Si possono prevedere i terremoti? Bendandi diceva di essere in grado di prevedere le scosse di terremoto - Raffaele Bendandi, detto anche l'uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.
Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saper predire una scossa di terremoto.
Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli. Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea. Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre pr
estava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo.
Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.
Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare "Un principio fondamentale dell’Universo", dove descrive la sua precedente scoperta.
Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.
Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.
Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 di Faenza.
Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra.
In questa ultima predizione, tra l'altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya per il 2012.
Commenti
Rifugiamoci su Monte Cuculo
E’ vera la profezia di Bendandi sul terremoto che distruggerà Roma?
Il Sussidiario
18 Gennaio 2011
Il sismologo Raffaele Bendandi, vissuto tra il 1893 e il 1979, era convinto di essere in grado di prevedere i terremoti. Proprio come Giampaolo Giuliani, che è riuscito a sapere in anticipo che si sarebbe verificata la catastrofe dell’Aquila del 2009.
PREVEDERE I TERREMOTI - Decine di siti di informazione hanno pubblicato la notizia secondo cui Bendandi avrebbe previsto due disastrosi terremoti, uno a Roma l’11 maggio 2011 e uno, ancora più distruttivo, il 5-6 aprile 2012. Ma è possibile sapere con certezza che questi terremoti si verificheranno? Ilsussidiario.net ha analizzato le fonti disponibili per capire se davvero Bendandi fosse in grado di prevedere i movimenti tellurici, e se nei suoi documenti siano effettivamente contenute le profezie sul 2011 e sul 2012.
ORIGINE COSMICA - Tra i documenti presi in considerazione, un video d’epoca in cui Bendandi, nel corso del telegiornale, affermava: «L’origine dei terremoti secondo la mia teoria è prettamente cosmica. Secondo dati da me raccolti e controllati il sisma avviene quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti». A quel punto l’intervistatore gli chiede: «Quindi sarebbero prevedibili i terremoti?» E Bendandi risponde secco: «Prevedibili esattamente». L’intuizione di Bendandi era che, così come il mare si muoveva assecondando l’attrazione esercitata dalla Luna, lo stesso avvenisse anche per la crosta terrestre. La Luna, il Sole e gli altri pianeti del sistema solare provocherebbero per Bendandi rigonfiamenti della superficie terrestre e, quando le loro forze si sommano, scatenerebbero i movimenti tellurici. Ma chi era l’uomo che prevedeva i terremoti?
GENIO AUTODIDATTA - Nato a Faenza il 17 ottobre 1893, Bendandi era figlio di un'umile famiglia nel quartiere popolare chiamato Filanda Vecchia. Come scrive il sito abruzzo24ore.tv, frequentò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio. Ma all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da fabbricarsi da solo un telescopio e alcuni giroscopi. Mentre per guadagnarsi da vivere lavorava come scultore del legno. In seguito al terribile sisma di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti sforzandosi di prevederli. Si iscrisse quindi a una scuola d'arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò come meccanico in una squadriglia di idrovolanti.
LA PROFEZIA PER IL 1924 - E in quanto ricercatore autodidatta, nel 1920 elaborò la sua teoria «sismogenica». La teoria di Bendandi è nata mentre il sismologo stava compiendo una passeggiata sul bagnasciuga, durante la quale gli è venuta l’idea che la crosta terrestre, così come i mari, subisce gli effetti legati alla Luna. Negli anni successivi la sviluppò lavorando in una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo. In occasione del terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915, si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto in cui prevedeva che si sarebbe verificato. Bendandi all’epoca aveva solo 22 anni. Più tardi, il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di mettere a verbale una «profezia»: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche.
SISMOGRAFI INNOVATIVI - Bendandi sbagliò di soli due giorni. Tuttavia il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo «colui che prevede i terremoti». Iniziò da qui la sua fama mondiale. Nelle sue ricerche si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici. Bendandi costruì inoltre dei modelli innovativi di sismografo, riuscendo a venderli in tutto il mondo. Nel 1927, dapprima fu nominato da Benito Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi gli fu proibito di pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, minacciandolo di mandarlo in esilio; in realtà egli aggirò il divieto, scrivendo i suoi articoli per i giornali americani.
CICLO DI 11 ANNI - Nel 1931 Bendandi consegna all'Accademia Pontificia i risultati delle sue ricerche sul ciclo di 11 anni del Sole, e in seguito pubblica a proprie spese «Un principio fondamentale dell’Universo». Nel 1959, Bendandi afferma di avere scoperto un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio e il Sole, dandogli il nome della sua città natale, Faenza. Solo in seguito, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l’inglese Smith portarono avanti le ricerche di Bendandi per la previsione dei terremoti, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati. Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dal sismologo, che tentò di avvisare le autorità senza però essere ascoltato. Bendandi fu trovato morto, in circostanze misteriose, il 3 novembre 1979 nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 a Faenza.
ROMA, 11 MAGGIO 2011 - Come scrive uno dei numerosi siti che hanno pubblicato, senza verificarla, la notizia sul terremoto del 2011 in Italia, attraverso il suo metodo Bendandi avrebbe predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per il 5-6 aprile 2012, affermando che in quella data parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la Terra. La notizia, chissà perché, si è saputa però soltanto di recente, a molto tempo dalla scomparsa di Bendandi. E nessuno dei siti che la riporta cita la fonte esatta da cui proviene. Vera o falsa quindi? Dal momento che Bendandi è morto 32 anni fa, la persona più titolata a rispondere è Paola Lagorio, presidente dell’associazione La Bendandiana, che custodisce tutti i documenti manoscritti del sismologo.
I MANOSCRITTI PER IL 2011 - Lagorio è stata intervistata di recente dal programma di Raidue, Voyager. E ha rivelato quindi: «Bendandi aveva deciso di bruciare i suoi manoscritti, ma poi ha avuto un ripensamento. E proprio alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati. Non si sa chi lo ha fatto, ma la persona si è pentita del suo gesto e quei documenti sono quindi giunti fino a noi. Nelle carte di Bendandi relative al 2011 sono contenuti numeri e considerazioni, sempre in forma numerica». E ha osservato quindi Lagorio: «Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, infine, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte. I romani possono quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno in attesa della prossima teoria catastrofista che ultimamente su Internet non mancano mai.
5 Maggio 2011: profezia o previsione?
Da anni che non si fa che ripetere sul Bendandi le stesse cose senza aggiungere nulla di certo, anzi amplificando le tensioni con altrettante incertezze; nè si può pensare che un'associazione costituita ad arte dopo la sua scomparsa - benché si fregi del suo nome - abbia diritto di sostituirsi a lui, rappresentando in toto le sue vere ricerche e risultanze.
L'attribuzione di eventuali previsioni "tardive" è completamente compromessa, probabilmente dalla convenienza di chi sarebbe chiamato a regolarsi di conseguenza; ma vi rendete conto della posizione in cui verrebbe a trovarsi la Protezione Civile, se la notizia di un terremoto il Maggio prossimo non fosse smentita?
Dunque le ragioni di apprensione rimangono, poiché le notizie non sorgono mai dal nulla;
o forse sì?
Per appurarlo, il solo modo è spingersi oltre, concentrandosi sulle possibilità oggettive di eventi sismici nei luoghi predetti; a partire dalla data dell'11 Maggio 2011 (per quella del 2012 avremo tempo... si spera! ).
Vi è solo un mezzo disponibile, a mia conoscenza, che consenta un anticipo superiore agli stretti tempi tecnici del manifestarsi di un sisma.
Forse "oggettive" non sarà un termine del tutto condiviso, avendo acceso sulla domanda i riflettori dell'Astrologia; tuttavia non quella della strada, prostituita dalle mode e dal grande pubblico che le alimenta; ma quella con la 'A' maiuscola, fatta di leggi naturali, che rimangono immutate nei secoli e non tradiscono quando sono applicate seriamente.
Credo che in fondo, anche il Bendandi fosse un grande astrologo, nel senso attribuito al termine da una sapienza millenaria.
Non è stata una passeggiata e non azzardo certo risposte definitive;
ma chi è interessato, può rendersi conto dei primi risultati.
http://astrologia.astrotime.org/Raffaele%20Bendandi.html
Suggerimenti o richieste, anche riguardanti diagrammi locali, saranno benaccette.
AstroTime
p.s. - tratto la disciplina da decenni come ricercatore e non vendo nulla; oggi sulla rete distribuisco gratis 36MB di dati personalizzati per annata, tra i più avanzati al mondo.
Quindi un'analisi astrologica
Quindi un'analisi astrologica farebbe pensare a un'area problematica dalla Toscana alla Campania? Per fortuna che al lago si puo' dormire sulla spiaggia, anche se a maggio e' ancora freddino. Ma sempre meglio la guazza che i blocchetti di tufo sulla capoccia!
ROMA, TERREMOTO A MAGGIO:LA 'BUFALA' CORRE SUL WEB
ROMA - Maggio 2011, apocalisse a Roma: gira sul web, di bocca in bocca tra gli studenti, nei ragionamenti ironici ma in fondo anche un pò preoccupati dei cittadini della capitale la leggenda metropolitana secondo la quale tra due mesi un terremoto potrebbe colpire la Città Eterna. Così quella che viene in genere liquidata come una 'bufalà finisce per tenere comunque banco nelle discussioni dei romani al bar, a scuola, in metropolitana. E ci si divide tra scettici convinti e apocalittici disposti a credere che in fondo ci sia qualcosa di vero. Nei forum di discussione su Internet si trovano diverse versioni dell'inquietante diceria: il giorno del terremoto varia tra l'11, il 12 e il 13 maggio. C'è chi sposta di un poco l'orizzonte geografico e profetizza la possibile scossa sismica in un punto non precisato dei Castelli Romani tra il 5 e il 15 maggio ma c'è anche chi invece 'puntà sul 2012. In molti sul web chiamano in causa l'astronomo e sismologo Raffaele Bendandi, morto nel 1979, che avrebbe predetto una scossa a Roma per il mese di maggio. Così, tra mille condizionali e dubbi, la voce prende piede e si diffonde incontrollata. C'è anche un precedente specifico che risale a due anni fa e che forse ha giocato un ruolo non secondario nella diffusione di questa nuova leggenda: proprio il 12 maggio del 2009 venne registrata nella capitale una scossa di magnitudo 2.1 della scala Richter che non provocò danni a persone o cose. Una coincidenza sinistra che alimenta i timori, anche se ovviamente non ha nulla a che fare con ipotetici eventi futuri. La voce non poteva sfuggire a Paolo Toselli, fondatore del Ceravolc (Centro Raccolta Voci e Leggende Contemporanee), considerato tra i più grandi esperti di dicerie urbane. «Si tratta di un classico, è un caso di scuola che ha in sè tutte le caratteristiche della leggenda metropolitana. Fenomeni irrazionali di questo genere si innestano nella paura della gente per l'ignoto e il futuro», osserva. «Tante persone finiscono per credere a leggende di questo tipo perchè un possibile terremoto in arrivo è un elemento imprevedibile, inontrollabile e quindi non esistono modi per confutarlo del tutto. Ecco perchè -continua Toselli- certe voci finiscono per circolare in maniera incontrollata». «Si arriva così a parlare, magari in buona fede e senza secondi fini, di eventi nefasti in procinto di accadere salvo poi scoprire che si trattava di una 'bufalà. In altri casi -continua Toselli- la previsione apocalittica si sposta più avanti, mischiandosi con le pseudo profezie Maya che indicano la fine del mondo per il 21 dicembre del 2012». Un'altra leggenda, questa, basata sui calcoli dei calendari pre-colombiani, destinata a tenere la scena per i prossimi due anni e a suscitare apprensione in chi teme un 'Armageddon' prossimo venturo. Come hanno scoperto a proprie spese gli abitanti del paesino francese di Bugarach, località scelta chissà perchè dalle leggende via web come unico posto che scamperebbe alla fine del mondo nel 2012 e quindi già oggi meta di pellegrinaggi da parte di migliaia di persone che cercano di sfuggire all'apocalisse. Nel frattempo, c'è chi si organizza su Facebook e, per evitare guai, propone ironicamente per la data fatidica del 12 maggio gite e picnic al parco di Villa Borghese o in altri luoghi della città, evidentemente considerati sufficientemente aperti e privi di edifici per sfuggire alla furia del terremoto. Anche nei gruppi di discussione del social network c'è chi ci ride su e chi invece manifesta la propria «grande ansia» con un inequivocabile 'aiutoooo!'. E in attesa di superare indenni la data infausta, il 'non è vero ma ci credò continua sul web e nelle chiacchiere della gente.
Previsione terremoti 2011: le prime conferme
PREVISIONE TERREMOTI 2011, LE PRIME CONFERME.....
Previsione terremoti Primavera 2011...La giornalista Giuliana Gugliotti intervista Maurizio Armanetti In questa intervista, vedi link "coincide" in modo preoccupante la data dell' 11-12 maggio 2011...inoltre il 10 Marzo, coincide con la scossa nel Pistoiese (prevista 2 anni prima) e con sole sette ore di differenza con il Sisma del Giappone ...ed ancora con le previsioni di Giuliani che ha affermato che il mese di Marzo la sismica è tornata quella di due anni fa.. le altre date sono 19-22 marzo,3-5 maggio 2011... Fonti: http://www.rabdomanzia.com
A titolo di curiosita', il 12 maggio 2009...
Scossa di terremoto a Roma,
sopralluogo a Castel Sant'Angelo
Il movimento tellurico registrato alle 14.44 del 12 maggio
il Sovrintendente Giro ispeziona l'area
Castel Sant'Angelo (Ansa)
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 14.44 in provincia di Roma del 12 maggio. Oggi sopralluogo a Castel Sant'Angelo del Sottosegretario per i Beni Culturali Francesco Giro con la soprintendente per i Beni Architettonici di Roma Federica Galloni e a Claudio Strinati Soprintendente speciale del Polo Museale Romano per constatare da vicino se il sisma di ieri abbia prodotto qualche danno al monumento.
COMUNI INTERESSATI - I comuni più vicini all'epicentro sono stati Roma, Ciampino, Tor Lupara e Frascati. Tuttavia, riportando i dati dell'Istituto nazionale di vulcanologia sulle mappe satellitari, l'epicentro del sisma risulta nel pieno cuore di Roma, più precisamente nei giardini di Castel Sant'Angelo. Dalle prime verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento non risultano danni a persone o cose.
PICCOLE FAGLIE IN CITTA' - «Sono stupita della localizzazione - dice Patrizia Tosi, sismologa dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - che io sappia lì sotto non ci sono teoricamente faglie in quell'area. Tuttavia è evidente che se l'epicentro è lì, alla profondità di 10 chilometri, qualcosa ci dev'essere. Certo che, in una città come Roma, anche se ci fossero faglie in centro sarebbe difficile trovarle perchè i segni in superficie sono confusi e coperti da stratificazioni edilizie». La sismicità diffusa, «con questi piccoli terremoti c'è sempre - spiegano all'Ingv -, ma andranno verificati i dati perché da un po' di giorni molte persone telefonano segnalando di avvertire tremori a Roma: probabilmente delle piccole scosse ci sono state». Nella mappa dei risentimenti già pubblicata su internet la scossa delle 14.44 è stata avvertita dalla popolazione come 3-4 grado.
SCOSSA A PISA - Nella serata del 12 maggio, poi, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 2.6 si è verificata in provincia di Pisa. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione civile, precisando che non risultano danni a persone o cose. Le località prossime all'epicentro sono state Santa Luce, Orciano Pisano e Lorenzana.
12 maggio 2009
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_maggio_12/teremoto_roma-...
E il Codacons si preoccupa della credulita' popolare...
Questa notizia mi ha deluso in quanto altrimenti stimo Rienzi. Possibile che quelli del Codacons non hanno cose piu'importanti da fare che schierarsi contro la liberta' di discussione? Quindi ora ogni argomenti ipotetico o potenzialmente allarmante deve essere bandito dalla discussione pubblica per paura di procurare allarme? Codacons, facci il piacere, noi ne discutiamo quanto ci pare, questa non e' l'Unione Sovietica. La credulita' popolare si combatte educando il popolo, non sopprimendo la liberta' di espressione. E l'educazione non puo' prescindere dalla liberta' di espressione e di pensiero.
TERREMOTO, CODACONS: ESPOSTO IN PROCURA PER PROCURATO ALLARME
"Un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro tutti quei soggetti (blog, siti web, tv, radio, giornali, ecc.) che hanno in qualsiasi modo diffuso e alimentato la notizia del terremoto che dovrebbe verificarsi domani nella capitale". Così il Codacons in una nota: "Si tratta di una bufala priva di qualsiasi fondamento scientifico, che sta generando allarme in molti cittadini romani, contribuendo all'insorgere di paure e ansie del tutto ingiustificate - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Una frottola che ha trovato credibilità nutrendosi della tragedia del terremoto dell'Aquila di due anni fa, e che porterà domani molti cittadini ad allontanarsi dalla capitale per paura di improbabili catastrofi. Non sappiamo chi possa guadagnarci da tutto ciò, ma riteniamo siano ravvisabili ipotesi penalmente rilevanti come procurato allarme e abuso della credulità popolare. Per tale motivo - prosegue Rienzi - abbiamo deciso di chiedere alla Procura di aprire una inchiesta, per accertare i fatti e le connesse responsabilità". (omniroma.it)
Della credulita' popolare ci
Della credulita' popolare ci approfittano pure tante cosiddette "unioni consumatori"... danno a bere la frottola che stanno li' a proteggere la gente senza fini di lucro...tante cause non hanno nessuna speranza di successo ma intanto si beccano le quote di iscrizione..poi se per sbaglio vincono si succhiano tutto il ricavato...pero' non si deve discutere sui blog per non turbare la credulita' popolare...quando pare a loro...
In Spagna
Sono dieci le vittime del terremoto che ha colpito la Murcia. Il nuovo bilancio è stato fornito da una tv locale che cita la prefettura. Una scossa sismica di 5,2 gradi della scala Richter è stata registrata nel sud della Spagna alle 18,47. L'epicentro è stato posizionato nella cittadina di Lorca, vicino al confine con l'Andalusia, a una profondità di circa 10 chilometri. Secondo le prime notizie vi sarebbero alcune vittime: almeno dieci secondo una tv locale che cita la prefettura.
I DANNI - A Lorca sono crollati alcuni edifici ed è stata danneggiata la facciata della chiesa di San Francisco, il campanile dela chiesa di San Diego e La Torre del Castillo. La scossa principale era stata preceduta da un altro sisma alle 17,05 di 4,4 gradi. Il sindaco della città ha confermato tre vittime, ma ha aggiunto che potrebbero essere cinque. Le autorità stanno valutando lo sgombero dell'ospedale che avrebbe sofferto danni strutturali. La scossa - che ha provocato alcune frane che hanno interrotto al circolazione in alcune strade della provincia - è stata avvertita anche a Madrid, dove non ha causato alcun danno. Il primo ministro spangolo, José Luis Zapatero, ha deciso l'invio dell'esercito nell'area interessata dal terremoto.
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