2021-07-31BOLSENA - Sono stati ventisei i punti monitorati in dieci diversi laghi laziali e sottoposti ad analisi microbiologiche. Di questi, cinque risultano fuori i limiti di legge nel lago di Bolsena e in quello di Turano. Nel primo sono stati effettuati sette prelievi di cui quattro sono risultati fuori dai limiti di legge: tre giudicati come 'inquinati' e uno 'fortemente inquinato'.
Negli altri laghi sono stati monitorati due punti nel lago di Canterno, un punto su quello di Fogliano, due punti in quello di Fondi, tre in quello di Sabaudia, uno nel lago del Salto, tre nel lago Albano, quattro in quello di Bracciano e due in quello di Vico. Tutti questi punti sono risultati nei limiti di legge. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l'inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.
I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L'ufficio scientifico dell'associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando laboratori certificati sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell'analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml
FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml
Sono stati effettuati 26 prelievi su 10 laghi distribuiti tra le cinque province laziali. Le situazioni critiche sono state riscontrate in due di questi, Bolsena (7 punti campionati) e Turano (un punto campionato), mentre i prelievi effettuati sui laghi di Canterno (due punti in totale), Fogliano (un punto), Fondi (due), Sabaudia (tre), Salto (uno), Albano (tre), Bracciano (quattro) e Vico (due) rientrano tutti nei limiti a norma di legge.
In particolare sul lago di Bolsena, nel viterbese, 4 punti su 7 sono risultati fuori dai limiti. Il giudizio di 'Fortemente inquinato' è stato assegnato al prelievo effettuato alla foce del Fosso del Ponticello canale in località Prati Renari, nel comune di San Lorenzo Nuovo, un punto cronicamente critico fin dal 2014. 'Inquinati' i prelievi presso la foce del fosso lungo il viale Luigi Cadorna, in località Le Naiadi del comune di Bolsena, fuori dai limiti anche nel 2019 mentre nei limiti lo scorso anno, e quello presso la spiaggia in fondo a via Cava nel comune di Marta, anch'esso con un a storia altalenante di criticità. Anche al punto presso la foce del torrente nei pressi del parco giochi sul lungolago di Montefiascone è stato assegnato il giudizio di 'inquinato', continuamente critico sin dal 2010, con una parentesi positiva solo nel 2019.
Entro i limiti i prelievi su Viale Regina Margherita, in corrispondenza del campeggio, a Capodimonte, alla foce del fosso Cannello o fosso Rigo in località la Grata a Gradoli (oltre i limiti dal 2014 al 2020) e alla foce del fosso il Fiume in località Oppietti a San Lorenzo Nuovo (oltre i limiti dal 2014 al 2019).
Entro i limiti anche i prelievi sull'altro lago viterbese nel lago di Vico, nei pressi del ristorante 'La bella Venere', in località Scardenato nel comune di Caprarola, e presso spiaggia tra ristorante 'Ultima spiaggia' e stabilimento 'Riva Verde'/'Riva azzurra', nel comune di Ronciglione.
Il monitoraggio delle acque nei dieci laghi laziali è stato eseguito tra il 13 e il 19 luglio . I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come 'inquinati' i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e 'fortemente inquinati' quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.
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