Il sindaco di Viterbo all'attacco
"Mai i rifiuti di Roma da noi"
Il primo cittadino, Giulio Marini, contro il ministro Clini. "Faremo barricate, manifestazioni. Vieteremo il transito dei mezzi carichi di immondizia. Così non si risolve l'emergenza della capitale"
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"I rifiuti di Roma in tutto il Lazio", ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. E da Viterbo si alza un secco 'no'. "Faremo le barricate, blocchi stradali, manifestazioni di piazza e quant'altro riterremo utile qualora davvero venga deciso di far smaltire i rifiuti di Roma nella nostra discarica - ha detto il sindaco di Viterbo Giulio Marini (PdL) replicando al ministro dell'Ambiente - Io sono un moderato, ma a tutto c'è un limite. Viterbo già sopporta da anni
l'arrivo dei rifiuti della provincia di Rieti, che riducono notevolmente la nostra autonomia, costruita con sacrifici e investimenti pesanti. Non permetteremo a nessuno, tanto meno al governo tecnico, che ci ha già scippato l'aeroporto, di sfruttare i nostri impianti, rischiando di far pagare a noi l'incapacità di dotare Roma di una discarica alternativa a Malagrotta''.
Il ministro Clini ha dichiarato che ''i rifiuti di Roma si potranno portare in tutta la regione. Perché da una prima mappatura risulta che il complesso degli impianti di trattamento meccanico biologico del Lazio è utilizzato solo al 55 per cento. Ciò vuol dire che c'è un'importante potenzialità, che rende superfluo il trasferimento dei rifiuti all'estero. Clini ha preso un grosso abbaglio - ha affermato Marini - se pensa di farci diventare la discarica di Roma''.
Per Giulio Marini quindi questa non rappresenta la corretta soluzione per Roma. "Il ministro Clini non si rende conto, o finge di non rendersi conto, che portando i rifiuti di Roma a Viterbo, forse riuscirebbe a risolvere nel breve l'emergenza della capitale, ma in pochi mesi manderebbe in tilt il nostro sistema - ha precisato - E noi non lo permetteremo. Vieteremo il transito dei mezzi carichi di immondizia, organizzeremo presidi, petizioni, manifestazioni finché non la spunteremo''.
Infine, il sindaco di Viterbo auspica che tutte le forze politiche, sindacali, imprenditoriali e le associazioni aderiscano alla mobilitazione che dovesse rendersi necessaria per impedire una nuova ''colonizzazione'' del Viterbese. ''La nostra - conclude Marini - è una terra di agricoltura, turismo, termalismo e cultura. Non permetteremo a un Clini qualsiasi di farne carne da macello''.
(30 dicembre 2012)
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