Capodimonte, domenica 27 giugno 2010, ore 21
Piazza della Rocca
Musical Il sogno di Giuseppe della compagnia teatrale "I teatranti della verità" di Viterbo.
La compagnia dei “Teatranti della Verità” tornerà sul palcoscenico domenica 27 giugno alle ore 21 in piazza della rocca a Capodimonte con il musical “Il sogno di Giuseppe” per la regia di Cristina Durastanti.
Di nuovo verrà riproposta la storia, tratta dalla Bibbia (libro della Genesi), di Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto per invidia dai fratelli.
Finito schiavo in Egitto, Giuseppe prima acquisterà il favore del suo padrone Putifarre; poi, accusato ingiustamente, finirà in prigione; infine, grazie al suo dono di interpretare i sogni, si guadagnerà la stima del Faraone e, in occasione di una feroce carestia, saprà perdonare i suoi fratelli e ritrovare con loro l’unione perduta.
La storia di Giuseppe, adolescente coccolato, venduto dai fratelli e infine uomo di potere in Egitto, è simbolicamente importante per due ragioni.
Anzitutto, il Giuseppe adulto, che ha imparato attraverso le avversità a essere virtuoso e saggio, era considerato dagli antichi Israeliti come l’ideale di ogni amministratore o persona costituita in autorità.
In secondo luogo, egli riuscì a sanare la discordia tra fratelli che aveva segnato le generazioni patriarcali fino alla sua stessa famiglia sconvolta da conflitti. Significativamente, Dio non dovette più a lungo rinnovare le promesse o gli interventi visibili come aveva fatto con gli antenati di Giuseppe in Canaan.
Un grande spettacolo recitato, ballato ma soprattutto cantato rigorosamente dal vivo! Un impegno eccezionale profuso da tutti.
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Il musical “Il sogno di Giuseppe” - capodimonte (vt).
La compagnia dei “Teatranti della Verità” tornerà sul palcoscenico domenica 27 giugno alle ore 21 in piazza della rocca a Capodimonte con il musical “Il sogno di Giuseppe” per la regia di Cristina Durastanti.
Di nuovo verrà riproposta la storia, tratta dalla Bibbia (libro della Genesi), di Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto per invidia dai fratelli.
Finito schiavo in Egitto, Giuseppe prima acquisterà il favore del suo padrone Putifarre; poi, accusato ingiustamente, finirà in prigione; infine, grazie al suo dono di interpretare i sogni, si guadagnerà la stima del Faraone e, in occasione di una feroce carestia, saprà perdonare i suoi fratelli e ritrovare con loro l’unione perduta.
La storia di Giuseppe, adolescente coccolato, venduto dai fratelli e infine uomo di potere in Egitto, è simbolicamente importante per due ragioni.
Anzitutto, il Giuseppe adulto, che ha imparato attraverso le avversità a essere virtuoso e saggio, era considerato dagli antichi Israeliti come l’ideale di ogni amministratore o persona costituita in autorità.
In secondo luogo, egli riuscì a sanare la discordia tra fratelli che aveva segnato le generazioni patriarcali fino alla sua stessa famiglia sconvolta da conflitti. Significativamente, Dio non dovette più a lungo rinnovare le promesse o gli interventi visibili come aveva fatto con gli antenati di Giuseppe in Canaan.
Un grande spettacolo recitato, ballato ma soprattutto cantato rigorosamente dal vivo! Un impegno eccezionale profuso da tutti.
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