2021-02-11
VITERBO – “In occasione di San Valentino, giornata dedicata all'amore ed alla passione, riscopriamo le storie di tre donne che hanno molto influito sul volto della città di Viterbo.” Annuncia l’ufficio turistico di Viterbo che, in occasione della giornata dedicata agli innamorati, organizza una visita guidata alle ore 10.
“Molto ci soffermeremo sulla figura di Giulia Farnese e sul suo amore impossibile con Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia.
Un ritratto inedito e profondo di una figura femminile posta nolente al centro di intrighi e trame di potere che non si sottrasse al proprio destino e anzi lo volle vivere da protagonista e non da vittima. Bella, elegante, raffinata, questo ritratto le restituisce quella intensa umanità, che nessuno degli uomini che la possedevano, per folle desiderio, diritto familiare e amore coniugale le poteva togliere.
'Avevo 15 anni quando andai a Roma per la prima volta. Fino a quel momento non ero mai uscita dal palazzo residenziale della mia famiglia, a Capodimonte. Pecore e soldati erano stati la mia unica compagnia. La mia educazione si può sintetizzare con la frase: questo non si confà ad una Farnese'.
Giulia Farnese venne introdotta giovanissima nella società romana da suo fratello Alessandro, e per un'ingenua ragazza di provincia fu un'esperienza sconvolgente. 'La mia prima uscita romana mi portò sfortunatamente al banchetto di un gentiluomo noto a tutti per la sua dissolutezza'.
Giulia era allo scuro del fatto che qualcuno, quella sera, avesse organizzato le sue nozze con Orsino Orsini, discendente di una famiglia nobiliare potente. Il matrimonio venne simbolicamente consacrato ed ebbe il solo scopo di moltiplicare le ricchezze all'interno delle famiglie.
A Roma, la bella Giulia rappresentava solo una merce di scambio da barattare con qualcosa di valore. Suo fratello si accorse molto presto che il potente cardinale spagnolo Rodrigo Borgia desiderava la giovane in sposa e non fece nulla per ostacolarlo, si offrì anzi come tramite.
Col passare del tempo, Giulia, nonostante la sua giovane età, iniziò a invaghirsi del cardinale Borgia e dopo un anno dall'inizio della relazione con lui nacque una figlia. Alcuni mesi dopo, l'assemblea dei cardinali elesse Rodrigo Borgia come Papa, che prese il nome di Alessandro VI, con chiaro riferimento ad Alessandro Magno e alla sua pretesa di dominio sul mondo.
Successivamente, Alessandro VI nominò Giulia sua prima dama di corte. Giulia era ormai a tutti gli effetti l'amante riconosciuta del Papa, completamente accecato dalla passione per quella giovane bella e conturbante tanto che venne chiamata dai contemporanei concubina papaLe o addirittura, con maliziosa ironia, sponsa Christi, ovvero sposa di Cristo, espressione spesso usata per le monache.
Quella che avrebbe dovuto essere una semplice storia di letto si trasformò in un'incontenibile passione devastante e ossessiva, la cui fiamma brillò a lungo, alimentata da un desiderio oscuro e da una gelosia morbosa e a tratti delirante: papa Alessandro arrivò al punto di minacciare Giulia di scomunica se si fosse allontanata da lui.
Tuttavia, la storia di quella giovane e desiderata fanciulla, che avrebbe dovuto essere dimenticata per sempre, viene ricordata e raccontata ancora oggi.”
Per contattare l’ufficio è possibile scrivere all’indirizzo: info@visit.viterbo.it
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