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Dimensionamento scolastico, il Tar boccia di nuovo la Regione
VITERBO - 'Altre due sentenze che danno ragione al Comune di Viterbo, annullando la delibera del dimensionamento scolastico regionale, quella che sancisce lo smembramento dell'IC Carmine. Per questo, ho presentato nei giorni scorsi un esposto alla Procura di Viterbo: non lasciamo nulla di intentato per far valere le ragioni del territorio, delle famiglie, degli insegnanti e del diritto allo studio di centinaia di ragazzi, soprattutto di fronte a cotanta arroganza.
Anche il ricorso della Provincia di Viterbo e di 280 famiglie viene accolto in toto perché il provvedimento è immotivato, ricalcando quello che avevano già affermato (con ragione) come amministrazione comunale. Il dimensionamento è sbagliato, iniquo e autoritario, senza confronto nè un'adeguata istruttoria. Forse non è chiaro nè ai rappresentanti regionali nè ai funzionari: continuare ad operare come se la delibera esistesse ancora e le sentenze non fossero esecutive costituisce non solo uno schiaffo all'intera comunità scolastica, ma anche possibili omissione d'atti ufficio e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento giurisdizionale'.
Trasporto della Macchina di Santa Rosa: biglietti per le pedane riservate alle persone con ...
VITERBO - Trasporto Macchina di Santa Rosa del prossimo 3 settembre, si ricorda che oggi 23 agosto, dalle ore 8 alle ore 19 (orario continuato), presso il Museo dei Portici di Palazzo dei Priori, piazza del Plebiscito 14 (ingresso giardino, seconda porta a destra) le persone con disabilità – utenti con invalidità compresa tra il 74% e il 100% (legge 118/1971), per i quali è previsto il posizionamento su pedane predisposte dal Comune di Viterbo, e possessori di disability card – potranno procedere all'acquisto dei biglietti precedentemente prenotati attraverso apposita piattaforma. Gli acquirenti dovranno recarsi sul posto qualche minuto prima dell'orario previsto dalla suddetta prenotazione del turno acquisto.
Qualora non venisse rispettato il turno prenotato e l'acquirente si presentasse in ritardo rispetto al proprio slot, la vendita proseguirà in ordine di prenotazione. Il personale preposto cercherà di evadere la prenotazione ritardataria non appena possibile, e comunque, nel rispetto di chi avrà osservato l'orario del proprio appuntamento. In ogni caso, si potrebbero verificare dei tempi di attesa.
Il prezzo di vendita dei biglietti è di euro 10,00 comprensivo della quota accompagnatore, sia per persone con invalidità compresa tra il 74 e il 100% sia per possessori di disability card.
Al momento dell'acquisto, nel primo caso, dovrà essere esibito un documento che attesti una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 100%, e il documento di riconoscimento sia della persona con disabilità, sia dell'accompagnatore, nel secondo caso dovrà essere esibita la disability card dell'avente diritto e copia del documento di identità della persona con disabilità e dell'accompagnatore.
L'acquisto dei biglietti potrà essere effettuato anche da un delegato, purché in possesso del documento dell'avente diritto alla pedana, oltre al certificato attestante la percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 100%; per quanto riguarda invece i posti riservati ai possessori di disability card, il delegato dovrà esibire, oltre al documento dell'avente diritto, copia della stessa disability card.
Nella suddetta giornata sarà inoltre a disposizione un medico incaricato per eventuali consulenze professionali circa le certificazioni.
Si ribadisce che, come da prescrizioni dettate dagli organi preposti alla sicurezza, i biglietti saranno nominativi. Pertanto, al momento dell'acquisto va presentata copia del documento di riconoscimento in corso di validità di ogni singolo intestatario dei biglietti che si intende acquistare (richiesta valida per tutte le categorie di appartenenza), oltre alla documentazione accessoria attestante la condizione per la quale si richiede l'agevolazione.
Gli acquirenti si assumeranno ogni responsabilità in ordine all'occupazione dei posti.
Per tutti vale l'obbligo, la sera del 3 settembre, al momento di accedere al posto prenotato, di presentare un documento di identità insieme al biglietto.
Sempre nella giornata di oggi 23 agosto, sul luogo della vendita al Museo dei Portici di Palazzo dei Priori, operatori della cooperativa sociale Progetto Futuro saranno a disposizione delle persone con disabilità - che avranno acquistato il loro posto sulle pedane - per fornire informazioni in merito al servizio di trasporto che condurrà i richiedenti dal punto di raccolta al luogo delle pedane predisposte e autorizzate, con relativo percorso inverso al termine dell'evento. Tale servizio, che si ribadisce essere su richiesta, dovrà essere prenotato ai numeri 3927907855 e 3337593528, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 16:00 fino al 31 agosto.
Lo stesso personale fornirà inoltre informazioni ed eventuale tagliando da esporre sul cruscotto per l'utilizzo di parcheggio gratuito riservato a persone con disabilità che invece sceglieranno di raggiungere le pedane in autonomia, utilizzando la propria auto. Si precisa che i parcheggi saranno a viale R. Capocci, Sacrario e Fortezze e i posti riservati sono esclusivamente per i possessori di biglietto per le pedane. Nei tre suddetti parcheggi ci sarà personale Progetto Futuro a garantire che il posto prenotato non venga occupato da terzi non aventi diritto acquisito.
Ulteriori eventuali aggiornamenti saranno tempestivamente pubblicati sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (sezione dedicata in home page sito www.comune.viterbo.it alla voce Informazioni biglietti sedie) e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa. Sugli stessi canali è possibile consultare tutte le ulteriori informazioni riguardanti la vendita dei biglietti (https://comune.viterbo.it/trasporto-macchina-di-santa-rosa-2025-biglietti-sedie-in-piazza-del-plebiscito-e-pedane-per-persone-con-disabilita-quando-dove-e-come-acquistarli/).
Scuola, il Tar stoppa i tagli: vittoria per Grotte di Castro
Sicurezza a Civita Castellana: la rivoluzione copernicana del Prefetto Pomponio diverrà realtà?
CIVITA CASTELLANA - Ieri mattina il palazzo comunale di Civita Castellana ha ospitato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato e presieduto dal nuovo Prefetto di Viterbo, Sergio Pomponio. Una riunione importante, con tanto di parterre delle grandi occasioni: il questore Luigi Silipo, i comandanti provinciali delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, e i sindaci dei comuni limitrofi, Castel S'Elia, Corchiano, Fabrica di Roma, Nepi, Faleria, Calcata, Gallese, Monterosi, Orte, Bassano in Teverina, Vasanello, vignanello, Vallerano.
Il sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri, ha omaggiato il Prefetto con un piatto in ceramica artistica realizzato dal maestro Vincenzo “Mastro Cencio” Dobboloni, raffigurante i monumenti simbolo della città. Un gesto di cortesia e di benvenuto nella cittadina delle ceramiche.
Sul tavolo le solite emergenze, quelle che da anni affliggono il territorio: ordine e sicurezza pubblica, accoglienza degli stranieri, protezione civile. Ma soprattutto criminalità diffusa. Non serve scavare troppo nella memoria: la scorsa primavera Civita Castellana è stata teatro di accoltellamenti tra bande tunisine e marocchine per il controllo dello spaccio. Una realtà che spiega perché il Prefetto abbia evocato la necessità di una vera e propria “rivoluzione copernicana”.
Pomponio ha annunciato che questo sarà solo il primo di una serie di incontri itineranti nei comuni, tre già in agenda nelle prossime settimane e altri dopo Santa Rosa, con l’obiettivo di creare comitati allargati, fissare scadenze e monitoraggi costanti. L’intento è chiaro: costruire una rete permanente di collaborazione tra forze di polizia, protezione civile e amministrazioni locali. Non solo interventi straordinari in occasione di sagre ed eventi, ma un presidio costante durante tutto l’anno.
Bene, anzi benissimo. Ma i cittadini, abituati a proclami che raramente si traducono in azioni concrete, si chiedono: sarà davvero così? O assistereranno all’ennesima sfilata di titoli altisonanti e buone intenzioni?
Il Prefetto ha toccato i punti più sentiti dall’opinione pubblica: i furti nelle abitazioni – che rappresentano oltre la metà delle denunce – l’impennata dei vandalismi, la violenza contro le persone e, naturalmente, la questione droga. Problemi noti, che non hanno bisogno di ulteriori convegni per essere elencati, ma di risposte immediate e coordinate.
La domanda nasce spontanea: questa “rivoluzione copernicana” promessa dal Prefetto sarà davvero un cambio di passo?
Valentano, al via la gara per il restauro della Chiesa della Madonna della Salute
Calcata si prepara a consolidare il suo centro storico: via libera al progetto definitivo di risanamento idrogeologico
Faleria, limite temporaneo di velocità a 30 km/h in via G. Ferrauti
Montefiascone, disinfestazione zanzare: intervento larvicida al posto di quello adulticida
Grande successo per l’EST!EST!!EST!!! Baseball Camp a Montefiascone
Sentenza Tar Lazio: vittoria per Grotte di Castro, la scuola resta presidio del territorio
Primo incontro tematico di area vasta a Civita Castellana
Orte dice no a nuovi centri di accoglienza
ORTE - Nella sala consiliare del Comune di Civita Castellana si è riunito oggi il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato e presieduto dal Prefetto di Viterbo, Sergio Pomponio.
Dal tavolo è arrivata una comunicazione destinata a fare chiarezza su un tema che da tempo suscita dibattito e preoccupazione: non ci sarà alcun nuovo centro di prima accoglienza ad Orte. Una decisione che il territorio attendeva con ansia e che oggi è stata ufficializzata dal Prefetto, suscitando sollievo e soddisfazione tra i rappresentanti locali.
Non solo. Pomponio ha confermato anche l’intenzione di alleggerire le presenze all’interno del Centro di accoglienza straordinaria di Caldare, prevedendo una redistribuzione degli ospiti su altri comuni della provincia. Una linea di azione che risponde alle richieste avanzate negli incontri precedenti e che segna un punto a favore del dialogo tra istituzioni e comunità locali.
Marta saluta Luca Aluisi: Ha fatto gol, tanti gol
di SDA
MARTA - Una folla silenziosa e incredula si è riunita oggi nel cortile della parrocchia Cittadella dell’amicizia di Marta per dare l’ultimo saluto a Luca Aluisi, il trentenne strappato alla vita lo scorso 19 agosto da un malore improvviso.
La celebrazione, officiata da don Roberto Fabbiani, è stata un intreccio di dolore e speranza. «Luca ci ha convocati qui per salutarlo – ha detto il sacerdote con la voce rotta dall’emozione –. È come se avesse segnato ancora un gol, anzi tanti gol, riuscendo a riunirci tutti in suo nome». E poi un pensiero rivolto al ragazzo: «Caro Luca, ti immaginiamo già vicino al Signore. Questo dolore ci travolge come una bomba, ma anche dentro questo dolore c’è amore».
Familiari, amici, conoscenti, ma anche semplici cittadini hanno voluto stringersi attorno ai genitori e alla sorella del giovane. A testimoniare la vicinanza dello Stato, era presente anche una rappresentanza della polizia. Il paese intero, profondamente scosso dalla tragedia, si è fermato: l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Lacchini, aveva proclamato il lutto cittadino per la giornata delle esequie.
Al termine della funzione, un gesto semplice ma potentissimo ha accompagnato l’addio: amici e parenti hanno liberato in cielo una croce di palloncini bianchi e azzurri, come a tracciare un ponte ideale tra la comunità e il giovane scomparso troppo presto.
Marta ha salutato così Luca, con un abbraccio collettivo che resterà impresso nella memoria del paese: il ricordo di un ragazzo sorridente, amato e stimato da tutti, che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Bimbo di due anni cade dallauto in corsa: indaga la Squadra Mobile
di M.V.
ROMA - Un dramma sfiorato sulle strade della Tuscia. Un bimbo di appena due anni è arrivato in condizioni gravissime all’ospedale Santa Rosa di Viterbo dopo essere caduto da un’auto in corsa, dove viaggiava con la madre e il fratellino di tre anni.
Secondo quanto raccontato dalla donna ai medici e agli inquirenti, sarebbe stato proprio il figlio maggiore a sganciare la cinghia di sicurezza del seggiolino e ad aprire improvvisamente lo sportello, facendo precipitare il piccolo sull’asfalto. L’impatto violentissimo gli ha provocato lesioni serie, tra cui un trauma cranico e una probabile frattura dell’osso orbitario. Dopo le prime cure a Viterbo, il bimbo è stato trasferito d’urgenza in elicottero al policlinico Gemelli di Roma, dove si trova tuttora ricoverato in neurochirurgia pediatrica. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
Subito dopo l’incidente sono scattate le indagini, iniziate con il posto di polizia del pronto soccorso e proseguite poi con la Squadra Mobile. La madre, ancora sotto choc, ha ribadito più volte la stessa versione: «Non mi ero accorta che mio figlio stava slacciando la cinghia. Solo quando ho sentito la portiera aprirsi mi sono resa conto, ma era già troppo tardi».
Gli investigatori, pur ritenendo la tesi della tragica fatalità la più plausibile, stanno passando al setaccio ogni dettaglio. Alcune persone sono state ascoltate in nottata, anche se non è chiaro a quale titolo. Rimangono tuttavia interrogativi: perché l’auto non aveva – o non ha attivato – il blocco di sicurezza alle portiere? Una svista tecnica o una negligenza evitabile?
Domande a cui spetterà agli inquirenti dare una risposta, mentre la speranza di tutti resta una sola: che il piccolo possa riprendersi al più presto da questo incubo.
Come scegliere una MTB elettrica in Italia: La Guida Definitiva ai Sentieri del 2025
L'Italia è un paradiso per la mountain bike. Dalle vette affilate delle Dolomiti ai singletrack tecnici a picco sul mare della Liguria, passando per i sentieri boscosi degli Appennini, il nostro Paese offre una diversità di terreni che non ha eguali. In questo contesto, la MTB elettrica (e-MTB) non è più una novità, ma una potente alleata che sta trasformando il modo in cui viviamo la montagna. Permette di conquistare dislivelli prima proibitivi, di estendere il raggio delle nostre esplorazioni e di concentrarsi sul puro piacere della guida.
Ma con un mercato in piena espansione, la domanda sorge spontanea: come scegliere una MTB elettrica adatta ai sentieri italiani? La scelta può sembrare complessa, un labirinto di sigle, numeri e componenti. Questa guida nasce per essere la tua bussola: analizzeremo passo dopo passo ogni aspetto fondamentale, dal tipo di telaio alla geometria, dal motore ai componenti, per permetterti di fare un acquisto informato e di trovare la compagna perfetta per le tue avventure off-road.
Capitolo 1: Decodificare il Terreno - La Chiave per la Scelta Giusta
Prima ancora di guardare le biciclette, dobbiamo guardare dove pedaleremo. Il sentiero che percorrerai più spesso è il fattore più importante per la tua scelta. In Italia, come nel resto del mondo, si usa comunemente la Single Track Scala (STS) per classificare la difficoltà dei percorsi:
• S0: Sentieri molto scorrevoli, come strade bianche o forestali larghe. Il terreno è compatto e non presenta ostacoli.
• S1: Sentieri con piccoli ostacoli come radici e pietre di modeste dimensioni. Il fondo è per lo più stabile e le pendenze sono moderate.
• S2: Il terreno diventa più impegnativo. Troverai radici e rocce più grandi, gradini e pendenze più marcate. Qui è richiesta una buona tecnica di guida.
• S3: Singletrack tecnici con grandi massi, radici esposte, gradoni alti e tornanti stretti. Le pendenze possono essere molto ripide.
• S4-S5: Percorsi estremamente tecnici e ripidi, spesso su terreni alpini esposti, con ostacoli che richiedono un livello di abilità da esperto e talvolta tecniche di trial.
La regola d'oro: Scegli una bici per il sentiero che percorri l'80% del tempo, non per quella rara escursione estrema.
Capitolo 2: La Scelta Fondamentale - Hardtail vs. Full-Suspension
Questa è la prima, grande biforcazione nel percorso di scelta. Non esiste una risposta giusta in assoluto, ma solo quella giusta per te.
MTB Elettrica Hardtail (o Front)
Una e-MTB Hardtail è dotata di sospensione solo sulla ruota anteriore (la forcella), mentre il carro posteriore è rigido.
• Per chi è adatta? Per chi pratica Cross-Country (XC) o Trail leggero. È perfetta se i tuoi percorsi abituali sono strade forestali, sterrati veloci e sentieri fino al livello S1, con qualche sporadica incursione nell'S2.
• Vantaggi:
○ Efficienza in salita: La parte posteriore rigida disperde meno energia, rendendo la pedalata su terreni compatti più efficiente.
○ Leggerezza e Prezzo: A parità di allestimento, è più leggera e meno costosa di una full.
○ Manutenzione ridotta: L'assenza di un ammortizzatore posteriore e dei relativi leveraggi semplifica la manutenzione.
• Contesto Italiano: Ideale per le lunghe salite su strade forestali nelle Alpi, per esplorare le colline toscane o per i sentieri scorrevoli dei parchi nazionali appenninici.
MTB Elettrica Full-Suspension (o Bi-ammortizzata)
Come dice il nome, è dotata sia di una forcella ammortizzata all'anteriore sia di un ammortizzatore al posteriore.
• Per chi è adatta? Per chiunque voglia affrontare sentieri dal livello S2 in su. È la scelta obbligata per le discipline Trail, All-Mountain ed Enduro.
• Vantaggi:
○ Controllo e Trazione: La ruota posteriore rimane incollata al terreno, garantendo una trazione superiore in salita tecnica e un controllo totale in discesa.
○ Comfort e Sicurezza: Assorbe gli impatti, riducendo l'affaticamento del rider e perdonando più facilmente gli errori di guida.
○ Versatilità: È la vera 'tuttofare' della montagna, capace di affrontare praticamente ogni tipo di sentiero.
• Contesto Italiano: Indispensabile per i bike park come quelli di Livigno o della Val di Sole, per i sentieri rocciosi e scoscesi di Finale Ligure o per qualsiasi avventura alpina che preveda discese tecniche e impegnative.
Capitolo 3: I Dettagli Tecnici che Fanno la Differenza
Una volta scelta la tipologia, è il momento di entrare nei dettagli che definiscono il carattere e le performance della tua e-MTB.
• Escursione delle Sospensioni: Misurata in millimetri (mm), indica la 'corsa' degli ammortizzatori.
○ 120-140 mm (Trail): L'escursione più versatile, un perfetto equilibrio tra performance in salita e capacità in discesa. Ottima per la stragrande maggioranza dei sentieri italiani.
○ 150-180 mm (All-Mountain/Enduro): Progettata per massimizzare le prestazioni in discesa. La scelta giusta per chi ama le discese adrenaliniche e i percorsi più tecnici (S3-S4).
• Motore e Batteria: Il Cuore della Tua e-MTB
○ Coppia (Nm): Sulle ripide rampe italiane, la coppia è tutto. Un motore con una coppia elevata (da 75 a 90 Nm) ti darà la spinta necessaria per superare gli ostacoli più difficili senza sforzo eccessivo.
○ Batteria (Wh): L'autonomia è cruciale per i lunghi giri in montagna. Una batteria da 625 Wh è oggi lo standard di riferimento, ma per chi pianifica tour epici, le nuove batterie da 750 Wh (o più) offrono la tranquillità di non rimanere mai a secco.
• Freni: La Tua Assicurazione sulla Vita Non lesinare sui freni. Le lunghe e ripide discese delle Alpi mettono a dura prova l'impianto frenante. Scegli sempre freni a disco idraulici a 4 pistoncini e dischi di grande diametro (200 mm o, ancora meglio, 220/203 mm) per garantire una frenata potente, costante e resistente al surriscaldamento.
• Ruote: 29', 27.5' o Mullet?
○ 29': Offrono più trazione e superano gli ostacoli con maggiore facilità. Sono veloci e stabili.
○ 27.5': Più agili e reattive, rendono la bici più 'giocosa' e facile da manovrare nello stretto.
○ Mullet (o MX): La configurazione ibrida (29' anteriore / 27.5' posteriore) sta conquistando il mondo dell'Enduro. Combina la capacità di superamento ostacoli della 29' con l'agilità della 27.5', offrendo un ottimo compromesso.
Capitolo 4: Fiido - Un Approccio Diverso all'Avventura Fuoristrada
Accanto alle e-MTB specialistiche, esistono soluzioni innovative pensate per un'avventura più trasversale. Fiido, un marchio noto per il suo approccio smart e versatile alla mobilità elettrica, propone modelli che si collocano a metà tra il mondo urbano e l'esplorazione off-road leggera, come la Fiido M1 Pro.
Anche se non è una MTB da Enduro, la M1 Pro può essere vista come un 'SUV' a due ruote, perfetto per un certo tipo di utente italiano. Le sue ruote 'fat' da 4 pollici offrono una stabilità e un'aderenza eccezionali su terreni a bassa aderenza come strade bianche, fango leggero o sentieri sabbiosi lungo le coste. La doppia sospensione garantisce un comfort notevole su percorsi sconnessi e strade di campagna, assorbendo le imperfezioni e rendendo piacevoli le lunghe gite.
Il suo potente motore (la cui piena potenza è da sfruttarsi legalmente in aree private) e soprattutto la sua natura pieghevole la rendono la compagna ideale per il 'ciclo-escursionismo': puoi caricarla facilmente in auto, raggiungere un agriturismo in Piemonte o un parco naturale in Abruzzo, e da lì partire all'esplorazione di sentieri di livello S0-S1. È la scelta perfetta per chi cerca una bici robusta e divertente per avventure del fine settimana, senza la necessità di investire in una e-MTB ultra-specialistica.
Capitolo 5: Normative e Rispetto per la Montagna
Un ultimo, ma fondamentale, promemoria. Per circolare su strade pubbliche, anche la tua e-MTB deve rispettare la legge italiana: motore da 250W e assistenza fino a 25 km/h. In fuoristrada, il buon senso e il rispetto per la natura sono ancora più importanti. Rispetta i sentieri, dai la precedenza agli escursionisti a piedi e segui le indicazioni del Club Alpino Italiano (CAI) e delle autorità locali. La montagna è un patrimonio di tutti.
Conclusione
Scegliere la tua MTB elettrica in Italia è un viaggio entusiasmante. Riassumendo, il percorso è chiaro:
1. Analizza i tuoi sentieri: Sii onesto sul tipo di percorsi che affronterai più spesso.
2. Scegli tra Hardtail e Full-Suspension: La decisione più importante, che definirà il tuo campo d'azione.
3. Abbina i componenti alla tua ambizione: Non risparmiare su freni e sospensioni, e scegli motore e batteria in base alla durata e alla difficoltà dei tuoi giri ideali.
4. Considera le alternative versatili: Se il tuo obiettivo è l'esplorazione a 360 gradi più che la performance estrema, soluzioni come quelle proposte da Fiido possono essere una scelta intelligente.
Ora hai tutti gli strumenti per fare la scelta giusta. Non ti resta che preparare lo zaino, caricare la batteria e partire alla scoperta degli incredibili paesaggi che solo l'Italia sa offrire. Buona avventura!
Stop ai nuovi centri di accoglienza a Orte: la decisione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza
Guida Definitiva: Come Scegliere una Bici Elettrica Leggera in Italia?
Il panorama della mobilità urbana in Italia sta vivendo una trasformazione epocale. Le nostre città, famose per i centri storici affascinanti, i vicoli stretti e le Zone a Traffico Limitato (ZTL), presentano sfide uniche per gli spostamenti quotidiani. In questo contesto, la bici elettrica si è affermata come la soluzione regina, ma una categoria specifica sta conquistando il cuore degli italiani: la bici elettrica leggera.
Leggera non è solo un aggettivo; è una promessa di agilità, portabilità e libertà. Ma come orientarsi in un mercato sempre più ricco e variegato? Scegliere la giusta bicicletta a pedalata assistita leggera significa investire nel proprio benessere quotidiano e in una mobilità più intelligente e sostenibile. Questa guida completa è pensata per risolvere ogni dubbio, analizzando tutti i fattori chiave per aiutarti a trovare il modello perfetto per le tue esigenze, che tu viva in un appartamento a Milano, ti muova tra i saliscendi di Roma o voglia goderti il lungomare di Napoli.
Perché una Bici Elettrica Leggera? I Vantaggi Che Fanno la Differenza
Prima di addentrarci negli aspetti tecnici, è fondamentale capire perché il peso ridotto è diventato un fattore così determinante. I benefici di una e-bike leggera, spesso definita anche 'mini e-bike' o 'e-bike compatta', sono tangibili e impattano direttamente sulla qualità della vita urbana.
1. Agilità e Maneggevolezza Impareggiabili: Una bici elettrica leggera si traduce in una guida più scattante e reattiva. Districarsi nel traffico congestionato, svoltare in un vicolo improvviso o manovrare in spazi ristretti diventa un gioco da ragazzi. La sensazione è quella di una bicicletta tradizionale, ma con il vantaggio di un'assistenza pronta a intervenire quando serve.
2. Portabilità Senza Stress: Questo è forse il vantaggio più evidente. Devi salire la bici al terzo piano senza ascensore? Caricarla su un treno regionale per un weekend fuori porta? O semplicemente sollevarla per superare un ostacolo? Con un modello che pesa meno di 20 kg, tutte queste azioni passano da 'impresa titanica' a 'semplice gesto quotidiano'. La portabilità è sinonimo di flessibilità e abbatte le barriere architettoniche.
3. Un'Esperienza di Guida Più Naturale: Molti ciclisti temono che il motore possa snaturare il piacere della pedalata. Su una bici elettrica più leggera, il baricentro è meglio bilanciato e l'inerzia è minore. Questo si traduce in una pedalata assistita fluida e intuitiva, dove il motore è un compagno discreto che amplifica la tua forza, non la sostituisce.
4. Efficienza e Autonomia: Meno peso da spostare significa anche minor consumo di energia. A parità di batteria, una e-bike leggera spesso garantisce un'autonomia reale maggiore in contesti urbani, dove le continue fermate e ripartenze mettono a dura prova la batteria.
Fattori Chiave da Considerare: La Checklist per la Scelta Perfetta
Ora che i vantaggi sono chiari, analizziamo punto per punto gli elementi tecnici da valutare per un acquisto consapevole.
1. Il Peso: Il Vero Ago della Bilancia Cosa significa 'leggera'? Generalmente, si considerano leggere le bici elettriche sotto i 20 kg. I modelli più performanti e costosi possono scendere anche sotto i 15 kg. Chiediti: dovrò sollevarla spesso? Un paio di chili di differenza possono sembrare pochi, ma si sentono tutti quando si sale una rampa di scale. Fissa un 'peso massimo' accettabile in base alle tue reali necessità.
2. Telaio: Il Cuore della Bici Il materiale del telaio è il principale responsabile del peso complessivo.
• Alluminio: È la scelta più diffusa per le bici elettriche leggere di buona qualità. Offre un eccellente compromesso tra robustezza, leggerezza e costo.
• Fibra di Carbonio: È il materiale d'elezione per chi cerca la massima leggerezza. È estremamente resistente e assorbe meglio le vibrazioni, ma ha un costo significativamente più alto.
• Acciaio: Robusto e confortevole, ma più pesante. È meno comune sui modelli che puntano alla leggerezza.
3. Motore: Il Motore della Tua Libertà Nelle e-bike urbane leggere, la posizione e la tipologia del motore sono cruciali.
• Motore nel Mozzo Posteriore (Hub Motor): È la soluzione più comune in questa categoria. È leggero, discreto (spesso quasi invisibile) e offre una sensazione di spinta diretta. Perfetto per i percorsi cittadini pianeggianti o con lievi pendenze.
• Motore Centrale: Posizionato sui pedali, offre una pedalata più bilanciata e naturale, essendo più sensibile alla forza impressa. È generalmente più pesante e costoso, più comune su e-MTB o e-bike da trekking di alta gamma.
• Potenza e Sensori: La legge italiana (ed europea) limita la potenza a 250W e l'assistenza a 25 km/h. Ciò che fa la differenza è il sensore: il sensore di coppia (torque sensor) è più avanzato, erogando potenza in base a quanto forte pedali, per un'esperienza fluida. Il sensore di pedalata (cadence sensor) è più semplice e fornisce assistenza non appena i pedali girano.
4. Batteria: L'Autonomia dei Tuoi Sogni
• Capacità (Wh): La capacità si misura in Wattora (Wh). Un valore più alto indica, in teoria, maggiore autonomia. Per un uso urbano, una batteria tra i 250Wh e i 400Wh è spesso più che sufficiente.
• Integrazione e Posizione: Una batteria integrata nel tubo obliquo del telaio è la scelta esteticamente migliore. Contribuisce a un look pulito, simile a una bici tradizionale, e a un miglior bilanciamento dei pesi.
• Rimovibilità: Una batteria rimovibile è fondamentale per chi vive in appartamento e non può portare la bici vicino a una presa di corrente. Permette di caricare solo la batteria in casa o in ufficio.
5. Componenti che Fanno la Differenza Non trascurare i dettagli:
• Freni: I freni a disco (idraulici o meccanici) sono ormai uno standard e offrono una frenata potente e affidabile in ogni condizione meteo, essenziale per la sicurezza in città.
• Cambio: Anche un cambio con poche velocità (7-9 rapporti) è sufficiente per affrontare le sfide urbane. Alcuni modelli minimalisti optano per una singola velocità (singlespeed), ideale per la pianura e per ridurre la manutenzione.
• Accessori di Serie: Parafanghi, portapacchi e luci integrate sono elementi che trasformano una semplice bici elettrica in un vero e proprio mezzo di trasporto quotidiano, pronto a tutto.
Trovare la Tua Anima Gemella a Pedali: City E-Bike, Pieghevole o Minimalista?
Le bici elettriche leggere si declinano in diverse tipologie, ognuna adatta a uno stile di vita specifico.
• City E-Bike Leggera: È la classica bici da città, con una posizione di guida comoda ed eretta, spesso dotata di tutti gli accessori. È il perfetto 'mulo' da lavoro per il commuting quotidiano.
• E-Bike Pieghevole: La regina della portabilità. Ideale per chi combina il ciclismo con i mezzi pubblici (treno, metro) o per chi ha pochissimo spazio in casa o in ufficio.
• E-Bike Minimalista/Single-Speed: Ispirata al design delle bici a scatto fisso, è la scelta di chi cerca stile, massima leggerezza e manutenzione ridotta al minimo. Perfetta per percorsi prevalentemente pianeggianti.
L'Innovazione al Servizio della Città: Le Proposte di FIIDO
Dopo aver analizzato la teoria, è utile osservare come questi concetti si traducono in pratica. Un marchio che ha fatto dell'innovazione nel campo della mobilità urbana leggera la sua bandiera è FIIDO. I loro modelli incarnano perfettamente l'equilibrio tra design, funzionalità e leggerezza. Due esempi emblematici sono il Fiido C11 Pro e il Fiido C21.
Il Fiido C11 Pro rappresenta la soluzione ideale per il pendolare urbano che non vuole compromessi. È una bicicletta a pedalata assistita che unisce un elegante telaio step-through, per una salita e discesa comoda e sicura, a una dotazione completa che include portapacchi e parafanghi. Il suo motore potente e la batteria a lunga durata la rendono un mezzo affidabile per coprire le distanze quotidiane, mentre il sensore di coppia garantisce quella sensazione di guida naturale e reattiva che abbiamo descritto come fondamentale. È la scelta pragmatica per chi usa la bici come principale mezzo di trasporto.
Dall'altra parte, il Fiido C21 è un capolavoro di design e leggerezza, pensato per chi cerca performance e stile. Con il suo telaio slanciato e un peso estremamente contenuto, si avvicina all'estetica e alla maneggevolezza di una bici da gravel tradizionale. Il C21 è la prova che una bici elettrica non deve essere ingombrante. È equipaggiato con componenti di alta qualità e un sensore di coppia che offre un'assistenza incredibilmente fluida, rendendolo perfetto per chi ama una guida più sportiva e dinamica, senza rinunciare all'eleganza nelle strade del centro.
La Tua Libertà a Portata di Pedale
Scegliere la bici elettrica leggera giusta in Italia non è un'impresa impossibile. Richiede solo consapevolezza delle proprie abitudini e necessità. Valuta attentamente il peso in relazione alla tua routine quotidiana, analizza la qualità di telaio, motore e batteria, e non trascurare i componenti che garantiscono sicurezza e comfort.
Che tu scelga una pratica city bike, una versatile pieghevole o un modello di design minimalista, l'investimento in una e-bike leggera è un investimento nella tua libertà personale. Significa dire addio allo stress del traffico e del parcheggio, riscoprire il piacere di muoversi all'aria aperta e abbracciare uno stile di vita più sano e sostenibile. La tua città ti aspetta per essere esplorata, e con la compagna a due ruote giusta, non ci sono più limiti.
La crescita dei pagamenti mobili nelle piccole imprese di Luino
Nella pittoresca cittadina di Luino, adagiata sulle rive del Lago Maggiore, le piccole imprese stanno vivendo una trasformazione digitale silenziosa ma di grande impatto. Sebbene la zona rimanga radicata nella tradizione, molti commercianti locali stanno rapidamente adottando le tecnologie di pagamento mobile. Ciò che un tempo si basava principalmente sul contante si sta ora evolvendo in un'economia digitale in cui pagamenti contactless, portafogli elettronici e transazioni tramite app stanno diventando parte integrante della vita quotidiana.
Questo cambiamento riflette un movimento più ampio in tutta Italia, dove l'uso dei pagamenti mobili è cresciuto significativamente negli ultimi anni. Spinti dalle mutate aspettative dei consumatori e supportati da un'ondata di innovazione fintech, anche città più piccole come Luino stanno iniziando a beneficiare di questo balzo tecnologico.
Adattamento delle piccole imprese a Luino
Dai caffè a conduzione familiare alle botteghe artigiane e alle bancarelle dei mercati stagionali, molte attività commerciali di Luino hanno adottato sistemi di pagamento digitali per semplificare le operazioni e servire al meglio i propri clienti. Metodi di pagamento come Apple Pay, Google Pay e app affiliate alle banche sono ormai comunemente accettati. I turisti che arrivano da Svizzera, Francia e altre parti d'Europa rimangono spesso sorpresi dalla facilità con cui possono pagare con i loro telefoni o smartwatch, anche in luoghi che un tempo imponevano transazioni esclusivamente in contanti.
La transizione non riguarda solo stare al passo con i tempi. Per gli imprenditori locali, i pagamenti tramite dispositivi mobili significano un servizio più rapido, un monitoraggio più semplice delle transazioni e meno problemi legati alla gestione del contante. Poiché il turismo rimane una componente fondamentale dell'economia di Luino, poter accogliere i visitatori internazionali attraverso piattaforme digitali familiari è diventata una necessità pratica.
Questa crescente dimestichezza con le transazioni tramite dispositivi mobili si è estesa anche ai servizi online, tra cui le piattaforme di intrattenimento e persino i casinò online, dove gli stessi portafogli digitali rendono i depositi e i prelievi altrettanto fluidi.Molti dei migliori casino non aams che pagano subito hanno guadagnato popolarità in Italia proprio per questo motivo. Pur non avendo una licenza locale, operano sotto la supervisione di autorità di regolamentazione internazionali affidabili, offrendo ai giocatori pagamenti più rapidi, una selezione di giochi più ampia e modalità di gestione delle transazioni più flessibili. Aggiungendo vantaggi interessanti come premi di benvenuto, offerte di cashback e giri gratuiti, è facile capire perché queste piattaforme continuino a crescere in termini di appeal.
Tutto ciò riflette un cambiamento più ampio a Luino, dove sia le attività commerciali locali che le piattaforme online stanno adottando tecnologie intuitive, veloci e intuitive per soddisfare le aspettative di un pubblico più connesso e abituato ai dispositivi mobili.
Sostenere le infrastrutture e accrescere la fiducia
L'infrastruttura digitale complessiva dell'Italia ha svolto un ruolo importante in questa trasformazione. Una solida copertura di rete mobile, espansione della disponibilità del 5G e l'uso diffuso degli smartphone hanno creato una solida base per lo sviluppo dei pagamenti tramite dispositivi mobili, anche in città come Luino che non sono considerate importanti centri tecnologici.
Anche la fiducia nei sistemi digitali è migliorata, grazie anche a iniziative sostenute dai governi che promuovono le transazioni senza contanti. Metodi di identificazione sicuri come l'autenticazione biometrica e le notifiche delle transazioni in tempo reale aiutano sia i consumatori che i commercianti a sentirsi più sicuri nell'utilizzo degli strumenti digitali per gli acquisti quotidiani. Con esperienze utente più fluide e minori problemi tecnici, l'idea dei pagamenti tramite dispositivi mobili non è più una novità; sta rapidamente diventando la norma.
Espansione dell'uso oltre il negozio fisico
Sebbene l'ambiente commerciale fisico di Luino stia subendo i cambiamenti più visibili, anche i pagamenti digitali stanno cambiando il modo in cui i residenti interagiscono con i servizi online. Sempre più residenti utilizzano i portafogli elettronici per pagare servizi come abbonamenti streaming, shopping online e, in alcuni casi, app di intrattenimento e piattaforme di gioco.
Servizi come lo streaming di musica e video si integrano spesso con i sistemi di pagamento mobile, consentendo acquisti con un solo tocco o abbonamenti ricorrenti tramite portafogli digitali. Anche l'e-commerce è stato un motore importante di questo cambiamento, con un numero sempre maggiore di utenti che preferiscono effettuare il pagamento tramite app mobile piuttosto che tramite piattaforme desktop.
Anche le piattaforme di gioco hanno trovato spazio in questo ecosistema di pagamenti digitali. Sebbene non siano ancora diffuse, alcuni utenti di Luino e di tutta Italia ora utilizzano piattaforme mobile-friendly per effettuare piccoli acquisti in-app o ricaricare conti su siti di intrattenimento che offrono giochi o concorsi con denaro reale. Queste transazioni vengono spesso gestite tramite portafogli mobili prepagati o app di pagamento una tantum, mantenendo la stessa velocità e sicurezza che gli utenti si aspettano oggi.
Vantaggi e sfide per le imprese locali
Per la comunità imprenditoriale di Luino, i vantaggi dei pagamenti mobili sono sempre più evidenti. Velocizzando il processo di pagamento, riducendo il rischio e la difficoltà di gestire il contante e aiutando i proprietari a monitorare meglio vendite e ricavi. Questo livello di efficienza è particolarmente prezioso durante i mesi di punta del turismo, quando il volume dei clienti può variare e ogni minuto conta.
Naturalmente, l'adozione di nuovi sistemi non è priva di sfide. Alcune aziende devono ancora aggiornare l'hardware o formare il personale su nuove app e interfacce di pagamento. E per le generazioni più anziane, sia di consumatori che di commercianti, la transizione dal denaro fisico ai portafogli digitali potrebbe richiedere più tempo. Tuttavia, con la crescente familiarità e l'uso ripetuto, la curva di apprendimento continua ad appiattirsi.
Un cambiamento culturale verso le abitudini digitali
Ciò che sta accadendo a Luino rientra in un più ampio cambiamento culturale nel modo in cui le persone concepiscono il denaro e la comodità. Sempre più spesso, gli strumenti digitali non sono visti come novità, ma come necessità. In particolare, imprenditori e consumatori più giovani sono cresciuti in un mondo incentrato sul mobile e si aspettano esperienze digitali fluide, sia online che di persona.
Anche i servizi pubblici e i pagamenti delle utenze si stanno spostando verso il mobile, creando un ambiente più fluido dal punto di vista digitale che ne favorisce un'ulteriore adozione. Man mano che i servizi quotidiani diventano più facili da gestire tramite dispositivi mobili, le persone stanno sviluppando nuove abitudini legate ai pagamenti tramite app, abitudini che si estendono naturalmente anche allo shopping, alla ristorazione e al commercio locale.
Conclusione
Luino è una cittadina dal cuore tradizionale, ma la sua adozione dei pagamenti mobili denota una mentalità lungimirante. Dai negozi sul lago alle piattaforme online, le transazioni digitali stanno plasmando il modo in cui residenti e visitatori interagiscono con le attività commerciali. Grazie a un'infrastruttura affidabile, a una maggiore fiducia dei consumatori e a una crescente familiarità con i servizi basati su app, i pagamenti mobili si sono ritagliati un posto duraturo nell'economia locale.
Mentre la città continua a fondere tradizione e tecnologia, Luino rappresenta un grande esempio di come anche i luoghi più affascinanti del vecchio mondo possano adattarsi alle esigenze dei consumatori moderni, senza perdere il proprio carattere.
Cerchi un'idea per una vacanza da sogno? Sali a bordo di un catamarano per Ponza
Immagina un’isola dove il mare ha sfumature che vanno dal turchese al blu profondo, dove le spiagge si nascondono tra alte falesie e grotte naturali, e dove ogni angolo racconta storie di pescatori, miti antichi e vita genuina. Ponza è tutto questo e molto di più. È una delle perle meno conosciute del Mediterraneo, un’isola che riesce a incantare con la sua semplicità, la sua bellezza selvaggia e quell’atmosfera sospesa nel tempo.
Passeggiare nel centro storico di Ponza è come immergersi in un film italiano d’altri tempi, tra vicoli stretti, case color pastello e negozietti di artigianato. La gente del posto ti saluta con un sorriso, e basta poco per sentirsi parte di un mondo più lento, più vero. L’allegria e il folklore dell’isola si respirano nei racconti degli anziani al porto, nelle feste tradizionali estive e nella musica che risuona nelle piazzette al calar del sole.
La cucina ponzese è un’altra esperienza da non perdere: pesce fresco appena pescato, pasta fatta in casa, vini locali e dolci della tradizione. Il tutto servito nei ristorantini vista mare, dove ogni pasto si trasforma in un rituale di gusto e convivialità. E poi ci sono i tramonti… quelli che tingono il cielo di arancio e rosa, riflettendosi sulle acque calme del porto o sulla prua di una barca in rada. Sono momenti che ti rimangono nel cuore e che danno senso a tutta una vacanza.
Una vacanza in catamarano: il modo perfetto per vivere Ponza da un’altra prospettiva
Se stai cercando un’esperienza davvero unica, autentica e piena di libertà, salire a bordo di un catamarano per esplorare Ponza e le sue acque è la scelta migliore che puoi fare. Per le coppie in cerca di romanticismo o per i gruppi di amici che vogliono condividere avventura e relax, il noleggio catamarani a Ponza è una delle migliori scelte che si possano fare per una vacanza perfetta, in grado di unire comfort e meraviglia.
Immagina di svegliarti ogni mattina cullato dalle onde, aprire gli occhi e vedere la costa frastagliata dell’isola brillare al sole. Niente corse, nessun orologio, solo tu, il mare e i tuoi compagni di viaggio. A bordo di un catamarano hai tutto lo spazio per rilassarti, prendere il sole, fare un tuffo dove l’acqua è più limpida, leggere un libro con il vento tra i capelli o brindare con un calice di bianco mentre il sole scende all’orizzonte.
In più, il catamarano ti permette di accedere a calette segrete e insenature irraggiungibili via terra. Vivi Ponza come pochi riescono a fare, lontano dalla folla, in totale armonia con la natura. Ogni giornata è un’avventura diversa, ogni fondale è una scoperta. E quando cala la sera, cenare a bordo sotto le stelle con il suono del mare come colonna sonora, è qualcosa che non si dimentica.
Cosa vedere a Ponza? Dal mare tutto è più magico
Ponza è ricca di luoghi da scoprire, ma vederli dal mare ha un fascino che non si può spiegare, solo vivere. Cala Feola, con le sue piscine naturali, è uno spettacolo di rocce e acqua trasparente. Le Grotte di Pilato, scavate dai Romani, sembrano uscite da un racconto mitologico. Cala del Core, con la sua parete a forma di cuore, è perfetta per un tuffo in acque blu cobalto.
E poi Palmarola, l’isola sorella, a poche miglia di navigazione, è un paradiso incontaminato che lascia senza fiato. Selvaggia, maestosa, con grotte marine e scogliere che sembrano scolpite a mano. Arrivarci in catamarano è come attraccare in un mondo a parte, dove la natura detta il ritmo e ogni silenzio è pieno di emozione.
Il momento più atteso della giornata? L’aperitivo-cena sul catamarano al tramonto. Il cielo si accende, le luci dell’isola si riflettono nell’acqua e tu sei lì, un bicchiere in mano, i piedi nudi sul ponte, la musica in sottofondo e l’aria salmastra che accarezza il viso. Sono quegli attimi in cui tutto si ferma e capisci che sì, sei nel posto giusto. Una vacanza a Ponza così non si dimentica, si sogna di rivivere.
Tarquinia contro la possibile riaccensione della centrale a carbone di Civitavecchia
TARQUINIA - Il M5S e AVS di Tarquinia invitano i cittadini a tenere alta la guardia sulla riaccensione probabile della centrale a carbone di Civitavecchia, in particolar modo cogliendo i segnali che fanno capire le dinamiche in atto.
Due giorni fa il dibattito riguardo agli sviluppi della crisi del colosso dell'auto Stellantis per il sito di produzione di Piedimonte San Germano (FR) nei presi di Cassino, si è incrociato con il carbone di TVN. Riportiamo uno stralcio dell'articolo pubblicato su rainews.it il 19 agosto, titolato Crisi industriali nel Lazio: Stellantis, energia e occupazione in bilico: 'I sindacati ritengono che uno dei temi su cui lavorare a Cassino, anche con decisioni di politica industriale nazionale, sia il costo dell'energia. Un dilemma che avvolge il futuro di Civitavecchia ...'. Altrettanto preoccupanti sono le recenti parole di Unindustria Civitavecchia, che chiede di riaccendere TVN fino al 2038 per dare modo al sistema economico di adattarsi (come se non ne avesse avuto di tempo!).
Non occorre molta fantasia per capire che è in atto un gioco di squadra. Si tratta di argomenti a disposizione di chi governa per dichiarare la necessità di riaccendere TVN. Tenere alta la guardia significa iniziare subito le azioni di contrasto alla riaccensione tenendo a mente che Tarquinia, per una questione di venti dominanti, altezza e distanza del camino di Tvn, è il centro abitato più colpito dall'inquinamento, fatto che si aggiunge alla necessità di decarbonizzare l'economia, ricordando che un giorno sì e quell'altro pure paghiamo i costi della crisi climatica, localmente e globalmente.
Auspichiamo che la nostra contrarietà possa essere affermata senza se e senza ma da tutte le forze politiche e ci faremo carico di promuovere a breve le iniziative politiche necessarie a esprimere la volontà monolitica dei Tarquiniesi a qualunque ipotesi di riaccensione del carbone a Torrevaldaliga. La lezione nel passato c'è stata, per cui l'attenzione sarà massima.
M5S Tarquinia
AVS Tarquinia