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Oggi i funerali del giovane Federico Brio
FALERIA - È il giorno più difficile. Oggi si terranno i funerali di Federico Brio, il quindicenne di Faleria che ha perso tragicamente la vita nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, investito in via di Vallelunga a Rignano Flaminio. Una notte di festa, di spensieratezza e gioventù, si è trasformata nel momento più buio per la sua famiglia, i suoi amici e l’intera comunità della Valle del Tevere.
La notizia della scomparsa improvvisa del ragazzo ha sconvolto profondamente entrambe le comunità, dove Federico era conosciuto per il suo sorriso contagioso, la sua energia e la grande passione per lo sport. Molti lo ricordano come un ragazzo solare, amato dai compagni e rispettato da chiunque avesse avuto modo di incrociare il suo cammino.
In memoria di Federico, la famiglia ha diffuso un messaggio colmo di amore e gratitudine. Nelle parole condivise, il giovane viene descritto come una presenza luminosa, capace di lasciare un segno profondo in chiunque lo conoscesse:
“Il nostro caro Federico ha riempito le nostre vite di sorrisi, entusiasmo e amore per lo sport.”
Per ricordarlo nel modo più autentico, i familiari hanno scelto di destinare eventuali donazioni alla Vigor Rignano, la società sportiva con cui Federico condivideva quotidianamente passione, amicizia e momenti indimenticabili.
Chi vorrà potrà contribuire attraverso un bonifico destinato alla società sportiva, affinché l’amore di Federico per il calcio continui a vivere attraverso i suoi compagni, la squadra e i giovani atleti che ogni giorno scendono in campo con entusiasmo.“Ogni dono sarà un modo per far vivere ancora il suo ricordo, sostenendo la società che tanto amava e i ragazzi che continueranno a giocare con il suo spirito nel cuore.”
A Faleria e Rignano Flaminio, in queste ore, il clima è di profondo raccoglimento. Tanti i messaggi di affetto e vicinanza, numerose le persone che parteciperanno ai funerali per dare l’ultimo saluto a un ragazzo strappato troppo presto alla vita.
Le autorità locali, le associazioni sportive e i cittadini hanno espresso cordoglio e sostegno alla famiglia, ricordando quanto questa tragedia abbia colpito l’intero territorio. Il silenzio e la commozione che avvolgeranno la cerimonia testimoniano il vuoto che Federico lascia dietro di sé.
La giornata di oggi rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che gli volevano bene. In tanti lo accompagneranno nel suo ultimo viaggio, consapevoli che il suo spirito continuerà a vivere nella comunità, nei campi da calcio, negli abbracci degli amici e nel cuore di chi lo ha amato.La famiglia ha ringraziato di cuore chi vorrà partecipare a questo gesto di amore e memoria.
Ospedale Santa Rosa: introdotto un nuovo farmaco per lictus ischemico
VITERBO - L’ospedale Santa Rosa di Viterbo compie un nuovo passo avanti nella cura dell’ictus ischemico. Da circa un mese, l’Unità di terapia neurovascolare (Utn), primo hub nella Regione Lazio, ha introdotto il tenecteplase, farmaco autorizzato da Aifa lo scorso maggio. Il nuovo trattamento, che affianca l’alteplase, consente una somministrazione più rapida e semplice, elemento fondamentale in una patologia in cui ogni minuto può fare la differenza.
L’innovazione conferma quanto riportato dal Piano nazionale esiti (Pne) di Agenas, diffuso ieri, che colloca il Santa Rosa tra i 26 ospedali italiani con performance “molto alte” nell’area del sistema nervoso. Tra i dati più rilevanti, la mortalità a 30 giorni per ictus ischemico è pari al 6,25%, sensibilmente inferiore alla media nazionale del 9,16%.
«La nostra Utn conferma anche nel 2025 una capacità di trattamento molto elevata» spiega il direttore Nicola Pio Falcone. «Nel 2024, nella provincia di Viterbo, il 20% degli ictus ischemici è stato trattato con procedure di rivascolarizzazione: un valore vicino allo standard internazionale e superiore alla media nazionale del 15,4%.»
Il responsabile del Centro malattie cerebrovascolari, Alessandro Valenza, sottolinea inoltre il ruolo della telemedicina: oltre 100 teleconsulti nei primi sei mesi del 2025 attraverso la piattaforma Advice, con ricovero necessario nel 30% dei casi e procedure di rivascolarizzazione effettuate nel 40% dei pazienti ricoverati.
Questi risultati si inseriscono nella più ampia strategia regionale di riorganizzazione delle reti tempo-dipendenti, che ha riconosciuto al Santa Rosa il ruolo di hub per l’Area 5, con competenze su tutta la Tuscia e Civitavecchia. Le strutture di Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente e Civitavecchia possono così fare riferimento al centro viterbese per consulenze e presa in carico dei pazienti colpiti da ictus.
L’introduzione del nuovo farmaco, il potenziamento del personale, l’aumento dei posti letto e la collaborazione con la Farmacia ospedaliera confermano il percorso di crescita della struttura.
«Questi risultati – conclude il direttore generale Egisto Bianconi – dimostrano l’efficacia del lavoro svolto nel potenziare la rete dell’emergenza tempo-dipendente. Investire in tecnologie, farmaci innovativi e competenze significa dare risposte concrete ai cittadini e rafforzare una sanità pubblica di qualità. Il Santa Rosa sta tornando a essere un punto di riferimento, riconosciuto e scelto dai pazienti e dai professionisti.»
Bilancio Sate sotto esame, Biondi: :'Passivo importante, chiederemo chiarimenti'
CIVITA CASTELLANA - In vista della prossima discussione in consiglio comunale sul bilancio di previsione 2026-2028, il consigliere del M5S Valerio Biondi accende i riflettori sulla delicata situazione finanziaria della Sate, la società partecipata incaricata della gestione dell’igiene urbana, di cui il Comune detiene il 51% delle quote.
'Il 2024 – ha evidenziato Biondi – si è chiuso con ricavi prossimi ai 3 milioni e 100 mila euro. Tuttavia, il saldo ante imposte registra una perdita di 232 mila euro, mentre i costi per il servizio risultano aumentati di circa 180 mila euro rispetto al 2023. A ciò si aggiunge un’impennata delle spese per immobilizzazioni immateriali, pari a quasi 190 mila euro, con una ricaduta in ammortamenti che supera i 32 mila euro. Va detto, però, che il valore della produzione mostra un incremento dei ricavi di oltre 100 mila euro rispetto all’anno precedente'.
Una situazione che il pentastellato ha deciso di monitorare da vicino, richiedendo all’ufficio competente tutta la corrispondenza intercorsa tra Comune e azienda: 'Serve capire – ha spiegato – se le operazioni avviate siano sorrette da presupposti solidi e condivisibili'.
Il bilancio della partecipata era già stato al centro dell’ultimo consiglio comunale in occasione dell’approvazione del bilancio consolidato (il documento che offre una fotografia completa e unitaria della situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’ente capogruppo, comprendendo Comune e società partecipate). Nonostante il parere contrario dell’opposizione - M5S, Pd e Rc-, il documento era passato sulla base di una bozza di bilancio elaborata dalla Sate e approvata dal cda. Già allora si evidenziava una criticità di fondo, con un passivo stimato in 250 mila euro (poi verosimilmente ridimensionato nel bilancio definitivo ndr) che aveva spinto la minoranza a chiedere delucidazioni. Il vicesindaco Claudio Parroccini aveva attribuito parte dell’aumento dei costi all’ampliamento dei servizi previsto dal nuovo accordo e all’acquisto dei kit. 'È plausibile – aveva osservato – che una società che investe finisca temporaneamente in disavanzo'.
Era inoltre emerso che, fino a quel momento, il Comune aveva maturato utili nei confronti della Sate per circa 625 mila euro, una somma che secondo l’amministrazione sarebbe stata impiegata per compensare parte del passivo.
'La situazione resta comunque grave – aveva tuonato in aula Simone Brunelli del Pd –. Nessuno è stato in grado di fornire una spiegazione convincente di questo debito, al punto da non poter escludere che sia il frutto di una gestione inefficace, i cui costi finiranno sulle spalle dei cittadini'.
Sulla stessa linea Yuri Cavalieri di Rifondazione comunista: 'Al di là delle spiegazioni tecniche, se le cose vanno male, qualcuno si assumerà la responsabilità?'.
Presentata la candidatura di Tarquinia a Capitale Italiana della cultura 2028
TARQUINIA - Una settimana fa, martedì 18 novembre, è stato ufficialmente presentato a Roma al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia per la prima volta (e poi a seguire in altre località) il dossier di candidatura di Tarquinia a capitale italiana della Cultura per il 2028. “La cultura è volo” è il titolo. Si tratta di un progetto ampio e congiunto, che vede coinvolti tutti i comuni della rete della DMO (Destination Management Organization) Etruskey, ovvero: Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalo di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tolfa.
Il progetto è stato già avviato sin dal 2022.
Un dossier di circa 60 pagine che si sviluppa su delle macroaree che ne costituiscono i capisaldi: sviluppo sostenibile del territorio; inclusione sociale; rigenerazione urbana; educazione al patrimonio culturale. In una parola la cultura come volano per il futuro, con l’incentivo della ricerca scientifica e dell’innovazione.
Per una crescita (anche economica) del tessuto connettivo sociale e urbano, integrata e inclusiva in un sistema ‘diffuso’, che metta al contempo in rete e in relazione le diverse realtà. E per valorizzare Tarquinia con un programma di eventi che durerà per tutto il 2028. Molte personalità del mondo dello spettacolo hanno sostenuto questo dossier che rende omaggio al poeta tarquiniese Vincenzo Carderelli, agli antichi mestieri locali e che ricorda, però, anche l’ultimo viaggio qui di Caravaggio, che sbarcò a palo laziale e di S.H. Lawrence.
Anche per questo Tarquinia è capofila di questo progetto, del dossier “la cultura è volo”, il cui emblema è costituito dall’icona dei ben noti Cavalli Alati conservati nel Museo Archeologico Nazionale cittadino. Effige simbolica della potenza stessa della Cultura.
Alla presentazione erano presenti. Il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti; la presidente della DMO Etruskey, Letizia Casuccio; la direttrice del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Luana Toniolo; il direttore del PACT (Parco di Cerveteri e Tarquinia), Vincenzo Bellelli.
Alla presentazione della candidatura sono stati elencati dall’arch. Enza Evangelista i tanti lavori che la Soprintendenza sta conducendo nel territorio interessato dalla candidatura, che andranno a fare sistema con altri monumenti e siti, costituendone in alcuni casi novità assolute.
Tra di essi, ad esempio:
- Il restauro, il risanamento conservativo e la valorizzazione dell’Eremo della SS Trinità ad Allumiere
- Il recupero del patrimonio esistente della Chiesa di Santa Maria del piano a Barbarano Romano, con il completamento del suo consolidamento e del suo restauro, ai fini al contempo di garantirne e di migliorarne la fruizione.
- A Cerveteri nella necropoli rupestre etrusca di Greppe Sant’Angelo, un unicum. Con gli scavi archeologici in essere, con consolidamento e restauro annessi, l’adeguamento degli impianti e un allestimento innovativo degli spazi espositivi. Non solo la messa in sicurezza delle rupi tufacee, un nuovo accesso all’area e nuovi percorsi allestiti; ma l’obiettivo cui si vuole giungere è ben più ampio: la creazione di un vero e proprio parco urbano, in linea con la vocazione agricola del sito per un progetto al contempo archeologico-naturalistico.
- Poi a Civitavecchia l’intervento di consolidamento, restauro e valorizzazione del Porto Romano, con il restauro e il consolidamento del manufatto dell’antica Torre Faro del porto antico per la sua tutela e per la successiva realizzazione di un centro multimediale per la promozione e diffusione della storia del porto.
- O, ancora a Civitavecchia il recupero e il restauro delle Terme di Traiano.
“Tutti progetti PNRR CAPUT MUNDI, Missione M1C3 Investimento 4.3”, evidenzia la Soprintendente, arch. Margherita Eichberg “che da tempo ci tengono impegnati, ma è un impegno per la tutela del territorio che val la pena portare avanti con spirito di dedizione e di sacrificio”.
Montefiascone, festa dell'Olio e dell'Olivo
MONTEFIASCONE - Montefiascone festeggia l'EVO e il suo paesaggio con una due giorni ricca di appuntamenti. Dopo una prima edizione di successo si rinnova l'appuntamento con la manifestazione dedicata agli Oli Extra-Vergine di Oliva della Città di Montefiascone.
Un programma ricco rivolto sia ai neofiti che agli esperti del settore per approfondire e conoscere meglio l'Extra Vergine di Oliva e il suo legame con il territorio. Per sottolineare l'intrecciarsi delle radici degli olivi secolari con la storia di queste terre sono previste oltre al Banco d'assaggio una visita guidata del Centro Storico di Montefiascone, incontri, corsi di avvicinamento alla degustazione di EVO, show cooking e molto altro.
Una vera festa per celebrare uno degli alimenti più importanti e seducenti della dieta mediterranea che colora d'argento le colline di Montefiascone. La manifestazione è organizzata dalla Rete di Impresa Montefiascone in Vetrina con il patrocinio del Comune di Montefiascone e la collaborazione della Pro Loco di Montefiascone. In concomitanza con l'evento è organizzato un Press Tour con giornalisti enogastronomici che visiteranno le aziende della città.
Viterbo, a Capodanno sul palco i Gemelli Diversi
VITERBO - Saranno i Gemelli Diversi a festeggiare con la città di Viterbo l'arrivo del nuovo anno a piazza della Rocca. Il prossimo 31 dicembre, notte di San Silvestro, si brinderà al nuovo anno con le note del celebre gruppo musicale pop italiano che ha segnato più di una generazione, a partire da metà anni '90. Da Mary a Un attimo ancora, Fuego, Per farti sorridere fino ad arrivare au singoli più recenti. L'ufficializzazione arriva a seguito dell'approvazione della delibera di giunta con cui si dà l'ok a procedere all'organizzazione del prossimo Capodanno Viterbese.
Il Capodanno Viterbese 2026 si prepara dunque a essere un appuntamento centrale delle festività cittadine, unendo musica, festa e la cornice storica del cuore di Viterbo. Un concerto pensato per coinvolgere pubblico di tutte le età, tra un pizzico di sana nostalgia, ritmo e un live show ad alto impatto.
Una grande festa aperta alla città, che vedrà sul palco i Gemelli Diversi e altri momenti musicali. Tutti i dettagli sulla notte di San Silvestro verranno illustrati in occasione della conferenza stampa che si terrà a Palazzo dei Priori nei prossimi giorni.
Capodanno senza programmazione, Achilli attacca il Comune
VITERBO - A tre settimane dalla notte di San Silvestro, ancora nessuna notizia sul programma di Capodanno a Viterbo. A denunciarlo è Matteo Achilli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che parla di città “in navigazione a vista” mentre molte altre realtà italiane hanno già presentato da tempo calendari e iniziative.
“Che si fa a Capodanno a Viterbo? Nessuno lo sa”, afferma Achilli, sottolineando l’assenza totale di comunicazioni ufficiali, annunci o piani per residenti e turisti. Una mancanza che, secondo il consigliere, stride con le ambizioni della città: “In un territorio che parla di turismo e rilancio, stupisce il silenzio che avvolge un appuntamento importante per l’economia locale”.
Achilli punta il dito contro quella che definisce una mancanza di visione strategica. “La programmazione del Capodanno non è un dettaglio dell’ultimo minuto: è un richiamo per chi decide dove trascorrere le festività, un’occasione per vitalizzare il centro e sostenere le attività commerciali. E invece, a oggi, tutto tace. Nessuna promozione, nessuna informazione per chi vuole organizzarsi per tempo”.
Il confronto con altre città sarebbe, secondo il consigliere, “impietoso”: “Mentre in tutta Italia vengono presentati programmi, concerti, spettacoli e iniziative culturali, Viterbo resta immobile, senza una direzione chiara. E a pagarne le conseguenze saranno cittadini, turisti e commercianti”.
Da qui l’appello finale: “Cosa si aspetta ancora? Il tempo stringe e il Capodanno non può essere improvvisato. Serve una visione, serve programmazione, serve responsabilità. Il turismo non si costruisce all’ultimo minuto”.
Sostituzione degli Infissi: un Investimento per Comfort, Risparmio Energetico e Valore ...
La sostituzione degli infissi non rappresenta soltanto un intervento estetico, ma un vero investimento sul comfort abitativo, sul risparmio energetico e sulla valorizzazione dell’immobile. Unidea propone soluzioni su misura, prodotti altamente performanti e un servizio completo che segue il cliente dalla progettazione alla posa certificata, garantendo qualità in ogni fase del processo.
Perché scegliere la sostituzione degli infissi?
Intervenire sui serramenti è una delle azioni più efficaci per migliorare il comfort domestico. I principali vantaggi includono:
• Isolamento termico ottimizzato, con riduzione delle dispersioni fino all’80%
• Risparmio energetico, grazie a un minor consumo per il riscaldamento e il raffrescamento
• Migliore isolamento acustico, ideale per abitazioni situate in zone trafficate
• Maggiore sicurezza, con vetri e sistemi anti-effrazione di ultima generazione
• Incremento del valore dell’immobile, utile anche in caso di futura vendita
Vantaggi fiscali: detrazioni per chi sostituisce gli infissi
Chi decide di sostituire gli infissi può usufruire delle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus, che consentono di recuperare fino al 50% dell’investimento. Si tratta di un’opportunità significativa per migliorare la propria abitazione con un costo finale molto più contenuto. L’azienda mette a disposizione un team specializzato che gestisce l’intera pratica burocratica, evitando complicazioni e assicurando la corretta compilazione della documentazione necessaria.
Prodotti altamente performanti
L’azienda offre infissi di qualità superiore, progettati con materiali innovativi e certificati, tra cui:
• PVC ad alta efficienza energetica
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Ogni soluzione è completamente personalizzabile per stile, colore, tipologia di apertura e specifiche tecniche.
Showroom Unidea a Viterbo e Terni
Chi desidera vedere e toccare con mano i prodotti può visitare i due showroom aziendali:
Viterbo – Strada Cassia Nord, 22 (presso il Centro commerciale Città dei papi) tel: 0761 184651
Terni – Via Narni, 270
Personale qualificato e sempre disponibile per offrire consulenze dedicate e accompagnare il cliente nella scelta più adatta alle proprie esigenze.
Dalla progettazione alla posa: un servizio garantito
L’azienda gestisce internamente ogni fase del progetto, assicurando un risultato impeccabile:
• Sopralluogo e rilievo misure
• Progettazione e selezione del prodotto più idoneo
• Installazione eseguita da tecnici certificati
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Il cliente non deve occuparsi di nulla: l’azienda garantisce un lavoro completo, sicuro e a regola d’arte.
Lutto nel mondo dellimprenditoria viterbese: addio a Roberto Pesci
VITERBO - È scomparso Roberto Pesci, imprenditore tra i più conosciuti e stimati del Viterbese. Titolare del gruppo Pesci – R&M – Kyo, attivo nella vendita di carrelli elevatori e nei servizi legati ai macchinari per la pulizia industriale, Pesci si è spento nella giornata di ieri mercoledì 10 dicembre. Era il marito di Sonia Perà, già assessora nella giunta di Leonardo Michelini ed ex tesoriera del Partito Democratico, oggi presidente della società pubblica Esco Tuscia.
In oltre vent’anni di attività, Pesci aveva costruito una realtà solida e radicata non solo nella Tuscia, ma anche in Umbria e Toscana. La sua professionalità, unita alla serietà e alla dedizione al lavoro, lo aveva reso un punto di riferimento nel settore e nella comunità imprenditoriale locale. Faceva parte del consiglio direttivo di Federlazio.
«Nel ricordo di tutti – afferma la presidente Tiziana Governatori – resterà sempre indelebile la figura di un uomo umile, attivo e tenace, instancabile punto di riferimento per l’associazione della piccola e media impresa e per quanti hanno vissuto e collaborato con lui alla Kyo srl, alla Pesci carrelli elevatori srl e alla R&M officine meccaniche srl. Una persona apprezzata per cordialità, professionalità e passione, emblema dell’operosa imprenditoria della Tuscia, profondamente legata al territorio. Oggi è un giorno particolarmente triste e ci uniamo con commozione al dolore della famiglia e degli amici».
Anche il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, ha espresso «il più profondo cordoglio per la scomparsa di Pesci» e le «più sincere condoglianze» a Sonia Perà, sottolineando la propria vicinanza in questo momento di grande dolore.
Un ricordo affettuoso arriva inoltre dalla Pallacanestro Stella Azzurra di Viterbo: «Roberto è stato uno dei primi sponsor biancostellati. Ci ha sostenuto dalla palestra della Verità fino a oggi, con passione e convinzione, diventando uno dei nostri maggiori sostenitori. La Stella Azzurra Viterbo saluta soprattutto un grande amico e abbraccia con sincera vicinanza la sua famiglia».
Capodimonte ospita il Festival del Patrimonio Culturale Accessibile: l'urbanistica incontra la ...
CAPODIMONTE - Sabato 13 dicembre alle 10.30, alle Scuderie Farnesiane, il Comune di Capodimonte ospita una giornata di studio e confronto nell'ambito del Festival del Patrimonio Culturale Accessibile e Inclusivo, realizzato con il finanziamento della Regione Lazio e in collaborazione con il Dipartimento PDTA della Sapienza Università di Roma.
L'iniziativa – intitolata 'Aule aperte. L'urbanistica per le comunità' – rappresenta un momento di restituzione pubblica del lavoro condotto dagli studenti del Corso di Laurea in Architettura, che durante il semestre hanno analizzato e approfondito il patrimonio culturale del Comune di Capodimonte all'interno del corso di Progettazione Urbanistica II, coordinato dal professor Maurizio Errigo.
Obiettivo della giornata è stimolare un dialogo aperto tra università e comunità locale, promuovendo una riflessione condivisa sulle potenzialità di rigenerazione e valorizzazione dei luoghi, nel segno dell'accessibilità e dell'inclusione.
Ad aprire i lavori saranno il sindaco Mario Fanelli, l'assessore Andrea Bellocchio e il consigliere Domenico Ercolani, con un'introduzione a cura del professor Errigo. A seguire, spazio agli elaborati e alle proposte progettuali degli studenti, che offriranno nuovi spunti di riflessione e visione per il futuro del territorio. Un appuntamento importante che unisce ricerca, partecipazione e cultura per valorizzare, in modo concreto, il legame tra Capodimonte e il suo straordinario patrimonio.
Montalto di Castro, due giorni dedicati al territorio e ai prodotti locali
MONTALTO DI CASTRO - Il 13 e 14 dicembre, a partire dalle ore 11, in Via Aurelia Tarquinia a Montalto di Castro si terrà una vera e propria celebrazione dell'eccellenza agricola e paesaggistica del territorio.
Sarà un weekend interamente dedicato al racconto di una terra, attraverso la degustazione offerta dai produttori locali. L'evento è organizzato da Fondazione Vulci e si svolge con il patrocinio del Comune di Montalto di Castro, con la collaborazione di TCM Turismo e Commercio Montalto e il contributo di Regione Lazio e Arsial. L'iniziativa si propone di essere un'occasione unica per riscoprire e valorizzare l'identità culturale in cui la storia si intreccia con il sapore autentico delle sue produzioni.
Gli ospiti avranno la possibilità di incontrare direttamente i produttori locali e di partecipare a degustazioni guidate che metteranno in luce la ricchezza e la varietà dell'offerta enogastronomica della zona, dai vini all'olio, dai prodotti della terra alle specialità artigianali.
Viterbo, visita allex chiesa di Santa Maria delle Fortezze
VITERBO - Nell’ambito delle Giornate dedicate alle aperture straordinarie si svolgerà una visita guidata al cantiere in corso di esecuzione Tempietto ex chiesa di Santa Maria della Peste.
Il c.d. Tempietto di S. Maria della Peste è situato tra l’inizio di via Cairoli e piazza dei Caduti prospettante l’ex Chiesa di S. Giovanni Battista degli Almadiani. Il Sacello, di forma ottagonale, nell’originario contesto era posto in capo al Ponte Tremoli, dove un tempo era situata l’antica Porta di ingresso alla città, e prospiciente il Convento dei Padri Carmelitani della Congregazione di Mantova con l'annessa Chiesa di S. Giovanni Battista degli Almadiani, situato sulla sponda opposta del Torrente Urcionio, e al quale fu storicamente connesso.
Eretto come tempio votivo dedicato a S. Maria della Peste. Rimane ancora incerta la data di costruzione per la mancanza, finora, di fonti sicure. L’opinione diffusa tra gli storici è che il Sacello fu “unito” alla Chiesa di S. Giovanni Battista degli Almadiani per volere di Papa Leone X il quale concesse vari privilegi e indulgenze al Convento dei Padri Carmelitani della Congregazione di Mantova tra cui, con Diploma del 2 luglio 1519, “… la cappella della Madonna della Peste presso Ponte Tremoli”.
L’assetto strutturale del paesaggio urbano e del contesto monumentale, costituitosi nel corso dei secoli e nel quale fu eretto il Sacello viene stravolto dall’attuazione dei Piani degli anni ’30 attraverso una diffusa pratica di demolizioni di interi quartieri, diradamento edilizio, isolamento e liberazione prospettica dei monumenti, tra i quali il Sacello, risanamento degli habitat definiti “malsani”.
Il Sacello di S. Maria della Peste a pianta ottagona regolare è sormontato da una cupola ricoperta di laterizi piani posti a “squama” e termina con un lanternino a balaustre. Le pareti esterne sono rivestite di lastre in peperino a bugnato liscio e segnate agli angoli da un ordine di lesene aperte a libro e capitello piatto doricizzante definito in alto da un collarino e, in basso, da una base con toro e cornice a gola diritta. La base, in posizione leggermente rientrante, si sviluppa lungo l’intercolumnio di tutti i lati e termina con uno zoccolo liscio continuo.
L’intero perimetro è coronato da una trabeazione con architrave modanato a doppia fascia, fregio con lacerti di iscrizioni e una cornice scandita da ovuli e lancette. L’aula presenta un pregevole pavimento di maioliche invetriate di formato quadrato di cm 9 per lato che ricopre quasi per intero l’area ottagonale con motivi geometri e figurati, fito-antro-zoomorfi. La visita al cantiere (solo su prenotazione obbligatoria) sarà curata dal personale della Soprintendenza che accoglierà i visitatori illustrando le attività di scavo, restauro e valorizzazione in corso d’opera. Info: e prenotazioni: sabap-vt-em.eventi@cultura.gov.it Il personale della Soprintendenza accoglierà i visitatori sul sito ed illustrerà le attività di restauro e valorizzazione in corso d’opera.
A Bassano in Teverina torna il Car Boot Sale
BASSANO IN TEVERINA - Domenica 14 dicembre torna a Bassano in Teverina il Car Boot Sale, il mercatino dedicato a privati, artigiani e appassionati di collezionismo, ispirato al celebre format inglese dove gli espositori vendono i propri oggetti direttamente dal bagagliaio dell'auto.
Tra gli stand sarà possibile scoprire articoli vintage, piccoli oggetti da collezione, capi d'abbigliamento, complementi d'arredo e tante curiosità dal sapore creativo, in un'iniziativa che valorizza il riuso e dà nuova vita agli oggetti.
A rendere ancora più suggestiva la giornata sarà l'allestimento ispirato alla fiaba dello Schiaccianoci, che farà da cornice all'evento e resterà visitabile per tutti i sabati e le domeniche del periodo natalizio.
Il Car Boot Sale è organizzato dall'associazione Vivi il Borgo con il patrocinio del comune di Bassano in Teverina.
Criterium “120 Miglia in Tuscia”: presentata la seconda edizione dell’evento sportivo di interesse nazionale
Sicurezza rafforzata per le festività: il Prefetto richiama a vigilanza e controlli intensificati su tutto il territorio provinciale
“La Squadra – Il mestiere del poliziotto”: su RaiPlay Sound il nuovo podcast della Polizia di Stato
Turchetti (Uil): A Viterbo lImu costa più di Napoli
VITERBO - “A Viterbo l’Imu per la seconda casa costa più di Napoli. Il costo totale nella città dei Papi è di 1006 euro, nel capoluogo partenopeo di 662. Imu che a Viterbo costa più di tante altre città in Italia”. A dirlo è il segretario generale della Uil di Viterbo Giancarlo Turchetti sulla base di uno studio del servizio stato sociale, politiche fiscali e previdenziali, immigrazione della Uil, diretto dal segretario confederale, Santo Biondo.
“Il sistema fiscale immobiliare italiano – dice Turchetti – è diseguale e confuso. Una vera e propria ‘lotteria fiscale’. A parità di condizioni economiche, il prelievo varia sensibilmente da un Comune all’altro e tra diverse categorie catastali. Servono valori che rispecchino il mercato, con verifiche periodiche e criteri omogenei su tutto il territorio nazionale”.
Ai fini della ricerca, facendo riferimento agli estimi catastali di ogni provincia, lo studio della Uil ha calcolato la rendita media degli immobili per cui è dovuta l’Imu. Fatta questa elaborazione, come previsto dalla normativa vigente, tale rendita media è stata rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente di riferimento. A questo valore, poi, sono state applicate le aliquote estrapolate dalle delibere comunali pubblicate, entro e non oltre il 28 ottobre, sul sito del Dipartimento delle Finanze.
“È bene precisare che, in Italia – spiega poi Turchetti –, l'imposta municipale propria non è dovuta sull'abitazione principale (a meno che non rientri tra le abitazioni di lusso delle categorie A/1, A/8 o A/9), ma su seconde case, immobili commerciali, aree edificabili e terreni agricoli. Sono equiparate alle prime case anche altre categorie specifiche come le case popolari, gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari e i fabbricati utilizzati come alloggi sociali. Stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate del 2020, sono oltre 26,1 milioni i proprietari che versano l’Imu: per il 41% sono lavoratrici e lavoratori dipendenti e pensionati. Il gettito complessivo annuo è di 19,4 miliardi di euro”.
“La revisione dell’Imu, poi – sottolinea il segretario confederale Uil Santo Biondo – dovrebbe essere a gettito complessivo invariato: si aggiornano le basi imponibili, si abbassa l’aliquota di riferimento e si correggono le storture, senza gravare su chi già paga il giusto. Urge, quindi, maggiore progressività: chi possiede patrimoni immobiliari di alto valore, case di lusso o immobili lasciati vuoti deve contribuire di più, mentre chi ha redditi medio-bassi, famiglie numerose o affitta a canone concordato deve beneficiare di sconti automatici e tutele certe”.
“Inoltre – precisa Biondo – non solo riteniamo intangibile l’esenzione sulla prima casa non di lusso, ma crediamo sia necessario uniformare le detrazioni comunali, per garantire pari trattamento ai cittadini con la stessa condizione economica, ovunque risiedano. Serve poi una regola nazionale chiara che definisca un range di aliquote entro cui i Comuni possano muoversi, con l’obbligo di spiegare pubblicamente ogni aumento. Meno discrezionalità e più responsabilità: se si alza l’aliquota, si deve dire con chiarezza per quali servizi e con quali risultati”.
“Pertanto – aggiunge Biondo – proponiamo l’istituzione di una banca dati unificata (catasto, anagrafe, utenze e locazioni) come strumento essenziale per stanare le false pertinenze e gli immobili fittiziamente ‘inutilizzati’. Recuperare la base imponibile significa alleggerire chi oggi paga per tutti. Inoltre, occorre una strategia unitaria che deve comprendere Imu, canone concordato, rigenerazione urbana e social housing per garantire meno penalità sugli affitti calmierati e più incentivi per chi ristruttura e rimette sul mercato l’invenduto e lo sfitto”.
“La riforma del catasto — conclude infine Santo Biondo — è il punto di partenza di un nuovo patto di fiducia tra Stato e cittadini che fornisca basi imponibili giuste, aliquote trasparenti e servizi misurabili. Solo così, si può chiedere a tutte e tutti di fare la propria parte senza sentirsi esattori di ingiustizie. La vera riforma fiscale inizia dal catasto: se non misuri bene, non puoi tassare bene. È una scelta di giustizia, equità e modernizzazione che il Paese deve avere il coraggio di fare, adesso”.
La croce artistica di Viterbo consegnata a Papa Leone XIV dalla sindaca Frontini e dalla ...
VITERBO - 'Un'emozione unica consegnare al Santo Padre l'omaggio della città di Viterbo per il Giubileo Universale: una croce, intagliata nel legno dei castagni dei Monti Cimini, benedetta alla Porta d'Europa, e che si è caricata, nel lungo cammino giubilare sulla Via Francigena e la Romea Strata, di tante intenzioni e preghiere.
La barca di Pietro, l'ancora, simbolo di salvezza, e il chiodo ritorto, simbolo della crocifissione campeggiano sulla croce che ora è nelle mani di Papa Leone XIV. Che anno straordinario per la nostra città'. Queste le parole della sindaca Chiara Frontini che ieri mattina ha incontrato Papa Leone XIV. Una mattina speciale per la prima cittadina e la consigliera comunale delegata alla Via Francigena e Giubileo 2025 Alessandra Croci, che ha avviato e curato gli aspetti organizzativi dell'incontro. 'Un cerchio che si è chiuso - sottolinea la consigliera -.
La croce artistica che in questi mesi abbiamo portato lungo i nostri cammini, fino alla benedizione a Lampedusa, ha raggiunto Roma nei giorni scorsi. Ieri mattina, con la sindaca, abbiamo avuto l'onore e il privilegio di poterla consegnare nelle mani del Santo Padre. In quel gesto, insieme alla croce, abbiamo consegnato a Sua Santità tutte quelle speranze e quelle preghiere affidate dalle tante persone che abbiamo incontrato in questo anno nei tanti luoghi attraversati e che con commozione si sono avvicinate e fermate con noi. Una giornata indimenticabile, per noi, per la nostra città e per tutti quei pellegrini che passando da Viterbo hanno condiviso con noi l'emozione di questo Giubileo di speranza'.
La croce artistica, presentata il 13 dicembre 2024 a Palazzo dei Priori, realizzata dagli artigiani viterbesi Alessio Gismondi e Marco Bracci, ha percorso migliaia di chilometri. Tra le tappe più suggestive, la prima, all'abbazia di Sant'Antimo, e quella dello scorso marzo a Lampedusa, con la benedizione della croce da parte dell'arcivescovo di Agrigento.
Domus Mulieris in campo per il primato
VITERBO – Ci sarà in palio il primo posto provvisorio nella classifica del girone B di serie C questo venerdì sera, a Roma, nel match che vedrà di fronte Frecce Romane e Domus Mulieris Viterbo. Le padrone di casa, infatti, sono prime in classifica con un bilancio finora perfetto che parla di sei vittorie in altrettanti match, seguite a due punti di distanza dalla Domus Mulieris e dalla GBP Frassati che hanno centrato cinque successi e una sola sconfitta.
Uno di fronte all’altro ci saranno anche il miglior attacco, quello della Domus Mulieris che realizza di media oltre 73 punti per gara, e la miglior difesa, quella di Frecce Romane, che tiene le avversarie ad appena 40.7 punti segnati a partita. Statistiche significative per quanto fatto vedere finora dai due team, chiamati a cercare il miglior piazzamento possibile durante la fase regolare per poi presentarsi in buona posizione nella griglia dei playoff, dove le formazioni del girone B affronteranno quelle provenienti dall’altro raggruppamento.
Una sfida importante per il gruppo gialloblù, alla seconda trasferta consecutiva contro formazioni di alta classifica dopo l’affermazione ottenuta nell’impianto della Pallacanestro Talea. Un test prezioso per le tantissime giovani che compongono l’organico della Domus Mulieris e che si stanno impegnando a fondo anche con la formazione under 19, reduce dal larghissimo successo per 74-21 contro Elite Basket Roma e impegnata martedì prossimo, 16 dicembre, nel match casalingo contro la Stella Azzurra Roma Nord.
“Certamente gli impegni per alcune di queste ragazze sono tante – conferma il tecnico Carlo Scaramuccia – perché ci sono anche gli allenamenti e le gare con la serie A2, ma stare a lungo in campo in serie C e con le under 19 le sta aiutando ad esprimersi al meglio e i passi avanti in questi mesi sono stati tantissimi. Adesso affrontiamo Frecce Romane, avversaria certamente difficile che potrà contare sulla spinta del pubblico per cercare di confermarsi in cima alla classifica. Noi però stiamo bene, la squadra ha voglia di confrontarsi con formazioni di vertice e credo ci siano tutte le possibilità per fare bene”.
La palla a due è prevista per le 20.45 e la direzione di gara sarà affidata a Federico Di Marzio e Sara Bonuglia, entrambi di Roma.
Viterbo, La Federazione agronomi Lazio contro la proposta di abolizione delle commissioni agrarie
VITERBO - La federazione, che rappresenta gli iscritti dottori agronomi e dottori forestali del Lazio (Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo), riguardo alla Legge di stabilità regionale 2026, apprende con grande preoccupazione dell'intenzione di procedere nuovamente con l'abolizione delle Commissioni Agrarie nonostante che tale argomento sia già stato trattato con l'Assessore Righini nello snellimento delle procedure semplificative.
“Dispiace apprendere che il comunicato diffuso dalla Coldiretti non sia in linea con quanto già condiviso e sminuisce il lavoro dei dottori agronomi e forestali, nonché degli Uffici tecnici comunali, nella loro azione istituzionale e imparziale. Il tentativo è di sostituirli demandando tutta la procedura preventiva al SUPER CAA su cui questa categoria non concorda”.
“Ma non solo questo, nell'audizione presso la preposta Commissione del Consiglio regionale, la Coldiretti ha trattato alcune competenze proprie della nostra categoria professionale senza averne discusso preventivamente con la federazione alla luce del fatto che i nostri professionisti svolgono un importante lavoro presso i comuni nell'assistenza alla pianificazione territoriale”.
“Noi proponiamo che le Commissioni Agrarie siano riqualificate affidandole al rilascio delle Certificazioni IAP e CD utili per l'esonero degli oneri concessori, col solo pagamento al richiedente di quelli amministrativi e non più a carico dei Comuni. Oggi detta procedura è affidata a dei Comuni capofila che, in molti casi, sono sprovvisti di competenze e con tempi incerti”.
“La procedura attuale prevede che la Certificazione sia preliminare all'esame del PUA, su cui la Commissione esprime un parere preventivo che, solo se è positivo, può dare avvio al Procedimento unico laddove occorrente. La proposta della Coldiretti è insostenibile, dato che i due tecnici esterni previsti dovrebbero svolgere il lavoro per tutte le richieste del Lazio, stimate in varie centinaia, mentre oggi gli stessi sono già previsti in ogni Comune'.
'Lo stesso vale se i PUA vengano sottoposti all'esame delle ADA provinciali, che sarebbe un ritorno a trent'anni fa, quando venivano approvati i PUA per i PTP; procedura dimostratasi inefficiente, inducendo con la LR 38/99 le Commissioni Agrarie per ogni Comune, quale unico ente titolato al rilascio dei titoli abilitativi. I decentramenti di funzioni amministrative ai comuni sono riportati anche negli artt. 3 e 4 della LR 1/2020, mentre per le Commissioni Agrarie sarebbe previsto l'inverso). Infine, la proposta della Coldiretti, non considera che il Governo sta per approvare il nuovo 'Codice dell'edilizia e delle costruzioni' (DL delega 04/12/25) in sostituzione del TUE')”.
“Questa federazione, quindi, concorda circa la modificazione proposta con l'aggiunta del nuovo comma 9.ter, mentre ritiene necessario continuare la collaborazione in sinergia con la Regione sulla via della semplificazione, proponendo, sia una tempistica più aderente alla vigente normativa di settore (LR 1/2020) e regolamentazione delle Commissioni Agrarie, sia una maggiore considerazione della nostra Categoria nell'azione della tutela del Territorio, evitando quelle esclusioni che riguardano i professionisti che rappresentiamo”.