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Ombre Festival, Massimo Lugli racconta “La banda dell’Arancia Meccanica”

News da viterbonews24.it - Dom, 20/07/2025 - 08:55
2025-07-20

VITERBO - Una gang sadica e feroce, uscita direttamente dall’incubo, che ha terrorizzato per anni la Roma bene. Un romanzo che affonda le radici nella cronaca nera più inquietante della Capitale. “La banda dell’Arancia Meccanica”, il nuovo libro di Massimo Lugli, giornalista e scrittore di lungo corso, è un viaggio dentro l’oscurità di una città che si credeva sicura, ma che si è trovata prigioniera di un incubo.

Nel corso della presentazione del volume, Lugli racconta di quel periodo “Io c’ero”, dice lui con la lucidità di chi ha vissuto quegli anni in prima linea, da cronista di nera a Repubblica: “Roma era una città diversa. Violenta, sì, ma questa banda fece un salto di qualità che nessuno si aspettava: case di lusso prese d’assalto, aggressioni, stupri e devastazioni. E lo facevano a volto scoperto, sicuri di non essere presi. Era il terrore puro”.

Il romanzo parla di una storia vera: quella di tre uomini, capeggiati da un ex poliziotto, che tra il 1979 e il 1983 misero a segno oltre 700 rapine, per un bottino stimato in oltre 15 miliardi di lire. Ma non si limitavano a rubare, infatti le loro incursioni si trasformavano in veri e propri riti di violenza. “Sembrava un film dell’orrore, invece era realtà”, racconta Lugli. Il nome “Arancia Meccanica” glielo affibbiano per la brutalità, il gusto per l’umiliazione e la violenza gratuita.

Tra le vittime, anche personaggi noti come Peppino di Capri e Fabio Testi: “Il caso di Testi è emblematico – racconta l’autore – Dopo il colpo, invece di denunciare subito, li chiama e propone di ricomprare gli oggetti rubati. Ma quando loro non si presentano all’incontro, allora decide di denunciare. Quella vicenda fa riflettere: quante persone, per paura o per vergogna, non hanno mai denunciato?”.

Il libro non è solo una cronaca, ma un romanzo che esplora anche l’odio sociale che animava quella violenza: “Erano anni intrisi di politica – spiega Lugli – In questa storia c'è un disprezzo profondo per i ricchi. Il protagonista, Panetta, ha un’infanzia violentissima, una carriera fallita in polizia e scopre quasi per caso che derubare i benestanti gli dà piacere. Non per il denaro, ma per il potere, per la violenza in sé. Il sangue lo ubriaca”.

Il titolo dell'opera non è casuale: c’è un riferimento diretto al film di Stanley Kubrick, ma anche a un’Italia dove il confine tra realtà e follia sembrava assottigliarsi ogni giorno di più. Lugli non edulcora nulla: “Mi sono documentato molto su come reagisce il corpo femminile alla violenza, e sul perché tante donne non denunciano. Perché i processi per stupro, allora come oggi, erano spesso processi alla vittima. L’avvocato ti chiedeva come eri vestita. C’è qualcosa di profondamente malato in tutto questo”.

Quando parla di cosa lo abbia colpito di più nello scrivere questa storia, lo racconta senza esitazione: “Il fatto che questa non è una leggenda urbana. Era tutto vero. Io ho conosciuto una delle vittime quando lavoravo a Repubblica, una delle prime collaboratrici”.

Diversamente dai suoi precedenti romanzi, ne ha scritti 27, stavolta Lugli regala al lettore anche una storia d’amore, quella tra due giornalisti: “Di solito faccio morire tutti. Questa volta, invece, finiscono bene. Si sposano, fanno figli. Forse, nel mezzo di tanto orrore, un po’ di luce serviva”.

Ma il messaggio non è necessariamente consolatorio: “Non voglio lanciare messaggi morali. Però spero che questo libro faccia riflettere su come proteggiamo le nostre città, le nostre case, le nostre coscienze. La violenza non è sparita. Solo, ha cambiato faccia”.

E proprio da qui nasce la domanda più urgente e inquietante: esiste oggi una nuova “Arancia Meccanica”? Secondo l’autore, la risposta è complessa: “Oggi la violenza ha cambiato forma. La criminalità è calata, ma la violenza di strada è aumentata. Abbiamo a che fare con bande spesso legate all’immigrazione, molto violente. Entrano in casa, rapinano, picchiano. E spesso non riusciamo nemmeno a denunciarle”.

Un rischio ancora più insidioso si nasconde nei social media, dove “una ragazzina può diventare virale in un attimo. Centomila visualizzazioni, e la glorificazione di certi comportamenti pericolosi”. È lì che, forse, sta crescendo una nuova forma di violenza, meno evidente ma altrettanto devastante. Una nuova “Arancia Meccanica” fatta non più solo di botte e bande, ma di disinformazione, superficialità e spettacolarizzazione del male.

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“Dalle Marche con amore” – Natasha Stefanenko incanta Viterbo con il suo racconto di bellezza e ...

News da viterbonews24.it - Dom, 20/07/2025 - 08:55
2025-07-20

VITERBO - Una serata di cultura, eleganza e sentimento ha animato Piazza della Repubblica a Viterbo, dove Natasha Stefanenko, durante Ombre Festival,  ha presentato il suo ultimo libro “Dalle Marche con amore”, edito da Cairo. Un evento sentito e partecipato, reso ancora più speciale dalla brillante conduzione di Cristina Pallotta, che ha saputo mettere in luce il lato più umano e appassionato della celebre autrice e modella.

Nel corso della serata, la Stefanenko ha raccontato con emozione il profondo legame che la unisce alla regione Marche, una terra che l’ha accolta e conquistata, al punto da diventare non solo casa, ma fonte d’ispirazione per un libro che è un vero e proprio viaggio del cuore.

 

“Le Marche sono una terra ricca di cultura, paesaggi mozzafiato e tradizioni enogastronomiche meravigliose – ha spiegato Natasha – ma troppo spesso dimenticata rispetto ad altre regioni più note. Io ho avuto la fortuna di scoprirla e innamorarmene, proprio come è successo con mio marito, marchigiano, che ha cambiato la mia vita.”

 

Il libro è un omaggio affettuoso alla regione e ai suoi tesori nascosti, un racconto che fonde esperienze personali, itinerari culturali e riflessioni autentiche sul vivere italiano. La voce di Natasha è limpida, sincera e ricca di gratitudine: arrivata in Italia dalla Russia più di vent’anni fa, è riuscita a creare un ponte tra culture, diventando un punto di riferimento per eleganza, sensibilità e spirito positivo.

Con naturalezza e classe, la Stefanenko ha condiviso aneddoti e momenti della sua vita, anche privata, facendo sorridere e riflettere il pubblico, che l’ha accolta con calore e partecipazione. La presentazione si è trasformata in un incontro speciale, tra parole, emozioni e l’invito – implicito ma forte – a guardare con occhi nuovi alle meraviglie del nostro territorio.

L’appuntamento di Viterbo si inserisce in un tour di promozione del libro che sta toccando molte città italiane, ma il messaggio resta sempre lo stesso: valorizzare le radici, conoscere i luoghi che ci circondano e raccontarne la bellezza con autenticità.

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Tosi: ''Casa Cecilia, un progetto dal profondo valore umano''

News da viterbonews24.it - Dom, 20/07/2025 - 08:55
2025-07-20

SUTRI - L'assessore al welfare del Comune di Sutri ha visitato ieri 'Casa Cecilia', la struttura aperta a Ronciglione dall'associazione Cuore di Mamma.

Si tratta di un complesso destinato ad accogliere le famiglie dei bambini sottoposti a cure palliative presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

La struttura non è solo un posto d'accoglienza, ma offre conforto e sostegno alle famiglie in momenti di grande difficoltà.

''Ho avuto il piacere di visitare Casa Cecilia - racconta l'assessore Tosi - un sentito ringraziamento al presidente Francesco Giannelli Savastano per l’invito, ma soprattutto per l’impegno costante e l’amore incondizionato che dedica a questo importante progetto''.

Tosi sottolinea il ''profondo valore umano e sociale'' dell'iniziativa ''che - conclude l'assessore - merita il pieno supporto delle istituzioni e della comunità''.

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Cas Ronciglione, il Comune esprime parere contrario: “Scelta non condivisa e penalizzante per ...

News da viterbonews24.it - Dom, 20/07/2025 - 08:55
2025-07-20

RONCIGLIONE - Il Comune di Ronciglione ha espresso parere non favorevole all’attivazione di un centro di accoglienza straordinaria presso l’immobile situato in via Principe di Piemonte, nel cuore del centro storico. A comunicarlo ufficialmente è stato il sindaco Mario Mengoni, che ha inviato la nota alla Prefettura nella mattinata del 17 luglio, a seguito della richiesta di espressione di parere pervenuta dopo la visita ispettiva dello scorso 24 giugno.

Nella nota protocollata, l’Amministrazione comunale chiarisce che riconosce e approva i principi dell’accoglienza umanitaria, ma motiva la propria contrarietà sulla base di ragioni logistiche, urbanistiche e di mancato coinvolgimento istituzionale.

Il progetto prevede l’attivazione del centro presso la Residenza Principe di Piemonte, una struttura situata nel cuore della città, lungo la via principale del centro storico, destinata ad accogliere fino a 24 persone, in particolare nuclei familiari. Ma per il Comune, questa scelta non è sostenibile e soprattutto non è stata condivisa: “Il Comune è venuto a conoscenza ufficialmente dell’iniziativa solo il 16 giugno – spiega Mengoni – quando il contratto di affitto tra il proprietario privato e la cooperativa incaricata della gestione era già stato firmato. Siamo stati tagliati fuori da ogni fase decisionale”.

La contrarietà del Comune non nasce da una posizione ideologica sull’accoglienza, anzi. L’Amministrazione ha ribadito nella nota inviata alla Prefettura di condividere pienamente i principi di solidarietà e umanità, ma di non poter accettare modalità operative che non tengano conto del contesto urbano e turistico della città: “Quella struttura è l’unico albergo vero e proprio presente nel centro storico, ed è situata in una zona simbolica per tutta la comunità – aggiunge il sindaco –. Da li parte il Palio delle Corse a Vuoto e vengono celebrate le manifestazioni come quella del 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Una scelta simile rischia di compromettere non solo l’identità del luogo, ma anche il suo valore turistico”.

E in effetti Ronciglione, negli ultimi anni, ha investito molto sulla promozione del territorio. È entrato a far parte nel 2022 dei “Borghi più belli d’Italia”, ha vinto nel 2023 il titolo di “Borgo dei Borghi” e continua a registrare un forte incremento delle presenze turistiche, tanto da aver introdotto anche l’imposta di soggiorno: “Privare il centro della sua unica struttura alberghiera – si legge nel documento – va contro tutto il lavoro fatto finora per rendere Ronciglione una meta attrattiva”.

Qualora la Prefettura dovesse comunque decidere di proseguire con l’attivazione del CAS nella struttura in oggetto, l’Amministrazione ha chiesto, la massima vigilanza da parte delle autorità competenti sul rispetto degli standard qualitativi e dei servizi da rendere agli ospiti e la possibilità che il centro ospiti famiglie, in particolare donne con minori, in coerenza con la struttura interna dell’immobile, mini appartamenti, e con la vicinanza a servizi per l’infanzia, come due asili nido, una scuola dell’infanzia e una primaria.

“Non è un no all’accoglienza – ha precisato il sindaco Mengoni – ma una richiesta di coerenza e di condivisione. La scelta della sede di un CAS non può essere calata dall’alto, specie se incide su una zona simbolica e strategica della nostra comunità”.

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130 mila euro agli agricoltori per danni della fauna selvatica

News da viterbonews24.it - Dom, 20/07/2025 - 08:55
2025-07-20

di Fabio Tornatore

VITERBO - Sono 112 le imprese agricole e i coltivatori diretti della provincia di Viterbo che sono stati indennizzati dalla Regione Lazio per i danni subiti dalla fauna selvatica, per un totale di 128 mila euro.

La Regione ha dunque emesso la lista dei beneficiari degli indennizzi per quelle imprese che hanno subito danni dalla fauna selvatica: si parla quindi di cinghiali, lupi, e tutti quegli animali che causano danneggiamenti di proprietà e uccisioni di animali, per i quali sono in atto misure di contenimento.

Gli importi vanno dalle 90 euro alle somme più consistenti di 9 mila euro. Le misure atte a contenere alcune specie come i cinghiali, che oltre a causare problemi agli agricoltori arrivano nelle città e sono causa, a volte, anche di incidenti stradali, sono in procinto di attuazione. I piani di contenimento dei lupi invece non sono ancora stati attivati nella Regione Lazio.

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MARX E LA SILYCON VALLEY

News da Ontuscia.it - Dom, 20/07/2025 - 06:21
Siamo cresciuti con il mito di quel gruppo di giovanissimi che nel garage paterno sperimentavano invenzioni strampalate, che però in sintonia con l’ “american dream” ebbero un meritato straordinario successo, soldi, influenza, potere globale, rivoluzionando il modo di vita ed il destino dell’intero mondo. Quei ragazzi coi brufoli e le tee shirts, ce li siamo […]
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Dichiarato morto dopo due infarti, si risveglia all'arrivo del carro funebre

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 20:55
2025-07-19

TARQUINIA - Ha dell'incredibile la vicenda che ha visto protagonista un uomo di 78 anni: colto da infarto viene dichiarato morto ma si risveglia poco prima di essere trasferito in camera mortuaria.

Il fatto è accaduto  venerdì sera nella zona residenziale di Marina Velca. L'uomo è stato colto da infarto ed è stato soccorso dai sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo. Sul posto è stata fatta intervenire anche l'eliambulanza, ma i parametri vitali dell'uomo erano assenti. Per questo l'elisoccorso è stato fatto rientrare.

L'uomo è stato dichiarato clinicamente morto dopo un secondo arresto cardiaco. E' stato chiamato quindi il carro funebre. In attesa del suo arrivo - nel frattempo è passata circa mezz'ora - l'uomo ha riaperto gli occhi e si è risvegliato. Ha chiesto di telefonare alle figlie per rassicurarle.

I soccorritori presenti sul posto, 'scossi' per l'accaduto, l'hanno trasportato in ambulanza in ospedale per gli accertamenti del caso.

A livello scientifico si parla di sindrome di Lazzaro: la rianimazione spontanea di un individuo colpito da arresto cardiaco.

Intanto questa mattina i carabinieri e il servizio veterinario si sono presentati a casa dell'uomo per prelevare il suo cane di grossa taglia rimasto solo nella villetta ma nel parapiglia un carabiniere ha riportato una grave lesione alla schiena.

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Tarquinia, anche l'Università Agraria sostiene la candidatura di Tarquinia a Capitale Italiana ...

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 17:55
2025-07-19

TARQUINIA - Si è svolta ieri mattina nella sala del consiglio comunale di Tarquinia, la presentazione della candidatura della città a 'Capitale Italiana della Cultura 2028'. La candidatura avviene assieme ad altre undici: Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa.

Alla conferenza, organizzata dal Comune in collaborazione con l'associazione DMO Etruskey, ha partecipato anche una delegazione dell'Università Agraria di Tarquinia composta da Silvano Olmi, presidente del consiglio e delegato alla Cultura e Turismo e da Claudia Rossi, assessore con delega alla valorizzazione delle aree archeologiche.

 

I due esponenti dell'Ente agrario sono stati delegati dal Presidente Alberto Riglietti, il quale in una nota sottolinea l'importanza della candidatura che è un'occasione per il rilancio dell'economia e dell'immagine di Tarquinia.

 

'Il progetto è ambizioso e merita il sostegno di tutta la città – dichiarano Silvano Olmi e Claudia Rossi – per ottenere il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura serve il coinvolgimento delle forze politiche, sociali, culturali ed economiche del territorio. L'Università Agraria è pronta a fare la sua parte per raggiungere questo importante obiettivo.'

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Frontini: 'Ci ha lasciato Don Enzo Aquilani. Un sacerdote figlio della nostra città'

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 17:55
2025-07-19

VITERBO - Ci ha lasciato Don Enzo Aquilani. Un sacerdote figlio della nostra città, un nostro concittadino, di San Martino al Cimino. Un parroco che da giovanissimo ha individuato la strada da percorrere, quella religiosa. E così è stato, con la stessa forza e determinazione di allora, fino all'ultimo giorno, nonostante gli impedimenti fisici. Un sacerdote tanto amato dai parrocchiani della chiesa del Sacro Cuore e dall'intero quartiere Pilastro: un saldo riferimento spirituale e religioso per circa trent'anni, e anche oltre. Don Enzo nei suoi anni di sacerdozio alla parrocchia del Sacro Cuore è riuscito a creare un forte senso di comunità tra gli abitanti del quartiere. Comunità anche tra le famiglie e tra le giovanissime generazioni, che ha riunito e fatto crescere nel nome di una bellissima tradizione da lui avviata, quella della Mini Macchina di Santa Rosa del Pilastro. Don Enzo è stato un sacerdote amato dai viterbesi e da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La nostra città lo ricorderà con grande affetto.

 

Chiara Frontini

Sindaca di Viterbo

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Il deputato Rotelli in visita ai presìdi acquatici dei Vigili del Fuoco: “La sicurezza è una priorità. Grazie a chi opera con dedizione e competenza”

News da Ontuscia.it - Sab, 19/07/2025 - 16:17
Bolsena, Montalto Marina e Tarquinia: il parlamentare elogia il lavoro dei presìdi estivi impegnati nella salvaguardia delle acque e della vita umana Una rete di sicurezza sulle acque della Tuscia Il deputato Mauro Rotelli ha visitato i presìdi acquatici dei Vigili del Fuoco attivi nella provincia di Viterbo, esprimendo il suo plauso per l’opera di […]
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Goletta dei Laghi 2025: il Lago di Vico sotto la lente di Legambiente

News da Ontuscia.it - Sab, 19/07/2025 - 16:12
A Caprarola, in provincia di Viterbo, si è svolta l’ultima tappa nel Lazio della Goletta dei Laghi 2025, la storica campagna di Legambiente dedicata alla salute dei bacini lacustri italiani. Protagonista della giornata il Lago di Vico, specchio d’acqua incastonato tra i Monti Cimini, da sempre simbolo di bellezza naturale e risorsa vitale per il […]
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Viterbo, addio a don Enzo Aquilani

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 14:55
2025-07-19

VITERBO - Oggi don Enzo Aquilani ha concluso la sua lunga esistenza terrena ed è entrato in quella patria “che solo amore e luce ha per confine” (Paradiso XXVIII), quella luce dell’amore di Dio che sempre gli ha illuminato e animato la mente e il cuore, anche se i suoi occhi da circa quarant’anni non erano più in grado di vedere quella del sole. Ma, come scrive Antoine de Sainte-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi”, e don Enzo ha saputo coglierlo sempre più profondamente facendo della sua vita e della sua sofferenza un’offerta a Dio e ai fratelli.

Nato a San Martino al Cimino il 20 Dicembre 1934, a 12 anni iniziò gli studi al Seminario Diocesano, poi proseguiti nel 1950 in quello Regionale “S. Maria della Quercia”. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno del 1960, e dopo aver svolto il suo servizio come Vicario parrocchiale per sei anni, dal 1966 al 1970 fu Parroco a Canepina e poi, dal 1970 all’ottobre del 1999, a Viterbo nella Parrocchia del Sacro Cuore nel quartiere Pilastro, dove, anche dopo le sue dimissioni per raggiunti limiti di età, ha continuato a prestare il suo servizio come Vicario cooperatore.

È stato un sacerdote schietto e leale, dalla battuta pronta, generoso e completamente dedito al ministero, che ha portato avanti senza mai lasciarsi scoraggiare dai limiti della salute, che, oltre alla cecità, in questi ultimi anni lo avevano costretto alla sedia a rotelle. Ha saputo trasformare i suoi limiti in opportunità, consapevole che “tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio” (Rm 8,28).

Ci lascia dunque la testimonianza di una vita cristiana e sacerdotale completamente fondata sulla Grazia di Dio e capace, quindi, di infondere fiducia in chi molte volte fa fatica ad accettare limiti e fragilità.

Ha vissuto il suo sacerdozio sempre in comunione di affetto con i vari Vescovi che si sono succeduti e con i confratelli nel ministero. Ha mostrato vicinanza concreta e affettuosa al Seminario. Ha speso la sua esistenza in una vita sacerdotale felice.

Il Vescovo, che gli aveva fatto visita di recente, l’intero Presbiterio e la Comunità parrocchiale del Sacro Cuore, che sempre lo ha accompagnato e sostenuto, dicono grazie al Signore per don Enzo e, mentre pregano per lui, implorano il dono di nuove vocazioni a servizio di questa nostra Chiesa che don Enzo ha amato e servito fino alla fine.

La celebrazione esequiale è prevista per lunedì 21 luglio alle ore 10.00 nella Chiesa del Sacro Cuore.

Don Enzo verrà poi sepolto nel cimitero di San Martino al Cimino.

 

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Weekend di solidità e strategia per XC Motorsport al Mugello nel Campionato Italiano GT Sprint

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 14:55
2025-07-19

CIVITA CASTELLANA - La XC Motorsport ha preso parte al secondo round del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, andato in scena sull’impegnativo tracciato dell’Autodromo Internazionale del Mugello nel weekend del 12-13 luglio, nella categoria GT Cup, con l’equipaggio composto da Luigi Gallo e Gabriele Foglia, al volante della Ferrari 488 Challenge Evo schierata dal team Bestlap.

Il fine settimana si è svolto in un contesto altamente competitivo, con 40 vetture iscritte, rendendo particolarmente delicata la gestione delle due gare. In considerazione delle caratteristiche del circuito – non pienamente favorevoli alla Ferrari 488 – e di un Balance of Performance penalizzante (BOP), il team ha adottato una strategia improntata alla regolarità e alla gestione dei rischi, con l’obiettivo prioritario di portare la vettura al traguardo in entrambe le manche, raccogliendo punti fondamentali per la classifica di campionato.

Le qualifiche hanno visto Luigi Gallo e Gabriele Foglia conquistare rispettivamente il decimo posto in Q1 ( valido per la griglia di gara 1) ed il sesto posto in Q2 ( valido per la griglia di gara 2), con una progressione positiva nel corso del weekend grazie all’ottimo lavoro svolto dal team.

In gara 1, l’equipaggio ha chiuso in 5ª posizione, confermando un buon passo gara e ottima gestione delle fasi più concitate. In gara 2, una condotta attenta e priva di errori ha consentito di ottenere un altro solido piazzamento nella top ten, con il 6° posto di classe GT Cup AM, a coronamento di un weekend costruttivo e ben interpretato da tutto il team.

Luigi Gallo: “È stato un weekend positivo, soprattutto considerando i limiti imposti dal BoP e dal tracciato che non esalta appieno le caratteristiche della nostra vettura. In una griglia con oltre 40 equipaggi, era fondamentale evitare ogni tipo di contatto e portare a casa punti utili per il campionato: obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di squadra preciso e concreto. In tal senso, voglio complimentarmi con il mio compagno di squadra Gabriele Foglia, che nonostante la giovane età si è dimostrato molto maturo e veloce. Ora guardiamo con fiducia al prossimo impegno ad Imola di fine settembre.”

XC Motorsport ringrazia i propri partner e sostenitori per la fiducia e il costante supporto, confermando il proprio impegno per la seconda parte di stagione del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint.

 

 

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WeCOM-Ortoetruria: Alessio Albenzi confermato per la prossima stagione

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 14:55
2025-07-19

VITERBO - Conferma con la maglia biancostellata anche nella prossima stagione per Alessio Albenzi, romano, classe 2003.

Nato cestisticamente nel settore giovanile del Basket Frascati, veste per tanti anni i colori della società castellana dove per due stagioni fa la spola a Monteporzio, per poi tornare nel 2022 nel suo team originario e trasferirsi nella stagione 2023/24 alla società Città Futura Roma, dove disputa una stagione molto buona contraddistinta da 10,1 punti di media a partita. Lo scorso anno la WeCOM-Ortoetruria lo vuole a Viterbo in un’annata dove dimostra ottime doti ed una notevole crescita tecnica.

Giocatore estremamente atletico, va a comporre il reparto lunghi del roster viterbese e pur possedendo caratteristiche da esterno, può efficacemente essere utilizzato anche sotto le plance.

Ad Alessio, che quest’anno vestirà la maglia numero 12, un grande in bocca al lupo per la nuova stagione.

 

 

 

 

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Vignanello onora i suoi patroni tra fede, festa e comunità: al via i festeggiamenti di S. Biagio e S. Giacinta

News da Ontuscia.it - Sab, 19/07/2025 - 11:13
Dal 29 luglio al 3 agosto, il borgo si anima con processioni, musica e tradizioni: in prima linea la Classe 1984 Vignanello si appresta a vivere la settimana più attesa dell’anno. Dal 29 luglio al 3 agosto tornano i Festeggiamenti in onore di San Biagio e Santa Giacinta Marescotti, patroni del paese. Sei giorni di […]
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Il sogno spezzato della Circumcimina: il caos ferroviario che isola il Viterbese

News da Ontuscia.it - Sab, 19/07/2025 - 10:51
Nel 2021, l’annuncio sembrava l’alba di una nuova era per la mobilità nel Lazio settentrionale: Orte avrebbe avuto due fermate dell’Alta Velocità, il raddoppio della Roma-Viterbo era stato avviato, si parlava della riapertura della mitica “Ferrovia dei Due Mari” (Civitavecchia-Orte) e dell’ammodernamento della Roma-Civita Castellana-Viterbo. Si delineava all’orizzonte una vera e propria rivoluzione dei trasporti: […]
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Ferento TeatroFestival, il tango racconta l’amore e la migrazione con “Historia”

News da Ontuscia.it - Sab, 19/07/2025 - 09:39
Al Ferento TeatroFestival è andato in scena lo spettacolo “Historia. Una storia di migrazione e amorə”, accolto da un pubblico numeroso e caloroso, che ha tributato lunghi applausi alla performance. Al centro dell’evento, ideato dal maestro Daniele Bocchini e prodotto da Silvia Ferrari per TGC Eventi con la distribuzione di Equipe Eventi, una storia intensa […]
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''Tentativi di furto in zona Santa Barbara e la Capretta''

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 02:54
2025-07-19

di M.V.

VITERBO  - C'è allarme nella zona di Santa Barbara e La Capretta per i furti. Secondo la denuncia di alcuni residenti, ignoti in queste notti avrebbero tagliato le recinzioni dei giardini delle case per probabili tentativi di furti. Le effrazioni, per fortuna, non sarebbero andate in porto. Tuttavia cresce la preoccupazione degli abitanti che temono di essere bersaglio di furti pianificati.

Degli episodi sono state informate le forze dell'ordine che stanno svolgendo i dovuti accertamenti del caso.

I residenti tuttavia stanno denunciando l'accaduto attraverso gli organi di stampa e sui social per mettere in guardia i cittadini e invitare tutti a tenere gli occhi aperti e a fare squadra.

Dai commenti che circolano in rete, sembra che ci siano alcuni che si siano organizzati per fare le 'ronde'.

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L'antenna della discordia, i cittadini contestano, ma Vita risponde: 'Non sono pervenute ...

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 02:54
2025-07-19

 

NEPI - (A.S.) Con i fondi del Pnrr destinati alla telefonia e alla connettività ultraveloce per la digitalizzazione e la transizione ecologica sarà sempre più frequente veder spuntare come funghi le antenne per la ricezione del segnale telefonico. Di recenti a Nepi i cittadini hanno espresso preoccupazione per l'istallazione di un'antenna ubicata tra Colle Lidia e Colle Farnese a detta di molti 'troppo vicina alle abitazioni', motivo per cui hanno contestato al sindaco Vita la mancata comunicazione attraverso i canali social del progetto. La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere: 'L'istallazione di questa antenna - ha chiarito Vita - ha suscitato preoccupazioni da parte dei residenti. E' stato detto che il Comune non ha avvisato la cittadinanza all’atto della richiesta. Dal 4 aprile al 4 maggio è stata pubblicata, sull’albo pretorio del Comune, l’istanza di collocare l’antenna. Nessuna osservazione da parte di chiunque. È stata convocata, successivamente, una conferenza dei servizi decisoria, di cui il sindaco non ne fa parte, con il parere favorevole di tutti gli enti interessati, tra cui fondamentale quello dell’Arpa che ha fissato il limite delle emissioni elettromagnetiche per la sicurezza delle persone. L’esito favorevole della conferenza dei servizi decisoria è stato pubblicato sull’albo pretorio per 30 giorni senza che siano pervenute opposizioni o osservazioni'.

Come da prassi, dunque, l'iter ha seguito tutti i passaggi previsti da normativa: 'Il problema - lamenta un cittadino di tutta risposta - è che la gente non legge tutti i giorni l'albo pretorio'. In molti si sarebbero aspettati una comunicazione pubblica: 'Facebook serve solo per sbandierare le cose positive?', rimarca un altro utente. Oppure: 'Perché il sindaco non ci ha informato che si stava costruendo questa antenna davanti ad un centro abitato di 250 famiglie?'. L'indignazione cresce.

'L’opera - spiega il sindaco - rientra nell’ambito dei finanziamenti Pnrr, quindi ha avuto anche dei vantaggi economici. In base al regolamento comunale l’area dove è stata posizionata l’antenna non è compresa tra quelle vietate. Anche la Regione Lazio ha approvato un regolamento per il collocamento di antenne per telefonia mobile entrato in vigore nel 2021 che supera, in alcune parti, il regolamento comunale. La collocazione dell’antenna viene individuata in base a particolari caratteristiche e l’Arpa ha fissato il limite delle emissioni non nocive alle persone'.

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Viterbo è la più fotovoltaica d'Italia

News da viterbonews24.it - Sab, 19/07/2025 - 02:54
2025-07-19

di Fabio Tornatore

VITERBO - Prima in Italia per numero di impianti di alta e altissima tensione installati e per potenza prodotta: la Tuscia è quella che produce più di tutti. I dati di Terna parlano chiaro riguardo il contributo dei viterbesi in fatto di solare e transizione energetica.

1405,9 megawatt di produzione, 1,4 gigawatt, 39 impianti attivi al 30 giugno 2025, su un totale di 4,2 gigawatt di fotovoltaico prodotto in tutta Italia, tra media, alta e altissima tensione. Sicuramente un grande risultato per la provincia di Viterbo, che contribuisce in maniera concreta alla trasizione energetica, abbattendo i livelli di CO2 prodotta e favorendo l'indipendenza energetica della penisola dai grandi produttori esteri di materie prime fossili. Il costo però della transizione i viterbesi lo hanno pagato in terreni e paesaggio, acquistato o affittato soprattutto dalle grandi aziende operanti a livello internazionale.

Per quanto riguarda le altre fonti energetiche primeggiano altre province e altre regioni: per gli impianti fotovoltaici a media tensione primeggia Cuneo, seguito da Lecce e altre province di Piemonte, Lombardia e Puglia. La Puglia è al primom posto anche per la produzione di energia da eolico, con Foggia che produce 2,6 megawatt ad alta tensione. Bolzano va meglio delle altre su idrico. Non brillano le altre fonti di energia rinnovabile: gli impianti di biomasse ce ne sono soprattutto in Lombardia e Piemonte, il geotermico in Toscana.

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