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Lavoro a Viterbo, avviso per Categorie Protette (art. 18)
Viterbo, studenti alzano la voce sul trasporto ferroviario: «Siamo i più penalizzati in un sistema disfunzionale»
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Latera torna “Città del Teatro”: al via la seconda edizione del festival dedicato a ragazzi e famiglie
Tribunale di Viterbo: al via il ciclo formativo per l’ascolto protetto delle vittime fragili
Tribunale di Viterbo: al via il ciclo formativo per laccoglienza delle vittime fragili
VITERBO - In vista della conclusione delle attività finalizzate all’allestimento delle aule destinate all’ascolto dei soggetti fragili vittime di reato, che verranno inaugurate in autunno, il Tribunale di Viterbo, d’intesa con la Procura della Repubblica, ha organizzato un ciclo di incontri orientati dallo scopo di sensibilizzare e formare tutti gli operatori che, a vario titolo, possono entrarvi in contatto.
Pertanto, attorno all’obiettivo di definire e perfezionare percorsi di accoglienza di minori e soggetti fragili vittime di reato qualificati dalla finalità di mettere al centro le peculiari e delicate esigenze psicologiche di questi ultimi, si è inteso organizzare tre appuntamenti di carattere formativo sia dal punto di vista normativo che psicologico, uno di taglio più generalista, due più specialistici, rispettivamente dedicati a minori ed altre vittime di reato comunque fragili.
Gli incontri saranno tenuti da Rosita Ponticello, avvocato e coordinatrice del Dipartimento Pari Opportunità Unione Nazionale Camere Civili, e da Chiara Poscetti, psicologa specializzanda in psicoterapia psicoanalitica del bambino, adolescente e coppiagenitoriale.
Il primo incontro, di carattere introduttivo, avrà luogo presso l’aula 5 del Tribunale di Viterbo nella giornata di lunedì 21 luglio; gli incontri destinati all’approfondimento di temi più specifici, legati rispettivamente a minori ed altri soggetti fragili vittime di reato, si svolgeranno nelle giornate di venerdì 12 settembre e di lunedì 22 settembre, tappa conclusiva del ciclo di sensibilizzazione e formazione organizzato presso il Palazzo di Giustizia di Viterbo.
In parallelo alle attività formative, verrà istituito un tavolo tecnico allo scopo di predisporre tutte le attività organizzative e di accompagnamento, quali la stesura di un protocollo per l’accoglienza, propedeutiche al varo della nuova struttura.
Montefiascone, trionfo di entusiasmo e mountain bike con il Trofeo Baby Cross Country
MONTEFIASCONE - Montefiascone per una domenica è tornata ad essere invasa dalle mountain bike, ma soprattutto dall’entusiasmo contagioso dei bambini impegnati nella nuova tappa del 19° Trofeo Baby Cross Country. Una giornata di festa, pur con un caldo imperante su tutta Italia solo parzialmente ammorbidito dal Monte Falisco dove le prove riservate ai giovanissimi fino alla categoria G6 si sono disputate.
Presenti tantissime società del viterbese e non solo, per quella che è stata la seconda prova allestita a Montefiascone dopo quella primaverile e che per gli organizzatori della locale Scuola Mtb è stata anche una sorta di antipasto di quel che sarà il prossimo 12 ottobre quando tornerà la Marathon Est! Est!! Est!!!, una delle più amate prove di mountain bike dell’intero calendario italiano.
Il Trofeo riservato ai più piccoli ha avuto un bellissimo anticipo al sabato sera quando in tanti amanti delle due ruote si sono presentati a Piazzale Roma per effettuare con l’ausilio delle luci montate su casco e bici una pedalata chiamata “Gustando in Bici” per le strade della città con arrivo in Piazzale Urbano V e immancabile brindisi conclusivo, con l’ausilio di Comune, Regione e Tuscia-Antica Terra Pontificia. Per tanti è stato un weekend diverso dal solito, un modo originale per vivere uno dei fine settimana estivi più caldi della stagione.
Lettera aperta ai cittadini: non chiudiamo gli occhi davanti al degrado
VITERBO - Non si può che essere amareggiati da ciò che, ormai con regolarità, si ripete soprattutto nel fine settimana, nello spazio verde di via Lega dei XXII Popoli nel quartiere di santa Barbara. Le panchine presenti in questa area pubblica sono un punto di ritrovo per le persone che cercano refrigerio e un po' di compagnia, come le persone anziane che, nel tardo pomeriggio delle serate estive amano trascorrere qualche ora parlando del più e del meno.
Purtroppo, non la pensano così tanti giovani che sono soliti fermarsi proprio su quelle panchine nella tarda serata e trasformano questo spazio in un vergognoso bivacco d’inciviltà, dove consumano le loro aperi-cene lasciando dietro di sé rifiuti di ogni genere: bottiglie, lattine, cartoni e avanzi alimentari.
Non stiamo parlando di qualche cartaccia dimenticata, ma di una scena desolante che si presenta puntuale ogni domenica mattina. Questo accade nonostante la presenza di cestini per la raccolta dei rifiuti a pochi metri di distanza, segno che non è la mancanza di mezzi il problema, ma quella del rispetto.
Questo comportamento non è un episodio isolato, ma fa parte di una più ampia e inquietante tendenza alla disattenzione civica. È la stessa negligenza che vediamo quando i proprietari di cani ignorano l’obbligo di raccogliere gli escrementi dei propri animali, lasciando che i marciapiedi diventino trappole fetide per i passanti, inclusi i bambini, che portano queste “tracce” a casa sotto le scarpe.
È una vera vergogna, non possiamo permettere che il disinteresse, la maleducazione e la mancanza di senso civico diventino la norma e sarebbe opportuno che l’Amministrazione Comunale provveda ad intensificare i controlli e valuti la possibilità di sanzionare chi sporca deliberatamente gli spazi pubblici.
Ma questa nota vuole essere anche un appello ai genitori: l’educazione al rispetto non nasce nelle ordinanze municipali, ma nelle case. Serve più dialogo, più esempio, più responsabilità. Non possiamo accettare che i nostri giovani crescano ignorando il concetto di bene comune e che il decoro della nostra città dipende da ciascuno di noi.
Roberto, un cittadino che non vuole rassegnarsi all'inciviltà.
Alessandro Sortino incanta Ombre Festival: Il Dio nuovo e il viaggio spirituale dei primi ...
VITERBO - Direttamente dagli studi della trasmissione televisiva Le Iene Il giornalista, showman e autore Alessandro Sortino è atterrato sul palco giallonero di Ombre Festival.
La “Iena rossa” (così è conosciuto tra i suoi fans) ieri sera si è calata nei panni dello scrittore per presentare il suo ultimo libro “Il Dio nuovo, storia dei primi cristiani che portarono Gesù a Roma” , quello che istrionicamente Sortino ha descritto come: “Una sorta di pellegrinaggio spirituale tra le vie di Roma sulle tracce Pietro, Paolo e dei primi cristiani che portarono il nazareno tra i vicoli della città eterna ”. in una sorta di “viaggio non da spettatori ma da testimoni, nel cuore della fede che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità”.
Insieme a lui a catturare l’attenzione della platea gremita , la giornalista Veronica Di Benedetto che, ha fatto mirabilmente da contrappunto alle acrobatiche evoluzione verbali tipiche del geniale giornalista dalla chioma rossa, famoso anche per essere stato l’autore di alcune delle trasmissioni televisive più gettonate degli ultimi anni.
Estate 2025 più sicura sul litorale tarquiniese: firmata la convenzione per il presidio dei ...
TARQUINIA - Il Comune di Tarquinia assieme alla Prefettura e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco firmano una convenzione per il potenziamento stagionale dei dispositivi di prevenzione e sorveglianza sul litorale per l'estate 2025. Un importante servizio che quest'anno sarà attivo nei mesi di luglio e agosto e sarà svolto da personale specializzato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con mezzi idonei al soccorso acquatico.
Il presidio opererà nei fine settimana e nei giorni ad alta affluenza turistica, garantendo un fondamentale supporto alla sicurezza pubblica e alle attività di protezione civile.
'Contribuire a questa attività è per noi un dovere e un orgoglio – dichiara il Sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti –. Riportare a Tarquinia il presidio di sicurezza lungo il nostro litorale significa offrire un servizio concreto e salvavita. Ringrazio la Prefettura, i Vigili del Fuoco e tutti i soggetti coinvolti per la collaborazione costante. Il Comune continuerà a fare la propria parte affinché Tarquinia possa offrire un'estate serena, sicura e accogliente per residenti e visitatori'.
Il servizio sarà attivo lungo il tratto di costa compreso tra Pescia Romana (Montalto di Castro) e Bagni di Sant'Agostino (Tarquinia), con base operativa individuata nei pressi dello stabilimento balneare 'Il Galeone', in località Tarquinia Lido.
L'iniziativa è regolamentata dalla Convenzione sottoscritta tra Prefettura di Viterbo, Comando Vigili del Fuoco e i Comuni di Tarquinia e Montalto di Castro, approvata con Deliberazione di Giunta Comunale n. 81 del 22/05/2025. L'accordo prevede l'impegno economico dei Comuni, con un contributo pari a € 13.000,00 ciascuno, per coprire i costi del personale e della logistica, come disposto all'art. 3 della convenzione.
Allarme al Lago di Vico: la Goletta dei Laghi 2025 rivela gravi criticità ecologiche
CAPRAROLA - A Caprarola (VT) si è svolta l'ultima giornata di Goletta dei Laghi 2025 nel Lazio, con una vasta analisi della condizione ecologica per il Lago di Vico. Dalle analisi di Legambiente non sono emerse criticità da scarsa o mancata depurazione.
Con una analisi approfondita dei parametri chimici, raccontata da tecnici esperti e conoscitori del Lago, è emersa però una grave condizione ecologica complessiva: la pressoché totale mancanza di ossigeno nell'acqua tra 15 e 170 metri di fondale, una pesantissima presenza di fosforo derivato dalla massiccia azione dei nutrienti usati in agricoltura, acqua con temperature in vertiginoso aumento e quantità totale della risorsa idrica; queste le criticità focalizzate.
All'appuntamento hanno partecipato tra gli altri l'ing. Pietro Paris ricercatore dei parametri di criticità sui laghi della provincia di Viterbo, il sindaco di Ronciglione Mario Mengoni, Alessandro Pontuale, commissario della Riserva Naturale Regionale del Lago di Vico.'Anche quest'anno torniamo su un lago splendido per il contesto naturale che lo circonda - dichiarano Roberta Postiglioni presidente Legambiente Lago di Vico e Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - rimettendo insieme gli stakeholders territoriali, perché siamo aggredite tutte le criticità di un magnifico ecosistema.
La bellezza del Lago di Vico è messa a dura prova da eutrofizzazione, anossia, fioriture algali, temperature sempre più elevate e un sistema idrico complessivo che risente chiaramente della febbre del pianeta e degli scarsi eventi meteorici.
Non possiamo che lavorare tutti, per le scelte migliori, grazie alle quali consentire uno sviluppo turistico sostenibile e la riqualificazione ecologica; e quindi va dato ampio spazio alla migliore agricoltura con la quale fermare gli impatti dei nutrienti chimici, ma anche alla realizzazione di vasche di contenimento nelle aree rivierasche per intercettarli prima che entrino nel lago.
Con i tanti progetti in campo, con la riserva regionale, l'Università della Tuscia, gli amministratori e le preziose sapienze tecniche territoriali, continueremo a collaborare per percorrere le migliori strade a difesa della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, per l'enorme volume idrico del lago, le grandi aree boschive circostanti e tutto il tessuto socio-economico della Tuscia meridionale'.
Promesse deragliate: il sogno della Circumcimina si allontana
ORTE - Era l’ormai lontano 2021, quando venne data la notizia che Orte avrebbe ospitato due fermate dei treni ad alta velocità, e veniva in quell’occasione anche annunciata la partenza del progetto di raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo, la possibile riapertura della cosiddetta “Ferrovia dei due mari” (Civitavecchia-Orte) e dei necessari lavori per adeguare a livello tecnologico ed infrastrutturale l’altra ferrovia del viterbese, la Roma- Civita Castellana-Viterbo.
Si sarebbe venuto così a creare il famoso anello ferroviario provinciale, la cosiddetta “Circumcimina”, che avrebbe rappresentato un formidabile volano di sviluppo per la nostra terra, rilanciandone investimenti e progetti connessi, potenziando tutto il settore del trasporto merci, attirando turismo e soprattutto rendendo più vivibile la vita per le migliaia di cittadini e studenti pendolari che ogni giorno scelgono il treno per viaggiare in tutto il centro Italia, soprattutto da e verso Roma.
Di questo scenario da sogno, possiamo dire che ben poco si sia concretizzato; anzi, a breve dovrebbe applicarsi il famigerato Allegato A - Indicazioni e prescrizioni relative al “Prospetto informativo della rete 2026” della delibera n. 178/2024 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che nel paragrafo 2.4.1 prevede l'eliminazione, a partire dal PIR 2026, della deroga che consente la circolazione sulla linea Direttissima (DD) Firenze-Roma ai treni con velocità di 160 km/h, imponendo di fatto il limite generalizzato dei 200 km/h.
Tale prescrizione, che anticiperebbe al 1° gennaio 2026 il divieto per i treni regionali di utilizzare la linea veloce e che, secondo recenti comunicazioni di RFI alla Regione Umbria potrebbe addirittura essere anticipata a dicembre 2025, assume per le nostre Regioni connotati di inaccettabile gravità, con impatti socialmente ed economicamente insostenibili.
I pendolari del territorio già vivevano una situazione critica, con treni che subivano variazioni, gravi ritardi e cancellazioni per vari guasti e problemi che si verificavano giorno dopo giorno sulle tre linee ferroviarie.
Informazioni inesistenti, impossibilità di recarsi al lavoro, all’Università o negli ospedali della Capitale garantendo quotidianamente la necessaria puntualità, treni obsoleti e condizioni di viaggio fatiscenti, ad oggi si aggiunge la chiusura durante i mesi estivi di due tratte della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo per lavori di rinnovo della trazione elettrica e di raddoppio di una parte della linea, e la parallela chiusura di parte della Roma-Orte-Viterbo per l’installazione del nuovo sistema di segnalamento ERTMS.
Una situazione divenuta invivibile per i tanti utenti a cui, oltre al danno di un servizio inesistente, si è aggiunta la beffa dell’aumento del prezzo dei biglietti integrati giornalieri e settimanali a partire dal 1 luglio u.s.
Insomma, una situazione che sta mettendo a dura prova sia gli utenti dei servizi ferroviari che il personale che ogni giorno cerca di fare il meglio per assicurare il servizio, nonostante tutte le difficoltà del caso, e che purtroppo sempre più frequentemente si trova al centro di aggressioni verbali o fisiche.
Sappiamo che la Regione Lazio, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni della Provincia, si stanno dando da fare, di concerto con le Istituzioni dei territori attraversati dalle ferrovie “incriminate”, per fare pressione per mantenere almeno gli attuali livelli di servizio e le attuali tracce orarie sulla direttrice “Direttissima” della ferrovia Roma-Orte-Viterbo; la Cisl di Viterbo, come sempre, insieme alle categorie dei lavoratori coinvolti dal servizio e anch’essi vittime dei disagi, manterrà alta l’attenzione e chiede l’attivazione di tavoli di monitoraggio a cui partecipare per portare la voce delle migliaia di utenti e dei lavoratori che stanno facendo le spese di questa triste situazione.
Con una transizione energetica in corso, la necessità di far riemergere la provincia viterbese dall’isolamento strutturale che l’attanaglia da sempre, e la necessaria sensibilità su temi quali la sostenibilità ambientale ed il riscaldamento climatico, riteniamo che la “cura del ferro” sia l’unica strada da percorrere, e riteniamo che anche in questo caso, come sempre, l’unica strada da percorrere sia quella dell’unione: solo viaggiando nella stessa direzione si possono raggiungere risultati concreti per i tanti cittadini e lavoratori che rappresentiamo.
Elisa Durantini
Segretaria Generale Cisl Viterbo
Cambio di dirigenze scolastiche a Viterbo, Vetralla e Fabrica di Roma
di Fabio Tornatore
VITERBO - Si avvicendano i dirigenti scolastici negli istituti della Tuscia: sono tre i movimenti che interessano la provincia, oltre alle assegnazioni di scuole 'in reggenza', per le quali però si dovrà ancora attendere.
Il primo cambio di dirigente scolastico è quello dell'Istituto Comprensivo Piazza Marconi, di Vetralla, che vede lo storico preside Roberto Santoni andare in pensione dopo aver accompagnato per diversi decenni i bambini vetrallesi, oltre a quelli di Blera e Monteromano, dall'infanzia all'ingresso delle scuole superiori. Al suo posto prenderà servizio dal primo settembre la dirigente Maria Antonietta Biaggioli.
A Viterbo arriva all'Istituto di Istruzione Superiore Francesco Orioli la dirigente Maria Federici. L'istituto, che conta oltre 1400 alunni tra classi degli indirizzi professionali e del liceo artistico, era stato assegnato 'in reggenza' a dicembre 2023 alla preside Monica Cavalletti, dell'Istituto Comprensivo Egidi di Viterbo, dopo il decesso della storica dirigente Simonetta Pachella, che aveva traghettato la scuola fino a trasformarla in uno dei fiori all'occhiello della provincia in fatto di inclusione scolastica, raddoppiando, di fatto, gli iscritti.
Il terzo trasferimento, non certo per ordine di importanza ma perchè merita un approfondimento a parte, riguarda la dirigente dell'Istituto Comprensivo Carmine, Anna Grazia Pieragostini, trasferita all'Istituto Comprensivo Fabrica di Roma dopo il decreto di dimensionamento scolastico che ha soppresso la scuola che presiedeva. I movimenti del personale dirigente sono del 7 luglio, mentre la sentenza del Tar che ha annullato lo smembramento dell'Istituto viterbese è dell'8, il giorno dopo. Si dovrà vedere, quindi, se la dirigente tornerà al proprio posto a Viterbo o se sarà incaricato qualcun altro. Questo, insieme ad altri nodi da sciogliere dovuti alle ripercussioni della vicenda, sono attualmente sui tavoli del Ministero.
Ordigno bellico all’aeroporto Fabbri: il nuovo prefetto Pomponio presiederà il vertice di sicurezza
Violento scontro frontale in via Santa Maria in Gradi: due donne ferite, una in codice rosso
VITERBO - Due donne ferite gravemente e trasportate d’urgenza al Santa Rosa.
Questo è il bilancio dell’incidente stradale avvenuto questa sera intorno alle 20 in via Santa Maria in Gradi, poco prima dell’incrociò con via Carlo Cattaneo
Da una prima ricostruzione dei fatti le due macchine, che stavano viaggiando in direzione opposta, per cause da accertare si sono scontrate quasi frontalmente.
Ad avere la peggio nel tremendo urto l’anziana, originaria di Roma, era alla guida del veicolo che stava procedendo verso la Cassia Cimina.
La donna, che viaggiava da sola, è stata estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco e affidata al personale del 118, che l’ha trasportata in codice rosso all’ospedale Santa Rosa, dove tutt’ora si trova ricoverata.
Non si conoscono le sue attuali condizioni di salute.
Trasportata in ospedale, ma fortunatamente con ferite meno gravi, anche la donna che era alla guida della macchina che stava procedendo verso porta Romana.
Sul posto gli agenti della polizia locale per i rilievi di rito, e due volanti della polizia di stato per la viabilità.
La strada è rimasta interdetta al traffico fino alle 21.15 per permettere la rimozione dei veicoli incidentati che occupavano l’intera carraggiata.
''Mai dichiarato morto il 78enne colpito da infarto''
TARQUINIA - Sul caso del 78enne che dopo due arresti cardiaci a Marina Velca ha riaperto gli occhi, l'Ares 118 fornisce la sua ricostruzione dei fatti.
''Gli operatori di Ares 118 intervenuti sul posto - spiega in una nota - hanno trovato il paziente in arresto cardiocircolatorio ed hanno prontamente iniziato le manovre di rianimazione e la somministrazione di farmaci. Dopo oltre mezz’ora di tentativi di rianimazione, il quadro clinico del paziente non lasciava alte aspettative di risoluzione: ciononostante gli operatori hanno continuato ad eseguire le manovre di rianimazione che hanno portato al ritorno della circolazione spontanea del paziente. L’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale di Tarquinia e successivamente centralizzato al Gemelli con elicottero.
Il medico intervenuto sul posto non ha mai accertato la morte del paziente né ha mai redatto alcuna constatazione di decesso''.
L’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria del Lazio precisa che non c'è stata ''nessuna fantomatica “sindrome di Lazzaro”, dunque, ma solo la grande caparbietà e professionalità del personale sanitario intervenuto hanno permesso una risoluzione positiva della situazione''.