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Legge di stabilità 2026, Sabatini: 'si apre una pagina straordinaria per il Lazio'
VITERBO – Oggi, mercoledì 10 dicembre, si è svolta la discussione generale sulla legge di stabilità 2026
Così si è espresso il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini, componente della Commissione bilancio: 'Si è svolta oggi nella Commissione bilancio del consiglio regionale presieduta dal collega Marco Bertucci la discussione generale sulla Legge di stabilità 2026 che ha visto un ampio confronto fra maggioranza e opposizione. Una proposta di legge che non prevede ricorso a nuovo indebitamento ed introduce una seria programmazione rivolta in favore della crescita del territorio, con aiuti concreti alle famiglie e alle imprese. Prosegue infatti anche per il 2026 la politica di riduzione della pressione fiscale attraverso l'utilizzo del fondo taglia-imposte. Sul fronte delle imposte regionali, viene confermata l'aliquota Irpef ridotta all'1,73 per cento per i redditi fino a 28 mila euro, mentre le realtà del terzo settore e le imprese operanti nei comuni montani saranno esentate dall'aumento dell'Irap. Grande attenzione al comparto della sanità con incentivi per il personale sanitario dei Pronto soccorso. Le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale saranno autorizzati ad erogare un'indennità una tantum fino al 3,33% della retribuzione annua lorda per complessivi 3,7 milioni. Grazie all'intervento del governo nazionale, che in seguito ad un ampio confronto nella conferenza stato-regioni ha cancellato per le regioni l'obbligo di restituire le anticipazioni di liquidità concesse, il debito regionale è stato ridotto di oltre 13 miliardi di euro, fatto questo che permetterà di liberare, da qui ai prossimi cinque anni, investimenti per circa 500 milioni di euro. Un tesoretto che permetterà di intervenire concretamente sulle infrastrutture e sullo sviluppo del territorio. Un bilancio di prospettiva e di grande respiro reso possibile dal grande lavoro messo in campo in questi anni dalla Giunta Rocca e dall'assessore al Bilancio Giancarlo Righini, lavoro che ha finalmente permesso di risanare le finanze regionali. Auspichiamo ora un confronto costruttivo in sede di discussione e di approvazione del testo, certi che continueremo così a scrivere una nuova pagina per la Regione Lazio'.
Il Prefetto di Viterbo visita il Comando Provinciale dei Carabinieri
VITERBO - Nella mattinata odierna il Prefetto di Viterbo, Dott. Sergio Pomponio, ha visitato il Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo.
Ad accoglierlo il Comandante Provinciale, Colonnello Alfredo Antro, insieme a una rappresentanza del personale della sede e delle Compagnie distaccate, oltre che del Gruppo Carabinieri Forestale.
Nel corso della visita della struttura e dei reparti dislocati nella Caserma “Cuzzoli e Cortellessa” di Via De Lellis, il Colonnello Antro ha illustrato al Prefetto l'organizzazione dell'Arma nella provincia e analizzato le principali questioni operative e logistiche. Presso la Centrale Operativa, l'attenzione si è concentrata sul dispositivo di controllo del territorio e sui moderni sistemi informatici e di comunicazione in dotazione al personale.
Nel successivo incontro con il personale, il Dott. Pomponio ha espresso il suo vivo apprezzamento per l'impegno e la dedizione profusi quotidianamente dai militari dell'Arma dei Carabinieri. Ha inoltre sottolineato il valore strategico della capillare presenza sul territorio delle Stazioni Carabinieri, presidi fondamentali per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e per il contrasto alla criminalità, ampiamente riconosciuto dalle istituzioni e dai cittadini della Tuscia.
Il Colonnello Antro, nel ringraziare il Prefetto per l'attenzione dimostrata con la sua visita e per le parole di stima, ha voluto a sua volta sottolineare l'efficace e puntuale azione di guida e coordinamento assicurata dal Dott. Pomponio. Ha infine ribadito la forte sinergia e la proficua collaborazione con tutte le articolazioni della Prefettura, punto di riferimento costante per l'Arma in provincia.
La visita si è conclusa con un cordiale scambio di auguri in occasione delle ormai imminenti festività natalizie e di fine anno.
Slot online: RNG, RTP, volatilità e miti da sfatare
Dentro una slot online: psicologia, matematica e miti da sfatare
Vuoi capire come funzionano davvero le slot online e smontare i miti più tenaci? Questa guida spiega in modo chiaro RNG, RTP, volatilità e i trabocchetti mentali che spingono a cliccare; se vuoi mettere alla prova le idee appena lette, dai un’occhiata a Rolletto Casino. Leggi, confronta gli esempi e prova una demo: si parla di quasi-vittoria, fallacia del giocatore, “slot calda/fredda” e orari “magici”, così arrivi allo spin con la testa giusta.
Il motore invisibile: RNG, RTP e volatilità
Partiamo dal cuore matematico. Ogni spin nasce da un generatore di numeri casuali (RNG) che produce esiti indipendenti tra loro. Niente memoria, niente “storia” che pesi sul giro successivo. Gli standard tecnici per i dispositivi di gioco richiedono proprio questo: selezione casuale e indipendente dell’esito, senza possibilità d’intervento a spin avviato.
Accanto all’RNG c’è il RTP (Return to Player), la percentuale attesa che rientra ai giocatori sul lunghissimo periodo. È una media statistica, non una promessa sul tuo saldo di oggi. Gli stessi regolatori spiegano come l’RTP si calcoli su volumi ampi di giocate: il valore “di progetto” può oscillare nel breve, ma converge quando la base di scommessa cresce.
La volatilità, invece, descrive come arrivano i risultati. Bassa volatilità: vincite più frequenti ma piccole. Alta volatilità: pause lunghe, poi colpi che possono pesare. È il motivo per cui la stessa percentuale RTP può “sentirsi” diversissima da una slot all’altra.
Tabella rapida (prima di aprire il portafoglio)
Capire questi tre concetti ti evita false aspettative. Qui sotto un promemoria sintetico.
Concetto
Cos’è
Cosa significa per te
RNG
Generatore che decide ogni esito in modo indipendente
Nessun orario “buono”, nessuna sequenza prevedibile
RTP
Percentuale teorica restituita nel lunghissimo periodo
Media statistica, non garanzia sul singolo conto
Volatilità
Distribuzione del rischio nel tempo
Più volatilità, più “onde”: pazienza e bankroll adeguato
Ricontrolla sempre la scheda gioco: alcuni titoli offrono più “math set” con RTP diversi, a volte legati alla denominazione o alle opzioni bonus.
La mente davanti ai rulli: bias che spingono a cliccare “Spin”
Non prendiamoci in giro: certe dinamiche psicologiche mordono. La quasi-vittoria (near-miss) aumenta il desiderio di riprovare e può accelerare i tempi tra uno spin e l’altro. La letteratura la studia da anni, con lavori che collegano le near-miss a maggiore persistenza nel gioco.
C’è poi la “perdita travestita da vincita” (LDW): incassi meno della puntata ma luci e suoni celebrano come fosse una vittoria. Anche qui i dati mostrano che queste sequenze possono spingere a proseguire oltre il previsto.
Infine, due vecchie conoscenze: fallacia del giocatore e hot hand. Nella prima si pensa che dopo una serie di “X” debba arrivare “Y”; nella seconda si crede che una striscia positiva continui per “mano calda”. Studi su decisione e scommesse mostrano come possano convivere e confondere, spingendo a letture errate della casualità. Meglio ricordare che gli esiti sono indipendenti.
Miti da lasciare alla porta
Prima di passare alla pratica, vale la pena sgonfiare qualche luogo comune.
“La slot è calda/fredda.” Le estrazioni sono indipendenti: non esiste temperatura. Se una sequenza sembra “parlare”, è la mente che cerca pattern.
“Basta cambiare orario.” Non c’è fascia oraria che migliori le probabilità: l’RNG gira allo stesso modo alle 10 come alle 23.
“La scheda fedeltà cambia l’esito.” Può cambiare paytable o promozioni, non l’estrazione del numero casuale. Gli input del giocatore non modificano la distribuzione dell’RNG.
Capire perché questi miti piacciono ai neuroni aiuta a smontarli sul nascere. Spesso basta fermarsi, respirare, rifare due conti.
Dal dire al fare: come leggere una slot con occhio “matematico”
Vuoi un approccio pratico? Prendi una slot nota con volatilità alta e una con volatilità media. La prima ti terrà più a secco, ma quando paga si sente. La seconda scorre più “regolare”. Prova senza sovraccaricare la puntata, osserva la frequenza dei bonus, confronta l’RTP indicato. E quando vedi una quasi-vittoria, ricordati che il cervello la sopravvaluta: non è un “invito” della macchina, è solo casualità che profuma di promessa.
Un esempio concreto (senza farne un “panegirico”)
Su Rolletto la lobby Casinò è ampia e ordinata: slot e tavoli RNG, più live game da studi riconosciuti. In vetrina NetEnt, Yggdrasil, Play’n GO, Red Tiger, Nolimit City, ELK Studios ed Evolution. Dai classici “book-style” alle meccaniche Megaways, fino a cluster e buy-feature: c’è varietà senza confusione.
Voce
Dettaglio
Bonus benvenuto
100% fino a €1.500
Free spin
Serie periodiche
Cashback
Settimanale 5–15%
Reload
Venerdì
Deposito minimo
€20
Contribuzione
Slot 100%, tavoli ridotta
Wagering
30×–40×
Pagamenti
Carte (anche PostePay), Skrill, Neteller, bonifico SEPA, crypto
Licenza
GCB n. OGL/2024/1798/1048
Per orientarti: titoli lineari come Starburst sono immediati; chi cerca brivido punta a release ad alta volatilità di Nolimit City. Scegli la puntata con testa e leggi sempre la scheda gioco: contribuzione e wagering cambiano la partita.
Bonus: come leggere le condizioni senza impazzire
Le promo possono essere utili, ma solo se sai cosa guardare. Prima di accettare un bonus benvenuto 100% fino a €1.500 o un cashback 10%:
1. Verifica il wagering e su cosa si applica (bonus oppure deposito+bonus).
2. Controlla i giochi validi e le percentuali di contribuzione.
3. Occhio ai tetti: cap di vincita su free spin, limiti di puntata durante il playthrough, scadenze.
Questa checklist ti evita fraintendimenti e ti lascia gestire la partita, non il contrario.
Due dritte finali
Stabilisci un budget e trattalo come una spesa per intrattenimento. Se ti ritrovi a “rincorrere” una perdita perché “manca poco al bonus”, fermati: hai appena sentito bussare la quasi-vittoria e la fallacia del giocatore. Gli esiti restano indipendenti e il tempo non sblocca nulla di segreto.
Se vuoi mettere alla prova teoria e pratica, prova una slot a bassa e una ad alta volatilità e osserva come cambia il ritmo di gioco. La prossima volta si può entrare nel merito di bankroll, stop-loss e di come certe interfacce audio-visive spingono a premere “Spin” un secondo prima del previsto.
Artigianato al Centro con il tradizionale mercatino di Natale
VETRALLA - La seconda edizione di Artigianato al Centro avrà luogo sabato 13 e domenica 14 dicembre, dalle ore 10:00 alle 19:00, presso la sede della cooperativa sociale i SEMI in Via Cassia interna 95/97, Vetralla, insieme al tradizionale Mercatino di Natale.
Parteciperanno CriArsLab e numerosi artigiani locali che, con passione e cura dei dettagli, presenteranno le loro nuove creazioni. Saranno inoltre esposti i prodotti realizzati nell’ambito delle attività di inclusione dei centri diurni i SEMI e dell’Ex Vivaio di Montefogliano Il giardino nel bosco.
Nella giornata di sabato, alle ore 11:00, è previsto un laboratorio di disegno dedicato ai più piccoli, a cura di Semia Arfaoui.
A fare da cornice alla manifestazione, sabato 13 alle ore 16:00 sarà proiettato il documentario Nel Bosco, accompagnato dall’esposizione e presentazione dei percorsi didattici realizzati durante il progetto Un vivaio per il sociale. Seguirà l’illustrazione dell’offerta didattica del centro eco-museale, rivolta a insegnanti e docenti di ogni ordine e grado, oltre che ai genitori interessati.
Domenica 14 alle ore 16:00 sarà invece possibile visitare l’esposizione di libri e oggetti di artigianato internazionale a cura di Mary Jane Cryan. L’evento sarà anche l’occasione per conoscere le opere di Deborah Andreoni e del gruppo dei ragazzi e delle ragazze della cooperativa i SEMI: una collezione tutta da scoprire insieme alla sua autrice.
Con questa seconda edizione, la segreteria organizzativa intende dare continuità al successo del primo appuntamento, tenutosi ad Ottobre, che ha registrato grande partecipazione e apprezzamento da parte dei visitatori e dei ragazzi della cooperativa. Anche per l’appuntamento del prossimo weekend i veri protagonisti saranno loro: i ragazzi della cooperativa saranno impegnati in numerose attività per rendere le due giornate ricche di oggetti, idee natalizie, colori e gioia per tutte le persone che visiteranno Artigianato al Centro.
Nasce la Uil Fp Viterbo, il 21 febbraio latto ufficiale
VITERBO - “Nasce la Uil Fp Viterbo, il 21 febbraio 2026 l’atto ufficiale durante il congresso provinciale nella sala Alessandro IV di palazzo dei Papi a Viterbo”. A dichiararlo è il segretario generale della Uil Fpl Viterbo Diego Basile.
“Una sola direzione – sottolinea poi Basile –, una visione condivisa, una voce più forte per affrontare sfide comuni. La nuova categoria nasce dall’unificazione tra Uil Fpl (Federazione poteri locali) e Uil Pa (Pubblica amministrazione)”.
Ieri pomeriggio il Consiglio territoriale unificato nella sala Garau della Uil in via Cardarelli. Consiglio che ha recepito lo statuto e il rispettivo regolamento della nuova categoria Uil Fp (Funzione pubblica).
Presenti all’incontro, assieme a Diego Basile, il segretario generale della Uil Pa Viterbo Gianluca Cervigni, il segretario generale della Uil Viterbo Giancarlo Turchetti e la segretaria della Uil Fpl di Roma e Lazio Federica Fiorelli.
“Un progetto, quello della Uil Fp – prosegue Basile –, che mira a rafforzare la presenza del sindacato nei territori e a valorizzare il lavoro di chi, ogni giorno, garantisce servizi essenziali alla cittadinanza. Un processo di integrazione che conferma la volontà di costruire una rappresentanza più solida, inclusiva ed efficace per le lavoratrici e i lavoratori della sanità, degli enti locali, delle funzioni centrali e di tutti i comparti del pubblico impiego”.
“L’obiettivo – aggiunge il segretario della Uil Fpl Viterbo – è quello di dare vita a un soggetto sindacale ancora più coeso, capace di affrontare con maggiore incisività le sfide che interessano il mondo del lavoro pubblico: dalla tutela dei diritti alla valorizzazione professionale, dal miglioramento delle condizioni lavorative al potenziamento dei servizi erogati ai cittadini”.
“Con questa unificazione – continua Basile –, Uil Fpl e Uil Pa a Viterbo compiono un passo significativo verso un modello di rappresentanza capace di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze del territorio e dei suoi lavoratori”.
“Questo percorso di unificazione, iniziato dalla confederazione in vista del congresso – conclude infine Giancarlo Turchetti –, punta a rafforzare le categorie per fare in modo che siano più presenti e incisive sul posto di lavoro. Categorie più forti e capaci di portare a casa più risultati a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Ha 14 anni la carbognanese che ha vinto il Roma music contest per la categoria interpreti
CARBOGNANO – Ieri, martedì 9 dicembre, una giovane carbognanese di 14 anni, innamorata del canto, ha vinto ieri il Roma music contest, per la categoria interpreti.
“Canta da sempre - raccontano i genitori Daniela e Fabrizio - e se passi per la contrada di Carbognano può capitare che dalle finestre i passanti la possano sentire cantare. Magari può anche non piacere ma per noi è un grande orgoglio e questo premio ne valorizza i sacrifici che ha fatto fino ad ora. Lo prendiamo come un riconoscimento al suo impegno ed alla sua costanza, oltre che alla sua passione”.
“La giornata di ieri è stato un ulteriore passaggio nella sua breve esperienza canora ed è stata la sua prima uscita dalla nostra confort zone locale. Canta da sempre dall'età di 3 anni, va a lezione di canto da 2 anni. Lo scorso anno nel mese di giugno ha vinto in provincia di Viterbo il 'Canepina's got talent'; al 'Funny festival di Campagnano di Roma' quest'anno è arrivata in finale. La sua affermazione di ieri sera è un ulteriore piccolo passo a supporto ed a sostegno della sua passione. Certo, nel frattempo studia e frequenta il primo anno del Liceo Linguistico a Viterbo (Buratti), studia pianoforte e recitazione”.
“Lo definiremmo un percorso misto - dicono i genitori Daniela e Fabrizio - ma siamo convinti che stiamo contribuendo nella qualità di genitori alla costruzione della ragazza e donna che sarà. Noi siamo con lei”.
Sanità, Battistoni: 'Santa Rosa eccellenza nazionale: ulteriore successo per la Tuscia'
VITERBO - 'Il Santa Rosa entra ufficialmente tra i 26 ospedali italiani con performance 'molto alte' secondo il Programma nazionale esiti di Agenas, unico presidio nella Tuscia e tra i pochi del Centro Italia fuori dai grandi poli universitari. Un risultato che premia il lavoro svolto dal direttore generale Egisto Bianconi e dagli operatori che conferma la forza della nostra sanità territoriale. L'uscita inoltre dall'audit ministeriale, è la prova tangibile di un miglioramento reale, frutto dell'impegno quotidiano e della preparazione del nostro personale sanitario. Viterbo dimostra ancora una volta di poter competere con le migliori realtà italiane in ogni ambito'. Così in una nota il Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, Francesco Battistoni.
Indossare la natura: come il maglione di Natale è diventato un gesto didentità e simbolo
C’è un capo che più di ogni altro racconta l’inverno ed il periodo Natalizio, il calore domestico, la sensazione di sentirsi protetti: il maglione. Un oggetto semplice, ma capace di attraversare secoli di storia, culture e linguaggi. Un tempo era un indumento funzionale, pensato per resistere al freddo pungente dell’oceano o delle valli del nord; oggi è diventato un simbolo, un manifesto, un modo per esprimere chi siamo e cosa amiamo. E mai come nel periodo natalizio il maglione si trasforma in un rituale, in un richiamo affettuoso alla tradizione, in un accessorio che unisce ironia, colori e storie.
Negli ultimi anni, il cosiddetto “ugly Christmas sweater” - nato negli Stati Uniti tra gli anni ’70-’80 e spesso sfoggiato nei film natalizi che hanno fatto la storia - è diventato un fenomeno pop globale. Ma al di là dell’ironia e del folklore, oggi questo capo ha acquisito un significato nuovo: può essere un modo per comunicare scelte consapevoli, per trasformare lo stile in un’azione concreta, per indossare valori e non solo tessuti. È in questa dimensione che si inseriscono i maglioni del WWF: capi che non servono solo a scaldare, ma a raccontare una storia, a portare sulla pelle un impegno tangibile verso la Natura e gli animali che il WWF protegge ogni giorno. Un gesto che parla di identità, di responsabilità e di un nuovo modo di vivere il Natale.
DAL FOLKLORE AMERICANO ALLA CONSAPEVOLEZZA MODERNA: L’EVOLUZIONE DEL MAGLIONE NATALIZIO
Per capire perché oggi un maglione possa essere molto più che un semplice capo d’abbigliamento, bisogna fare un salto indietro nel tempo. I primi maglioni decorati con temi invernali compaiono nelle comunità del Nord Europa, dove le donne intrecciavano motivi ispirati a boschi, animali e cieli stellati. Erano simboli di appartenenza, talismani culturali, racconti intessuti nella lana. Con gli anni ’80 arrivano invece le versioni più eccentriche, immortalate da film come “Mamma ho perso l’aereo” oppure “National Lampoon’s Christmas Vacation” e “Il diario di Bridget Jones”, che trasformano il maglione natalizio in un simbolo di comicità, esagerazione e affetto familiare. Ed è proprio da lì nasce la mania globale degli “ugly sweater party”, dove il kitsch diventa divertimento e leggerezza. Eppure, il 2025 è lontano anni luce da quell’immaginario. Le persone non cercano più solo un capo che faccia sorridere, ma un capo che parli. Che abbia un messaggio, che esprima una posizione, che racconti un valore. Il maglione non è più una semplice trovata estetica: è un contenitore di identità, uno spazio narrativo, un gesto.
Per questo, durante le festività, sempre più persone scelgono capi che uniscano stile, sostenibilità e responsabilità. E i maglioni WWF rappresentano una risposta perfetta a questa ricerca: sono caldi, iconici, ispirati alla Natura e soprattutto hanno un impatto concreto sulla tutela degli animali in pericolo.
I maglioni di Natale della WWF Conservation Collection sono realizzati in 100% lana rigenerata certificata GRS e dotati di LCA che attesta per la sua produzione il risparmio del 92% di CO2, 98% di acqua e 76% di energia. Il design è stato creato reinterpretando le fantasia dei classici maglioni di Natale in stile tipicamente WWF: è così che specie a rischio come la tigre, l’elefante, l’orso bruno marsicano e il cervo italico diventano i protagonisti del Natale WWF. Scopri ora la collezione di maglioni del WWF Italia visitando la pagina dedicata sullo shop ufficiale, che raccoglie capi sostenibili e originali.
INDOSSARE UN VALORE: IL MAGLIONE COME IDENTITÀ, IMPEGNO E APPARTENENZA
Ogni giorno, ciò che indossiamo comunica qualcosa. Lo fa in modo sottile, ma potentissimo: rivela i mondi che amiamo, le idee in cui crediamo, l’immagine che vogliamo raccontare agli altri. I maglioni di Natale WWF interpretano questo linguaggio in un modo completamente nuovo: non solo come estetica, ma come dichiarazione di appartenenza alla comunità di chi vuole difendere la biodiversità. Indossare un maglione con un orso, una tigre o non è una semplice scelta di stile. È dire “io sto dalla loro parte e mi batto per la loro sopravvivenza”. È ricordare che la moda può essere un ponte verso la consapevolezza, un mezzo per portare la Natura nel nostro quotidiano, un modo per sostenere chi è fragile e ha bisogno della nostra voce.
Un maglione del WWF diventa così un simbolo di cura: un abbraccio che dà calore a chi lo indossa e allo stesso tempo sostiene i progetti del WWF in difesa di questi animali. Dalla lotta contro il bracconaggio alla difesa degli habitat, dalla salvaguardia delle foreste alla riduzione dell’inquinamento, l’impegno del WWF è un percorso costante che trova forza proprio nei piccoli gesti di molti.
LA MATERIA COME MESSAGGIO: PERCHÉ CIÒ CHE TOCCHIAMO MODIFICA IL NOSTRO IMPATTO
La sostenibilità non è solo una parola, è una scelta concreta. E quando passa attraverso un capo d’abbigliamento, diventa anche qualcosa che tocchiamo, sentiamo e viviamo. I maglioni WWF sono pensati per unire comfort e responsabilità: materiali selezionati,e processi che riducono l’impatto ambientale. Scegliere un capo sostenibile è una scelta consapevole che dimostra la presa di responsabilità verso il nostro futuro e quello di tutte le specie che abitano il nostro Pianeta.
DAL GUARDAROBA AL PIANETA: IL NATALE COME SCELTA E TRASFORMAZIONE
Il Natale non è solo una festa: è un momento di riflessione, di ritorno alle cose importanti, di scelte che parlano di noi. Scegliere un maglione WWF non significa solo fare o farsi un regalo, ma partecipare a una trasformazione più ampia: quella di un Natale più gentile, più consapevole, più vicino alla Natura. Ogni capo acquistato sostiene progetti reali del WWF: la protezione del leopardo delle nevi, le iniziative per la tutela delle tartarughe marine, le attività dei centri di recupero per animali selvatici, la difesa delle foreste tropicali e degli oceani minacciati dalla plastica. L’acquisto di un prodotto WWF è un gesto che arriva direttamente sul campo, trasformandosi in azione concreta. In un mondo dove spesso la moda corre troppo veloce, scegliere capi sostenibili significa rallentare, dare valore al tempo, fare spazio all’intenzione e alla cura. Il maglione di Natale diventa così un simbolo non solo di tradizione, ma di nuova consapevolezza.
UN MAGLIONE CHE SCALDA MOLTO PIÙ DELL’INVERNO
Il maglione è tornato protagonista, ma non come accessorio nostalgico o oggetto ironico. È tornato come simbolo. Come gesto. Come ponte tra ciò che indossiamo e ciò che vogliamo proteggere. Scegliere un maglione WWF è un modo per raccontare la propria identità, per trasformare la moda in un atto di responsabilità, per avvicinare il Natale ai suoi significati più autentici: la cura, la generosità, la connessione con ciò che conta davvero. E se il Natale è il momento in cui la luce ritorna, allora indossare un maglione che protegge la Natura significa contribuire a mantenerla accesa tutto l’anno.
L'arbitrato come strumento di risoluzione delle controversie
VITERBO– La Camera di commercio Rieti Viterbo, in collaborazione con la Camera arbitrale, organizza per giovedì 18 dicembre alle ore 15:00 il convegno online 'L'arbitrato come strumento di risoluzione delle controversie: applicazioni e prospettive', un appuntamento dedicato all'approfondimento delle potenzialità dell'arbitrato quale modalità efficace e rapida per la risoluzione delle controversie.
Il webinar affronta in modo sistematico i principali profili teorici, normativi e applicativi di questo strumento alternativo di risoluzione delle controversie, con particolare attenzione alle implicazioni pratiche per imprese, professionisti e operatori del diritto.
L'evento si aprirà con gli interventi del presidente della Camera di commercio Rieti Viterbo, Domenico Merlani e del dirigente Camerale Giancarlo Cipriano. Sarà sottolineato il ruolo crescente dell'arbitrato nella gestione delle controversie commerciali e societarie, nonché l'importanza della Camera arbitrale nel garantire procedure snelle, qualificate e affidabili. Seguiranno interventi di esperti del settore che evidenzieranno la natura, funzione e tipologie dell'arbitrato, i fondamenti dell'istituto arbitrale, partendo dalle ragioni che inducono le parti a preferirlo alla giurisdizione ordinaria.
Verranno esaminate le principali tipologie di procedimento (arbitrato rituale, irrituale, amministrato o ad hoc) e i suoi principi cardine. Nel programma del webinar anche il tema dell'arbitrato, intelligenza artificiale e algoritmi e la riforma Cartabia. L'attenzione, inoltre, sarà posta alla funzione dell'arbitrato per le imprese e il ruolo della Camera Arbitrale e il funzionamento dell'arbitrato amministrato secondo il regolamento della Camera arbitrale della Camera di commercio Rieti Viterbo.
L'iscrizione è gratuita al link https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_6R2-4agaSkSouaXoc6yf_Q#/registration
Il webinar è accreditato dai Consigli degli ordini degli avvocati di Rieti e di Viterbo per tre crediti, è in corso l'accreditamento presso l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Rieti e Viterbo.
Per informazioni: conciliazione@rivt.camcom.it
Tarquinia, 'Pillole di psicologia' si conclude con un incontro su terapie biorigenerative e ...
TARQUINIA - Si conclude con un appuntamento di grande interesse la terza edizione della rassegna 'Pillole di psicologia'. Sabato 13 dicembre 2025, alle 17, nella cornice della sala Sacchetti, al civico 4 di via dell'Archetto, a Tarquinia, si terrà l'incontro a ingresso libero dal titolo 'Il respiro delle cellule, la luce della mente: le terapie biorigenerative per il benessere psico-fisico dell'individuo', che offrirà al pubblico un approfondimento sul dialogo costante tra mente e corpo.
Per l'occasione la dottoressa Claudia Rossetti, psicologa e psicoterapeuta familiare, sarà affiancata dalla dottoressa Rita Brandi, medico oncologo, esperta in terapie biorigenerative e ozonoterapeuta. Durante l'incontro verranno illustrate le modalità con cui queste terapie possono contribuire al benessere complessivo dell'individuo, esplorando il tema dell'equilibrio psico-fisico e delle possibili strategie di supporto attraverso approcci integrati. La dottoressa Brandi presenterà una panoramica sulle terapie biorigenerative — tra cui l'ozonoterapia —, descrivendone il potenziale ruolo di sostegno nei percorsi di cura e promozione della salute, all'interno di una visione che unisce dimensione biologica, emotiva e mentale. La rassegna 'Pillole di psicologia' è realizzata in collaborazione con la Società Tarquiniense d'Arte e Storia ed è patrocinata dal Comune di Tarquinia e dal Lions Club di Tarquinia.
Viterbese: stipendi in ritardo, giocatori pronti ad andarsene e società in bilico
VITERBO - Sullo stadio Enrico Rocchi non è aria di festa, ma di tempesta. La Viterbese vive uno dei momenti più critici della sua storia recente, e ciò che accade in campo sembra quasi marginale rispetto al terremoto che scuote la società. A far tremare l’ambiente non sono la classifica o la zona playout, bensì le crepe profonde nella gestione economica, nei rapporti con i giocatori e nella credibilità istituzionale del club.
Un confronto mancato e la rabbia che cresce
Quello che doveva essere un giorno decisivo per chiarire il futuro del club si è trasformato nell’ennesimo segnale di caos. Era previsto un incontro tra squadra, tifoseria e istituzioni cittadine — sindaca Chiara Frontini e assessore allo sport Emanuele Aronne — per fare luce sulla situazione societaria.
L’appuntamento è però sfumato per “mancanza di tempi tecnici”. Di fatto, però, la discussione non è mai stata così accesa: i giocatori e i tifosi si sono ritrovati comunque davanti ai cancelli del Rocchi, dando voce a una preoccupazione condivisa e sempre più difficile da mascherare.
«Non siamo volontari»: la protesta della squadra
I calciatori hanno preso posizione senza mezzi termini. Il nodo principale resta quello degli stipendi arretrati, con parte della rosa che non ha ancora ricevuto quanto dovuto.
Secondo quanto riportato dagli stessi giocatori, nel confronto con la dirigenza sarebbe emersa una frase che ha gelato lo spogliatoio: «Chi vuole andare via, può farlo. Ma solo a certe condizioni». Parole che molti hanno interpretato come un segnale di resa, quasi una smobilitazione anticipata. I giocatori hanno ribadito un concetto semplice ma pesante: «Siamo professionisti. Se veniamo pagati, lavoriamo. Questo non è volontariato».
Alla base del malcontento c’è una situazione economica che continua a peggiorare
Circa 308.000 euro di debito pregresso, dichiarati dall’attuale presidente come eredità della gestione precedente e ulteriori passività legate a IVA, tasse, contributi, rateizzazioni fiscali e rapporti irrisolti con fornitori e collaboratori.
Stipendi in ritardo che mettono la squadra nelle condizioni di protestare apertamente. La mancanza di liquidità è evidente e incide su tutto: dal mercato al pagamento degli staff, fino alla possibilità di programmare anche solo a breve termine.
Salta la panchina: fuori mister e direttore sportivo
In mezzo al caos, ieri la società ha ufficializzato gli esoneri del tecnico Aldo Gardini e del direttore sportivo Mattia Di Loreto.
Un comunicato asciutto, in cui la società ringrazia entrambi per il lavoro svolto, stride con l’ambiente infuocato che circonda il club.
Oggi, 10 dicembre, la squadra si è allenata lo stesso, affidata al vice allenatore, che gode della fiducia del gruppo. Un segno di unità interna tra i calciatori, ma anche un’immagine simbolica:
una squadra che prova a restare in piedi mentre attorno tutto vacilla.
Gli stessi giocatori hanno confermato che dalla dirigenza è arrivata una richiesta chiara: attendere fino alla serata di oggi, mercoledì 10 dicembre, per avere risposte definitive sulla situazione economica e sul futuro del club.
Da questo ultimatum dipende tutto:
- chi chiederà lo svincolo immediato;
- chi deciderà di restare, ma con garanzie scritte e trasparenza sui conti;
- se la squadra giocherà o meno la prossima partita contro la Salaria.
La possibilità che la Viterbese scenda in campo è tutt’altro che scontata.
Una città in attesa, una squadra allo stremo
La Viterbese non sta solo rischiando una stagione: sta giocando la partita più importante della sua sopravvivenza sportiva e identitaria.
Sfoggio, agio O semplicemente bellezza? Samira Lui incontra il Natale di Carpisa
SPOT CARPISA NATALE 2025 - Guarda qui lo spot: https://www.youtube.com/watch?v=-r7dqRQ7DN0
VITERBO - “Bellezza”: che desueto confine tra quello che piace e quel che non è in uso… Oppure, dichiarare qualcosa come piacevole è ancora indice di apprezzamento? E, quesito miliare degli ultimi decenni… Annunciare la bellezza di qualcuno è prepararsi a fionde di accuse, tra cui quella di aver minimizzato qualità che fanno capo a cuore e mente?
Niente di tutto questo può essere confermabile, soprattutto dai fatti che, storicamente, una donna vive: la gentilezza dei suoi tratti estetici può essere in taluni casi conciliante per chi la guarda, ma la sua propensione genetica alla grazia (o a mantenere forme, per convenzione, delicate) deve essere scremata dalle sue abilità creative, intellettive e relazionali. Si pensi a un contesto professionale o amicale: è la preparazione o l’umanità della persona a offrirci di rimando un bel ritratto della stessa, non certamente il contrario.
Quando un aspetto estetico che infonde pace e gradimento si fonde, però, con la genuinità, ogni gesto e ogni sorriso configurano un volto autentico: Samira Lui, ex professoressa nel quiz show L’Eredità, rivela con gusto e stile la sua bellezza anche nelle collaborazioni pubblicitarie, trasferendo un personale apprezzamento per la moda. Non è fortuito il suo ruolo di testimonial per Carpisa: in un Natale, come il presente, ormai lontano da lockdown ovattati, anche un ricevimento glam inizia a fare meno paura. È infatti questa la traccia scelta per la nuova campagna promozionale crossmediale.
Alcune giovani si incontrano a casa di un’amica in comune, tutte sfoggiando una borsa Carpisa. La formula riproduce il binomio pubblicitario tra moda casual e appuntamento amicale, partecipato da persone simili per preferenze e gusti che si godono i loro accessori e conversano del più e del meno.
È importante sottolineare come questa sia una semplice filiera comunicativa, quindi non un canovaccio da spot progresso: gli elementi su cui si fonda albergano tutti nella notorietà del prodotto pubblicizzato, anziché nella trasposizione di concetti sociali e culturali elevati. Di certo, non possiamo piazzare una realizzazione così frizzante sullo stesso piano di spot meno curati, ma non appare – è oggettivo – depositario di contenuti didattici o dal respiro universale.
Le ragazze, tra bracciali natalizi come decorazioni per i bicchieri, si “godono” l’entrata veloce – un antipasto? Un break molto leggero? – di un grappolo d’uva a tavola, passandoselo con nonchalance. La scelta dell’alimento risponde, probabilmente, a ragioni di cromatismo e assonanza con i bracciali (i chicchi sono piccini, gli charm anche), ma potrebbe rappresentare un turning point discutibile: le giovani hanno un aspetto slanciato, armonioso… Ma il nutrimento per dare corpo a questa bellezza si basa solo su snack estemporanei? Se ne potrebbe riflettere a lungo, nonostante sia un elemento accuratamente sfumato.
Le amiche accolgono la bella Samira, che entra molto felice di condividere con loro del tempo. Tutte scartano regali marchiati Carpisa e si divertono a improvvisare un tenero balletto, così impetuoso da coinvolgere un dolce cane, le borse vengono inquadrate in simultanea tra le giravolte e Samira chiude con “Buon Natale, da Carpisa!”. Alla fine, il brand si presenta ex abrupto, lasciando nell’impressione che i coinvolgimenti appena inscenati fossero solo un divertente intermezzo. Bello, o meglio, tanto bello da comunicare anche altro?
Un trait d’union del nostro spot è la gioia – ovviamente giustificata dal prestigio di Carpisa – intorno a un prodotto senza il suo placement: a che cosa vorrebbe alludere un approccio così organizzato? Probabilmente, a una bellezza estetica dell’oggetto quotidiano a cui non serve un nome per essere ricordato, ma un volto che lo indossi felice (“fit”, infatti, traduce non solo l’aggettivo “salutare”, ma anche il verbo “calzare”, spesso con disinvoltura). O anche, se vogliamo essere puntuali, alla sempre più marcata influenza della “cosa” di valore nei nostri scambi di presenti, per la quale siamo disposti a fare carte false (sia nel donarla sia nel riceverla). Sì, ora piace così. Ma quel che piace è sempre funzionale, educativo, better fitting? Cosa si aspira a lasciare, seppure con un tramite che inneggi alla leggerezza?
Per una bellezza che non venga additata come peccato o privilegio, una grazia che non sembri anacronistica e una bontà che non appaia come un rischio, soprattutto per sé stessi, estendere il respiro di un sorriso a trentadue denti può portare a sviluppi inaspettati anche nel comunicare un prodotto. Forse, anche nel renderlo meno elitario e più disposto alla versatilità: la borsa Carpisa la indossano le belle amiche, ma anche tante mamme apprensive, tante nonne emozionate, tante figlie disobbedienti, innamorate, reali che affollano strade e punti vendita di ogni tipo. Tante che, probabilmente, la borsa Carpisa la possiedono, ma non ci leggono un epiteto personale, un’estensione di sé, il senso della propria sfera conviviale.
Perché sì, la bellezza siamo noi tutte (e tutti). E non dobbiamo temere di esaltarla, liberarla, “makeupparla”: forse non otterremo la stessa resa di Samira Lui, professionista stimata nel suo ambiente, ma possiamo preservarla da ogni indice teso, da ogni sguardo che incasella, da ogni parola che, in un qualche senso, minimizza più nel profetizzare sul nostro aspetto che nell’accettarlo e integrarlo con gioia. E con pace: che il Natale imminente possa confortare e ammaliare come una borsa, ma sappia proteggere come un abbraccio. E come un ricevimento tra amiche affiatate, anche se scapigliate, anche se sconosciute ai più.
Violenza sessuale e video diffusi in rete: la Cassazione di secondo grado conferma la pena per ...
VITERBO - È stata confermata anche in appello la pesante condanna inflitta a Ubaldo Manuali, netturbino 60enne residente a Riano, riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata e diffusione di materiale a contenuto sessualmente esplicito. La Corte d’appello ha infatti ribadito integralmente la sentenza di primo grado emessa un anno fa dal tribunale di Viterbo, presieduto dal giudice Daniela Rispoli, fissando la pena a 9 anni e 10 mesi di reclusione.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, tra settembre 2022 e gennaio 2023 l’uomo avrebbe adescato tre donne utilizzando almeno sei diversi profili sui social network. Per rendersi più credibile e attirare le vittime, si sarebbe presentato facendo leva su una presunta somiglianza con l’attore americano Keanu Reeves.
Una volta conquistata la fiducia delle donne, Manuali avrebbe organizzato incontri durante i quali avrebbe offerto loro da bere. Nei drink, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto cadere alcune gocce di Lormetazepam, un potente ansiolitico in grado di provocare sonnolenza e stato di confusione.
Le vittime, in condizioni di alterazione, sarebbero state poi riprese con il telefono cellulare a loro insaputa. Non solo: alcuni di quei video, sempre secondo l’accusa, sarebbero stati successivamente inviati ad amici, con l’uomo che si sarebbe anche vantato delle presunte “conquiste”.
Con la pronuncia della Corte d’appello, l’impianto accusatorio è stato quindi confermato in toto, insieme alla responsabilità penale dell’imputato. Una decisione che chiude, almeno per ora, un processo segnato da accuse gravissime e da un forte impatto umano sulle vittime coinvolte.
Consiglio comunale sotto accusa, lopposizione incontra presidente e segretario
TUSCANIA - Nella giornata di martedì 9 dicembre 2025, si è svolto un incontro urgente richiesto dal gruppo consiliare Tuscania delle Idee, che ha visto protagonisti i consiglieri di minoranza Alessandro Tizi, Valentina Marziali e Giulio Capati, il Presidente del Consiglio Comunale Sabatino Tuccini e il Segretario Comunale di Tuscania Francesco Loricchio. L’incontro, convocato presso la sede del Comune di Tuscania, è stato l’occasione per approfondire le contestazioni sollevate dalla forza di opposizione in merito alla seduta consiliare del 29 novembre scorso.
A seguito della seduta consiliare in cui il gruppo Tuscania delle Idee ha deciso di disertare, contestando le gravi violazioni regolamentari riscontrate e la mancanza di documentazione fondamentale per garantire un corretto e informato esercizio della funzione di Consigliere Comunale, è stata formalizzata la richiesta di incontro con il Presidente del Consiglio Comunale e con il Segretario Comunale per chiarire questi aspetti.
'Vogliamo innanzitutto ringraziare il Presidente del Consiglio Comunale Sabatino Tuccini e il Segretario Comunale Francesco Loricchio per aver accolto prontamente la nostra richiesta di incontro – dichiara il Capogruppo Alessandro Tizi - Durante l'incontro, abbiamo avuto l'opportunità di esporre nel dettaglio le nostre posizioni riguardo alla convocazione del consiglio comunale del 29 novembre, che abbiamo ritenuto irregolare per la violazione dei termini minimi di cinque giorni dalla data di convocazione e per la mancanza del parere obbligatorio del revisore dei conti, fondamentale per l’approvazione della variazione di bilancio.
Abbiamo apprezzato che l'incontro si sia svolto in un clima di cordialità istituzionale, il che ci ha permesso di ribadire la nostra ferma condanna dell'operato della maggioranza consiliare e di esprimere le preoccupazioni che derivano da un atteggiamento che riteniamo poco rispettoso delle normative che regolano il funzionamento del Consiglio Comunale.'
Nel corso della riunione, il gruppo consiliare Tuscania delle Idee ha confermato la propria intenzione di proseguire con la richiesta di accesso ai verbali della seduta del consiglio comunale del 29 novembre e di inoltrare la questione alla Prefettura di Viterbo, alla quale verrà chiesto un incontro urgente per un ulteriore confronto sulle irregolarità riscontrate.
L’impegno è di garantire che simili irregolarità non accadano mai più, e che il rispetto delle normative e dei diritti dei consiglieri e dei cittadini diventi una priorità assoluta per il buon funzionamento delle istituzioni locali. La suddetta forza politica continuerà a vigilare e a lavorare affinché ogni seduta consiliare sia svolta nel pieno rispetto delle regole, della trasparenza e della corretta informazione.
Luca Cecchini eletto Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti
VITERBO - La Consulta Provinciale degli Studenti (CPS) di Viterbo ha tenuto la sua prima plenaria per l'anno scolastico 2025/2026 venerdì 21 novembre 2025, presso l'aula magna dell'Istituto tecnologico Leonardo Da Vinci. Punto centrale all'ordine del giorno era l'elezione del nuovo Presidente.
Al termine delle presentazioni delle candidature, è stato eletto Presidente della CPS Luca Cecchini, dell'Istituto Dalla Chiesa di Montefiascone. Cecchini, membro della Consulta da due anni ed ex Presidente della Commissione 'Gestione mediatica e giornalistica', avvia così il suo mandato annuale. Sarà affiancato dalla vicepresidente Anna Farroni, rappresentante dell'Istituto Vincenzo Cardarelli di Tarquinia, e dal segretario Andrea Vico, rappresentante dell'Istituto tecnologico Leonardo Da Vinci. Vico era in precedenza Presidente della Commissione 'Infrastrutture'.
Luca Cecchini ha commentato l'elezione dichiarando: 'Ringrazio tutti i miei compagni in Consulta per la fiducia dimostrata. È un ruolo di grande responsabilità per un organo importante come questo. Sono certo che, grazie alla collaborazione di tutti i membri, sapremo rappresentare al meglio le istanze degli studenti con risposte concrete'. Cecchini ha inoltre partecipato all'incontro di coordinamento regionale delle Consulte Provinciali della regione Lazio per confrontarsi con gli altri presidenti neoeletti.
La vicepresidente Anna Farroni ha aggiunto: 'Saremo onorati di lavorare in un organo così attivo e partecipativo. Tutti noi rappresentanti della CPS ci impegneremo al massimo per onorare la fiducia che ci è stata data da migliaia di studenti. Il dialogo è la chiave per un percorso formativo e per raggiungere obiettivi concreti'. Nel corso della mattinata, il neopresidente Cecchini ha presentato la composizione delle nuove Commissioni tematiche, ognuna guidata da un Presidente eletto tra i membri della CPS.
Le commissioni istituite sono: Efficientamento Trasporti, Infrastrutture scolastiche, Sport e benessere psicofisico, Identità legalità e Politica Studentesca, Difesa dell'Ambiente, FSL, Educazione civica e Orientamento Universitario, Promozione Patrimonio artistico e culturale e Gestione Mediatica Giornalistica. Il presidente uscente, Luca Santo, ha concluso sottolineando come la Consulta di Viterbo 'si dimostra un organo capace di portare avanti le istanze degli studenti attraverso la promozione e l'organizzazione di eventi formativi'. Ha espresso fiducia nella nuova formazione della CPS nell'affrontare le sfide future.
Viterbo, ventenne ruba un carroattrezzi: arrestato in flagranza
VITERBO - La mattina del 27 novembre scorso, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Viterbo hanno arrestato un uomo per furto aggravato, cogliendolo in flagranza mentre era alla guida di un carroattrezzi rubato pochi istanti prima.
Il veicolo, del valore di circa 20.000 euro, era stato sottratto da un parcheggio. Il proprietario, accortosi immediatamente del furto, ha allertato la centrale operativa, che ha attivato le pattuglie in circuito. In pochi minuti il mezzo è stato intercettato e bloccato; alla guida si trovava un ventenne camerunense.
La sinergica collaborazione tra gli operatori della centrale operativa e i militari di pattuglia ha permesso di eseguire l'arresto sul posto, senza che il giovane avesse alcuna possibilità di fuga. L'uomo è stato condotto in caserma e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo. Il carroattrezzi è stato immediatamente restituito al legittimo proprietario che non era coperto da assicurazione, che, per questo motivo, avrebbe subito un grave danno economico.
L’intervento, che segue un’analoga operazione in flagranza eseguita qualche settimana fa, di notte, sempre dai carabinieri della sezione radiomobile, a seguito del furto di un’automobile, conferma l'efficacia del dispositivo di controllo del territorio e dimostra la prontezza dei militari nel contrasto ai reati predatori.
Incidente allincrocio del Bullicame: due automobilisti finiscono in ospedale
VITERBO - Momenti di paura nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 10 dicembre, su strada Terme a Viterbo, dove due auto si sono scontrate all’altezza dell’incrocio tra strada del Bullicame e strada Santa Caterina. L’incidente è avvenuto intorno alle 12,45 e ha provocato il ferimento di due persone.
Secondo le prime informazioni, nello scontro sono rimaste coinvolte un’utilitaria e una Toyota, entrambe riportate gravi danni nella parte anteriore. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorritori del 118, che hanno prestato le prime cure ai feriti e li hanno successivamente trasportati in codice giallo all’ospedale Santa Rosa.
Presenti anche i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area dell’incidente, e gli agenti della polizia locale di Viterbo, incaricati di effettuare i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dello scontro e accertarne le cause.
La circolazione ha subito rallentamenti per consentire le operazioni di soccorso e la rimozione dei veicoli incidentati. Le condizioni dei due feriti, fortunatamente, non destano preoccupazione.
Nepi, anziana raggirata con la truffa del parente in difficoltà: arrestato 20enne
NEPI - A seguito di vari tentativi di truffa perpetrati ai danni di persone anziane nella giurisdizione, il Comando Compagnia Carabinieri di Civita Castellana ha predisposto, negli ultimi tempi, mirati servizi di prevenzione e contrasto.
In questo contesto, i militari della Stazione di Nepi, lo scorso 21 novembre, hanno notato un’autovettura sospetta. Dopo un breve pedinamento nel centro storico, hanno proceduto al controllo del veicolo condotto da un ventenne casertano, risultato essere gravato da specifici precedenti di polizia.
I sospetti dei militari si sono rivelati fondati, in quanto il giovane è stato trovato in possesso di collane e monili d'oro, risultati sottratti poco prima a un'anziana di Nepi con la tecnica della truffa del 'parente in difficoltà'. Secondo questo raggiro, la vittima viene indotta a consegnare denaro o oggetti di valore per salvare dall’arresto un parente gravato da debiti asseritamente non onorati.
Grazie alla denuncia della vittima e ai rapidi accertamenti eseguiti, i Carabinieri hanno potuto ricostruire la vicenda: la refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla malcapitata, mentre il ventenne è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, trasferito al carcere di Viterbo.
L’Arma dei Carabinieri, presente in provincia di Viterbo con 56 Stazioni, è da sempre in prima linea a tutela della popolazione, anche attraverso mirate campagne di sensibilizzazione sul territorio sui metodi con i quali vengono consumate le truffe e una specifica sezione del proprio sito web www.carabinieri.it contenente consigli utili per evitarle, consultabili al link www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/pillole-di-prevenzione/contro-le-truffe, raccomandando sempre di diffidare degli sconosciuti, di chiamare subito il parente che si ipotizza sia in difficoltà e di contattare l’utenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina per ricevere assistenza, supporto diretto e un tempestivo intervento.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notizia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
Inaugurazione dellOsservatorio territoriale della diocesi di Viterbo
VITERBO – Ieri, martedì 9 dicembre, è stato inaugurato presso il rettorato dell’università della Tuscia l’Osservatorio territoriale della diocesi di Viterbo, frutto della collaborazione tra la stessa, l’Università della Tuscia ed enti locali dell’Alta Tuscia. “È stata una mattinata intensa” sottolinea l’Ufficio comunicazione delle diocesi, “quella, che si è vissuta nell'Aula magna del rettorato dell'università degli studi della Tuscia, a Viterbo. Alla presenza della magnifica rettrice Tiziana Laureti, è stato inaugurato, da S.E. Mons Orazio Francesco Piazza, vescovo di Viterbo, l'Osservatorio sul rapporto tra ambiente, ruralità e tradizioni popolari dell'Alta Tuscia laziale. Come spiega il Presidente don Enrico Castauro: “l'Osservatorio è unico nel panorama nazionale ed è il risultato di un cammino durato un anno, approdato ad un accordo ufficiale tra il dipartimento DAFNE, dell'università della Tuscia, diocesi e sindaci della comunità montana. L'osservatorio vede, inoltre, la partecipazione dei presidenti e direttori delle riserve naturali del monte Rufeno e del Lamone. L'obiettivo sarà l'osservazione, lo studio e la sintesi dei fenomeni sociali dell'Alta Tuscia nella prospettiva di trovare nuovi percorsi, per rispondere a tutti quei cambiamenti, che il territorio sta affrontando. Le sfide, che i veloci cambiamenti sociali pongono alla comunità ecclesiale e civile, non possono non interrogare il mondo della ricerca, quale strumento idoneo e opportuno a elaborare strategie e risposte, che si fanno sempre più necessarie, per conservare, valorizzare e promuovere, l'immenso patrimonio di risorse naturalistiche, agroalimentari e di religiosità, che caratterizzano e descrivono le popolazioni dei comuni e comunità interessate dall'osservatorio. Presenti le più alte cariche istituzionali del territorio, insieme ai sindaci, chiarissimi professori, associazioni di settore; tantissimi sono stati gli intervenuti all'evento, che vede dare alla luce un esempio, singolarissimo, di sinodia, in vista del bene comune”. La presentazione Osservatorio viene ufficialmente a chiudere un tre giorni dell’Immacolata davvero importante per Acquapendente. Iniziata sabato 6 dicembre quando presso il Museo Naturalistico del Fiore, alla presenza della sindaca Alessandra Terrosi, il direttore dottor Gianluca Forti e lo staff-comunicazione della riserva naturale monte Rufeno ha ufficialmente dopo un periodo d’empasse “tagliato il nuovo nastro” visite guidate. Presentando sia i laboratori per adulti e bambini che le proposte didattiche, gli eventi a tema ed i pacchetti regalo per tutta la famiglia.
Viterbese, esoneri e debiti: la situazione della squadra gialloblu
VITERBO - Martedì 9 dicembre 2025 la Viterbese ha annunciato l’esonero dell’allenatore della prima squadra Aldo Gardini e del direttore sportivo Mattia Di Loreto. La squadra attualmente occupa il 13º posto in classifica ed è in piena zona playout.
In società — secondo il comunicato — la decisione viene motivata con la volontà di cambiare guida tecnica e sportiva per provare a invertire la rotta.
I debiti della Viterbese
Secondo quanto dichiarato dal presidente Paolo Salaris, al momento dell’acquisizione della società — avvenuta nel 2024 — la Viterbese aveva già “preesistenti” debiti: l’importo indicato dallo stesso presidente è pari a circa 308.000 euro, oltre ai quali potrebbero esserci IVA da pagare e altri oneri legati a tasse/contributi.
Tuttavia, a fine novembre 2025 la documentazione contabile fornita dalla società a un potenziale acquirente (l’imprenditore Piero Camilli) sarebbe risultata incompleta: mancherebbero bilanci ufficiali, estratti contributivi, fatture aggiornate, copie dei contratti e dati su sponsorizzazioni, affitti e fornitori. In pratica, non ci sarebbero elementi sufficienti per certificare in modo trasparente l’intero stato debitorio.
- Ritardi nei pagamenti e stipendi non corrisposti: conseguenza della crisi economica
La crisi dei conti si riflette soprattutto sullo spogliatoio: già da inizio dicembre diversi giocatori — più di metà della rosa — non si sono presentati a un allenamento, in segno di protesta per ritardi nel pagamento degli stipendi.
Scenari per il futuro
Alla luce delle tensioni economiche e sportive, alcuni scenari possibili per la Viterbese sono:
• Ristrutturazione con nuovo assetto societario — se si troverà un investitore disposto a sostenere i debiti, potrebbe partire un progetto di rilancio, magari con nuovo staff tecnico e politica salariale sostenibile.
• Rinegoziazione del debito e salvezza a regime ridotto — la società potrebbe restare in attività, con costi più bassi, cercando di restare competitiva con risparmi e accordi su stipendi e tasse.
• Crisi di liquidità acuta, abbandono del progetto sportivo — se non si ripristina la fiducia e non arrivano risorse, la Viterbese rischia uno sfaldamento della rosa, disaffezione dei tifosi, e possibili problemi con la FIGC.
La situazione in casa Viterbese non è solo una crisi sportiva, ma una crisi economico-gestionale: debiti pregressi, stipendi in ritardo e mancanza di liquidità. L’esonero di mister e ds — avvenuto il 9 dicembre 2025 — appare come l’ennesimo segnale di una società in affanno, che oggi più che mai deve decidere se e come provare a rilanciarsi oppure cedere definitivamente.