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Canepina ricorda le vittime del bombardamento del 5 giugno 1944: messa e corteo in memoria
Tuscania sfida Grottaglie in gara uno della finale play-off per la Serie A3
Festa delle Ciliegie di Celleno 2025: tre giorni di gusto, tradizione e spettacolo
Sette atlete della Libertas Pilastro sul podio a Reggio Emilia
REGGIO EMILIA - Sette atlete delle 9 partecipanti della Libertas Pilastro sono salite sul podio al Trofeo delle Regioni di Reggio Emilia di pattinaggio nel palazzetto dello sport di Cavriago da sabato 31 a lunedì 2 giugno, 3 primi posti con Rachele Trippini, Susanna Del Trecco e Fiamma Minniti, 2 secondi posti per Myriam Picone e Caterina Ricci e 2 terzi posti per Elisa Zaccani e Viola Proietti, a un soffio dal podio Noemi Gatta e Viola Pinzi.
Le ragazze, con la guida delle istruttrici Erica Salta e Elisa Petroselli si sono comportate ottimamente, come dimostrano i piazzamenti, mettendo in mostra le loro capacità tecniche e coreografiche eseguendo alla perfezione tutti gli elementi nei programmi svolti con i nuovi punteggi alle gare dell’ACSI.
Le istruttrici si dichiarano soddisfatte dei risultati ottenute dalle atlete che negli allenamenti hanno lavorato con caparbietà per riuscire ad arrivare a queste performance.
Oltre ad altre gare in programma nel mese di giugno, continua la preparazione degli gli esercizi in vista del Saggio di fine anno che si svolgerà presso l’impianto del Centro Sportivo Parrocchiale Sacro Cuore mercoledì 25 dello stesso mese.
Transgender aggredite, picchiate e rapinate a Roma: Trans di m dateci tutto, stasera vi ...
ROMA – Una notte che doveva essere di svago e leggerezza si è trasformata in un incubo per Guendalina Rodriguez, donna transgender originaria di Viterbo, vittima di una brutale aggressione avvenuta tra sabato 31 maggio e domenica 1° giugno nella capitale. Insieme a due amiche, anche loro transgender, è stata accerchiata, insultata, picchiata e rapinata da un gruppo composto da almeno dieci uomini, all’esterno dell’Imperatrice Club in piazzale delle Provincie, a due passi da piazza Bologna.
Guendalina si trovava a Roma per trascorrere la serata con le amiche, dopo aver partecipato a un evento danzante all’Eur. L’idea era di proseguire la notte in un locale aperto fino all’alba, dove le tre donne si erano recate per ballare e socializzare. Ma fuori dal locale le attendeva un’aggressione tanto improvvisa quanto feroce.
Il branco – secondo la ricostruzione dei fatti – avrebbe iniziato a insultarle già nei pressi del locale, usando frasi transfobiche e minacce violente. La situazione è precipitata quando una delle donne ha risposto agli insulti, provocando una reazione immediata e violenta da parte del gruppo. I dieci uomini si sono lanciati su di loro: calci, pugni e colpi al volto hanno colpito tutte e tre, che hanno cercato riparo come potevano.
Guendalina ha provato a fuggire, ma è stata inseguita, bloccata e scaraventata contro il muro del locale. Colpita ripetutamente al volto e strattonata per i capelli, è riuscita infine a trovare rifugio all’interno dell’Imperatrice Club, dove uno degli addetti alla sicurezza ha tentato di proteggerla. Anche le due amiche, una delle quali – Giulia Onofri – già vittima di una grave aggressione a sfondo transfobico avvenuta l’estate scorsa a Castiglione in provincia di Viterbo, sono state raggiunte, malmenate e derubate.
Il video del pestaggio, diffuso in rete da alcune pagine social, mostra la violenza dell’assalto: un uomo colpisce Guendalina con un pugno diretto al volto, facendola barcollare. Altri la prendono a calci, mentre lei cerca disperatamente di scappare.
Dopo i fatti, Guendalina si è recata al pronto soccorso, dove le sono state riscontrate contusioni multiple e una prognosi di otto giorni. Nella mattinata di lunedì, insieme alle amiche, si è recata al commissariato Villa Glori per sporgere denuncia. La polizia ha già avviato le indagini, cercando di risalire ai responsabili attraverso le testimonianze e le immagini registrate.
Questo episodio si aggiunge a una preoccupante serie di aggressioni a sfondo transfobico che continuano a verificarsi in Italia, nonostante le numerose richieste di intervento da parte delle associazioni LGBTQ+. Proprio nei giorni scorsi, la Gay Help Line – attiva con il numero 800 713 713 – aveva segnalato un incremento degli episodi di violenza e discriminazione verso persone transgender e omosessuali, chiedendo con forza l’approvazione di una legge a tutela delle vittime.
Guendalina, molto conosciuta anche sui social e in passato protagonista di qualche apparizione televisiva, è scossa ma determinata a denunciare l’accaduto non solo per sé, ma per tutte le persone che ogni giorno vivono con la paura di essere aggredite semplicemente per ciò che sono. La sua vicenda, purtroppo, è il riflesso di un clima ancora carico di odio, che chiama in causa non solo le forze dell’ordine ma anche la società civile.
L’aggressione, avvenuta nel cuore della movida romana, ha lasciato una ferita profonda. Per Guendalina, che ha sempre rivendicato con orgoglio la sua identità e le sue radici viterbesi, si tratta ora non solo di guarire dalle ferite fisiche, ma anche di ritrovare la serenità dopo una violenza che non avrebbe mai dovuto accadere.
Mammagialla: 705 persone per 440 posti
di Fabio Tornatore
VITERBO - Sono 705 i detenuti nel carcere di Viterbo Nicandro Izzo, ex carcere di Mammagialla, per 440 posti disponibili. Dopo la pubblicazione del rapporto Antigone 2025, che illustra le condizioni nelle carceri italiane, cresce l'attenzione per la situazione dei detenuti.
Sono oltre un terzo in più infatti i detenuti in custodia nella casa circondariale del capoluogo viterbese; a maggio 2024 erano 667, oggi sono aumentati di 40 unità. Gli stranieri presenti sono 261, ma la nazionalità dei presenti non cambia le condizioni in cui vivono le 705 persone detenute.
Se si fosse trattato di un albergo, di un concerto, o di qualunque altro posto tutelato dal diritto il 441esimo non sarebbe mai potuto entrare, a pena di sanzioni per il responsabole della sicurezza del locale. Dagli spalti del discorso pubblico voci chiedono più carceri, altri la depenalizzazione di alcuni reati, o percorsi a medio e lungo termine per evitare che le persone commettano reati, ma la situazione attuale permane e sembra, anzi, aggravarsi.
Corri Orte, Simon Kibet Loitanyang è il vincitore della quinta edizione
ORTE - Simon Kibet Loitanyang è il vincitore della quinta edizione della Corri Orte, la classica podistica di 10 km disputata nel bellissimo centro viterbese richiamando al via un gran numero di corridori non solo dal Lazio ma anche dalle regioni limitrofe, tanto che il numero degli arrivati ha sfiorato le 300 unità. Loitanyang, tesserato per l’U.P. Policiano ha fatto il vuoto alle sue spalle, aggiudicandosi una sfida che comunque si è dimostrata qualitativamente molto alta anche se si è rimasti lontani dal record della corsa.
33’35” il tempo finale del kenyano, seguito da un altro atleta africano, il senegalese Jean Marc Diomande Louaty (#iloverun Athl.Terni) che ha accusato 1’02” di distacco. Terza posizione per il primo italiano, Gabriele Frescucci dell’AT Running, la società organizzatrice, a 1’26”. Ai piedi del podio sono rimasti Marco Borneti a 2’02” r Gianluca Fanelli a 2’29”, anche loro tesserati AT Running.
In campo femminile torna a vincere, a 6 anni di distanza, Silvia Tamburi e nell’occasione la portacolori dell’Atl.Avis Perugia lo fa migliorando quello che dal 2019 era il suo record della gara, portandolo a 38’09”. Enorme il divario sulla seconda classificata, Quella Marcella Municchi (Track & Field Master Cross) che ha visto così sfumare la possibilità del poker consecutivo di successi. 4’40” il suo distacco finale, terza Francesca Macinenti (Centro Fitness Montello) a 5’41”.
La gara, tappa del Criterium Tuscia & Umbra Challenge come anche del CorrinTuscia, ha goduto del patrocinio del Comune di Arte e si è corsa sotto l’egida dell’Uisp. Importante anche l’appoggio delle Terme di Oerte, che hanno ospitato partenza e arrivo trasformando il dopo gara in un piacevole happening, l’ideale per chiudere una bella domenica di corsa.
Viterbo celebra il 79° anniversario della Repubblica Italiana
VITERBO - Il 2 giugno 2025, Viterbo ha commemorato il 79° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana con una cerimonia istituzionale che ha coinvolto le principali piazze del centro storico, in un clima di riflessione e partecipazione collettiva.
La giornata è iniziata in piazza del Sacrario con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, alla presenza delle massime autorità locali: la sindaca Chiara Frontini, il prefetto Gennaro Capo, il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il vescovo Orazio Francesco Piazza. Il momento è stato accompagnato da un raccoglimento silenzioso, in memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia.
Successivamente, la cerimonia si è spostata in piazza San Lorenzo, dove si è tenuto l’evento principale con la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, oltre a numerosi cittadini. Durante l’evento, sono state consegnate alcune onorificenze al merito della Repubblica Italiana, riconoscendo l’impegno di coloro che si sono distinti nel servizio alla comunità.
La sindaca Frontini ha sottolineato l'importanza storica e simbolica del 2 giugno, ricordando che questa data racchiude la nascita della Repubblica, il primo voto delle donne e l’affermazione della democrazia sostanziale. Il presidente della Provincia, Romoli, ha definito il 2 giugno come 'il giorno della nostra identità comune, il simbolo di una scelta da onorare ogni giorno'.
La cerimonia ha rappresentato un momento di unità e riflessione per la comunità viterbese, riaffermando i valori fondanti della Repubblica Italiana.
Inseguimento sullAurelia: ladro di camper fugge nei campi a Montalto
MONTALTO DI CASTRO - Mattinata movimentata al confine tra Toscana e Lazio, dove un uomo ha rubato un camper a Capalbio, in provincia di Grosseto, dando vita a un pericoloso inseguimento lungo la via Aurelia.
Durante la fuga, il ladro ha speronato alcune vetture che si trovavano sulla statale, nel tentativo di seminare le forze dell’ordine che si erano lanciate al suo inseguimento.
Giunto nel territorio di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, ha abbandonato il camper lungo la strada ed è fuggito a piedi nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Tuscania, che stanno battendo l’intera zona nella speranza di rintracciare il fuggitivo. Ancora in corso gli accertamenti per chiarire le motivazioni dietro al furto e alla pericolosa fuga.
Il camper è stato recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.
PAPA LEONE XIV AGOSTINIANO
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Airshow di Ladispoli 2025: un successo da 200.000 spettatori con il cielo come palcoscenico
LADISPOLI - Un’intera città con il naso all’insù. Oltre 200.000 persone hanno invaso il lungomare e le spiagge di Ladispoli per assistere all’Airshow 2025, un evento straordinario che ha trasformato il cielo tirrenico in un teatro di emozioni, acrobazie e orgoglio nazionale.
A rendere possibile questa grande manifestazione è stata una sinergia istituzionale, tecnica e umana che merita di essere sottolineata e celebrata.
Un ringraziamento sentito va innanzitutto al Sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, per aver creduto fortemente in questo evento e per aver sostenuto ogni fase dell’organizzazione con grande sensibilità verso il territorio, la sicurezza e la valorizzazione delle eccellenze aeronautiche italiane.
Un grazie profondo al Presidente dell’Aero Club d’Italia, Stefano Arcifa, che non solo ha sostenuto l’evento a livello nazionale, ma che ha voluto personalmente esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto da tutti, inviando i suoi saluti e complimenti a nome dell’intero Ente.
Immensa gratitudine va all’Aeronautica Militare Italiana, protagonista indiscussa di questa giornata, non solo con l’attesissima esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale – Frecce Tricolori, ma anche per il costante supporto operativo, logistico e istituzionale che garantisce ogni giorno al mondo del volo.
Come Presidente dell’Aero Club di Viterbo, ente organizzatore per il secondo anno consecutivo, non posso che esprimere orgoglio e riconoscenza verso tutti i volontari, i tecnici, gli enti locali, le forze dell’ordine, e tutte le donne e gli uomini – spesso dietro le quinte – che hanno lavorato instancabilmente per la perfetta riuscita della manifestazione.
Tra i momenti più emozionanti della giornata, anche l’esibizione del nostro socio e istruttore acrobatico Pierluigi Zito, pilota commerciale con oltre 4.000 ore di volo e una lunga carriera acrobatica. A bordo del suo Cap231, Zito ha regalato al pubblico una dimostrazione di altissimo livello, portando la bandiera dell’aviazione civile italiana e del nostro Aeroclub in alto, letteralmente.
L’Airshow di Ladispoli non è solo spettacolo: è promozione del territorio, cultura del volo, passione che unisce generazioni diverse sotto un cielo comune.
Con iniziative come questa, l’aviazione italiana dimostra di avere ancora tanto da dire – e soprattutto, da far volare.