2020-03-16VITERBO - Sono 6 i nuovi casi accertati di positività al Covid-19 comunicati, nella giornata di oggi, dal Policlinico Gemelli alla Asl di Viterbo.
Sono tutti cittadini già seguiti dal Team operativo Coronavirus (Toc) della Asl e, quindi, già in regime di isolamento domiciliare fiduciario o in ricovero. Cinque persone stanno trascorrendo la convalescenza a domicilio, una presso l’unità operativa di Malattie infettive di Belcolle. Dei nuovi casi uno è residente a Viterbo, tre a Tuscania, uno a Oriolo Romano e uno a Capodimonte.
Il Toc sta ricostruendo tutta la catena dei contatti degli ultimi 14 giorni, al fine di attivare le misure preventive necessarie.
In totale i casi accertati al COVID-19, residenti o domiciliati nella Tuscia, salgono a 37.
Nel frattempo, al fine di un utilizzo ottimale dei posti letto presso l’ospedale di Belcolle, sono stati rimodulati temporaneamente i 24 posti letto di ortopedia. L’attività chirurgica d’urgenza e traumatologica viene, comunque, effettuata, con il ricovero dei pazienti presso l’unità operativa di Chirurgia generale. Le altre tipologie di pazienti ortopedici vengono presi in carico dalle strutture di Civita Castellana e di Tarquinia, attraverso la compartecipazione di tutta la rete ortopedica aziendale.
Il personale infermieristico ortopedico, insieme ai colleghi dalla week surgery, è stato assegnato a supporto del personale presente presso il Blocco D di Belcolle, interamente dedicato alla presa in carico di pazienti COVID-19, al cui interno sono stati implementati 25 posti letto rispetto alla dotazione precedente.
Infine, nel rispetto delle disposizioni governative e regionali, per il contenimento dell’emergenza epidemiologica, in tutte le strutture ospedaliere della Asl di Viterbo è stato adottato un nuovo orario per i visitatori dei degenti, tutti i giorni, dalle ore 12,30 alle 14, con l’indicazione di consentire l’ingresso a un solo visitatore per ciascun paziente al giorno. La Asl, tuttavia, invita la cittadinanza, soprattutto i soggetti che appartengono alle categorie più fragili e a rischio (anziani, bambini, persone con patologie croniche, ecc.) a rispettare le norme comportamentali indicate a livello nazionale, restando il più possibile a casa.
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