e 0,3 grammi di cocaina, quest’ultima scoperta il giorno successivo nascosta nel controsoffitto illuminato dell’appartamento.
Sentito in collegamento dal carcere di Velletri, l’egiziano aggredito ha raccontato una versione che tende a minimizzare i fatti:
«Ero a casa sua, era ubriaco e pretendeva i soldi per il divano nuovo perché gliel’avevo bruciato fumando uno spinello. Mi ha menato, sono finito in ospedale, ma in un paio di settimane sono guarito. Siamo amici.»
Anche il secondo uomo, quello che ricevette il video con chiaro intento intimidatorio, ha ridimensionato la vicenda parlando di un semplice prestito di 150 euro da restituire: «Mi aveva aiutato quando avevo lasciato il lavoro, poi gli servivano i soldi e li voleva indietro.»
Il pubblico ministero Flavio Serracchiani ha però ricordato che agli atti non ci sono soltanto le immagini del pestaggio, ma anche cinque messaggi minatori in romeno, con frasi come: “Ci vediamo tra poco, mando i ragazzi a casa tua e non vi salvate nessuno”, “Sto video domani lo vedono tutti”, “Non mi bastano più i tuoi soldi, manco mille euro”.
Messaggi che, secondo l’accusa, delineano un quadro di pressione e intimidazione ben più grave delle spiegazioni fornite dalle due parti offese.
La discussione è stata rinviata a dicembre, per permettere al pm di confrontare in modo approfondito il materiale probatorio con le nuove versioni offerte in aula. Sul tavolo, per l’imputato, rimangono le accuse di spaccio, tentata estorsione e lesioni aggravate.
