Lago di Vico e di Bolsena, presentate le analisi microbiologiche delle acque

2024-07-27RONCIGLIONE - Goletta dei laghi 2024, ieri presentati le analisi microbiologiche effettuate sulle acque dei laghi della provincia di Viterbo durante la conferenza “Il futuro del lago di Vico: progetti, dati e opportunità”.
A presentarli la presidente del circolo Legambiente Lago di Vico Roberta Postiglioni e il portavoce di Goletta dei Laghi Emilio Bianco. Monitorati sette punti del lago di Bolsena e tre punti sul lago di Vico.
Risultati molto promettenti quelli che sono stati portati presentati che dichiarano i tre punti del lago di Vico positivi ed entro i limiti, come sei dei punti analizzati al lago di Bolsena. Uno dei sette punti campionati al lago di Bolsena però è risultato fortemente inquinato.
Un grande miglioramento per Bolsena rispetto all’anno precedente, dove si registravano solo due punti entro i limiti e quattro fortemente inquinati. Il lago di Vico invece si riconferma non inquinato come nel 2023.
 
I sette punti analizzati nel lago di Bolsena sono: la foce del torrente nei pressi del parco giochi di Montefiascone, il lago presso la spiaggia in fondo a via Cava a Marta, il lago fronte foce fosso Cannello o foce del fosso Rigo a Gradoli, il fosso “il fiume” (Le Vene), il canale in località Prati Renari a San Lorenzo Nuovo e il lago fronte canale su viale Regina Margherita, in corrispondenza del parcheggio a Capodimonte. I tre punti analizzati nel lago di Vico sono nel lago nei pressi del ristorante “La bella Venere”, il lago presso la spiaggia tra il ristorante “Ultima spiaggia” e lo stabilimento “Riva Verde” e presso il punto del lago “La Scaletta”.
 
“Siamo arrivati alla 19 edizione di Goletta di Lago – dichiara Emilio Bianco – Le nostre analisi sono importanti, ma non si vogliono sostituire ai dati degli enti dedicati, ma vogliono essere di supporto. Siamo i primi che si mettono in gioco, insieme a tutti i nostri volontari, che si mettono a disposizione. Noi ci dedichiamo ai punti più critici, come foci e fiumi, andando ad analizzare quei luoghi che non dovrebbero essere balneabili, ma dove la gente potrebbe comunque fare il bagno. È bene che la popolazione entri a conoscenza anche delle analisi di quei posti. Se c’è un punto inquinato, va segnalato. Le nostre analisi riguardano gli inquinamenti da batteri fecali, come gli enterococchi intestinali e l’escherichia coli. Una cosa che abbiamo deciso di introdurre quest’anno è “l’osservato speciale”, che è un punto che da molti anni ormai risulta inquinato e che verte in una situazione critica. Siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto quest’anno, ma non dobbiamo sottovalutare l’oscillazione dell’osservato speciale e in particolare il risultato negativo dell’unico punto risultato fortemente inquinato”.
 
Il punto che rimane inquinato nel lago di Bolsena è la foce del fosso lungo viale Luigi Cadorna, che risulta fortemente inquinato, mentre nello scorso anno era ancora nei limiti di legge. Secondo quanto riportato da Goletta dei Laghi, anche l’anno scorso quel punto riscontrava una grande criticità.
 
Ma a prendere il posto di “osservato speciale” è la foce del torrente nei pressi del parco giochi sul lungolago di Montefiascone. A seguito dei prelievi effettuati ad aprile e maggio, dove si era riscontrato un tasso di inquinamento molto elevato, si è evidenziato un piccolo miglioramento, con la diminuzione di batteri fecali. Legambiente ha deciso portare più attenzione a questi punti, affiancandoli con autorità ed enti competenti, ripetendo i prelievi anche nei mesi precedenti alla campagna, per avere un maggiore controllo e monitoraggio.
 
“Negli anni abbiamo potuto riscontrare un forte miglioramento di quei posti che risultavano da sempre inquinati – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – questo un po' lo dobbiamo al nostro intervento, ma un grande grazie va anche a tutta la comunità che si è sempre preoccupata per le condizioni in cui verteva il proprio lago e ha cercato di migliorare le condizioni ambientali per avere un lago più pulito”.
 
I punti analizzati da Goletta dei Laghi hanno portato degli ottimi risultati in questo 2024, ma non bisogna mai abbassare la guardia e “Bisogna collaborare e portare avanti una politica di sostenibilità ambientale”. Come fatto presente da Legambiente e da Goletta dei Laghi, vanno monitorati costantemente gli impianti di depurazione così come gli l’inquinamento portato dalla corilicoltura presente in entrambi i bacini. Fondamentale per Legambiente è l’impatto che provocano gli elementi chimici disciolti nelle acque, che provengono principalmente dal comparto agricolo, specialmente quello della nocciola, che è fortemente presente nelle nostre zone: “Vogliamo lavorare con gli agricoltori, verso i quali ci mettiamo a disposizione – dichiara Emilio Bianco – vogliamo che la loro attività generi una produzione più sostenibile e una green economy che passi attraverso la tutela dell’acqua del lago e delle specie presenti”.
 
A prendere parte alla conferenza anche il presidente della Cpn Settimio Discendenti, il ricercatore Pietro Paris, il commissario straordinario del Parco monti Cimini - Riserva naturale lago di Vico Alessandro Pontuale.
 
A concludete la conferenza i due sindaci dei rispettivi comuni di Caprarola e di Ronciglione. “Ormai da anni ci stiamo mettendo in gioco per il recupero delle acque del lago di Vico – dichiara il sindaco di Caprarola Angelo Borgna – C’è molto da fare. In precedenza, probabilmente non sono state adottate le giuste misure, ma adesso possiamo notare il grande miglioramento. Negli ultimi 10 anni c’è stato un grande miglioramento nella qualità dell’acqua, grazie alla collaborazione tra i comuni di Caprarola, quello di Ronciglione e la Riserva naturale del lago di Vico. Per quanto riguarda la questione della concimazione, stiamo riscontrando un miglioramento anche da parte dei produttori che stanno recependo sempre di più queste problematiche mettendosi in gioco per risolvere questa problematica. Il lago è un bene che appartiene a tutti noi e dobbiamo salvaguardarlo in tutti i modi”.
 
A prendere la parola poi il sindaco di Ronciglione, Mario Mengoni, che spinge sul tema della captazione dalle acque del lago e del finanziamento di 13 milioni che non è ancora stato firmato: “i dati che sono stati portati da Goletta dei Laghi sono risultati che noi dobbiamo acquisire. Anche quest’anno i tre punti campionati sono risultati idonei e questo è un ottimo risultato per noi. Forse in buona parte lo dobbiamo anche alla realizzazione del collettore fognario in doppia camicia che abbiamo fortemente voluto e che ha portato a degli ottimi risultati in termini di inquinamento ambientale. Sull’aspetto del lago generale ho un po' di preoccupazione riguardante la captazione delle acque del lago di vico. Ci sono due criticità, la prima è che noi comunque pescheremo nelle falde del lago di Vico e quindi andremo comunque ad abbassare il livello di acqua presente nel lago. La seconda criticità che sottolineo è che il lago di Vico ha un livello massimo che è quella dato dalla presenza di attività antropiche intorno al lago. L’ente regionale che si occupa della gestione della fuoriuscita delle acque dal lago di Vico dovrebbe andare a monitorare in maniera più costante quella chiusa, che è la chiusa Farnesiana, facendo si che durante il periodo invernale si possa arrivare al massimo consentito, per poter permettere l’utilizzo dell’acqua delle falde senza problemi”.
 
“Io credo che ci sia la possibilità di ragionare su interventi che siano più massicci e impattanti perché potrebbe darci un’opportunità per quanto riguarda la potabilità dell’acqua e della captazione attraverso i pozzi – conclude il sindaco Mengoni - A oggi il decreto che prevedeva i 13 milioni di euro non è stato ancora firmato e questo dopo quasi un anno mi preoccupa. Non si parla di realizzare un’opera secondaria, ma di un’opera primaria che per i nostri comuni di Caprarola e Ronciglione che non hanno acqua potabile potrebbe essere una soluzione. Spero che questo avvenga molto presto e che non ci siano ulteriore criticità. Abbiamo l’opportunità di pretendere un finanziamento importante, di lavorare in tal senso e di provare a ottenere un risultato che possa essere rivoluzionario in termini di qualità ambientale del lago di Vico”.

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