2022-07-10CELLENO - Un ragazzo dolcissimo, sempre con il sorriso, disponibile con tutti. Così a Celleno descrivono Isam Rihai, il 21enne morto venerdì a Capodimonte dopo un tuffo nel lago. Di origini italiane, era ospite di una casa famiglia.
Stava cercando un lavoro. Al sindaco, Marco Bianchi, aveva detto ''non ho paura di faticare''.
E sono affidato proprio al sindaco il ricordo più struggente.
''Dare l'ultimo saluto ad una persona così giovane è sempre molto difficile, soprattutto in circostanze assurde e dolorose come quelle che ieri (venerdì ndr.) hanno trasformato un momento di spensieratezza in una incredibile tragedia - scrive Marco Bianchi - Chi ha conosciuto Isam, come noi tutti in Comune, non può che ricordarne la gentilezza e la voglia di amicizia.
Non una volta che incontrandolo non abbia salutato e chiesto 'come stai?', non una volta che non si sia rivolto con un sorriso. Dalla casa famiglia che lo aveva accolto cercava sostegno per divenire indipendente e raggiungere il sogno di una vita 'normale'. Appena qualche giorno fa aveva chiesto una mano anche a me per trovare un lavoro, 'qualsiasi lavoro' diceva, 'non ho paura di faticare'.
Lui come tanti altri ragazzi, soprattutto se provenienti da situazioni familiari e sociali così difficili, credo abbia desiderato questa normalità ogni giorno della sua breve vita, sforzandosi di rimanere in piedi in qualche modo, cercando supporto, affetto, comprensione, in un mondo troppo spesso cinico e indifferente.
Una morte assurda e profondamente ingiusta.
Riposa in pace caro Isam, che la terra ti sia lieve, porteremo sempre il tuo sorriso nei nostri cuori''.
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