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'Acqua non potabile, chiediamo un consiglio comunale straordinario per risolvere il problema'
VITERBO - Ci risiamo. Ancora un'ordinanza di non potabilità dell'acqua a Viterbo relativa al serbatoio Monte Jugo perché i valori dell'arsenico superano i limiti stabiliti dalla legge (10 μg/l ). Di nuovo, come qualche mese fa, vietato bere e vietato usare l'acqua del rubinetto nelle case, nei bar, nei ristoranti, e in tante altre attività produttive che attingono dalla rete idrica inquinata. Con l'acqua inquinata da arsenico non si può fare il pane, non si può fare il caffé, non si può fare la pizza, non si può fare la pasta e la mozzarella.
L'impatto di una situazione con livelli di arsenico dell'acqua fuori legge è a largo raggio e produce effetti plurimi e danni ingenti. Sottovalutare questa realtà non è possibile se non da chi mostra una discreta dose di insipienza e superficialità.
Notiamo a questo proposito, che, come si legge sul sito del comune di Viterbo, le analisi chimiche sull'acqua risalgono al 5 maggio 2025, ma i risultati sono stati trasmessi alla Asl in data 8 maggio e soltanto il 12 maggio notificati al comune di Viterbo.
Questo ritardo nella comunicazione alle istituzioni, che il sindaco Chiara Frontini giustamente lamenta, è indice di una condotta negligente e imperita e di una grave disattenzione verso la salute dei cittadini.
Perché una quantità elevata di arsenico significa livelli alti di un elemento contaminante pericoloso che fa male alla salute delle persone, aumentandone malattie e mortalità.
Perciò il primo cittadino fa bene a chiedere maggiore sollecitudine nella comunicazione di eventuali sforamenti oltre i limiti di legge per consentire alle autorità di attivarsi immediatamente.
Il sindaco di un comune è la massima autorità sanitaria locale e ha il compito fondamentale di tutelare la salute dei cittadini. I quali, in un caso di emergenza come quello attuale, hanno diritto a essere informati prontamente e a ricevere acqua pulita e potabile per famiglie e aziende.
Spetta al sindaco e al gestore adoperarsi per doverne garantire il rifornimento anche con l'utilizzo di autobotti.
La questione arsenico, però, a Viterbo è un problema annoso e sistemico che non si è riusciti a risolvere, pur essendoci i mezzi e le soluzioni tecnologiche per farlo, ponendo una pesante ipoteca sulla salute della popolazione locale.
Per questo motivo chiediamo al primo cittadino Chiara Frontini di convocare un consiglio comunale straordinario dedicato al tema dell'acqua e aperto alla cittadinanza e con la partecipazione dei vertici del gestore del servizio idrico, dell'Asl, dell'Arpa e del presidente della Provincia di Viterbo.
Così da fare finalmente chiarezza e dare spiegazione in modo trasparente sulle cause della continua e ripetuta emergenza e discutere delle soluzioni definitive per azzerare una volta per tutte la presenza dell'arsenico nella rete idrica locale, proteggendo la salute della cittadinanza ed eliminando anche danni economici ad aziende e famiglie.
Comitato di quartiere San Pellegrino
Alla guida con patente revocata e senza assicurazione. Denunciato un quarantottenne
VITERBO - Controlli degli agenti di Polizia locale, denuncia a piede libero per due persone nei giorni scorsi. A entrare nel dettaglio è il comandante della Polizia locale Mauro Vinciotti, che spiega: 'Nel primo caso, si tratta di un uomo di 48 anni, sorpreso alla guida di un veicolo con patente revocata nel 2023. Lo stesso soggetto era stato già fermato e sanzionato lo scorso novembre dagli stessi agenti per guida con patente revocata e veicolo sprovvisto della copertura assicurativa. Gli accertamenti effettuati hanno confermato la reiterazione della violazione per guida con patente revocata nell'arco del biennio. L'uomo è stato denunciato e deferito all'autorità giudiziaria. Nel secondo caso – prosegue il comandante Vinciotti – durante un intervento su un sinistro stradale, la polizia locale ha denunciato un uomo per appropriazione indebita di un veicolo confiscato e ormai di proprietà dello Stato. Il soggetto guidava pur non avendo mai conseguito la patente di guida. Dagli accertamenti scaturiva un verbale di 5100 euro'. 'La sicurezza è in cima alle priorità di questa amministrazione – afferma la sindaca Chiara Frontini –. Le attività di controllo svolte recentemente, che hanno portato alla denuncia dei due soggetti, testimoniano l'efficacia e la fermezza nel contrastare comportamenti scorretti e illegali. Continueremo a rafforzare le attività di controllo, in sinergia con le altre forze dell'ordine del territorio, affinché Viterbo possa essere un luogo più sicuro e rispettoso per tutti'.
Borse di studio agli studenti palestinesi
VITERBO - Un grande progetto nazionale coordinato dalla CRUI e realizzato da 35 atenei per 97 borse di studio delle università italiane destinate agli studenti palestinesi
IUPALS, Italian Universities for Palestinian Students, è un'iniziativa ideata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) e il Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme.
Il progetto prevede 97 borse di studio, dell'importo di circa 12.000 euro annui ciascuna, messe a disposizione da 35 università italiane per studentesse e studenti palestinesi residenti nei Territori Palestinesi, interessati a frequentare un intero ciclo di studi universitari (laurea triennale, laurea magistrale o laurea a ciclo unico) in Italia.
Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha dichiarato:
' IUPALS è la conferma concreta della vocazione internazionale del nostro sistema universitario: un sistema che crede nella conoscenza come strumento di pace, dialogo e convivenza. Ed è la dimostrazione di come l'Italia non si limiti alle dichiarazioni di principio. Con l'iniziativa Food for Gaza abbiamo portato aiuti alimentari alla popolazione palestinese e ampliato il progetto fino all'assistenza sanitaria per bambini malati oncologici, grazie alla splendida collaborazione dei policlinici universitari. Oggi compiamo un passo in più, offrendo ai giovani palestinesi la possibilità di studiare in Italia. Significa offrire un'opportunità di crescita che non è solo individuale, ma collettiva. Perché l'educazione costruisce ponti, apre strade, semina futuro. È da qui che si comincia davvero a costruire la pace'.
La Presidente della CRUI, Giovanna Iannantuoni, e il Delegato CRUI alla Cooperazione allo Sviluppo, Maurizio Oliviero, hanno aggiunto:
'Il sistema accademico italiano ha saputo reagire ancora una volta con generosità verso una comunità di giovani colpita da eventi dolorosi. Accogliere giovani talenti e formarli nei nostri atenei rappresenta un valido investimento per rafforzare i legami tra popoli e tra Paesi. Un'iniziativa che conferma come formazione e ricerca siano anche strumenti importanti delle relazioni internazionali e per la promozione della pace. Una pace che rende le indicazioni di principio atti concreti e che fa della formazione, di un sogno che diventa percorso accademico e della vita in un campus l'arma più efficace contro le guerre del futuro. IUPALS rappresenta il punto di arrivo di un lungo cammino di coordinamento tra le università e delle università con la CRUI.'
IUPALS si inserisce nel quadro degli impegni presi dal sistema universitario italiano a seguito dell'assemblea della CRUI del maggio 2024. In quell'occasione, rettrici e rettori ribadirono l'urgenza di raggiungere una pace stabile in Medio Oriente e sottolinearono il ruolo cruciale delle università nel promuovere l'apertura, il dialogo, l'approfondimento e la ricerca di soluzioni per una convivenza pacifica. Dodici mesi di intenso lavoro di coordinamento tra le autonomie universitarie e di raccordo con i ministeri coinvolti hanno portato alla concreta realizzazione di questo progetto.
L'obiettivo principale di IUPALS è duplice:
facilitare la formazione terziaria degli studenti palestinesi, offrendo loro un'opportunità di studio in un ambiente accademico internazionale;
rafforzare la cooperazione tra le università italiane e le istituzioni educative palestinesi, promuovendo processi di internazionalizzazione e integrazione culturale.
Gli studenti interessati alle borse IUPALS possono consultare, già da oggi, i bandi specifici sui siti delle 35 università aderenti e iscriversi al corso di lingua e cultura italiana propedeutico all'immatricolazione accademica. Sono partner locali del progetto le Scuole di Terrasanta e la Fondazione Giovanni Paolo II di Betlemme.
I bandi sono consultabili anche tramite l'Avviso pubblicato sul sito della CRUI:
https://www.crui.it/home-ri/iupals-italian-universities-for-palestinian-students.html
Foto imperfetta? Mamma che sciagura... All'azione con l'effetto Clean Up di Apple
Fonte Immagine: Brand News
VITERBO - Essere pesa e apparire riposa? No, non è sempre uno statement valido. La nostra identità reale, però, se non smussata e resa accessibile alle persone con cui interagiamo, potrebbe travolgerle e provocarle più di un ingenuo sorriso o ammiccamento.
E non si parli solo di relazioni di coppia, bensì di frequentazioni, amicizie, condivisioni non mediate dal touch: l’invito ad essere sé stessi senza compromessi, sovraesteso dalle narrazioni di molte realtà aziendali, ha sostanziato da pochi anni ai nostri giorni la comunicazione dei servizi, ma non dobbiamo nemmeno dimenticarci di curare la presentazione, la curiosità, l’interesse sano.
E la nostra apparenza, la cura dell’involucro, è in realtà un’attenzione purissima che deve rimanere corporea. Un conto, però, è valorizzarne le fondamenta, un altro è rendere le nostre qualità fisiche enjoyable al pubblico, più che al nostro orgoglio.
La pubblicità che sarà presentata oggi è incentrata sugli allenamenti di un fisicato volto attoriale, che ha bisogno di un set fotografico per essere agganciabile. A eseguirlo? Probabilmente la mamma, che accantoniamo nell’armadio dei ricordi dai nostri tredici anni, e che tante semplificazioni hanno smarcato dal ruolo educativo, protettivo, rassicurante. I genitori di oggi: aste da selfie o broadcasting delle emozioni? Un indizio parlante sull’oggetto della nostra analisi è in questa potente associazione: “iPhone 16 – Effetto Clean Up”. Una sorta di filtro pulitore che elimina dalla memoria – del dispositivo e del suo primo utente – le figure e le immagini che “disturbano” gli scatti riusciti.
La tenacia degli spot di Apple mostra volontariamente questa forte dicotomia: siamo animali da palco prima che individui in cerca di miglioramento, e ricorriamo alle tecnologie non per risalire alle risposte, ma, erroneamente, per consegnarci alle conferme.
Questo, però, non dipende dall’invenzione dell’elegante cellulare con la mela, bensì dalle abitudini consolidate nell’approccio a esso: foriero di contenuti da vagliare in ogni occasione, la sua capacità di creare reti è un’inossidabile certezza, ma non possiamo rendere lo “smart” tanto efficace da impersonarci. La nostra mente ha traiettorie lente, bizzarre, genuinamente contorte, e l’innovazione non può conformarla o riformarla, ma offrire validi ausili occasionali.
Fitness, sport di ogni livello e giochi di squadra collettivi ci aiutano a migliorare la percezione del nostro sé, seminando salute e sicurezza nel nostro corpo e nella psicologia. Viverli con amore, contezza dei benefici e consapevolezza dei rischi ci espone a un modello più che condivisibile di naturalezza, in cui anche il cuore e la fisicità sono chiamati in causa per sostenerci, per ricordarci che valiamo.
Ma il culturista che elimina la mamma dallo specchio, riflessa mentre effettuava gli scatti, si serve del filtro Clean Up Photos per levare un impaccio all’immagine, per ammettere che tutto debba essere perfetto, che l’originalità sia sempre conformabile, standardizzabile. Eppure non è questa la profezia che ha accompagnato la diffusione delle tecnologie promosse da tutti i brand, inizialmente incensate e poi, giustamente, ridimensionate a facilitazioni per le professioni specifiche.
L’alfabetizzazione digitale, in realtà, è un obiettivo che potrebbe riguardare tutti, dando un apporto prezioso alle attività. Nonostante gli ideali, la nostra fragilità si trova anche a fare i conti con la mania di protagonismo, di perfezione, di adattamento alla riuscita canonica, quando il canone che la sostiene è però estremamente adattabile e diverse contingenze lo riplasmano in ogni momento.
La nostra missione, quindi, a voler utilizzare un vocabolario altisonante, dovrebbe essere l’accettazione dei nostri limiti e la protezione dell’autentico o la mamma scartata dalla foto in posa perché è mamma, è più adulta, è meno adattiva alle mode ed è, semplicemente, diversa?
La vera inclusività si persegue rispettando le esigenze di tutti e le priorità di tutte le fasce di età, senza rintanarsi in una stanza minimale a compiacersi della foto modificata. Senza dichiararsi perfetti o migliori, al contempo senza ascetismi, ma vivendo il nostro corpo e il nostro spirito come un dono costante.
Sequestrate oltre 54.000 confezioni di castagne con falso 'Made in Italy' nei Monti Cimini
VITERBO - Nelle scorse settimane, i finanzieri del Comando Provinciale Viterbo, nell’ambito di un’ampia attività di controllo finalizzata a garantire il rispetto delle leali pratiche di informazione sul mercato da parte degli operatori commerciali della provincia, hanno sottoposto a sequestro presso un’azienda agro-alimentare, oltre 54.000 confezioni di castagne acquistate dall’estero recanti sulle stesse il tricolore italiano, omettendo di specificare la loro provenienza estera.
Tale condotta fraudolenta, che utilizza confezioni con stampigliato lo stemma della bandiera italiana, può indurre in inganno il consumatore medio circa la reale provenienza del prodotto commercializzato.
L’attività di servizio nasce da una segnalazione congiunta di un reparto della Guardia di Finanza e dell’ICQRF - Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari - che hanno monitorato l’acquisto di ingenti quantità di castagne provenienti dal mercato estero.
Gli accertamenti esperiti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Civita Castellana, unitamente a competente personale dell’ICQRF presso un’impresa con sede nella zona dei monti Cimini hanno verificato che le indicazioni circa la provenienza estera del prodotto erano riportate “in piccolo” ed in maniera non prontamente visibile, sul retro dell’imballo a mezzo di un’etichetta asportabile.
Ai sensi della vigente normativa in materia di tutela del “Made in Italy” le informazioni sull'origine dell'alimento devono essere indicate nello stesso campo visivo dell'etichetta principale recante richiami all’italianità.
Le confezioni sono state poste sotto sequestro ed il titolare dell’azienda è stato ammonito circa le prescrizioni da adottare al fine di rimuovere gli elementi visivi costituenti fallace indicazione sull’origine e la provenienza del prodotto.
L’attività della Guardia di Finanza ha l’obiettivo di salvaguardare le produzioni nazionali contraddistinte da elevati standard qualitative, tutelando i consumatori e gli operatori economici rispettosi delle regole.
Al via i lavori di efficientamento energetico del teatro Ettore Petrolini
RONCIGLIONE - Inizieranno entro il 16 maggio 2025 i lavori di efficientamento energetico del Teatro Comunale Ettore Petrolini di Ronciglione. L’intervento, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, ha un valore complessivo di oltre 473mila euro e rappresenta un passo importante per la sostenibilità del patrimonio culturale cittadino. Il progetto, approvato lo scorso dicembre, è stato affidato all’impresa F.C. Fasolino Costruzioni Srl in raggruppamento temporaneo con la Marini e Darida Scavi e Trasporti Srl, selezionate attraverso gara pubblica.
A causa delle tempistiche serrate imposte dal PNRR, il Comune ha deciso di avviare i lavori in via d’urgenza, prima ancora della firma ufficiale del contratto. Una possibilità prevista dalla normativa nazionale sugli appalti pubblici, da applicare quando è necessario agire tempestivamente per evitare la perdita dei finanziamenti o per motivi di interesse pubblico. Il cantiere sarà quindi consegnato nei prossimi giorni, con il via alle opere previsto entro metà maggio. L’intervento, curato dal settore Lavori Pubblici del Comune, non comporterà alcun costo aggiuntivo per l’ente e rientra nel bilancio triennale approvato dal Consiglio comunale a fine 2024.
Il progetto mira a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e ridurre i consumi, in linea con gli obiettivi ambientali e di modernizzazione del PNRR. A lavori ultimati, il teatro potrà contare su impianti più sostenibili, efficienti e funzionali. Si conferma così l’impegno dell’amministrazione comunale nella valorizzazione del patrimonio pubblico e nella capacità di cogliere le opportunità offerte dai fondi europei.
Festival dei Maccaroni Canepinesi 2025: sfida di sapori nel cuore della Tuscia
Viterbo, sospesa per sette giorni la licenza di una discoteca dopo gravi episodi
Controlli a Viterbo, due denunce a piede libero per guida senza patente
Rieti: Matilde Casini e Matilde Bertini brillano ai Campionati Studenteschi
Arsenico nelle acque del Viterbese: “Non ce la Beviamo” denuncia una crisi cronica e chiede risposte
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Le Vecchie Glorie di Sassacci sfidano l’FC Sassacci: evento il 24 maggio a Civita Castellana
Sinistra Italiana-AVS: no alle scorie e no al nucleare
VITERBO - L'11 maggio, si è tenuta la terza manifestazione popolare contro il progetto di creare nella Tuscia un deposito nazionale di scorie radioattive, di bassa media ed alta intensità. La manifestazione si è snodata nei luoghi di interesse naturalistico, storico ed archeologico, partendo dal Comune di Corchiamo, tra i siti del viterbese individuati come idonei alla realizzazione del deposito. In testa al corteo, a cui hanno preso parte almeno 4000 persone, una folta rappresentanza di amministratori locali, il Presidente della Provincia di Viterbo e alcuni consiglieri regionali, di tutte le appartenenze politiche che, nella piazza del Municipio, fulcro della manifestazione, hanno espresso la loro ferma contrarietà alla realizzazione del sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive, a dimostrazione che, quando si tratta della tutela salute dei cittadini e della salvaguardia dell'ambiente e dell'economia correlata, è possibile la convergenza sui temi e gli obiettivi politici.
La posizione di Sinistra Italiana, a riguardo, è molto chiara: oltre al sostegno per le istanze del territorio, si vuole sottolineare che la questione delle scorie deve necessariamente ampliare il proprio raggio critico e di conseguenza politico, dal momento che non è possibile slegarla dalla riproposizione del nucleare come fonte energetica per il Paese e il riarmo, anch'esso connesso preoccupantemente alla produzione di armi nucleari. Nessuna di queste questioni permette di abbassare la guardia sulla questione delle scorie e del loro stoccaggio, dal momento che gli altri progetti, per noi inequivocabilmente connessi, rischiano di ampliare il rischio stesso non solo allo stoccaggio delle scorie già esistenti e attualmente sparpagliate in attesa di una sede definitiva, ma alla produzione esponenziale di nuove scorie, per altro derivanti da produzioni che noi ripudiamo fermamente, perché contrarie agli obiettivi di disarmo mondiale e di ricerca di strategie diplomatiche per assicurare la pace tra i popoli.
Ricordiamo, inoltre, che la protesta spontanea, nata in sordina da alcuni anni, si è alimentata di alcuni fattori che solo in parte dipendono dall'appartenenza ad un territorio minacciato: la mancanza di trasparenza nelle procedure e nelle motivazioni della scelta dei siti idonei, di cui solo nella provincia di Viterbo se ne contano 21, il parere autorevole contrario dell'Ordine dei medici della Provincia di Viterbo che ha illustrato i gravi rischi a cui la popolazione della Tuscia è già 'naturalmente' esposta, data l'alta radioattività del suolo di origine vulcanica, la presenza di falde acquifere di superficie, la sismicità della zona. A tutto questo si aggiunge il fatto che gli studi relativi alla fattibilità dell'impianto risultano ampiamente datati ed è mancata una qualsiasi forma di coinvolgimento dei cittadini, nemmeno di carattere informativo. Per i cittadini della Tuscia, di cui condividiamo l'impostazione, non si tratta soltanto di difendere il proprio territorio, ma soprattutto di contrastare decisioni dall'alto che ricadono sulle persone e le loro vite pesantemente senza nemmeno il rispetto delle più elementari regole e degli stessi criteri scientifici che una questione come questa invece impongono.
Valeria Bruccola, Segretaria provinciale di Sinistra Italiana-AVS di Viterbo
Campionati regionali studenteschi di atletica a Rieti
VITERBO - Si sono svolte a Rieti martedì 13 maggio 2025, presso l'impianto 'Raul Guidobaldi' le finali regionali dei Campionati Studenteschi di Atletica per le scuole di 1° e 2° grado, manifestazione che ha consentito a numerosi atleti tesserati con le società sportive del Lazio, di sfidarsi in gare di corsa, salto e lancio, vedendo omologati i risultati ottenuti anche in ambito federale. Numerosi gli atleti della Finass Assicurazioni Atletica Viterbo che hanno approfittato della ghiotta occasione per ottenere buoni risultati, migliorando anche alcuni record personali, due vittorie nella categoria Allieve e numerosi podi. E' ancora Matilde Casini a dominare la prova di velocità, questa volta ottenendo la vittoria nei 100m. con un 12'29 che le consegna, dopo quello sugli 80m. anche il nuovo record provinciale Cadette dei 100m. datato 2003 detenuto da Giorgia Canu della Colavene Alto Lazio. L'altra vittoria della giornata è stata ottenuta da Matilde Bertini che si sblocca nel salto in alto e realizza con 1,60m. il suo nuovo record personale, sfiorando di poco il minimo di partecipazione per i Campionati Italiani Allieve. Belle prestazioni dei viterbesi sono venute anche nel salto in lungo con altrettanti argenti ottenuti nelle Cadette con Tiziana Uccelletti con 4,51m., nei Cadetti con Tommaso Chiodi con 5,34m. e negli Allievi con Tommaso Peroni con 6,14m. Le medaglie di bronzo sono state ottenute da Enrico Bossi nei 1000m. Allievi corsi con il crono di 2'46'07, Riccardo Forte nell'Alto Cadetti con 1,50m. e da Stella Terzoli negli 80m. Cadette corsi col tempo di 11'24. Da sottolineare la bella prestazione ottenuta nel lancio del Vortex dal rappresentante della Monaci di Soriano Gomez Cabrera che vince la gara con l'ottima misura di 62,39m. A livello di squadra in evidenza il Liceo Scientifico Ruffini di Viterbo che conquista la seconda posizione con le Allieve e la Scuola Egidi di Viterbo che si classifica al 3° posto con i Cadetti.
Via all'esproprio di proprietà private per far spazio alle rinnovabili
di Fabio Tornatore
VITERBO - Dopo l'autorizzazione all'impianto si va avanti con tutto quello che ne consegue: sono infatti partite le procedure di esproprio dei terreni che ricadono sul percorso delle linee elettriche di media e alta tensione che collegheranno l'impianto di produzione dell'energia elettrica da rinnovabili alla rete nazionale.
I comuni interessati sono quelli di Viterbo, Bagnoregio, Celleno e Vitorchiano: terreni di singoli proprietari e di aziende. Il 'vincolo preordinato all'esproprio' riguardano 9 proprietari a Bagnoregio, 98 a Viterbo e 18 a Celleno. Per quanto riguarda Vitorchiano, il territorio viene nominato nell'avviso della Provincia ma non sono enumerate particelle catastali nè le proprietà.
L'impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sarà di grosso calibro, 40 megawatt, una potenza sicuramente desiderabile per il fabbisogno energetico nazionale, ma che, in assenza di una mappa delle aree idonee, e senza lo sviluppo di comunità energetiche, si aggiunge agli innumerevoli ettari di impianti che gravano su un territorio dal fragile equilibrio senza sostanziali ricadute economiche sui cittadini del luogo.
Deposito scorie: la Provincia chiede di incontrare il ministro Pichetto Fratin
VITERBO - La Tuscia unita contro l’ipotesi che il proprio territorio possa ospitare depositi di scorie nucleari. Nonostante le recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha definito 'superata' l’idea di un unico sito nazionale per lo stoccaggio delle scorie, suggerendo invece soluzioni più piccole e distribuite sul territorio, la Provincia di Viterbo non abbassa la guardia. Anzi, rilancia con un’iniziativa concreta e condivisa con i sindaci della Tuscia.
'Le parole del ministro sono sicuramente positive” spiega il presidente della Provincia, Alessandro Romoli “ma devono tradursi in atti concreti. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia proprio ora. Anche nell’ipotesi di più siti, l’elenco dei 21 siti individuati nella Tuscia da Sogin rimarrebbe valido'.
Per questo motivo, si è avviata un’azione strutturata e strategica. L’obiettivo è produrre un documento tecnico dettagliato, capace di evidenziare l’inidoneità geologica, urbanistica e ambientale dei siti individuati. Per farlo, il territorio è stato suddiviso in tre aree, su cui interverranno professionisti esterni incaricati di condurre analisi sito per sito.
'Il documento finale, una volta completato” continua Romoli “sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea provinciale e successivamente a quella dei sindaci, così da essere deliberato da un organo garante (l’assemblea dei sindaci) e rappresentare una base solida per avviare un iter formale contro ogni ipotesi di insediamento”. La relazione verrà poi trasmessa alla Sogin e, nel frattempo, è già stata avanzata la richiesta ufficiale di incontrare il ministro Pichetto Fratin per affrontare il tema direttamente nella Tuscia.
I sindaci si sono espressi con chiarezza a sostegno della linea adottata dalla Provincia “È fondamentale continuare a combattere”, ha affermato Salvatore Serra, sindaco di Ischia di Castro. Dello stesso avviso Amedoro Latini, vicesindaco di Gallese, che ha parlato di “un lavoro territoriale utile e necessario”. “Siamo tutti in sintonia” ha confermato Publio Cascianelli, sindaco di Arlena di Castro “aspettiamo ora di conoscere i tecnici incaricati e iniziare il lavoro insieme”. Per Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, si tratta di «un atto dovuto, che consente anche ai nostri uffici comunali di contribuire con il supporto tecnico necessario”.
Al via i lavori di efficientamento energetico del teatro Ettore Petrolini di Viterbo
RONCIGLIONE - Inizieranno entro il 16 maggio 2025 i lavori di efficientamento energetico del Teatro Comunale Ettore Petrolini di Viterbo. L’intervento, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, ha un valore complessivo di oltre 473mila euro e rappresenta un passo importante per la sostenibilità del patrimonio culturale cittadino. Il progetto, approvato lo scorso dicembre, è stato affidato all’impresa F.C. Fasolino Costruzioni Srl in raggruppamento temporaneo con la Marini e Darida Scavi e Trasporti Srl, selezionate attraverso gara pubblica.
A causa delle tempistiche serrate imposte dal PNRR, il Comune ha deciso di avviare i lavori in via d’urgenza, prima ancora della firma ufficiale del contratto. Una possibilità prevista dalla normativa nazionale sugli appalti pubblici, da applicare quando è necessario agire tempestivamente per evitare la perdita dei finanziamenti o per motivi di interesse pubblico. Il cantiere sarà quindi consegnato nei prossimi giorni, con il via alle opere previsto entro metà maggio. L’intervento, curato dal settore Lavori Pubblici del Comune, non comporterà alcun costo aggiuntivo per l’ente e rientra nel bilancio triennale approvato dal Consiglio comunale a fine 2024.
Il progetto mira a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e ridurre i consumi, in linea con gli obiettivi ambientali e di modernizzazione del PNRR. A lavori ultimati, il teatro potrà contare su impianti più sostenibili, efficienti e funzionali. Si conferma così l’impegno dell’amministrazione comunale nella valorizzazione del patrimonio pubblico e nella capacità di cogliere le opportunità offerte dai fondi europei.
'Energia ed Ets, servono misure concrete per rilanciare l'industria ceramica'
SASSUOLO - (A.S.) L'industria ceramica italiana e il problema dell'energia è stato il tema del convegno che si è tenuto lunedì a Sassuolo organizzato dal Confindustria Ceramica insieme all'Università di Modena e Reggio Emilia, nell'ambito delle celebrazioni per l'850° anniversario dalla fondazione dell'ateneo. L'incontro ha affrontato uno dei nodi più urgenti che il distretto ceramico, delle piastrelle e della ceramica sanitaria, sta vivendo in questi anni, ossia l'impatto crescente dei costi energetici e del sistema Ets europeo che incidono sulla competitività delle imprese, con i conseguenti rischi per l'occupazione e il benessere dell'economia territoriale.
Nei saluti iniziali il presidente di Confindustria Ceramica Augusto Ciarrocchi, presidente della ceramica Flaminia, ha parlato delle sfide che sta affrontando settore e delle criticità: 'I nostri competitors - ha detto - non sono solo stranieri, ma sono anche europei. Con la Spagna, ad esempio, c'è un differenziale tra 6 e 7 centesimi al chilowat per il gas, mentre l'Ets rappresenta un extracosto del 15 percento. Sono valori - ha rimarcato - che penalizzano la nostra produzione. Il problema dell'industria ceramica di oggi è quello di pagare l'energia in maniera totalmente differente da quello che pagano gli altri. Per questo servono misure concrete per rilanciare tutto il sistema energetico e permettere alle aziende di 'sopravvivere'.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha focalizzato il suo intervento sulle distorsioni dei meccanismi europei ETS e CBAM: 'Il sistema Ets adottato dall'Europa, continente responsabile solo del 6% delle emissioni globali - ha sottolineato - impone obiettivi ambiziosi senza considerare le reali fattibilità tecnologiche delle alternative per i settori interessati, penalizzando industrie strategiche come quella ceramica che rappresenta l'1,9% delle emissioni italiane. Già oggi il sistema impone al settore extra costi per circa 120 milioni di euro all'anno, ma la situazione si aggraverà generando nuovi oneri per imprese già penalizzate dai crescenti costi energetici. Per salvaguardare la competitività del settore bisogna sospendere la riduzione delle quote gratuite, definire un meccanismo di protezione dell'export, attivazione subito la compensazione dei costi ETS indiretti già prevista per altri comparti'. Tabarelli ha anche evidenziato come sia indispensabile aumentare l'offerta di gas nazionale e denunciato anche gli squilibri nel prezzo del gas rispetto ai principali competitor UE ed extra UE.
Franco Manfredini presidente della Commissione Energia di Confindustria Ceramica, ha sottolineato come 'l'energia sia il problema' per l'industria italiana, tanto di più per il settore ceramico che ha una incidenza degli stessi pari ad 1/3 dei costi industriali delle imprese. 'Sull'Ets - ha detto - non possiamo più aspettare: sono necessarie deroghe per quei settori, come quello ceramico, che hanno già investito sulle migliori tecnologie disponibili'.
Per il ministro all'ambiente Gilberto Pichetto Fratin: 'La ceramica italiana rappresenta un'eccellenza. E' un settore che ha bisogno di molta energia per garantire la qualità di un'opera che è tra le piu apprezzate al mondo, per questo stiamo lavorando per trovare una soluzione per contenere i costi energetici. La decarbonizzazione è una chiave per crescere e essere competitivi, altrettanto vale per il principio di circolarità'