NewTuscia – VITERBO – Stanno per concludersi i laboratori del progetto PON “Inclusione sociale e lotta al disagio”, avviati a febbraio e indirizzati agli studenti del Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” Classico e Linguistico.
Il Programma Operativo Nazionale (PON) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è un piano di interventi finalizzato a incrementare la qualità del sistema d’istruzione e di formazione, grazie ai finanziamenti dei Fondi Strutturali Europei. Il Programma permette agli alunni degli istituti scolastici nazionali di partecipare a laboratori che coinvolgono vari soggetti del territorio: enti pubblici e locali, varie associazioni e fondazioni, tutor scolastici, ricercatori, artisti ed esperti professionisti. In questo modo, le scuole hanno la possibilità di ampliare la propria offerta formativa, prolungando l’apertura agli alunni anche oltre i tempi tradizionali della didattica e creando così nuovi spazi comunitari.
Il Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” si è contraddistinto per l’attivazione di ben nove laboratori afferenti alle più disparate discipline: dalla realizzazione di murales al coro polifonico; dal teatro, con un approfondimento sulla Commedia dell’Arte, a una ricerca sul patrimonio artistico, la tradizione e l’artigianato del nostro territorio effettuata sul campo; dalle danze interculturali alla pallavolo; dal digital storytelling e gli strumenti in rete per l’apprendimento della lingua italiana alla logica per l’ambito matematico, fino a un laboratorio di cinema e realizzazione di corti. I metodi di insegnamento e apprendimento innovativi e inclusivi e la presenza di tecnologie multimediali hanno caratterizzato e attribuito un valore aggiunto a tutti i laboratori, che sono stati anche per questo particolarmente apprezzati dagli alunni partecipanti.
Abbiamo chiesto a qualcuno di loro di parlarci della propria esperienza e le testimonianze sono risultate tutte molto positive. «Il laboratorio di canto corale, organizzato dalla prof.ssa Bernardi e dal prof. Zappa, è stato emozionante: ci siamo esibiti in veri e propri concerti, a volte con il sostegno degli alunni dell’indirizzo musicale dell’Istituto Magistrale “Santa Rosa da Viterbo”», ci riporta Maria, studentessa del primo anno. Violetta, al secondo anno, aggiunge che «l’esperienza divertente e coinvolgente del laboratorio di canto è stata ben organizzata e adatta sia a ragazzi alle prime armi, sia a chi possedeva già un livello più alto». Ada, studentessa del primo anno, ha trovato il laboratorio interessante proprio perché ha rappresentato per lei un percorso nuovo, mentre Francesca ha apprezzato la possibilità di condividere la sua passione con altre compagne, con le quali ha potuto stringere una bella amicizia.
Alcuni laboratori hanno stabilito un collegamento con le esperienze di Alternanza Scuola Lavoro dei ragazzi del triennio, come quello proposto dalle prof.sse Tonicchi e Cerica, “Passato e presente. Gli studenti incontrano il passato del proprio territorio per consegnarlo al futuro”, riguardante i temi della cittadinanza italiana ed europea e la cura dei beni comuni. «Abbiamo sperimentato un nuovo modo di studiare ma soprattutto di pensare, passeggiando dalle vie di Viterbo alla necropoli di Monterozzi a Tarquinia, dal santuario di Santa Cristina al magnifico paesaggio lacustre di Capodimonte», riferiscono Agnese, Federica e Stefano, aggiungendo poi: «Noi giovani, nella maggior parte dei casi, tendiamo a dare per scontati gli inestimabili tesori presenti nel nostro territorio, non esaltandoli bensì ignorandoli. Crediamo che apprendere nuove notizie sul nostro passato costituisca un bagaglio indispensabile. Infatti, con tali visite, abbiamo visto con nuovi occhi il territorio che ci circonda e abbiamo riflettuto sull’importanza del suo valore. Infine, siamo rimasti stupiti dal fatto che popolazioni antiche, quali quella etrusca o medievale, vivano ancora in mezzo a noi, attraverso monumenti e paesaggi».
Anche gli sportivi hanno potuto… cogliere la palla al balzo! Gabriele, studente al secondo anno, afferma: «Questo corso, oltre a migliorare le mie capacità, mi ha fatto conoscere nuovi amici», mentre il suo compagno di classe Ermanno aggiunge di aver imparato «cosa voglia dire far parte di una squadra». Entrambi concordano nel ringraziare i proff. Rita e Morucci per la piacevole esperienza.
Anche la prof.ssa Deriu e l’esperto esterno, il prof. Giulio Della Rocca, sono stati lodati dai partecipanti al laboratorio “Vivi la matematica” per la loro capacità di coinvolgere gli studenti. «Il corso è stato molto interessante, sia grazie al metodo di insegnamento del professore, sempre disponibile e solare, sia perché ha cambiato il mio modo di pensare, rendendomi più elastico e capace di spaziare su più fronti della matematica», ci riferisce Edoardo, al primo anno. Maria, sua coetanea, aggiunge: «Il docente, tramite vari aneddoti divertenti, ci ha insegnato che la matematica è in ogni cosa che ci circonda e in ogni cosa che pensiamo», mentre Chiara ha apprezzato la possibilità «di approfondire argomenti normalmente assenti dai programmi scolastici». Infine, Mila, al secondo anno, ritiene che il corso abbia persino accresciuto il suo amore per la matematica.
La prof.ssa Paoletti, con l’aiuto dell’esperto esterno, l’architetto e fotografo Francesco Catalini, ha guidato il laboratorio “Loose”, sul cinema e la fotografia. «L’esperienza si è rivelata estremamente interessante in quanto, oltre ad ampliare le conoscenze in ambito teorico sulla fotografia, ha anche dato la possibilità di metterle in pratica nelle diverse uscite effettuate sul territorio viterbese. Ci ha insegnato a prestare estrema attenzione a tutti quei minimi particolari che normalmente sfuggono agli occhi disattenti, così da poter apprezzare ancora di più la bellezza della città e dei suoi dintorni», ci riferisce Flavia, studentessa al terzo anno. E continua: «Abbiamo anche realizzato un cortometraggio centrato sull’importanza dei diritti umani, grazie al quale abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazione del concorso “Un corto per i diritti umani”, indetto dall’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza Onlus, che si è svolta presso il Teatro Golden di Roma, dove siamo stati ufficialmente nominati “Ambasciatori dei Diritti Umani”». I lavori dei ragazzi saranno esposti in occasione di una mostra che avrà luogo il 9 e il 10 giugno 2018, presso la Sala espositiva di Palazzo Anselmi della Provincia di Viterbo, in Via Saffi 49.
In conclusione, gli alunni concordano nel giudicare l’esperienza dei laboratori in modo pienamente positivo, poiché ha costituito uno stimolo e un incoraggiamento per la loro creatività, nonché una possibilità di consolidare e arricchire competenze e relazioni sociali, tanto che tutti si augurano che vengano riproposti anche nel corso del prossimo anno scolastico.
Un’ottima iniziativa, dunque, per una scuola capace di coniugare tradizione e innovazione e offrire importanti opportunità ai suoi ragazzi.
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