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Acquapendente, celebrati i 100 anni del Cinema Olympia, un secolo di storia
ACQUAPENDENTE – Il Cinema Olympia ha raggiunto un traguardo storico e lo ha celebrato insieme alla città spegnendo cento candeline. Sabato 27 dicembre la storica sala aquesiana è stata protagonista di un pomeriggio e di una serata dedicati alla sua lunga storia, diventando ancora una volta punto di incontro e simbolo culturale della comunità.
Le celebrazioni hanno preso il via nel tardo pomeriggio, con un programma condiviso che ha visto la partecipazione della Regione Lazio, del Comune di Acquapendente, della Biblioteca comunale, dell’Archivio storico comunale e dell’Archeoclub. A dare il benvenuto al pubblico è stata la sindaca Alessandra Terrosi, che ha aperto gli interventi soffermandosi sul ruolo del Cinema Olympia come spazio di aggregazione e luogo capace, nel corso di un secolo, di ospitare linguaggi, arti ed esperienze culturali diverse.
Il percorso di approfondimento è proseguito con l’intervento di Giuseppe Ciacci, presidente di ArcheoAcquapendente Aps, che ha ripercorso la storia della sala valorizzandone il significato come bene da tutelare, testimonianza materiale e immateriale della vita cittadina. A chiudere il ciclo di contributi è stato Cesare Goretti, esperto di multimedia e realtà virtuale, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio ideale dalle origini del cinema alle più recenti innovazioni tecnologiche, mettendo in dialogo passato e futuro.
La serata è proseguita in un clima conviviale con un buffet e un brindisi celebrativo, prima di tornare al cuore dell’evento: il cinema. Alle 20.30 è stata infatti proiettata, in versione restaurata, “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin, un omaggio alle radici della settima arte e un richiamo ideale agli anni in cui l’Olympia muoveva i suoi primi passi.
Una giornata intensa e partecipata che ha confermato il Cinema Olympia non solo come luogo di proiezioni, ma come patrimonio culturale vivo, capace di attraversare le generazioni e di continuare a raccontare la storia di Acquapendente.
La Fortitudo Nepi merita rispetto, la protesta dopo la sconfitta con il Soratte
NEPI – Non è tanto il risultato finale a lasciare l’amaro in bocca quanto accaduto durante i novanta minuti di domenica 28 dicembre, nel girone C del campionato di 1° Categoria Lazio. La Fortitudo Nepi ha deciso di far sentire la propria voce dopo la sconfitta contro il Soratte, una gara che ha acceso forti polemiche per la gestione arbitrale e che si è conclusa con un bilancio pesantissimo sul piano disciplinare: sei espulsioni, allenatore compreso, e numerosi cartellini gialli a carico dei biancoverdi.
Al termine dell’incontro, la società nepesina ha scelto la strada di un comunicato ufficiale, nel quale esprime tutta la propria delusione per quanto avvenuto in campo. Una presa di posizione netta, che sottolinea come il malcontento non nasca da singoli episodi o da normali errori di valutazione, ma da una conduzione di gara giudicata complessivamente inadeguata.
Nel testo diffuso, la Fortitudo Nepi premette il massimo rispetto per la classe arbitrale e per il ruolo svolto ogni settimana sui campi di calcio, ma chiarisce allo stesso tempo l’impossibilità di restare in silenzio di fronte a una partita segnata, a loro giudizio, da decisioni difficilmente comprensibili. Vengono citati atteggiamenti ritenuti provocatori nei confronti di alcuni giocatori, provvedimenti disciplinari considerati eccessivi e una gestione che avrebbe condizionato l’andamento della gara, culminata anche nella concessione di due calci di rigore definiti “generosi”.
Nel comunicato la società evidenzia inoltre come, nonostante il clima teso e le numerose sanzioni, i propri tesserati abbiano mantenuto un comportamento corretto sia in campo sia nei confronti degli avversari, evitando reazioni scomposte. Un elemento che la Fortitudo rivendica come segno di maturità e rispetto per il gioco.
Il messaggio si chiude con una richiesta chiara e diretta: maggiore attenzione e tutela per il lavoro quotidiano di una realtà che porta avanti il progetto sportivo con sacrifici, impegno e investimenti. “Con amarezza e delusione chiediamo solo maggiore attenzione – si legge – perché questo tipo di comportamenti ledono l’impegno e il sacrificio di tutti gli addetti ai lavori che portano avanti la società con fatica e dispendio economico e non. La Fortitudo Nepi merita rispetto”.
Ronciglione: acqua torbida da giorni, crescono le preoccupazioni dei cittadini
RONCIGLIONE – L’acqua che esce dai rubinetti è scura, dal colore che ricorda la terra, e con un odore e un sapore tali da renderla inutilizzabile anche per le normali attività quotidiane. È questa la situazione segnalata da numerosi residenti di Ronciglione, dove da diversi giorni si moltiplicano le lamentele per un problema che sta creando forte disagio in tutto il comune.
Sui social network circolano immagini di lavandini e vasche da bagno macchiati da residui fangosi, accompagnate da racconti di famiglie costrette a rinunciare all’uso dell’acqua corrente non solo per bere, ma anche per lavarsi o cucinare. Molti cittadini sottolineano come il fenomeno non sia più legato a interventi temporanei o lavori sulla rete idrica, ma sembri ormai una condizione ricorrente e prolungata.
Il malcontento è diffuso e riguarda la gestione del servizio idrico, accusata di non riuscire a garantire standard minimi di qualità. In diversi casi i residenti parlano di una situazione che va avanti senza spiegazioni chiare né soluzioni definitive, alimentando un clima di sfiducia e rassegnazione.
A destare maggiore allarme, però, sono le preoccupazioni per la salute, in particolare dei bambini. Alcune famiglie riferiscono episodi di disturbi intestinali che, a loro avviso, potrebbero essere collegati all’utilizzo dell’acqua domestica, rafforzando il timore che non si tratti soltanto di un problema estetico, ma anche di sicurezza igienico-sanitaria.
Al momento non risultano comunicazioni ufficiali su interventi risolutivi o chiarimenti dettagliati da parte della società che gestisce il servizio idrico. Nel frattempo, i cittadini chiedono controlli approfonditi, informazioni trasparenti e azioni rapide per riportare l’acqua di Ronciglione a condizioni accettabili e sicure.
Raffica di furti in abitazione, vertice in prefettura per la sicurezza nei comuni
VITERBO – È in programma oggi, lunedì 29 dicembre, la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata in prefettura per affrontare l’escalation di furti in abitazione che nelle ultime settimane ha interessato diversi centri della Tuscia, con particolare attenzione all’area dei Cimini.
La decisione di riunire il Comitato nasce a seguito dei numerosi episodi segnalati, alcuni dei quali hanno suscitato forte impressione tra i cittadini. Tra questi, il grave fatto avvenuto nei giorni scorsi tra Soriano nel Cimino e Canepina, dove una coppia di anziani è stata sorpresa nella propria abitazione, immobilizzata e rapinata da due individui con il volto coperto.
Come sottolineato dalla prefettura, l’incontro di oggi è dedicato all’analisi dei recenti reati predatori che hanno colpito non solo Canepina, Vallerano e Vignanello, ma anche Montefiascone e San Lorenzo Nuovo, territori tradizionalmente considerati meno esposti a fenomeni di questo tipo.
A sollecitare un intervento coordinato sono stati anche i sindaci dei comuni coinvolti, che negli ultimi giorni hanno raccolto le preoccupazioni dei residenti. Il ripetersi dei furti, spesso avvenuti in contesti residenziali e in orari serali o notturni, ha infatti alimentato un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali.
Il prefetto Pomponio, insieme ai rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, è chiamato a definire strategie di prevenzione e controllo del territorio, valutando eventuali rafforzamenti dei servizi e una collaborazione più stretta con le amministrazioni comunali. Pur in assenza, finora, di dati complessivi considerati allarmanti, l’obiettivo è intercettare il fenomeno nella sua evoluzione più recente e rispondere in modo tempestivo alle nuove modalità con cui si manifesta.
Dal confronto odierno sono attese indicazioni operative concrete, finalizzate ad aumentare la percezione di sicurezza e a garantire una presenza più capillare delle forze dell’ordine nei territori maggiormente colpiti.
Xylella: approvato il piano d'azione della Regione
di Fabio Tornatore
VITERBO - Pubblicato il Piano di Azione per il contrasto alla Xylella Fastidiosa, il parassita patogeno che ha devastato gli uliveti della puglia e che ha fatto la sua comparsa anche nella Tuscia nel 2021. Sei punti e un cronoprogramma finanziati con 150 mila euro per contenere la sottospecie Multiplex. Tra le specie attaccate la nuova filiera del mandorlo del litorale viterbese.
Indagini annuali, indagini sugli insetti vettori, controlli sull'attuazione delle misure, imposizione di misure contro i vettori, informazione e pubblicità, programmazione dei controlli. Questi i sei punti del cronoprogramma definito dalla Regione Lazio nel Piano di azione per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa nel territorio laziale. Confermate le misure di eradicamento delle piante nocive e quelle per il contenimento nelle zone cuscinetto per i nuovi rilevamenti confermati nelle scorse settimane. Sono state 44 le piante infette rinvenute dal 2021, oltre ai tre nuovi gruppi rilevati nel dicembre di quest'anno.
Il primo riscontro positivo risale appunto al 2021, su un mandorlo di Canino. Poi è stata la volta di Tarquinia nel 2022, con 5 rilievi di infezioni su ginestre e uno su mandorlo. Nel 2023 in uno dei due siti podsitivi di Tarquinia rilevati 7 casi su ginestra e 1 su mimosa; nel 2024 rilevata Xylella su un mandorlo a Canino, 3 ginestre, 4 mandorli e un rosmarino a Tarquinia. Nel 2025, infine, rilevati a Canino 5 casi su mandorlo, uno si Rahmnus Alaternus, e un altro caso su mandorlo; a Tarquinia, invece, due casi su Polygala Myrtifolia, 5 su mandorlo, uno su lavandula dentata, 3 su ginestra, 1 su spartium e un caso su rosmarino. Alcuni dei rilievi di elemento patogeno sono stati effettuati in piante su ciglio sttradale, alcuni in giardini e altri in campi di aziende agricole.
Botti e fuochi d'artificio: un modo pericoloso per celebrare l'arrivo del nuovo anno
VITERBO - Botti, fuochi d'artificio e petardi la fanno da padrone in questo periodo dell'anno. Un modo anacronistico e pericoloso per celebrare l'arrivo del nuovo anno. Per gli animali, però, questo periodo non è affatto una festa ma un vero e proprio incubo.
L’Enpa di Viterbo: “Il Capodanno è ormai alle porte e, come ogni anno, iniziano i problemi per i nostri amici animali a causa di botti, petardi e fuochi d'artificio che raggiungeranno l'apice proprio nella notte di San Silvestro. Come sempre, da qualche anno a questa parte, Enpa Viterbo e provincia si appella ai sindaci di tutta Italia affinché emettano ordinanze che proibiscano l'uso di botti e petardi in modo da evitare tanti incidenti, anche mortali”.
“Ogni nuovo anno, infatti, si apre regolarmente con giornali e telegiornali che raccontano la pericolosità di questa usanza non solo per gli animali ma anche per le persone. I comuni che fanno questa scelta di civiltà sono sempre di più ogni anno, fortunatamente, e i divieti di utilizzo di botti e petardi sono sempre più numerosi. È sicuramente difficile far rispettare questi divieti, ma comunque possono rappresentare un deterrente e un segnale per cercare di educare i cittadini a evitare comportamenti pericolosi, festeggiando in maniera più rispettosa del benessere e della vita di tutti”.
“Gli animali di qualunque specie - continua - sono sicuramente le creature che più patiscono i festeggiamenti della notte di Capodanno, perché vivono questi momenti come se si trovassero realmente sotto un bombardamento, non avendo idea di cosa siano realmente i fuochi d'artificio. Inoltre, la loro soglia uditiva è infinitamente più sensibile e sviluppata della nostra e per questo rimangono spaventati a morte dal fragore. Mentre noi ci divertiamo, gli animali, domestici e non, vivono un incubo che per loro sembra durare un'eternità. I rumori e i lampi provocati da botti e fuochi d'artificio creano negli animali una vera e propria condizione di panico che li porta a perdere l'orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di essere investiti dalle automobili”.
“A seguito della notte di Capodanno, ci sono sempre tantissime segnalazioni di cani e gatti smarriti che, se non muniti di microchip, possono poi finire in canile o in altre strutture. Nel peggiore dei casi, però, tanti cani e i gatti vengono investiti dalle automobili, così come tanti animali selvatici di ogni specie morti in seguito alla fuga dovuta al terrore scatenato dalle esplosioni”.
“Ci sono alcuni accorgimenti e alcune precauzioni – conclude - che i proprietari di animali domestici dovrebbero prendere affinché la notte di San Silvestro, anziché una festa, non diventi un evento angosciante per i loro amici e compagni. Non lasciate i vostri quattro zampe da soli ad affrontare le loro paure e soprattutto evitate di lasciarli all'aperto. È importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia. Un'altra regola fondamentale, ma che vale in realtà tutto l'anno, è di dotarli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito) e se l'animale malauguratamente scompare presentate subito una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale o alla Asl”.
FdI, raccolta di firme contro il fondamentalismo islamico
MONTEROSI - Successo per la doppia iniziativa promossa sabato 27 dicembre dai circoli di Fratelli d'Italia di Monterosi e Nepi, che hanno organizzato una partecipata raccolta firme a sostegno della proposta di legge contro le derive del fondamentalismo islamico.
'Abbiamo registrato un'adesione trasversale, capace di andare oltre gli schieramenti politici per affermare con forza i valori di integrazione, legalità e coesione sociale', spiegano dai circoli locali del partito.
Accanto al presidio informativo e alla raccolta firme, grande successo anche per l'iniziativa solidale 'Riciclattolo', che ha permesso a tanti cittadini di donare giocattoli usati da destinare a famiglie in difficoltà, trasformando un semplice gesto in un segno concreto di attenzione verso i più piccoli.
'Grazie di cuore a tutti i volontari e ai cittadini che hanno partecipato con entusiasmo – concludono i rappresentanti di FdI –. Insieme dimostriamo che l'impegno civico può davvero fare la differenza'.
Il prossimo appuntamento con la raccolta firme e l'iniziativa 'Riciclattolo' è previsto per lunedì 29 dicembre, dalle 15 alle 17, in via Umberto I, a Castel Sant'Elia.
Le Delizie della Tuscia a Viterbo: successo di pubblico per la tre giorni dedicata alle eccellenze agroalimentari locali
Montefiascone, lutto per Evandro Fetoni, anima del comitato festeggiamenti
MONTEFIASCONE – La comunità di Montefiascone piange la perdita di Evandro Fetoni, figura storica e profondamente radicata nella vita civica locale, scomparso ieri mattina all’età di 76 anni presso l’ospedale Santa Rosa di Viterbo.
Conosciuto e apprezzato da molti cittadini, Fetoni ha dedicato gran parte della sua vita al comitato festeggiamenti “Primo maggio – Le Mosse”, contribuendo attivamente all’organizzazione delle celebrazioni e degli eventi che hanno animato la frazione di Le Mosse e la città intera. Grazie alla sua instancabile energia, le feste paesane sono diventate momenti di aggregazione e orgoglio per residenti e visitatori.
La cerimonia funebre è fissata per lunedì 29 dicembre alle ore 11 nella chiesa di San Giuseppe di Montefiascone, dove familiari, amici e cittadini potranno dare l’ultimo saluto a Fetoni.
La famiglia ha espresso il desiderio di non ricevere fiori, suggerendo invece di fare opere di bene in memoria di Evandro. In particolare, è stato richiesto di sostenere l’Avis di Montefiascone con eventuali offerte, un gesto che riflette l’impegno sociale e la generosità che Fetoni ha sempre dimostrato nella sua comunità.
Fetoni lascia un’eredità di dedizione alla vita associativa montefiasconese e il ricordo di una persona che ha saputo unire passione e altruismo nel promuovere iniziative pubbliche capaci di valorizzare la tradizione e lo spirito di solidarietà locale.
Vitorchiano, torna la 'Befana Tricolore', l'evento dedicato a famiglie e bambini
VITORCHIANO - Torna la 'Befana Tricolore', l'evento promosso dal gruppo ECR – Conservatori e Riformisti Europei in collaborazione con Fratelli d'Italia Viterbo, dedicato a famiglie e bambini. L'appuntamento è per domenica 4 gennaio, alle ore 10.30, presso il Cinetuscia Village di Vitorchiano.
Una mattinata pensata per celebrare l'Epifania all'insegna dell'allegria e della condivisione, con la proiezione gratuita del film d'animazione 'Un topolino sotto l'albero'. Ma il cuore dell'iniziativa, come sottolinea l'eurodeputata FdI/Ecr Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo e promotrice dell'evento, è anche e soprattutto 'un messaggio di concreta solidarietà e partecipazione attiva della comunità'.
In occasione dell'evento, infatti, sarà organizzata una raccolta solidale a favore del Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Viterbo, con l'invito a donare giocattoli nuovi o in buone condizioni, pannolini (taglie 2-6), prodotti per la cura dei neonati, alimenti per lo svezzamento, integratori per mamme in gravidanza, nonché buoni spesa per farmacie e parafarmacie.
'Un piccolo gesto da parte di ciascuno – spiega Sberna – può fare la differenza per tante famiglie in difficoltà. La Befana Tricolore è un esempio di come le istituzioni possano farsi promotrici di occasioni che uniscono festa, inclusione e spirito civico'.
L'ingresso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione dei posti entro il 3 gennaio per accedere alla sala cinematografica. Per informazioni e ticket: 328 3061084 (Matteo), 324 8630477 (Chiara), 328 1420045 (Emanuele).
Capranica, il talento di Lucrezia Liberati incanta il tempio di San Francesco
CAPRANICA – Una serata di rara intensità emotiva e altissimo spessore artistico quella che si è svolta sabato scorso, 27 dicembre, nella cornice suggestiva del tempio romanico di San Francesco. Protagonista assoluta la pianista Lucrezia Liberati, tornata a Capranica, suo paese di origine e luogo della sua prima formazione musicale, per un recital che ha lasciato il segno nel cuore della comunità locale e dei numerosi visitatori accorsi per le festività natalizie. L'evento, patrocinato dal Comune di Capranica, ha visto la partecipazione del Sindaco Pietro Nocchi e di diversi rappresentanti della giunta comunale, a testimonianza dell'importanza culturale di un appuntamento inserito nel ricco cartellone degli eventi di Natale.
Sotto il titolo evocativo 'In tanta solitudine e immense distanze', ispirato a una riflessione del poeta Rainer Maria Rilke, la pianista ha guidato il pubblico in un percorso sonoro costruito sull'idea di distanza, sia temporale che filosofica, e sulla ricerca di una spiritualità profonda. L'attenzione della platea è rimasta magnetizzata per tutta la durata dell'esecuzione, che ha visto alternarsi i Tre preludi sopra Melodie Gregoriane di Ottorino Respighi, autore su cui la pianista sta svolgendo un dottorato di ricerca, al misticismo di Olivier Messiaen con Regard du silence, fino alla solenne Bénédiction de Dieu dans la solitude di Franz Liszt e alla perfezione barocca del Concerto Italiano di J.S. Bach.
Questo appuntamento si inserisce come un momento di profonda condivisione nel percorso di ricerca e maturazione artistica intrapreso dalla musicista: un cammino che, dopo il debutto dello scorso giugno sul prestigioso palco del KKL di Lucerna insieme alla Luzerner Sinfonieorchester, vedrà un nuovo e fondamentale traguardo il prossimo 10 gennaio con il conseguimento del Master in Solo Performance presso la Hochschule Luzern–Musik, sotto la guida del Maestro Konstantin Lifschitz.'
Al termine del concerto, tra i lunghi applausi di una platea visibilmente commossa, il Sindaco Pietro Nocchi ha preso la parola per un ringraziamento ufficiale. Il primo cittadino ha sottolineato come la musica possa essere un ponte in un'epoca segnata da distanze e conflitti: 'In un mondo così complicato, dove nemmeno il Natale è riuscito a fermare le guerre, questo concerto ci ha donato emozioni e speranza,' ha dichiarato Nocchi. 'La musica scalda i cuori. Se il mondo avesse la stessa passione che Lucrezia ha trasmesso questa sera, vivremmo in una realtà piena di pace.' Il ritorno a Capranica non è stato dunque solo un omaggio alle sue radici, ma la conferma di come il talento, coltivato con dedizione e studio internazionale, possa tornare a illuminare i luoghi in cui è nato, portando con sé un messaggio universale di bellezza e armonia.
Oltre 1600 visitatori per il presepe vivente di Tarquinia nel monastero di Santa Lucia
TARQUINIA – Grande partecipazione e apprezzamento per la rievocazione inaugurale del presepe vivente di Tarquinia, che ha accolto oltre 1600 visitatori nel suggestivo monastero di Santa Lucia delle Benedettine.
La rappresentazione si è snodata lungo un percorso immersivo all'interno della struttura, animato da scene di vita quotidiana, antichi mestieri e figuranti in costume. Un itinerario emozionante, capace di ricreare atmosfere autentiche e di valorizzare un luogo di altissimo valore storico, artistico e spirituale, che ospita le Monache Benedettine del Santissimo Sacramento.
Un sentito ringraziamento va alla comunità delle suore che, con entusiasmo e disponibilità, ha aperto le porte del monastero generalmente chiusa al pubblico; alla Polizia Locale, alle forze dell'ordine e all'Aeopc per il fondamentale supporto garantito nella gestione dell'evento; e ai figuranti che, con impegno e passione, hanno dato vita alla rievocazione.
La manifestazione è organizzata dall'associazione Presepe Vivente Città di Tarquinia e dal Comune di Tarquinia, con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, a conferma di una collaborazione virtuosa tra istituzioni e realtà associative del territorio.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 6 gennaio 2026, con il tradizionale arrivo dei Re Magi a dorso di cammello, che sfileranno per le vie del centro storico, rinnovando uno dei momenti più attesi e spettacolari della rievocazione.
Vetralla, il Tar si schiera con Trenitalia: sì allaccesso agli atti comunali
VETRALLA – Il Tar del Lazio ha dato ragione a Trenitalia spa nella controversia che la opponeva al Comune di Vetralla, disponendo che l’ente locale consenta l’accesso agli atti richiesti entro trenta giorni.
Al centro della vicenda c’è Giovanni Gidari, dipendente di Trenitalia dal 1973 al 2007 e, tra il 2003 e il 2007, assessore e consigliere comunale a Vetralla, oggi vicesindaco. Durante quel periodo Gidari aveva usufruito dei permessi retribuiti previsti per lo svolgimento di incarichi amministrativi, con oneri anticipati dalla società ferroviaria e successivamente rimborsabili dal Comune, come stabilito dal decreto legislativo 267/2000.
Sulla base delle presenze certificate e della documentazione in proprio possesso, Trenitalia aveva calcolato un rimborso complessivo pari a 82.479,54 euro. Il Comune, però, ha riconosciuto una somma inferiore, pari a 35.108,84 euro, senza fornire spiegazioni dettagliate sulle modalità di calcolo adottate. Da qui la richiesta della società di accedere agli atti relativi alle sedute di consiglio comunale e di giunta, rimasta senza risposta.
Con la sentenza pubblicata il 23 dicembre, i giudici amministrativi hanno ritenuto fondato il ricorso, riconoscendo a Trenitalia il diritto di accesso agli atti a fini difensivi. Il Tar ha inoltre giudicato irrilevante la denuncia di smarrimento di un brogliaccio interno, sottolineando che la documentazione disponibile non si esaurisce in quel solo elemento.
Respinta la richiesta di nomina di un commissario ad acta, il Tribunale ha infine condannato il Comune di Vetralla al pagamento di 1.500 euro per le spese processuali in favore di Trenitalia.
Nasce UsiCons Tuscia: una voce a tutela dei cittadini e dei consumatori
VITERBO - A Dicembre, a pochi giorni dalle festività natalizie, nel cuore della provincia viterbese è stata formalizzata la sezione UsiCons della Tuscia, una realtà dedicata alla tutela dei consumatori e dei cittadini. La costituzione dell'associazione rappresenta un passo significativo per il territorio, frutto delle numerose sollecitazioni arrivate da residenti di diversi comuni – da Fabrica di Roma, Civita Castellana, Nepi solo per citarne alcuni – che da tempo chiedono maggiore incisività nelle battaglie civiche.
La spinta principale che ha portato alla nascita di UsiCons Tuscia riguarda una delle questioni più sentite nella provincia: il diritto all'acqua pubblica, salubre, potabile e costante nelle abitazioni di tutti i cittadini. Le criticità legate alla gestione del servizio idrico da parte della Talete sono fin troppo note, e negli ultimi anni hanno alimentato un crescente bisogno di rappresentanza e tutela.
UsiCons Tuscia nasce proprio per dare una risposta strutturata a queste istanze, mettendo in rete cittadini, comitati e associazioni già attive sul territorio.
Una rete di competenze al servizio della comunità
L'associazione si inserisce nel solco delle realtà nazionali e locali che operano per la difesa dei diritti dei consumatori e si avvale di professionalità e collaborazioni consolidate. La nuova sezione ci permetterà di offrire un punto di riferimento stabile, capace di coniugare competenze tecniche e ascolto del territorio.
Non ci occupemo soltanto di acqua: tra le priorità rientrano anche ambiente, salute, qualità della vita e tutela del territorio, temi che negli ultimi anni hanno assunto un peso crescente nella Tuscia.
Le problematiche che affliggono la provincia viterbese devono essere affrontate e risolte in tempi accettabili dalle autorità competenti, anche grazie allo stimolo costante di cittadini, comitati e realtà civiche. L'obiettivo è contribuire in modo propositivo, costruttivo e determinato, senza lasciare nulla di intentato.
Un impegno concreto per soluzioni trasparenti
Con la nascita di UsiCons Tuscia si aggiunge un tassello importante al lavoro che molti cittadini portano avanti da anni. L'associazione intende essere un valore aggiunto, un supporto concreto e competente per chi, ogni giorno, si impegna per difendere diritti fondamentali e migliorare la qualità della vita nella Tuscia.
Per ora invitiamo tutti i cittadini della provincia di Viterbo a contattarci via email per qualsiasi necessità, segnalazione o richiesta di tutela. Ogni voce è importante, ogni contributo può fare la differenza.
Belcolle 2025: un anno di eccellenza tra chirurgia hi-tech e medicina del cuore
VITERBO - L'anno ha messo in luce l'incredibile coordinamento tra il personale a terra e il servizio di soccorso aereo. Un esempio lampante è stato l'intervento di emergenza per un malore critico avvenuto a Montefiascone. Grazie all'atterraggio dell'eliambulanza a pochi metri dal paziente e al trasferimento immediato al pronto soccorso del Santa Rosa, è stata garantita la massima assistenza medica possibile in tempi brevissimi. Questa sinergia tra 118, automediche e volo d'urgenza rappresenta ormai uno standard di sicurezza fondamentale per tutta la Tuscia.
Il 2025 ha visto il consolidamento della chirurgia robotica. L'ospedale ha implementato nuovi protocolli per interventi mininvasivi in urologia e ginecologia, riducendo drasticamente i tempi di degenza post-operatoria e il dolore per i pazienti. Inoltre, il rinnovamento del parco macchine per la diagnostica per immagini (nuove TAC e Risonanze Magnetiche di ultima generazione) ha permesso di abbattere le liste d'attesa per gli esami urgenti.
L’unità di Neurochirurgia e quella di Cardiologia hanno portato a termine con successo numerosi interventi ad alta complessità. In particolare, sono stati eseguiti delicati interventi di asportazione di masse tumorali cerebrali con l'ausilio di sistemi di navigazione neurale, che permettono al chirurgo di operare con una precisione millimetrica, salvaguardando le funzioni motorie e cognitive del paziente.
In linea con la Giornata della Trasparenza, l'azienda sanitaria ha lavorato duramente per rendere i servizi più accessibili. La digitalizzazione ha giocato un ruolo chiave, permettendo ai cittadini di gestire referti e prenotazioni con maggiore facilità, riducendo le code agli sportelli e migliorando il dialogo tra medico e paziente.
Il vero motore del Santa Rosa rimane il suo capitale umano. Medici, infermieri e personale sanitario hanno dimostrato, anche in situazioni critiche, una dedizione che va oltre il dovere professionale, ricevendo numerosi encomi da parte dei cittadini per l'umanità dimostrata nei reparti di oncologia e pediatria.
Il 2025 si chiude con la consapevolezza che l'Ospedale Santa Rosa non è solo un luogo di cura, ma un centro di innovazione costante. Con l'annuncio di nuovi fondi regionali per l'ampliamento del Pronto Soccorso, il 2026 promette di essere un anno di ulteriore crescita per la sanità viterbese.
14 – DON PIERINO E QUEL CAPODANNO
Lultimo saluto a Pippo: intellettuale, giornalista, studioso e uomo di fede
VITERBO - C'è chi lo conosceva come l'intellettuale, chi come il giornalista professionista, chi come l'appassionato studioso di Dante Alighieri. Ma per la sua comunità parrocchiale, il professor Giuseppe Rescifina, Pippo, era soprattutto 'un uomo di fede'. Una fede ricercata, approfondita, a volte persino 'curiosa', come quella degli apostoli che, pur avendo visto i miracoli, chiedevano a Gesù: 'Signore, aumenta la nostra fede'.
A tracciare questo ritratto intimo e spirituale, durante la cerimonia funebre di sabato 27 dicembre, è stato il suo parroco e amico don Flavio Valeri. 'Quando è venuto ad abitare qui, ha subito preso contatto con me. Potrei scrivere la sua storia, perché me l'ha raccontata tutta', ha rivelato dall'altare. Una frequentazione assidua, fatta di confidenze e di una presenza costante. 'Insieme a Simonetta, tutti i sabati erano qui alla celebrazione eucaristica', ha continuato, sottolineando la sua devozione e l'abitudine al sacramento della penitenza, ricevuto per l'ultima volta proprio alla vigilia di Natale.
Un legame, quello con la fede, che si intrecciava in modo indissolubile con la sua più grande passione letteraria. Il professore, infatti, era solito declamare i canti della Divina Commedia al termine delle celebrazioni nei momenti forti della liturgia, come la Quaresima. 'Venivano quasi i brividi quando proclamava il canto XXXIII del Paradiso, 'Vergine Madre, figlia del tuo figlio'', ha ricordato il sacerdote. Un modo per unire la tensione spirituale del Sommo Poeta alla gloria di Dio.
Nonostante la malattia, la sua mente brillante non si era mai fermata. Fino all'ultimo ha lavorato alla sua opera sul Conclave di Viterbo, un libro di cui parlava con entusiasmo pochi giorni prima della scomparsa e che ora rimarrà come sua preziosa eredità intellettuale. Ma i suoi progetti andavano già oltre. 'Il 23 dicembre mi diceva che stava già programmando un nuovo lavoro, sui Papi del Novecento', ha svelato il parroco. Alla domanda su quale fosse stato il più grande, la sua risposta fu secca: 'Paolo VI, il Papa che ha aperto una strada nuova nella Chiesa'.
Un uomo che ha saputo approfondire ogni aspetto della vita, della cultura e della fede, lasciando un vuoto non solo nel mondo accademico ma anche nel cuore di chi ha avuto il privilegio di condividere con lui un pezzo di cammino, terreno e spirituale.
Figc Viterbo, gli auguri al mondo del calcio
VITERBO - Il Comitato Provinciale della FIGC di Viterbo e il suo delegato, Angelo Moracci, esprimono i suoi auguri al mondo del calcio del territorio:
'In occasione di queste Festivita' del Santo Natale voglio esprimere a nome mio e di tutta la Delegazione Provinciale Figc di Viterbo, i più sinceri Auguri di pace e felicita'. Due temi che mi auguro possano ritornare punti di riferimento della nostra società civile e convivenza tra tutte le Società sportive, con i loro Presidenti, Dirigenti, Tecnici, calciatori e genitori.
Pace e speranza che possano ridare dignita' e importanza di ruoli a tutti noi tesserati della Figc e che con passione e amore viviamo per lo sport più bello del mondo che è il calcio'.
Angelo Moracci, Delegato del Comitato Provinciale della FIGC di Viterbo
Tra presepe vivente e casa di Babbo Natale, Bassano si anima per le feste
BASSANO IN TEVERINA - Dopo il successo della prima data del 26 dicembre da domani, 28 dicembre, e nelle giornate dell'1, 4 e 6 gennaio 2026, il presepe vivente torna ad animare Bassano in Teverina, che anche quest'anno coinvolgerà l'intero borgo storico, affiancato dall'apertura della casa di Babbo Natale, spazio dedicato in particolare ai più piccoli.
Il presepe vede impegnati oltre 160 figuranti lungo un nuovo percorso composto da 19 grotte allestite, tra scene della vita quotidiana, ambientazioni storiche e la grotta della Natività. Il percorso culminerà nella piazza medievale, animata da artigiani intenti a mostrare antichi mestieri e lavorazioni tradizionali, con la possibilità di riscoprire anche i sapori della tradizione.
Accanto al presepe, grande attenzione sarà riservata ai bambini con l'apertura della casa di Babbo Natale, un luogo pensato per far vivere un momento di magia e incontro. A inaugurare la prima data sarà Babbo Bud, Babbo Natale professionista che è pronto a regalare un'esperienza speciale alle famiglie presenti.
Tra presepe vivente e casa di Babbo Natale, Bassano si anima per le feste
Il presepe si terrà nuovamente nella giornata di domani, poi l'1, il 4 e il 6 gennaio, mentre riguardo Babbo Natale, quest’anno i bambini conosceranno Babbo Bud
BASSANO IN TEVERINA - Dopo il successo della prima data del 26 dicembre da domani, 28 dicembre, e nelle giornate dell'1, 4 e 6 gennaio 2026, il presepe vivente torna ad animare Bassano in Teverina, che anche quest'anno coinvolgerà l'intero borgo storico, affiancato dall'apertura della casa di Babbo Natale, spazio dedicato in particolare ai più piccoli.
Il presepe vede impegnati oltre 160 figuranti lungo un nuovo percorso composto da 19 grotte allestite, tra scene della vita quotidiana, ambientazioni storiche e la grotta della Natività. Il percorso culminerà nella piazza medievale, animata da artigiani intenti a mostrare antichi mestieri e lavorazioni tradizionali, con la possibilità di riscoprire anche i sapori della tradizione.
Accanto al presepe, grande attenzione sarà riservata ai bambini con l'apertura della casa di Babbo Natale, un luogo pensato per far vivere un momento di magia e incontro. A inaugurare la prima data sarà Babbo Bud, Babbo Natale professionista che è pronto a regalare un'esperienza speciale alle famiglie presenti.
Viola il divieto di avvicinamento alla ex compagna. Trentunenne arrestato
VITERBO - Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, in collaborazione con il locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico di controllo, nei confronti di un cittadino tunisino di anni 31, già responsabile di aggressioni fisiche ed atti persecutori nei confronti della ex compagna.
La misura è scaturita a seguito della prosecuzione dei comportamenti vessatori da parte dell’uomo il quale, benché destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima emessa dall’Autorità giudiziaria lo scorso mese di agosto, ha continuato ad avvicinarsi alla donna cercando anche di introdursi nella sua abitazione.
In funzione delle verifiche eseguite dalla Squadra mobile della Questura di Viterbo e della successiva richiesta di aggravamento da parte della locale Procura della repubblica, il Tribunale del capoluogo ha emesso nei confronti dell’uomo la misura degli arresti domiciliari. Lo straniero è stato rintracciato dai militari della Guardia di Finanza nell’ambito di accertamenti di competenza.