2016-02-25BAGNOREGIO - Dopo la tappa di Montefiascone, Emanuele Carelli arriva a Bagnoregio, per presentare nella sua cittadina di adozione il volume ''Celeste come i Cieli'' (ed. Accademia Barbanera), una raccolta di 22 poesie dedicate alla figura di Maria di Nazareth. L’evento è in programma sabato 27, alle 17, presso l’auditorium ''Taborra''.
Oltre all’autore, saranno presenti Nevino Barbanera, presidente dell’omonima accademia, Giuseppe Rescifina, giornalista, don Roberto Fabiani, parroco di Marta, don Luca Fratini, parroco di Civitella D’Agliano. Nel corso della serata Roberto Cerboneschi leggerà brani tratti dal volume, mentre Serenella Fanelli proporrà intermezzi musicali al violino.
L’appuntamento sarà introdotto dal sindaco, di Bagnoregio, Francesco Bigiotti.
Emanuele Carelli è un giovane uomo originario di Capodimonte, che da anni vive con la famiglia a Vetriolo, vivace frazione di Bagnoregio. Nella vita ha scelto di dedicarsi agli altri, come operatore socio-sanitario in una struttura riabilitativa che ospita in gran parte ragazzi con handicap. Tra le sue passioni c’è la musica e la poesia, ed è seguendo questa seconda vena che, dopo alcune esperienze collettive, ha dato alle stampe ''Celeste come i Cieli'' sua prima raccolta di poesie.
''Siamo felici che Emanuele abbia scelto anche Bagnoregio per presentare la sua opera – sottolinea il sindaco Bigiotti –; lo siamo perché la vocazione della nostra città nei confronti dei temi della spiritualità religiosa trova in queste occasioni la sua manifestazione più autentica; e lo siamo ancor più per la gioia che ci dà accompagnare verso la crescita il percorso letterario e culturale di un nostro concittadino impegnato da anni nel mostrare coi fatti cosa si intende quando si parla di solidarietà cristiana''.
''Forse la poesia è il rispondere un innamorato grazie alla vita – scrive Carelli in conclusione della prefazione del libro -. Allora non trovo varco migliore di questo per accompagnare le mie emozioni al cospetto di Maria, poiché sublimi sono le rappresentazioni, ma incomplete al mio tocco. Farò miei alcuni versi del Novalis ''Ti vedo su mille immagini, Maria, raffigurata con tratti amabili; eppure nessun è riuscito a dipingerti come ti vede l’anima mia''.
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Il cielo una volta era blu
Il cielo una volta era blu mica celeste.
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