News da viterbonews24.it
Natale nelle frazioni, il Comune stanzia oltre 71mila euro
VITERBO - Consentire ad ognuna delle comunità interessate di realizzare la propria visione del Natale, esaltando le peculiarità e il comune sentire nei vari territori nell'ottica della promozione della città nel suo complesso e del rafforzamento del senso di appartenenza alle comunità medesime. Con questo obiettivo l'amministrazione comunale di Viterbo ha definito i contributi da destinare alle frazioni per il Natale.
La cifra complessiva è di 71.500 euro da distribuire alle Pro loco, individuate come interlocutori per la realizzazione di iniziative di promozione turistica, sotto forma di rimborso delle spese sostenute per allestimenti luminosi, per gli allacci elettrici, e per attività di animazione quali eventi musicali, artisti di strada, iniziative varie a carattere culturale, laboratori per bambini, con espressa esclusione di iniziative a carattere enogastronomico.
Sant'Angelo di Roccalvecce ha comunicato di essere quest'anno nell’impossibilità a provvedere agli allestimenti e all'organizzazione di eventi, quindi l'amministrazione ha assegnato alla Pro Loco di Grotte Santo Stefano il rimborso per le iniziative e le installazioni da realizzare nella frazione di Sant’Angelo.
Ecco come saranno ripartiti i fondi: alla Pro loco di Bagnaia andranno 13mila euro, a Roccalvecce 5.000, a Grotte Santo Stefano per le attività da realizzare anche a Montecalvello, Vallebona e Fastello 25mila euro e 5mila per quelle da organizzare a Sant'Angelo di Roccalvecce. La Pro loco di San Martino al Cimino riceve 18.500 il rimborso perché provvede anche alle installazioni a Tobia, e 5000 euro alla Pro loco di Viterbo per il Natale a La Quercia.
Il Comune ha concesso anche il patrocinio e disposto l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico, limitatamente alle installazioni luminose collocate a terra, e dalla presentazione della relazione di impatto acustico.
Norchia: la Regione dice no all'agrivoltaico 'Casalone'
di Fabio Tornatore
VITERBO - 'No' della Regione Lazio per il nuovo impianto agrivoltaico in località Pian di Casalone, a Viterbo: l'infrastruttura per la produzione di energia elettrica pulita da 36 megawatt e 43 ettari di territorio è stata bocciata nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
La richiesta di costruzione e messa in esercizio dell'impianto era stata avanzata diversi anni fa, suscitando molte critiche perché nei pressi di un importante sito archeologico: la necropoli di Norchia, conosciuta nella penisola e all'estero come la 'Petra' d'Italia. Nelle vicinanze è in corso, oltretutto, anche la procedura di valutazione per un impianto di trattamento di rifiuti.
La motivazione che ha portato la Regione al diniego riguarda l'elevata percentuale di impianti installati nella Tuscia rispetto alle altre aree regionali. Inoltre, secondo quanto diciarato dall'Ente nel documento, il territorio avrebbe già raggiunto il traguardo di energia green prodotta fissato come obiettivo al 2030.
L'indirizzo preso dalla Regione in materia di fonti di energia rinnovabile, con una raffica di autorizzazioni negate negli ultimi tempi, sta portando sempre più società a investire in altri territori, soprattutto nel Sud Italia, non essendo più, la Tuscia, appetibile, nonostante l'infrastruttura elettrica di Terna.
A Viterbo i problemi non si risolvono, si rimuovono
VITERBO – A Viterbo sembra essersi consolidata una regola non scritta: non si interviene più direttamente su ciò che non funziona; invece, lo si aggira, eliminando ciò che potrebbe metterlo in evidenza. È il caso dell’altalena tolta da Prato Giardino, dopo che la struttura che la sorreggeva è risultata pericolante.
“Se la struttura è pericolante, invece di stringere due bulloni preferiamo togliere l’altalena?”, si chiede un’utente che per primo ha segnalato l’accaduto sul gruppo Facebook ViterboCivica. Una domanda che torna inevitabilmente alla mente, dopo il precedente delle panchine rimosse al Sacrario: anche lì, anziché intervenire sul degrado, si è scelta la via più immediata, e forse anche quella più facile, l’eliminazione delle panchine.
Il risultato è che, delle quattro altalene situate nell’area vicino al bar di Prato Giardino – uno spazio pensato per far giocare i bambini – ora ne resta solo una. Un gioco semplice e accessibile a tutti rischia così di trasformarsi quasi in un’attrazione da “ticket”: nei giorni di punta, per salirci, bisognerà probabilmente fare la fila.
Warhol vs Banksy: due ribelli diventati icone
VITERBO - Sottopasso presenta una mostra su due giganti dell’Arte: Andy Warhol e Banksy, proponendo in parallelismi tra le loro opere in alcuni casi simili come soggetto, ma distanti nel tempo. Una mostra tra Pop Art e Street Art tutta da guardare. Banksy e Andy Warhol, pur appartenendo a epoche e linguaggi artistici diversi, condividono una stessa missione: portare l’arte fuori dai confini tradizionali e dentro la vita quotidiana. Nelle bacheche espsotive troverete immagini scelte in cui Warhol, figura centrale della Pop Art negli anni ’60, trasformò gli oggetti comuni — come lattine di zuppa o volti di celebrità — in icone artistiche.
Con la sua Factory e la riproducibilità seriale, mise in discussione l’idea di originalità e il valore dell’opera d’arte, anticipando la cultura dell’immagine e del consumo di massa. Dall’altra Banksy, artista anonimo e provocatore del nostro tempo, opera invece nello spazio urbano.
I suoi gra iti ironici e politici denunciano ingiustizie sociali, guerre, capitalismo e controllo mediatico. Mentre Warhol celebrava il sistema, Banksy lo smaschera. Tuttavia, entrambi comprendono e sfruttano perfettamente il potere dei media. Se Warhol rese l’arte merce e la rese popolare, Banksy ne fece uno strumento di protesta, accessibile a tutti, ma anche lui è finito nel mercato dell’arte che voleva criticare. Entrambi, dunque, incarnano una contraddizione a ascinante: ribelli diventati icone, ma senza perdere la forza di interrogare il pubblico.
Buona Visione. La Galleria Sottopasso invita gli artisti a prenotare il proprio spazio espositivo per promuovere e valorizzare la propria Arte.
Lo spazio nato da un idea di Carlo Alvise Crispolti si trova in Piazza Crispi nel suo sotto passaggio.
Per informazioni e prenotazioni: +39 3397350954 dal 18 novembre all'8 dicembre.
La manutenzione della struttura del sottopassaggio viene (pulizia e tinteggiatura annuale, impianto e consumo luce, imposte C.U.P. dovute) mantenuta grazie al contributo del ricavato pubblicitario delle ditte esposte nell’ingresso superiore.
Rinnovabili sì, ma non così: serve una transizione energetica giusta e condivisa
MONTALTO DI CASTRO - L'ultima Dataroom di Milena Gabanelli e Andrea Priante, pubblicata sul Corriere della Sera ('Attacco a eolico e solare, chi paga davvero il conto'), fotografa con chiarezza la situazione italiana: prezzi dell'elettricità più alti d'Europa, investimenti in calo e un caos legislativo che frena le energie pulite ma incoraggia la speculazione.
Questi stessi problemi si riflettono anche sul nostro territorio.
A Montalto e Pescia, come in molte altre zone del Paese, stanno arrivando progetti di grandi impianti fotovoltaici ed eolici a terra, spesso senza un piano complessivo e senza il coinvolgimento delle comunità locali.
1. Prezzi alti e transizione bloccata.
Come ricorda Gabanelli, nel 2024 il prezzo medio all'ingrosso dell'elettricità in Italia è stato di 108,5 €/MWh, contro i 78 della Germania e i 58 della Francia. Eppure, la crescita delle rinnovabili è più lenta che altrove: +44% in dieci anni, mentre in Germania è +93%.
Il problema non è 'troppo poco eolico o solare', ma troppa burocrazia e disordine normativo.
2. Autorizzazioni infinite e leggi contraddittorie.
L'articolo ricorda che per costruire un grande impianto possono servire 70 mesi per il fotovoltaico e 78 per l'eolico, con norme che cambiano di continuo.
In questo contesto, a pagare sono i cittadini e i territori, costretti ad affrontare progetti calati dall'alto e iter interminabili che generano sfiducia e conflitti sociali.
3. Regioni in confusione.
Il Dataroom spiega come le Regioni abbiano interpretato in modo restrittivo le regole sulle aree idonee, per evitare proteste, e che una pioggia di ricorsi sta bloccando tutto: Sardegna, Calabria, Piemonte, Friuli...
Anche qui a Montalto e Pescia serve chiarezza, non zone grigie o decreti che cambiano ogni tre mesi.
4. L'opposizione dei cittadini non è 'nimby'.
In Italia esistono oltre 120 comitati che chiedono solo una cosa: transizione sì, ma pianificata e partecipata.
Molti di questi movimenti, come il nostro, non sono contro le rinnovabili, ma contro un modello 'selvaggio' che sacrifica paesaggio e agricoltura senza consultazione.
La protesta nasce dal bisogno di tutela, non dal rifiuto del progresso.
5. C'è spazio per fare bene.
Secondo il Politecnico di Milano, ci sono oltre 210 km² di aree dismesse adatte al fotovoltaico e 490 km² di terreni agricoli inutilizzati che potrebbero ospitare nuovi impianti, senza toccare le zone produttive o paesaggistiche.
Le soluzioni esistono, ma servono visione e volontà politica.
6. Un'opportunità industriale e occupazionale.
Come ricorda l'Università di Roma, la transizione può creare 900.000 nuovi posti di lavoro e ridurre drasticamente i costi energetici.
Ma ciò accadrà solo se l'Italia sceglierà una filiera nazionale del riciclo e dell'innovazione, invece di lasciare spazio alla speculazione.
La nostra posizione
Il Comitato No FER Selvaggio Montalto e Pescia chiede:
1. Stop ai grandi impianti a terra su aree agricole e paesaggistiche.
2. Pianificazione trasparente e partecipata con i cittadini.
3. Priorità a tetti, capannoni, parcheggi e aree dismesse.
4. Tutela dell'agricoltura locale e del paesaggio toscano.
5. Sostegno alle comunità energetiche, vere protagoniste della transizione.
Le parole di Milena Gabanelli ci ricordano che non è la popolazione a rallentare la transizione ecologica, ma la mancanza di una strategia coerente e di regole chiare.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, per un'energia pulita, giusta e rispettosa del territorio.
Viterbo capitale europea dei giovani ricercatori: alla Tuscia il FuseNet PhD Event 2026
VITERBO - Si terrà a Viterbo, presso la Scuola di Ingegneria e Design dell'Università della Tuscia, l'edizione 2026 del FuseNet PhD Event, il principale incontro annuale dedicato ai dottorandi europei nel campo della fusione nucleare.
L'annuncio ufficiale è stato dato durante l'edizione 2025 del FuseNet PhD Event, svoltasi presso il sito di ITER a Cadarache, in Francia, il più grande e ambizioso esperimento mondiale per la realizzazione della fusione nucleare controllata e simbolo della cooperazione scientifica internazionale.
Nel corso dell'evento, che ha visto la partecipazione di oltre 150 dottorandi provenienti da tutta Europa, è stato presentato un video promozionale dedicato all'Ateneo della Tuscia e alla città di Viterbo (link al video), suscitando grande entusiasmo e interesse tra i partecipanti.
Il PhD Event è organizzato e finanziato da FuseNet, la rete europea che coordina la formazione nel campo della fusione nucleare, promuovendo la collaborazione tra università, centri di ricerca e industrie del settore, nonché la mobilità di ricercatori e studenti.
L'edizione di Viterbo coinciderà con il decimo anniversario del gruppo di ricerca sulla fusione nucleare dell'Università della Tuscia, attivo dal 2016 e impegnato in collaborazioni internazionali e progetti innovativi, tra cui TRUST (Tuscia Research University Small Tokamak), esperimento accademico in fase di realizzazione presso l'Ateneo.
'Ospitare il FuseNet PhD Event alla Tuscia è un risultato di grande prestigio,' afferma la prof.ssa Tiziana Laureti, Rettrice dell'Università della Tuscia. 'Essere annunciati direttamente da ITER, in Francia, il cuore della ricerca mondiale sulla fusione, è motivo di orgoglio e riconoscimento della qualità della nostra ricerca e formazione.'
'L'arrivo a Viterbo di centinaia di giovani ricercatori da tutta Europa – conclude la Rettrice – rappresenterà anche un'importante occasione di valorizzazione per la città e il territorio, che offriranno un contesto unico dove innovazione e tradizione si incontrano, rafforzando l'immagine della Tuscia come luogo di eccellenza, accoglienza e sapere'.
Trevinano protagonista nella nuova Guida di Repubblica
ACQUAPENDENTE - Trevinano, il borgo di Acquapendente, protagonista del nuovo volume delle Guide di Repubblica, ''Piccoli Borghi d'Italia: le meraviglie di un mondo sconosciuto'' in edicola da sabato 15 novembre.
Un volume è dedicato ai 21 Borghi candidati dalle Regioni e finanziati dal ministero della Cultura per un ambizioso progetto nell'ambito del Pnrr, con l'obiettivo di rinforzare la rete tra i Comuni, creare uno strumento che permetta ai borghi di restare uniti per valorizzazione delle proprie bellezze e proporsi a un pubblico internazionale.
Le bellezze e le bontà di ogni borgo sono raccontate da un volume che attraversa le vie e i vicoli, la storia e le storie, le eredità del passato e gli slanci verso il futuro. E quindi tutte le destinazioni imperdibili, la cultura, 139 ristoranti, 71 luoghi del gusto, 72 dimore. E poi l'artigianato, i volti di chi valorizza le proprie radici sui territori, le possibilità offerte dai territori a chi ama lo sport. A impreziosire il volume le testimonianze di Reinhold Messner, Franco Arminio ed Elvira Seminara
Rocca Calascio punta a diventare “luce d'Abruzzo”, mentre Sanza, in Campania, investe sul “borgo dell'accoglienza”. E se Castel del Giudice, in Molise, vuol essere “centro di Ri-generazione”, il Borgo Castello di Andora, Liguria, ambisce a “Ricordare il passato per ricostruire il futuro”.
Sono solo alcuni dei 21 progetti candidati dalle Regioni e finanziati dal ministero della Cultura nell'ambito di “Attrattività dei Borghi”, importante iniziativa finanziata tramite il Pnrr e destinata a sostenere lo sviluppo sociale ed economico di contesti territoriali più fragili, rigenerando e valorizzando il grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando questi obiettivi con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.
L'imponente mole di risorse stanziate è stata divisa in 3 filoni, primo dei quali quello dei progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante.
E così, a beneficiare dei fondi sono Arvier (Valle d'Aosta), Elva (Piemonte), Livemmo (Pertica Alta, Lombardia), Borgo Castello di Gorizia (Friuli Venezia Giulia), Recoaro Terme (Veneto), Stelvio (Prov. Autonoma Bolzano), Palù del Fersina (Prov. Autonoma di Trento), Campolo (Grizzana Morandi, Emilia-Romagna), Castelnuovo in Avane (Cavriglia, Toscana), Cesi (Terni, Umbria), Montalto delle Marche (Marche), Trevinano (Acquapendente, Lazio), Monticchio Bagni (Rionero in Vulture, Basilicata), Accadia (Puglia), Gerace (Calabria), A Cunziria (Vizzini, Sicilia) e Ulassai (Sardegna), oltre ai già citati Rocca Calascio, Castel Del Giudice, Sanza e Andora.
''Crediamo in questa Guida che, grazie alla sensibilità del Mic, riusciamo oggi a proporvi come strumento che possa far conoscere, mettere in rete, apprezzare ed amare 21 super borghi d'Italia, uno per regione, che hanno accettato la scommessa di dimostrare che la vita può ricominciare con altri ritmi, con altra energia, con altri servizi, con tecnologie avanzate che possano cancellare i ricordi di luoghi di incertezze, di miserie e di abbandono'', afferma Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica: ''Noi siamo profondamente convinti che un pezzo non secondario del futuro d'Italia si gioca nei borghi, si gioca scommettendo nel fattore umano e nell'uso sapiente che le innovazioni mettono a disposizione di sindaci e abitanti, per guardare al futuro con occhi diversi e dare alla propria vita un senso che probabilmente la vita aveva smarrito''.
''L’Investimento 2.1 Attrattività dei borghi costituisce uno degli interventi di punta programmati dall’Amministrazione nell’ambito del Pnrr, in ragione sia della consistente dimensione finanziaria dell’investimento, vale a dire oltre 1 miliardo di euro, sia per la visione strategica che lo sostiene”, afferma Luigi Scaroina, dirigente del “Servizio I - Attuazione dei progetti del Pnrr dell’Unità di Missione - presso il Ministero della Cultura”.
Sicurezza urbana, la sindaca Frontini interviene allassemblea annuale Anci
VITERBO – Le parole della prima cittadina di Viterbo: 'La sicurezza urbana è un tema centrale nell'agenda dei sindaci e di questa assemblea Anci ed è una delle priorità su cui siamo chiamati a rispondere ogni giorno attraverso azioni, misure strutturali, misure contingibili e urgenti. E per quanto si possa dire che il tema della sicurezza è una competenza che non sta in premessa in capo ai sindaci, dobbiamo ammettere che sono proprio i sindaci i primi a cui i cittadini si rivolgono'.
Questi sono solo alcuni dei concetti illustrati dalla sindaca Chiara Frontini durante il suo intervento questo pomeriggio all'assemblea annuale Anci presso i padiglioni espositivi di BolognaFiere nell'ambito del panel Un nuovo patto per la sicurezza urbana, moderato dalla giornalista Myrta Merlino, e a cui sono intervenuti anche il sindaco di Bari Vito Leccese, il vicesindaco di Chiuduno e vicepresidente Anci Stefano Locatelli, il sindaco di Mantova e vicepresidente Anci Mattia Palazzi, la sindaca di Genova Silvia Salis e il sindaco di Catania Enrico Trantino.
La sindaca Frontini si è poi soffermata sul protocollo di controllo di vicinato, sui presidi fissi della polizia locale nei luoghi sensibili della città, sulle operazioni ad alto impatto per sgomberare gli occupanti abusivi nelle case popolari, sulla formazione degli agenti di polizia locale per l'utilizzo di droni, sull'efficientamento dell'illuminazione pubblica con telecamere integrate, e, non ultimo, sul capillare sistema di videosorveglianza.
'Nonostante tutti gli interventi messi in campo dai comuni – aggiunge la sindaca - la domanda di sicurezza da parte dei cittadini permane e gli uomini e le donne in campo non sono mai abbastanza. Oggi va data una risposta di sistema perché il problema è generalizzato e ovunque anche nelle città medie e medio piccole'. La sindaca Frontini si è poi addentrata e ha richiamato alcune delle proposte che lo scorso luglio l'Anci ha presentato al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: 'Sarebbe utile far accedere alcuni agenti di polizia locale al centro di elaborazione dati interforze: significherebbe ridurre i tempi di identificazione in caso di assenza di documenti. Abbiamo necessità di assumere stabilmente agenti di polizia locale oltre il tetto dei vincoli di spesa del personale'. E qui la proposta della sindaca di Viterbo, città che ospita da decenni scuole di formazione militare, e dove l'identità militare è molto forte: 'Andrebbe riqualificato il concetto di definizione di siti e obiettivi sensibili. Noi abbiamo oltre 3000 divise in città ed è assurdo che non si possa attingere a queste forze che sono sul territorio per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini'.
In chiusura la sindaca Frontini ha ribadito l'importanza di discutere in maniera diretta della tematica della sicurezza urbana in un contesto come quello dell'assemblea annuale Anci. 'L'argomento deve essere prioritario nell'agenda politica, a prescindere dall'orientamento dei vari sindaci: non c'è destra o sinistra su questo argomento che ormai interessa tutti. Per questo chiediamo al governo una risposta di sistema, non localizzata. Le città medie manifestano la stessa domanda di sicurezza da parte dei cittadini delle città metropolitane: questo non può più essere ignorato'.
Viale Trento, venerdì 14 novembre divieto di circolazione per tutti i veicoli
VITERBO - Proseguono spediti i lavori di asfaltatura su viale Trento. A tal proposito si comunica che a partire dalle ore 7 di domani 14 novembre sarà interdetto a tutte le categorie di veicoli l'ultimo tratto della via, ovvero quello compreso tra l'ingresso alla stazione ferroviaria di Porta Fiorentina (numero civico 23) e l'inizio di via Molini.
Sul resto di viale Trento, ovvero nel tratto tra piazzale Gramsci e l'ingresso alla stazione di Porta Fiorentina, ormai asfaltato, sarà consentito il doppio senso di circolazione ai residenti, ai titolari di attività commerciali e ai mezzi autorizzati (P.S., soccorsi, trasporto pubblico locale, taxi, Cotral, ecc). Confermato il divieto di sosta con rimozione su tutta l'area della viabilità, compresa quella interna dal civico 4 al civico 18.
'In dirittura di arrivo l'asfaltatura di viale Trento – spiega l'assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne -. Manca ormai l'ultimo tratto che verrà asfaltato domani e la segnaletica. Prevista inoltre l'asfaltatura del tratto di viale Trento che va dall'intersezione con via Molini all'innesto con via Garbini che sarà appaltata successivamente con un altro lotto'.
La Regione Lazio stanzia 2,5 milioni per il trasporto taxi per disabili
ROMA - La Regione Lazio ha stanziato 2,5 milioni di euro da destinare come contributo a fondo perduto per l'acquisto e l'adeguamento di veicoli da adibire al servizio taxi per persone con disabilità con mobilità ridotta.
La delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Mobilità e Trasporti, Fabrizio Ghera, di concerto con la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, definisce i criteri per la concessione dei contributi relativamente all'esercizio finanziario 2025. I soggetti beneficiari debbono risultare titolari di una licenza taxi regolarmente rilasciata da un comune del Lazio, non sospesa né revocata, e iscritti nel ruolo provinciale, mentre il contributo massimo erogabile è pari a 15mila euro.
«Con questa iniziativa intendiamo dare un segnale importante per garantire il diritto alla mobilità su tutto il territorio regionale attraverso tutte quelle iniziative che mirano alla rimozione delle barriere fisiche, fra cui l'adeguamento dei taxi alla fruibilità di tutti coloro che hanno una disabilità con mobilità ridotta», dichiara l'assessore, Fabrizio Ghera.
«E’ una misura che viene incontro ad importanti necessità sociali offrendo alla categoria dei tassisti l’opportunità di rendere il servizio più inclusivo. L’agevolazione s’inserisce nella più ampia strategia regionale volta a sostenere le piccole e medie imprese facendo leva su potenzialità e soluzioni a beneficio della comunità» afferma la vicepresidente Roberta Angelilli.
Discarica di Arlena, il Consiglio di Stato blocca tutto e la Lega gioisce
ARLENA DI CASTRO - Si ferma la corsa della discarica di Arlena. Il Consiglio di Stato ha accolto le osservazioni presentate contro il progetto e disposto la riformulazione della pronuncia di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), del provvedimento AIA e del PAUR, ritenendo il procedimento “viziato da gravi carenze istruttorie e motivazionali”. In particolare, non sarebbe stata adeguatamente valutata la proposta di vincolo paesaggistico e ambientale sull’area interessata.
La decisione è stata comunicata dalla “Direzione regionale ambiente, transizione energetica e ciclo dei rifiuti” a tutti gli enti coinvolti, annunciando la nuova conferenza dei servizi fissata per il 25 novembre. In quell’occasione le amministrazioni dovranno riesaminare il progetto alla luce del decreto di dichiarazione di notevole interesse pubblico.
Soddisfazione da parte della Lega, che da tempo si oppone alla realizzazione dell’impianto di “valorizzazione, riciclo materie post-consumo, beach litter e marine litter, con annesso stoccaggio delle frazioni non riciclabili”, previsto in località Banditaccia, tra Arlena di Castro e Tuscania.
“Alla luce delle dichiarazioni del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha escluso nuove discariche nella provincia di Viterbo, ci aspettiamo che l’iter venga definitivamente interrotto — ha dichiarato Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania —. Il nostro ufficio tecnico presenterà in conferenza dei servizi tutti gli elementi che dimostrano la non opportunità di questo impianto. La Lega continuerà a battersi per dire basta ai rifiuti nella Tuscia.”
Vignanello, due giorni di incontri con il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre
VIGNANELLO - Durante il weekend, il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre promuove due giorni di incontri nell'ambito della Festa dell'Olio e del Vino Novello di Vignanello. Due incontri pubblici per discutere dei temi fondamentali per il futuro del territorio.
Si parte con l'assemblea pubblica del 14 novembre alle 17 presso il Comune di Vignanello che avrà al centro la programmazione delle iniziative future per contrastare il deposito di scorie nucleari e poi ancora sabato 15 novembre alle 10 di mattina, sempre a Vignanello, si terrà un incontro per discutere del futuro della corilicultura viterbese.
Con l'iniziativa del 14 novembre si vuole riaffermare per l'oggi e per il futuro l'opposizione radicale al deposito di scorie nucleare nella Tuscia e promuovere con istituzioni locali, politica e società civile, lo sviluppo di strategie, obiettivi e iniziative per contrastare la discarica nucleare che è dannosa e in contrasto con la legge del 2022 sulla promozione dei biodistretti.
Il 15 novembre verrà affrontata la tematica della crisi della corilicoltura e della monocoltura che si è imposta nella Tuscia nell'ultimo decennio, provocando un impatto negativo sul reddito degli agricoltori. Insieme a professori, tecnici, agricoltori ed esperti si dialogherà sulla necessità di diversificare le produzioni e servizi anche attraverso un fondamentale investimento belle conoscenze.
Max Paiella al Teatro Boni in Cera una volta favole italiane
ACQUAPENDENTE - Cambio di programma per la stagione del Teatro Boni di Acquapendente, diretta da Sandro Nardi. Domenica 16 novembre 2025 alle ore 17.30 va in scena 'C'era una volta... Favole italiane' con Max Paiella, tratto da Italo Calvino. Lo spettacolo sostituisce 'L'uomo, la bestia e la virtù' di Luigi Pirandello, originariamente in cartellone in questa data.
Scritto da Max Paiella e Marcello Teodonio, 'C'era una volta... Favole italiane' è uno spettacolo teatrale, musicale e narrativo che porta il pubblico nel cuore delle fiabe della tradizione italiana.
Partendo dalla celebre raccolta di Italo Calvino, Max Paiella - voce amatissima de 'Il Ruggito del Coniglio' su Rai Radio 2, musicista, attore e intrattenitore istrionico - fa da guida in un viaggio tra racconti popolari, leggende e versioni meno note delle storie che hanno accompagnato l'infanzia di intere generazioni.
Attraverso aneddoti divertenti, riflessioni semiserie e canzoni originali, lo spettacolo rivela come le fiabe non appartengano a un singolo autore, ma al popolo che le ha tramandate, trasformandole nel tempo. Ogni storia diventa così una mappa culturale, un ponte tra tradizioni diverse e un modo sorprendente di guardare alle nostre radici narrative.
Riconversione Tvn, servono certezze su aree, lavoro e futuro del territorio
CIVITAVECCHIA - All’incontro hanno partecipato la sottosegretaria Fausta Bergamotto, la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, rappresentanti di Invitalia, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Per la CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo erano presenti le categorie FIOM, FILT e FILCTEM, che in contemporanea hanno organizzato un presidio sotto la sede del Ministero per chiedere con forza risposte concrete sul futuro del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il presidio, partecipato e determinato, ha voluto portare la voce dei lavoratori direttamente davanti al MIMIT, ribadendo un principio fondamentale: la transizione energetica non può tradursi in una nuova perdita di occupazione o in un’ennesima fase di incertezza infinita.
La CGIL chiede un impegno chiaro e vincolante da parte del Governo, della Regione Lazio, dell’Enel e delle imprese per garantire continuità produttiva, salvaguardia occupazionale e prospettive di sviluppo sostenibile per l’intero comprensorio.
Durante l’incontro, Invitalia ha presentato l’analisi delle manifestazioni di interesse pervenute a seguito del bando per la riconversione della centrale. Sono 52 i progetti candidati con un fabbisogno complessivo di 1.087 ettari, a fronte però di soli 190 ettari disponibili. Questo dato evidenzia il primo e più grave ostacolo: la carenza di aree utilizzabili. Oltretutto tali zone risultano soggette a vincoli paesaggistici, oppure necessitano di bonifiche e cambi di destinazione d’uso, rallentando di fatto qualsiasi avvio concreto di investimenti.
Resta inoltre grande incertezza sul futuro della centrale TVN: la chiusura al carbone, fissata al 31 dicembre 2025, è ancora in attesa di un decreto ufficiale che potrebbe prorogare i termini. In questo contesto, la CGIL sottolinea la necessità di accelerare su tre fronti decisivi:
1. Attivazione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) per attrarre investimenti e semplificare le procedure amministrative;
2. Attuazione della legge 107, che prevede strumenti e risorse per la riconversione dei siti produttivi;
3. Definizione dell’Accordo di Programma, con la nomina del commissario e l’individuazione di tempi certi e risorse adeguate alla gestione della transizione.
Per la CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo, insieme a FIOM, FILT e FILCTEM, la priorità resta una sola: nessun lavoratore deve essere lasciato indietro. Nel corso dell’incontro, il sindacato ha chiesto garanzie precise per tutti gli occupati, a partire dai lavoratori della Minosse, che vivono una situazione di forte incertezza.
Pur riconoscendo l’accordo tra Enel e Unindustria, che assicura la continuità fino al 2026 per la parte metalmeccanica, la CGIL ha ribadito la necessità di un tavolo di confronto dedicato per chiarire i contenuti dell’intesa e analizzare nel dettaglio gli effetti occupazionali. È stato inoltre confermato che nei prossimi giorni si terrà un incontro in Regione Lazio con l’Assessorato al Lavoro sulla vertenza Minosse, mentre sono in via di definizione gli ultimi adempimenti tecnici per la nomina del commissario e il nulla osta alla ZLS.
La CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo, con le categorie FIOM, FILT e FILCTEM, continuerà a presidiare ogni passaggio del percorso di riconversione, chiedendo che la transizione sia davvero giusta, partecipata e utile al territorio.
Servono risposte immediate, un quadro certo di governance e una visione industriale di lungo periodo. Il lavoro, la sostenibilità e la dignità delle persone devono essere al centro delle scelte che riguardano il futuro di Civitavecchia e del suo comprensorio.
Golini junior para tutto e porta la Vigor Acquapendente agli ottavi del Trofeo Vettorel
ACQUAPENDENTE - Maurizio Golini junior lancia la Polisportiva Vigor Acquapendente verso gli ottavi di finale Coppa “Trofeo Angelo Vettorel”. Perché respinge bravamente gli shot-out di Tirasacchi e Santoro mandando in emozione l’omonimo padre che scoppia in lacrime inaugurando la serata sicuramente più bella della sua vita. Molto bene la Vicus di Fioretti che azzera il 2-1 dell’andata. Perchè nel momento in cu non riesce a creare occasioni (belli ma inutili i cross del talentuoso Cardenas) cerniera l’interdizione centrocampo-difesa con pulizia e semplicità di giocate. E quando scocca l’ora del “tutto per tutto” fa alzare dalla panchina “piedi vellutati Santoro” che griffa doppietta su punizione. Se la Vigor passa il turno è merito di coach Andrea Colonnelli. Legge sempre con molti minuti di anticipo quello che avverrà. E quando si arrabbia perché non si finalizza quanto creato alla fine a ragione. Ma soprattutto osserva una globale flessione tattica nel finale. Ed intravedendo all’orizzonte i calci di rigore azzecca le mosse panchina tenendo in campo i cinque che gli danno più garanzia goal. Alessio Bedini, Giovanni Bambini, Simone Fortuni lo premiano.
ASD POLISPORTIVA VIGOR ACQUAPENDENTE: Golini, Arbaba, Ronca, Fortuni, Valerio Filoni, Cavalieri, Coccetti (42° st Bambini), Palla, Sidime (19° st Bedini), Andrea Filoni (29° st Maico Colonnelli), Mecarelli
A DISPOSIZIONE: Alberelli, Pacifici, Sulejimani, Nechitoae, Zucca, Cappelloni
ALLENATORE: Andrea Colonnelli
VICUS RONCIGLIONE: Trentani, Ferri, Prodan, Muscoli, Cardenas (7° Scatolini), De Oliveira (23° st Chiossi), Cioccolini (7° st Federici), Rocchi (22° st Santoro), Tirascchi, Mustafa, Bracci
A DISPOSIZIONE: Santinelli
ALLENATORE: Fioretti
ARBITRO: Marco Ranfone Comitato di Viterbo
MARCATORI: 17° pt Coccetti (PVA), 29° st, 43° st Santoro (VR)
SERIE RIGORI: Tirasacchi VR parato, Bedini PVA goal, Federici VR goal, Bambini PVA goal, Prodan VR goal, Simone Fortuni PVA goal, Santoro parato
Leggo Meglio, domani 14 novembre la presentazione del progetto a Palazzo dei Priori
VITERBO - Domani, venerdì 14 novembre, alle ore 16.30, nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, verrà presentato il progetto 'Leggo Meglio', promosso dall'assessorato alle Politiche sociali e all'Educazione in collaborazione con il docente e artista Fiorenzo Mascagna. L'iniziativa nasce con l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della dislessia e sulle strategie educative innovative per affrontarla, favorendo un approccio più inclusivo e consapevole alle difficoltà di apprendimento. Durante l'incontro saranno donati 20 leggii agli studenti del Liceo artistico 'Orioli', alla presenza del corpo docente e della prof.ssa Marta Sersale, referente per l'orientamento. L'evento rappresenta un'occasione di confronto e di crescita per la comunità scolastica e cittadina, per rispondere in modo innovativo e concreto ai bisogni educativi di tutti.
'Con il progetto Leggo Meglio - afferma l'assessore Rosanna Giliberto - vogliamo ribadire il valore di una scuola capace di accogliere ogni studente nelle sue specificità, offrendo strumenti e opportunità per migliorare la qualità dell'apprendimento. È un progetto che unisce sensibilità, creatività e impegno sociale, dimostrando che l'educazione inclusiva è una responsabilità condivisa'. Interverrà all'incontro la consigliera comunale Maria Rita De Alexandris, che spiega: 'Si tratta di un progetto molto inclusivo che mette al centro il rapporto che si instaura con i libri. Con un libro si ha un collegamento molto più intimo rispetto a un ausilio elettronico. Il leggìo in legno trovo sia un regalo bellissimo, anche romantico. Un oggetto di un materiale naturale, lavorato a mano, e già solo questo fa la differenza'.
'L'idea di donare i leggii – sottolinea Fiorenzo Mascagna - nasce dal desiderio di rendere la lettura un gesto più naturale e meno faticoso, soprattutto per chi incontra difficoltà legate alla dislessia. L'arte e la didattica possono dialogare per creare ambienti più accoglienti e motivanti, in cui ogni studente possa esprimersi al meglio'.
L'incontro sarà dunque un momento di riflessione e di speranza, nel segno dell'inclusione e dell'attenzione ai bisogni educativi di ciascuno.
La Regione Lazio stanzia 3,2 milioni per lUniversità della Tuscia
VITERBO – La Giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore regionale al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università Luisa Regimenti, ha stanziato un contributo straordinario di tre milioni di euro all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo per il ripristino delle strutture di ricerca scientifica danneggiate dall’incendio del 4 giugno 2025 e per la realizzazione della sede distaccata nella Provincia di Latina.
La gran parte dei fondi, 3 milioni di euro, saranno utilizzati per il ripristino, la riqualificazione e la ricostruzione dei laboratori di ricerca scientifica della facoltà di Agraria nella quale vengono svolte attività di ricerca applicata in ambito agricolo, agroalimentare, forestale e ambientale. 200mila euro sono destinati, al fine di sostenere lo sviluppo e l’ampliamento dell’Università degli studi della Tuscia, alla realizzazione della sede distaccata nella Provincia di Latina.
«Di fronte all’emergenza che ha colpito l’Università della Tuscia, la Regione Lazio ha scelto di intervenire con responsabilità, sostenendo una comunità provata e puntando sulla ripartenza. Il contributo alla facoltà di Agraria di Viterbo è un segnale forte: ricostruire un’eccellenza significa investire sul futuro dell’ambiente, dell’agricoltura e della ricerca. Allo stesso tempo, con la nuova sede a Latina, rafforziamo la presenza universitaria in un territorio strategico, creando nuove opportunità per i giovani e un legame più stretto tra formazione e mondo produttivo» sottolinea il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
«Con questa delibera, teniamo fede alla promessa che avevamo preso dopo il terribile incendio dello scorso giugno: insieme ai 22,5 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Università, per i quali ringraziamo il Ministro Anna Maria Bernini per la sensibilità e l’attenzione dimostrata verso Unitus, abbiamo messo in campo risorse sufficienti per passare dalla tragedia alla rinascita e restituire alla città di Viterbo e alla comunità accademica del Lazio un punto di riferimento importante per lo sviluppo scientifico e per la formazione nel settore agrario. Non solo ricostruiamo, ma puntiamo a creare un polo di Agraria a Latina che viene incontro alle richieste del territorio» aggiunge l'assessore Luisa Regimenti.
Previsioni meteo per venerdì 14 novembre
Viterbo
Condizioni di tempo asciutto nel corso della giornata ma con nuvolosità alternata a schiarite sia al mattino che al pomeriggio. Addensamenti più compatti in serata e nottata ma senza fenomeni di rilievo associati. Temperature comprese tra +8°C e +18°C.
Lazio
Tempo stabile su tutta la regione nel corso della giornata con nuvolosità alternata a schiarite sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata addensamenti sempre più compatti ma senza fenomeni di rilievo associati.
NAZIONALE
AL NORD
Al mattino nubi basse o banchi di nebbia su Liguria e Pianura Padana, sereno o poco nuvoloso sui restanti settori. Al pomeriggio nuvolosità in aumento al Nord-Ovest ma senza fenomeni associati. Tra la serata e la notte nuvolosità in aumento su tutte le regioni, con piogge sparse al Nord-Ovest e neve sulle Alpi occidentali oltre i 2000 metri.
AL CENTRO
Stabilità prevalente nel corso della giornata con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio, salvo dei maggiori addensamenti sulla Toscana settentrionale. Tra la serata e la notte nuvolosità in aumento specie sul versante tirrenico, con locali piogge sulla Toscana.
AL SUD E SULLE ISOLE
Giornata all'insegna del bel tempo con cieli soleggiati su tutte le regioni sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile e asciutto, con nuvolosità in aumento sulla Sardegna e sereno o poco nuvoloso sulle altre regioni.
Temperature minime stazionarie o in lieve rialzo al Nord-Ovest, al Sud e sulle Isole Maggiori, massime stabili o in lieve calo al Nord e stazionarie o in lieve rialzo sul resto d'Italia.
Guardia di finanza, sequestrati oltre 11.500 prodotti contraffatti
VITERBO - Negli ultimi giorni, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Viterbo hanno eseguito, presso alcuni esercizi commerciali attivi nel capoluogo e nella provincia viterbese, dei capillari controlli a contrasto dell’illecita commercializzazione di prodotti potenzialmente dannosi per la salute pubblica e/o contraffatti.
In tale ambito, i militari della Sezione Operativa Pronto Impiego, hanno rinvenuto e sequestrato, oltre 11.500 articoli risultati contraffatti in quanto erano riproduzioni fedeli, non solo dal punto di vista dei materiali utilizzati, ma anche per la presenza di etichette, cartellini e confezioni grafiche, del tutto simili agli originali, tali da rendere problematico distinguere i prodotti falsi da quelli autentici e tra questi anche il famoso “Labubu”.
Gli ignari compratori dei pupazzi, destinati perlopiù a una clientela giovanissima, trattandosi di riproduzioni di peluche molto di moda nell’ultimo periodo, pagavano anche prezzi molto alti per delle copie non autentiche, come appunto il “Labubu”.
Il simpatico mostriciattolo, commercializzato dall’azienda cinese Pop Mart, presente sui social network e idolo di star internazionali che lo mostrano in ogni occasione pubblica, proprio negli ultimi giorni è balzato alle cronache per un analogo e ingente sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza a Palermo.
Di “Labubu” ne sono stati sequestrati circa 4000 pezzi. Altresì rinvenuti e sequestrati quasi 400 peluche riproducenti il marchio Lilo e Stich, più di 1200 prodotti a marchio Italian Brainrot e, in ultimo, oltre 6000 carte Pokemon con un alto valore economico perché ricercatissime dai collezionisti che le custodiscono gelosamente oltreché utilizzate per effettuare partite anche on line. Tutti acquistavano, in realtà, articoli non conformi agli standard di sicurezza, qualità e tracciabilità previsti dalla normativa di settore.
I sette titolari degli esercizi commerciali controllati e destinatari dei sequestri sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti.
L’operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti e contrasto alla contraffazione dei marchi, finalizzato a tutelare la salute dei cittadini e a salvaguardare la libera concorrenza del mercato.
Tarquinia, Cosentino: 'Scelta antidemocratica del sindaco'
TARQUINIA - Durante il consiglio comunale di Tarquinia tenutosi ieri, mercoledì 12 novembre, il Sindaco Sposetti ha comunicato all'aula la decisione di ritirare la delega all'assessora Monica Calzolari, motivando la sua scelta con la sopravvenuta mancanza di fiducia. Questa mancanza di fiducia, aveva precedentemente spiegato il Sindaco a mezzo stampa, consiste nel contraddittorio politico interno alla maggioranza, scaturito dal non allineamento su alcuni temi, del rappresentante di AVS in Consiglio, il nostro Consigliere Piero Rosati.
Sinistra Italiana, non procederà d'accordo con Monica Calzolari e Piero Rosati alla constatazione di eventuali irregolarità di un atto che di fatto non motiva il ritiro di una delega assessorile e che è stato 'usato' per estromettere dalla maggioranza un Consigliere, ma occorre a questo punto fare una riflessione politica su quanto avvenuto a Tarquinia.
La composizione di una coalizione prevede al proprio interno un insieme di dinamiche politiche dalle sensibilità differenti. Ed è dall'unione di queste forze, dalla loro collaborazione e dagli equilibri interni che può scaturire una buona amministrazione e la prospettiva di spingere le varie componenti politiche a portare avanti un progetto più ampio.
Pensare che una coalizione di area progressista preveda un partito solo al comando, non è un atteggiamento democratico, non è una politica rispettosa dell'elettorato.
Sinistra Italiana (AVS) considera chiusa l'esperienza in maggioranza nell'amministrazione attuale di Tarquinia e continuerà a fare una politica coerente con il proprio mandato politico ed elettorale, in opposizione, al fianco del nostro Consigliere comunale Piero Rosati, del circolo territoriale di Sinistra Italiana Tarquinia e dell'ex assessora Monica Calzolari che ha svolto la sua delega con grande passione e responsabilità.
Danilo Cosentino, Segretario regionale Sinistra Italiana Lazio
