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Quotidiano online di Viterbo
Aggiornato: 3 ore 56 min fa

OraSì che facciamo sul serio: il “plant-based all’italiana” è una hit sulle nostre tavole

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - Inno alla Gioia come colonna sonora, famiglie felici a colazione con singoli membri che non sono monadi, tazze colme di bevande vegetali e ancora più sorridenti dei loro consumatori: questo è lo scorcio creativo su una buona tavola contemporanea secondo OraSì, azienda produttrice di goloso “latte” plant-based, apprezzato anche dai neofiti del campo.

Non importa se si ha bisogno di rimodulare i propri pasti o di sintonizzarsi su una frequenza innovativa del gusto, a cui il claim affibbia l’epiteto di “inaspettato”. Tanto, ci si ritrova sempre insieme a sperimentare alternative e condividere momenti speciali, in un placement azzeccato, piacevole e così elegante da non orientare la reclame.

Prima, una ragazza vestita di rosa, come la forma che riproduce la macchia di latte sul packaging del prodotto, si piazza a tavola con una rondata modello farfalla e si gode la bevanda all’avena: positiva, ottimista e con il piede giusto, rende delizioso ed esplorabile anche un sapore sconosciuto a molti palati. Nella seconda scena, il blu della formina “Riso” la fa da protagonista, e si viene a conoscere la categoria-famiglia: tre persone, tra cui una bambina stupenda, sottolineano che OraSì è anche a portata di famiglia, se si condividono esigenze alimentari simili.

La soia, identity verde e piglio smart, è servita sul vassoio delle novità da uno sportivo che si prepara il frullato: spiccano un kiwi e il suo sorriso soddisfatto, quasi a ricordarci che la quotidiana attività fisica non dev’essere un impegno, ma un appuntamento con la crescita di risorse ed energie personali. Il tutto condito da quel mixer meno asettico di quanti ne vediamo in giro, forse una bandiera della nostra epoca sempre ai fornelli, ma anche una garanzia di unicità e fantasia.

Una ragazza con dei bellissimi ricci naturali “osa” un caffè al latte di mandorle, una ricetta leccese senza la sua identità regionale: non vi sono rimandi alla fantastica città della Puglia nella stanza in cui la giovane consuma la sua coccola, anzi, è forse la scena meno socialmente promettente, essendo lei sola e appoggiata sul divano. La sua postura, che la vede seduta sul tappeto, rimanda a una cromia di concept meno accesa. A dispetto del look arancione sfoggiato, riprodotto ed esaltato da molte caratteristiche dell’ambiente interno, la nostra protagonista non pare brillare per buonumore.

Forse è un tipo solitario, forse la ragazza è esausta dopo studio o lavoro, forse non ama particolarmente i contesti ben popolati, forse aveva bisogno di un conforto diverso, ma la proposta di questa peculiare scena disegna una simbiosi con il prodotto accentuata, un po’ dissonante rispetto agli altri contesti: ogni nucleo, individuale o famigliare, assaporava OraSì con gioia, mentre questa tipologia di consumatore è quasi specchio di un modello passato di spot (sicuramente non condizionato dal pantano relazionale creato dal lockdown da Covid-19).

Insomma, ce n’è per tutti, per i più e meno socievoli, per i più e meno avvezzi alle novità, per gli sportivi e le intraprendenti, per i bimbi e i loro genitori: una prospettiva positiva in cui il “delattosato” non assume una caratura di privilegio o di non richiesta attenzione al cibo, ma quella di una gamma di alternative possibili che, oltre a far bene, soddisfano e diventano pretesto per fare rete.

In fondo siamo figli del gruppo, con e senza esigenze particolari. Che questo spot sia di buon auspicio, aggiungiamo, per la costruzione di una visione sana della diversità, cosicché ogni necessità non sia derisa dal branco e ogni curiosità diventi leva per un’aggregazione spontanea.

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L'arazzo di Ginesio Del Barba trafugato nel 1991 torna a Gallese

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

 

GALLESE - Sabato 28 giugno 2025 alle ore 11, nella Basilica di S. Famiano a Gallese (VT), verrà restituita alla venerazione dei fedeli e alla cittadinanza gallesana il prezioso dipinto “arazzo” della fine del XVIII, trafugato nel 1991 (in foto). La tela, che misura cinque metri e sessanta centimetri per tre metri, quindi di ampie dimensioni, è stata recuperata in Toscana dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio artistico, preposto alla restituzione delle preziose testimonianze artistiche, spesso oggetto, purtroppo, di inopinati trafugamenti. La tela-arazzo, opera dell’artista Ginesio Del Barba (17 ottobre 1691-25 dicembre 1762), realizzata nel 1754, raffigura l’apparizione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che ordinano a S. Famiano di recarsi a Gallese, dove il Santo monaco pellegrino di lì a poco raggiunse la gloria eterna. 

Già nel 1980, l’illustre città di Gallese fu defraudata di otto tele che, come questa, erano appese ai muri della navata centrale dell’antica basilica dedicata al Santo monaco, per la venerazione dei fedeli e che, purtroppo, non sono mai state recuperate. L’illustre pittore Ginesio Del Barba realizzò nel 1754 undici tele simili, con vari episodi della vita del Santo Patrono di Gallese, ricorrendo alla tecnica dell’estrazione dei pigmenti dai “sughi d’erba”, imitando così le tappezzerie e gli arazzi. La tela in oggetto fu eseguita a Roma, come le altre, tutte custodite in appositi armadi nella sacrestia della basilica.

La restituzione avverrà alla presenza dei vertici del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio artistico, del Sindaco di Gallese, di Sua Eccellenza Mons. Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana e, naturalmente, del rev.do Mons. Terzilio Paoletti, Parroco di Gallese e Vicario generale, che già ne anticipò la notizia durante la S. Messa di Pasqua di quest’anno.

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Quale fa al caso tuo, un aspirapolvere o una lavapavimenti?

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

Sei alla ricerca di un dispositivo per la pulizia? Quando si tratta di mantenere uno spazio vitale pulito e in buone condizioni, spesso vengono in mente due strumenti fondamentali: aspirapolvere e lavapavimenti. Sebbene a prima vista possano sembrare simili, questi dispositivi per la pulizia della casa hanno usi diversi e soddisfano esigenze di pulizia diverse. Vediamo perché e perché uno di questi è adatto a te.

Tineco è un'azienda all'avanguardia specializzata in macchine per la pulizia di alta qualità. Fondata nel 1998, si è guadagnata la reputazione di unire le tecnologie più innovative a un design semplice. Nota per i suoi aspirapolvere senza fili, Tineco si concentra molto sulla ricerca e sviluppo per migliorare la pulizia quotidiana. I suoi prodotti moderni mirano a rendere la manutenzione della casa più elegante, comoda ed efficiente. Tineco offre numerosi prodotti, tra cui aspirapolvere e lavapavimenti.

I migliori per aspirare la polvere: gli aspirapolvere

Gli aspirapolvere sono dispositivi essenziali per la casa, progettati per rimuovere polvere, grasso, peli di animali e piccoli detriti da una varietà di superfici. Questi apparecchi sfruttano la potenza di aspirazione per aspirare i contaminanti in un contenitore o in un sacchetto, rendendoli perfetti per tappeti, moquette, pavimenti in legno e rivestimenti. Gli aspirapolvere avanzati sono disponibili in diverse versioni: verticali, a traino, portatili e a batteria. Gli aspirapolvere senza fili sono diventati famosi grazie alla loro facilità d'uso e al comfort. Marchi come Tineco hanno ispirato il mercato con caratteristiche intelligenti, motori potenti e batterie a lunga durata, rendendo la pulizia quotidiana più efficace. I prodotti avanzati ora utilizzano sistemi di filtraggio multistadio, filtri HEPA e sensori intelligenti per rilevare i livelli di sporco. Questo li rende non solo efficaci nella rimozione dello sporco visibile, ma anche ottimi per migliorare la qualità dell'aria interna.

 

Ideale per la pulizia profonda: lavapavimenti

Sebbene gli aspirapolvere siano fantastici nell'eliminare la polvere superficiale, le lavapavimenti sono progettate per la pulizia profonda e l'igienizzazione di superfici dure come tegole, vinile, laminato e parquet. Questi dispositivi utilizzano comunemente acqua, soluzioni detergenti e spazzole rotanti o mocio per strofinare e rimuovere sporco e macchie ostinate. Le lavapavimenti possono essere eccellenti nelle case con bambini o animali domestici, dove macchie, residui gommosi e passaggio di persone sono all'ordine del giorno. Alcuni prodotti vantano anche la funzione 'bagnato-asciutto', consentendo agli utenti di aspirare e lavare in una sola passata. Questa combinazione fa risparmiare tempo e garantisce una pulizia più accurata. Le lavapavimenti senza fili, indicate come le innovazioni più recenti di Tineco, spesso includono controlli intelligenti, funzioni autopulenti e display LED che rendono la procedura intuitiva e semplice.

 

Qual è la scelta giusta per te?

Il dispositivo di pulizia più adatto per la tua casa dipende dal tipo di pavimento e dalle tue abitudini di pulizia:

● Un aspirapolvere è fondamentale se hai principalmente tappeti o hai a che fare con molti peli di animali. Se hai generalmente pavimenti duri e desideri igienizzare o rimuovere lo sporco appiccicoso, un lava pavimenti è la scelta migliore.

● Molte case traggono vantaggio dall'avere entrambi per gestire tutte le esigenze di pulizia.

● Alcuni prodotti multifunzione ora uniscono le capacità di aspirazione e pulizia, offrendo una maggiore maneggevolezza. Questi dispositivi ibridi possono far risparmiare spazio in magazzino e ridurre la necessità di altri macchinari.

 

Conclusioni:

Aspirapolvere e lava pavimenti hanno entrambi i loro punti di forza e sono strumenti essenziali per una casa pulita. Sebbene gli aspirapolvere siano perfetti per rimuovere la polvere secca da tappeti e pavimenti, i detergenti per pavimenti consentono una pulizia più profonda e igienizzante per i pavimenti duri. Le innovazioni di aziende come Tineco continuano a spingere i confini della tecnologia di pulizia, offrendo agli utenti soluzioni di pulizia robuste, efficaci e intelligenti.

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Madonna di Trevignano, il vescovo Salvi: 'Pressioni anche dagli Stati Uniti per difendere ...

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

CIVITA CASTELLANA - 'Ci sono stati tentativi di condizionare il mio giudizio, anche dagli Stati Uniti, da ambienti religiosi e culturali che sostenevano Gisella Cardia'. A parlare è il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, che torna sul caso delle presunte apparizioni mariane di Trevignano dopo la conferma arrivata dalla superperizia genetica: il sangue sulla statua della Madonna, venerata per anni dai fedeli, è della stessa Cardia attualmente indagata per truffa aggravata.

L’intervista è stata rilasciata a Repubblica, all’indomani della relazione dell’esperto Emiliano Giardina, già noto per il caso Yara Gambirasio, che ha analizzato quattro tracce biologiche – due sul volto della statua, una sulla guancia e una sulla veste di un quadro del Cristo – tutte riconducibili alla donna.

'Per me – spiega Salvi – la questione era già chiusa da tempo. Dopo le indagini della commissione diocesana avevo dichiarato l'assenza di elementi soprannaturali, utilizzando la formula canonica constat de non supernaturalitate'.

Il vescovo ricorda che la decisione era maturata sulla base di numerose incongruenze emerse durante il lavoro della commissione, composta da teologi, biblisti, psicologi e canonisti: 'Le contraddizioni emerse dalle audizioni, sia della presunta veggente che del marito, erano già di per sé eloquenti. A colpirmi di più, però, è stato il fatto che questa esperienza, anziché generare unità come avviene per le vere esperienze spirituali, ha creato profonde divisioni all’interno della comunità cristiana'.

Salvi non si sbilancia nel definire il gruppo che seguiva la Cardia una vera e propria setta, ma sottolinea come il loro modo di vivere la fede fosse 'estraneo alle indicazioni della Chiesa e mai riconosciuto dalle autorità ecclesiastiche'.

Alla guida della diocesi da gennaio 2023, Salvi racconta di aver trovato fin da subito una situazione delicata: 'Era evidente che serviva un’indagine seria, la gente chiedeva risposte. Ho agito perché tutti, dentro e fuori la Chiesa, avevano bisogno di chiarezza'.

Il fenomeno, tuttavia, aveva già travalicato i confini nazionali. 'Ci sono stati sacerdoti che la sostenevano anche dalla Francia e dalla Polonia', dice. E poi il passaggio più sorprendente: 'Prima della firma del decreto, ho ricevuto pressioni anche dagli Stati Uniti, da parte di ambienti che cercavano di condizionare la mia valutazione in favore della signora Cardia'. 

Pressioni, spiega il vescovo, arrivate 'da un fronte variegato di realtà religiose e culturali americane', convinte della genuinità delle apparizioni. 'Ma non ho mai avuto dubbi – conclude – che la mia responsabilità fosse quella di salvaguardare la verità e la fede dei fedeli, senza lasciarmi influenzare da interessi esterni'.

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'Dalla Capitale un segnale fondamentale: grazie a chi difende la Tuscia'

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - «Il voto unanime dell'Assemblea Capitolina contro il deposito nazionale di scorie nucleari in Tuscia e contro l'abuso degli impianti da fonti rinnovabili rappresenta un segnale forte, atteso e decisivo per la difesa del nostro territorio». Lo dichiara in una nota il Comitato No FER Selvaggio Montalto e Pescia, che accoglie con grande soddisfazione la mozione approvata ieri in Campidoglio. 

«Ringraziamo profondamente tutte e tutti coloro che, nelle istituzioni e nei comitati, hanno reso possibile questo risultato – prosegue il Comitato –. Il voto di Roma, che arriva da una delle sedi politiche più importanti del Paese, rafforza le ragioni di una mobilitazione che da tempo coinvolge migliaia di cittadini, agricoltori, tecnici e amministratori locali della Tuscia». 

La mozione, approvata, impegna il Comune di Roma ad attivarsi contro la realizzazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi nel territorio della provincia di Viterbo, riconoscendone l'incompatibilità ambientale, geologica e idrogeologica. «Falde superficiali, rischio sismico, contiguità con il bacino del Tevere – ricordano dal Comitato – rendono questa scelta non solo inopportuna, ma pericolosa per l'equilibrio ecosistemico di un'intera area».

Il documento approvato in aula chiede inoltre un freno all'installazione indiscriminata di impianti da fonti rinnovabili – fotovoltaici ed eolici – realizzati senza pianificazione e spesso in aperto contrasto con la vocazione agricola, turistica e culturale del territorio. «Il nostro territorio – sottolinea il Comitato – è già saturo di impianti, e il suolo continua a essere consumato senza logica, con progetti che ignorano del tutto la sostenibilità e il parere delle comunità locali».

«Chiediamo – conclude la nota – che il voto del Campidoglio non resti un gesto isolato, ma diventi la base per una strategia condivisa tra istituzioni, comitati e cittadini. La Tuscia non può diventare terra di sacrificio: serve subito una cabina di regia, un tavolo tecnico e giuridico per fermare sia il deposito delle scorie sia il dilagare del FER selvaggio. Il nostro impegno, come sempre, proseguirà con determinazione e trasparenza». 

Portavoce comitato No Fer Selvaggio Montalto e Pescia

 

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Richiesta al ministro Fratin di incontrare i sindaci della Tuscia

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - Dopo il grande risultato di ieri a Roma, dell'approvazione della mozione contro il deposito di scorie nucleari nella Tuscia, che è frutto di un grande cambiamento che si è fatto, dei grandi movimenti che si sono realizzati, di intelligenze che si sono incontrate e che alla fine hanno portato alla comprensione di come la causa della Tuscia e la causa della città di Roma siano di fatto una sola causa.

Questo è un aspetto che dimostra come noi possiamo e dobbiamo continuare a muoverci sulle nostre gambe e portare avanti le nostre iniziative, come abbiamo dimostrato in questi anni di mobilitazione collettiva. Questa cosa resta centrale, e che sia centrale lo dimostra ancora una volta l'esternazione piuttosto controversa e contradittoria del ministro Pichetto Fratin. 

Un percorso, quello del deposito nazionale e dell'individuazione dell'area, che dovrebbe coinvolgere enti, amministrazioni locali e sindaci della Tuscia, ma che è stato puntualmente rifiutato dal ministro Fratin, dimostrando la scarsa affidabilità nelle sue affermazioni. 

Per questo motivo torneremo a chiedere con grande determinazione che questo ministro incontri il nostro territorio e i sindaci come abbiamo richiesto più di tre anni fà.

Il nostro comportamento e il nostro obbiettivo è stato e resta molto chiaro andremo avanti con nostra mobilitazione contato sulle nostre forze.

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Deposito nazionale di scorie, il PD Viterbo: “Il Ministro Fratin smentisce se stesso'

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

 

VITERBO - Poche settimane fa, precisamente il giorno prima della grande manifestazione di Corchiano contro il deposito nazionale di scorie nucleari, il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin annunciò la volontà del Governo di rinunciare alla realizzazione di un unico deposito nazionale. 

I tempi della dichiarazione ci sembrarono subito sospetti, come a voler indebolire una manifestazione di popolo che si annunciava molto partecipata, ma in ogni caso apprezzammo un intervento fortemente auspicato, in attesa di atti giuridici che confermassero la volontà del Governo.

Oggi stesso, audito in Commissione Ambiente presieduta dall’On. Rotelli, il ministro Fratin ha clamorosamente smentito se stesso, dichiarando che il deposito unico si farà, anche senza un accordo con i territori, pronti ad andare avanti in Consiglio dei Ministri.

Di fronte ad una notizia potenzialmente devastante per il nostro territorio, attendiamo una dura presa di posizione di tutti quei rappresentanti istituzionali che si sono immediatamente affrettati a ringraziare il ministro con apposito comunicato stampa, rivendicando l’amicizia e il loro intervento decisivo nel far cambiare idea al Governo.

Parole evidentemente vuote, utili a indebolire un fronte unito e trasversale fatto di amministratori, cittadini e associazioni, che fin dal primo giorno lottano contro la possibilità che il nostro territorio diventi il luogo di stoccaggio di tutti i rifiuti nucleari del paese. 

Il Partito Democratico, a tutti i suoi livelli e grazie all’azione del Consigliere regionale e Vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio Enrico Panunzi, ha fin dall’inizio portato avanti, coerentemente al sentire del territorio, una battaglia che dovrebbe riguardare tutti, indipendentemente dal colore politico.

Aspettiamo parole chiare da parte del Consigliere Provinciale e Sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri, che accoglieva “con grande soddisfazione le dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin riguardo alla gestione dei rifiuti radioattivi.”

Così come dal Consigliere regionale Sabatini che ricordava a tutti la “perfetta coerenza” delle dichiarazioni del Ministro “con la serietà del governo Meloni che ha deciso di cambiare strada rispetto a decisioni ereditate dai precedenti esecutivi, escludendo dall'inizio imposizioni e decisioni calate dall'alto, non condivise dalle comunità locali'.”

E per finire, del presidente della Commissione Ambiente Mauro Rotelli, che pubblicamente applaudiva “la scelta di evitare decisioni imposte dall’alto in danno ai territori.”

Dal canto nostro, continueremo a parlare ad una sola voce, al fianco dei comuni e dei cittadini, dei Biodistretti, delle associazioni ambientaliste del nostro territorio, dei comitati, degli agricoltori e di tutte quelle realtà che giorno dopo giorno allargano le fila di una mobilitazione che dobbiamo portare fino in fondo. 

Perché in gioco c’è qualcosa che non si può né vendere e né comprare, che dovrebbe superare le divisioni politiche e il tatticismo: Il futuro del nostro territorio.

Federazione PD Viterbo

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Back Home, la Tuscia, ultima tappa prima dell’incontro con il presidente Mattarella

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

CAPRANICA - L’alba della prima estate ha salutato il rientro della Carovana di Back Home nella Tuscia. L’approdo all’ultima tappa prima dell’arrivo, prima di giungere a Roma dove gli antichi Pellegrini in cammino sulla via Francigena confidavano le loro speranze, è nato sotto il segno del “Sorriso Caffè” di Vetralla, il nuovo spazio inaugurato da Juppiter nel comune viterbese.

Le Audi de L’Automobile Roma sono arrivate di buon’ora in Piazza San Severo per una prima colazione colma di affetto e calore, quello dei padroni di casa, i Ragazzi Speciali di Juppiter. Non solo un bar, un luogo di accoglienza, ma uno spazio che in cui rovesciare la prospettiva tradizionale, mettendo i giovani con disabilità al centro di un servizio rivolto all’intera comunità.

Così come è stato Back Home: i ragazzi con disabilità hanno guidato gli adolescenti in questo affasciante viaggio che ha attraversato l’Europa. A Vetralla i Ragazzi Speciali sono stati ricevuti dal sindaco di, Sandrino Aquilani, che si è detto pronto a conferire loro la cittadinanza onoraria. Ad accogliere la carovana anche il direttore del Dipartimento per il governo dell’offerta e le cure primarie della Asl di Viterbo, Giuseppe Cimarello.

Lasciata Vetralla, la Carovana, scortata ancora dalla Lamborghini Urus della Polizia di Stato, si è diretta verso Sutri, méta dei pellegrini lungo la Francigena. La cittadina ha scelto di essere tra i sostenitori di Back Home, e del suo messaggio di pace e inclusione. In una Piazza del Comune piena di musica e colori, il Sindaco, Matteo Amori, insieme all’assessore alle politiche sociali, Antonio Tosi, hanno abbracciato i Ragazzi di Juppiter, consegnando a ciascuno e all’associazione tutta il “Testimonium” di pellegrini sulla via Francigena.

Da Sutri le Audi condotte dalle guide dell’Associazione nazionale autieri d’Italia, hanno fatto tappa a Capranica, prima sede storica di Juppiter. In Piazza San Francesco l’entusiasta accoglienza dei ragazzi di Juppiter Sport, insieme al Sindaco, Pietro Nocchi, e al Vicesindaco, Katia Taste, e all’assessore alle politiche sociali del Comune di Montefiascone, Giulia Moscetti.

Dopo il pranzo a Palazzo Patrizi-Naro, il cammino lungo le strade della Tuscia ha portato le auto a Bagnoregio, dove ad attendere i pellegrini c’erano i ragazzi del Rifugio, la casa famiglia dell’associazione, e tanti amici di Juppiter. Il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili, e il vice sindaco Massimo Zeroli, il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi e altri rappresentanti dell’azienda sanitaria, Ivano Mattozzi, direttore del Distretto V1 e Nicola Ferrarini direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl.

Adolescenti, ragazzi speciali, educatori, comunicatori, guide Anai, agenti della Polizia di Stato, tutti i componenti della carovana si sono stretti in un ultimo abbraccio alla Casa del Vento, prima di darsi appuntamento al 27 giugno, a Roma, al Palazzo del Quirinale, dove Back Home si concluderà con l’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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Tarquinia, allarme carenza di personale al Commissariato: il Mosap chiede rinforzi urgenti

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

TARQUINIA - Si è svolta questa mattina, presso il Commissariato di Tarquinia, un'assemblea sindacale promossa dal MOSAP (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia).

All'incontro hanno preso parte il Segretario Generale del Mosap, Fabio Conestà, il Segretario Provinciale Marco Selvi e il Vice Segretario Provinciale Stefano Furietti. Il confronto si è focalizzato su alcuni dei problemi più urgenti che affliggono il comparto, in particolare la cronica carenza di personale e la mancata attenzione da parte del Dipartimento nell'inviare rinforzi, soprattutto in vista del periodo estivo, tradizionalmente più critico per l'ordine pubblico.

Durante l'assemblea è emerso come l'assenza di nuove aggregazioni stia aggravando una situazione già compromessa, mettendo sotto pressione gli operatori e compromettendo la qualità dei servizi offerti, a partire da quelli fondamentali come il controllo del territorio. 'Il personale attuale – è stato ribadito – è in costante difficoltà, con inevitabili ripercussioni sull'efficienza operativa e sulla sicurezza della cittadinanza'. 

Il Mosap ha annunciato l'intenzione di sollecitare con forza il Dipartimento affinché venga predisposto un piano urgente di rafforzamento degli organici. 'È necessario – ha dichiarato Fabio Conestà – intervenire concretamente con l'invio di nuove unità. Non possiamo continuare a far finta che vada tutto bene, quando i colleghi ogni giorno fanno i salti mortali per garantire i servizi minimi'.

L'assemblea si è chiusa con l'impegno da parte del sindacato a mantenere alta l'attenzione sulla situazione di Tarquinia, e più in generale sul tema della carenza di risorse umane nelle forze di polizia, una problematica che riguarda ormai tutto il territorio nazionale.

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Tarquinia, sportello Talete e totem digitale: servizi più vicini ai cittadini

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

TARQUINIA - L' Amministrazione comunale di Tarquinia annuncia con soddisfazione un importante passo avanti nella direzione della semplificazione dei servizi e del potenziamento del rapporto diretto tra cittadini e gestori dei servizi pubblici.

Mercoledì 2 luglio 2025, il personale della società Talete S.p.A., gestore del servizio idrico, sarà presente presso il locale messo a disposizione dal Comune in via delle Torri 54 per ricevere il pubblico e fornire assistenza su pratiche e reclami relativi alla gestione del servizio. Le successive date di apertura saranno comunicate nelle prossime settimane.

Gli orari di apertura al pubblico saranno i seguenti:

dalle 8:40 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 16:00

L'accesso agli sportelli sarà consentito esclusivamente su prenotazione, da effettuarsi attraverso il link indicato nelle comunicazioni ufficiali agli utenti o visitando i siti: http://taletespa.k-pas.it o www.taletespa.eu

Nei giorni scorsi invece è stato inaugurato un totem digitale multifunzione presso la sala d'attesa della Barriera San Giusto. Il servizio, che rappresenta una vera e propria innovazione tecnologica, è accessibile tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica (CIE) e consente ai cittadini di usufruire di numerosi servizi amministrativi in modo semplice, rapido e sicuro. Sarà possibile

· richiedere certificati anagrafici (nascita, matrimonio, residenza, stato di famiglia e altri);

· ottenere certificati elettorali (iscrizione alle liste elettorali, godimento dei diritti politici);

· avere autocertificazioni sostitutive di certificati anagrafici;

· inviare la dichiarazione di cambio di residenza per sé o per la propria famiglia;

· richiedere la correzione di dati anagrafici errati;

· effettuare pagamenti digitali tramite il sistema PagoPA. 

'Un risultato che testimonia la nostra volontà di rendere i servizi sempre più vicini e accessibili ai cittadini – dichiara il Sindaco Francesco Sposetti –. Con questa iniziativa proseguiamo nel percorso di collaborazione con i gestori dei servizi pubblici per garantire ascolto, assistenza e trasparenza'.

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Superstrada Viterbo-Orte, la Provincia sollecita un intervento urgente

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - Il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, ha inviato nella giornata odierna una nuova lettera di sollecito all'Anas – Struttura Territoriale Lazio per chiedere un intervento immediato sulla S.S. 675 Umbro Laziale, nel tratto compreso tra Viterbo e Orte. 

Il sollecito segue una precedente segnalazione, inviata lo scorso 20 maggio, rimasta senza alcun riscontro. In essa erano già state evidenziate gravi criticità legate al deterioramento del manto stradale e alla totale assenza di manutenzione del verde.

'Oggi la situazione è ulteriormente peggiorata – dichiara Romoli –. La strada versa in condizioni mai viste prima: gli arbusti lungo il guardrail centrale hanno raggiunto dimensioni tali da invadere le corsie di marcia, ostacolando la visuale e creando un rischio concreto per la sicurezza degli automobilisti'.

A peggiorare il quadro, anche lo stato di degrado delle piazzole di sosta, dove si trovano cumuli di immondizia non rimossi, e la constatazione che nessun intervento di taglio dell'erba o pulizia è stato effettuato da tempo.

La situazione è talmente critica che sulla superstrada è stato imposto un limite di velocità di 70 chilometri orari, ridotto rispetto a quello ordinario proprio a causa della pericolosità del tratto, con evidenti disagi per il traffico e implicazioni sulla sicurezza.

Romoli torna quindi a chiedere interventi urgenti e risolutivi, sottolineando l'importanza della S.S. 675 come arteria strategica per la viabilità provinciale e per i collegamenti con l'autostrada.

'Confido che questo nuovo appello non resti inascoltato – conclude –. Garantire la sicurezza stradale è una responsabilità che non può più essere rimandata. I cittadini hanno diritto a strade sicure e dignitose'.

Provincia di Viterbo

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Previsioni meteo per venerdí 27 giugno

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO

Giornata all'insegna del tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata quando si rinnovano condizioni di tempo asciutto con ampie schiarite. Temperature comprese tra +18°C e +36°C.

LAZIO 

Giornata all'insegna del tempo stabile su tutta la regione con cieli sereni o al più poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. Nessuna variazione in serata e nottata con tempo asciutto e ampie schiarite ovunque.

AL NORD

Condizioni di tempo per lo più asciutto sulle regioni settentrionali sia al mattino che al pomeriggio con cieli sereni o poco nuvolosi, da segnalare qualche isolato acquazzone su Appennino settentrionali e Alpi orientali. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo asciutto. 

AL CENTRO

Giornata all'insegna del tempo stabile sulle regioni centrali con cieli sereni al mattino e poco nuvolosi nel pomeriggio. Locali acquazzoni o temporali non esclusi sull'Appennino. Ampie schiarite in serata e nottata.

AL SUD E SULLE ISOLE

Tempo stabile al mattino sulle regioni del Sud con cieli sereni ovunque. Nel pomeriggio nuvolosità in sviluppo sui rilievi interni e qualche breve acquazzone possibile su Campania, Molise e Basilicata. In serata e nottata tempo asciutto ovunque con ampie schiarite.

Temperature minime in lieve calo al Nord e in rialzo al Centro-Sud, massime senza variazioni di rilievo.

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Poste italiane, uffici postali viterbesi più efficienti con 'Smart Building'

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - Uffici postali Viterbesi sempre più efficienti e sostenibili, grazie al progetto “Smart Building”.

L’iniziativa di Poste Italiane prevede l’installazione di un sistema di monitoraggio e gestione integrata, intelligente e automatizzata degli impianti, in grado di garantire l’ottimizzazione del consumo energetico, con un aumento del comfort di clientela e personale.

Nel Viterbese il progetto è partito su 9 uffici postali ed è già pianificata l’estensione dell’iniziativa agli altri uffici postali della provincia con l’obbiettivo di una copertura sempre più capillare su tutto il territorio.

Gli uffici postali dove il sistema è stato installato ed è in funzione sono i seguenti: Ronciglione, Farnese, Orte, Caprarola, Vejano, Bomarzo, Tessennano, Nepi e Castel Sant'Elia.

Il sistema, grazie all’installazione di dispositivi, sensori e attuatori che consentono la gestione integrata degli impianti a servizio della sede, effettua un monitoraggio costante della temperatura e dei parametri ambientali, attivando o disattivando autonomamente luci e riscaldamento/raffreddamento in base alle condizioni rilevate.

Adattando l’illuminazione e la temperatura in base alle reali necessità il sistema, oltre a garantire un ambiente di lavoro più sostenibile ed efficiente, sarà possibile eliminare gli sprechi energetici e abbattere le emissioni di sostanze nocive. Con l’implementazione di “Smart Building” è previsto un risparmio medio del 15% sui consumi di energia elettrica e del 10% sui consumi di gas. Il sistema, inoltre, consente di programmare e gestire gli impianti da remoto, una funzione importante anche dal punto di vista dell’efficienza manutentiva.

Si rafforza così l’impegno di Poste Italiane verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un percorso iniziato nella provincia di Viterbo con il “Progetto Led”: la sostituzione delle lampade a fluorescenza con lampade led che ha consentito di ottenere una riduzione di circa il 50% dei consumi di energia elettrica associati all’illuminazione e un notevole risparmio dei costi di manutenzione grazie alla maggiore durata ed efficienza dei corpi illuminanti.

Con l’adozione di queste tecnologie, Poste Italiane si conferma leader nell'innovazione e nella sostenibilità, mirando a un futuro più verde, con l’obiettivo di offrire servizi sempre più efficienti ed eco-compatibili alla comunità.

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Vasanello, in arrivo 218mila euro per la riqualificazione della zona Praticare

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VASANELLO - Ottima notizia per i residenti in località Praticare a Vasanello.

Sono stati infatti sbloccati, in questi giorni, i fondi per la sistemazione e la messa in sicurezza di un’intera area, tra le più popolose del paese, che da anni versa in condizioni di trascuratezza.

A darne notizia è l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Ricci, che specifica: “Abbiamo presentato nel mese di marzo, alla Regione Lazio, domanda di finanziamento per 'Lavori di manutenzione straordinaria, riqualificazione e messa in sicurezza della rete viaria comunale in località Praticare_Intervento n.1'.

“Al Comune di Vasanello - prosegue – è stato assegnato, come da richiesta, un contributo pari a €218.232,33 per 'Interventi a carattere locale', e l’Astral è stata indicata come beneficiario del contributo dell'intervento da realizzarsi.

“Nel mese di ottobre – conclude Ricci – saranno appaltati i lavori per la sistemazione delle strade indicate nell'intervento.” 

“Si tratta di un imponente progetto di recupero e valorizzazione dell’intera area – ha aggiunto il sindaco Igino Vestri – nella zona delle Praticare risiedono moltissime famiglie e l’obiettivo dell’amministrazione, in linea con l’operato della precedente, è di rivalutare l’intera zona.

L’obiettivo è quello del progressivo recupero e miglioramento, in termini di servizi e di qualità della vita, di quei quartieri che, da tempo, attendono interventi di riqualificazione”.

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Successo del 'Sanremo sui pattini' della Star roller club

Gio, 26/06/2025 - 14:41
2025-06-26

VITERBO - Si è tenuto domenica 22 giugno, presso il Palazzetto dello sport di Montefiascone, il tradizionale Saggio di fine anno di pattinaggio artistico organizzato dalla A.s.d. Star Roller Club che quest’anno è stato dedicato ai successi di Sanremo di varie epoche. Tribune gremite e grande successo di pubblico per la manifestazione che ha visto gli atleti della società viterbese esibirsi in divertenti e appassionanti saggi di gruppo davanti a parenti ed amici. Ha partecipato inoltre come ospite della serata la ginnasta viterbese Adele Anna Pagani che, cresciuta nella A.s.d. Gymnica di Viterbo, si allena attualmente al polo tecnico della Inside Welness Gym di Ronciglione ed è tesserata per la Word Sport Academy di San Benedetto del Tronto con la quale quest’anno vincendo il campionato si serie B si è assicurata la partecipazione alla Serie A per il prossimo anno. Al fianco delle atlete agoniste del gruppo storico delle 'Trilline', si sono esibiti bambine e giovani ragazze dai 3 ai 14 anni che da poco tempo praticano lo sport a rotelle.

La manifestazione è iniziata con un divertente sketch tra presentatori e istruttrici che ha introdotto il numero di apertura creato sulle note di un jingle di “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte al quale hanno partecipato tutti gli atleti. Da qui la serata è corsa via in un susseguirsi di emozioni con gli atleti che si sono alternati in pista in balletti dalle bellissime coreografie. Non sono mancati momenti di alto spessore tecnico quando in pista si sono esibite le atlete agoniste sulle note di Andromeda di Elodie, Pazza di Loredana Bertè e Felicità di Albano e Romina. I numeri più emozionanti per tutti i presenti sono però stati quelli dei più piccoli. Le bambine del primo gruppo avviamento hanno presentato un divertente numero sulle note di “Una Vita in Vacanza” de “Lo Stato Sociale”, mentre le ragazze del pre-agonismo si sono esibite su un medley di Achille Lauro, infine entrambi i gruppi hanno portato in pista “Supereroi” di Mr. Rain. Gran Finale di nuovo con tutti gli atleti ad esibirsi su un medley delle canzoni più famose di Sanremo per ricevere i meritati applausi del pubblico. Al termine della serata l'allenatrice Elena Tosini ha voluto ringraziare le sue colleghe allenatrici Martina Tosini, Ludovica Delfino, Erica Bernabucci e Giorgia Baraldi, i sempre presenti dirigenti e presentatori Angelo Bernabucci e Marco Pagani i quali ad ogni cambio di scena hanno improvvisato divertenti scenette per intrattenere i presenti, e tutti i coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione.

Un ringraziamento ai genitori che partecipano attivamente tutto l'anno, al Comune di Montefiascone per la consueta disponibilità e a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata di festa e divertimento per gli atleti.

L’intenso mese di lavoro era iniziato con la partecipazione di alcune delle atlete del gruppo agoniste al trofeo internazionale di Misano adriatico dove hanno tutte ben figurato. Nicole Torromacco si è classificata quinta nella categoria Jeunesse Internazionali, Maristella Appolloni terza nella categoria Senior Nazionali, Giulia Duri sesta nella categoria Cadetti Nazionali. Ottimi anche i piazzamenti di Flavia Duri, Federica Spiti, Emma Capradossi e Vittoria Cappadona. Giulia Bernabucci, Federica Oddi e Gaia Benedetti purtroppo per impegni scolastici non hanno potuto partecipare alla manifestazione.

Ora, mentre le atlete dei gruppi formativi si godranno le meritate vacanze, le atlete agoniste sono già al lavoro, alcune per preparare al meglio i prossimi Campionati Italiani che si terranno nel mese di luglio a Novara e a Piancavallo le altre in preparazione della prossima stagione agonista. Non resta quindi che fare un grosso in bocca al lupo alle Trilline e augurare buone vacanze a tutti gli altri atleti!!!

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Deposito scorie: ''Autorizzazione dal 2029, nel 2039 la messa in esercizio''

Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di Fabio Tornatore

VITERBO - La procedura per la costruzione di un deposito per scorie radioattive a bassa e bassissima intensità prevede l'autorizzazione unica entro il 2029, e la messa in esercizio presumibilmente entro il 2039. Lo riferisce il Corriere della Sera, che riporta le parole del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin nell'audizione alla Camera sullo smaltimento delle scorie nucleari. Il ministro avrebbe anche riferito sulla necessità di individuare un deposito di stoccaggio temporaneo per i rifiuti nucleari a media e alta intensità.

'Sulla base delle stime più recenti fornite dalla Sogin' riferisce il ministro 'orientativamente si ritiene che si possa prevedere per 2029 il rilascio del provvedimento di autorizzazione unica e per il 2039 la messa in esercizio del deposito nazionale'.

Il ministro avrebbe anche riferito, come riporta il Corriere della Sera, sulla necessità di individuare una struttura temporanea (il centro di stoccaggio alta intensità - Csa) per i rifiuti radioattivi a media e alta intensità e il combustibile irraggiato, nell'attesa di una soluzione per il loro smaltimento in un deposito geologico 'internazionale come opzione preferita o, in alternativa, sul territorio nazionale'. Il programma di studi e qualificazione preliminari per la realizzazione di un deposito geologico nazionale potrebbero partire dal 2050.

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Deposito scorie. Pichetto Fratin: ''O si fanno avanti i territori o decide il governo''

Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di Fabio Tornatore

VITERBO - 'O si fanno avanti i territori o decide il governo', queste le parole del ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin, riportate dal Corriere della Sera, all'audizione alla Camera sullo smaltimento delle scorie nucleari e sull'individuazione delle aree idonee allo sviluppo di impianti per la produzione di energie rinnovabili.

'Non è più un tema rinviabile' avrebbe detto il ministro 'sul quale delineare una strategia condivisa con i territori di ampio respiro'. Dopo l'approvazione della Carta nazionale delle aree idonee per l'ubicazione del deposito per i rifiuti nucleari a bassa intensità l'iter prevede l'acquisizione di manifestazioni d'interesse aperta a Comuni e Regioni. 'Nel caso in cui si riscontri l'assenza di manifestazioni spontanee o la mancata definizione dell'intesa' continua il ministro Pichetto Fratin 'saranno attivati dei comitati interistituzionali misti Stato-Regioni, come forma ulteriore di sollecitazione alla leale collaborazione, e sarà ricercata l'intesa della Conferenza Unificata'.

'Ove non si riesca a costituire il suddetto comitato o in caso di mancato raggiungimento delle intese sui singoli siti' conclude il ministro dell'ambiente 'la decisione sarà assunta con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, integrato con la partecipazione del presidente della Regione interessata'.

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Addio ad Alvaro Vitali, l’iconico Pierino che recitò anche nella Tuscia

Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

VITERBO – Una notizia che colpisce un po’ tutti… nella serata di martedì si è spento all’età di 75 anni Alvaro Vitali, conosciuto nel mondo del cinema grazie alla sua interpretazione di Pierino, personaggio di fantasia utilizzato come soggetto e protagonista di molte barzellette.

La cinematografia a cui deve la sua fama appartiene al mondo della “commedia sexy all’italiana”; tra i film a cui ha preso parte, uno in particolare ha visto protagonista la nostra terra: il film “Mortacci”, pellicola del 1989 diretto da Sergio Citti.

La Trama

Domenico, custode corrotto di un cimitero, ruba dalle tombe mentre le anime dei defunti attendono l'oblio per poter lasciare quel luogo di passaggio. Tra loro ci sono personaggi eccentrici e tragicomici con storie assurde di morte. Il confine tra vivi e morti si sfuma quando anche Domenico e altri ancora in vita finiscono nel mondo dei defunti. Alla fine, il cimitero resta senza custode, e i vivi si chiedono dove sia finito. Tra i membri del cast figurano Vittorio Gassman e Mariangela Melato, mentre avrebbero dovuto prendere parte al cast anche nomi del calibro di Roberto Benigni, Carlo Verdoni e Massimo Troisi, che rinunciarono per via di alcune incomprensioni con il regista.

Dove è girata la pellicola, e che ruolo ha Vitali in essa?

Il film è girato per lo più tra Faleria e Calcata, dove viene collocato l’immaginario borgo di Sottomonte; riconoscibili nella pellicola alcune vie di Faleria, Palazzo Anguillara, la chiesa di San Gregorio. Vitali in questa pellicola farà la parte di Torquato Guglielmi, figlio scalcinato e opportunista di Torquato, che specula sulla salma dell’americano Archibald Williams (spedita per errore al posto del padre), tentando di trarre profitto da questa “confusione”.

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Caldo torrido in ufficio: il diritto all’aria condizionata non è un optional

Gio, 26/06/2025 - 08:41
2025-06-26

di SDA

CIVITA CASTELLANA - Con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi delle temperature, la climatizzazione negli ambienti di lavoro torna al centro dell’attenzione, soprattutto quando si tratta di tutela della salute dei lavoratori. In contesti come uffici amministrativi e strutture sanitarie, garantire una temperatura adeguata non è solo una questione di comfort, ma un preciso obbligo normativo.

La domanda è ricorrente: i lavoratori hanno diritto all’aria condizionata in ufficio? La risposta è sì, a determinate condizioni, come stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008). In particolare, l’Allegato IV stabilisce che:

la temperatura negli ambienti lavorativi deve essere adeguata all’organismo umano, tenendo conto delle attività svolte e del dispendio fisico;

nei luoghi chiusi, il datore di lavoro deve assicurare aria salubre in quantità sufficiente, anche mediante impianti di climatizzazione, se non è possibile un corretto ricambio d’aria naturale;

il sistema di condizionamento deve essere mantenuto in efficienza, evitando correnti d’aria dirette e sottoponendolo a regolare manutenzione.

Non si tratta quindi di una scelta discrezionale, ma di una valutazione tecnica e organizzativa che ogni datore di lavoro è tenuto a fare per prevenire condizioni di stress termico.

Secondo il D.P.R. 74/2013, negli ambienti climatizzati la temperatura non deve scendere sotto i 26°C, con una tolleranza di ±2°C. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano inoltre che non vi sia uno sbalzo termico superiore a 7 gradi tra l’interno e l’esterno, al fine di evitare conseguenze sulla salute dei lavoratori.

Alla luce di queste disposizioni, la CISAS – Confederazione Indipendente Sindacati Autonomi – chiede con urgenza alla Direzione Aziendale l’attivazione di sistemi di climatizzazione adeguati presso il Presidio di Civita Castellana, in particolare:

nei locali adibiti a spogliatoi del personale sanitario e amministrativo;

negli uffici amministrativi, dove si lavora spesso in ambienti chiusi e privi di adeguato ricambio d’aria.

Una richiesta che si fonda su criteri oggettivi di salvaguardia della salute e della sicurezza dei dipendenti, e che si colloca all’interno delle previsioni della Legge 241/1990, articolo 2, comma 2, in materia di procedimenti amministrativi e risposte entro termini certi.

La CISAS segnala inoltre che, dal sito aziendale, risulterebbero strutture organizzative come una Direzione Sanitaria e una Posizione Organizzativa che, nei fatti, sembrano esistere solo sulla carta presso il Presidio. Un aspetto che merita chiarezza e attenzione, in un momento in cui il ruolo della sanità territoriale è cruciale.

'Ci auguriamo un pronto riscontro e un intervento tempestivo, per garantire ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose e conformi alla normativa', conclude il Segretario Generale CISAS.

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La fauna di Viterbo prima dell’urbanizzazione

Mer, 25/06/2025 - 20:41
2025-06-25

Il territorio della Tuscia, e in particolare la zona attorno a Viterbo, è stato per secoli un mosaico di ambienti naturali ricchi e diversificati. Prima che la città si espandesse oltre le sue antiche mura, la campagna circostante offriva habitat ideali per numerose specie animali. Le faggete dei Monti Cimini, i boschi di querce, le aree umide e i campi coltivati accoglievano un’ampia varietà di fauna: dai caprioli alle lepri, dai tassi agli istrici, senza dimenticare anfibi, rettili e numerosi uccelli stanziali e migratori.

In particolare, Viterbo si trovava lungo rotte naturali frequentate da rapaci come il gheppio, il nibbio bruno e il falco pellegrino, che nidificavano sulle pareti rocciose o tra gli alberi secolari. La vita animale si intrecciava con quella rurale, in un equilibrio che aveva resistito nei secoli. La presenza dell’uomo non era ancora così invadente da compromettere questo fragile ecosistema.

L’espansione urbana e la perdita degli equilibri naturali

A partire dalla seconda metà del Novecento, Viterbo ha vissuto una progressiva espansione urbana. I nuovi quartieri, le infrastrutture stradali, le aree industriali e commerciali hanno modificato radicalmente il paesaggio. Con la crescita della popolazione e la cementificazione di aree un tempo agricole o selvagge, molti habitat naturali sono stati cancellati o ridotti a lembi isolati, privi di connessioni ecologiche.

Questo processo ha avuto un impatto diretto sulla fauna: molte specie si sono ritirate verso le zone boschive più interne, mentre altre, meno mobili o più sensibili ai cambiamenti ambientali, sono scomparse del tutto dalla zona. Il cosiddetto effetto 'isola ecologica' ha frammentato le popolazioni animali, impedendo la riproduzione e riducendo la biodiversità. Anche i cambiamenti climatici e l’inquinamento acustico e luminoso hanno influito, accelerando la scomparsa di alcuni insetti e uccelli.

La volpe, simbolo di resilienza

In questo scenario di transizione e adattamento, la volpe ha saputo resistere e reinventarsi. È probabilmente l’animale più emblematico tra quelli che ancora oggi popolano le campagne e le periferie viterbesi. Agisce per lo più di notte, evitando l’uomo ma imparando a sfruttarne le abitudini. Nei dintorni dei centri abitati, dove può trovare cibo nei cassonetti o nei pollai incustoditi, la sua presenza è costante — anche se raramente visibile.

Ma la volpe non è solo un animale reale. È anche una figura culturale, protagonista di favole, proverbi, film e giochi. Basti pensare a titoli come fowl play gold, un gioco online ambientato in un contesto rurale ironico e colorato, dove proprio una volpe astuta è al centro dell’azione. Questo richiamo non è casuale: la volpe incarna da sempre l’astuzia, la furbizia e la capacità di adattamento, qualità che spiegano perché sia una delle poche specie selvatiche ancora capaci di sopravvivere — e talvolta prosperare — anche a ridosso della città.

L’allarme per l’invasione dei cinghiali

Se la volpe continua a convivere con l’ambiente urbano con discrezione, il cinghiale lo fa con prepotenza. Negli ultimi anni, Viterbo ha visto crescere in modo esponenziale il numero di cinghiali che si spingono fino alle aree abitate. Non è raro vederli attraversare strade, entrare nei giardini privati o frugare tra i rifiuti. Il fenomeno è diventato così diffuso da essere ormai percepito come una vera e propria emergenza.

Le cause sono molteplici: l’introduzione di specie ibride per scopi venatori, l’assenza di predatori naturali (come il lupo), l’abbandono di molte terre agricole che prima fungevano da barriera, e l’elevata capacità riproduttiva dei cinghiali. La città, in questo contesto, rappresenta una fonte di cibo facile e sicura.

Gli effetti sono tangibili: incidenti stradali in aumento, danni a coltivazioni, paura tra i cittadini e problemi di convivenza. Le istituzioni locali hanno iniziato a sperimentare piani di contenimento, ma il dibattito resta acceso tra chi chiede abbattimenti mirati e chi invoca soluzioni non cruente.

Ripensare il rapporto tra città e natura

L’evoluzione della fauna a Viterbo è un caso esemplare di come l’urbanizzazione possa alterare profondamente gli equilibri ambientali. Ma è anche l’occasione per ripensare il nostro modo di vivere lo spazio e il territorio. La convivenza con gli animali selvatici non è solo possibile, ma necessaria, se vogliamo garantire un ambiente sano e bilanciato.

Servono politiche intelligenti, che uniscano tutela ambientale, controllo faunistico e educazione civica. Serve maggiore attenzione nella progettazione urbana, con la creazione di corridoi ecologici, barriere naturali e spazi verdi gestiti. E serve soprattutto un cambiamento culturale: imparare a vedere negli animali non un fastidio, ma una parte integrante dell’identità di un territorio. Dopotutto, se oggi Viterbo è attraversata da cinghiali, è anche popolata da volpi silenziose che ci osservano dai margini.

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