Goletta dei laghi risponde ai sindaci del lago di Bolsena: “Ci basiamo su dati monitorati con attenzione”

NewTuscia – BOLSENA – La Goletta dei Laghi replica alla nota dei Sindaci di Bolsena, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo. Ieri all’incontro con cittadini, associazioni e enti locali, la campagna nazionale di Legambiente ha presentato i dati sul monitoraggio microbiologico del 2018 sul lago di Bolsena, corredati da uno storico dei risultati ottenuti sugli stessi punti dal 2014.
La Goletta dei Laghi risponde alle richieste dei Sindaci:

1. I campioni sono stati prelevati il 18 luglio 2018 dai biologici dell’equipaggio della Goletta e sono stati analizzati per determinare la presenza di Escherichia Coli e Enterococchi intestinali, batteri indicatori di contaminazione fecale e di scarichi non adeguatamente depurati, con le metodologie indicate dal Decreto Ministeriale del 30 marzo 2010.
2. Ribadiamo, come già fatto durante l’incontro di ieri a Bolsena, che Legambiente non ha nessuna intenzione di sostituirsi ad ARPA nelle attività di controllo né di fornire patenti di balneabilità del lago o pareri alternativi rispetto agli enti preposti. I nostri dati riguardano criticità segnalate dai cittadini, tramite il servizio SOS Goletta, che insistono in punti non deputati alla balneazione, ma che comunque rappresentano un pericolo per la delicata biodiversità del bacino.
3. Tutti i punti, al momento del prelievo, sono stati fotografi e georeferenziati dai tecnici della Goletta dei Laghi: le immagini e le coordinate sono disponibili sul sito https://www.legambiente.it/golettaverde-map/
4. Al partecipato incontro di ieri erano stati invitati tutti i Sindaci del comprensorio: erano presenti i Sindaci di Gradoli, San Lorenzo Nuovo e delegati del Comune di Marta e Montefiascone. Le medesime domande sono state poste ieri all’incontro: abbiamo spiegato con chiarezza ai primi cittadini e ai delegati l’obiettivo delle nostre indagini, da intendersi come utile contributo alle amministrazioni per individuare le responsabilità e mettere fine a queste criticità.
“Nessun terrorismo – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio –  riportiamo solo le criticità, documentate, che riscontriamo da anni. Siamo stupiti dal contenuto e dal tono della polemica, anche perché alcuni dei firmatari del comunicato hanno partecipato all’iniziativa di Bolsena del 27 luglio: ci viene il dubbio che il testo fosse già stato scritto prima della presentazione dei dati”. “Ci dispiace – prosegue Scacchi – perché facciamo  questo lavoro da associazione di cittadini volontari, mettendo a servizio di tutti i nostri risultati. Le istituzioni dovrebbero raccogliere la sfida e mettere in campo azioni di salvaguardia per l’ambiente e per la collettività”. “Noi restiamo a disposizione di tutte le amministrazioni e dei cittadini per ulteriori chiarimenti e un fattivo supporto”, conclude il presidente di Legambiente Lazio.
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