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Inaugurata con successo la prima apericena tra i filari di lavanda
BASSANO IN TEVERINA - Si è tenuta ieri sera con grande successo la prima Apericena nel Lavandeto, ospitata nel suggestivo spazio naturale La Lavanda dei Parchi, curato da Tiziano Piccialuti ed Emanuela Zoco.
L'iniziativa ha riscosso una partecipazione numerosa e calorosa: cittadini e visitatori hanno potuto godere di un'atmosfera unica tra i filari di lavanda in fiore, accompagnata da buon cibo, musica e convivialità. L'evento ha rappresentato un primo appuntamento che unisce la valorizzazione del territorio alla promozione di momenti di aggregazione e bellezza.
L'Amministrazione comunale ringrazia i promotori dell'iniziativa per l'impegno e la cura con cui è stata resa possibile questa serata, che si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione delle eccellenze naturali e culturali del territorio.
Barbarano Romano, eccezionale scoperta nella Necropoli di San Giuliano
BARBARANO ROMANO - Importante scoperta Archeologica nella Necropoli di San Giuliano.
Grazie agli scavi portati avanti dall'Università Baylor del Texas dal 2016 con il progetto Sgarp, quest'anno è stato portato alla luce un imponente tumulo risalente al VII Sec. a.c., con il passare dei giorni l'adrenalina è salita con il ritrovamento del Dromos d'ingresso, e a mano a mano che lo scavo andava avanti e cominciava a vedersi la porta che immetteva nella stanza sepolcrale, grande è stata l'emozione da parte degli archeologi quando si è cominciato a capire che l’ingresso era sigillato da un blocco di tufo di chiusura, tutto ciò faceva presagire che la tomba era inviolata, come poi è stato.
Come Amministrazione Comunale vogliamo proseguire sulla strada intrapresa ormai da 13 anni, convinti delle potenzialità delle nostre Necropoli considerate dagli addetti del settore le più belle e più complete dal punto di vista archeologico e architettonico, con un estensione di circa 300 Ha che vanno dal periodo del bronzo al tardo romano, dimostrazione che nel territorio di Barbarano era presente sicuramente un’importante Città etrusca 'Marturanum, Cortuosa, Contenebra' ho addirittura due Città?
Continuando su questa strada sicuramente potremo rispondere a questa domanda.
Un ringraziamento a tutti quelli che ci stanno aiutando a realizzare questo sogno, grazie alla Soprintendenza dell'Etruria Meridionale, Alla Virgil Accademy, alla Baylor University, alla Regione Lazio, alla Provincia di Viterbo, e alla parte tecnica e vigilanza del nostro Parco Regionale Marturanum, che supporta con abnegazione il nostro Comune Ente Gestore.
Restituita alla Basilica di Gallese la tela del 1754 trafugata nel 1991
GALLESE - Il 28 giugno 2025, durante una cerimonia celebrata a Gallese (VT) presso la Basilica di San Famiano, il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze (TPC) ha consegnato al Vescovo della Diocesi di Civita Castellana una tela dipinta a succo d’erba, dimensioni 238 x 535 cm., raffigurante l’apparizione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a San Famiano.
L’opera, di eccelsa bellezza, fa parte delle storie di San Famiano del 1754 attribuite all’artista Ginesio DEL BARBA (1697-1792), pittore originario di Massa Carrara, e fu trafugata dalla Basilica di San Famiano di Gallese (VT) tra il 24 ed il 25 luglio 1991.
L’ultimo detentore, dopo essere venuto in possesso del bene pervenutogli a seguito di eredità, rilevatane la pregevole fattura e la particolarità dei soggetti raffigurati, decideva di richiederne il controllo al reparto specializzato.
L’illecita provenienza della preziosa opera e il conseguente sequestro è stato possibile grazie alla comparazione della sua immagine con quella conservata nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, prodotta all’epoca della denuncia del furto e presentata presso la Stazione Carabinieri di Gallese.
La successiva attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa Carrara, ha consentito altresì di accertare l’estraneità ai fatti per la persona a cui è stata sequestrata l’opera, in quanto detentore in buona fede per mortis causa.
Per la tela recuperata, data la natura giuridica della stessa quale bene culturale, la competente Autorità Giudiziaria disponeva la restituzione all’avente diritto.
Il risultato di oggi, oltre a essere un esempio concreto della sinergia tra la Magistratura e i vari reparti dell’Arma dei Carabinieri, testimonia una sempre maggiore sensibilità da parte di privati a effettuare approfondimenti, in autonomia o attraverso esperti di settore, circa le opere in loro possesso, fornendo la massima collaborazione affinché le stesse possano far rientro nei luoghi ove furono state illecitamente asportate, rendendole nuovamente fruibili alla collettività.
Sempre utile e indispensabile la catalogazione e la fotografia dei beni culturali che, se fornite in sede di denuncia, alimentano l’archivio informatizzato in uso ai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale per recuperare beni anche a distanza di anni.
Sorianese, presidente Porta: Pronti a presentare domanda di ripescaggio
SORIANO NEL CIMINO - L'ASD Sorianese comunica l'intenzione della società di presentare domanda di ripescaggio per la stagione sportiva 2025/2026.
A seguito della pubblicazione della Graduatoria di ammissione ai campionati regionali da parte del Comitato Regionale Lazio della LND – che vede la Sorianese al terzo posto tra le società aventi diritto – la dirigenza rossoblù ha deciso di procedere, consapevole della propria posizione in graduatoria e della solidità del progetto sportivo avviato.
'La nostra posizione – sottolinea il Presidente Moreno Porta – frutto della miglior classifica tra le squadre di Eccellenza sconfitte nei play-out 2024/2025, ci consente di guardare con fiducia e ottimismo al futuro, anche alla luce dei posti disponibili per la prossima stagione.'
L'ufficialità spetta ora alla LND Lazio, e la Sorianese attende con fiducia l'esito definitivo.
Nel frattempo, il club prosegue il proprio lavoro con serietà e passione, impegnato nella costruzione di una squadra solida e di un progetto credibile, in linea con i valori che da sempre rappresentano l'identità rossoblù.
Sandro Zucchi riconfermato nel consiglio generale dellAci
VITERBO - L’Automobile club Viterbo si congratula con il Presidente Sandro Zucchi per la conferma, come secondo rappresentante degli Aa.Cc della Regione Lazio, nel Consiglio Generale dell’Automobile Club d’Italia (Aci).
Venerdì 27 giugno u.s. si è riunito a Roma il Consiglio Regionale Lazio degli Automobile Club provinciali e ha eletto i suoi due Rappresentanti in seno al Consiglio Generale dell’ACI, riconfermando il Dott. ZUCCHI, all’unanimità, quale secondo rappresentante dopo Roma.
Questa rielezione è la prova della Fiducia, della Stima e del Rispetto di cui gode il Presidente, non solo nell’ambito Regionale ma, considerando il suo Attivismo, la sua Competenza, le sue Capacità e la sua Disponibilità, in ambito Nazionale, sottolinea il Direttore AC Viterbo Lino ROCCHI, oltre a confermare l’impegno costante dell’Automobile club Viterbo nel promuovere la sicurezza stradale i servizi per gli automobilisti e lo sport automobilistico.
Siedono nel consiglio generale Aci, 28 presidenti Ac provinciali nominati 1 per regione più rappresentanti aggiuntivi per le regioni con maggior numero di Soci Aci. Il Consiglio Generale è l’organo di esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e può deliberare su tutte le materie non riservate specificatamente alla competenza dell’Assemblea medesima.
“Sono onorato di poter rappresentare la nostra Regione nel Consiglio Generale dell’ACI, ha dichiarato Sandro Zucchi, soprattutto in questo momento di cambiamenti a livello nazionale dell’Automobile Club Italia che, con le prossime Elezioni del 9 luglio proprio nell’anno in cui l’ACI compie 120 Anni, si Appresta ad un Rinnovamento Epocale che vedrà il mio più entusiasta Sostegno e Impegno, senza dimenticare che questo ruolo mi permetterà di continuare a portare avanti le istanze del nostro territorio e di contribuire attivamente alle politiche nazionali dell’ACI.”
L’Automobile club Viterbo ringrazia tutti i soci e collaboratori per il loro supporto e si impegna a continuare a lavorare con dedizione per il bene e la sicurezza della comunità automobilistica.
Sorianese, il Presidente Porta annuncia: “Pronti a presentare domanda di ripescaggio”
Recuperata dai Carabinieri TPC una preziosa tela del 1754 trafugata a Gallese: restituita alla Diocesi
LEONI E IENE DA TASTIERA
Rifiuti plastici sul litorale di Riva dei Tarquini
TARQUINIA - Nella mattinata odierna sono stati segnalati e raccolti alcuni rifiuti lungo il bagnasciuga della spiaggia di Riva dei Tarquini, in prossimità della foce del fiume Marta. Il materiale si presentava disperso sulla battigia, trasportato con ogni probabilità dalle correnti fluviali.
Secondo quanto osservato da alcuni cittadini presenti sul posto, i rifiuti provengono direttamente dal fiume Marta. Il corso d'acqua non sembrerebbe dotato di un sistema di depurazione efficiente lungo tutta la sua lunghezza, e questo contribuisce al trasporto in mare di plastica e altri materiali di scarto.
A documentare la situazione anche Francesca Arca, attivista di AVS, Alleanza Verdi e Sinistra, già impegnata in iniziative di tutela ambientale con il gruppo Clean Up Viterbo. Il fenomeno, già segnalato in passato, sembra ripresentarsi ciclicamente, in particolare nei mesi più caldi quando l'afflusso turistico aumenta e l’attenzione verso le condizioni del litorale diventa maggiore.
La presenza di rifiuti in spiaggia, soprattutto se provenienti da fonti fluviali, pone nuovamente l’attenzione sul tema del trattamento delle acque e sulla necessità di interventi mirati per ridurre l’impatto ambientale lungo la costa laziale.
Immagini sul Lago e Foto Festival: la fotografia unisce Bracciano e Ronciglione
RONCIGLIONE - Dal 7 al 15 giugno il lago di Bracciano ha ospitato la terza edizione di 'Immagini sul Lago', rassegna fotografica riconosciuta dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e patrocinata dalla Regione Lazio. Un evento sempre più ampio e partecipato, pensato per mettere in rete i borghi del lago attraverso la fotografia e l’arte visiva.
Anche la Tuscia è stata protagonista del linguaggio fotografico con Foto Festival a Ronciglione, un evento dedicato all’immagine fotografica, con incontri, mostre, proiezioni e momenti di confronto. Hanno partecipato sia fotografi professionisti che appassionati, con sette mostre che spaziano dalla fotografia pubblicitaria a quella creativa, passando per il fotoreportage sociale, la street photography e la ricostruzione storica.
«L’associazione Vivaio delle Immagini, che ha ideato Immagini sul Lago, è la stessa che ha organizzato il festival fotografico a Ronciglione il weekend precedente. Partecipare al festival sul lago di Bracciano è stato bellissimo. Ho lanciato una proposta, ancora in fase iniziale, ma che punta a unire i nostri due territori: l’idea di un Festival dei Laghi, che colleghi e coinvolga sia il lago di Bracciano che quello di Vico», ha dichiarato Alessandra Ortenzi, assessora alla Cultura di Ronciglione, presente all’incontro inaugurale della rassegna braccianese.
L’auspicio è quello di costruire un progetto culturale ampio che, partendo dalla fotografia, si trasformi in uno strumento di promozione integrata del territorio. Una sinergia tra i due territori che condividono non solo paesaggi suggestivi, ma anche una crescente vitalità culturale.
Otto le mostre allestite tra Trevignano, Anguillara, Vigna di Valle e Bracciano, accompagnate da workshop, laboratori tematici – incluso uno dedicato alla Polaroid – e due concorsi fotografici: “Salute: il ritorno al naturale” e “Vento”, che hanno visto premiati rispettivamente Elisa Crestani, Ada Friello, Silvia Sassucci, Gianni Ciampi, Giovanni Firmani e Cristina Bacchi. Per le scuole, nel concorso Un ”fotoracconto in tre scatti”, il primo premio è andato ad Asia Spinucci, mentre il secondo a Gioele Merlini.
Un’occasione non solo per ammirare il talento fotografico, ma anche per riscoprire i luoghi attraverso nuovi sguardi, promuovendo il territorio con sensibilità artistica e spirito di comunità.
Ombre Festival: Presentato “Poteri occulti”, il nuovo libro di Luigi de Magistris
Tarquinia, lamministrazione replica a Fratelli dItalia
TARQUINIA - 'In merito alle recenti dichiarazioni apparse sulla stampa di Fratelli d'Italia, l'Amministrazione Comunale respinge l'ennesimo tentativo di strumentalizzazione politica a danno della verità e del lavoro che quotidianamente si porta avanti per migliorare il decoro urbano, la viabilità e i servizi essenziali di Tarquinia.
Chi oggi lancia accuse, dimentica troppo facilmente – o finge di dimenticare – che gran parte delle criticità riscontrate nella gestione dell'igiene urbana sono il frutto di scelte sbagliate e di una pesante eredità lasciata dalla precedente amministrazione, compresa la gestione dell'appalto per i servizi di raccolta rifiuti e pulizia cittadina, in cui FdI era la principale forza di maggioranza. Un appalto che ha mostrato fin da subito forti carenze operative e che consente margini di miglioramento piuttosto esigui.
Stiamo lavorando per superare anni di disattenzione e mancanza di programmazione. E non si può nemmeno far passare l'idea che ogni intervento sia frutto della sola pressione mediatica. La realtà è ben diversa: esiste un piano operativo strutturato, una riorganizzazione in corso e un'attenzione quotidiana alle segnalazioni dei cittadini – molte delle quali vengono accolte e risolte, spesso senza clamore e visibilità. Il caso del parcheggio tra via Axia e via Pirgi, così come altri interventi sul verde pubblico, era già in calendario: farlo passare come risposta tardiva a un articolo di giornale è un'operazione tanto semplice quanto ingannevole.
Sui nuovi orari dell'area pedonale urbana del lungomare del Lido è falso affermare che sia stato compiuto un 'colpo di spugna' o che vi sia stata una gestione incoerente. La delibera del luglio 2024 ha previsto una revisione temporanea dell'area pedonale con l'obiettivo di ascoltare residenti, commercianti e operatori turistici.
Le variazioni sono il risultato di un'attenta valutazione degli effetti delle modifiche precedenti e alla luce del dialogo costante con i cittadini diversamente da quanto avveniva con l'Amministrazione Giulivi, che era solita adottare decisioni calate dall'alto senza alcun processo di ascolto o partecipazione: un esempio i parcheggi a pagamento anche in inverno. Parlare di 'dietrofront' è fuori luogo: si tratta invece di una scelta che tiene conto dell'equilibrio tra mobilità, sicurezza, fruibilità turistica e sostenibilità.
Comprendiamo il disagio di chi vive i problemi della città e non abbiamo mai sottratto l'Amministrazione alle proprie responsabilità. Ma proprio per questo pretendiamo più senso di responsabilità dalle forze politiche che partecipano al dibattito pubblico'.
La SSD Città dei Papi chiude la stagione con la Coppa Disciplina
VITERBO - Grande soddisfazione in casa SSD Città dei Papi, che chiude ufficialmente la stagione agonistica 24/25 con la conquista della Coppa Disciplina da parte della squadra degli under 17. Un risulto importante, che sottolinea e certifica i valori portati avanti dal club viterbese.
“E’ una soddisfazione che questi ragazzi si meritano – commenta mister Tommaso Ponsillo, guida della squadra nel corso della stagione appena conclusa – perché nonostante un anno sotto età, segnato da tante difficoltà e da tanti sacrifici, i ragazzi lo hanno portato a termine nel migliore dei modi, onorando sempre la maglia e senza mai perdere la testa o eccedere in comportamenti negativi. Credo quindi che essi si meritano tutta la riconoscenza e il rispetto per aver raggiunto questo risultato, che rappresenta un trofeo a tutti gli effetti ed il quale rispecchia i valori di educazione e aggregazione portati avanti dalla società”.
Da parte della società gialloblù del presidente Paolo Tozzi va quindi un grandissimo ringraziamento a tutti i ragazzi della rosa, ai mister Ponsillo e Colonna che li hanno guidati lungo la stagione, e a tutto staff dirigenziale, con l’augurio che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso pieno di soddisfazioni.
Deposito Nazionale, dal Governo una pericolosa retromarcia
CANINO - La recente audizione in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati del Ministro Pichetto Fratin, si è rivelata come una clamorosa retromarcia rispetto alle dichiarazioni del Maggio scorso. In sintesi, la CNAI non è stata annullata per cui è stata confermata la procedura di VAS sui 51 siti idonei (tra i quali i 21 della Tusscia), non è stato abbandonato il progetto del Deposito unico ed infine, in assenza di una soluzione, ovvero di un'autocandidatura, si procederà dapprima con l'attivazione di comitati Stato-Regioni, e, in mancanza di intesa, con una decisione del Consiglio dei Ministri che verrà sancita da un Decreto del Presidente della Repubblica.
Se a questo aggiungiamo le gravi affermazioni dello stesso Ministro, che in sostanza bolla le molteplici iniziative di contrasto, siano state di carattere tecnico (alle quali non ha mai fornito risposte) che di mobilitazione civile (come nel caso delle ultime due marce di Vulci e di Corchiano), come azioni NIMBY, riteniamo sia giunto il momento di fare chiarezza e di rispettare il parere dei cittadini, senza sbandierare minacce sull’imposizione dall’alto di scelte che avranno ripercussioni per tutte le prossime generazioni, per almeno 300 anni.
Siamo ben consapevoli che il problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi dovrà essere risolto, ma riteniamo che l’attuale gestione della questione, ad opera di Sogin, non è accettabile, così come non è accettabile che lo stesso soggetto sia l’attuatore delle indagini di dettaglio che dovrebbero essere condotte, visto che la fiducia in questo Ente è ormai prossima allo zero. La selezione delle aree idonee ad ospitare il Deposito (sulla necessità del quale nessuno obietta) deve essere condotta da una diversa entità, che operi con effettiva trasparenza, competenza e LEALTA’, tre requisiti che sono venuti meno sin dall’avvio di tutta la procedura.
Questo, va sottolineato, vale solamente per i rifiuti a bassa e molto bassa attività, mentre per quelli ad alta attività, pretendiamo che la ricerca del deposito geologico profondo (in Italia o all’Estero) venga avviata immediatamente e non tra 25 anni. Si ritiene infatti irricevibile l’ipotesi di “stoccaggio temporaneo di lunga durata” nel Deposito Nazionale.
In mancanza di un concreto passo indietro, che dovrà necessariamente iniziare con l’annullamento immediato della CNAI e dell’iter di VAS, la nostra opposizione si farà ancora più incisiva. Non accetteremo soluzioni fasulle, come ad esempio l’ennesima riproposizione delle autocandidature, già rivelatasi un flop senza mezzi termini.
Prato Giardino nel degrado: pesci morti nelle vasche, uno scempio che grida vendetta
VITERBO - Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo costretti a denunciare pubblicamente lo stato di totale abbandono in cui versa Prato Giardino, il polmone verde della città. Nonostante le nostre ripetute segnalazioni, nulla è stato fatto dall'Amministrazione per invertire la rotta. E oggi, a conferma del degrado inaccettabile, molti pesci sono stati trovati morti nelle vasche, un'immagine che offende Viterbo e i viterbesi'.
A dichiararlo è la Lega Viterbo, che da tempo richiama l'attenzione sullo stato del parco, simbolo storico e punto di riferimento per famiglie, bambini e anziani.
'Quando amministravamo – sottolineano i rappresentanti della Lega – avevamo investito con convinzione su Prato Giardino, valorizzandolo e restituendogli decoro. Oggi invece è sconcertante vedere lo scempio attuale: erba alta, strutture fatiscenti, incuria ovunque e ora anche la morte della fauna acquatica. Un quadro sminuente per la nostra città e per chi dovrebbe governarla con responsabilità'.
Chiediamo a gran voce all'Amministrazione comunale – e in particolare alla sindaca Frontini – di fare immediatamente chiarezza su quanto accaduto oggi con la moria dei pesci nelle vasche: quali sono le cause? Cosa è successo? È stato fatto un controllo? È inaccettabile che, in piena estate e con il parco frequentato da centinaia di persone ogni giorno, si assista a uno spettacolo simile nel silenzio più totale.
Ma non solo. Pretendiamo che venga finalmente reso pubblico un piano di interventi strategici per il rilancio e la manutenzione di Prato Giardino, che appare oggi completamente abbandonato da questa amministrazione.
'Non si può restare in silenzio mentre il nostro parco viene lasciato morire. Viterbo e i suoi cittadini meritano rispetto e dignità, non l'indifferenza e l'inadeguatezza di chi oggi governa'.
Appello al governo dei territori della Tuscia
VITERBO - La Carta Nazionale della Aree Idonee è in fase di valutazione in sede ministeriale mediante una procedura che prevede una consultazione alla quale partecipano come SCA, soggetti competenti in materia ambientale, i 14 Comuni della provincia di Viterbo che includono le aree “idonee”, la Provincia di Viterbo e la Regione Lazio.
Finalmente saranno svelati i nuovi documenti relativi alle annunciate modifiche sulla metodologia delle scelte delle aree e sull’ordine di idoneità, mai peraltro finora pubblicizzati e motivo di ricorsi al TAR da parte degli stakeholder oltre che della Provincia di Viterbo e della Regione Lazio, interessati a verificarne il contenuto, quale atto essenziale e prodromico per poter partecipare documentati alle due consultazioni previste per la procedura di VAS.
Fino ad oggi la mancata pubblicizzazione dei documenti riguardanti le modifiche sugli argomenti citati rappresenta un vulnus riguardo alla possibilità di aggiornamento da parte di chi ha interesse al problema del Deposito, nel caso di specie soggetti sia pubblici, come Regione , Provincia e Comuni, sia privati, come i Comitati, costretti a ricorrere alle vie giudiziarie per ottenere quanto non può essere loro tenuto nascosto.
La mancanza di trasparenza al riguardo getta ombre sulla gestione complessiva del problema, dalle quali il MASE dovrebbe sottrarsi, in quanto maggiore riferimento di garanzia per le parti in causa.
In questo frangente crea, inoltre, perplessità l’atteggiamento del Ministro Pichetto Fratin nel corso dell’audizione del 25 giugno di fronte alle commissioni VIII e X di Mointecitorio sull’argomento del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi. Il Ministro nel suo intervento ha ritenuto di dover etichettare come NIMBY la posizione dei territori e se del caso anche quella della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo, del tutto allineati sulla stessa posizione critica e negativa nei confronti delle proposte sulle aree idonee e sul progetto del Deposito unico. Posizione che, per chi ha realmente conoscenza di quanto finora accaduto, non corrisponde ad una isteria collettiva volta a salvaguardare il particolare interesse di pochi, ma a valutazioni tecniche derivate dall’impegno di professionisti altamente qualificati.
Il Ministro ha ripercorso l’iter attuativo delle procedure, previste in particolare dall’articolo d 27 del DL 31 del 2010, relative al processo che porterà, secondo le sue previsione, alla scelta definitiva del sito del Deposito Nazionale nel 2029 e alla realizzazione del Deposito Nazionale entro la fine del 2039.
Quanto esplicitato dal Ministro al riguardo corrisponde alla lettera a quanto previsto dalla norma citata, ma nel corso del lungo intervento e della susseguente discussione nessun accenno è stato fatto ai problemi, numerosissimi, aperti sul tema.
I contestatissimi risultati del Seminario Nazionale, la posizione critica e nettamente negativa della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo, l’unanime contrapposizione dei Comuni e degli stakeholder della Provincia di Viterbo, con forti analogie con quella degli altri territori coinvolti a livello nazionale nella proposta di CNAI, non sono stati minimamente citati.
Fatto doveroso perché denota una posizione unanime di critica e contrarietà che deriva da una consapevolezza fondata su studi tecnici, analisi professionali e accademiche, che hanno accompagnato fino ad oggi le iniziative dei territori interessati.
Fatto che contrasta con le aperture recenti dello stesso Ministro sia a livello legislativo, con la legge sulle autocandidature extra-CNAI, sia a livello comunicativo con la ventilata possibilità di opzioni diverse dalla proposta Sogin, riguardo al Deposito Unico, e con il riconoscimento della difficoltà tecnica e politica di gestione del problema, tale da consentire di poter ritenere superata la CNAI stessa.
Si evidenzia ancora una volta un problema di fondo: l’assenza di un confronto leale fra istituzioni e territori ed in particolare fra Governo, Politica e rappresentanti dei territori.
I territori hanno il diritto/dovere di essere ascoltati da chi governa il processo decisionale e da chi ha il potere di modificare o correggere programmi e processi, se questi, peraltro datati e incongruenti con le realtà attuali, risultano ormai necessariamente suscettibili di modifiche.
Un’audizione per gli stakeholder della Provincia di Viterbo risulta ormai indispensabile per verificare le posizioni e garantire quel confronto democratico che il territorio viterbese, il più esposto in Italia con 21 aree considerate idonee nella proposta Sogin, merita.
Per questo si chiede al Ministro e al Governo la possibilità di un confronto, finora mai stato possibile, nel rispetto per le giuste preoccupazioni del territorio che detiene in Italia il maggior numero di proposte di aree idonee e che ritiene, per ragioni tecniche fondate, di non dover subire il rischio di scelte derivate da metodologie incongrue.
Il Coordinamento dei Comitati, delle Associazioni e dei Biodistretti della Provincia di Viterbo
Scoperta tomba straordinariamente inviolata a Barbarano Romano
BARBARANO ROMANO - L’area del Caiolo restituisce ancora grandi sorprese. Nell’ambito degli scavi concessi dal Ministero della cultura alla Baylor University è stato scoperto un tumulo eccezionalmente ancora intatto, databile All’epoca Orientalizzante recente (fine VII sec. a.C.).
Rimossa la lastra che sigillava la camera, sono stati subito visibili numerosi vasi, alcuni in ceramica fine dipinta (etrusco-geometrica), come quelli presso l’accesso, deposti secondo una precisa azione rituale, eseguita prima della chiusura della tomba. Sul letto di sinistra si notano ancora in situ un bacile e diversi elementi di ornamento di bronzo per il defunto.
In queste ore si sta procedendo alla documentazione, prima di iniziare lo scavo vero e proprio della tomba.
In attesa degli sviluppi, la funzionaria archeologa dell’Ufficio, dott.ssa Barbara Barbaro, ha voluto sottolineare la presenza costante della Soprintendenza nel territorio come supporto al team della Baylor University e con le attività anche alla Tomba della Regina; quest’ultima, alta 10 metri e larga 14, è caratterizzata da due ingressi con due finte porte doriche. Molti gli “interventi” effettuati sul sito. Prima, durante i lavori di ripulitura del 2023, è stata rivenuta un’altra tomba a dado (a tre camere sormontata da tre porte semi-finte), a sinistra della tomba della Regina. Poi, nel marzo del 2024, si sono concluse le operazioni di ripulitura e scavo delle camere della Tomba della Salamandra, correlate ai lavori di restauro e consolidamento diretti dalla Soprintendenza nell’ambito della programmazione triennale nell’area della Tomba della Regina. Una delle camere, già violata, ha restituito un prezioso monile: uno scarabeo in corniola rossa raffigurante un guerriero con lancia a cavallo, databile al IV sec. a.C.
La Necropoli di Caiolo, sita all’interno dell’area archeologica di San Giuliano, è una necropoli etrusca che prende il nome dal Colle di Caiolo a Barbarano Romano dove ubicata.
Qui, oltra alla Tomba della Regina, si annoverano: la Tomba del Cervo (da un’incisione sulle pareti delle scale che conducono alla sommità); un gruppo di una quindicina di tombe a portico; la Tomba dei Letti (con quattro letti funebri, due per adulti e due per i bambini) e quella della Cuccumella.
Le attuali indagini si svolgono su concessione del Ministero della Cultura alla Baylor University of Texas. Direttore dello scavo è il prof. Davide Zori, in stretta collaborazione (quasi co-direzione) con la Soprintendenza. Non manca il patrocinio del Comune di Barbarano Romano e del Parco Regionale Marturanum quali Istituzioni che collaborano al progetto di ricerca.
“La necropoli di San Giuliano - prosegue la dott.ssa Barbaro - conta più di 500 tombe attorno all’insediamento, di cui la maggior parte è stata colpita dai clandestini o in antico o in tempi più recenti. Rarissimo trovare una tomba inviolata. Da qui l’eccezionalità dell’attuale scoperta”.
“Un contesto integro non è centrale solo ai fini della tutela, ma anche perché ci restituisce uno spaccato completo di vita attraverso il rituale della morte”, prosegue.
Ribadendo che “la collaborazione tra Soprintendenza e Università è fondamentale per la conoscenza del mondo antico” e come in particolare a Barbarano si sia creata una sinergia unica tra Ministero, Comune, Università, Parco Marturanum, Forze dell’Ordine e cittadinanza, la funzionaria commenta con entusiasmo: “Questo è quello che succede quando si rinviene una tomba inviolata; si trasforma in un evento collettivo. Quasi l’apertura della porta del sepolcro costituisse un ponte con il nostro passato, la porta d’accesso verso i nostri antenati. Il silenzio…lo stupore, il rispetto per chi ci sta aspettando dietro a quell’enorme masso. La commozione”.
E l’emozione è nel pensiero finale rivolto alla tutela: “felici di aver sottratto materiale a chi lo vorrebbe illegalmente per pochi. Un patrimonio che racconterà invece una bellissima storia per tutti!”.
Emergenza acqua a Bassano Romano: rubinetti a secco per 13 ore al giorno
BASSANO ROMANO - A Bassano Romano l’acqua è ormai un bene prezioso e sempre più raro. Da settimane il paese è costretto a fare i conti con gravi limitazioni nella distribuzione idrica, a causa del progressivo esaurimento del pozzo di Montecastello, la principale fonte di approvvigionamento del territorio.
Talete, la società che gestisce il servizio, ha disposto una nuova fascia di interruzioni giornaliere: i rubinetti resteranno a secco ogni giorno dalle 14:00 alle 18:00 e poi ancora dalle 22:00 alle 7:00 del mattino. Una situazione che, secondo le previsioni, potrebbe protrarsi per tutta l’estate.
Le autobotti non bastano: serbatoi insufficienti e disagi crescenti
Nonostante l’intervento delle autobotti per alimentare temporaneamente i serbatoi comunali, il supporto non è sufficiente a garantire una distribuzione continua e regolare. I residenti lamentano gravi problemi nella vita quotidiana: dall’impossibilità di lavarsi e cucinare, fino alle difficoltà igieniche in casa e nei luoghi di lavoro. La preoccupazione è che i disagi possano acuirsi con l’aumento delle temperature.
Un nuovo pozzo non arriverà prima di un anno
Come possibile soluzione strutturale, si torna a parlare della realizzazione di un nuovo pozzo, ma i tempi tecnici stimati superano l’anno. Una risposta importante, ma inutile per fronteggiare l’emergenza attuale, che rischia di lasciare centinaia di famiglie in difficoltà per mesi.
Proteste in piazza e polemiche contro il Comune
La frustrazione dei cittadini ha raggiunto il culmine: per il prossimo 5 luglio è stata annunciata una manifestazione pubblica davanti alla sede comunale. I promotori dell’iniziativa puntano il dito contro l’amministrazione e Talete, accusate di scarsa trasparenza, lentezza nei lavori e assenza di una strategia efficace per prevenire il disastro.
I giardini pubblici irrigati alimentano la polemica
A infiammare ulteriormente gli animi è la segnalazione, circolata sui social tramite la pagina “Bassano Partecipa”, della presenza di impianti di irrigazione comunali ancora attivi. Una scelta che molti cittadini giudicano incoerente e offensiva, mentre a loro viene chiesto di limitare drasticamente l’uso dell’acqua.
Riqualificazione case popolari a Viterbo: lavori in piazza San Carluccio
VITERBO - È ufficialmente partita la riqualificazione di 17 appartamenti popolari situati in piazza San Carluccio, nel cuore di Viterbo. L’intervento è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, migliorandone sicurezza, efficienza energetica e qualità abitativa.
Gli alloggi temporaneamente liberati per consentire l’avvio dei cantieri
Prima dell’inizio dei lavori è stato necessario liberare temporaneamente gli alloggi, un passaggio concordato con le famiglie residenti per garantire un ambiente sicuro durante le operazioni di ristrutturazione. La fase preliminare ha richiesto un’attenta organizzazione, ma ha permesso di predisporre al meglio il terreno per l’avvio del cantiere.
Interventi “green” per una nuova qualità della vita
I lavori riguardano una riqualificazione profonda, sia dal punto di vista strutturale che energetico. Grazie ai finanziamenti PNRR, verranno applicate soluzioni innovative per rendere gli edifici più sostenibili, con impatti positivi sull’ambiente e sui costi in bolletta. Un “superbonus” pubblico che mira a trasformare le abitazioni in spazi più moderni, sicuri e confortevoli.
Conclusione dei lavori e riassegnazione degli appartamenti
Una volta ultimata la riqualificazione, gli appartamenti saranno riassegnati secondo le graduatorie comunali agli aventi diritto. L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia del Comune di Viterbo per il recupero e la valorizzazione dell’edilizia popolare, con l’obiettivo di offrire alloggi dignitosi e sostenibili a chi ne ha più bisogno.
Teatro dellUnione: Eurythmía incanta con la forza della danza
VITERBO – Emozione, talento ed energia hanno travolto il pubblico del Teatro dell’Unione giovedì 19 giugno, in occasione dello spettacolo di fine anno accademico della Scuola di Danza del Balletto di Viterbo. Titolo dell’evento: “Eurythmía”, una parola di origine greca che significa “armonia di disposizione”, perfettamente in sintonia con lo spirito di una serata che ha saputo fondere danza, musica e sentimento in un’unica grande celebrazione. Un vero omaggio alla bellezza del movimento e alla magia del teatro.
Una serata di grande impatto, che ha saputo coniugare tecnica e passione, grazie al coinvolgimento di allievi di ogni età e alla direzione artistica di Gioia Tarulli, affiancata da un team di insegnanti e coreografi di altissimo profilo: Claudio Jurman, Paolo Santilli, Azzurra Schena, Eleonora Terranova, Matteo Tirelli, Mara Giacomelli, Merissa Ciula e Giulia Lampa. Tutti professionisti capaci di trasmettere la danza come linguaggio profondo e universale.
Un viaggio tra generi, stili e suggestioni
Il programma di Eurythmía ha condotto il pubblico in un vero e proprio viaggio nella danza, articolato in numerosi quadri coreografici che hanno spaziato dal balletto classico al contemporaneo, dall’hip hop al modern jazz, fino al breaking, alla danza acrobatica, e alle danze di carattere. Ogni esibizione ha raccontato una storia, espresso un’emozione, lasciato un segno.
Titoli come “Il filo rosso”, “Nuvole bianche”, “Hope there is someone” e “La magia dell’inizio” hanno rappresentato al meglio la visione della scuola: quella di una danza che unisce, ispira e forma. Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla crescita dei più piccoli, con coreografie pensate per i corsi propedeutici e i primi corsi accademici, fino agli adulti del corso principianti, a testimonianza di un approccio inclusivo, capace di valorizzare ogni fase del percorso formativo.
Quando la danza è educazione e sogno
Nel cuore dello spettacolo, il messaggio forte e chiaro di una scuola che fa della danza non solo un’arte, ma un percorso di crescita umana. “La danza è respiro, libertà, disciplina e vita”, si legge nel manifesto poetico di Eurythmía, e questo respiro si è percepito in ogni passo, in ogni gesto, in ogni sorriso.
Lo spettacolo si è concluso con un finale corale di grande impatto emotivo, che ha unito in un solo grande abbraccio tutta la scuola. Un momento simbolico che ha suggellato non solo la chiusura di un anno intenso e ricco di soddisfazioni, ma anche una tappa importante per il Balletto di Viterbo: dieci anni dal nuovo nome, una svolta che ha accompagnato l’evoluzione di una realtà che, da oltre trent’anni, forma generazioni di danzatori, educando alla bellezza, alla costanza e al sogno.
Un anniversario che guarda avanti con entusiasmo. Un futuro dove la danza continua ad essere un ponte tra sogni e realtà, un futuro che – alla luce di “Eurythmía” – appare più che mai luminoso.