2019-10-24VITERBO – (b.b.) A distanza di quasi sei mesi dall’omicidio di Norveo Fedeli, lo storico commerciante di jeans di via San Luca, le indagini degli inquirenti si avviano alla conclusione.
Nei giorni scorsi sono stati infatti depositati tutti gli atti relativi all’esame autoptico svolto dalla dottoressa Maria Rosaria Aromatario e le relazioni riguardanti i ripetuti accessi della polizia scientifica sul luogo del delitto, la boutique Fedeli, in cui, poco dopo l’ora di pranzo di venerdì 3 maggio, venne ritrovato il cadavere del 74enne in una pozza di sangue.
A confessarne l’omicidio, dopo una fuga durata poche ore, il 22enne coreano con passaporto statunitense, Michael Aaron Pang, che, dal momento del suo arresto a Capodimonte, sulle rive del lago di Bolsena è in carcere a Mammagialla, con le accuse di omicidio volontario e rapina.
''Chiedo scusa a tutta la città e ai famigliari di Norveo Fedeli'' aveva fatto sapere tramite i suoi difensori, gli avvocati Remigio Sicilia e Lilia Ladi, a pochi giorni dall’arresto.
Ora, con il deposito degli ultimi risultati relativi anche ai prelievi del Dna compiuti su di lui in carcere a settembre, sarebbero maturi i tempi per la fissazione dell’udienza a carico del reo confesso.
Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Eliana Dolce la quale chiederà presumibilmente il giudizio immediato. Trattandosi di omicidio, Pang non potrà ricorrere a riti alternativi, che prevedono uno sconto della pena in caso di condanna: il giovane sarà processato in Corte d’Assise, davanti a due giudici togati e una giuria popolare.
Il 74enne, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato colpito alla testa con uno sgabello di ferro trovato nella boutique. Nel negozio è stata ritrovata anche una lunga scia di sangue: la vittima, dalla cassa, sarebbe stata trascinata dietro un appendiabiti.
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