2019-03-11di Samuele Coco
VITERBO - La connettività di Open Fiber arriva finalmente nella Tuscia. Questa mattina, presso lo Spazio Attivo di Viterbo a Valle Faul, i rappresentanti dell’azienda hanno presentato il piano per il 2019 inerente al territorio viterbese.
Open Fiber, società di proprietà al 50% di Enel e al 50% di Cassa Depositi e Prestiti, si è aggiudicata le gare per la realizzazione della rete a banda ultra larga, che rimarrà di proprietà pubblica.
La fibra arriverà così nelle cosiddette aree bianche o a “fallimento di mercato”, dove cioè gli operatori hanno dichiarato di non avere interesse di mercato a realizzare l’infrastruttura.
''Internet veloce e la fibrà sono diventati una necessità per tutti - dice Mauro Rotelli, che ha curato i rapporti con Open Fiber - Ho avuto modo di visitare un cantiere tra Corchiano e Civita Castellana, e mi è stato riferito che sono terminati i lavori per quanto riguarda Caprarola. Quello di oggi è un’incontro importante per poter capire come le amministrazioni locali possono agevolare il lavoro e l’arrivo della banda ultralarga nei vari Comuni’’.
Presente all’incontro anche il senatore Battistoni. ''Mi occupo di agricolutra, ma posso dire che agriturismi e aziende agricole sono molto interessate a questo progetto. Vogliamo fare di Viterbo quello che ancora non è, dato che fino ad oggi siamo stati tagliati fuori dalle grandi connessioni. Dobbiamo cercare di lavorare per porre gli operatori del settore nella normale condizione di poter competere con tutti. Siamo qui per dare favorire chi vuole mettere in rete il nostro territorio’’.
A presentare l’iniziativa è stato Andrea Falessi, direttore delle relazioni esterne di Open Fiber. ''Il nostro progetto consentirà di sviluppare una infrastruttura primaria per creare sviluppo di rete in tutta Italia - spiega Falessi ad una platea costituita sopratutto da assessori e sindaci dei comuni della Tuscia -. Open Fiber è praticamente un grossista che realizza una rete veloce totalmente in fibra ottica. Grazie a questa infrastruttura sarà possibile avere una connessione più affidabile, perfomance più elevate e un maggiore risparmio energetico nella gestione. Puntiamo al dialogo con le pubbliche amministrazioni per far crescere le città e trasformarle in smart city. Ci tengo a sottolineare che i proprietari di questa rete saranno sempre lo Stato, le regioni e i comuni’’.
A concludere la presentazione è stato Walter Orsini, field manager che ha illustrato il piano Bul con le opportunità per il territorio viterbese. ''Per quanto riguarda Viterbo l’intervento previsto è su Grotte Santo Stefano - sostiene in conclusione Orsini - quella è l’unica area bianca, ovvero dove nessun operatore ha investito o investirà nei prossimi anni. Quello di Open Fiber è un progetto che punta a minimizzare gli impatti, soprattutto quando si parla di fare dei lavori nei centri storici. Posso garantire che gli scavi saranno minimi e quando possibile si useranno gli impianti Enel già esistenti. Puntiamo sulla massima collaborazione da parte degli amministratori comunali per poterci muovere nei tempi più brevi possibili sul tema delle licenze da richiedere. Una volta realizzata la centrale, la fibra di Open Fiber arriverà direttamente dentro le case dei cittadini’’.
Open Fiber ha specificato che tra il 2019 e il 2020 saranno anche altri i Comuni che verranno raggiunti dal servizio di connettività ultraveloce, e tra questi ci sono Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina,Blera Bomarzo, Capodimonte, Carbognano, Castel Sant'Elia Castiglione in Teverina,Cellere, Civitella d'Agliano, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Marta Monte Romano, Onano, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Tarquinia.
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