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Civita Castellana ricorda Pier Paolo Pasolini con il regista De Camillis
CIVITA CASTELLANA - Civita Castellana ricorda Pier Paolo Pasolini. L' appuntamento è fissato per venerdì 21 novembre alla sala Mice di Piazza Marcantoni, con inizio alle 9:30 dove è stato fissato il tributo ad uno dei maggiori intellettuali italiani del novecento. Ospite il regista Enzo De Camillis, che incontrerà gli studenti del Liceo Artistico Midossi e del Liceo classico Colasanti, con il patrocinio del Comune di Civita Castellana. L'appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza.
E sarà proprio un'opera di De Camillis la protagonista della mattinata: sarà infatti proiettato il documentario 'Un intellettuale in Borgata', con la voce narrante di Leo Gullotta, un racconto forte, accurato sulla figura di Pier Paolo Pasolini e la sua onestà intellettuale, attraverso la sua ricerca continua come poeta delle borgate in contrasto con le rigidità del governo di quegli anni, carico di preconcetti sulle diversità poi si svilupperà un dibattito tra il regista, gi studenti ,con il contributo anche dei dirigenti scolastici e docenti.
'In pratica è un appuntamento dal grande spessore culturale, - hanno detto dalla direzione di Piazza Marcantoni - un omaggio ad una figura di spicco della storia del cinema italiana quale è Pier Paolo Pasolini. Una personalità polarizzante, discussa, controversa, ma che ha regalato pagine di cinematografia immortali, affrontando senza paura, con convinzione argomenti e tematiche per l'epoca considerate tabù inviolabili'.
Prodotto dal regista Enzo De Camillis, il docu-film 'Un intellettuale in Borgata' narra la vita e i pensieri di Pasolini, in particolare nel periodo del suo soggiorno nel quartiere romano di Monteverde, dal 1954 al 1963, e vede la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta. AL film è stato riconosciuto un Premio Speciale al Festival Internazionale del Documentario Libero Bizzarri 2014. Primo premio Miglior Documentario al Festival Omovis di Napoli e premiato al Festival RIFF di Roma.
Operazione Marshall, Rotelli: 'Risposta esemplare dello Stato al crimine organizzato. ...
VITERBO - 'Esprimo il mio più sentito apprezzamento per l'importante operazione condotta dall'Arma dei Carabinieri, che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione criminale transnazionale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e all'esecuzione di venti misure cautelari.
Un'azione investigativa complessa e articolata, che conferma l'elevato livello di professionalità e determinazione con cui le nostre Forze dell'ordine presidiano il territorio e contrastano fenomeni criminali di estrema pericolosità, capaci di mettere a rischio la sicurezza pubblica e la tenuta sociale, anche in aree come la nostra provincia.
La presenza, tra gli arrestati, di un soggetto attivo nel Viterbese rafforza la consapevolezza della necessità di mantenere alta l'attenzione contro ogni forma di illegalità. L'operazione testimonia la fermezza dello Stato nel colpire reti criminali radicate e organizzate. Concludo rivolgendo un sincero ringraziamento a tutti gli uomini e le donne impegnati ogni giorno a difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini'. Lo dichiara il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera.
La Guardia di Finanza mette in servizio otto nuovi ispettori
VITERBO – La Guardia di Finanza della provincia di Viterbo amplia il proprio organico con l’arrivo di otto nuovi ispettori, tutti freschi di corso triennale presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila. I neo marescialli, che hanno anche conseguito la laurea di primo livello in Operatore giuridico d’impresa, sono stati ufficialmente assegnati ai reparti della Tuscia.
Tre di loro prenderanno servizio alla Compagnia di Tarquinia, uno alla Compagnia di Civita Castellana e quattro al Gruppo di Viterbo, contribuendo a rafforzare il dispositivo di controllo economico-finanziario sul territorio.
Il comandante provinciale, colonnello Carlo Pasquali, ha accolto i nuovi ispettori illustrando loro le peculiarità del contesto socio-economico della provincia, evidenziandone criticità e potenzialità. Pasquali ha ricordato il ruolo centrale del Corpo quale presidio insostituibile di legalità in ambito economico e finanziario, invitando le nuove leve a svolgere con dedizione e impegno il delicato incarico che li attende.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla Provincia di Viterbo e al presidente Alessandro Romoli, che hanno messo a disposizione un alloggio nel centro cittadino per ospitare temporaneamente gli ispettori durante il periodo obbligatorio di accasermamento, in un’ottica di collaborazione istituzionale.
Nuovo passaggio tra piazza del Comune e via del Ganfione pronto entro fine anno
VITERBO - Il nuovo collegamento pedonale tra piazza del Comune e via del Ganfione sarà pronto entro la fine dell’anno. A confermarlo è stato l’assessore ai Lavori pubblici durante il consiglio comunale di ieri, rispondendo a un’interrogazione presentata da Alessandra Troncarelli. Si tratta di un intervento atteso da anni, pensato per creare una sorta di “scorciatoia” nel cuore del centro storico.
Nonostante l’opera sia ormai prossima alla conclusione, presenta un limite importante: non sarà accessibile a tutti. Troncarelli ha infatti evidenziato come il passaggio presenti ancora gradini, dislivelli e un muro non perfettamente lineare, elementi che lo rendono impraticabile per persone con disabilità o difficoltà motorie. Alla richiesta di sapere se siano previsti ulteriori lavori per rendere il percorso totalmente inclusivo, la risposta è stata netta e negativa.
A chiarire i motivi è stato l’assessore all’Urbanistica Emanuele Aronne:
«Abbiamo operato seguendo prescrizioni rigide della sovrintendenza, che non permettono interventi ulteriori. Le barriere architettoniche non possono essere eliminate».
Un limite che, di fatto, impedisce di completare l’opera in maniera pienamente accessibile. Aronne ha però indicato una via d’uscita — almeno parziale — per chi non potrà utilizzare il nuovo collegamento:
«Si può sempre raggiungere piazza del Comune passando da via del Ganfione e poi da via San Lorenzo, come da percorso storico».
Micci (Lega): “Bene la vigilanza dinamica al Sacrario. Inaccettabile che la delinquenza sottragga spazi ai viterbesi”
Civita Castellana, Giampieri e Fortuna: “La ZLS Lazio è un’occasione storica per il distretto ceramico”
Viterbo, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica vara nuovi interventi di vigilanza nel centro storico
Civita Castellana, avviato il restauro di due tele nella Chiesa di San Francesco
Santa Barbara, residenti preoccupati per le alberature di via Santa Giacinta Marescotti: l’intervento di Luisa Ciambella
A Vitorchiano l’ottava edizione del Tour Brulé: sport, solidarietà e tre borghi uniti
Viterbo, la Squadra Mobile arresta due persone destinatari di provvedimenti restrittivi
Otto nuovi ispettori della Guardia di Finanza assegnati al Comando Provinciale di Viterbo
Paola Bugiotti protagonista della XXI Stagione Concertistica 2025-2026 all’Auditorium Ciampi
Furti e viabilità, i residenti di Santa Lucia chiamano a raccolta il quartiere
VITERBO - Sicurezza, vivibilità e viabilità: sono questi i tre fronti su cui si concentrerà l’incontro pubblico organizzato dal Comitato per la salvaguardia di Santa Lucia venerdì 28 novembre alle 17 presso la sala dell’ex cinema Trieste. Un appuntamento aperto ai residenti non solo del quartiere, ma anche dell’Ellera, dove negli ultimi mesi si è registrata una crescente partecipazione: oltre cento le adesioni arrivate nell’ultimo anno, che si sommano alle più di trecento raccolte a Santa Lucia.
A spingere il comitato ad accelerare il confronto è la preoccupante ondata di furti che, negli ultimi tempi, sta colpendo le due zone.
«Solo recentemente – spiega il presidente pro tempore, l’avvocato Luca Chiodi – siamo venuti a conoscenza di almeno quattro o cinque furti in abitazioni, sia di giorno che di notte, oltre a un tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Mai prima d’ora episodi così gravi si erano verificati nel quartiere».
Un’allerta che ha spinto il direttivo a coinvolgere più residenti possibile per raccogliere segnalazioni, idee e proposte.
Tra le priorità che il comitato sottoporrà all’amministrazione comunale c’è l’installazione di tre telecamere di videosorveglianza nei punti considerati più sensibili, come il nuovo ponte ciclopedonale verso Santa Barbara, l’area del centro di accoglienza di via Ferrarin ed il ponte che collega Santa Lucia all’Ellera. Una proposta che nasce anche dalle trasformazioni urbanistiche in corso, destinate a modificare radicalmente il volto del quartiere.
«Di fronte a questo cambio di passo nei reati e ai lavori che interesseranno la zona – sottolinea Chiodi – un presidio di sicurezza diventa fondamentale. I residenti devono sentirsi protetti».
Alla sicurezza si collega il tema della vivibilità, su cui pesa anche la necessità di migliorare la viabilità interna e i collegamenti con i quartieri limitrofi.
L’incontro del 28 novembre sarà quindi un’occasione cruciale per aprire un confronto diretto con la cittadinanza e definire, insieme, le prossime mosse per restituire tranquillità e qualità della vita ai quartieri di Santa Lucia ed Ellera.
Ritrovato Andrea Gentili: confermata lidentità del corpo nei boschi di Calcata
CALCATA - È di Andrea Gentili il corpo ritrovato domenica 16 novembre nella valle del Treja, tra Calcata e Faleria. Si chiude nel modo più tragico la vicenda della scomparsa dell’83enne, di cui non si avevano più notizie dal 26 settembre.
La conferma ufficiale è arrivata all’obitorio del cimitero di San Lazzaro a Viterbo, dove il corpo è stato identificato attraverso documenti e oggetti personali ritrovati ancora addosso all’uomo, tra cui la camicia blu a quadri che indossava il giorno della scomparsa. Non è stato un riconoscimento diretto da parte dei familiari, ma un riscontro che grazie ai documenti è stato giudicato certo ed attendibile dagli investigatori.
La procura ha disposto accertamenti medico-legali, affidati alla dottoressa Benedetta Baldari, che dovrà stabilire cause e tempi del decesso ed effettuare un prelievo del Dna per ulteriore conferma scientifica. I risultati sono attesi nei prossimi mesi. Il fascicolo, già aperto dalla pm Paola Conti dopo la scomparsa, resta senza ipotesi di reato.
Il cadavere è stato scoperto da un cacciatore in località Banditella, in fondo a un pendio di circa 90-100 metri, in un’area particolarmente impervia e fitta di vegetazione. Lunedì 17 novembre, i vigili del fuoco del nucleo speleo-alpino-fluviale – circa quindici operatori – hanno impiegato sei ore per recuperare i resti. Sul posto anche i carabinieri.
Gentili, ingegnere civile in pensione residente a Sarasota (Florida), era tornato in Italia per un periodo nella sua casa di famiglia a Zagarolo. Il giorno della scomparsa aveva pranzato a Calcata con la moglie e un’amica. Dopo il pasto aveva detto che le avrebbe aspettate in auto, ma non è mai arrivato al veicolo. Pochi minuti dopo, raggiunto al telefono, aveva spiegato di essere ancora «alla ricerca della macchina», senza rendersi conto di essersi allontanato lungo i sentieri che portano al bosco. Da quel momento il silenzio.
La scomparsa aveva attivato un imponente dispositivo di ricerca: unità cinofile, droni, elicotteri e decine di volontari. La prefettura aveva anche sospeso la caccia nella zona per permettere le operazioni in sicurezza.
Nasce La Bussola, il nuovo gruppo appartamento per lautonomia delle persone con disabilità
NEPI - Nasce a Nepi un nuovo spazio dedicato all’autonomia, all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità. Venerdì 21 novembre alle ore 10.30 sarà inaugurato in via Roma 139 il gruppo appartamento “La Bussola”, promosso dalla Cooperativa Sociale Gea. Un progetto innovativo rivolto a giovani adulti con disabilità residenti nel Distretto VT5, che rappresenta un passo concreto verso l’autonomia abitativa e l’integrazione sociale.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto presentato dal Consorzio sociale Tineri nell’ambito del Pnrr “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”, finanziato dall’unione europea. Il gruppo appartamento ospiterà inizialmente quattro persone, supportate da un’équipe multidisciplinare del disabile adulto.
'La Bussola – spiegano gli organizzatori – sarà molto più di un’abitazione, sarà un luogo sicuro, accogliente e partecipato, dove ogni persona potrà esprimersi, costruire relazioni e sperimentare percorsi di crescita personale e professionale”. Le attività previste spaziano dalla gestione quotidiana agli incontri creativi, fino a tirocini formativi e momenti di socializzazione sul territorio.
L’intervento si inserisce in una strategia più ampia che mette al centro l’autonomia abitativa come diritto e non come privilegio, al fine di offrire un’alternativa concreta alla permanenza in famiglia o in istituti, promuovendo soluzioni abitative inclusive e accompagnate con il sostegno di operatori sociali e sanitari.
La struttura sarà in grado di accogliere fino a quattro persone, in ambienti pienamente accessibili e attrezzati, e sarà integrata nella comunità, per evitare ogni forma di isolamento. Il modello di riferimento è quello della coabitazione assistita, dove ogni ospite potrà vivere secondo i propri ritmi e desideri, con il supporto necessario, ma nel rispetto della propria individualità. Per molte famiglie del territorio si tratta di un’opportunità concreta di sollievo, ma soprattutto della certezza di un futuro dignitoso per i propri cari, anche quando non potranno più occuparsene direttamente.
Il logo stesso del progetto è stato realizzato insieme ai ragazzi, simbolo di un percorso costruito condividendo idee e talenti diversi.
Durante la cerimonia di inaugurazione verrà presentato ufficialmente il progetto, le sue finalità e le persone che quotidianamente contribuiscono a renderlo possibile.
Scontro in consiglio sugli affidamenti diretti: Micci attacca, Frontini replica
VITERBO - Seduta accesa ieri mattina in consiglio comunale, convocato in forma ordinaria per la trattazione delle interrogazioni. Tra i vari interventi, quello più 'infuocato' è stato quello del consigliere leghista Andrea Micci, che ha sollevato il tema della trasparenza negli affidamenti diretti e nella gestione degli staff comunali.
Al centro dell'interrogazione, la composizione del gruppo che si occupa di problematiche di ordine pubblico e gestione urbana, un team – ha ricordato Micci – di cui «non conosciamo nomi, cognomi e incarichi, a me e ai cittadini sembra strano». Un limite che il consigliere considera «inconcepibile», soprattutto alla luce di un incarico dal costo complessivo di 130mila euro.
Micci: «Per 130mila euro non si sa chi lavora per i cittadini»
«Mi sembra assurdo che non si possano conoscere i nomi di persone pagate dai viterbesi», ha affermato Micci, contestando anche la frequente scelta dell’amministrazione di ricorrere ad affidamenti diretti: «Alcuni saranno necessari per urgenza, altri perché si vuole incaricare qualcuno con caratteristiche particolari, ma questo modo di fare deve finire». E ancora: «Vorrei sapere chi compone questo staff, da chi è formato, cosa fa e perché costa così tanto. Non credo più alle vostre giustificazioni».
La replica della Frontini: «Gli affidamenti diretti sono previsti dal nuovo codice degli appalti»
La sindaca Chiara Frontini ha risposto ricordando che l’impossibilità di pubblicare nomi e cognomi «attiene a una precisa normativa sulla protezione dei dati personali».
Sul tema degli affidamenti diretti, Frontini ha sottolineato che «sono previsti e ampliati dal nuovo Codice degli appalti, voluto anche dal vostro partito a livello nazionale. Sono strumenti che rendono più rapide le procedure amministrative, e ogni affidamento diretto deve comunque essere motivato».
«Non ci risulta – ha aggiunto – che nessuno degli incarichi conferiti non abbia raggiunto gli obiettivi».
Il consigliere infine, ha incalzato chiedendo di conoscere «i riferimenti di legge che impedirebbero di sapere i nomi di persone che rivestono incarichi pagati con soldi pubblici».
«State dicendo ai viterbesi – ha affermato – che stanno pagando 130mila euro per Tizio, Caio e Sempronio, senza poter sapere nulla di più».
L’interrogazione di Allegrini: «Serve chiarezza tra dati personali e dati professionali»
Sul tema è intervenuto anche la consigliera Laura Allegrini, che ha sollevato il problema della distinzione tra dati personali, sensibili e professionali:
«Il consiglio comunale – ha detto – deve poter accedere ai dati necessari per svolgere il proprio lavoro. Non voglio certo sapere elementi sensibili, ma nome, cognome e stipendio sì: è trasparenza. Altrimenti si crea una discriminazione tra i dipendenti comunali e gli staff».
Allegrini ha ricordato infine che «esiste il diritto all’oblio, i dati possono essere cancellati in seguito, ma almeno all’inizio dovrebbero essere pubblici».
Temi destinati a far discutere. La discussione resta aperta e promette di tornare in aula. Trasparenza, privacy e modalità di affidamento saranno di nuovo al centro di un confronto politico che ci ha mostrato tutte le sue tensioni.
Un centro per il piccolo Matias
di Fabio Tornatore
VETRALLA - Verrà intitolato al piccolo Matias il nuovo centro polifunzionale di Piazzale Bellucci, a Cura di Vetralla. Oggi, 19 novembre, alle 10:30. A quattro anni dalla scomparsa il piccolo sarà 'simbolo di un legame che continuerà a unirci e a ricordarci quanto la vita dei bambini sia inviolabile', 'perchè il ricordo di Matias resti luce, responsabilità e speranza per tutta la comunità' fa sapere il Comune di Vetralla.
La struttura polifunzionale di Piazzale Mario Bellucci sarà dunque intitolata alla memoria del piccolo Matias, il bambino tragicamente scomparso il 16 novembre 2021. E stato infatti approvato dal Comune di Vetralla il documento per l'intitolazione: ' una decisione dal forte valore umano, civile ed educativo, nata dal desiderio di mantenere vivo il suo ricordo e trasformarlo in un impegno collettivo: proteggere i più piccoli, promuovere sicurezza e costruire una comunità che rifiuti ogni forma di violenza'.
La nuova insegna 'Centro Polifunzionale - Matis' sarà installata sulle facciate nord e sud. Inoltre, l'associazione Ruben Ciarlanti di Blera installerà gratuitamente un defibrillatore nell'area antistante la struttura.
Ticket gratuiti per la prima ora del Sacrario, Micci attacca 'cosi non può funzionare'
VITERBO – A quasi tre settimane dalla distribuzione dei “buoni parcheggio”, per la prima ora gratuita al Sacrario, l’iniziativa approda a Palazzo dei Priori. A sollevare la questione è stato il consigliere leghista Andrea Micci, che ha chiesto direttamente alla sindaca, Chiara Frontini, i primi riscontri sull’operazione, finanziata con circa 80mila euro e affidata agli esercenti del centro storico.
Il nocciolo della questione
Micci ha chiesto numeri e criteri “Quanti buoni sono stati consegnati? Quanti commercianti hanno aderito? E soprattutto, c’è un modo per capire se questi ticket vengono utilizzati dai turisti o sempre dalle stesse cinquanta targhe che gravitano all’interno del centro storico?”.
Il consigliere ha poi criticato “il metodo” scelto dall’amministrazione “Piuttosto che distribuire buoni sperando che vengano usati correttamente, sarebbe stato più semplice cambiare la tariffa della prima ora al Sacrario. E trovo inopportuno che sia stata proprio lei, sindaca Frontini, a consegnarli personalmente, quasi fosse un premio, un gesto promozionale”.
La risposta della sindaca, Chiara Frontini, non è tardata ad arrivare “Abbiamo consegnato le prime 150 ore a 115 esercizi che hanno aderito. L’iniziativa nasce dall’ascolto quotidiano dei commercianti. I dati non ci sono ancora, ma è una misura di sviluppo economico, pensata per sostenere il periodo natalizio e l’avvio dei saldi”.
Quanto ai controlli, la sindaca ha chiarito “Non esiste un abbinamento tra ticket e targa: il buono si inserisce al momento del pagamento e sconta la tariffa indicata'.
Non del tutto convinto il consigliere, che comunque auspica “Se funziona ne sarò felice, ma serve capire chi usa davvero questi buoni per valutare l’impatto sull’economia del centro”.
Archiviata la querela di Primieri: Secondo caso infondato, soldi pubblici sprecati
ORTE - “Questa mattina il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l'archiviazione del procedimento a mio carico, nato dalla querela presentata dal sindaco Primieri nei miei confronti.
Primieri scrive: “Da molto tempo il sottoscritto e la giunta siamo bersaglio di dichiarazioni diffamatorie da parte del sig. Massimo Dionisi e del sito web Direzione Domani”, sostenendo addirittura che tali dichiarazioni verrebbero “continuamente ripetute”. Ed è sulla base di questa narrazione che la Giunta – con la delibera n. 23 del 27 febbraio 2024 – ha scelto di utilizzare i soldi pubblici per incaricare un avvocato e presentare querela contro di me.
Con la determinazione n. 13 dell’8 marzo 2024 è stata impegnata la relativa somma: soldi dei contribuenti, non certo risorse personali.
E qual è stato il risultato? Identico a quello precedente. Anche questa iniziativa giudiziaria è stata archiviata dal Giudice, dopo l’udienza di oggi e nonostante l’opposizione presentata dal legale (pagato con i soldi del Comune). La magistratura, per la seconda volta, ha stabilito con chiarezza che non esiste alcun reato.
Non è la querela in sé a stupirmi – è già la seconda presentata da questa maggioranza, dopo quella dell’assessora Stella Fuselli dello scorso anno, anch’essa archiviata perché infondata.
Ciò che lascia sconcertati è la pervicacia con cui Primieri insiste nei miei confronti (due querele, entrambe ritenute infondate dal Tribunale) e soprattutto il fatto che tutto questo avrà costi a carico dei contribuenti.
Con i soldi spesi dal Comune – quindi da tutti noi – per queste querele, Primieri e la sua giunta avrebbero potuto acquistare panchine, sistemare i giardini pubblici, riparare i giochi per bambini, o svolgere quelle manutenzioni ordinarie che i cittadini attendono da tempo.
Ogni euro speso per iniziative giudiziarie infondate è, in sintesi, un euro sottratto a Orte e agli Ortani.
Invece si è preferito destinare risorse pubbliche a un’azione che si è rivelata – ancora una volta – del tutto priva di fondamento. La domanda ora è inevitabile:
quante altre risorse dei contribuenti intende ancora investire l’Amministrazione per inseguire accuse che la magistratura continua a giudicare infondate?
Quante altre volte Primieri userà queste modalità invece di affrontare il dibattito politico?
Caro Sindaco Primieri, cari assessori, cari consiglieri:
il messaggio è semplice.
Usate le risorse dei contribuenti per Orte, non per iniziative infondate contro chi chiede trasparenza e risposte.
La realtà è sotto gli occhi di tutti. Solo voi continuate a non vederla.”