Villa Lante chiusa il 2 giugno senza informazione: l’ira dei turisti e dei bagnaioli

 
Gaetano Alaimo
NewTuscia – BAGNAIA (VITERBO) – Proteste ieri per la Festa della Repubblica. Diversi i turisti che, senza nessun avviso pubblico, erano venutii a Bagnaia per visitare Villa Lante, il lussureggiante giardino all’italiana tra i più famosi d’Italia.

Anche dalla Tuscia molti sono arrivati per passare il 2 giugno a contatto con le bellezze storico-architettonico-artistiche e naturali.
La brutta sorpresa, però, ha gelato molti turisti: cancelli sbarrati e un cartello interno che, genericamente, parla di chiusura per l’emergenza Covid-19. Sta lì da marzo e Villa Lante è chiusa da tre mesi.
La rabbia è salita in primis per l’apertura, da maggio, dei confini intraregionali, quindi per l’assenza di ogni cartello ad hoc ed indicazione pubblica, anche online, della chiusura di Villa Lante.
“Abbiamo fatto più di 150 chilometri per venire qui – dice un turista del basso Lazio inviperito – e nessuno ci aveva avvisato o abbiamo trovato modo di leggere che Villa Lante era chiusa. Noi amiamo la Tuscia ma non è la prima volta che veniamo ed alcuni siti sono chiusi nei giorni di festa senza che ci siano chiare indicazioni pubbliche e su Internet”.
Anche i bagnaioli doc non ci stanno. “Tanti turisti si sono lamentati da noi della chiusura di Villa Lante – dicono in piazza a Bagnaia – e abbiamo dovuto dire che era chiusa. Nessun cartello e nessuna informazione su quando riaprirà. Così non si fa né turismo né il bene di bagnaia. Intervenga subito il sindaco Arena”.
Coronavirus ok, quindi, ma anche informazione pressoché inesistente. Per promuovere il turismo serve fare rispettare le regole ma anche programmare. Intanto a Civita di Bagnoregio, Capodimonte e altri siti della Tuscia presenze per migliaia di unità…
 








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