2019-05-06
VITEBO – Le indagini su Micheal Aaron Pang sono solo all’inizio. Gli investigatori stanno passando al setaccio la vita del 22enne statunitense di origini coreane che venerdì scorso sarebbe entrato nel negozio di Norveo Fedeli e avrebbe ucciso il commerciante al culmine di una lite. C’è da chiarire il motivo della sua presenza nella Tuscia. Arrivato con un volo in Italia due mesi e mezzo fa, pare che a Capodimonte vivesse con una donna di origini tedesche e una bambina.
Qualcuno dice che ne era il badante, altri che ne fosse il compagno. Sta di fatto che non era molto integrato con la comunità: non parlava una parola di italiano ma soltanto inglese. Per comunicare si aiutava con Google translate. Il 22enne, in stato di fermo da sabato con l’accusa di omicidio volontario e rapina, davanti al pm Eliana Dolci si è avvalso della facoltà di non rispondere. Assistito dagli avvocati Lilia Ladi e Remigio Sicilia, nelle prossime ore sarà sentito dal gip per l’interrogatorio di convalida del fermo.
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