MONTEFIASCONE – In questi ultimi giorni, parlando con un esperto pilota dell’Aeronautica Militare dalla brillante carriera, durante la quale ha solcato i cieli d’Italia e d’Europa ed ha anche guidato l’areo del Santo Padre in suo viaggio apostolico, ci ha dato delle spiegazioni tecniche su come vedere lo spettacolo delle Frecce Tricolori nel pomeriggio di domenica cinque agosto sul lago di Bolsena.
Prima di tutto, sotto il profilo tecnico, le Frecce Tricolori, volano e si esibiscono ad un’altezza dai trecento metri in su, ne consegue che il punto di vista ideale, per ben comprendere e gustare le varie molteplici figure che i pilotti effettuano con il loro volteggiare nello spazio, sarebbe quello che lo spettatore si trovi sullo stesso loro piano, quindi trecento metri sul livello dell’acqua.
A tal proposito, proprio per far meglio gustare alla gente lo spettacolo, va chiarito, me lo auguro, che, almeno la dove è possibile e più gente raggruppata ci sia un valido e competente speaker che illustri al pubblico le varie figure che la Pattuglia esegue ed i momenti della loro preparazione; altrimenti è un guardare movimenti e voli ma non se ne capisce il significato ed il valore intrinseco, elementi questi utili e necessari per giudicare la validità dell’esibizione e viverla nella sua intensità.
Va tenuto presente che i velivoli, non è che si esibiscono in stretti spazi verticali, ma hanno necessità anche di uno spazio longitudinale idoneo alla preparazione ed esecuzione delle figure che poi vanno a compiere. Senza dimenticare che serve anche uno spazio d’osservazione distante dal luogo dell’esibizione onde non stare continuamente con il collo al in su ed avere una visione parziale delle figure che, per essere totalmente gustate e pienamente comprese, vanno viste nel loro insieme; spazio ideale ipotizzabile anch’esso
Intorno ai tre/quattrocento metri.
Visto che la Pattuglia arriverà sul lago intorno alle ore sedici, c’è poi da considerare, suggerisce ancora l’esperto pilota, la posizione del sole che non deve battere sugli occhi di chi osserva, ma sui velivoli in movimento. Tenendo ovviamente conto che non vi deve essere nessun ostacolo intermedio, poiché potrebbe inficiare qualche tratto di traettoria nella quale gli aerei effettuano le loro figure o si dispongono per farle; va, quindi, trovata una visuale libera ad ampio spettro.
In considerazione di questi elementi fondamentali, continua il nostro esperto interlocutore, certamente, contrariamente a quando tutti pensano, il luogo meno idoneo è l’intero sito della Rocca dei Papi: sole sugli occhi, grande distanza dal punto di esibizione, troppa altezza per cui si vedrebbero i velivoli al di sopra della loro sfera d’azione e non si capirebbero affatto le figure effettuate.
I luoghi per una buona visione e sicuramente da prendere in considerazione, principalmente, sono quelli che riassumono in se almeno buona parte di queste caratteristiche: mancanza di sole sugli occhi, arei illuminati il più possibile, stesso livello degli aerei, la distanza prevista come su accennato, libertà totale della visuale. Io stesso, continua il nostro interlocutore, sto cercando un posto che abbia il maggior numero di queste caratteristiche. Certo sarà difficile trovare un sito così perfetto, ma che abbia almeno la maggior parte di queste caratteristiche è importante.
Ad un primo colpo di ricerca, forse, luoghi idonei, alla luce di quanto sopra ,sacrificando un pò la distanza, si potrebbero trovare nella Zona di Marta, Capodimonte, o su qualche piazzola lungo la strada Capodimonte – Valentano, comunque è tutto da verificare. Questo dice la teoria, poi la pratica potrebbe essere tutta un’altra cosa. Per quanto riguarda la manifestazione del resto della giornata, non mi sento di esprimere alcun tipo di commento e quindi di poter dare alcun suggerimento, anche se, i suggerimenti sopra esposti potrebbero essere utili comunque.
Pietro Brigliozzi
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