ACQUAPENDENTE – Il sindaco di Acquapendente Alberto Bambini (foto) scrive una lettera al sindaco di Bolsena Paolo Equitani, indirizzata per conoscenza anche ai sindaci di San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Onano, Latera, Proceno, Valentano, Farnese, Ischia di Castro, Cellere, Bagnoregio, Capodimonte e Marta, per chiarire la situazione dell’ospedale di Acquapendente, e le azioni in essere, e rispondere così alla lettera di Equitani dei giorni scorsi.
“Caro sindaco, condivido la tua preoccupazione sulla sanità dei nostri territori, non solo per quello che concerne l’ospedale ma anche per tutto quello che riguarda l’offerta dei servizi socio sanitari del territorio. Non concordo quando parli di silenzio assordante, almeno per quello che riguarda l’Amministrazione Comunale di Acquapendente.
Infatti, solo nell’ultimo mese sono state fatte due interrogazioni parlamentari da parte dell’On. Alessandra Terrosi, due lettere inviate al Presidente Zingaretti e alla Cabina di regia regionale, in cui si sottolineavano le problematiche e si chiedeva un tavolo tecnico per il superamento del decreto 80 emanato dalla Presidente Polverini, oltre alle due lettere alla Direzione Generale della Asl che rimarcavano l’inadeguatezza della struttura (Casa della Salute) pensata per il nostro territorio.
Ti ricordo che la trasformazione in presidio territoriale così come la trasformazione del Pronto Soccorso in PPI di tipo C è avvenuta a seguito dell’applicazione del decreto 80 nel marzo 2012, dopo la chiusura nel 2011 dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale. Quello che richiedi nella tua lettera è stato più volte fatto, i Sindaci sono stati convocati e coinvolti, sono state fatte numerose delibere dei consigli comunali del territorio sia per l’istituzione del Distretto Montano, sia per la difesa dell’ospedale come struttura che risponda alle esigenze dei cittadini. Documenti firmati dai Sindaci sono stati portati più volte all’attenzione della Conferenza dei Sindaci, della Regione Lazio e della Asl. Sono stati fatti, inoltre, numerosi incontri pubblici e Consigli Comunali aperti e almeno due manifestazioni con relativi cortei insieme al Comitato Pro Ospedale e anche un presidio davanti all’ospedale per alcuni giorni. Sarebbe antipatico fare l’elenco dei presenti in quelle occasioni, ma sicuramente alcuni erano assenti.
Sono poi d’accordo sul fare un’azione unitaria e fuori dalle logiche di partito come dici, infatti le iniziative e le proposte, a partire dal 2009 (una parte della documentazione è disponibile sul sito del Comune di Acquapendente nella sezione “Speciale Ospedale”), sono state fatte indipendentemente dal colore politico della Regione, a partire dalla Giunta Marrazzo, con continuità e stessa convinzione. Altri ci risulta l’abbiano fatto a intermittenza e a seconda delle giunte regionali amiche. Continueremo a lavorare per la creazione di una struttura e di una offerta sanitaria adeguata alle esigenze dei nostri territori che proprio per le caratteristiche che hanno devono necessariamente andare in deroga alla normale dotazione prevista per le altre strutture.
Quindi, forti delle nostre ragioni e dell’importanza che questa battaglia riveste, ritengo giusto continuare a stimolare tutte le istituzioni e dopo l’incontro che avrò in settimana con la Direzione della Asl, nella quale mi auguro venga fatta più chiarezza sul destino della struttura di Acquapendente, convocherò un incontro con i sindaci del comprensorio, coinvolgendo poi anche i Consiglieri Regionali eletti nella provincia, per concordare insieme come muoverci per il futuro”.
Custom Search
Aggiungi un commento