2015-04-29di Tommaso Crocoli
VITERBO - Il Lazio, dati internet alla mano, è la Regione più veloce d'Italia, anche se non si corre allo stesso modo in tutte le zone. La fotografia è stata scattata da Infratel, società del ministero dello Sviluppo per l'attuazione del piano di banda larga, che celebra numeri record per il nostro territorio.
Il 38% dei laziali ha accesso alla banda larga: in sostanza, parliamo di 940 mila famiglie, più di 390 mila imprese e 174 Comuni. Cifre importanti se paragonate al resto del panorama italiano, alle quali contribuiranno in maniera ancor più determinante i recenti interventi della Regione che ha approvato il programma ''Lazio30Mega''.
Il piano vanta un investimento di 186 milioni, provenienti in parte dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, e prevede di portare entro il 2020 la banda larga in 336 comuni laziali. Si tratta delle cosiddette ''aree bianche'', quelle non inserite nel piano di sviluppo degli operatori. In pratica, dove non arrivano i colossi della telecomunicazione, è la Regione a cercare di eliminare il ''digital divide'', il divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell'informazione e chi no.
Il programma interessa in particolar modo il territorio viterbese, con quattro comuni che saranno al centro dalla prima fase degli interventi attuativi. Entro fine 2015, la banda larga dovrebbe così sbarcare a Montalto di Castro, Vetralla, Civita Castellana e Montefiascone. Per realizzare la copertura, Infratel ha già bandito la gara, che è stata assegnata a Telecom Italia. In totale, saranno 23 i comuni laziali interessati.
La seconda fase, che prenderà il via dal prossimo anno, avrà come oggetto altri 20 comuni della Regione: tra questi Capodimonte, che dovrebbe essere raggiunto dalla banda larga prima di festeggiare il capodanno 2016.
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