2019-09-18Riceviamo e pubblichiamo dall'associazione Bolsena Lago D'Europa
VITERBO - I sindaci e i cittadini dei paesi rivieraschi del Lago di Bolsena difendono con determinazione il loro territorio ed i beni comuni che lo rendono unico. Questo è il messaggio che proviene da due incontri pubblici che hanno riscosso notevole successo.
Venerdì 13 settembre il sindaco di Gradoli, Attilio Mancini, ha convocato la cittadinanza nella Sala Ducale del Palazzo Farnese per parlare dei rischi ambientali e sismici che l'impianto geotermico previsto a Castel Giorgio presenta per il comprensorio lacustre, un'area geografica non vocata a questa forma di industrializzazione. Ma si è parlato anche di agricoltura e di salute pubblica.
Gli esperti Carla Carsetti, Piero Bruni e Renato Trapè hanno illustrato ad un pubblico di un centinaio di persone il delicato ecosistema lacustre con le sue forti criticità idriche qualitative e quantitative, hanno spiegato gli aspetti tecnici della centrale geotermica e le ricadute che un tale impianto avrebbe sulla sicurezza degli abitanti, ma hanno anche affrontato il tema del serio impatto che fitofarmaci, pesticidi ed erbicidi utilizzati nelle colture intensive possono avere sulla salute pubblica, in particolare su quella dei bambini.
Come hanno spiegato i relatori, un'alternativa sostenibile a queste forme di sfruttamento esiste: la trasformazione del bacino del Lago di Bolsena in un grande bio-distretto, nel quale la valorizzazione dei prodotti agricoli d'eccellenza e degli straordinari beni culturali rappresenti la priorità assoluta nelle politiche di sviluppo locale.
Sabato 14 settembre la Cascina di Capodimonte ha accolto, su invito del sindaco Antonio De Rossi, la cittadinanza ed i rappresentanti dei comuni limitrofi per un'audizione pubblica sul futuro del Lago di Bolsena. Nell'incontro, oltre agli studiosi Carla Carsetti e Piero Bruni dell'Associazione Lago di Bolsena, erano presenti: il professor Giuseppe Nascetti, docente di Ecologia all'UNITUS che ha mostrato i danni che la nocciolicoltura incontrollata ha arrecato al Lago di Vico, sottolineando punto per punto il confronto con la situazione delicata del Lago di Bolsena; Bengasi Battisti, rappresentante dell'associazione nazionale Comuni Virtuosi, che ha evidenziato il ruolo delle comunità consapevoli nella tutela dei beni comuni; infine, Andrea Babbi, archeologo, direttore del Progetto internazionale di ricerca 'Bisenzio', che ha invocato con passione la salvaguardia del patrimonio nascosto nel sottosuolo dell'importante sito archeologico posto sulla sponda sud-occidentale del lago, già in parte compromesso da impianti di noccioleti.
Più di 250 persone erano presenti a Capodimonte e lunghi applausi hanno accompagnato le varie presentazioni. Del resto, l'obiettivo comune era da tutti condiviso: difendere ciò che abbiamo ereditato e garantire un avvenire sano alle giovani generazioni.
Numerosi sono stati gli appassionati interventi del pubblico, a cui i relatori hanno dato puntuali risposte. Anche i Sindaci di altri comuni (Castel Giorgio, Bolsena, Montefiascone) hanno fatto sentire la loro voce sulla geotermia e sul contrasto alla chimica in agricoltura. Non tutti hanno potuto esprimere le proprie osservazioni, specie all'incontro di Capodimonte, durato oltre due ore e mezza. Ma vi saranno presto altri interessanti appuntamenti a Montefiascone e a Bolsena, nei quali è auspicabile un sempre più ampio dibattito con i cittadini.
Continuerà il crowdfunding per sostenere il ricorso al TAR contro l'autorizzazione dell'impianto geotermico di Castel Giorgio sul conto corrente bancario intestato a Associazione Bolsena Lago d'Europa, IBAN: IT46 C088 5172 9100 0000 0215 289, causale: contributo per ricorso al TAR.
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