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Come i comuni della Tuscia stanno rinnovando la gestione dei centri storici tra mobilità, servizi e tutela del territorio
Montalto di Castro, nuovo bus per i ragazzi disabili del Centro Maratonda
MAI PIU’! MAI PIU’?
Ultraleggero diretto a Sutri precipitato in Liguria: errore del pilota
SUTRI – Era Sutri la destinazione finale del volo dell’ultraleggero precipitato il 2 aprile scorso a Isola del Cantone, in Liguria, causando la morte di Riccardo Muci e Giuseppe Gabbi. A distanza di mesi, le indagini sembrano ormai giunte a una conclusione: secondo le consulenze tecniche e medico-legali, l’incidente sarebbe stato provocato da una scelta di pilotaggio non adeguata alle condizioni meteorologiche, escludendo responsabilità legate a guasti o a improvvisi malori.
I due uomini erano decollati da Mazzè, in provincia di Torino, a bordo di un ultraleggero biposto Promecc Freccia. Muci, proprietario del velivolo, aveva acquistato l’aereo proprio il giorno stesso e aveva chiesto a Gabbi, istruttore di volo esperto, di accompagnarlo fino a Sutri, dove il mezzo avrebbe dovuto essere trasferito.
Le perizie depositate agli atti chiariscono che il velivolo era in condizioni regolari e che non sono emerse anomalie tecniche. Anche dal punto di vista sanitario non sono stati rilevati elementi che possano far pensare a un malore improvviso. L’analisi della dinamica del volo ha invece evidenziato come il pilota abbia sottovalutato il peggioramento del meteo, finendo all’interno di una perturbazione particolarmente intensa che avrebbe reso impossibile il controllo dell’ultraleggero.
Un aspetto rilevante dell’inchiesta riguarda anche il passaggio di proprietà del mezzo. La normativa prevede che, in caso di cambio intestazione, l’aeromobile venga sottoposto a verifiche e controlli obbligatori presso officine specializzate. Dagli accertamenti svolti non risultano omissioni né responsabilità esterne, elemento che rafforza l’ipotesi di un evento riconducibile esclusivamente a una decisione di volo errata.
Alla luce di questi elementi, la Procura starebbe valutando la richiesta di archiviazione, ritenendo non configurabili profili di responsabilità penale a carico di terzi.
La tragedia ha colpito profondamente anche il territorio della Tuscia, dove il volo era diretto. In particolare Sutri, che avrebbe dovuto accogliere l’arrivo dell’ultraleggero, è rimasta legata a una vicenda che ha avuto risonanza nazionale, anche per la figura di Riccardo Muci, sovrintendente di polizia noto per il gesto eroico compiuto nel 2018 sul raccordo di Bologna, quando riuscì a fermare il traffico dopo l’esplosione di un tir, evitando una strage. Per quell’atto di coraggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferì l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Un destino tragico, quello di Muci e Gabbi, che chiude ora il suo percorso giudiziario, lasciando però aperto il dolore delle famiglie e il ricordo di due vite spezzate durante un volo che avrebbe dovuto concludersi proprio nella provincia di Viterbo.
Marciapiede impraticabile, in carrozzina sulla Teverina tra curve e traffico
VITERBO – Obbligata a percorre quel tratto di strada fuori dal marciapiede, nonostante il pericolo evidente. È una signora in carrozzina, conosciuta da molti residenti della zona, che spesso viene vista lungo strada Teverina, nei pressi della rotatoria di Santa Barbara, costretta a muoversi direttamente sulla carreggiata perché il marciapiede risulta di fatto inutilizzabile.
Il punto critico è un tratto particolarmente insidioso, soprattutto in curva, dove la visibilità per gli automobilisti è ridotta e il traffico scorre a velocità sostenuta. Qui il marciapiede, che dovrebbe garantire un passaggio sicuro ai pedoni, è invaso da erba alta, sterpaglie e rovi, rendendo impossibile il transito di una carrozzina e persino difficoltoso quello a piedi.
La conseguenza è che la donna, per proseguire il suo percorso, è costretta a proseguire sull’asfalto, condividendo la strada con auto e mezzi pesanti. Una situazione che la espone a un rischio costante e che viene notata con crescente preoccupazione da chi frequenta quotidianamente la zona.
Non si tratta di un episodio isolato o occasionale: la presenza della signora su quel tratto di strada è frequente, segno di una necessità che si scontra con l’assenza di condizioni minime di sicurezza e accessibilità. Il problema, segnalano alcuni cittadini, va avanti da tempo senza che siano stati effettuati interventi risolutivi.
Il caso riaccende l’attenzione sul tema della manutenzione urbana e dell’accessibilità degli spazi pubblici, soprattutto per le persone con disabilità. Un marciapiede impraticabile non è solo un disagio, ma può trasformarsi in un pericolo concreto, come dimostra quanto accade lungo la Teverina.
I residenti chiedono un intervento rapido di sfalcio e messa in sicurezza, prima che si verifichi un incidente. Perché quel tratto di strada, già critico per la sua conformazione, non può diventare una trappola quotidiana per chi non ha alternative se non quella di affrontarlo in carrozzina.
Lamministrazione Socciarelli taglia laddizionale Irpef per il 2026
MONTALTO DI CASTRO - L’amministrazione guidata dal sindaco Socciarelli annuncia una riduzione dell’addizionale comunale Irpef. La decisione è contenuta nel Bilancio previsionale 2026–2028, approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 23 dicembre, e rappresenta uno degli interventi principali della manovra finanziaria.
Per l’anno 2026 l’aliquota Irpef comunale viene abbassata per tutti i contribuenti con redditi fino a 50.000 euro, mentre resta invariata per le fasce più alte. È inoltre confermata l’esenzione totale dal pagamento dell’addizionale per i cittadini con un reddito annuo fino a 15.000 euro, misura pensata per tutelare le fasce più fragili della popolazione. Resta in vigore anche il principio di progressività per scaglioni di reddito.
Secondo l’amministrazione, il risultato è stato possibile grazie a un bilancio equilibrato e a una gestione prudente delle risorse, costruita senza ricorrere a nuovo indebitamento. Una linea che consente di alleggerire la pressione fiscale mantenendo al tempo stesso solidi gli equilibri finanziari dell’ente.
Il documento contabile conferma inoltre il mantenimento dei servizi e delle tariffe ai livelli minimi, in particolare per quelli rivolti alle famiglie, come mensa scolastica e scuolabus, garantendo continuità e qualità delle prestazioni. Sono previsti anche investimenti già finanziati, concentrati soprattutto nel 2026, con risorse indirizzate in via prioritaria a settori ritenuti essenziali per la comunità: ambiente, viabilità, istruzione e servizi sociali.
Il gettito derivante dall’addizionale Irpef resta compatibile con gli equilibri di bilancio. Parallelamente, l’amministrazione prosegue nel rafforzamento delle attività di riscossione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza complessiva e liberare ulteriori risorse da destinare al territorio.
La riduzione dell’addizionale viene presentata come un primo intervento concreto a favore dei cittadini, in particolare delle famiglie e del ceto medio, con l’obiettivo di coniugare meno tasse, servizi garantiti e investimenti sostenibili in una prospettiva di medio-lungo periodo.
A Montalto di Castro una nuova sede del sindacato dei braccianti agricoli
MONTALTO DI CASTRO - “Vogliamo portare la nostra esperienza in tutta la Tuscia”, dichiara Antonio Biagioli, segretario generale della Uila Viterbo, durante l’inaugurazione della nuova sede della lega intercomunale dei braccianti agricoli a Montalto di Castro in via Tirrenia 39.
“La Uila vuole arrivare in tutta la provincia, su tutto il territorio – spiega Biagioli –, per rispondere al meglio e a diretto contatto alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori. Montalto, dopo Tarquinia, Montefiascone e Canino, è un ulteriore passo in avanti, un passo in più che ci permette di consolidarci su tutto il litorale, fino a Pescia Romana”.
Responsabile di Montalto è Vasile Sinzianu, con lui Mauro Magalotti, entrambi del direttivo della Uila lega intercomunale di Viterbo.
All’inaugurazione della nuova sede, assieme a Biagioli, Sinzianu, Magalotti e il segretario organizzativo del sindacato Daniele Camilli, anche la sindaca di Montalto Emanuela Socciarelli.
“Una sede molto importante per i lavoratori agricoli – dice la sindaca Socciarelli –. Altrettanto importanti sono i corsi di lingua organizzati dalla Uila di Viterbo. Cosa che potremmo fare anche qui a Montalto, e questa potrebbe già essere una prima collaborazione. L’agricoltura sta vivendo una crisi dovuta in particolar modo all’assenza di manodopera. E la risposta a questa crisi viene dai lavoratori stranieri cui dobbiamo dare il giusto supporto e la giusta possibilità di lavorare con tutte le garanzie che servono”.
Furti in abitazione, vertice in Prefettura: rafforzati controlli e prevenzione
VITERBO - Si è svolta nella mattinata di ieri, lunedì 29 dicembre, presso la Prefettura di Viterbo, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal prefetto Sergio Pomponio, dedicata ai recenti episodi di furti in abitazione registrati nel periodo natalizio e alla conseguente percezione di insicurezza diffusa tra i cittadini.
All’incontro hanno preso parte, oltre al Comune di Viterbo, i rappresentanti dei comuni dell’area dei Monti Cimini – Canepina, Vignanello e Vallerano – e di quelli della zona del lago di Bolsena, Montefiascone e San Lorenzo Nuovo, anch’essi interessati da analoghi episodi. Presenti anche il Presidente della Provincia e i vertici delle Forze di Polizia.
La seduta si è aperta con i ringraziamenti dei sindaci dei territori coinvolti per la tempestiva attenzione e la vicinanza dimostrata dal prefetto e dalle forze dell’ordine alle rispettive comunità. Successivamente il Comitato ha esaminato nel dettaglio i dati relativi alla provincia di Viterbo nel biennio 2024–2025, dai quali emerge una diminuzione complessiva dei reati, sia tentati che consumati, a fronte di un lieve aumento dei furti in abitazione, legato in particolare agli ultimi episodi.
Nel corso del confronto si è inoltre preso atto delle iniziative spontanee messe in campo dai cittadini, ribadendo come tali forme di collaborazione debbano essere coordinate e ricondotte nel rispetto delle norme vigenti per risultare realmente efficaci.
Ampia condivisione ha trovato la proposta del prefetto di incentivare l’adesione ai protocolli di controllo di vicinato, già attivi in alcune zone del capoluogo e ritenuti utili strumenti di prevenzione. Tali protocolli consentono, attraverso referenti individuati, di raccogliere e selezionare le segnalazioni, trasmettendo alle forze dell’ordine solo quelle fondate e rilevanti.
Per quanto riguarda le misure operative, è stata confermata l’intensificazione dei controlli già avviata durante il periodo natalizio, che proseguirà anche nelle prossime settimane con modalità volte a rendere più rapido ed efficace l’intervento delle forze dell’ordine. In vista delle celebrazioni di Capodanno, infine, sono già stati predisposti specifici dispositivi di sicurezza per gli eventi nel capoluogo e in provincia, al fine di garantire lo svolgimento dei festeggiamenti nelle migliori condizioni possibili per i cittadini.
'L'agricoltura deve tornare al centro della vita politica di questa provincia'
VITERBO - 'Per il 2026 vorrei che l'agricoltura torni al centro della vita politica di questa provincia. Vorrei veder riconosciuti più diritti ai lavoratori, in un'ottica di sostenibilità economica e sociale. I braccianti sono il futuro di questo settore, ma vivono condizioni di grande precarietà, senza supporto e senza rete sociale, c'è bisogno di una vera e propria rivoluzione culturale', parole di Antonio Biagioli, segretario generale della Uila di Viterbo, che a conclusione di questa annata, tira le somme di un'azione sindacale ricca di novità e importanti iniziative, l'ultima delle quali: l'apertura di una nuova sede sindacale a Montalto di Castro.
Segretario, di recente il ministro Lollobrigida ha dichiarato che il 2026 sarà l'anno dei giovani, quindi c'è ancora speranza per l'agricoltura del domani?
Certamente sono fiducioso e spero sia così. Il problema di oggi è che l'agricoltura non attrae più i giovani, molti vanno altrove e scelgono altre professioni. Bisogna ricreare le condizioni per rendere il lavoro agricolo 'attraente', attraverso il riconoscimento del giusto prezzo del prodotto e soprattutto del lavoro, nell'ottica di una nuova sostenibilità economica e sociale. Vanno incentivate le produzioni di qualità e va rivisto il sistema dei finanziamenti che premia i grandi a discapito dei piccoli.
I giovani imprenditori portano avanti la tradizione agricola e il progresso tecnologico accompagnerà questo passaggio in modo naturale. L'intelligenza artificiale entrerà sistematicamente anche nei campi grazie a macchinari sempre più moderni. Quindi sui terreni chi rimarrà?
Nei campi resteranno i più deboli, coloro che hanno meno tutele e meno diritti. Oggi nella provincia di Viterbo si contano circa 11.300 aziende agricole di medio-piccole dimensioni, molte sono a conduzione familiare, solo 3 o 4 hanno più di 200 dipendenti, poco più di una cinquantina oltre le 50 unità. Il 90percento dei braccianti appartiene alla comunità internazionale. La precarietà del lavoro stagionale agricolo è rischioso e incentiva un turnover di nuovi 'disperati'. Chi vive qui non riesce ad avere il supporto di una rete sociale stabile e questo crea conflitto sociale.
Rispetto alle tante problematiche affrontate, a giugno è stata promossa un'iniziativa contro le criticità legate ad alloggi e trasporti che ha messo intorno ad un unico tavolo politica e sindacato. A che punto siamo, ci sono stati degli sviluppi?
Abbiamo coinvolto l'ente bilaterale per individuare delle soluzioni, contiamo in primavera di avere delle novità importanti. Per quanto riguarda l'emergenza abitativa più volte abbiamo denunciato l'impossibilità dei braccianti di trovare casa. Non credo sia per una questione di razzismo in senso stretto. Oggi fa paura l'incognita di affittare appartamenti a chi si teme non abbia stabilità finanziaria. E' come un cane che si morde la coda. Per richiedere il ricongiungimento familiare, poi, deve esserci un presupposto di abitabilità
Recentemente ha proposto il diritto di voto per chi è in possesso del permesso di soggiorno e diritto di cittadinanza per i figli di immigrati nati in Italia…
Certo, è l'unica strada per favorire la giusta inclusione e integrazione
L'Università dei braccianti è nata proprio per facilitare questi due aspetti sociali, un bilancio di questa iniziativa?
L'università dei braccianti che prevede un corso di lingua italiana e 26 lectio magistralis. E' nata con un obiettivo molto importante: far capire che l'agricoltura deve diventare il perno della vita politica ed economica di questa provincia. I braccianti possono dare un contributo di carattere culturale per la città molto proficuo. Basta identificarli con i soliti luoghi comuni.
Nel mese di novembre è partita a Viterbo la stagione congressuale Uila e con essa il progetto 'La voce dei campi', di che si tratta?
Vogliamo capire da vicino quali sono le criticità che i lavoratori vivono quotidianamente. Per questo sono stati somministrati i primi questionari rivolti ai braccianti a tempo determinato e indeterminato per approfondire le loro condizioni lavorative
Poche settimane fa l'Unesco ha riconosciuto la cucina italiana patrimonio dell'umanità, nel rispetto della nostra tradizione culinaria. Questo significa che oltre alle pietanze tradizionalmente cucinate, è fondamentale che anche le materie prime continuino ad essere eccellenti.
Si, l'eccellenza deriva proprio dalla qualità delle materie prime usate in cucina. Le persone devono capire che dietro a un 'banale' piatto di verdura, giusto per fare un esempio, ci sono giorni e giorni di lavoro nei campi, sotto il sole, sotto la pioggia col sudore sulla fronte. Serve una consapevolezza diversa, c'è bisogno di una nuova cultura del lavoro.
Tirando le somme dell'anno appena trascorso, come è stato questo 2025 e cosa auspichi per il nuovo anno?
Il 2025 è stato un anno particolarmente proficuo e anche abbastanza faticoso. C'è stato il rinnovo del contratto provinciale e una serie di iniziative sociali che hanno impegnato tempo e risorse. Siamo riusciti a individuare una nuova strada nelle relazioni sindacali con buoni risultati. Il mio auspicio per il 2026 è che l'agricoltura torni ad essere al centro della vita politica di questa provincia. C'è bisogno di un confronto costante tra istituzioni e sindacato, è fondamentale riconoscere una rete di diritti per i lavoratori, per migliorare la loro condizione di vita e avere una società più equa e giusta per tutti.
Dalla Regione contributi per 9 milioni di euro a Viterbo per i rifiuti del Lazio
VITERBO - Viterbo e San Vittore che ospitano i rifiuti dal resto del Lazio riceveranno dalla Regione un contributo.
Nella manovra di bilancio regionale è stata approvata la possibilità di dare compensazioni economiche ai Comuni che ospitano o sono vicini a discariche (non di rifiuti inerti) e impianti di termovalorizzazione. La ratio della norma, che ha modificato la Legge Regionale nr. 27 del 1998, è quella di contribuire a supportare le comunità che sostengono il peso della chiusura del ciclo dei rifiuti con particolare riferimento a quei territori nei quali insistono le discariche e i termovalorizzatori.
Con la modifica passata in Consiglio Regionale la Regione Lazio ha previsto un sostegno economico per opere pubbliche di interesse locale da destinare al potenziamento della raccolta differenziata per venire in supporto dei Comuni, anche in considerazione degli alti costi previsti per interventi di questo tipo.
''Ne avranno diritto sia i Comuni che ospitano questi impianti, sia quelli limitrofi che hanno una porzione di territorio entro un raggio di 500 metri da questi impianti stessi. Lo stanziamento prevede 1 milione di euro per il 2026 e 4 milioni per ciascuna annualità 2027 e 2028'', ha spiegato l’assessore al Ciclo dei rifiuti, Fabrizio Ghera.
Attualmente, nella regione i Comuni che ospitano tali impianti sono due: Viterbo e San Vittore nel Lazio (FR). Nella finanziaria regionale è stato anche apportata un’ulteriore modifica alla L.R. 27/1998, a favore dei Comuni e delle società partecipate dai Comuni stesse. La norma prevede di finanziare la realizzazione di impianti pubblici per il trattamento e il recupero dei rifiuti differenziati.
Ladro entra in casa nella notte, furto a Oriolo Romano
VITERBO - In queste festività ladri scatenati a Oriolo Romano e Monterosi. A denunciare i fatti sono gli stessi cittadini sui social.
Il primo è furto è avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 dicembre in via del Convento a Oriolo Romano. Secondo quanto riferito dalla stessa vittima, una giovane donna, il ladro, a volto scoperto e con indosso uno zuccotto, si sarebbe introdotto nella casa dall'ingresso principale dopo essersi arrampicato sul lavatoio esterno per osservare l’interno della camera da letto.
E' riuscito ad appropriarsi di alcuni oggetti personali tra cui un giubbotto, un mazzo di chiavi e alcuni oggetti contenuti nelle tasche del giubbotto. Un cellulare invece, che il ladro avrebbe lanciato nel parco del convento, è stato ritrovato. La donna derubata ha lanciato un appello sui social al ladro a restituire quanto sottratto.
A Monterosi, invece, il colpo è sfumato. Il fatto anche in questo caso è avvenuto sabato sera nella zona di Case Gialle dove, secondo quanto si è potuto apprendere, due ladri avrebbero cercato di introdursi in un'abitazione con i proprietari all'interno. Ad accorgersi della loro presenza il cane della famiglia che ha abbaiato e li ha messi in fuga. Pare che i proprietari di casa si siano trovati davanti a uno di loro il quale avrebbe proferito nei loro riguardi frasi intimidatorie.
La notte successiva i ladri hanno tagliato reti di recinzione in via Monte Pogliano e in via Ercoli Giuseppe. In via della Vigna hanno visitato una casa ma era vuota. Sono quindi fuggiti a mani vuote.
Terreno agricolo diventa Bosco, il ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune
BASSANO ROMANO – La vicenda legata all’ordinanza urgente del sindaco di Bassano Romano approda ora al Consiglio di Stato. A renderlo noto è Carlo Leoni, che informa di aver fatto iscrivere a ruolo il ricorso straordinario presentato entro i 120 giorni al Presidente della Repubblica, ora trasmesso al massimo organo della giustizia amministrativa.
Il Comune di Bassano Romano avrà un termine massimo di 20 giorni per predisporre una relazione dettagliata e documentata sui fatti contestati, che dovrà essere inviata contemporaneamente al Consiglio di Stato, agli enti interessati e allo stesso Leoni. Il termine scadrà il 12 gennaio, dopo l’Epifania. In caso di risposta da parte dell’amministrazione comunale, sarà poi possibile presentare eventuali osservazioni e controdeduzioni.
Al centro del ricorso c’è la contestazione di un’ordinanza che, secondo Leoni, si baserebbe su presupposti non veritieri. In particolare, il Comune avrebbe classificato come bosco un terreno di sua proprietà che, a suo dire, è invece agricolo e coltivato con piante ortofrutticole. Proprio in seguito a tale ordinanza, nell’estate scorsa Leoni ha presentato una querela contro il sindaco di Bassano Romano, ritenendo le affermazioni contenute nel provvedimento non aderenti alla realtà dei fatti.
Nel ricorso viene inoltre ricordato come, in una precedente impugnazione, il Ministero dell’Ambiente non avesse ricevuto alcun riscontro da parte del Comune, nonostante l’urgenza della situazione anche in quel caso. Leoni sottolinea come l’amministrazione fosse già a conoscenza della natura agricola del terreno.
A rafforzare la tesi del ricorrente viene citata anche la posizione della Procura di Viterbo, che avrebbe qualificato l’episodio come incendio doloso non boschivo, proprio in quanto l’area interessata non sarebbe stata un bosco.
Ora l’attenzione è tutta rivolta alla risposta del Comune di Bassano Romano. “Cosa risponderà stavolta?”, si chiede Carlo Leoni, mentre la vicenda entra in una nuova e delicata fase davanti al Consiglio di Stato.
Natale in sicurezza, maxi sequestro della Guardia di Finanza: 185mila prodotti pericolosi ritirati
VITERBO – Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Viterbo a tutela della salute dei consumatori e a contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Nei giorni scorsi, in occasione delle festività natalizie, i finanzieri del Gruppo di Viterbo hanno condotto una serie di controlli nell’ambito dell’operazione denominata “Natale sicuro”, che ha portato al sequestro di quasi 185mila prodotti ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute.
Gli interventi hanno interessato cinque esercizi commerciali, due nel capoluogo e tre in altri comuni della provincia. In più operazioni sono stati sequestrati articoli non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo, esposti sugli scaffali e pronti per la vendita al pubblico. Si tratta in prevalenza di addobbi decorativi e materiali di consumo, tra cui articoli elettrici a bassa tensione, gestiti da soggetti di etnia cinese.
I prodotti erano privi delle informazioni obbligatorie previste dal D.Lgs. 206/2005, che tutela i consumatori vietando la commercializzazione di articoli sprovvisti del cosiddetto “contenuto minimo delle informazioni”. Mancavano infatti indicazioni fondamentali come il luogo di origine e di produzione, l’eventuale presenza di materiali o sostanze pericolose, i materiali impiegati, i metodi di lavorazione, nonché le istruzioni d’uso, le precauzioni e la corretta destinazione d’impiego.
L’assenza di tali informazioni impedisce al consumatore di effettuare una scelta consapevole e sicura, soprattutto in un periodo dell’anno in cui questi articoli vengono frequentemente utilizzati in ambienti domestici e in contesti frequentati da bambini, con il rischio di potenziali danni alla salute o di incendi.
La merce sequestrata, del valore complessivo di oltre 40mila euro, è stata quindi sottratta alla vendita. Contestualmente sono state elevate le relative sanzioni amministrative e segnalati alle competenti Camere di Commercio sei soggetti di origine sinica, tutti titolari delle attività commerciali controllate.
L’azione della Guardia di Finanza, volta a contrastare la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, rappresenta un presidio fondamentale per la tutela dei cittadini e per la salvaguardia degli operatori economici che operano nel rispetto delle regole.
Festività natalizie, variazioni ritiro rifiuti porta a porta giovedì 1° gennaio 2026
VITERBO - Si comunica che, in occasione del 1° gennaio, festivo infrasettimanale, il servizio di ritiro rifiuti porta a porta sarà garantito con le seguenti modalità:
GIOVEDÌ 1° GENNAIO
ZONA A-CS (centro storico)
• Raccolta antimeridiana plastica e metalli per tutte le utenze, domestiche e non domestiche, compreso il settore ristorazione.
• Raccolta antimeridiana/pomeridiana cartone per le sole utenze non domestiche, compreso il settore ristorazione (orari esposizione come da ordinanza sindacale n. 58/2025).
• Raccolta antimeridiana/pomeridiana organico per le sole utenze del settore ristorazione (orari esposizione come da ordinanza sindacale n. 58/2025).
ZONA B1:
• Raccolta antimeridiana secco residuo per le utenze domestiche e non domestiche.
ZONA B2:
• Raccolta antimeridiana vetro per le utenze domestiche e non domestiche.
ZONA B3:
• Raccolta antimeridiana carta per le utenze domestiche e non domestiche.
• Raccolta pomeridiana imballaggi in cartone per le sole utenze non domestiche.
ZONA B4:
• Raccolta pomeridiana imballaggi in cartone per le sole utenze non domestiche
ZONA C
• Raccolta antimeridiana presso le isole di prossimità del secco residuo e della carta.
Con l'occasione si ricorda che presso le isole di prossimità è fatto divieto di conferire qualsiasi tipo di rifiuto, e con qualsiasi modalità, da parte di cittadini non residenti nel comune di Viterbo e da parte dei titolari di attività non insediata nello stesso; è vietato conferire e abbandonare i rifiuti di qualsiasi natura e origine sul suolo al di fuori dei contenitori; è vietato conferire rifiuti presso isole di prossimità diverse da quella assegnata.
Nella suddetta giornata festiva i centri comunali di raccolta di Grotte Santo Stefano in via Lucca e quello del Poggino a Viterbo resteranno chiusi.
Per consultazione suddivisione zone https://viterboambiente.net/pagine/calendari-viterbo .
L'ordinanza sindacale n. 58 del 13-11-2025 (modifiche parziali e temporanee in occasione del Christmas Village e mercatino di Natale per utenze non domestiche – compreso settore ristorazione – del centro storico, periodo 15 novembre 2025 - 6 gennaio 2026) è consultabile sulla home page del sito istituzionale www.comune.viterbo.it all'interno della sezione dedicata al Natale, alla voce Le ordinanze (https://comune.viterbo.it/wp-content/uploads/2025/11/Ordinanza-n.-58-del-13-11-2025.pdf ).
Per ulteriori informazioni www.viterboambiente.net .
Operazione antidroga dei Carabinieri a Viterbo: arrestato un uomo
VITERBO - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Viterbo, nell’ambito di attività mirate al contrasto dei reati connessi al traffico di stupefacenti, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un cittadino italiano di 45 anni, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio.
L’intervento è iniziato con una perquisizione domiciliare durante la quale i militari hanno rinvenuto circa 40 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio. La droga era abilmente nascosta in più punti dell’abitazione, peraltro provvista di un sistema di videosorveglianza esterna, verosimilmente installato per sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine.
Oltre allo stupefacente, i Carabinieri hanno sequestrato anche materiale vario per il confezionamento delle dosi, tra cui due bilancini di precisione, buste di plastica, nastro adesivo e forbici. Nell’abitazione sono stati inoltre trovati e sequestrati 100 euro in contanti, denaro ritenuto provento dell’attività di spaccio, un manoscritto presumibilmente riportante la contabilità e due telefoni cellulari.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, poi conclusasi con l’applicazione di una misura cautelare nelle more della definizione del procedimento aperto a suo carico.
L’operazione si inserisce nel quadro di articolati servizi di controllo del territorio, intensificati dall’Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza dei cittadini.
Vincenzo Bencini in concerto a piazza Cavour
TARQUINIA - Un appuntamento musicale da non perdere, pensato per vivere un pomeriggio di musica e atmosfera nel cuore di Tarquinia, promosso dall'Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco Tarquinia. Sabato 3 gennaio 2026, dalle 18, piazza Cavour ospiterà il concerto live gratuito di Vincenzo Bencini, artista dalla lunga esperienza musicale e protagonista di numerose esibizioni in tutta Italia.
Con alle spalle un percorso decennale maturato all'interno di diversi gruppi musicali, dal 2005 Bencini ha intrapreso la strada della 'one man band', portando la sua musica in locali, strade e piazze, dove regala al pubblico performance intense e coinvolgenti. Sul palco si presenta come solista, voce e chitarra acustica La sua cifra distintiva è la grande capacità di coinvolgimento e l'alchimia che riesce a creare con il pubblico, rendendo ogni concerto un'esperienza unica e partecipata. In ogni performance, Bencini incanta gli ascoltatori con la sua chitarra, riproponendo i grandi classici della canzone italiana. Nato a Civitavecchia, l'artista trae ispirazione da alcuni dei più importanti autori italiani, tra cui Lucio Battisti, Rino Gaetano, Vasco Rossi, Edoardo Bennato, Ligabue e Zucchero, influenze che emergono chiaramente nel suo repertorio e nella sua interpretazione.
Ordinanza sindaca Frontini: divieto di accensione o esplosione artifici e manufatti pirotecnici ...
VITERBO - Divieto di accensione o esplosione di artifici e manufatti pirotecnici in genere, la notte tra il 31 dicembre 2025 e il 1° gennaio 2026. Lo stesso divieto è esteso fino alle ore 24 del prossimo 6 gennaio, a partire dalla data odierna (29 dicembre), giorno di pubblicazione dell'apposita ordinanza (n. 64 del 29-12-2025) emanata dalla sindaca Chiara Frontini.
A tutela della sicurezza e della pubblica incolumità – si legge nella suddetta ordinanza – è fatto divieto di accendere o far esplodere materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita, e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, nelle vie, piazze e in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico di tutto il territorio comunale, fatte salve le attività di professionisti autorizzati.
'Anche quest'anno Viterbo sceglie di festeggiare il nuovo anno senza botti – sottolinea la sindaca Frontini -. Se ne può fare benissimo a meno. Si può accogliere il nuovo anno senza razzi, petardi o qualsiasi altro manufatto pirotecnico esplodente. Crediamo in questo provvedimento perché siamo convinti del suo valore. Un provvedimento necessario a prevenire gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, soprattutto quelli più fragili, quella dei nostri amici a quattro zampe, e, non ultimo, quella degli stessi utilizzatori. Confidiamo nel buon senso dei viterbesi per il rispetto dell'ordinanza'.
Ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 25,00 ad euro 500,00, oltre al sequestro amministrativo del materiale esplodente o all'eventuale applicazione di più gravi sanzioni penali laddove previsto. La versione integrale dell'ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it, sezione albo pretorio, alla voce ordinanze sindacali.
Tarquinia Deliziosa, successo per la Caccia al Tesoro di Willy Wonka
TARQUINIA - L'inedita Caccia al Tesoro di Willy Wonka si è confermata uno dei momenti più apprezzati della rassegna Tarquinia Deliziosa – La Fabbrica di Cioccolato, lasciando un segno positivo tra i ricordi delle festività natalizie 2025 a Tarquinia. Circa cinquanta bambini e ragazzi, in molti casi accompagnati dai genitori, hanno partecipato all'iniziativa, trasformando il centro storico in un grande spazio di gioco diffuso.
Seguendo indizi e prove disseminate tra le vie cittadine, i partecipanti hanno attraversato alcuni dei luoghi più caratteristici della città, per poi tornare in piazza Cavour, punto nevralgico dell'attività. Qui, al termine del percorso, ogni squadra ha ricevuto un premio simbolico ma fortemente legato al territorio: una barretta di cioccolato prodotta nella Tuscia, a sottolineare uno dei principi fondanti del progetto, ovvero la valorizzazione delle eccellenze locali.
Un progetto tra gioco, territorio e partecipazione
L'iniziativa si inserisce nel più ampio programma di Tarquinia Deliziosa – La Fabbrica di Cioccolato, rassegna ideata e promossa dall'associazione culturale Viva Tarquinia, con il contributo della Regione Lazio e di Arsial, il patrocinio del Comune di Tarquinia e la collaborazione della Pro Loco Tarquinia. Un progetto che ha saputo coniugare intrattenimento, promozione del centro storico e attenzione alle produzioni agroalimentari del territorio.
Fondamentale, per la riuscita della giornata, il contributo delle realtà e delle persone che hanno affiancato l'organizzazione. Un ringraziamento particolare va ai consiglieri comunali Patrizia Giorgini, Alice Battellocchi, Tiziana Castignani, Angelo Zacchei ed Emanuele Scomparin, per la collaborazione fattiva, oltre a Irene Campitiello e al Gruppo Troppo Forti, che ha animato il pomeriggio con maschere, momenti fotografici e attività dedicate ai più piccoli.
Ultimo appuntamento il 4 gennaio 2026
La rassegna Tarquinia Deliziosa – La Fabbrica di Cioccolato si avvia ora alla conclusione. L'ultimo appuntamento è in programma domenica 4 gennaio 2026, con l'evento dedicato a La Foresta Nera, in programma alle ore 16 presso l'Ex Monte di Pietà – Palazzo Comunale, in piazza Matteotti, con la chef Sara Torresi. Un incontro su prenotazione (Infopoint Tarquinia - 0766 849 282) che chiuderà il ciclo di iniziative legate al cioccolato, alla tradizione gastronomica e alla promozione del territorio.
La Real azzera il gap per la quota salvezza
ACQUAPENDENTE - Splendida vittoria Real che azzera ogni gap quota salvezza. Nella super gelida mattinata del Boario “fattore qualità” Ettore Palumbo. Perché all’ultimo tuffo gara pennella un calcio d’angolo al bacio per la rete di Tommaso Illiano e nel primo tempo lavora con fantasia ed intelligenza aprendo ripetutamente con improvvisi accelerazioni la scatola difensiva ospite.
Il neo acquisto Riccardo Capparozza come stantuffo di fascia destra dialoga con continuità solo esclusivamente palla a terra ad inizio ripresa. Giuliano Mareschi e Mattia Poppi con qualità nello sfruttare palle inattive. Seppur alle prese con una situazione di Classifica almeno momentaneamente a mò di fanalino di coda, gli ostiensi soprattutto nella ripresa ingarbugliano bravamente la matassa gara. Prendono piano piano tanto il governo del centrocampo quanto l’autorità anticipo seconde palle. Bravo Pietro Metelli e tutto il reparto a leggere le difficoltà senza capitolare sulle invenzioni di Fusca, Brugnetti, Medhat.
REAL AZZURRA: Metelli, Leonardo Franci, Illiano, Poppi, Sartucci, Parrino, Carletti, Mareschi, Palumbo Capparozza, Haijdari
A DISPOSIZIONE: Ettore Ricci, Emidi, Casagrande, Boudari, Pifferi. Luciani+
ALLENATORE: Manucci
PESCATORI OSTIA: Ronchi, Boenzi, Cioè (9° st Brugnetti), Francesco Ricci, Fusca, Munizzi (15° st Pistoni), Mezzalira (3° st Fontana), Medhat, Sonaglia, Ronghi
A DISPOSIZIONE: Massimi, Crescenzi, Esposito, Sartorello, Krepi
ALLENATORE: Bianchi
ARBITRO: Luca Meschini Comitato di Viterbo
MARCATORE: 45° st Illiano (RA)
NOTE: Ammoniti 33° Boenzi (PO), 45° st Mareschi (ARA)
Romoli: 'Furti, risposta ferma dello Stato. Grazie alle forze dell'ordine. ...
VITERBO - Al centro del Comitato provinciale per l'ordine e sicurezza pubblica, svoltosi questa mattina in Prefettura, c'è stata l'analisi puntuale dei fenomeni predatori, in particolare dei furti in abitazione, che stanno interessando alcuni comuni della Tuscia.
Il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, ha ribadito la totale vicinanza delle istituzioni ai territori colpiti e ha elogiato il dispositivo di sicurezza messo in campo:
'L'attenzione su questi episodi è massima. Ringrazio S.E. il Prefetto per la sensibilità dimostrata e tutte le forze dell'ordine – polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza – per lo sforzo straordinario nel presidiare il territorio. Un ringraziamento particolare ai comandanti di stazione dei carabinieri e alle polizie locali, che rappresentano il primo baluardo di sicurezza nei nostri comuni e che stanno svolgendo un lavoro encomiabile di contenimento e indagine. Un grazie va anche ai sindaci e alle amministrazioni comunali, per la collaborazione costante e il raccordo quotidiano con le autorità'.
Romoli ha poi voluto lanciare un messaggio chiaro alla cittadinanza sulle pratiche di 'solidarietà stradale' che rischiano di danneggiare le indagini:
'Non dobbiamo dare scampo a questi delinquenti. Non lasciamoli vivere tranquilli. Per questo rivolgo un appello: aiutiamo le nostre forze dell'ordine, non ostacoliamole involontariamente. La pratica di segnalare i posti di controllo sui social o con i fari va interrotta. Quando lo fate, state potenzialmente aiutando una banda di ladri a evitare l'arresto subito dopo un colpo. Chi ruba nelle case sottrae serenità al presente delle famiglie; chi spaccia ruba il futuro. Il controllo di vicinato sia uno strumento per segnalazioni qualificate alle autorità, non un assist alla criminalità'.