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Al Teatro San Leonardo il “From Study to Work Event”: un’esperienza formativa gratuita per costruire il futuro dei giovani
Bassano in Teverina ospita la sua prima gara ufficiale Fitarco: grande successo per il 1° Trofeo Città di Bassano in Teverina
Civita Castellana: aggiornamento sulla situazione dei furti, dati in calo nel 2025
Tuscania: si oppone al controllo in casa, i Carabinieri lo arrestano e trovano 4 kg di marijuana
Recupero anni scolastici: la tua seconda occasione
Perché oggi il recupero anni scolastici è una scelta in crescita
Il recupero anni scolastici e la decisione di tornare sui banchi, anche da adulti, non è più un fatto marginale, ma una tendenza che riflette profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali. Il mondo del lavoro è sempre più complesso e competitivo e avere un titolo di studio è ancora un passaporto necessario per l’accesso a molte opportunità. Non solo per i più giovani. Spesso chi aveva abbandonato la scuola a causa di difficoltà familiari, economiche o personali, oggi può guardare al futuro con più consapevolezza e ha bisogno e desiderio di dare una svolta.
Il concetto di “seconda occasione”, ovvero quello di interrompere il percorso formativo per qualche anno e poi riprenderlo fa leva su un’esigenza concreta: adeguare le proprie competenze a un mercato del lavoro che cambia. In molti casi, il recupero scolastico coincide con un progetto di ripartenza, che può includere nuove ambizioni, lavori diversi, reinserimento sociale. Proprio per questo l’interesse non riguarda più solo gli adolescenti ma anche i più adulti che cercano di riallinearsi con le richieste del mondo del lavoro.
In passato, l’idea di tornare a studiare dopo un’interruzione era vista come una strada complicata: tempi lunghi, impegni familiari o lavorativi, difficoltà di conciliazione. Oggi, grazie a forme flessibili di didattica, percorsi personalizzati e supporto mirato, il recupero anni scolastici è diventato un’opzione concreta. Si tratta di percorsi serali, di modulazione del carico di studio, di tutoraggio che tengono conto delle specifiche esigenze di studenti adulti o lavoratori.
Questo cambiamento culturale è accompagnato da una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’istruzione: completare gli studi significa non solo ottenere un documento, ma acquisire competenze, sicurezza, nuove opportunità. È un investimento su se stessi — e, di conseguenza, sul proprio futuro.
I due profili: giovani in ripartenza e adulti in riqualificazione
Nel mondo del recupero anni scolastici convivono due profili relativamente distinti, ma accomunati da una motivazione condivisa: migliorare le proprie prospettive.
Da un lato ci sono i giovani che, per ragioni varie (insuccessi scolastici, problemi personali, costrizioni economiche, noia, demotivazione) hanno perso uno o più anni della scuola.
Dall’altro, ci sono gli adulti (persone tra 25 e 50 anni, lavoratori o ex-lavoratori, magari genitori) che decidono di tornare a studiare per aggiornarsi, acquisire credenziali, dare nuovi orizzonti professionali o semplicemente per completare un percorso interrotto.
Per entrambi i profili il recupero scolastico rappresenta un “atto di coraggio”: riconoscere che il titolo di studio può ancora offrire vantaggi reali, concretezza, stabilità. Ma anche una scommessa su sé stessi.
Per chi è adulto, può voler dire ritrovare uno stile di studio, riprendere confidenza con materie magari studiate molti anni prima, riorganizzare la propria routine. Per i giovani, può significare ritrovare la motivazione, superare frustrazioni, rialzarsi dopo un anno perso.
Queste difficoltà possono rappresentare un deterrente: serve flessibilità, supporto, un progetto concreto. Ed è qui che un approccio pensato ad hoc fa la differenza: orari flessibili, moduli personalizzati, tutoraggio, didattica compatibile con lavoro o impegni familiari.
(https://www.centrostudicivita.it/)
Perché completare un ciclo di studi?
Perché, anche in un mercato del lavoro sempre più veloce e tecnologico, il titolo scolastico rappresenta ancora un elemento di selezione. Non solo: un diploma testimonia impegno, serietà, capacità di portare a termine un progetto.
Può tradursi in differenze concrete come accesso a ruoli, stabilità. Per chi vuole cambiare mestiere o crescere professionalmente, è spesso un prerequisito.
Ecco perché è un investimento strategico.
Come fa la differenza un percorso su misura: il ruolo del Centro Studi Civita
È proprio per rispondere a questa domanda reale che realtà come il Centro Studi Civita (https://www.centrostudicivita.it/) acquistano un valore concreto. Un centro accreditato, con esperienza, che propone percorsi di recupero anni scolastici calibrati sulle esigenze di studenti giovani o adulti.
Il Centro Studi Civita offre un approccio flessibile e umano: moduli che si adattano a chi lavora, tutor che accompagnano passo passo, orari compatibili con impegni personali e professionali. In pratica, non un corso tutto uguale per tutti, ma un piano personalizzato: chi ha bisogno di recuperare uno o due anni lo fa in modo rapido e efficace; chi ha interrotto il percorso molti anni fa può ripartire senza sentirsi “fuori luogo”.
Inoltre, grazie a procedure chiare e supporto concreto, il Centro aiuta a superare le difficoltà burocratiche e organizzative, facilitando l’iscrizione e il reinserimento. Per chi ha già un lavoro — o per chi vive con ritmi intensi — questa assistenza fa la differenza.
E non è solo una questione tecnica: spesso serve anche motivazione, fiducia, un ambiente accogliente. Un centro specializzato come Civita può offrire non solo lezioni, ma guida, ascolto, orientamento.
Per chi è davvero questa seconda occasione — e come coglierla
Il recupero anni scolastici con un ente come Centro Studi Civita è ideale per diverse categorie:
• Giovani che hanno perso anni per vari motivi e vogliono rimettersi in carreggiata.
• Adulti che lavorano, magari in settori con poche prospettive, e vogliono riqualificarsi.
• Persone che desiderano completare un titolo di studio per accedere a nuovi impieghi o a percorsi formativi successivi.
• Chi cerca una seconda possibilità, con il desiderio di cambiamento e la determinazione di portare a termine un progetto importante.
Se vuoi sapere come funziona: orari, modalità, costi, tempi, tutoraggio — il primo passo è semplice: visita il sito del Centro Studi Civita, dove trovi tutte le informazioni aggiornate.
Scopri i percorsi di recupero anni scolastici su www.centrostudicivita.it e valuta la tua seconda occasione per costruire un domani più solido.
Arrestato a Tuscania con oltre 4 kg di droga: resistenza ai Carabinieri durante il controllo
TUSCANIA - Il 13 novembre scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tuscania, impegnati in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un uomo per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di un ingente quantitativo di droga.
L’uomo ha fin da subito manifestato un atteggiamento ostile nei confronti dei Carabinieri recatisi presso l’abitazione per un controllo, cercando di ostacolare l’accesso in casa, scagliandosi contro i militari e venendo bloccato a seguito di una breve colluttazione, durante la quale per fortuna nessuno ha riportato lesioni.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare oltre 4 chilogrammi di marijuana, suddivisa in buste e barattoli, nonché modeste quantità di eroina e hashish, insieme a tutto il materiale necessario per la pesatura e il confezionamento delle dosi.
Considerata la gravità dei fatti, la condotta violenta e l’ingente quantitativo di stupefacente rinvenuto, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Viterbo, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
L’operazione conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.
PRESUNZIONE D’INNOCENZA
L’indagato è persona nei cui confronti vengono svolte le indagini preliminari a seguito dell’iscrizione di una notizia criminis a suo carico; nel sistema penale italiano la presunzione d’innocenza, sancita dall’art. 27 della Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
Tarquinia candidata capitale della cultura, presenta La cultura è volo
Tarquinia – La cittadinanza è invitata a partecipare all'evento conclusivo di un importante percorso di condivisione e promozione: la presentazione ufficiale del dossier di candidatura di Tarquinia e delle altre città aderenti alla DMO Etruskey al titolo di Capitale Italiana della Cultura 'Diffusa' 2028. L'appuntamento è fissato per venerdì 12 dicembre, alle 10, 30, presso la sala consiliare del Comune di Tarquinia.
L'evento rappresenta l'ultima tappa del 'Capitale in Tour', un circuito di presentazioni che ha coinvolto, con lungimiranza, tutti i Comuni partner del progetto, dimostrando la forza e l'unità di un vasto territorio che va oltre i confini comunali. Tra le città coinvolte: Montalto di Castro, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Allumiere, Tolfa, Monte Romano, Blera, Barbarano Romano e Canale Monterano.
Il dossier di candidatura, intitolato suggestivamente 'La Cultura è Volo', prende ispirazione dalla poetica del grande Vincenzo Cardarelli, dai celebri dipinti della Tomba della Caccia e Pesca, e in particolare dal simbolo iconico di Tarquinia: il Volo dei Cavalli Alati. Un titolo che incarna l'ambizione e l'elevazione culturale che il progetto intende raggiungere per l'intero territorio.
'Questa candidatura è un atto di visione e di responsabilità – sottolinea il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti -. Ci presentiamo con un progetto solido, condiviso e capace di mettere a sistema un'eredità millenaria proiettandola nel futuro. È questa alleanza che dà forza alla nostra candidatura e Tarquinia, con l'intera rete dei Comuni della DMO Etruskey, ha scelto di credere nella cultura come motore di crescita, coesione e innovazione'.
'La nostra non è una candidatura improvvisata - prosegue Letizia Casuccio, presidente della DMO Etruskey - ma l'evoluzione coerente di un percorso consolidato sin dal 2022. La DMO Etruskey è la struttura di governance già operativa che ha coordinato il dossier e questo è un punto di forza unico. La cultura non è una somma di iniziative, ma una filiera di competenze che dialogano, mirando a trasformare la ricchezza etrusca in un volano di sviluppo sostenibile per l'intero territorio'.
Gli organizzatori ricordano che la presentazione è cruciale anche in vista della prossima data decisiva: il 18 dicembre, giorno in cui verranno comunicate le dieci città finaliste che accederanno alle audizioni.
Il Comune di Capodimonte vende l'ex scuola elementare di Via Pianora
CAPODIMONTE - È stata avviata la procedura per la vendita tramite asta pubblica dell'immobile comunale situato in Via Pianora, in passato utilizzato come scuola elementare.
L'edificio, completamente libero e di proprietà comunale, comprende oltre 1.200 mq di superficie coperta e un'area di pertinenza di circa 1.300 mq.
Dati principali della vendita:
• Prezzo a base d'asta: € 587.000,00
• Cauzione: € 58.700,00
• Rialzo minimo: € 1.000,00
• Scadenza per la presentazione delle offerte: 16 dicembre 2025, ore 12:00
• Asta pubblica: 18 dicembre 2025, ore 10:00 presso il Comune di Capodimonte
Le offerte devono essere presentate in busta chiusa all'Ufficio Protocollo comunale.
La piccola e media impresa familiare al centro: Federlazio Viterbo lancia lallarme sullenergia
VITERBO - “L’obiettivo è chiaro, cruciale ed inderogabile: salvare la piccola e media impresa familiare, un modello unico, radicato nel territorio, che guarda al lungo periodo e alle persone. E’ il nostro DNA economico . La pressione energetica non può mettere a rischio il nostro tessuto manifatturiero e la sua possibilità di competere sui mercati internazionali”. Queste le preoccupazioni che il presidente della Federlazio di Viterbo, Tiziana Governatori, esprime all’indomani dell’Assemblea Pubblica 2025 di CONFIMI INDUSTRIA, l’organismo nazionale a cui aderisce l’Associazione delle piccole e medie imprese del Lazio.
“CARA ENERGIA”, è stato il tema al centro dei lavori assembleari, aperti dal Presidente di Confimi Industria, Paolo Agnelli, che si è confrontato con il Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti e con quello delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso.
Significativi i videomessaggi della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del Ministro della Difesa, Guido Crosetto e di quello del MASE, Gilberto Pichetto Fratin.
Nel corso dell’Assemblea è stato illustrato il Manifesto per l’Energia, che evidenzia tutta una serie di proposte specifiche: un intervento diretto dello Stato nel mercato energetico; la riduzione della fiscalità sull’energia; la revisione delle rendite delle società regolamentate ; una politica estera energetica; il disaccorpamento del costo dell’energia rinnovabile da quella fossile.
Ulteriori proposte sono poi emerse dalla tavola rotonda con i rapprese4ntanti delle forze politiche: Maria Elena Boschi (IV), Marco Dreosto (Lega), Masiastella Gelmini (NM), Antonio Misiani (PD), Nicola Procaccini (FDI), Marco Rizzo (DSP), Luca Squeri (FI) Marco Turco (M5S) e Giuseppe Zollino (AZ).
L’evento ha consentito di conoscere lo stato dell’arte e per rappresentare le attese e le aspettative del mondo produttivo, nonché il sentimento di preoccupazione ed i timori che avvertono anche le PMI del nostro territorio.
La struttura economico-produttiva della Tuscia e dell’intero Paese riunisce in questa classe dimensionale l’ 85% del totale delle imprese, che contribuiscono ai due terzi dell’occupazione. Credere in questa straordinaria realtà significa comprendere la sua forza strategia e condividere le difficoltà legate al suo presente ed al suo futuro
“Parlare di energia – sottolinea Governatori – significa inevitabilmente evidenziare come nel nostro paese la bolletta dell’energia elettrica è superiore del 40% della media europea. Un’impresa italiana paga l’elettricità 85,28 euro per MWh, oltre il triplo rispetto ai 25,45 euro della Francia : un differenziale che compromette drasticamente ogni possibilità di competere”.
“Non siamo autosufficienti a livello energetico – dice ancora il Presidente di Federlazio Viterbo - e per attuare la transizione ecologica siamo frenati dai ritardi della burocrazia. Ne deriva una situazione di incertezza. Questo mette in difficoltà le nostre imprese , determinando un impatto importante sul conto economico, compromettendo i margini operativi.”
Occorre che le Istituzioni – conclude Tiziana Governatori – prendano atto di queste difficoltà e studino nuove forme di interventi, che in parte stanno già facendo.
Nella Legge di Bilancio ci sono alcuni segnali positivi, che però sono ancora timidi e discontinui per imporsi a pieno nel mondo delle Piccole e Medie Imprese. La revisione dell’ Irpef è positiva, ma serve una portata maggiore, così come rendere strutturale la riduzione dell’imposta sui premi di Risultato. Ci auguriamo una soluzione positiva e responsabile per salvare le imprese che hanno creduto in Transizione 5.0.
Il nostro è il grido d’allarme di tanti imprenditori che vivono ogni giorno la propria fabbrica; per questo, come Associazione datoriale, mettiamo a disposizione delle Istituzioni e di tutte le forze politiche , la nostra esperienza per un confronto costruttivo sugli interventi necessari”.
Sciopero Generale CGIL: una scelta dovuta e coraggiosa
VITERBO - Uno sciopero generale dovuto quanto coraggioso quello della CGIL contro la manovra finanziaria del governo. Dovuto, per la riaffermazione di un impoverimento ulteriore della Sanità pubblica, dell’Istruzione e della Ricerca, dei servizi sociali e tanto altro, a beneficio della spesa militare, giustificata per una sicurezza che serve solo alla produzione di armi, a fronte di una crescente insicurezza sociale. Coraggioso, perché dopo quello recente più o meno sugli stessi temi dei sindacati di base, vede una CGIL in rotta di collisione con gli altri sindacati concertativi e senza quell’unione sindacale del 3 ottobre, che aveva dato una carica particolare alle adesioni di lavoratori e lavoratrici.
Inutili sono stati i numerosi appelli a entrambe le parti, per una nuova preziosa unificazione delle date dei due scioperi generali, ma in ogni caso l’importanza delle due scadenze è data dagli obiettivi, in una fase di espropriazione delle risorse verso i soliti noti, l’ulteriore divaricazione tra le ricchezze e le crescenti povertà, nonché il pericolo concreto di essere coinvolti in una guerra, che le classi dirigenti europee di centrodestra e centrosinistra sembrano perseguire con una determinazione che rasenta la follia.
La proposta della patrimoniale avanzata da Landini, nonostante fosse più moderata rispetto a quella storica di Rifondazione Comunista e dei sindacati di base, ha trovato uno scontato dissenso da parte del governo, ma anche dell’opposizione parlamentare, che ha perso ogni sintonia con i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, anche per questo lo sciopero del 12 va sostenuto e partecipato.
A Viterbo l’appuntamento è alle ore 10 in piazza della Repubblica.
Loredana Fraleone – segretaria di Rifondazione Comunista Fed. Di Viterbo
Rugby in carrozzina: pomeriggio dedicato allo sport
VITERBO - I principi di inclusione, e solidarietà che sono tra quelli che animano lo sport del rugby, verranno coniugati con un atto concreto sabato 13 dicembre dalle 14 alle 16 in una iniziativa messa in campo dalla Union Rugby Viterbo
Un pomeriggio dedicato allo sport, all’inclusione e alla scoperta del Rugby in Carrozzina.
Gli atleti della Ares centurioni insieme alla Romanes Wheelchair Rugby mostreranno a tutti i ragazzi dalla under 14 all’under 18 i primi rudimenti di questo sport.
Questa iniziativa è patrocinata dal Comune di Viterbo, dal Comitato Italiano Paraolimpico, dalla FISPES e del centro Sportivo Libertas
Appuntamento alle 14 alla palestra Santa Barbara, via Biga di Castro
Questo appuntamento sarà preceduto giovedi 11 dalla cena di natale della società, sarà un momento conviviale per scambiarsi gli auguri ma anche per presentare tutte le attività del prossimo anno a partire dal Torneo città di Viterbo.
''Roma nord: con il nuovo orario a novembre meno soppressioni''
VITERBO - ''Meno soppressioni sulla Roma Nord nel mese di novembre''. Lo sostiene il Comitato dei pendolari che nel consueto report mensile riporta i dati secondo cui, in alcuni giorni del novembre, non ci sarebbe stato alcun taglio. L'inversione di tendenza sarebbe da imputare, secondo il comitato, al nuovo orario che ha accolto le osservazioni del comitato stesso.
''All'inizio del mese, a seguito delle interlocuzioni di codesto comitato con gli enti regionali preposti, sindaci, municipi, Astral e Cotral, siamo riusciti a elaborare una proposta per arrestare il flusso continuo di soppressioni (anche in extraurbana dove girano due treni in croce...) e bloccare la doverosa sommossa popolare degli utenti ormai esasperati da questi continui disservizi. Abbiamo quindi proposto di avere un orario di corse certe - spiega il comitato - che tenesse conto dei necessari cantieri per i lavori notturni sulla tratta urbana, anche per cercare di anticipare i tempi di chiusura, che erano previsti per maggio- giugno 2026 e forse ce la facciamo a far chiudere questi lavori a marzo''.
Il comitato dei pendolari dice che ''con il nuovo orario di Cotral e Astral, che è entrato in vigore il 17 novembre scorso, passando da 172 corse urbane 'finte' a 132 corse reali, le cose sono andate meglio. Il picco di soppressioni di fine mese è dovuto allo sciopero di venerdì 29, dove comunque sono state garantite quasi 100 corse delle 132 in orario. Ci sono molti giorni in cui ci sono state zero soppressioni''.
In totale durante tutto il mese ci sono state 214 corse soppresse urbane e 64 extraurbane, contro (rispettivamente) le 994 e le 55 di ottobre scorso.
''In queste settimane - prosegue il comitato - stanno rientrando anche alcuni treni dalle manutenzioni e questo vuol dire dare un po' di respiro al parco rotabile attuale. Chissà se e quando arriveranno i nuovi treni? Lo sapremo presto, ma nel frattempo continua il costante lavoro del comitato insieme alla Regione, Astral e Cotral soprattutto per cercare di mantenere questo livello di servizio, che sicuramente non è il top ma ci permette al momento di viaggiare in maniera decente...sempre che i treni reggano ancora gli sforzi richiesti''.
Federico Brio: si attende l'autopsia del 15 enne travolto a Rignano
FALERIA - Ora resta solo l’attesa.
Un’attesa che pesa come macigno, che scende silenziosa nei cuori di chi conosceva Federico Brio, il ragazzo di appena 15 anni di Faleria travolto e ucciso nella notte tra venerdì e sabato a Rignano Flaminio.
La sua salma si trova all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli, dove verrà eseguita l’autopsia, atto necessario per ricostruire gli ultimi istanti di una vita spezzata troppo presto.
Sul giovane 19enne che – secondo le prime ricostruzioni – lo avrebbe investito, la Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. In attesa degli esami tossicologici e alcolemici, lui resta l’unico indagato.
Tutto è avvenuto attorno alle 3 del mattino, sabato 6 dicembre.
Federico aveva partecipato alla festa di compleanno dei 18 anni di un compagno di squadra. Erano ragazzi, adolescenti che rincorrono sogni sul campo: Federico giocava nella categoria Under 16 della Vigor Rignano Flaminio.
La serata era finita, gli amici salutati.
Poi, su via Vallelunga, è arrivato il destino. Una macchina, poi l’impatto. Non c’è stato scampo.
Gli agenti della polizia locale e i carabinieri di Rignano Flaminio sono arrivati, hanno raccolto indizi, testimonianze. Ma i soccorritori del 118 non hanno potuto far nulla se non constatare il decesso. Una vita finita lì, sotto il freddo di un asfalto che non perdona.
Da quel giorno, quel tratto di via Vallelunga è diventato un luogo sacro.
Fiori bianchi, candele, palloncini. Un altarino nato dal dolore puro, quello che non ha voce ma parla attraverso lacrime e abbracci stretti.
Gli amici tornano lì, più volte al giorno. Ci parlano, ci rimangono in silenzio, qualcuno prega, qualcuno piange.
E tra quei messaggi scritti a mano, si leggono frasi che non dovrebbero mai appartenere alla vita di un ragazzo di 15 anni
Il cordoglio ha superato i confini di Faleria.
Arrivano messaggi da decine di società giovanili: Real Campagnano, Atletico Casalotti, Real Fabrica, Santa Lucia, Soratte Calcio, Riano, Ostiense, Vis Aurelia, Castelnuovese.
È un dolore che abbraccia chi il calcio lo vive con passione, chi sa che dietro una divisa ci sono famiglie, amicizie, sogni. Tutto ciò che Federico aveva.
Ora resta da capire cosa sia accaduto esattamente.
Resta da attendere l’autopsia, le analisi, le indagini. Ma nessun referto medico restituirà Federico ai suoi cari. Nessuna perizia cambierà l’ingiustizia di questo destino.
C’è un silenzio che attraversa Faleria e Rignano. Il silenzio di chi ha perso un figlio, un amico, un compagno di squadra.
Il silenzio di chi porta fiori bianchi, con la speranza che un angelo di 15 anni possa vedere, dall’alto, tutto questo amore.
Civita Castellana, escalation di furti in via Rio Maggiore
CIVITA CASTELLANA - Allarme sicurezza a Civita Castellana, dove la zona di via Rio Maggiore è finita nuovamente nell’occhio del ciclone. I furti, ormai quasi quotidiani, non riguardano più solo le ore notturne: i ladri entrano nelle abitazioni a qualsiasi ora del giorno, approfittando della distrazione dei residenti o delle assenze momentanee.
Secondo le testimonianze raccolte, non esiste più un orario “sicuro”: la sensazione è che chiunque, in qualsiasi momento, possa trovarsi i malviventi in casa. La paura cresce, così come la rabbia per quella che viene percepita come una totale assenza di controllo sul territorio.
“Dove sono le promesse sulla sicurezza?”La cittadinanza torna a chiedere risposte all’amministrazione comunale, ricordando le parole pronunciate dal Prefetto Pomponio che aveva garantito maggiori controlli e una sicurezza più incisiva sul territorio. Una promessa che, da quanto emerge dalle segnalazioni, non si è tradotta in risultati concreti.
“Si parlava di maggiori controlli, ma qui non si vede nessuno. E noi continuiamo ad avere i ladri in casa.”
È il sentimento diffuso tra i residenti, che si dicono abbandonati e stanchi di vivere nell’incertezza. C’è chi racconta di intrusioni sventate per puro caso, chi teme di non sentirsi più al sicuro nemmeno tra le proprie mura.
Tensione crescente e richiesta di interventoLa richiesta è chiara: controlli reali e costanti, pattugliamenti più presenti, interventi di prevenzione e una strategia efficace. Perché, sostengono molti cittadini, lo stato di emergenza non può diventare la normalità.
Via Rio Maggiore diventa, così, simbolo di un disagio più ampio che tocca l’intero territorio civitonico. E la popolazione, unita dalla paura, chiede che le promesse diventino finalmente fatti.
Accesso negato nei ristoranti del centro storico: la denuncia di una famiglia turista
di SDA
VITERBO - Una lettera accorata, arrivata alla redazione di Viterbonews24, porta alla luce una situazione che — se confermata — rischia di minare l’immagine di Viterbo come città dell’accoglienza e dell’atmosfera natalizia.
Il mittente, turista affezionato che da 13 anni frequenta assiduamente Viterbo, racconta con amarezza quanto accaduto nel pomeriggio di domenica 7 dicembre, nel centro storico. «Ho sempre scelto Viterbo come meta del cuore per il Natale — spiega — e consigliato a chiunque il Christmas Village come eccellenza del territorio. Mai, in tanti anni, avrei immaginato di imbattermi in una esperienza discriminatoria».
Secondo quanto riportato, per oltre un’ora e mezza il gruppo familiare avrebbe tentato invano di trovare posto per la cena, percorrendo l’area compresa tra via San Lorenzo e via Cardinal La Fontaine. La criticità sarebbe emersa — stando al racconto — nel momento in cui i gestori notavano la presenza dei bambini: «Appena vedevano i piccoli, il tavolo improvvisamente non era più disponibile».
A essere menzionate nella segnalazione sarebbero alcune attività del centro: Ejelo, Eat American Bar, Vineria Trattoria San Lorenzo e Contrasto Ristorante. In tutti i casi, afferma il turista, la sala appariva con posti liberi, ma l’accesso sarebbe stato comunque negato.
La vicenda è descritta come una pratica non soltanto poco accogliente, ma anche potenzialmente in contrasto con la normativa: nella nota viene richiamato infatti l’Art. 187 del TULPS, che vieta il rifiuto del servizio senza una giustificazione legittima.
La domanda che il cittadino pone è diretta:
“Come può una città promuovere un villaggio per bambini, se poi consente alla propria rete commerciale di respingerli come clienti indesiderati?”
L’autore della lettera fa sapere di aver già inviato una PEC al Protocollo del Comune di Viterbo, chiedendo che l’episodio venga valutato dalle istituzioni e dalle categorie professionali. Le conseguenze, sottolinea, non riguardano solo il singolo turista: «Ho visto altri genitori, smarriti quanto noi, costretti a vagare al freddo. Non è una bella immagine per chi viene attratto qui dalla magia del Natale».
Dopo tredici anni di presenza costante e stima verso il territorio, l’amarezza è evidente: «Mi trovo costretto a denunciare la discrasia tra marketing turistico e accoglienza reale. Spero che la pubblicazione scuota le coscienze».
Il caso, se confermato, pone sul tavolo un tema delicato: l’equilibrio tra vocazione turistica e disponibilità di servizi, soprattutto in un periodo dell’anno in cui la città si presenta al pubblico come simbolo di festa e inclusione familiare.
Restiamo in attesa di eventuali repliche o chiarimenti da parte degli esercenti e delle istituzioni coinvolte.
Alta Tuscia Laziale, successo per gli assaggi dell’8 dicembre: territori uniti nella valorizzazione delle eccellenze locali
Accensione albero di Natale 2025 a Viterbo: folla record in Piazza del Comune e apertura del Christmas Village
Monterosi, nuovo allarme furti in zona: cittadini e carabinieri in azione
MONTEROSI - L’attenzione resta alta a Monterosi, dove nelle ultime ore si registrano nuovi episodi tra furti e tentativi di effrazione, alcuni dei quali sventati proprio grazie alla rete attiva del controllo di vicinato. Il sistema di collaborazione tra residenti continua a dimostrarsi fondamentale per individuare movimenti sospetti e prevenire intrusioni in abitazione.
Dal territorio sono arrivate varie segnalazioni, considerate indicatori potenzialmente riconducibili a preparativi per furti. Una situazione che richiede prudenza e vigilanza da parte dell’intera comunità, soprattutto in aree residenziali più esposte.
Per contrastare il fenomeno, i carabinieri hanno intensificato l’attività sul campo: pattuglie in borghese e in divisa monitorano quotidianamente le vie del paese, con controlli serrati e mirati. L’obiettivo è scoraggiare i malintenzionati e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
Il messaggio, ribadito anche dai referenti del controllo di vicinato, è chiaro: collaborazione, segnalazioni tempestive e attenzione reciproca restano le armi migliori per difendere il territorio da una minaccia che, con l’avvicinarsi delle festività, tende purtroppo ad aumentare.
Viterbo si illumina: acceso in piazza lalbero di Natale da 12 metri
VITERBO - Il Natale a Viterbo è ufficialmente iniziato. Nel pomeriggio, alle ore 18, il cuore della città ha celebrato l’atteso momento dell’accensione dell’albero in piazza del Comune. A guidare il conto alla rovescia, davanti a un pubblico numeroso e festante, è stata la sindaca Chiara Frontini.
Protagonista della scenografia natalizia è un imponente abete di 12 metri, che domina la piazza affiancato dalla novità introdotta quest’anno: un suggestivo bosco innevato che avvolge e arricchisce l’atmosfera delle feste.
L’accensione è stata accompagnata da momenti musicali e spettacoli che hanno contribuito a creare un clima di gioia condivisa. Tra questi, i concerti gospel e l’animata sfilata itinerante di Tetraedro, che hanno coinvolto grandi e piccoli.
L’evento rappresenta l’apertura ufficiale del calendario delle iniziative natalizie che animeranno la città per tutto il mese: mercatini artigianali, attività per bambini e varie proposte culturali che toccheranno diversi punti del centro storico.
Viterbo si veste a festa, pronta a vivere settimane all’insegna della tradizione e della magia, fino al consueto gran finale del 6 gennaio.
Celleno, acceso lalbero che illumina la vallata: uninstallazione lunga 300 metri
CELLENO - A Celleno è stato acceso ieri, domenica 7 dicembre, il più imponente albero di Natale luminoso della provincia: una spettacolare installazione lunga oltre 300 metri e composta da più di 2 chilometri di luci, che illumina la vallata attorno al celebre borgo fantasma e disegna la sagoma di un gigantesco albero natalizio.
Un’opera monumentale, concepita per essere visibile anche da grande distanza, capace di offrire nelle ore serali un meraviglioso spettacolo osservabile da diversi punti panoramici del paese, trasformando il territorio in un autentico scenario fiabesco. Sarà possibile ammirare “Il Gigante Incantato” fino al 6 gennaio 2026. L’attivazione avverrà alla presenza del sindaco di Celleno Luca Beraldo e del consigliere regionale Daniele Sabatini.
«Questa iniziativa – afferma il sindaco Luca Beraldo – nasce innanzitutto dal desiderio di celebrare il Santo Natale e di mantenere vivo il legame con le nostre origini. Vogliamo offrire alla comunità un momento in cui riscoprire il senso autentico delle festività, intrecciando la nostra storia con una proposta capace di valorizzare il territorio. Il borgo diventerà un luogo pulsante, dove memoria e innovazione si incontrano in un equilibrio armonioso».
L’accensione del grande albero luminoso, anticipata rispetto al weekend dell’Immacolata, segna l’avvio di un ricco programma di appuntamenti.
«La manifestazione – prosegue Beraldo – non è soltanto un evento natalizio: è un progetto che mira a mettere in risalto il patrimonio culturale e paesaggistico di Celleno, rafforzando il suo ruolo come punto di riferimento turistico e culturale della Tuscia. Vogliamo creare un’esperienza che unisca autenticità, emozione e partecipazione».
Durante i giorni della festa, il borgo si animerà con mercatini artigianali, spettacoli musicali, performance dal vivo, degustazioni di prodotti locali e attività rivolte ai più piccoli: un insieme di iniziative pensato per offrire un’atmosfera accogliente e coinvolgente.
Il Gigante Incantato continuerà a brillare ogni sera fino al 6 gennaio 2026, diventando il simbolo luminoso di un paese che sceglie di raccontarsi attraverso la luce, la storia e il senso di comunità.
«Con questo appuntamento – conclude il sindaco – vogliamo ribadire quanto sia fondamentale prendersi cura dei nostri borghi e trasformarli in luoghi vivi, capaci di attrarre e affascinare. In un momento storico in cui molti piccoli centri rischiano l’oblio, Celleno dimostra che unendo tradizione e innovazione si può generare nuova energia. Il Gigante Incantato è un messaggio di speranza, un invito a credere nel valore delle nostre radici e nel futuro della Tuscia».