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Federico Brio: si attende l'autopsia del 15 enne travolto a Rignano
FALERIA - Ora resta solo l’attesa.
Un’attesa che pesa come macigno, che scende silenziosa nei cuori di chi conosceva Federico Brio, il ragazzo di appena 15 anni di Faleria travolto e ucciso nella notte tra venerdì e sabato a Rignano Flaminio.
La sua salma si trova all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli, dove verrà eseguita l’autopsia, atto necessario per ricostruire gli ultimi istanti di una vita spezzata troppo presto.
Sul giovane 19enne che – secondo le prime ricostruzioni – lo avrebbe investito, la Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. In attesa degli esami tossicologici e alcolemici, lui resta l’unico indagato.
Tutto è avvenuto attorno alle 3 del mattino, sabato 6 dicembre.
Federico aveva partecipato alla festa di compleanno dei 18 anni di un compagno di squadra. Erano ragazzi, adolescenti che rincorrono sogni sul campo: Federico giocava nella categoria Under 16 della Vigor Rignano Flaminio.
La serata era finita, gli amici salutati.
Poi, su via Vallelunga, è arrivato il destino. Una macchina, poi l’impatto. Non c’è stato scampo.
Gli agenti della polizia locale e i carabinieri di Rignano Flaminio sono arrivati, hanno raccolto indizi, testimonianze. Ma i soccorritori del 118 non hanno potuto far nulla se non constatare il decesso. Una vita finita lì, sotto il freddo di un asfalto che non perdona.
Da quel giorno, quel tratto di via Vallelunga è diventato un luogo sacro.
Fiori bianchi, candele, palloncini. Un altarino nato dal dolore puro, quello che non ha voce ma parla attraverso lacrime e abbracci stretti.
Gli amici tornano lì, più volte al giorno. Ci parlano, ci rimangono in silenzio, qualcuno prega, qualcuno piange.
E tra quei messaggi scritti a mano, si leggono frasi che non dovrebbero mai appartenere alla vita di un ragazzo di 15 anni
Il cordoglio ha superato i confini di Faleria.
Arrivano messaggi da decine di società giovanili: Real Campagnano, Atletico Casalotti, Real Fabrica, Santa Lucia, Soratte Calcio, Riano, Ostiense, Vis Aurelia, Castelnuovese.
È un dolore che abbraccia chi il calcio lo vive con passione, chi sa che dietro una divisa ci sono famiglie, amicizie, sogni. Tutto ciò che Federico aveva.
Ora resta da capire cosa sia accaduto esattamente.
Resta da attendere l’autopsia, le analisi, le indagini. Ma nessun referto medico restituirà Federico ai suoi cari. Nessuna perizia cambierà l’ingiustizia di questo destino.
C’è un silenzio che attraversa Faleria e Rignano. Il silenzio di chi ha perso un figlio, un amico, un compagno di squadra.
Il silenzio di chi porta fiori bianchi, con la speranza che un angelo di 15 anni possa vedere, dall’alto, tutto questo amore.
Civita Castellana, escalation di furti in via Rio Maggiore
CIVITA CASTELLANA - Allarme sicurezza a Civita Castellana, dove la zona di via Rio Maggiore è finita nuovamente nell’occhio del ciclone. I furti, ormai quasi quotidiani, non riguardano più solo le ore notturne: i ladri entrano nelle abitazioni a qualsiasi ora del giorno, approfittando della distrazione dei residenti o delle assenze momentanee.
Secondo le testimonianze raccolte, non esiste più un orario “sicuro”: la sensazione è che chiunque, in qualsiasi momento, possa trovarsi i malviventi in casa. La paura cresce, così come la rabbia per quella che viene percepita come una totale assenza di controllo sul territorio.
“Dove sono le promesse sulla sicurezza?”La cittadinanza torna a chiedere risposte all’amministrazione comunale, ricordando le parole pronunciate dal Prefetto Pomponio che aveva garantito maggiori controlli e una sicurezza più incisiva sul territorio. Una promessa che, da quanto emerge dalle segnalazioni, non si è tradotta in risultati concreti.
“Si parlava di maggiori controlli, ma qui non si vede nessuno. E noi continuiamo ad avere i ladri in casa.”
È il sentimento diffuso tra i residenti, che si dicono abbandonati e stanchi di vivere nell’incertezza. C’è chi racconta di intrusioni sventate per puro caso, chi teme di non sentirsi più al sicuro nemmeno tra le proprie mura.
Tensione crescente e richiesta di interventoLa richiesta è chiara: controlli reali e costanti, pattugliamenti più presenti, interventi di prevenzione e una strategia efficace. Perché, sostengono molti cittadini, lo stato di emergenza non può diventare la normalità.
Via Rio Maggiore diventa, così, simbolo di un disagio più ampio che tocca l’intero territorio civitonico. E la popolazione, unita dalla paura, chiede che le promesse diventino finalmente fatti.
Accesso negato nei ristoranti del centro storico: la denuncia di una famiglia turista
di SDA
VITERBO - Una lettera accorata, arrivata alla redazione di Viterbonews24, porta alla luce una situazione che — se confermata — rischia di minare l’immagine di Viterbo come città dell’accoglienza e dell’atmosfera natalizia.
Il mittente, turista affezionato che da 13 anni frequenta assiduamente Viterbo, racconta con amarezza quanto accaduto nel pomeriggio di domenica 7 dicembre, nel centro storico. «Ho sempre scelto Viterbo come meta del cuore per il Natale — spiega — e consigliato a chiunque il Christmas Village come eccellenza del territorio. Mai, in tanti anni, avrei immaginato di imbattermi in una esperienza discriminatoria».
Secondo quanto riportato, per oltre un’ora e mezza il gruppo familiare avrebbe tentato invano di trovare posto per la cena, percorrendo l’area compresa tra via San Lorenzo e via Cardinal La Fontaine. La criticità sarebbe emersa — stando al racconto — nel momento in cui i gestori notavano la presenza dei bambini: «Appena vedevano i piccoli, il tavolo improvvisamente non era più disponibile».
A essere menzionate nella segnalazione sarebbero alcune attività del centro: Ejelo, Eat American Bar, Vineria Trattoria San Lorenzo e Contrasto Ristorante. In tutti i casi, afferma il turista, la sala appariva con posti liberi, ma l’accesso sarebbe stato comunque negato.
La vicenda è descritta come una pratica non soltanto poco accogliente, ma anche potenzialmente in contrasto con la normativa: nella nota viene richiamato infatti l’Art. 187 del TULPS, che vieta il rifiuto del servizio senza una giustificazione legittima.
La domanda che il cittadino pone è diretta:
“Come può una città promuovere un villaggio per bambini, se poi consente alla propria rete commerciale di respingerli come clienti indesiderati?”
L’autore della lettera fa sapere di aver già inviato una PEC al Protocollo del Comune di Viterbo, chiedendo che l’episodio venga valutato dalle istituzioni e dalle categorie professionali. Le conseguenze, sottolinea, non riguardano solo il singolo turista: «Ho visto altri genitori, smarriti quanto noi, costretti a vagare al freddo. Non è una bella immagine per chi viene attratto qui dalla magia del Natale».
Dopo tredici anni di presenza costante e stima verso il territorio, l’amarezza è evidente: «Mi trovo costretto a denunciare la discrasia tra marketing turistico e accoglienza reale. Spero che la pubblicazione scuota le coscienze».
Il caso, se confermato, pone sul tavolo un tema delicato: l’equilibrio tra vocazione turistica e disponibilità di servizi, soprattutto in un periodo dell’anno in cui la città si presenta al pubblico come simbolo di festa e inclusione familiare.
Restiamo in attesa di eventuali repliche o chiarimenti da parte degli esercenti e delle istituzioni coinvolte.
Monterosi, nuovo allarme furti in zona: cittadini e carabinieri in azione
MONTEROSI - L’attenzione resta alta a Monterosi, dove nelle ultime ore si registrano nuovi episodi tra furti e tentativi di effrazione, alcuni dei quali sventati proprio grazie alla rete attiva del controllo di vicinato. Il sistema di collaborazione tra residenti continua a dimostrarsi fondamentale per individuare movimenti sospetti e prevenire intrusioni in abitazione.
Dal territorio sono arrivate varie segnalazioni, considerate indicatori potenzialmente riconducibili a preparativi per furti. Una situazione che richiede prudenza e vigilanza da parte dell’intera comunità, soprattutto in aree residenziali più esposte.
Per contrastare il fenomeno, i carabinieri hanno intensificato l’attività sul campo: pattuglie in borghese e in divisa monitorano quotidianamente le vie del paese, con controlli serrati e mirati. L’obiettivo è scoraggiare i malintenzionati e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
Il messaggio, ribadito anche dai referenti del controllo di vicinato, è chiaro: collaborazione, segnalazioni tempestive e attenzione reciproca restano le armi migliori per difendere il territorio da una minaccia che, con l’avvicinarsi delle festività, tende purtroppo ad aumentare.
Viterbo si illumina: acceso in piazza lalbero di Natale da 12 metri
VITERBO - Il Natale a Viterbo è ufficialmente iniziato. Nel pomeriggio, alle ore 18, il cuore della città ha celebrato l’atteso momento dell’accensione dell’albero in piazza del Comune. A guidare il conto alla rovescia, davanti a un pubblico numeroso e festante, è stata la sindaca Chiara Frontini.
Protagonista della scenografia natalizia è un imponente abete di 12 metri, che domina la piazza affiancato dalla novità introdotta quest’anno: un suggestivo bosco innevato che avvolge e arricchisce l’atmosfera delle feste.
L’accensione è stata accompagnata da momenti musicali e spettacoli che hanno contribuito a creare un clima di gioia condivisa. Tra questi, i concerti gospel e l’animata sfilata itinerante di Tetraedro, che hanno coinvolto grandi e piccoli.
L’evento rappresenta l’apertura ufficiale del calendario delle iniziative natalizie che animeranno la città per tutto il mese: mercatini artigianali, attività per bambini e varie proposte culturali che toccheranno diversi punti del centro storico.
Viterbo si veste a festa, pronta a vivere settimane all’insegna della tradizione e della magia, fino al consueto gran finale del 6 gennaio.
Celleno, acceso lalbero che illumina la vallata: uninstallazione lunga 300 metri
CELLENO - A Celleno è stato acceso ieri, domenica 7 dicembre, il più imponente albero di Natale luminoso della provincia: una spettacolare installazione lunga oltre 300 metri e composta da più di 2 chilometri di luci, che illumina la vallata attorno al celebre borgo fantasma e disegna la sagoma di un gigantesco albero natalizio.
Un’opera monumentale, concepita per essere visibile anche da grande distanza, capace di offrire nelle ore serali un meraviglioso spettacolo osservabile da diversi punti panoramici del paese, trasformando il territorio in un autentico scenario fiabesco. Sarà possibile ammirare “Il Gigante Incantato” fino al 6 gennaio 2026. L’attivazione avverrà alla presenza del sindaco di Celleno Luca Beraldo e del consigliere regionale Daniele Sabatini.
«Questa iniziativa – afferma il sindaco Luca Beraldo – nasce innanzitutto dal desiderio di celebrare il Santo Natale e di mantenere vivo il legame con le nostre origini. Vogliamo offrire alla comunità un momento in cui riscoprire il senso autentico delle festività, intrecciando la nostra storia con una proposta capace di valorizzare il territorio. Il borgo diventerà un luogo pulsante, dove memoria e innovazione si incontrano in un equilibrio armonioso».
L’accensione del grande albero luminoso, anticipata rispetto al weekend dell’Immacolata, segna l’avvio di un ricco programma di appuntamenti.
«La manifestazione – prosegue Beraldo – non è soltanto un evento natalizio: è un progetto che mira a mettere in risalto il patrimonio culturale e paesaggistico di Celleno, rafforzando il suo ruolo come punto di riferimento turistico e culturale della Tuscia. Vogliamo creare un’esperienza che unisca autenticità, emozione e partecipazione».
Durante i giorni della festa, il borgo si animerà con mercatini artigianali, spettacoli musicali, performance dal vivo, degustazioni di prodotti locali e attività rivolte ai più piccoli: un insieme di iniziative pensato per offrire un’atmosfera accogliente e coinvolgente.
Il Gigante Incantato continuerà a brillare ogni sera fino al 6 gennaio 2026, diventando il simbolo luminoso di un paese che sceglie di raccontarsi attraverso la luce, la storia e il senso di comunità.
«Con questo appuntamento – conclude il sindaco – vogliamo ribadire quanto sia fondamentale prendersi cura dei nostri borghi e trasformarli in luoghi vivi, capaci di attrarre e affascinare. In un momento storico in cui molti piccoli centri rischiano l’oblio, Celleno dimostra che unendo tradizione e innovazione si può generare nuova energia. Il Gigante Incantato è un messaggio di speranza, un invito a credere nel valore delle nostre radici e nel futuro della Tuscia».
Sutri, violento agguato sotto casa: giovane pedinato e colpito al volto
SUTRI - Un sabato sera molto teso a Sutri, nel viterbese: un giovane — indicato con il nome di battesimo “Mattia” — sarebbe stato pedinato da ignoti mentre rincasava, aggredito violentemente con un colpo al volto proprio davanti al portone di casa. L’episodio, avvenuto nella notte del 6 dicembre 2025, ha scosso profondamente la comunità locale.
Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, la vittima stava rientrando a casa in modo tranquillo quando alcuni soggetti lo avrebbero seguito fino all’ingresso dello stabile. Giunto davanti alla porta, e presumibilmente in un momento in cui credeva di essere ormai al sicuro, il giovane sarebbe stato colpito al volto senza preavviso — gesto che ha generato sconcerto e paura per la sua integrità fisica. Immediata la fuga degli aggressori.
A condannare l’aggressione con decisione è stato il sindaco Matteo Amori, che ha definito l’episodio «brutale e ingiustificabile», ribadendo che in una comunità pacifica e coesa come quella di Sutri non ha senso tollerare simili atti di violenza. Il primo cittadino ha espresso vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia, assicurando che l’amministrazione resta al loro fianco e che le autorità competenti stanno già lavorando per identificare i responsabili.
Intanto, la vicenda ha rapidamente fatto il giro del paese, suscitando sgomento ma anche unito il tessuto sociale attorno alla vittima: i concittadini hanno mostrato solidarietà e sostegno, confermando la volontà di proteggere la tranquillità e la coesione nel territorio.
Le forze dell’ordine sono già al lavoro per ricostruire i fatti — dal pedinamento fino all’aggressione — e per risalire agli autori del gesto. Al momento non sono stati resi noti elementi pubblici che identifichino sospetti, né un movente certo. Le autorità invitano chiunque abbia visto o registrato qualcosa alla notte dell’evento a farsi avanti, per contribuire alle indagini in corso.
Viterbo accende il Natale in memoria del 15enne Leonardo Cristiani
VITERBO — Ieri sera, la frazione della Quercia e Viale Trieste si sono illuminate con una forte carica di commozione: le luminarie natalizie, l’albero acceso nella piazza principale e un angelo luminoso — posizionato sul tratto di strada dove ha perso la vita lo scorso giugno il quindicenne Leonardo Cristiani — hanno dato inizio a una serie di eventi comunitari pensati per vivere le feste all’insegna di memoria, solidarietà e partecipazione.
L’iniziativa — promossa dalla Pro Loco Viterbo insieme alla comunità pastorale di S. Maria dell’Edera, Paradiso e Quercia — ha visto accendersi le luci di Viale Trieste e dell’albero natalizio della frazione. Nel punto esatto dell’incidente che ha tolto la vita a Leonardo è stato collocato un angelo di luce, simbolo del ricordo e della vicinanza alla sua famiglia: sarà proprio la sua famiglia a premere il pulsante che illuminerà il viale.
Durante la conferenza di presentazione, la presidente della Pro Loco, Irene Temperini, ha spiegato che l’obiettivo è “portare luce in un luogo che per loro era buio, dolore, tristezza”.
Secondo i promotori, le luminarie lungo Viale Trieste — con circa quaranta installazioni luminose e rosoni — rappresentano un segnale tangibile di speranza e un gesto di comunità, reso possibile grazie al contributo del comune, della provincia, di Confartigianato, di Banca Lazio Nord e di altri sponsor.
L’accensione dà il via al progetto natalizio denominato La Luce del Natale, che farà battere il cuore della Quercia e delle sue frazioni fino al 6 gennaio 2026.
Nel programma figurano:
- la mostra 100 Presepi nel Chiostro — giunta alla decima edizione — ospitata nel chiostro del complesso di Santa Maria della Quercia;
- un presepe vivente realizzato con il contributo del gruppo scout FSE Viterbo 1;
- concerti (ad esempio quello della banda Banda Musichiamo), cori, rappresentazioni e altri momenti di aggregazione promossi sul territorio.
Come ha ricordato il parroco e vicario episcopale alla cultura, Don Massimiliano Balsi, «essere luce è un compito»: anche una piccola luce nel buio può avere un valore profondo, specialmente quando serve a restituire un segno di speranza a chi ha sofferto.
L’idea dell’«angelo di luce» nasce dalla volontà di far sentire la vicinanza della comunità alla famiglia di Leonardo, trasformando un luogo di tragedia in un simbolo di speranza e memoria condivisa.
Le luminarie, insieme alle iniziative natalizie distribuite tra la Quercia, l’Edera, il Paradiso e il centro storico, mostrano un volto di Viterbo che vuole essere accogliente, sensibile e capace di trasformare il dolore in solidarietà.
La fiamma olimpica illumina Viterbo: folla, emozione e identità cittadina
VITERBO — Una serata di festa, orgoglio e partecipazione quella di domenica 7 dicembre: la città è stata protagonista come prima tappa del viaggio della fiamma olimpica in vista dei Milano-Cortina 2026. Dopo l’arrivo della torcia, poco prima delle 19:30 la fiamma è stata accesa nel braciere allestito in piazza Martiri d’Ungheria, sigillando simbolicamente l’inizio del percorso verso i Giochi.
La manifestazione — promossa dal comune tramite una convenzione con la Fondazione Milano Cortina 2026 — è stata pensata come un momento di visibilità per la città, non solo sotto il profilo sportivo, ma anche turistico, culturale ed economico.
Il percorso e i protagonisti
La torcia ha iniziato la staffetta nel tardo pomeriggio da via della Palazzina, per poi attraversare un tragitto urbano di oltre 5 chilometri, passando per le vie principali di Viterbo fino al cuore della città.
Tra coloro che hanno portato la fiaccola figurano 27 tedofori complessivi, scelti anche tra chi rappresenta la comunità locale. Tra i nomi annunciati nei giorni precedenti all’evento — e tra i più attesi — c’erano l’ex rugbista della nazionale, Martin Castrogiovanni, la ginnasta del gruppo nazionale di ginnastica ritmica Martina Centofanti e l’ex atleta olimpico Giancarlo Peris.
I tedofori selezionati tra la comunità viterbese — finalizzati a rappresentare “il meglio” della città — sono stati Stefano Zucchi, Nicolò Marconi e Omar Sabatini. Sono stati loro a compiere gli ultimi tratti di staffetta prima dell’accensione, poco prima del calar del sole.
Celebrazione dello sport locale
In occasione dell’evento, la serata ha incluso una cerimonia di premiazione alle eccellenze cittadine nel campo sportivo, a testimonianza di quanto la comunità voglia vivere l’Olimpiade come un progetto condiviso.
Tra gli atleti premiati figurano giovani che si sono distinti nel 2025 in discipline come sci, atletica, scherma e boxe femminile — segnale dell’attenzione dell’amministrazione verso lo sport giovanile locale.
Un’eredità con radici lontane
L’occasione ha unito sotto lo stesso simbolo passato e presente: durante la conferenza stampa di presentazione si è infatti mostrata una “fiaccola-cimelio”, copia di quella usata nel 1960, quando la fiamma olimpica delle edizioni di Roma attraversò — per la prima volta — molte città del Lazio, tra cui Viterbo.
Così come allora, anche oggi la scelta di includere Viterbo come prima tappa è stata vissuta come un riconoscimento alla sua identità storica, culturale e sociale: un ritorno delle Olimpiadi nella Tuscia, dopo decenni
Turismo in ripresa per il ponte dellImmacolata
VITERBO - Il turismo riparte in vista del Natale, anche se l’aumento dei costi dei viaggi pesa sulla domanda italiana. Per il ponte dell’Immacolata risulta già prenotato il 72% dell’offerta ricettiva italiana disponibile online, e tra oggi e lunedì (periodo 5-8 dicembre) sono attesi oltre 5 milioni di pernottamenti nelle strutture del Paese. Il dato emerge dall’analisi delle disponibilità rilevate sui principali portali delle Online Travel Agency, al netto delle chiusure stagionali, effettuata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.
Non sarà un ponte di piena occupazione per tutte le località, perché la domanda risulta concentrata sulle destinazioni tradizionali del periodo. Le performance migliori si registrano nelle località di montagna, dove il tasso medio di occupazione delle strutture ricettive raggiunge il 77%. Nelle città e nei centri d’arte la media si attesta al 75%, mentre le imprese delle aree rurali e di collina arrivano al 73%. Molto positivi i risultati delle località termali, con una saturazione media del 79% e punte che sfiorano il 90% in alcune destinazioni. Più debole il quadro per le località costiere, che a dicembre si fermano a un’occupazione media del 61%, ben al di sotto della media nazionale. Più dinamiche le località dei laghi, che raggiungono un tasso del 69%, un livello considerato complessivamente soddisfacente per il periodo. Anche a livello territoriale il ponte mostra andamenti differenziati. Il tasso di saturazione più elevato dell’offerta online viene rilevato nelle regioni del Nord Est, con una media del 74%, seguite dal Nord Ovest al 72%. Nelle regioni del Centro il tasso medio si attesta al 71%, mentre il Sud e le Isole si fermano al 66%, al di sotto della media nazionale del 72%.
Il costo dei voli non aiuta: su alcune tratte nazionali (dal Nord Italia verso Sicilia, Sardegna e Puglia), i prezzi sono schizzati fino al +900% rispetto alle tariffe base o ai periodi di bassa stagione. Un volo Milano-Catania o Milano-Palermo per i giorni più caldi per gli spostamenti può raggiungere i 600€ solo andata, costando di fatto più di un volo per New York. Anche i treni hanno seguito a ruota e ne se nel 2024 si parlava di “caro-biglietti”, nel 2025 si registrano picchi che superano anche i record dell’anno scorso su alcune tratte specifiche. In generale nei giorni “critici” i livelli dei prezzi sono triplicati rispetto al prezzo medio annuo.
“I numeri del ponte dell’Immacolata confermano un buon avvio della stagione invernale, con risultati particolarmente incoraggianti per la montagna, le città d’arte e il termale”, commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “Resta però evidente una differenza di performance tra aree e prodotti turistici: le località costiere e diverse destinazioni del Mezzogiorno faticano di più a intercettare la domanda in questo periodo.
L’indagine Assoturismo–CST e i dati raccolti per il ponte dell’Immacolata confermano, anche per la provincia di Viterbo, un segnale incoraggiante in vista delle festività di fine anno. Lo sottolinea Vincenzo Peparello, presidente di Assoturismo Confesercenti Viterbo ed esperto di turismo, osservando come l’avvio della stagione invernale stia mostrando andamenti differenti a seconda delle aree e dei prodotti turistici.
In questo fine settimana a beneficiare maggiormente saranno soprattutto le città d’arte e il comparto termale, che registrano un livello di prenotazioni più vivace rispetto ad altre località della provincia. È un’indicazione chiara: quando il territorio riesce a mettere in rete le sue eccellenze, la risposta del mercato non tarda ad arrivare.
Peparello richiama però l’attenzione su un punto essenziale: è necessario continuare a lavorare in sinergia tra pubblico e privato, investendo sulla promozione e sulla destagionalizzazione. Solo così sarà possibile distribuire meglio i flussi, ridurre concentrazioni eccessive e valorizzare appieno il potenziale turistico, sia a livello regionale che locale.
Il ponte dell’Immacolata, che di fatto apre il periodo natalizio, sarà rilevante anche per il turismo di prossimità. Molte località, soprattutto al di fuori dei grandi circuiti internazionali, stanno puntando su mercatini tradizionali, iniziative legate all’atmosfera delle feste, appuntamenti enogastronomici e proposte che raccontano le produzioni del territorio e la cucina tipica. In questa fase, ricorda Peparello, saranno proprio il mercato rurale e i flussi dei connazionali a muoversi con maggiore frequenza al di fuori dei grandi circuiti internazionali, privilegiando destinazioni più intime, autentiche, legate alle tradizioni locali.
Ripristini del manto stradale a Viterbo: da martedì 9 dicembre, orari e vie
VITERBO - Da martedì 9 dicembre alcune strade cittadine saranno interessate da asfaltature. Gli interventi, previsti dall'apposito regolamento sui ripristini stradali approvato nei mesi scorsi, verranno effettuati da E-Distribuzione a seguito di precedenti lavori eseguiti dalla ditta relativamente ad allacci alla rete elettrica. Gli stessi dureranno verosimilmente quattro-cinque giorni. Si procederà con restringimenti di carreggiata e solo in un caso è prevista la chiusura del tratto interessato.
Nel dettaglio, ecco tutte le informazioni.
Le asfaltature che avranno inizio martedì 9 dicembre riguarderanno un tratto di via Garbini, ovvero quello compreso tra l'uscita del semianello e via Richiello; un tratto di via L. Rossi Danielli, ovvero quello compreso tra via della Palazzina e via Savini; il terzo intervento riguarderà via Monte Cervino, dall'inizio (da via Monti Cimini) fino a strada Cuculo. A tal proposito, nel procedere in tale zona, sarà necessario - in questo caso - interrompere il transito veicolare su strada Palanzana, da strada Cuculo per circa 300 metri.
A seguire, con l'avanzare dei lavori, ci si sposterà sulla Teverina, nel tratto compreso tra lo svincolo della circonvallazione Almirante fino a via Campo Scolastico.
Si ribadisce che, ad eccezione del tratto di strada Palanzana che sarà necessario chiudere, gli altri interventi richiederanno il solo restringimento di carreggiata.
Gli interventi verranno effettuati dalle ore 8,30 fino alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 17.
Maury's Tuscania supera 3-0 il Pontedera e consolida il secondo posto
TUSCANIA - Impiega appena un'ora e trenta la Maury's Com Cavi Tuscania per aggiudicarsi col massimo scarto il match clou della nona giornata contro Gruppo Lupi Pontedera. Un successo netto che consente a capitan Buzzelli e compagni di scavalcare in classifica proprio i toscani e di consolidare la seconda posizione ad un solo punto dalla capolista Sesto Fiorentino che torna da Castelfranco (Toscanagarden) con in tasca l'intera posta in palio (1/3).
Al fischio di inizio dei direttori di gara Luigi Argirò e Silvia Difrancesco, Victor Perez Moreno schiera Tuscania in formazione tipo con Marrazzo in regia e capitan Buzzelli opposto, Fantauzzo e Borzacconi di banda, Simoni e Festi al centro, Rizzi libero. Pontedera risponde con Pantalei al palleggio e Borghi opposto, Bergoli e Miglietta laterali, Menichini e Pozza al centro, libero Taliani
Partono forte gli ospiti e trovano subito il break con l'ace di Pantalei (4/7). Tuscania pareggia subito i conti grazie all'errore di misura di Borghi che attacca fuori (8/8). Ancora allungo di Pontedera facilitato dall'errore in attacco di Simoni (9/12) ma poi è lo stesso centrale, dai nove metri, a procurarsi l'ace del 12 pari. Si va avanti punto a punto con Borzacconi protagonista. Gli attacchi dei toscani si infrangonio nel muro dei padroni di casa (19/15). Ed è ancora un muro vincente di Simoni a chiudere il primo parziale (25/19).
Secondo set che inizia sulla falsariga del primo con Pontedera che prova subito la fuga grazie all'ace di Pozza (1/ 4). Vantaggio che gli ospiti mantengono fino a metà parziale (11/14) fino a che, con Borzacconi dai nove metri, Tuscania recupera e passa a condurre grazie a un parziale di 6 a zero (17/16). I baianco azzurri diventano padroni del gioco: l'ace di Fantauzzo chiude il parziale (25/20).
Terzo set che si sblocca grazie all'ace di Simoni (14/9). Tuscania trova la fuga vincente grazie agli ace di Festi (18/12) e di Marrazzo (22/13). Il mani out di capitan Buzzelli chiude il match (25/15)
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA - GRUPPO LUPI PONTEDERA 3/0
(25/19 - 25/20 - 25/15)
Durata: '30, '30, '29
Arbitri: Luigi Argirò e Silvia Difrancesco
MAURY'S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli (cap) 12, Simoni 12, Festi 8, Fusco, Ottaviani, Stoleru, Fantauzzo 12, Borzacconi 8, Marrazzo 5, Rizzi (L), Pieri. All. Victor Perez Moreno. Ass. Francesco Barbanti
GRUPPO LUPI PONTEDERA: Lazzeri, Lusori (cap), Moltesi 2, Buti, Barbone, Capponi (L), Taliani (L), Miglietta 1, Pozza 9, Bergoli 9, Pantalei 7, Lazzeroni, Borghi 3, Menichini 7. All. Michele Bulleri. Ass. Federico Benvenuti
Mvp: Roberto Festi premiato da Serenella Pallottini e Edda Passeri, consigliere Tuscania Volley
Tuscania: Prevenzione, scuola, sostegno ai Centri Antiviolenza nella tavola rotonda del Pd
TUSCANIA - La violenza contro le donne è non un’emergenza, ma un fenomeno strutturale che ha le radici nella cultura patriarcale. Per uscirne, c’è bisogno di un grande lavoro sul piano dell’educazione alla cultura del rispetto, della prevenzione, della creazione di una rete tra le istituzioni per una integrazione delle politiche di intervento. E di un forte sostegno, anche in termini di risorse, ai Centri antiviolenza, la cui presenza è fondamentale nell’azione di contrasto alla violenza di genere.
È un percorso complesso. “Ma io sono fiduciosa”, ha detto Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della Segreteria nazionale del PD, con delega a Terzo Settore e Associazionismo, intervenendo, ieri pomeriggio, a Tuscania, nello spazio di CasaNave alle Mura, alla tavola rotonda organizzata dal Circolo del PD sul tema “Per un futuro libero dalla violenza”.
Folta la partecipazione all’iniziativa. “Segno che c’è la consapevolezza che questo fenomeno da scardinare riguarda tutte e tutti”, come ha osservato Daniela Venturi, segretaria del Circolo, che ha introdotto e coordinato gli interventi.
Il confronto, andato avanti per più di due ore, è stato intenso. Prima, l’esperienza di Lilian Pizzi, psicoterapeuta, che ha raccontato cosa significhi curare chi ha una storia di oppressione e come “spesso le donne non trovino le parole per definire ciò che hanno vissuto. Serve tempo per imparare a vedere le cose con il loro nome, la violenza nelle sue forme più sottili”. Dalla violenza culturale a quella psicologica ed emotiva, quindi economica e sociale, sessuale e fisica (il modello utilizzato è una piramide).
Poi Chanel Overal, neolaureata in Scienze Internazionali dello Sviluppo e della Cooperazione, sul tema del femminicidio, con un approfondimento sulla narrazione che pone la donna uccisa in secondo piano rispetto all’autore del delitto, magari cercando attenuanti all’azione commessa, e sul linguaggio della stampa, che troppo spesso punta sulla spettacolarizzazione della violenza e non evita dettagli macabri e intimi: “Le ripercussioni sui familiari e sulle persone coinvolte sono profonde e purtroppo ignorate”.
Un appello alla politica da Cipriana Contu, avvocata dell’Associazione Erinna: “I Centri antiviolenza vanno finanziati e devono moltiplicarsi, perché fanno la differenza. Accompagnano la donna in un percorso per lei sostenibile di acquisizione di consapevolezza di ciò che si è subito e la sostengono, dopo la denuncia, quando arriva in Tribunale, dove altrimenti sarebbe sola”. Per Contu, occorre un cambiamento anche nel linguaggio: “Non chiamiamo più le donne vittime, perché così sembrano sconfitte. Noi troviamo donne che combattono e che alla fine del percorso vedono violenza e vissuto in maniera diversa”. Decisiva l’attività di prevenzione, a partire dalle scuole.
Un tema, quest’ultimo, centrale anche per Manuela Benedetti, segretaria della Federazione del PD di Viterbo, che ha parlato anche nel suo ruolo di docente, definendo allarmante il dato della crescita della violenza tra i giovani, e di amministratrice comunale: “I Comuni devono essere messi nelle condizioni di agire, dotandoli di risorse mirate alla formazione del personale che accoglie chi subisce violenza e a fornire concreto aiuto alla donna”. Indispensabile anche il rafforzamento della rete dei Centri antiviolenza.
“Oggi, il 25 novembre pare aver preso la postura costituzionale: è la data della liberazione delle donne”, ha esordito Marta Bonafoni, che ha proposto una riflessione sulle dinamiche di potere, attraverso l’analisi del caso della “lista stupri” apparsa nei bagni di un Liceo romano e del femminicidio di Giulia Cecchettin, e sull’importanza di rimettere in ordine le parole. È una priorità anche per Bonafoni l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole di ogni ordine e grado, che non può dipendere dal consenso della famiglia dunque da un contesto in cui spesso c’è il problema, così come che si approvi la proposta di legge sul consenso, bloccata da una destra che a tutti i livelli istituzionali, compresa la Regione Lazio, sta bersagliando i diritti delle donne, attacca la 194 e gli stessi Centri antiviolenza.
La fiducia poggia sulla forza del movimento delle donne contro la violenza, i cui cortei sono pieni di vita.
Presente, tra gli altri, Alessandro Tizi, capogruppo di Tuscania delle Idee in consiglio comunale.
Il sentito “grazie” del Circolo del PD a Gloria Desideri, che ha messo a disposizione per la tavola rotonda la bellissima sala di CasaNave, per l’impeccabile e affettuosa accoglienza.
Coca-Cola Village per il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026
VITERBO – Dopo una partenza carica di emozione da Roma, il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 prosegue oggi attraverso alcuni dei luoghi più suggestivi del Lazio (da Roma verso Ostia, Civitavecchia, Tarquinia e, per concludere, Viterbo dove si terrà la City Celebration). Oggi, domenica 7 dicembre un appuntamento a Viterbo da non perdere in Piazza Martiri d’Ungheria per il Coca Cola Village dedicato al Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026.
L’orario di apertura al pubblico è dalle ore 17,00 alle ore 19,30 con l’arrivo dell’ultimo tedoforo della giornata, l’epicentro dinamico del racconto: uno spazio aperto e inclusivo, dove musica e cibo convergeranno per dare vita a una celebrazione coinvolgente. Ogni sera, in ogni città, prenderà forma un vero spettacolo creato per celebrare l’arrivo della Fiamma.
All’interno del Villaggio Coca-Cola saranno distribuite mini-lattine in alluminio di Coca-Cola Original e Coca-Cola Zero Zuccheri. La raccolta sarà gestita in collaborazione con CiAl – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, grazie a un mezzo dedicato nel convoglio e presidi specifici nelle città ospitanti.
Proseguirà anche la collaborazione con Banco Alimentare: durante le City Celebration sarà possibile gustare pizza accompagnata da Coca-Cola e sostenere le attività dell’organizzazione con una donazione. Parte delle donazioni raccolte nei Villaggi Coca-Cola durante il Viaggio verrà destinata alla raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari durante i Giochi Olimpici e Paralimpici.
Sarà inoltre presente un’Area Sport firmata Powerade, uno spazio interattivo per celebrare e sperimentare gli sport olimpici e paralimpici, in un’atmosfera dinamica, accogliente e inclusiva.
Fonte foto: ilgiornaledelticino.ch
Quattro storie che raccontano valori autentici, resilienza e inclusione, in perfetta sintonia con lo spirito olimpico.
Jenny De Nucci
Attrice italiana nata nel 2000, ha conquistato il pubblico con ruoli in serie di successo come Un passo dal cielo e Don Matteo, e film come Ragazzaccio e Prima di andare via. Ha prestato la voce a Porsha Crystal in Sing 2 e nel 2025 è nel cast del film internazionale La dolce Villa su Netflix. Oltre alla carriera cinematografica, Jenny è protagonista di progetti creativi come il podcast Uno di quei giorni e il cortometraggio Ti Respiro, presentato al Giffoni Film Festival. Con oltre 3 milioni di follower tra Instagram e TikTok, è una voce influente per le nuove generazioni.
Perché Coca-Cola l'ha scelta: Jenny incarna i valori olimpici di inclusività e determinazione, ispirando positività e impegno in stretta connessione con i giovani. La sua influenza sui social riflette lo spirito di unione e ispirazione dei Giochi Olimpici.
Stella Menna
Ex tennista professionista, ha visto la sua carriera interrompersi a 19 anni per un grave infortunio. Laureata in Economia, ha trasformato la passione per la cucina in un progetto digitale di successo con il profilo Instagram @unastellaincucina, seguito da centinaia di migliaia di persone, e ha pubblicato un libro.
Perché Coca-Cola l'ha scelta: Stella rappresenta resilienza e rinascita. Ha saputo trasformare una sfida in opportunità, creando legami e inclusione attraverso la cucina, proprio come lo sport unisce culture diverse.
Pierluigi Pardo
Giornalista sportivo tra i più amati, nato a Roma nel 1974 e laureato in Economia. Telecronista, scrittore e conduttore, ha raccontato per anni il calcio con competenza, ironia e passione. Il suo stile diretto e coinvolgente lo ha reso un punto di riferimento per gli appassionati di sport.
Perché Coca-Cola lo ha scelto: Pierluigi è ideale per raccontare il percorso dei tedofori perché unisce competenza giornalistica e profonda conoscenza dei valori sportivi. Il suo impegno nella promozione dell'etica, del rispetto e dello spirito di squadra riflette pienamente i principi olimpici.
Massimo Vallati
Fondatore di Calciosociale, progetto nato a Roma per trasformare il calcio in uno strumento di inclusione, legalità e coesione sociale. Con il Campo dei Miracoli a Corviale, ha creato un luogo dove le regole premiano solidarietà e rispetto, oltre ai gol. La sua missione? Cambiare le regole del calcio per ridiscutere le regole del mondo, formando i changemaker del futuro.
Perché Coca-Cola lo ha scelto: Massimo incarna i valori di inclusione e impegno sociale. Ha dimostrato come lo sport possa rigenerare comunità e abbattere barriere, proprio come insegna lo spirito olimpico.
Oggi, prima di passare a Viterbo, la Torcia Olimpica ha illumina Villa d'Este e Villa Adriana a Tivoil.
Un omaggio al patrimonio culturale italiano e ai valori olimpici alla vigilia dei Giochi Le Villae hanno accolto il passaggio della Torcia Olimpica, simbolo universale di pace, dialogo e cooperazione tra i popoli, in un percorso che ha attraversato due siti riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità: Villa Adriana e Villa d'Este.
La staffetta, che anticipa l'apertura dei prossimi Giochi Olimpici, ha fatto tappa a Tivoli il 7 dicembre in una giornata che ha offerto un incontro unico tra sport, storia e valori condivisi. Un'occasione per celebrare il legame tra la competizione atletica, nata nel mondo antico, e la grande tradizione culturale che le VILLAE custodiscono e promuovono, in un ideale ponte che collega il passato alla contemporaneità.
Il Direttore delegato delle VILLAE, Elisabetta Scungio, sottolinea come il passaggio della Torcia rappresenti «un riconoscimento alla forza simbolica dei nostri luoghi, alla loro identità e alla capacità di parlare ancora oggi di armonia, misura e bellezza. Accogliere la fiamma olimpica significa valorizzare il dialogo tra culture che Villa Adriana e Villa d'Este incarnano da secoli, ma anche riaffermare alcuni principi fondamentali: il rispetto delle regole, la legalità, la lealtà, l'accessibilità e l'inclusione come basi di una convivenza civile e di una piena cittadinanza culturale».
Il percorso ha previsto diverse tappe tra i luoghi iconici delle Ville, con un folto pubblico di visitatori, turisti e cittadini ad assistere al transito della Torcia, in un dialogo suggestivo tra l'energia dello sport e la monumentalità dei luoghi. Il passaggio della Fiamma è diventato così l'occasione per ribadire il valore dello sport come strumento di inclusione sociale, capace di 'non lasciare indietro nessuno' e di promuovere una cultura del rispetto che dal mondo antico arriva fino al presente.
«In questo contesto – prosegue Elisabetta Scungio – la Torcia Olimpica si conferma non solo un emblema dei Giochi, ma anche uno strumento di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso valori comuni: la cura della memoria, la conservazione del paesaggio e dei monumenti, l'attenzione alle persone e alle comunità che vivono e frequentano questi luoghi. La scelta oculata degli organizzatori di includere Villa Adriana e Villa d'Este nel percorso della staffetta testimonia quanto l'Italia si identifichi in maniera simbiotica con la sua storia e con il suo patrimonio. In linea con i valori olimpici, le VILLAE promuovono un modello di fruizione fondato su accessibilità, inclusione e partecipazione, affinché l'esperienza del patrimonio culturale possa essere realmente alla portata di tutte e di tutti, nel segno di una cultura del rispetto che unisce sport e beni culturali sotto la stessa luce».
Domus Mulieris vince 64-40 contro la Pallacanestro Talea
VITERBO - La Domus Mulieris porta a casa due punti preziosi dalla trasferta contro la Pallacanestro Talea, superando per 64-40 un’avversaria che aveva gli stessi punti in classifica e con cui condivideva la seconda posizione nel girone B del campionato regionale di serie C.
Dopo un primo quarto equilibrato, caratterizzato dalla buona vena realizzativa di Tarquinio tra le padrone di casa e dalle difficoltà nel segnare dal campo per le gialloblù (solo quattro canestri su azione, tra cui la tripla di Puggioni, nel secondo periodo arriva l’allungo deciso della Domus Mulieris, trascinata da otto punti consecutivi di Stanislavova e da due triple di Pirillo. Gansou e Puggioni segnano altri canestri importanti mentre la Pallacanestro Talea ha solamente sei punti da Marchese e due da Giglio in un parziale totalmente di matrice viterbese.
Nel terzo periodo si riparte dal +14 per la Domus Mulieris che non cala il proprio ritmo e la propria intensità difensiva, decisa a chiudere i conti e ad impedire qualsiasi tentativo di rimonta delle padrone di casa. Sono i canestri pesanti di Paco, Gansou e Puggioni (due volte) a lanciare la fuga definitiva delle gialloblù che consentono alle romane di segnare solamente due volte dal campo con le sempre pericolose Marchese e Tarquinio, ed entrano così nei dieci minuti finali con un rassicurante +20.
L’ultimo periodo non regala troppe emozioni, Paco e Stanislavova segnano tutti i punti della Domus Mulieris che trova il modo di aumentare ancora il margine e chiude positivamente una gara importante per proseguire il proprio cammino in questo girone.
Il prossimo turno, in programma venerdì 12 dicembre, vedrà le ragazze di coach Scaramuccia impegnate nella trasferta contro la capolista imbattuta Frecce Romane.
Pallacanestro Talea 40 – 64 Domus Mulieris Viterbo
Pall. Talea: Castrucci, Trimonti 4, Bufalino 4, Marchese 13, Carletti, Zampini 2, Tarquinio 13, Giglio 2, Gasperini 2, Capozucca. All. Scarfagna
Domus Mulieris: Paco 10, Puggioni 11, Imuentinyan, Tarroni 2, Gansou 7, Stanislavova 18, Ricci 4, Pirillo 12, Marigliano. All. Scaramuccia
Arbitri: Tommaso Cernuto e Gregorio Fossa, entrambi di Roma
Parziali: primo quarto 14-15, secondo quarto 22-36, terzo quarto 32-52
''Federico Brio era un ragazzo intelligente, curioso e brillante''
di MDL
FALERIA - Due comunità, quella di Faleria e di Rignano Flaminio, in lutto piangono la scomparsa di Federico Brio, il 15enne investito e ucciso nella notte tra venerdì e sabato.
Il giovane si trovava a Rignano Flaminio per una festa quando, mentre stava rientrando a casa (pare fosse ospite di un amico) è stato investito in via Vallelunga da un'auto condotta da un 19enne di Morlupo.
Per il 15enne di Faleria non c'è stato nulla da fare. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, il ragazzo è deceduto.
I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno sequestrato l'auto e sottoposto il conducente all'alcoltest e agli esami tossicologici. Nel frattempo la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.
La notizia della morte del 15enne ha suscitato profonda commozione. ''Oggi la scuola e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo - scrive un insegnante - piangono la perdita di Federico, un mio alunno straordinario che ci ha lasciati troppo presto. Era un ragazzo intelligente, curioso e brillante. Ho un bellissimo ricordo di lui. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da esprimere a parole''.
Federico Brio, militava nell’Under 16 della Vigor Rignano Flaminio. Il presidente della società Angelo Di Lucantonio lo ricorda così: ''Era un esempio di dedizione, ci ha aiutato tanto: si allenava sia con l’Under 16 che con l’Under 17 - ha detto Angelo Di Lucantonio, presidente della società si calcio - Ogni giorno lo trovavi al campo. Amava tantissimo questo club e il gioco del calcio. Ancora faccio fatica a credere a quello che è successo''.
E mentre il Comune di Faleria ha espresso il proprio cordoglio e vicinanza ai genitori e alla sorellina di Federico, l'amministrazione comunale di Rignano Flaminio, in segno di lutto, ha annullato tutte le manifestazioni previste per l’inizio delle festività natalizie.
La Torcia Olimpica arriva a Tarquinia il 7 dicembre 2025
TARQUINIA - In Italia 63 i giorni di viaggio, 60 le città di tappa, oltre 300 in totale i comuni coinvolti e 12mila i chilometri da percorrere toccando tutte le 110 province della penisola. Il Viaggio è iniziato il 26 Novembre scorso da Olimpia, con l’accensione del ‘sacro fuoco’ che dopo aver attraversato la Grecia è arrivato a Roma il 4 Dicembre iniziando il suo percorso, della durata di due mesi, verso Milano dove allo Stadio di San Siro il 6 Febbraio 2026 si svolgerà la Cerimonia di Apertura dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026.
La partenza lungo le strade del Lazio è fissata per il 6 Dicembre nella Capitale all’interno dello Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea. Il 7 Dicembre, in occasione della seconda tappa, la Fiamma Olimpica arriverà a Tarquinia per essere una delle più importanti antiche città etrusche con le sue Tombe della Necropoli dei Monterozzi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il transito interesserà parte della Strada Provinciale Porto Clementino, Via le Rose, Via Giuseppe Volpini, Barriera San Giusto, Piazza Cavour, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Giacomo Matteotti, Via di Porta Tarquinia e Via Ripagretta dove il corteo si concluderà nella Necropoli Etrusca per poi ripartire alla volta di Viterbo.
Ciascuno dei Teodofori percorrerà un tratto di circa 300 metri e tra tra di essi vi sarà anche Erika Biagioni dell’Associazione Umanitaria Semi di Pace di Tarquinia.
Il passaggio della Torcia Olimpica a Tarquinia sarà trasmesso Domenica 7 Dicembre in diretta streaming sul Canale YouTube di Ermes WiFi Soluzioni Internet di Giancarlo Milioni in collaborazione con la Rivista Telematica Oltrepensiero al seguente indirizzo a partire dalle ore 16,30: https://www.youtube.com/live/0xrkin3KVoM
Dimensionamento scolastico: approvato il piano presentato dalla Provincia
di Fabio Tornatore
VITERBO - Approvato in Regione Lazio il piano di dimensionamento scolastico presentato dalla Provincia di Viterbo per il territorio della Tuscia: accorpato il 'Cardarelli' di Tarquinia all'alberghiero di Caprarola, attivato il corso di Servizi Culturali e dello spettacolo al Paolo Savi. L'istituto comprensivo di Caprarola passa da Fabrica di Roma al Virgili di Ronciglione.
Ancora un dimensionamento scolastico: questa volta però la proposta per la nuova costellazione di presidenze e istituti satelliti è stata approvata dalla Provincia di Viterbo e ratificata dalla Regione Lazio. Non accolta da via della Pisana la proposta per il nuovo corso di Biotecnologie sanitarie per l'istituto omnicomprensivo Da Vinci di Acquapendente per carenza di iscritti: sarebbero stati solo 9 per il primo anno e 9 per il secondo, secondo quanto comunicano dagli uffici regionali.
Dunque il nuovo dimensionamento scolastico per l'anno scolastico 2026/27 vedrà alcune novità che interesseranno le titolarità di gestione delle scuole, gli indirizzi di offerta formativa e la dislocazione degli uffici di segreteria e presidenza. Per quanto riguarda il dimensionamento degli istituti soppressi nell'anno scolastico in corso ancora nulk,a di fatto: la Regione li ha accorpati, il TAR del Lazio e il Consiglio di Stato li hanno riabilitati, ma ancora nulla si sa sul reintegro effettivo di personale e dirigente scolastica per settembre prossimo, anche se tra pochi mesi inizieranno le procedure per le iscrizioni degli alunni.
Camion si ribalta sulla superstrada verso Orte: un ferito e traffico in tilt
ORTE - Incidente nel primo pomeriggio di oggi sulla superstrada in direzione Orte, all’altezza dello svincolo per Strada Bagni, a Viterbo. Intorno alle 15, per cause ancora in corso di accertamento, un camion si è improvvisamente ribaltato sulla carreggiata.
Il conducente del mezzo è rimasto ferito nell’impatto. Secondo le prime informazioni, le sue condizioni non sarebbero gravi, ma è stato comunque affidato alle cure del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto.
L’incidente ha provocato pesanti rallentamenti al traffico, con lunghe code di auto formatesi in entrambe le direzioni. Sul luogo del sinistro sono arrivati i carabinieri e la polizia stradale per i rilievi e la gestione della viabilità, insieme ai vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza del mezzo e della carreggiata.
La circolazione è rimasta rallentata per consentire i soccorsi e la rimozione del camion, con inevitabili disagi per gli automobilisti. Le cause dell’incidente restano al vaglio delle forze dell’ordine.
Tarquinia, Gioventù Nazionale denuncia: Rifiuti fuori controllo a ridosso delle festività
TARQUINIA – La Gioventù Nazionale Tarquinia, denuncia con forza una situazione che non è più accettabile: Tarquinia si avvicina al periodo delle festività senza una chiara programmazione sulla gestione dei rifiuti.
Con l'aumento di visitatori ed eventi, la città deve essere pronta, dichiarano i ragazzi della Gioventù. Invece, si continuano a vedere cassonetti pieni, cestini traboccanti e un decoro urbano che non rispecchia la Tarquinia che meritano.
I giovani si sono stancati di assistere a queste scene. Tarquinia ha bisogno di organizzazione, non di improvvisazione. Con queste dure parole i rappresentanti della Gioventù Nazionale Tarquinia esprime il proprio pensiero riguardo la dilagante situazione dei rifiuti.
Per questo vengono chieste all'Amministrazione una serie di interrogativi che potrebbero aiutare a risolvere il problema. Quali potenziamenti concreti sono previsti per la raccolta durante le festività? Sono state pianificate risorse aggiuntive – personale o mezzi – per evitare nuovi disservizi? Che interventi straordinari di pulizia sono in programma nelle aree più frequentate?
Sono domande semplici e dirette, alle quali la città ha diritto di avere risposte immediate, concludono i rappresentanti.
