BOLSENA – Giunta alla sua 5^ edizione, la Cicloturistica dell’Alta Tuscia su Bici d’Epoca, si attesta una delle più importanti d’Italia. Sono stati infatti quasi 500 i “Ciclostorici” che sono partiti da Bolsena per compiere i 4 differenti tracciati, dal più corto di 54 km che percorre il periplo del lago di Bolsena, al più lungo di 130 km che percorrendo tratti alterni di strade “Carrarecce” e asfaltate, attraverso sconfinati vigneti, oliveti e caratteristici Borghi, raggiunge la città di Orvieto con ristoro e timbro nella splendida piazza della Repubblica, con successivo passaggio davanti all’imponente Duomo, arrivando poi nella cittadina di Lubriano, fantastica terrazza su Civita di Bagnoregio, fino a passare per Montefiascone città dell’Est Est Est, da dove inizia la veloce discesa panoramica verso il lago di Bolsena, percorre le lunghe strade bianche che lo circondano, attraversa i borghi di Marta e Capodimonte, iniziando poi la lunga salita che raggiunge il centro abitato di Valentano, per poi tuffarsi nella Valle dell’Olpeta e raggiungere la selvaggia Maremma Laziale, percorrere gli impegnativi sterrati che circondano il vulcanico lago di Mezzano, fino ad arrivare a Gradoli, dove per la prima volta quest’anno era stato predisposto un punto di Ristoro e Controllo all’interno del bellissimo palazzo Farnese, dopo di che si scende nuovamente verso il lago di Bolsena, per percorrere gli ultimi chilometri che conducono all’arrivo, lungo il maestoso viale di platani centenari.
I partecipanti sono stati davvero tanti e provenienti da tutte le Regioni d’Italia e anche dall’estero, a dimostrazione della notorietà raggiunta dalla manifestazione (“La Carrareccia” è stata l’ultima delle 11 tappe del Circuito “Giro d’Italia per Bici d’Epoca” svoltosi quest’anno). A sancire il successo e l’importanza raggiunta dalla Ciclostorica della Tuscia, la presenza qualificata di tantissimi personaggi del professionismo, primo fra tutti il Campione Olimpico Livio TRAPE’ (Roma 1960).
La crescita della manifestazione è stata sancita anche dal livello tecnico delle biciclette presenti, alcuni delle quali rari pezzi di antiquariato del ciclismo di inizio 20^ secolo, o di biciclette anni 60-70 che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale dei Coppi, Bartali, Gimondi e Merckx (legnano, Bianchi, Bottecchia, Colnago). Variegato anche l’abbigliamento, nella maggioranza dei casi certificato originale (pesanti maglie a mezze manica di lana), ed accessori che hanno messo ancora più a dura prova i partecipanti sui percorsi in alcuni casi molto impegnativi della cicloturistica.
Il “Ribaltone Team Orvieto” con oltre 30 iscritti si è aggiudicato il premio del “Gruppo più Numeroso”, dietro al quale venivano premiati anche “La Tartaruga XYZ”, “i Maremmani”, “Quelli della Fiaschetta”, “Eureka Caverni 3M” e “La Ciclopica”. Dopo una difficile scelta, la giuria eleggeva “Miss Carrareccia 2015” Stefania ROCCHI da Ronciglione (VT). Tantissimi inoltre i Premi che sono stati assegnati a sorteggio o decretati da una Giuria del G.I.D.E. (Giro d’Italia d’Epoca).
Come di consueto “La Carrareccia” ha dedicato la manifestazione ad un Ciclista del passato, quest’anno il prescelto era Salvatore MORUCCI, giovane Ciclista di San Martino al Cimino, vincitore di ben 70 competizioni, che nel 1961, a soli 29 anni, durante lo svolgimento della Coppa Trani, veniva tragicamente a mancare a causa di un incidente stradale. Presente il fratello Ezio che ha ricevuto una targa in memoria.
I partecipanti, molti dei quali veri e propri veterani del cicloturismo d’epoca e partecipanti al Giro d’Italia delle bici d’Epoca hanno espresso il loro entusiasmo e plauso alla manifestazione giudicata come una delle migliori, se non la migliore del circuito per la bellezza dei luoghi e delle strade scelte, e per la perfetta organizzazione curata in ogni dettaglio. Uno degli elementi più apprezzati dai partecipanti è stato la folta presenza del pubblico sul percorso, in particolare nei centri storici delle varie cittadine attraversate, la dovizia dei ristori e la presenza di personaggi in perfetto stile vintage.
Anche quest’anno La Carrareccia è stata arricchita da altre iniziative ed eventi collaterali, già dal Venerdì precedente si iniziava con una conferenza su “l’Integrazione Alimentare Sportiva” tenuta dal dr. Carlo Massullo e da un concerto dei “Les Cerveaux Malèfiques”, continuando il Sabato con l’apertura del Mercatino Ciclistico d’Epoca, la Visita Culturale guidata nel centro storico di Bolsena, il “Giro delle Cantine” e la “Cena dé La Carrareccia” con l’esibizione del Gruppo “ANICE”, nel contesto delle quali hanno preso parte anche altri Gruppi e Associazioni quali la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia.
Il Presidente della “ASD Trombadore’s Team” organizzatrice dell’evento ringrazia tutti i partecipanti unitamente alle Amministrazioni Provinciali di Viterbo e di terni, alle Amministrazioni Comunali di Bolsena, Orvieto, Porano, Lubriano, Bagnoregio, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Valentano, Latera, Gradoli, Grotte di castro e San Lorenzo Nuovo, all’Associazione AVIS di Bolsena, alle tutte le Pro Loco, alle varie Associazioni, agli Sponsor, ai Partner, alle Aziende, le Forze dell’Ordine, le associazioni di Protezione Civile, la Confraternita Misericordia e tutti i VOLONTARI che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione in un contesto contraddistinto dalla passione e dall’incantesimo di un ciclismo che fu su vecchie strade in luoghi di rara bellezza. Vi diamo quindi Appuntamento fin d’ora alla VI^ edizione de La Carrareccia che si svolgerà il 4 Settembre 2016 e che sarà dedicata ad Alfio BARBETTA da Sipicciano (VT).
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