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Quotidiano online di Viterbo
Aggiornato: 20 min 58 sec fa

Nasce anche nella Tuscia il comitato per la remigrazione e la riconquista

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

VITERBO - Dopo l'annuncio della nascita del Comitato Nazionale per la Remigrazione e la Riconquista del 6 settembre ultimo scorso a Grosseto, il progetto politico ha preso corpo in questi giorni attraverso l'adesione dei primi 27 consiglieri comunali in tutta Italia.

Per Viterbo e la Tuscia primo a rispondere all'appello Jacopo Polidori, consigliere comunale a Vallerano: 'Non appena la proposta di legge verrà lanciata ufficialmente sono pronto a sottoscriverla, sarà un passaggio fondamentale che insieme agli altri primi firmatari intende coinvolgere le istituzioni di cui facciamo parte in una corretta informazione sulle ragioni e sulle modalità attraverso le quali si intende mettere a terra quello che è a tutti gli effetti un progetto di civiltà, l'unica possibilità di salvezza per le nostre città ed i nostri territori da un degrado ormai riscontrabile ovunque, frutto avvelenato delle dissennate politiche migratorie messe in campo negli anni dalla sinistra più ideologizzata d'Europa e benedette dai fruitori a vario titolo di manodopera a basso costo. Per questo - prosegue Polidori - sabato 18 ottobre il Comitato sarà presente dalle 16,30 in Corso Italia (angolo Suffragio) a Viterbo per il primo di una nuova serie di presidi informativi, preliminari all'inizio di una massiccia raccolta in tutta Italia delle firme che accompagneranno la proposta'

Sull'adesione del consigliere valleranese anche una nota di Luca Marsella, portavoce nazionale del Comitato: 'Esprimo grande soddisfazione per la notizia ed approfitto per ricordare come l'iniziativa sia propositiva e trasversale. Vogliamo che la Remigrazione entri nel dibattito politico locale e nazionale e non sia una parola tabù, l'auspicio è che presto altri consiglieri ed amministratori di altre realtà aderiscano e facciano propri i princìpi che la ispirano'

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Civita Castellana nominata Città Europea dello Sport 2027

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

CIVITA CASTELLANA -  'Civita Castellana è stata ufficialmente nominata Città Europea dello Sport 2027, un riconoscimento prestigioso che premia l'impegno della comunità civitonica nella promozione dell'attività sportiva come strumento di salute, socialità ed educazione'. Così, in una nota, il consigliere regionale Giulio Zelli. 

 

'Soprattutto in questi anni, grazie all'impegno della giunta comunale guidata dal sindaco Luca Giampieri nell'attuare politiche indirizzate alla promozione dello sport, Civita Castellana è stata riconosciuta dalla Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport come sede dell'edizione 2027. La presenza di strutture adeguate e l'ampia partecipazione della cittadinanza alle attività sportive - conclude Zelli - ha reso possibile raggiungere questo traguardo che riempie d'orgoglio l'intera provincia di Viterbo ed anche la Regione Lazio. Civita Castellana oggi è un modello d'esempio per tutti i Comuni e gli enti locali che lavorano per rendere lo sport accessibile, educativo e inclusivo'. 

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Viabilità di Bomarzo, riunione in Prefettura a Viterbo per gestire le criticità legate alle ...

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

BOMARZO - Si è tenuta ieri, 14 ottobre 2025, presso la Prefettura di Viterbo, una riunione dedicata alle criticità che interessano il Comune di Bomarzo in occasione delle chiusure dell’Autostrada A1 – nel tratto compreso tra i caselli di Attigliano e Orte – dovute sia a programmazioni per lavori sia a emergenze determinate da gravi incidenti. L’incontro è stato presieduto dal Prefetto di Viterbo, con la partecipazione del Sindaco di Bomarzo, della Provincia di Viterbo, della Polizia Stradale di Viterbo, della Polizia Provinciale, di ANAS e del V Tronco di Autostrade per l’Italia.

 

Nel corso della riunione è stata approfondita una problematica che, in particolare negli ultimi due anni, ha conosciuto un evidente aggravamento: nonostante la presenza di un divieto per i mezzi con carico superiore alle 10 tonnellate nel centro abitato di Bomarzo, in occasione delle chiusure autostradali numerosi mezzi pesanti continuano a attraversare il centro storico, ignorando la cartellonistica di divieto e le indicazioni presenti lungo i principali assi di adduzione.

 

Tale comportamento è occasionato dal fatto che la Strada Provinciale Bomarzese si presenta come un’alternativa sensibilmente più corta rispetto all’itinerario consigliato da Autostrade per l’Italia, che indirizza verso la SS 675 e la SS Umbro-Casentinese per il successivo rientro in A1 ai caselli di Orvieto o di Chiusi. Tuttavia, rilevanti sono allo stato le ricadute in termini di sicurezza della circolazione, tutela dell’incolumità pubblica e salvaguardia dell’integrità urbana. È stato, infatti, evidenziato come il centro abitato di Bomarzo, caratterizzato da un impianto viario di matrice rinascimentale, non consenta manovre ai mezzi di grande sagoma, con conseguente blocco del traffico locale, e, soprattutto, presenti alti profili di rischio di dissesto per la peculiare conformazione geologica dell’area.

 

Con questo obiettivo, i partecipanti hanno condiviso tre linee di intervento, da attuare secondo le rispettive competenze.

 

Autostrade per l’Italia si è impegnata a curare con maggiore dettaglio e continuità la comunicazione dei percorsi alternativi in caso di chiusura dell’A1 tra Attigliano e Orte, integrando in modo esplicito, sui propri canali informativi e lungo la rete, l’indicazione dell’esistenza del divieto di transito ai mezzi pesanti nel centro abitato di Bomarzo.

 

La Provincia di Viterbo, d’intesa con il Comune di Bomarzo, ha assunto l’impegno di valutare interventi di carattere strutturale finalizzati a impedire il transito dei mezzi pesanti verso il centro. In particolare, è stata ipotizzata la progettazione di una nuova rotatoria all’ingresso nord del centro abitato e l’installazione di dispositivi amovibili per il restringimento della carreggiata in modo da costituire una barriera selettiva che impedisca all’occorrenza l’accesso improprio dei veicoli pesanti.


Infine, le Forze di polizia, con il coordinamento del Centro Operativo per la Viabilità (COV) istituito presso la Prefettura di Viterbo, garantiranno, ove necessario, il filtraggio dei mezzi pesanti mediante il presidio dei nodi strategici della rete ordinaria. Tale presidio sarà modulato in relazione alla natura della chiusura autostradale (programmata o emergenziale) e alle previsioni di flusso segnalate in tempo reale.

 

In chiusura dei lavori, il Prefetto ha ringraziato tutti gli Enti per la disponibilità manifestata e ha sottolineato come l’azione intrapresa si inserisca in un più ampio percorso che la Prefettura sta conducendo per giungere, nel più breve tempo possibile, a una pianificazione capace di gestire con efficacia le situazioni di emergenza viabilistica sulle direttrici stradali strategiche della provincia, attenuandone gli impatti sulle comunità locali e sulle reti urbane più fragili.

 

Con spirito di piena collaborazione istituzionale, i partecipanti hanno ribadito l’impegno comune a pervenire a una soluzione definitiva della criticità che interessa Bomarzo, ponendo in essere, ciascuno per la parte di competenza, le misure oggi individuate e assicurando la partecipazione a un disegno di pianificazione coordinata delle emergenze di viabilità, orientato alla prevenzione, alla tutela del territorio e alla sicurezza degli utenti della strada.

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Appalto rifiuti: la SEA ricorre al Consiglio di Stato

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

di Fabio Tornatore

VITERBO - La SEA - Servizi Economici Ambientali ricorre al Consiglio di Stato dopo l'affidamento dell'appalto dei rifiuti alla società Gesenu. Il Comune di Viterbo si costituisce dunque in giudizio per resistere all'ennesimo appello. La Sea chiede la sospensione degli effetti della sentenza del TAR che ha rigettato la richiesta di affidamento dell'appalto.

Nonostante l'affidamento, dopo anni, dell'appalto dei rifiuti in modo stabile e continuativo le acque turbolente del settore ambiente non accennano a calmarsi. La società SEA, che aveva inizialmente vinto l'appalto ma che poi era stata esclusa per una certificazione dell'Agenzia delle Entrate non conforme, poi rettificata dalla stessa Agenzia, si era vista scavalcare quindi dalla seconda clìassificata nella gara, la Gesenu.

La società quindi ha ricorso al TAR del Lazio nello scorso aprile, ma il tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato la richiesta, condannandola anche alle spese, e il Comune ha definitivamente affidato il servizio.

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Minori stranieri non accompagnati, il caso in Consiglio comunale

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

VITERBO – Immigrazione, sicurezza e fondi per il welfare sono stati al centro del Consiglio comunale che si è tenuto ieri, 14 ottobre, nella consueta sala di Palazzo dei Priori. Tra i temi più accesi emersi nel corso della seduta – anche al di fuori dell’ordine del giorno – la questione dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), su cui la sindaca Chiara Frontini ha acceso i riflettori.

Durante il suo intervento, la sindaca ha fatto riferimento ad una recente riunione promossa dalla prefettura, dedicata al monitoraggio di “Area vasta” per la sicurezza e l’immigrazione.

Ma è stato proprio quest’ultimo tema e, in particolare, della gestione dei minori stranieri non accompagnati, a catalizzare il dibattito. “Attualmente – ha spiegato Frontini – il Comune anticipa circa 400mila euro per 18 minori non accompagnati. Si tratta di un carico insostenibile per le casse municipali. Auspico un intervento deciso della politica per risolvere questa criticità”.

A prendere la parola è stata poi la capogruppo di Fratelli d’Italia, Laura Allegrini. “Il fondo per i minori non accompagnati nasce nel 2015 e oggi ammonta a circa 130 milioni di euro. Ma il problema è a monte: bisogna fermare questi giovani prima che arrivino in Italia. Una volta qui, non si può fare a meno di assisterli, e i Comuni ne pagano il prezzo”.

Diversa la posizione della consigliera del Partito Democratico, Lina Delle Monache, che ha richiamato l’attenzione sulla normativa vigente, sottolineando come i Comuni non dovrebbero sostenere economicamente l’accoglienza, secondo quanto stabilito dalla legge.

“Il Decreto Legislativo del 18 agosto 2015, n. 142 – ha spiegato – afferma chiaramente che l’accoglienza dei minori non accompagnati non deve comportare oneri a carico dei Comuni. È il Fondo nazionale a dover coprire questi costi. La legge-quadro del 8 novembre 2000, n. 328, all'articolo 6, comma 4, stabilisce la responsabilità del Comune di residenza per l'integrazione economica dei soggetti ricoverati in strutture residenziali. Se il minore non è registrato, la competenza si valuta in base al luogo di interessi principali. Inoltre, il nuovo D.P.R. n.231 del 2023 prevede che i contributi vengano erogati trimestralmente attraverso le Prefetture. A partire dal 1° gennaio 2023, l'importo giornaliero è stato aumentato a €100,00 IVA inclusa. Il problema è che questi fondi, pur essendo previsti, non vengono effettivamente trasferiti”.

I Comuni avrebbero quindi l'obbligo di organizzare i servizi di accoglienza, ma come si può notare con la legge n.142 l'accoglienza dei minori non deve comportare oneri a carico dei Comuni. Il Fondo Nazionale per l'accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati finanzia i costi sostenuti dai Comuni per il servigio di accoglienza. Le risorse del Fondo non sono un rimborso delle spese sostenute dai Comuni, ma un contributo per prestazioni già erogate. Il contributo mira a supportare i Comuni nel garantire l'accoglienza in strutture autorizzate o tramite affido familiare, secondo quanto previsto dalla legge.

Secondo Delle Monache inoltre, “i Comuni si trovano a gestire un’emergenza sociale con risorse insufficienti. Il momento storico che stiamo vivendo vede emergere nuove povertà, famiglie italiane in difficoltà, anziani fragili che necessitano di assistenza. Se da un lato si richiedono sempre più interventi da parte dei servizi sociali, dall’altro lo Stato e molte Regioni tagliano o ritardano l’erogazione dei fondi”.

La questione, dunque, rimane aperta e destinata a far discutere. Mentre i Comuni anticipano fondi in attesa di rimborsi che spesso non arrivano, resta il nodo di una gestione più equa ed efficiente delle politiche migratorie e sociali, in un contesto che rischia di mettere in crisi l’intero sistema di welfare locale.

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Nepi, a breve la riapertura del ponte

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

 

 

NEPI - Sta per essere portato a compimento un altro importante progetto volto a migliorare la viabilità nella città delle acque minerali. I lavori per l'apertura del secondo arco sotto il ponte nuovo sono in dirittura di arrivo. Nei giorni scorsi il primo cittadino Franco Vita ha annunciato che sono in corso le ultime formalità per il collaudo del ponte: 'Il transito alle auto nella parte superiore - dichiara - verrà aperto non appena ci verrà rimessa tutta la documentazione relativa al collaudo con esito positivo di oggi (ieri ndr)'.

Contestualmente è previsto anche lo spostamento in avanti, in prossimità degli archi, della mini rotatoria situata all'altezza dell’Agri Center. Un'operazione che, secondo i piani del Comune, avverrà nelle ore notturne già dai prossimi giorni. Il tutto per ottimizzare e alleggerire la viabilità in una delle strade più trafficate di Nepi. In questa ottica verrà valutato anche un percorso alternativo per i mezzi pesanti che andranno ad immettersi sulla Selciatella anziché attraversare il centro abitato

L'opera, costata circa 900mila euro con finanziamenti statali, chiude il capitolo su uno dei più importanti e sostanziosi interventi strutturali riguardanti la viabilità cittadina, iniziati con la costruzione e realizzazione di cinque rotatorie (zona industriale, incrocio nepesina-sutrina, località Colonnetta, incrocio Cimina-Sutrina e localtà Gabelletta) e tutt'ora in fase di completamento con la realizzazione del sottopasso di via Roma, che sta per essere inaugurato, e la costruzione del parcheggio del Cucciolo che consentirà la sosta

a circa 40 auto: 'Quella porzione di centro storico - ha specificato infine il sindaco - è stata da sempre carente di parcheggi, le auto parcheggiate lungo le strade creavano difficoltà al traffico. L'intera area restituirà uno spazio da cui i nepesini potranno ammirare la bellezza delle forre seppur con la presenza di auto'.

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Furti a San Martino, occhi su una chat di quartiere: si parla di ronde e armi

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15

VITERBO – Prima sono arrivati i furti, poi la paura. E a San Martino Al Cimino, quella paura si è trasformata in qualcosa di nuovo. Un gruppo WhatsApp, nato come semplice controllo di vicinato, ha raccolto quasi 400 membri. Doveva essere uno spazio di collaborazione, un modo per condividere segnalazioni e proteggere il quartiere. Ma col tempo, quel gruppo è diventato il riflesso di una tensione che rischia di sfuggire di mano: tra messaggi d’allarme, inviti a “ronde” e, in alcuni casi, parole che evocano addirittura armi e cacce a… cinghiali.

È qui che la sicurezza smette di essere una questione di protezione e diventa un terreno fragile, dove l’ansia può trasformarsi in rabbia.

Non si parla più solo di furti “Ho preso coscienza della situazione lo scorso inverno – spiega Laura Allegrini, capogruppo Fratelli D’Italia – e di come a San Martino sia nato un gruppo di quasi 400 persone che, pur con buone intenzioni, rischia di confondere il controllo di vicinato con il fai-da-te sulla sicurezza. Si è perfino parlato di mappe e telecamere private, mentre l’unica telecamera comunale lì presente, al momento, non funziona. Qui non servono sceriffi, ma presenza vera: un presidio fisso, magari con un vigile urbano dedicato, non visite sporadiche”.

Un messaggio questo, condiviso anche da consiglieri di maggioranza, come Gabriele Gnignera, che richiama alla responsabilità collettiva “Questa escalation non nasce oggi. Da mesi, su quella chat, circola di tutto: paura, accuse, perfino idee per ‘ronde’. Ma chi partecipa sembra dimenticare a chi spettano certi poteri. Servono Prefetto e Forze dell’Ordine, non surrogati digitali. Le telecamere? Sì, utili. Ma solo come parte di un piano, non come risposta emotiva”.

Esempio di messaggi che possono essere un campanello d'allarme funzionante, se ben gestito:

🛑 attenzione🛑 Volevo segnalarvi nei prossimi due video, che posto di seguito, un nuovo metodo di segnalazione di “case appettibili” e dei relativi punti deboli delle stesse. Siccome alla riunione da Balletti della scorsa settimana mi era stato detto che il foglio dei segnali sui citofoni degli zingari era ormai una cosa datata “anni ‘80”. Mi sono un po’ informato sull’evoluzione di questo tipo di segnaletica dei ladri.  Quello che sto per descrivervi NON si vede la sera ad occhio nudo, si può notare molto bene però con una lampada a raggi uv (reperibile su amazon a una decina di euro). Di giorno basta fare un pochino di attenzione. ⚠️  Occhi aperti! 👀

'🛑attenzione🛑Volevo segnalarvi nei prossimi due video, che posto di seguito, un nuovo metodo di segnalazione di “case appettibili” e dei relativi punti deboli delle stesse. Siccome alla riunione da Balletti della scorsa settimana mi era stato detto che il foglio dei segnali sui citofoni degli zingari era ormai una cosa datata “anni ‘80”. Mi sono un po’ informato sull’evoluzione di questo tipo di segnaletica dei ladri. Quello che sto per descrivervi NON si vede la sera ad occhio nudo, si può notare molto bene però con una lampada a raggi uv (reperibile su amazon a una decina di euro). Di giorno basta fare un pochino di attenzione. ⚠️ Occhi aperti! 👀' con annesso relativo link per l'acquisto della torcia UV.

Un altro punto di vista arriva dalla consigliera PD Lina Delle Monache, mettendo in luce un altro rischio: quello dei toni, delle parole che superano il limite. “In quella chat – spiega – sono emerse frasi pericolose, che richiamano alla ‘giustizia personale’, al farsi giustizia da soli. Comprendo la paura, ma non può diventare licenza. La sicurezza non si garantisce con minacce virtuali, ma con presenze reali: servirebbe un vigile fisso, anche poche ore al giorno, che giri tra San Martino e le campagne”.

Esempio di messaggio che invece aumenta la tensione:

'Furgone bianco sospetto in piazza donna olimpia con dentro due persone non italiane il guidatore  con  berretto visto da mia sorella targa xxxx ultime lettere non le ricorda quando hanno visto che lei li osservava sono andati via verso Tobia' o ancora ' Questi ne sanno una più del Diavolo... è assurdo tutto questo... Complimenti @Numero sconosciuto e @Numero sconosciuto bel lavoro! Sempre sul pezzo 😉 Occhi aperti mi raccomando gente!!'

Il richiamo, forse più forte, è quello del consigliere di maggioranza Umberto Di Fusco “Gruppi del genere possono essere utili, se usati con misura. Un campanello d’allarme, non una camera dell’eco. Ma oggi, troppo spesso, quella chat amplifica la paura più della minaccia. Non possiamo tollerare chi parla di fucili, chi evoca cacce, come se il pericolo autorizzasse tutto. Le istituzioni non vanno sostituite: vanno affiancate, rispettate”.

La sicurezza non si tappa con un messaggio in chat, e non si imbraccia con un fucile citato tra i puntini.

O sarà giustizia, o sarà caos.

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Nasce il Comitato cittadino pro ospedale di Acquapendente

Mer, 15/10/2025 - 09:55
2025-10-15ACQUAPENDENTE - Il Comune di Acquapendente dà il via alla costituzione del Comitato cittadino pro ospedale di Acquapendente, con l'obiettivo di creare uno strumento di partecipazione attiva per la tutela e il rilancio del presidio, punto di riferimento per l'intero territorio dell'Alta Tuscia, e per la difesa del diritto alla salute dei cittadini. La proposta di mozione per avviare questo percorso, presentata dalla minoranza, è stata deliberata nell'ultimo consiglio comunale con ulteriori e opportune modifiche richieste dalla maggioranza. Il primo incontro del costituendo Comitato è in programma giovedì 16 ottobre 2025 alle ore 18.30 presso la sala consiliare. 'Attraverso il Comitato cittadino pro ospedale - dichiara Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente - intendiamo dare voce alle esigenze sanitarie dei cittadini e del territorio, per promuovere e sollecitare i necessari interventi da parte delle istituzioni preposte, con lo scopo di tutelare e potenziare i servizi della struttura e di salvaguardare tutto ciò che è stato ottenuto con le battaglie condotte anche dalle precedenti amministrazioni per evitare che venisse depotenziato a danno della collettività. Battaglie come quella che ha portato al riconoscimento di ospedale di zona disagiata da parte della giunta regionale Zingaretti'. 'In virtù di questo - aggiunge Terrosi - l'ospedale aquesiano è tuttora al centro di approfonditi ragionamenti, anche in relazione alla futura costruzione del nuovo complesso, attesa da tempo. Il nostro presidio deve essere mantenuto nella sua piena operatività e in grado di offrire servizi adeguati a un'area vasta, frenando la mobilità passiva verso strutture fuori regione. Il costruttivo confronto con ASL e Regione Lazio ha prodotto finora risultati di rilievo, ma dobbiamo continuare a lavorare ed ascoltare costantemente le esigenze di cittadini e operatori'. A partecipare alla costituzione del Comitato cittadino pro ospedale di Acquapendente sono state invitate le realtà e le professionalità punto di riferimento in campo sociale e sanitario per la città e il territorio e i rappresentanti istituzionali: Avis comunale, Croce Rossa Italiana - Comitato di Acquapendente, Protezione Civile Acquapendente onlus, Caritas, le Pro Loco di Acquapendente, Torre Alfina e Trevinano, le associazioni Orchidea e Psiché, i medici di base, i consiglieri comunali di Acquapendente, i consigli di frazione di Torre Alfina e Trevinano e i sindaci dei Comuni di Bolsena, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Valentano (i quali sono invitati ad assumere iniziative analoghe nei rispettivi consigli comunali).

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Poggio Mirteto, denunciato 25enne per truffa online sulla vendita

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

POGGIO MIRTETO - I Carabinieri della Stazione di Poggio Mirteto hanno denunciato in stato di libertà un 25enne calabrese, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di truffa.

L’attività trae origine dalla denuncia presentata da un 51enne del luogo, il quale, dopo aver individuato su un noto sito di vendite on-line un annuncio relativo a un motocoltivatore, ha contattato il presunto venditore per concordare prezzo e modalità di spedizione.

Una volta definito l’accordo, la vittima, fidandosi delle rassicurazioni ricevute, ha effettuato un versamento unico di quasi 4.000 euro tramite ricarica Postepay, come richiesto dalla controparte.

Dopo l’avvenuto pagamento, tuttavia, il venditore è risultato irreperibile, rendendo impossibile qualsiasi ulteriore contatto.

Resosi conto di essere stato raggirato, l’uomo si è rivolto ai Carabinieri di Poggio Mirteto, che hanno avviato immediate indagini.

Attraverso gli elementi forniti in sede di denuncia e i successivi riscontri investigativi, è stato possibile risalire all’identità del presunto autore della truffa, nei cui confronti è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

Nell’occasione il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti invita i cittadini a diffidare da guadagni facili e dall’acquisto di oggetti messi in vendita ad un prezzo eccessivamente conveniente: come nel caso in argomento potrebbe infatti trattarsi di una truffa oppure di merce di illecita provenienza.

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Lazio, Tidei: “Dalla Regione un attacco ideologico ai consultori e ai diritti delle donne”

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

ROMA - “La proposta di legge della Giunta Rocca sulla famiglia e la natalità non è un vero sostegno ai nuclei familiari, ma un provvedimento ideologico che mette in discussione diritti fondamentali. Dietro l’obiettivo dichiarato di aumentare le nascite, si nasconde una visione confessionale e anti-scelta che limita l’autodeterminazione delle donne”, dichiara in una nota la capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei.

“Il testo introduce espressioni in contrasto con la legge 194, come la ‘salvaguardia del nascituro dal concepimento’, che mette a rischio il diritto all’aborto libero e sicuro. Ancora più grave è l’esclusione dei consultori pubblici, presidi fondamentali da oltre 50 anni per la salute e la libertà delle donne.”

“Al loro posto si dà spazio a enti confessionali, ridimensionando il ruolo delle strutture pubbliche e laiche che garantiscono ascolto, prevenzione e supporto.”

“Inoltre,” aggiunge Tidei, “il finanziamento previsto - 4 milioni di euro l’anno - è del tutto insufficiente rispetto all’ampiezza degli interventi annunciati. È solo propaganda: nessun investimento reale in asili nido, servizi educativi, lavoro femminile o conciliazione vita-lavoro. Noi difendiamo politiche familiari vere, come quelle del Family Act: assegno unico, congedi riformati, sostegno educativo e incentivi al lavoro femminile. Questa proposta invece guarda al passato e cancella conquiste fondamentali.”

“Il Lazio ha bisogno di diritti e pari opportunità, non di leggi ideologiche che cancellano i consultori e minano la libertà delle donne”, conclude Marietta Tidei.

 

 

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Previsioni meteo per mercoledì 15 ottobre 2025

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

Viterbo

Tempo per lo più asciutto nel corso della giornata ma con nuvolosità in transito sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con addensamenti alternati a schiarite. Temperature comprese tra +12°C e +22°C.

Lazio

Condizioni di tempo stabile al mattino su tutta la regione ma con nuvolosità irregolare in transito. Nel pomeriggio poche variazioni con possibilità di piogge sparse sui settori meridionali. In serata e nottata ancora tempo per lo più asciutto con addensamenti irregolari.

 

NAZIONALE

AL NORD

Tempo per lo più asciutto sulle regioni del Nord con nubi sparse e schiarite sia al mattino che al pomeriggio, isolati fenomeni possibili sulle Alpi centro-occidentali. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con nuvolosità alternata a schiarite.

AL CENTRO

Condizioni di tempo per lo più asciutto al Centro nel corso della giornata ma con nuvolosità in transito, più compatta su Lazio e Abruzzo. Isolati fenomeni possibili sul basso Lazio. In serata e nottata tempo asciutto con nuvolosità e spazi di sereno.

AL SUD E SULLE ISOLE

Condizioni di tempo instabile al Sud nel corso della giornata con cieli nuvolosi associati a piogge e temporali localmente anche intensi, specie sulle Isole Maggiori tra mattino e pomeriggio. In serata e nottata ancora fenomeni, anche intensi su Calabria e Basilicata.

Temperature minime in calo al Nord e in rialzo al Sud, massime in generale diminuzione ovunque.

 

www.centrometeoitaliano.it

Video meteo domani: https://www.youtube.com/c/CentrometeoitalianoIt/videos

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Sciopero nazionale igiene ambientale: presidio a Viterbo il 17 ottobre

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

VITERBO – Presidio e sciopero nel comparto igiene ambientale. Venerdì 17 ottobre è stato indetto uno sciopero nazionale del settore igiene ambientale, promosso dalle organizzazioni sindacali CGIL FP, FIT CISL, UILTRASPORTI, FIADEL e UGL, che in provincia di Viterbo prevede un presidio davanti alla Prefettura, in Piazza del Plebiscito, dalle ore 10:00 alle 12:30.

Le ragioni della mobilitazione

I motivi alla base della protesta sono molteplici. Secondo i sindacati, è necessario:

- assicurare sicurezza e salute dei lavoratori del settore;

- riformare il sistema di classificazione del personale;

- recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione;

- rafforzare le tutele per i lavoratori impiegati negli appalti esterni;

- migliorare le clausole del contratto nazionale (CCNL) per gli addetti agli impianti;

- potenziare il sistema del welfare contrattuale e delle indennità;

- difendere e rafforzare il diritto di sciopero, vista la complessità normativa che riguarda i servizi pubblici essenziali.

I rappresentanti della FP CGIL Civitavecchia–Roma Nord–Viterbo, tra cui il segretario Luciano Perà (foto), hanno espresso che l’iniziativa vuole attirare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sullo stato di difficoltà in cui versano le condizioni lavorative del settore.

Durante lo sciopero, i servizi legati all’igiene urbana — raccolta rifiuti, pulizia strade, gestione impianti, centri di raccolta — potrebbero subire sospensioni o riduzioni, a seconda dell’adesione dei lavoratori.

Tuttavia, come previsto dalla normativa che disciplina gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, saranno garantiti i servizi minimi indispensabili.

In altri contesti nazionali, aziende del settore hanno già raccomandato ai cittadini di non esporre i rifiuti la sera precedente allo sciopero, per evitare accumuli e disagi.

In caso di mancato ritiro, gli utenti saranno invitati a ripresentare i rifiuti nei giorni successivi secondo il calendario comunale.

Contesto nazionale

Lo sciopero è inserito in un più ampio contesto nazionale di vertenza per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali, che da tempo registra tensioni tra sindacati e associazioni datoriali come Utilitalia, Cisambiente e Assoambiente.

I sindacati denunciano scarsa volontà di dialogo sulle parti economiche e normative, e contestano proposte considerate insufficienti o inadeguate.

L’Ufficio Territoriale del Governo – Prefettura di Viterbo, con sede in Piazza del Plebiscito 8, coordina le attività relative all’ordine pubblico e potrà essere interlocutore utile nella gestione del presidio.

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Due arresti a Tarquinia: uno per rapina e uno per violazione dei domiciliari

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

TARQUINIA - La Polizia di Stato di Tarquinia ha eseguito due arresti nel corso dell’ultima settimana, in seguito a distinti provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria. Entrambi gli uomini fermati sono residenti a Tarquinia e già noti alle forze dell’ordine.

Nel primo caso, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione disposto dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Roma nei confronti di un 27enne di origini straniere. L’uomo era stato condannato in via definitiva a due anni e otto mesi di reclusione per una rapina commessa alcuni anni fa nella Capitale.

Nel secondo intervento, i poliziotti hanno arrestato un 42enne italiano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia. L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari con divieto di comunicazione con persone diverse dai familiari conviventi, è ritenuto gravemente indiziato di estorsione aggravata e sequestro di persona in concorso. Nonostante le restrizioni, avrebbe più volte violato le prescrizioni imposte, motivo per cui era stato ripetutamente denunciato per evasione.

Al termine delle formalità di rito, entrambi i soggetti sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.

Nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte, si ricorda che gli indagati devono considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.

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Perché il blackjack rimane uno dei giochi principali dei casinò – Opinione dell'esperto di VegasHero

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

Il blackjack è da secoli uno dei giochi di carte più popolari. È un gioco in cui la fortuna dipende non solo dal caso, ma anche da una strategia intelligente, motivo per cui è uno dei preferiti. Data la sua popolarità, è presente su molti siti di casinò, tra cui Vegashero, dove è disponibile anche nella versione live. In questo articolo spiegheremo perché il blackjack è così popolare, quali sono le possibili tattiche e in cosa si differenzia dagli altri giochi.

Regole semplici e accesso rapido per i principianti

Uno dei fattori principali della sua popolarità sono le regole semplici. Pertanto, anche i principianti possono impararlo rapidamente. L'obiettivo principale è quello di ottenere 21 punti con le carte o avvicinarsi il più possibile a questo punteggio. Ma se si ottiene un punteggio superiore a 21, la scommessa viene persa. Il partecipante deve competere solo con il mazziere, a differenza del poker, dove è importante tenere conto anche del comportamento e delle azioni degli altri giocatori. Si tratta quindi di un gioco uno contro uno, il che semplifica notevolmente il processo di gioco. Il gioco può essere dinamico, il che aumenta l'adrenalina, e la sua meccanica semplice permette di orientarsi rapidamente.

Possibilità di un approccio tattico

Secondo gli esperti di Vegashero casino, un aspetto importante e interessante del blackjack è che in questo gioco gioca un ruolo importante l'approccio tattico, e non solo la fortuna casuale, come nella roulette o nelle slot macchine.

Esistono molte varianti tattiche tra cui ogni giocatore può scegliere quella più adatta alle proprie esigenze, dalle più semplici alle più complesse. In ogni caso, è necessario giocare in modo responsabile per ridurre i rischi.

E ora elencheremo alcuni dei punti principali dell'approccio tattico dell'utente:

● È necessario decidere in quale momento prendere una carta o meno.

● È possibile scegliere se raddoppiare o meno l'importo della puntata.

● Decidere se dividere o meno le carte doppie.

● Decidere se è necessaria un'assicurazione.

Inoltre, sarà necessario analizzare le carte distribuite, in base alle quali dipenderanno le azioni successive. Pertanto, secondo il parere degli esperti di Vegashero casino, questo gioco attira coloro che amano prevedere le mosse in anticipo e prendere decisioni sulla base di analisi.

La popolarità del blackjack live

Data la popolarità del blackjack, i siti dei casinò lo hanno inserito nel formato live. Ciò consente di immergersi in un'atmosfera di gioco che si avvicina il più possibile a quella di un casinò tradizionale. È disponibile una trasmissione in diretta a cui è possibile partecipare in qualsiasi momento della giornata, mentre il gioco è gestito da un vero croupier.

Inoltre, secondo gli esperti di Vegashero casino, viene garantito l'aspetto sociale grazie alla possibilità di comunicare tramite chat online. I partecipanti possono scegliere tavoli con diversi limiti di puntata. Pertanto, anche chi ha un bankroll limitato può partecipare.

In che cosa il blackjack si differenzia dagli altri giochi da tavolo

Questo gioco si distingue dagli altri per il fatto che il vantaggio del casinò è molto basso, pari allo 0,5%, grazie alla possibilità di applicare delle tattiche. Il gioco è particolarmente popolare tra i professionisti che sono già riusciti a sviluppare un proprio sistema che aumenta le possibilità di successo. La vittoria è facilitata dal fatto che il giocatore ha un solo avversario, il croupier, e non altri partecipanti al gioco.

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Furti e quartieri in allarme, Viterbo alza la guardia

Mar, 14/10/2025 - 21:55
2025-10-14

VITERBO – Negli ultimi mesi vari episodi di disordine e criticità hanno colpito la provincia; proprio in merito a ciò, durante l’odierno Consiglio Comunale, sono state spese parole dalla sindaca Chiara Frontini per aggiornare la cittadinanza sulle linee guida che verranno portate avanti nel prossimo futuro.

Il focus nasce dall’incontro avvenuto tra la sindaca e il prefetto Sergio Pomponio, dedicato alle recenti vicende in tema di sicurezza sul territorio provinciale.

Si è trattato – spiega Frontini di un incontro dove abbiamo affrontato i temi legati alla sicurezza urbana, all’immigrazione e all’andamento dei reati”. La sindaca ha inoltre chiarito che, nonostante un generale calo delle denunce, persista un incremento di casi legati ai furti nelle abitazioni, fenomeno tornato al centro delle preoccupazioni cittadine dopo i recenti episodi registrati a San Martino, Rinaldone e Grotticella.

Secondo quanto riferito dal prefetto, già all’indomani degli ultimi fatti segnalati è stato disposto un rafforzamento dei controlli sul territorio, con una più intensa presenza delle forze dell’ordine. Parallelamente, il Comune ha ricordato le misure già messe in campo negli ultimi tre anni, molte delle quali ancora in fase di implementazione.

Tra queste, l’installazione di sistemi di videosorveglianza “Abbiamo previsto oltre 31 telecamere – ha precisato Frontini di cui 21 già operative, grazie a vari canali di finanziamento, incluso il PNRR”. Altri interventi riguardano il controllo di vicinato, una modalità di collaborazione civica in crescita, e le sezioni antibivacco attivate durante l’estate nel centro storico.

Prosegue inoltre l’attività di contrasto alle irregolarità commerciali e agli abusi edilizi, con verifiche nei minimarket che hanno portato a diverse sanzioni, soprattutto per la conservazione degli alimenti.

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Roma ospita la prima International Convention on Public Procurement

Mar, 14/10/2025 - 15:55
2025-10-14

ROMA - Il 6 e 7 novembre 2025, Roma sarà il punto di incontro mondiale per i protagonisti del procurement pubblico grazie alla prima edizione dell’International Convention on Public Procurement – Global Forum on Public Procurement | Innovation, Sustainability & Policy Trends 2025, organizzata da ADACI (Associazione Italiana di Procurement & Supply Management), ADACI Formanagement e IFPSM Europe.

L’evento si terrà presso il prestigioso Roma Eventi – Fontana di Trevi Conference Centre (Piazza della Pilotta 4) e offrirà un’occasione unica di confronto internazionale sulle sfide e le opportunità degli appalti pubblici in un contesto globale in rapida evoluzione.

Il forum affronterà i temi più attuali e strategici per il futuro degli appalti pubblici:

• l’impatto della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale sui processi di acquisto;

• le nuove sfide economiche e geopolitiche;

• l’integrazione dei principi di sostenibilità, equità, inclusione e tutela ambientale nelle politiche di procurement.

Ampio spazio sarà dedicato al ruolo delle PMI e agli effetti dei nuovi modelli di governance sulle catene di approvvigionamento, con l’obiettivo di promuovere un confronto concreto e propositivo tra pubblico e privato.

“Gli appalti pubblici rappresentano una leva strategica per lo sviluppo economico e sociale – afferma la Presidenza di ADACI – e oggi più che mai devono essere guidati da competenza, innovazione e responsabilità”.

Le organizzazioni promotrici

IFPSM International Federation of Purchasing and Supply Management, fondata a Londra nel 1974, riunisce oltre 40 associazioni nazionali e più di 250.000 operatori del procurement nel mondo, che gestiscono un volume d’acquisto complessivo superiore a 3,4 trilioni di dollari. L’organizzazione promuove lo sviluppo di processi di procurement sostenibili e standard internazionali per la certificazione delle competenze professionali.

ADACI, nata nel 1968, è l’associazione italiana di riferimento per i manager e gli operatori del procurement e della supply chain. Da oltre 56 anni rappresenta un punto di riferimento per la crescita culturale e professionale del settore, rilasciando attestazioni di Qualità e Qualificazione Professionale riconosciute dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ai sensi della Legge 4/2013.

ADACI FORMANAGEMENT, società di formazione e consulenza del gruppo, con sede a Milano, promuove programmi di aggiornamento e percorsi di specializzazione “in house” e “interaziendali” per le realtà pubbliche e private.

Per maggiori dettagli e informazioni collegatevi al sito ufficiale dell’evento https://rebrand.ly/0jhbhif

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Rapina al distributore di Montefiascone: il reo confesso pronto a testimoniare contro il complice

Mar, 14/10/2025 - 15:55
2025-10-14

MONTEFIASCONE - Sarà ascoltato in aula il prossimo febbraio il rapinatore che ha già ammesso le proprie responsabilità nel colpo messo a segno al distributore di carburante di via Santa Maria delle Grazie, a Montefiascone, il 13 ottobre 2023. L’uomo, che aveva agito insieme a un complice travestito da imbianchino, ha collaborato con gli inquirenti, ottenendo in cambio uno sconto di pena pari a un terzo, grazie al patteggiamento già divenuto definitivo.

Il testimone chiave dell’accusa sarà proprio lui, il bandito reo confesso, che durante le indagini ha indicato il nome del presunto complice e rivelato dove si trovava la pistola utilizzata durante la rapina.

Il procedimento a carico di D.M., difeso dall’avvocata Orietta Celeste, è proseguito ieri davanti al tribunale di Viterbo, con la pm Aurora Mariotti che ha ascoltato uno dei carabinieri coinvolti nell’inchiesta. L’investigatore ha confermato che, già nelle ore successive alla rapina, erano emersi riscontri concreti sugli autori del colpo.

A incastrare i due finti imbianchini è stata la Citroen C3 bianca usata per la fuga, risultata di proprietà della moglie del reo confesso. Nonostante l’applicazione di targhe rubate, il veicolo è stato riconosciuto grazie alle immagini di videosorveglianza.

“Dopo aver accompagnato la moglie al lavoro – ha spiegato il militare – l’uomo si è diretto al distributore per mettere a segno la rapina. Le targhe rubate erano nascoste in un magazzino al piano terra della sua abitazione, mentre le tute bianche da imbianchino sono state trovate in un cassonetto per gli indumenti usati. La pistola, invece, è stata recuperata nell’abitazione del presunto complice, che però l’ha descritta come una semplice scacciacani di libera vendita”.

Nonostante la violenza dell’azione, il colpo fruttò soltanto 400 euro, lo stipendio appena incassato dall’addetto al distributore, un giovane nigeriano che dopo la denuncia è diventato irreperibile.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, i due banditi si erano lanciati a tutta velocità nel piazzale del distributore, aggredendo brutalmente l’operatore e costringendolo a inginocchiarsi, mentre uno di loro gli puntava la pistola alla testa.

Grazie alle riprese di videosorveglianza e al ritrovamento del materiale utilizzato per il travestimento, i carabinieri della compagnia di Montefiascone hanno identificato i responsabili in meno di tre settimane. Il 1° novembre 2023 la coppia è stata raggiunta da misure cautelari: obbligo di dimora per uno dei due e firma giornaliera in caserma per l’altro. Quest’ultima misura è stata revocata lo scorso 8 aprile.

Il processo proseguirà nei prossimi mesi, quando il reo confesso sarà chiamato a raccontare in aula la sua versione dei fatti, confermando o smentendo la responsabilità del presunto complice.

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Addio a Cesare Paciotti, il “re della scarpa” che ha trasformato l’artigianato in lusso globale

Mar, 14/10/2025 - 15:55
2025-10-14

CIVITANOVA MARCHE - Il mondo della moda piange Cesare Paciotti, morto all’età di 67 anni nella serata di domenica 12 ottobre 2025, nella sua villa di campagna a Civitanova Marche, a causa di un improvviso malore. L’imprenditore, icona del made in Italy e simbolo del lusso calzaturiero, lascia un segno indelebile nel panorama della moda internazionale. La data dei funerali non è ancora stata ufficializzata.

L’azienda che porta il suo nome era nata nel 1948 come piccolo laboratorio artigianale fondato dai genitori Giuseppe e Cecilia Paciotti. Negli anni Ottanta, Cesare – insieme alla sorella Paola – ne prese le redini, imprimendo al marchio una nuova identità: stile audace, materiali pregiati e una visione moderna capace di unire glamour e ribellione, tradizione e innovazione.

Il pugnale, logo distintivo del brand, divenne presto il simbolo di forza, sensualità e carattere, accompagnando la scalata del marchio verso un successo planetario. Le sue scarpe iconiche, realizzate nel cuore delle Marche con pellami di altissima qualità e lavorazioni artigianali, hanno conquistato Hollywood, l’Europa e l’Asia, calzando celebrità del calibro di Naomi Campbell, Beyoncé, Paris Hilton, Eva Longoria, i Måneskin, Blanco e Anna Dello Russo.

Paciotti ha saputo trasformare il concetto di calzatura in opera d’arte: dal celebre stiletto nero con tacco a forma di pugnale, simbolo di potenza e seduzione, alle linee più audaci che hanno ridefinito i canoni dell’eleganza contemporanea. La sua filosofia si fondava su cura dei dettagli, ricerca dei materiali e design inconfondibile, rendendo ogni creazione un equilibrio tra artigianato e avanguardia.

Sotto la sua guida, il brand Cesare Paciotti si è esteso oltre le scarpe, includendo pelletteria, accessori e gioielli, ma senza mai abbandonare le sue radici marchigiane. Civitanova Marche è rimasta il cuore pulsante dell’azienda, simbolo di un legame indissolubile con la tradizione artigiana italiana.

Dalle campagne pubblicitarie ai red carpet, lo stile Paciotti ha rappresentato un’idea di lusso ribelle e sofisticato, capace di evolversi con il tempo senza mai tradire la propria essenza.

Oggi, con la sua scomparsa, se ne va non solo un imprenditore visionario, ma un artigiano del bello, un innovatore che ha saputo dare alle sue creazioni l’anima e il coraggio del suo inconfondibile pugnale d’acciaio.

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Il Luogotenente Marco Fioretti, 30 anni di carriera, va in pensione

Mar, 14/10/2025 - 15:55
2025-10-14

VITERBO - Il 29 settembre scorso è stato l’ultimo giorno di servizio del Il Luogotenente Marco Fioretti, Comandante della Stazione Carabinieri di Gradoli.

Arruolatosi nel 1988 come Carabiniere, la sua prima assegnazione è stata alla Stazione Carabinieri di Ortona Nova, in provincia di Foggia. Dopo aver frequentato il corso per Sottufficiali presso le Scuole di Velletri e Vicenza, nel 1992 è stato destinato, con il grado di Vicebrigadiere, alla Stazione di Torre Pellice (TO) come Sottufficiale in sottordine. Nel 1996 è stato trasferito al Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino.

Giunto in provincia di Viterbo, dal 2000 al 2009 ha prestato servizio alla Stazione di Montalto di Castro, per poi essere assegnato all’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tuscania ove è stato effettivo fino al 2018, anno in cui ha assunto il comando della Stazione Carabinieri di Gradoli, incarico mantenuto fino al congedo.

Durante questi anni è diventato un sicuro punto di riferimento sia per la comunità di Gradoli, sia per i colleghi e i collaboratori, che ne hanno apprezzato anche le doti umane.

Nel ringraziarlo al termine del suo lungo percorso professionale, che lo ha visto per oltre 30 anni al comando di Stazioni, l’Arma di Viterbo formula al Luogotenente Fioretti i più sinceri auguri di ogni soddisfazione nel prosieguo della vita.

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L'Avis premia studenti con 63 borse di studio

Mar, 14/10/2025 - 15:55
2025-10-14

ACQUAPENDENTE -  Nell’ambito della cerimonia di consegna delle 63 borse di studio Avis effettuata dalla Sezione provinciale di Viterbo e svoltasi presso il Teatro San Leonardo, la Sindaca di Acquapendente Dottoressa Alessandra Terrosi ed il Presidente della Sezione Avis di Acquapendente “Maria Rosaria Mazzera” Emilio Bandiera hanno premiato gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo “ Leonardo da Vinci” diretto dalla Dirigente Dottoressa Luciana Billi che hanno effettuato la prima donazione si sangue. I vincitori sono Emanuele Bonomi, Nunzio Fastelli, Iacopo Filosomi, Rosa Palumbo, Mary Pieri, Tommaso Rocchigiani e Riccardo Rosi

Realizzata con il prezioso contributo della Fondazione Carivit e della Banca Lazio Nord, ha premiato il merito, l’impegno ed i valori della solidarietà e del dono, Presenti tante autorità civili, militari, sindaci e rappresentanti delle Avis comunali. Ma soprattutto tanti giovani emozionati. Simbolo di un futuro pieno di speranza ed altruismo. Come sottolineato dal Presidente Luigi Ottavio Mechelli, “sostenere i ragazzi significa credere nel domani. Premiare chi studia e dona è il modo migliore per costruire una comunità più forte ed unita. Non posso non ricordare la figura del Professor Antonio Usai, in memoria del quale sono state assegnate. Ed un grazie di cuore a chi ha reso possibile questo momento ed a tutti gli studenti premiati. Siete la testimonianza più bella che donare fa crescere. Sempre”.

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