2015-04-06VITERBO - Brutto tempo: pioggia, vento, freddo con termometro di almeno una decina di gradi in meno rispetto a qualche giorno fa. Strade deserte in città, anche se la carovana primaverile del Tuscia in jazz ha comunque reso vivo almeno il centro. Tutti chiusi tra le mura domestiche, allora? Manco per idea. Ristoranti strapieni, impossibile prenotare. Già da giorni nei locali di Viterbo e provincia si registrava il tutto esaurito. Addirittura qualcuno ha organizzato il doppio turno: alle 12,30 (orario semi-ospedaliero) e alle 14 (con possibilità di slittamento visto che è impensabile far sloggiare di forza chi sta a tavola). Ma per chi non lo avesse fatto per tempo, impossibile aggiungere un posto a tavola: en plein praticamente dappertutto.
E' un segnale di inversione di tendenza? Chissà... Certo è un dato di fatto su cui val la pena riflettere. Dire di esser fuori dalla crisi appare quanto meno prematuro, ma di sicuro in queste festività pasquali la voglia di dare un calcione alle ristrettezze degli ultimi anni appare chiara. Nonostante il maltempo (ma oggi dovrebbe andare meglio), si è scelto il pranzo fuori. Gettonatissime le località sul lago di Bolsena con i ristoranti stracolmi fino al tardo pomeriggio. Da Marta a Capodimonte, da Bolsena a Montefiascone un coro unanime: 'Siamo al completo'. Anche a Tarquinia e a Montalto e su tutto il litorale tirrenico, locali pieni e nessuna possibilità di prenotazione. In direzione Roma, sui Cimini e sul lago di Vico situazione identica. Insomma, una Pasqua soddisfacente almeno dal punto di vista dei ristoratori. E oggi andrà ancora meglio, tanto più che almeno non dovrebbe piovere.
Dappertutto menu rigorosamente nel solco della tradizione: fettuccine, lasagne, l'immancabile agnello, carciofi in tute le salse (ma fritti sono un'altra cosa), pizze dolci e salate con tanto di corallina al seguito.
E i turisti? Dati ufficiosi piuttosto contrastanti. In attesa di quelli ufficiali, le segnalazioni di presenze di comitive di 'stranieri' sono segnalate a macchia di leopardo. Di certo, il tempo brutto non ha favorito le partenze, ma chi si era prenotato per tempo non ha potuto fare a meno di onorare l'impegno.
La Tuscia dunque si conferma attrattiva. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora si annuncia una primavera densa di soddisfazioni per le strutture ricettive.
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