2020-01-22VITERBO - “Avrà a cuore il liceo classico non chi ha a cuore il greco e il latino, ma chi ha a cuore una scuola giusta”.
Con le parole del docente dell’Università di Bologna, Federico Condello, la dirigente del liceo ginnasio “Mariano Buratti”, la dottoressa Clara Vittori, ha accolto, venerdì 17 gennaio, i tanti visitatori per l’annuale appuntamento della Notte Nazionale del Liceo Classico.
Giunta quest’anno alla sesta edizione, la manifestazione ha interessato ben 436 licei classici in tutta Italia: una scuola “giusta”, come ha sottolineato la Dirigente, sia per la sua equità e democrazia sia per la sua adeguatezza nell’affrontare tematiche attuali.
Tema portante della serata è stato, difatti, la natura, la nostra casa, e il rapporto tristemente problematico dell’essere umano con il pianeta: dalle 18.00 alle 24.00, dopo la proiezione in Aula Magna del video nazionale della manifestazione e la lettura da parte di alcuni alunni della scuola del brano di uno studente del liceo “Repetti” di Carrara vincitore del concorso di scrittura creativa, i visitatori hanno potuto assistere a rappresentazioni teatrali, dibattiti, happening, mostre. Protagonisti assoluti sono stati i ragazzi, che si sono impegnati nel creare eventi che potessero suggerire spunti e suggestioni sull’importanza di tutelare il nostro ambiente: dalla presentazione dei lavori degli studenti su Cesare Pavese e sulla traduzione dell’opera di Teofrasto, Historia Plantarum, a esercizi di retorica in forma di processo in cui sono stati imputati Frankenstein e i limiti umani, dalle rappresentazioni teatrali ricche di interventi audiovisivi con protagonisti Frida Kahlo o alcuni grandi artisti e intellettuali del passato a letture sulla figura di Ulisse nella letteratura o tratte dall’Orlando furioso di Ariosto.
Non è mancata anche una mostra fotografica in cui il 5°D Classico ha esposto una galleria di fotografie scattate, con la guida di un esperto, a Capodimonte e a Viterbo per ritrarre le bellezze naturali della nostra provincia.
Particolarmente suggestivo l’evento conclusivo della serata, Naturaumana, che ha visto, in un’Aula Magna gremita, mettere in scena un “controcantico” di letture performative del Cantico delle Creature accompagnate da immagini di un ambiente disumanizzato, da brani suonati dal vivo e da un tango, il tutto chiuso da una laica preghiera corale, un inno alla vita e alla rinascita, recitata da 40 voci tra alunni, docenti e Dirigente.
Ospiti d’eccezione della serata il Prorettore dell’Università degli Studi della Tuscia, il prof. Marucci, e il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, che hanno speso parole di lode per la manifestazione e la bravura dei ragazzi.
Custom Search
Aggiungi un commento