Alvaro RicciViterbo – (p.p.) – “Una perdita economica e sociale per la città. C’è da capire perché il decreto Milleproroghe sia stato votato da tutti i gruppi. Mi auguro che alla Camera non passi”. Alvaro Ricci (Pd) considera un danno enorme in termini di sviluppo la possibilità di vedere sfumati i fondi per le periferie. Una decisione che ha fatto insorgere i comuni che pensavano di averli a disposizione. Tra loro anche Viterbo.“Bene ha fatto – dice Ricci – il dirigente del settore ragioneria a notificare al sindaco, agli assessori e ai capigruppo consiliari gli effetti che avrebbe l’emendamento approvato dal senato sulla riqualificazione delle periferie qualora venisse approvato anche alla Camera.Prudenzialmente vengono bloccati tutti gli impegni di spesa coperti dal bilancio comunale con 17,5 milioni di euro statali. È altrettanto vero che gli impegni assunti riguardano poche decine di migliaia di euro ai quali agevolmente si potrà fare fronte con apposita variazione di bilancio qualora sciaguratamente il decreto venga definitivamente convertito in legge. Quindi niente allarmismi finanziari, grazie anche ad conti lasciati in ordine ed un bilancio ben strutturato”.Ricci sottolinea che “il danno vero è alla città che vede sfumarsi opere di grande importanza e attese da decenni come il prolungamento di via dell’Artigianato, raddoppio naturale della Cassia. Sia il Poggino che le attività commerciali che si affacciano su quella strada ne avrebbero giovato e sarebbero inoltre diminuiti gli ingorghi nella zona tra l’incrocio per la Tuscanese al bivio per Marta e Capodimonte. Una svolta epocale che avrebbe dato realizzazione a progetti di cui si parla dal 2004.Pesantissimi invece i risvolti finanziari, economici, occupazionali e di modernizzazione della città ed in particolare al Poggino, vero fulcro economico della città, posto al centro del programma di riqualigicazione insieme ai quartieri di Santa Barbara e Santa Lucia. Un danno quindi alla crescita ordinata ed economica della Tuscia che mortifica anche lo sviluppo sociale, perché il piano delle periferie non prevedeva solo interventi infrastrutturali, ma anche la realizzazione di una scuola materna a servizio delle famiglie che lavorano al Poggino e un’implementazione delle strutture sportive a santa Lucia con la realizzazione di una pista ciclabile”.Per il consigliere, “il decreto Milleproroghe cerca di compensare questo danno con la possibilità, che si dà ai comuni virtuosi, e Viterbo lo è perché così l’abbiamo lasciata, la possibilità di applicare gli avanzi di amministrazione, cioè di spendere i propri soldi senza incorrere nelle maglie del patto di stabilità. L’unica nota positiva che però non ripaga dello scippo dei 17 milioni di euro, che in realtà sono 22, visto che vanno aggiunti 5 milioni finanziati dai privati. Non è uno scherzo.Pensavo si potesse lavorare su certi progetti visto che nessuno avrebbe mai immaginato che il governo facesse questo provvedimento. Sconcertante il voto favorevole unanime al senato, compreso quello del Pd.Mi domando come sia possibile che la minoranza parlamentare voti contro tutti gli articoli del decreto milleproroghe e a favore dell’emendamento che blocca risorse per 1.6 milioni di euro destinati a 96 comuni.Non può essere una giustificazione quella che l’emendamento era criptato e di difficile comprensione ai senatori. Se così fosse sarebbe veramente gravissimo che senatori della Camera alta della nostra Repubblica non sappiano cosa votano.Credo però – conclude Ricci – che, dopo l’alzata di scudi di moltissimi sindaci di ogni connotazione politica, si possa riparare in sede di conversione alla Camera dei deputati prevista per settembre”.The post “Una perdita economica e sociale per la città” appeared first on Tusciaweb.eu.
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