2017-08-19CAPODIMONTE – Si era gettato nelle acque del lago di Bolsena senza alcun indugio per salvare la cognatina. 10 anni appena e poca pratica con il nuoto. Sarebbe sicuramente annegata se non fosse stato per il tempestivo intervento del marito della sorella. Yassine Faid, 25 anni, nato in Marocco ma residente a Roverbella, un piccolo paese in provincia di Mantova.
Un tuffo che ha salvato la vita alla piccola, ma che purtroppo non ha lasciato scampo al giovane Yassine.
Dalle acque del lago di Bolsena, infatti, non è più tornato in superficie. Su quel pedalò non è più riuscito a salire. Colto da un improvviso malore mentre era nelle profondità dello specchio lacustre, è morto dopo pochissimi istanti di agonia.
E oggi, dopo giorni di stop per burocrazie giudiziarie e di volo, l’ultimo saluto al ragazzo, nella sua città natale. Moulay Rachid, dove Yassine era nato appena 25 anni fa.
Ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio, la moglie Fatima Foudal, che in grembo porta il figlio di Yassine.
Anche lei giovanissima – poco più che ventenne – è ancora sconvolta dalla tragedia.
''Devo andare avanti, farmi forza comunque. Ora so che nostro figlio che nascerà a marzo vivrà per lui – spiega dalle pagine della Gazzetta di Mantova –. Anche se non conoscerà mai suo padre, porterà sempre con sé qualcosa di lui. E anche io. Che serberò il mio sposo nel cuore per tutta la vita’’.
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