“Tuscania s’improfuma”. Potrebbe essere questo lo slogan della prossima festa paesana. La storia che racconta Vincenzo Coppola, residente a Capodimonte ma da tanti anni operaio presso il mattatoio in località Sant’Angelo, appare incredibile. Alcuni giorni fa, a causa di un fortuito incidente mentre
Custom Search
Commenti
Intero articolo
“Tuscania s’improfuma”. Potrebbe essere questo lo slogan della prossima festa paesana. La storia che racconta Vincenzo Coppola, residente a Capodimonte ma da tanti anni operaio presso il mattatoio in località Sant’Angelo, appare incredibile. Alcuni giorni fa, a causa di un fortuito incidente mentre era intento a lavare la macchina nel piazzale antistante il mattatoio, Vincenzo Coppola è inciampato ed ha battuto violentemente la testa causandosi una ferita lacero contusa alla testa. Accompagnato dai colleghi si è recato presso la struttura della guardia medica per essere sottoposto quanto meno alle prime cure.
“L’operatore della struttura sanitaria, una dottoressa - racconta Vincenzo Coppola - pur vedendomi pieno di sangue non voleva neanche farmi entrare perché secondo lei la mia tuta da lavoro emanava cattivo odore. Sono rimasto senza parole ma ho pregato la dottoressa di guardarmi la ferita per sapere se avevo bisogno dei punti di sutura visto che il sangue continuava a scendermi copiosamente. Ho ricevuto un trattamento pessimo dal punto di vista professionale ma anche umano. La ferita non mi è stata tamponata, neanche una garza per asciugare il sangue, ho usato ripetutamente i fazzolettini di carta che avevo in tasca. Alla fine, dopo aver risposto al telefono, la dottoressa mi ha detto che non poteva fare niente. Ho solo perso tempo. Sono stato accompagnato al pronto soccorso di Tarquinia dove mi è stata suturata la ferita”.
Morale della storia a Tuscania chi si reca alla guardia medica oltre alla tessera sanitaria deve obbligatoriamente portare con sè una boccetta di profumo. Meglio se di marca.
La dottoressa è stata
La dottoressa è stata disturbata dal forte odore di toro.
Aggiungi un commento