2019-05-09VITERBO – Michael Aaron Pang è socialmente pericoloso vista l’efferatezza del delitto di cui si è macchiato e per questo deve restare in carcere. Il gip motiverebbe proprio con la pericolosità sociale la misura cautelare restrittiva emessa nei confronti del 22enne statunitense di origini coreane, reo confesso del delitto di Norveo Fedeli. Nell’ordinanza il giudice ricostruisce la dinamica dell’evento e sulla base del quadro indiziario convalida il fermo e applica la misura cautelare.
Martedì nell’interrogatorio il ragazzo aveva chiesto scusa alla città di Viterbo e alla famiglia della vittima e aveva confessato il delitto fornendo la sua versione. ''Pang è un ragazzo lucido – ha detto il procuratore capo Paolo Auriemma – il gip non lo ha ritenuto credibile''.
Ma per gli avvocati Remigio Sicilia e Lilia Ladi, difensori di Michael Pang ci sono degli elementi nel racconto del giovane da chiarire e da approfondire”. Secondo i due legali quando venerdì Pang è entrato nel negozio di Fedeli non è entrato per uccidere. Non ci sarebbe stata premeditazione. ''Non è stato affatto un gesto ragionato e pensato. Non lo ha giustificato, ma lo ha descritto. Minuto per minuto’’, hanno detto i difensori all’uscita dall’udienza di convalida del fermo.
Pang, che era arrivato nella Tuscia da due mesi e mezzo. Venerdì scorso nel negozio di via San Luca avrebbe colpito a morte il proprietario con uno sgabello. Poi sarebbe tornato a Capodimonte dove viveva con una donna. Le accuse per lui sono di omicidio e rapina. Rischia una condanna all'ergastolo.
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