di Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – Come ormai di tradizione, nell’ambito della XVII edizione 2018 del Festival Internazionale di Organo e Strumenti Antichi, l’associazione Incontri Mediterranei, presieduta da Giorgio Petrucci, ha programmato alle ore 21,30 di sabato 25 agosto, presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta di Orte il “Concerto Italiano”, un appuntamento concertistico di alto spessore.
Si esibirà l’Ensemble Classica Trio, Concerto Italiano.
L’ensemble è composta da Romano Pucci, primo flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Fabio Spruzzola, chitarra e maestro concertatore, Ivano Brambilla, clarinetto e mandolino.
Con l’Ensemble si esibirà la “Corale Mons. Fernando Governatori di Capodimonte “con Serenella Fanelli, mezzosoprano e direttore del coro, Manuela Cola, pianoforte.
Verranno eseguiti Brani di Scarlatti, Rossini, Verdi, Mascagni, Bizet, De Falla, Mahler, Rota, Morricone, Ellington, Gardel, Bacalov, Piazzolla, Tosti. Per informazioni 0761.402893 – 333.2214656.
La stagione concertistica si articola per tutto l’anno con appuntamenti programmati in varie qualificate sedi e costituisce ormai una realtà consolidata di “turismo culturale”.
Il “Festival internazionale di Organo e strumenti antichi”, giunto quest’anno alla diciassettesima edizione, promuove e valorizza gli strumenti antichi, partendo dall’Organo storico della Cattedrale di Orte, è ormai un’apprezzata rassegna musicale che negli ultimi anni si articola con qualificati concerti per otto mesi, dalla primavera all’inverno, con sedi a Orte, Viterbo, Caprarola, Soriano nel Cimino, Montefiascone, Civitavecchia e Roma con la sempre qualificata direzione artistica affidata ad Armando FIABANE e ad Adriano FALCIONI.
E’ significativo che ormai da diversi anni ad Orte e in molti paesi della Tuscia viterbese, oltre alla regione Umbria facilmente raggiungibile per la vicinanza con Roma anche da musicisti esperti provenienti da vari continenti, la Libera Accademia Ortana, così come il “Corso Internazionale di Musica Antica Ottaviano Alberti” ed il “Festival internazionale di Organo e strumenti antichi”, costituiscano appuntamenti qualificati di “turismo culturale”, che forniscono a livello nazionale ed internazionale una positiva immagine di Orte e della Tuscia viterbese, quale polo di eccellenza per lo studio e la ricerca storico-musicale. Ogni anno ai corsi programmati sono stati ammessi oltre settanta allievi di tutti i livelli anche se non in possesso di uno strumento originale.
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